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Promethéus. Il dono del fuoco
La poesia può essere il mezzo per interpretare il dono del ""calcolo"""", o della scienza, nel tempo del mito e della civiltà contemporanea, nel momento in cui la scienza diviene """"speranza"""" e nel momento, attuale, in cui precipita nell'angoscia e segna il rischio dell'intera umanità di perdersi, di vanificare l'amore manifestato alle origini da Prometeo."" -
Al lago mi sento poeta
"I paesaggi non sono panorami, sono luoghi interiori e Yvonne Pelizzari ne è testimonianza inconfutabile. Dovunque la poetessa si trovi, pulsano nel suo cuore, chiamano e attendono... Sono amori che dall'infanzia si perpetuano per l'intera esistenza. Non si tratta di nostalgia; il sentimento è assai più profondo e coinvolge il modo stesso di osservare il mondo, di progettare l'esistenza e di rapportarsi con se stessi. Il lago, il profilo dei monti, la percezione di infinito, il variare delle stagioni, i colori del giorno e della natura, i sentieri, i fruscii, le case, le persone sono componenti essenziali di una realtà che germina e che si espande durante l'intera esistenza in un processo continuo di recupero e di creazione. Questa pubblicazione, mista di prose e di poesie, è il risultato di una passione inesausta che necessita di una realizzazione concreta, perché non riesce a mantenersi nel settore sentimentale, affascinando il lettore e coinvolgendolo al punto da condurlo al proprio paese, da immergerlo nella propria vita, da donargli visioni interiori ed emozioni. È un attestato di amore per la bellezza dell'esistenza, soprattutto quando la pandemia sembra spezzare il legame fecondo tra gli esseri umani. La bellezza ha sempre il sopravvento"""". (Giulio Greco)" -
Antologia della poesia guatemalteca contemporanea
Questa antologia ha la pretesa d'informare sulla poesia guatemalteca contemporanea, attraverso una scelta di versi di 25 poeti. L'arco cronologico rappresentato si apre con Miguel Ángel Asturias, nato nel 1899 e si chiude con Luis Méndez Salinas, nato nel 1986. Una cornice temporale di circa un secolo se si tiene presente la loro data di nascita, all'interno della quale si colloca la produzione letteraria dei poeti considerati, la maggior parte dei quali in possesso di premi importanti e con un'opera che gode del consenso del pubblico e della critica. -
La somma imperfetta delle parti
La raccolta, ""La somma imperfetta delle parti"""", costituisce un vero e proprio richiamo all'umiltà di fronte agli odierni risultati portentosi della scienza, della tecnica e della comunicazione. Airaghi riprende in chiave contemporanea alcuni tratti del primo Decadentismo che sorse da un moto di sfiducia nella ragione intesa come strumento di indagine del reale. Secondo il poeta, infatti, l'intelletto non solo non viene più ritenuto in grado di cogliere il noumeno, la cosa-in-sé, ma viene anche considerato responsabile di produrre l'illusione della conoscenza, con la conseguenza di distogliere dalla ricerca di una verità più profonda e di rendere paghi delle apparenze. Al di là degli schemi concettuali sta il mistero della vita che nessuno schema razionale può inquadrare."" -
Ore piccole
"Ore piccole"""" è lo scrigno cosmico nel quale sono racchiuse le potenze che reggono l'equilibrio tra immanenza e trascendenza, costanti sottotracce di un'operazione che il poeta tenta di risolvere alla lavagna dell'universo, nodo critico taorminiano, elevato liricamente dalla sua anima come equazione del mondo (Giulia Metelli)." -
Sessione poesie
Ogni pubblicazione di Alberti Pasina riserva sempre una sorpresa, pur all'interno di uno stile ormai riconoscibile: lampi descrittivi, una certa tendenza all'espressionismo, atmosfere oniriche in cui la realtà mantiene e contemporaneamente perde i propri contorni. Eppure in questa raccolta notiamo un'evoluzione nel desiderio di una vera e propria fuga dalla monotonia dell'esistenza alla ricerca di un'integrità, che non va confusa con una moda ""naturista"""", ma va interpretata come il perenne sogno umano di autenticità («il desiderio d'essere altrove e integri, / oltre gli effetti consumati in giorni bluastri»). Se poi consideriamo che questo orizzonte si delinea come necessità di un profondo legame sentimentale, allora la poesia si nutre di forti esigenze di realtà (dalla prefazione di Giulio Greco)."" -
Inventario in metrica
«[...] ho cercato di imparare a parlare / una lingua non umana, la lingua / della Terra e dell'Aria, / dei Frattali e delle Onde, / per tutta la vita / sono stata a ascoltare», scrive Gabriella Mongardi in uno dei testi contenuti in questa nuova raccolta di poesie, Inventario in metrica, e proprio la capacità di porsi in ascolto spicca come fil rouge nella trama che sottende e tiene insieme tutte le cinque sezioni dell'opera, nella costante alternanza di musica e di pause, di parole e di silenzi, muovendo dall'analisi del più intimo sé in direzione di un'apertura al mondo nella sua complessità di presenze umane e sorprendenti elementi naturali (dalla prefazione di Silvia Rosa). -
