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La perla di Lolek (il nomade bianco)
Il papato carismatico e geopolitico di Wojtyla (nella definizione di Andrea Riccardi) ha parlato in profondità e ampiezza al villaggio globale. Lo scrittore Andrea Camilleri, tra gli altri, ha osservato come Giovanni Paolo II abbia di fatto dato del tu a miliardi di uomini e sembrava che li conoscesse tutti per nome. Con questa chiave personale Michele Brancale si è avvicinato poeticamente a Wojtyla per cogliere quello che si è sedimentato lungo gli anni ascoltandolo. -
I racconti della cataratta
La cataratta è una malattia antica quanto l'uomo. Da sempre - ieri ed oggi - è la prima causa di cecità. E la cecità è una delle tragedie più gravi che possa capitare all'uomo, seconda solo alla morte. Da qualcuno ancora più temuta della morte stessa. Ma oggi il sogno di milioni di persone di tutti i tempi, di tutti i luoghi, di ogni età, sesso e condizione si è avverato: la cataratta è debellata. La sfida è vinta! Ci sono voluti secoli e secoli. Percorrere le tappe di questo successo è come percorrere la storia dell'uomo. In miniatura. Si ritrovano tutte le sue sofferenze, i suoi sogni, le sue speranze, la sua irrazionalità e la sua razionalità, la sua indomabile forza e capacità di reazione e di adattamento, i suoi tentativi, le sue delusioni, i suoi successi. L'autore ripercorre questi momenti attraverso racconti che ricostruiscono realtà passate, presenti e futuro della lotta dell'uomo contro la cecità, perché ""vedere è paradiso dell'anima, uscente da li occhi"""" (Piero l'Ispano - Papa ed oculista)."" -
I salesiani. Cento anni a Borgomanero. Una famiglia che educa con il Vangelo e con la cultura
I Salesiani, gli insegnanti, gli ex allievi hanno voluto cogliere l'occasione delle celebrazioni del centenario per raccogliere in una pubblicazione le memorie della presenza dell'opera di don Bosco nel Borgomanerese. Chi ha vissuto a contatto con questa realtà troverà in queste pagine una parte della propria vita, rivivrà esperienze sepolte nel passato e saprà tracciare un bilancio di gratitudine verso chi è riuscito ad imprimere una svolta nella sua esistenza. Senza la presenza dei Salesiani la società della zona non avrebbe trovato lo slancio per lo sviluppo morale, economico e sociale quale è stato attuato in questo primo secolo. Il testo evita sia l'afflato retorico spesso presente nelle pubblicazioni delle ricorrenze sia lo stile del pubblicista, che nell'impersonalità del resoconto smarrisce il genuino spirito della celebrazione. Per questo lo sviluppo del lavoro redatto da ex allievi e da docenti nella varietà dell'impostazione privilegia il ricordo rispetto al dato nudo e crudo e si presenta come memoria di persone piuttosto che catalogo di opere. -
Qualcuno fermi Caino
Sappiamo bene che Caino è fra noi e ci resterà. Ma non siamo ancora consapevoli che la nostra disponibilità a imitarlo, a mitizzarlo, a collettivizzarlo ci incute spavento. Sarebbe opportuno riflettere anziché ridere, guardarci ""dentro"""" piuttosto che intorno, aprire collaborazioni e non contrasti. E sopravvivere in questa società del rischio, dell'inganno, della violenza, è diventato davvero impossibile. Quindi, o ti abbrutisci o fai la fine di Abele. È auspicabile, per non dire indispensabile, che prima o poi """"Qualcuno fermi Caino""""."" -
Ultima stagione