Sulle foglie
«Quest'ultima raccolta, ""Sulle foglie"""", è la quarta prova poetica di Francesco Capaldo. In sintonia e continuità con i libri precedenti, in particolare col più recente """"La promessa del giorno"""", l'impressione di lettura immediata è quella di un verso di tono elegiaco pennellato con leggerezza sia ritmica che musicale, che sortisce l'effetto di un'atmosfera allo stesso tempo nitida, nelle notazioni d'ambiente, e allusiva, nell'esplicitazione del sentimento. C'è una delicatezza espressiva quasi ritrosa che sfuma le sensazioni e le riflessioni, come nel dipingere in acquerello a stemperare e diluire i singoli colori nella luminosità dell'insieme» (dalla prefazione di Gabrio Vitali)."" -
La metodica dell'ombra
"La metodica dell'ombra"""" è un testo che aspira alla plenitudine attraverso la sottrazione: contrariamente a quanto si sia portati a pensare, per darsi respiro, per sentirsi illuminati nel profondo bisogna non farsi abbagliare da tutto ciò che, prepotentemente, si vuole imporre come unica verità. Si tratta, piuttosto, di ascoltare il silenzio, quello abitato da una parola che «muta vibra / il canto che fu scoperta». Si tratta, nel silenzio stesso """"della nevicata di marzo"""", di scorgere quella luce """"inquieta"""" e smaniosa di risplendere davvero. Ecco allora che - per detrazione - si sperimenta l'oblio come """"memoria d'esperienza"""", nel medesimo modo in cui """"arcipelaghi di nuvole"""" fanno sì che «la visione si ting(a) a tutto tondo / di velluto volg(a) lieve all'incupire» (dalla prefazione di Sandro Angelucci)." -
Il bottegaio
"Il bottegaio"""" è una vicenda costruita sui sospiri d'amore di Bea e Lorenzo, due ingenui ragazzi che si faranno travolgere dal loro sentimento e dagli avvenimenti in una Milano ferita del 1944. Metropoli che farà da scenografia alla loro avventura in un dipinto dai vividi colori, ma dove affioreranno cupi i contorni di un conflitto sciagurato che condurrà le loro giovani esistenze e quelle dei genitori preoccupati alla ricerca continua di alti valori e di una umanità ormai perduta. Bea è la figlia di un ufficiale delle SS trasferitosi in città da Francoforte con il compito di riorganizzare la logistica bellica, e Lorenzo lavora con il padre malato in bottega. Eirik, giovane e geloso graduato tedesco, combatterà con ogni mezzo il loro amore in un copione ove vendetta, odio, tormento e amore saranno la sceneggiatura di un'opera drammatica di guerra e di Resistenza, di desideri e di speranze di ognuno." -
Storie dal silenzio
Racconti ascoltati camminando in mezzo a volti sconosciuti, nel silenzio... Voci autentiche oppure solo immaginate, in preda alla suggestione di quel luogo... In realtà vi si nascondono stori che raccontano esistenze passate, alcune troppo brevi ma indiscutibilmente vere... Vite, semplicemente vite... -
Frammenti, folgori e visioni
Avendo a che fare con la povertà, il silenzio, la solitudine e il destino, Giorgio Anelli è colpevolmente incappato nel ""giardino"""" di «Pangea», costruendovi all'interno (e percorrendolo) il proprio personale labirinto, alla ricerca ricorrente della poesia."" -
«Il caso Turoldo». Liturgia e poesia di un uomo
Il frate-poeta David Maria Turoldo rappresenta un vero e proprio ""caso"""" nel panorama culturale dell'Italia, dagli anni del fascismo e della Guerra, attraversando l'esperienza dei lager, la ricostruzione, i fermenti di rinnovamento ecclesiastico del Concilio, gli anni di piombo e la tragica vicenda Moro, affrontando con un convinto ecumenismo l'intero periodo della Guerra Fredda, per approdare alla definitiva prova di fede nella sfida contro la malattia. Questa testimoniale liturgia umana ne racconta le vicende personali e l'impatto profondo con le principali vicende storiche del nostro paese, concentrandosi in particolar modo sulla ricca produzione poetica e affrontando uno ad uno i suoi lavori in versi e la loro evoluzione stilistica. Un viaggio, intenso ed umanissimo, tra vita e parola, di una voce pressoché unica del nostro Novecento."" -
Ponte sull'orizzonte