"È una stanza, la poesia di Letizia Dimartino. Che siamo noi lettori, a entrare, o quel """"tu"""" sconosciuto che ogni volta cambia, non importa perché il dialogo infinito è quello di ognuno. L'attesa non è solo dolore, è quasi una condizione da desiderare. """"Se io vedessi te / se tu vedessi me / nel dispiegarsi dei giorni"""": non è perso il tempo in cui attendiamo di conoscerci. Dalla sperata unione del """"Noi"""" della prima silloge al """"Tu"""" sempre più lontano, è una resa al passare del tempo, finché """"Setting"""" non apre rabbioso alla vita. Una vita di cartapesta, recitata in un solo teatro, ma è tutto quello che abbiamo. E a ripensarci, quanto è successo nel frattempo. La poesia di Letizia Dimartino arriva al suo compimento, raccontando in una quiete apparente in cui si avvicendano mille volti e mille spazi tutta la vita di un individuo, uomo o donna. E così, mentre aspettiamo """"che la finestra sfondi / che la strada attraversi / finalmente le stanze e sposti i mobili"""", impariamo che """"ogni cosa è rimasta al suo posto/ e abbiamo vissuto così / non eravamo, semplicemente"""". E non c'è epilogo più vero.""""" -
In un rapido cambio di guardia
"La poesia di Lionello Inglese può essere anche considerata un ingegnoso e prezioso catalogo di stili, e poiché gli stili sono sempre segnacoli d'un tempo, questo catalogo finisce per rappresentare anche un documento dei tempi, sia di quello in cui viviamo, sia di quello in cui vivevano i nostri avi."""" (Luca Canali)" -
I padri
"Il tema insolito, persino raccapricciante, è svolto da Giulia Rusconi con una naturalezza che non s'incontra in molti autori di questa generazione. E soprattutto ne resta escluso il dolore, quell'innaturale, fittizio stato di sofferenza esistenziale che si esibisce in tanta poesia di ieri e di oggi, anche di giovanissimi, come se solo questo legittimasse il fare poesia: soffro dunque scrivo. Non è così, la poesia nasce dalla superficie, sono gli stimoli, le occasioni del reale a dare il via a quello scavo che, come dice il sempre attuale Caproni, fa del poeta un minatore."""" (dalla Prefazione)" -
Barlumi
"Eugenio Zacchi è poeta unico, come anche l'uomo Zacchi lo è. Poeta unico perché dietro di lui non c'è nessuna scuola poetica, e anche nessuna influenza di grande personalità poetica. [...] Credo di non sbagliare, quando penso, a proposito di questa persuasiva silloge poetica di Zacchi, apparentandola con la più spericolata scuola europea: quella della 'scrittura automatica', cioè della più primitiva ma anche modernissima tecnica del 'futurismo raffinato', diverso quindi da una certa volgarità fascista del marinettismo."""" (Luca Canali)" -
Parole magmatiche-Paroles magmatiques
Bisogna ricostruire la poesia dopo il diluvio del Novecento: la poetessa belga Véronique Bergen si appresta a questa azione affondando le mani nel sottosuolo linguistico dove palpitano le radici e dove bolle il magma. L'operazione, irta di difficoltà, potrebbe scadere nell'autoreferenzialità, se non fosse sorretta da un robusto senso del reale, nonostante un'ispirazione immaginifica e canora. L'antologia, pertanto, si presenta come concreta volontà di dare consistenza ad una parola poetica troppo spesso degenerata nel gioco, nel sentimentalismo ed esposta alla mercé dell'insignificanza. -
Chicago poems-Poesia di Chicago
La raccolta ""Chicago poems"""" rappresenta una parte significativa dell'opera del prolifico e poliedrico autore, Carl Sandburg, che a Chicago elevò un alto canto, deliberatamente antipoetico, in lingua prosastica e quotidiana, consona al vitalismo che pulsava nella """"città dalle robuste spalle"""", """"turbolenta, rauca, rissosa"""" - nota al mondo contemporaneo per i mattatoi ed i granai che ne garantivano la dirompente crescita economica e commerciale, con la quale l'Ovest americano ambiva affrancarsi dall'egemonia dell'Est della nazione."" -
Un brusio d'anime
In Renato Greco troviamo lo svolgersi di tutta un'esistenza. Poesis ut pictura si potrebbe ripetere per lui. La sua prolificità editoriale nasce dalla necessità di fermare sulla carta ogni vibrazione interiore, ogni ""brusio dell'anima"""", che, quando diventa """"brusio d'anime"""", si rinvigorisce di una coralità che ambisce a farsi voce di un'intera comunità. Scorrono, pertanto, dinanzi a noi luoghi, persone, considerazioni, emozioni, desideri, delusioni, indignazione... tutte le percezioni esteriori ed interiori che costituiscono il farsi e il disfarsi della nostra vita, una vita priva di eroismi, ma calda d'affetti e di scoperte. Da qui nascono i versi d'amore dedicati alla donna, i versi per i figli, per le persone care, di qui il senso profondo di pietas per i marocchini, per chi è travolto dal destino, per gli umiliati ed offesi del mondo."" -
Osare la speranza... insieme
Introdotta da Luciano Moia, la pubblicazione reca i contributi di diversi autori (Mons. Luigi Bettazzi, prof. Eugenio Borgna, don Ernesto Bozzini, Marea Anna Maria Canopi, Paolo Farinella, Fabrizio Filiberti, Don Andrea Gallo, Giuliano Ladolfi, padre Alberto Maggi, don Aniello Manganiello, Mario Mariotti, don Giuliano Palizzi, prof. Giannino Piana, Mons. Antonio Riboldi, Elisa Rinaldi, Cristiana Santambrogio, fratel Michael Davide Semeraro, Milena Simonotti, Sergio Vercelli, suor Giustina Zanato) sul tema: ""Osare la speranza... insieme"""". """"Osare la speranza"""" era il motto della brigata partigiana di don Andrea Gallo, la stessa speranza accompagna gli immigrati che lasciano la loro terra per garantire alle famiglie una vita decorosa, accompagna i terremotati, le donne che aspettano un bimbo e i genitori che pensano al futuro dei loro figli. La speranza è un modo d'essere, non il facile ottimismo. Secondo don Tonino Bello, non basta enunciare la speranza: occorre organizzarla. Per questo il libro contiene esperienze concrete di persone che l'hanno praticata nella loro vita mettendosi al servizio del prossimo. Il testo è corredato da foto di Davide e Mario Metti."" -
Per visione d'anima
"Paola Lucarini ci fa assaporare la vita terrena come vigilia di una 'festa ignota'. La sua è la risposta cristiana al pessimismo di Leopardi, del Sabato del villaggio: 'La brezza arpeggia note d'aria / è l'anima delle cose a profumare / l'attesa. Verrai. E si svelerà / il tuo volto'. E ancora, appoggiandosi a san Giovanni della Croce, uno dei più grandi mistici di tutti i tempi: 'Notte dell'anima, nel buio / si prepara festa di stelle'. Per i figli di Dio, infatti, si profila, dantescamente, un destino sfolgorante di luce: 'noi, raggi d'eterno sole'. Nulla di strano, con queste premesse, che la poesia della Lucarini assurga a continua, limpida e piena, confessio fidei, e che al culmine dell'elevazione trascenda in preghiera, sciogliendosi in canto, anzi in un trepidante e celebrativo magnificat"""". (Giuseppe Langella)." -
Pit bull
Cani da combattimento, allenamenti feroci, scommesse clandestine, sesso, droga, sono l'universo attorno al quale ruota la vita di Billy (al secolo Davide Manzini), con sottofondo di musica punk. Billy ha un desiderio predominante: allevare un cane imbattibile con cui vincere abbastanza da cambiare vita. Barbie, la sua ""fidanzata"""", è un'aspirante attrice, che fallisce un provino dietro l'altro e sopravvive grazie a qualche pubblicità e lavorando in un bar. Billy e Barbie litigano spesso, specialmente da quando Siouxsie, un pit bull con un pedigree da fare invidia a qualsiasi allenatore, si è messo fra di loro. Un coppia in crisi in un mondo particolarmente squallido e spietato."" -
La via della sete/a (parte II)
Lasciamo al lettore avveduto il sottile piacere di scoprire le segrete allusioni che Angela Giannelli sapientemente semina nella raccolta nell'intento di condurlo per ""lo cammino altro e silvestro"""" dell'""""accadere"""" di luziana memoria. E i regni (""""Oltre di noi il mistero"""") attraverso cui la poetessa si inoltra riguardano la dimensione del """"tempo"""" attraverso molteplici epifanie: il tempo dell'anno, il tempo interiore del sentimento, il tempo storico, il tempo letterario, il tempo artistico, il tempo biologico, il tempo astronomico e il tempo concettuale della fisica pura. Leggere questa raccolta equivale a compiere un salto in un abisso il cui fondo non è ancora stato esplorato."" -
Volo non autorizzato