«Due fonti da una stessa acqua»: la tradizione dell'Oriente e dell'Occidente nelle composizioni poetiche di Dato Magradze si unisce e si potenzia nel recupero del passato e nell'immersione nella contemporaneità. La cultura della patria in lui è profondamente radicata come il suo impegno politico. Se già è arduo affrontare una singola raccolta, la difficoltà viene moltiplicata nel momento in cui si percorre una pubblicazione complessa, come questa, che coinvolge la quasi totalità delle sue composizioni. La poesia in questo scrittore georgiano si carica di una forza propulsiva già intravista da alcuni romantici, come Byron, Mameli, Berchet, Hugo, con la differenza che egli amplia l'orizzonte all'intera umanità proponendo la poesia come strumento di riscatto umano. Raramente, o forse mai, alla scrittura in versi è stato affidato compito più sublime. -
Illimitato-De necuprins. Ediz. bilingue
La raccolta di Marian Draghici va interpretata come espressa testimonianza di una graduale ""metanoia"""", intervenuta nel tempo, a causa della malattia incurabile e della morte della moglie, che lo ha costretto a chinarsi sui tremendi quesiti esistenziali. E la sua ricerca supera la sfera individuale per collocarsi in una dimensione storica ed esistenziale dove il """"male"""" è l'aggressione sistemica della dittatura oppressiva, sotto la quale visse il poeta come """"detestatore"""" fino alla caduta del regime comunista, insieme alle sofferenze patite per anni da """"una giovane moglie sul letto di morte"""" e, di conseguenza, da lui stesso. Di fronte a questo doppia/tripla prova, che lo avrebbe potuto far precipitare nel baratro della disperazione e del nichilismo, Draghici lentamente/doucement trova la forza per prospettare una visione densa di speranza: il male esiste, ma all'umanità viene chiesto di attivare le sorgenti redentrici, """"transfiguranti"""", della fede."" -
La gioia dell'acerbo
Ci troviamo di fronte a un testo che spinge a meditare sul destino umano, gravido di difficoltà e contemporaneamente ricco di un fascino raramente colto e interiorizzato, spesso sottovalutato con danno irreparabile per la qualità della nostra stessa vita. -
Dialogues avec le jour-Dialoghi con il giorno
La lettura dei testi di Isabelle Poncet-Rimaud può essere paragonata all'esperienza di una passeggiata durante una giornata di sole. Dovunque ci si volti si presentano paesaggi popolati, voci, silenzi, ombre, ma anche vestigia di situazioni interiori come desideri, speranze, paure, rapportate alla dimensione dell'essere umano. L'autrice si inoltra nella ""selva oscura"""" della contemporaneità con lo sguardo pascoliano di vedere ciò che gli altri non vedono e di udire ciò che gli altri non odono. Ne escono piccoli idilli che gareggiano più che con Leopardi con la tradizione greca."" -
Come un fiore in un crepaccio
"Come un fiore in un crepaccio"""" è la storia di un'anima che ha in sé il fermento della vitalità e la delicatezza della contemplazione levigata da un linguaggio di presa immediata, che impedisce al tenue di scoscendere in toni languidi, mentre le immagini danno forza all'intera struttura linguistica. (Prefazione di Maurizio Minnucci)" -
La saga dei Tomasi
La saga dei Tomasi comprende quattro brevi romanzi: Il predicatore di Ninive, La spigolatrice moabita, Lettera a Zelinda e La saga dei Tomasi che dà il titolo a tutto il libro. La narrazione si apre su eventi e personaggi storici vari e molteplici, a coprire un arco di tempo che va dal VI secolo a.C. fino ai nostri giorni. La passione per l'Assoluto, la Vita, la Luce e l'arte accomuna tutti come tratto distintivo che va oltre la banalità. Le Voci di Giona e Rut - nei sotterranei di una storia antichissima -, quelle dei fratelli Tomasi, Isabella e Giuseppe Maria, accomunati dalla contemplazione del Mistero divino, e di Zelinda, vigile e saggia donna in cima ai suoi cento anni di vita, intendono fare emerge re ciò che vive profondo nell'inconscio di popoli e generazioni. Lo stile varia da una narrazione all'altra: metodico e articolato nella ""normalità"""" dei fatti; arcaico e suggestivo nella rievocazione di personali e intimi sentimenti, sulla scia di una antica affabulazione biblica."" -
Dai Greci ai Police. Miscellanea di un'educazione fra racconti, viaggi, tesi di laurea, articoli filosofici, poesia e musica
Una miscellanea che costituisce una sorta di romanzo di formazione e di espressione in cui l'autore tesaurizza e fissa, in una scrittura di varia estrazione fra racconti, reportage di viaggio da una terra d'elezione, estratti della tesi di laurea, articoli filosofici, musica e poesia, quelli che sono stati e continuano a essere i momenti centrali di una certa educazione e di un certo «vivaio di attività spirituali e creatrici»; educazione e vivaio spirituale, si potrebbe dire, ""del secolo scorso"""", che, a fronte di quanto oggi si va imponendo tra frantumazione e tecnicalizzazione tanto del sapere così come dell'individuo, si costituisce irriducibilmente nella prospettiva della «missione universale» dell'essere umano ovvero della sua realizzazione come cultura e relazione.""