Cosa ha che fare una tartaruga con il volo? Nata in cattività e poi adottata da una famiglia, Achilla si ritroverà fortuitamente in un bosco, dove incontrerà compagni di viaggio altrettanto problematici: un calabrone e una farfalla, entrambi dalle scarse capacità aeree. Intanto nella città vicina, il pericolo di fallimento agita la vita di un piccolo circo sgangherato. L'arrivo di una nuova fiera porterà la piccola comunità a un punto di non ritorno. Spetterà a un bambino cresciuto tra le tigri, Ravi, il compito più arduo: mediare tra uomini e animali, tra le loro nature, i loro linguaggi. Mescolando lo stile della favola classica, fatto di apologhi e animali parlanti, ""Volo non autorizzato"""" nasconde una sottile ironia sul nostro mondo, sulle nostre ambizioni, sulle nostre fantasie di libertà: una fiaba capace di divertire e far riflettere gli adulti come i loro bambini. Età di lettura: da 9 anni."" -
L' oscurità degli angeli
Nove racconti. Nove storie in cui la vita mostra le sue ragioni segrete, le sue vibrazioni angeliche, a volte oscure. Perché non sempre ciò che appare è ciò che pulsa dentro la realtà. E possiamo scoprire di non avere mai perso la nostra poesia delle origini. Anche quando la vita sembra chiudere le strade, allontanarci da chi amiamo, cancellare gli appuntamenti, incupire il mondo intorno a noi. Perché, come le rose a dicembre, niente è mai fuori tempo massimo... -
La terra sul filo di seta
Secondo le leggende di Fortunalia, il rumore d'una freccia scoccata ha il potere di allontanare gli spiriti maligni. Fedeli al proprio signore Bardos, durante l'Epoca Magra gli spiriti sono diventati i dominatori delle notti di Fortunalia, annichilendo a ogni calar del sole chiunque incontrino. Ma esistono ancora zone libere dove dimora la pace, come la montagna degli arcieri Scudoj su cui vive Coko. Sedicenne insicura, destinata a intraprendere l'addestramento con l'arco, sarà lei alla fine a discendere la montagna franca per avventurarsi nella terra desolata e affrontare il malvagio Bardos. Coko imparerà il coraggio della spada dagli uomini lupo, il valore della saggezza dalle danze dei pinguinidi e dagli uomini volpe la consapevolezza della vita in un'epoca di morte. Il percorso per risollevare Fortunalia dall'abisso sarà innanzitutto un viaggio nella sua anima, per allontanare le paure dell'ignoto: il destino di questo mondo dipenderà dalla riuscita della sua guerra solitaria. ""La terra sul filo"""" di seta racconta una formazione esistenziale, dove le magiche atmosfere del fantasy s'intrecciano con le suggestioni spirituali degli antichi riti e delle arti marziali giapponesi."" -
La luce dal bosco
In un mondo dilaniato da feroci persecuzioni, l'ultimo baluardo è il Bosco delle Radici. Da cento anni i Notturni sfuggono alla crudeltà degli Uomini del Giorno, difendendo strenuamente le loro vite. Ombra è una giovane Guerriera che ha deciso di combattere per la sua gente: la morte dei genitori le ha fatto desiderare di poter cambiare qualcosa. Ormai neanche la misteriosa terra dei suoi padri può fermare la mano del nemico. Sa che non c'è pietà per nessuno, che possono solo continuare a resistere. Combattere o perire. Ferita in uno scontro e pronta a morire, alza lo sguardo sul suo avversario. La sua lama non ha avuto il potere di cambiare la sorte di nessuno. Sa che i suoi occhi carichi di odio sono l'ultima cosa che vedrà. Eppure le appaiono stanchi di tanto sangue. -
Di cosa parliamo quando parliamo di filosofia? Il punto di vista di cinquanta pensatori
La filosofia non è morta, come provocatoriamente sostenne Gilles Deleuze nel 1977, ma di sicuro è scesa dal trono. Si è mescolata con la storia, con le situazioni, con i linguaggi e i bisogni degli uomini. Rinunciando a dettare dall'alto le sue condizioni di verità e di senso, ha accettato di collaborare con altri saperi. Il suo parlare non è più un parlare su, ma un parlare con. Il risultato è che non esiste più la filosofia, ma tanti modi di intendere la filosofia, destinati a dialogare e a confrontarsi. L'ontologia ha lasciato il posto all'antologia.