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La città che viviamo. Ragionamenti di un esploratore urbano
Si può guardare, infatti, senza tuttavia riuscire a vedere. La città è lì davanti ai nostri occhi, come entità riconoscibile, e al tempo stesso inerte. È necessario, quindi, ricostruirne mentalmente la logica delle forme urbane e del loro sviluppo rispetto alle funzioni primarie e quelle secondarie. Solo in tal modo, forse, è possibile acquisire una maggiore consapevolezza non solo nella città nella quale si vive e lavora quotidianamente, ma di tutte le altre anche se viste per una sola volta. -
Il battente della felicità
Valeria Di Felice vuole consegnare alla scrittura in versi un momento della propria esistenza, determinato da «un giro di secondo» che ha invertito «la rotta del tempo». Oggetti, fisicità, movimento, struggimenti, speranze, luce, suoni, immagini vorticano in una ridda senza fine per tracciare una pallida sensazione di un flusso irrefrenabile che percorre ogni fibra dell'io lirico, imponendo una presenza dell'essere e dell'esserci, testimonianza di un'esperienza di felicità autentica e concreta, non solo mai sperata, ma forse neppure sognata. -
Quinto elemento
In seguito alla morte dei genitori, avvenuta quando aveva cinque anni, Giulia Blackowl innalza un muro tra lei e il mondo, nonostante gli sforzi del fratello Emanuele, con cui convive. Un giorno però la ragazza gli racconta uno strano sogno. Emanuele allora la porta in un luogo a lei sconosciuto, Astrum, l'isola dove abitavano i genitori e dove sono nati. Qui Giulia viene a conoscenza di un segreto a lei tenuto nascosto per diciannove anni e, con l'aiuto inaspettato di quattro amici, dovrà salvare dei ragazzi, tra cui il fratello, che subiscono uno strano sortilegio. -
Orfeo in fonte santa
Il racconto mitico di Orfeo che si origina nel passato rivive oggi in forme rinnovate nelle nostre culture e le immagini e le narrazioni legate a esso danno vita in campo artistico ad una forte espressività, ""ci aiutano a liberare le energie racchiuse nel mito e a dare forma e significato all'oggi"""" (Walter Benjamin)."" -
Note di un martire
"Non è facile trovare autori, come Gianluigi Marchesi, i quali siano entrati così a fondo a scandagliare i meandri di un'età così complessa e difficile, come l'adolescenza. Il testo stesso si presenta con una duplicità di significati: potrebbe essere la descrizione poetica di una vicenda o la rappresentazione dell'età adolescenziale. Il fatto è che i due piani non solo non si elidono, ma si compenetrano e si vivificano, proprio perché il particolare si erge a emblema di una condizione generale e addirittura epocale""""." -
Gallo rosso. Poesie di Berlino 1945-1955 di Peter e Margot Beck
"Antonella Jacoli sceglie il fuoco, l'arché eracliteo, questo logos vivo, come immaginario simbolico di riferimento - il gallo rosso del titolo di questo suo nuovo libro - rappresentato in primis come motore di rovina e distruzione (e insieme tuttavia palingenesi necessaria) a materializzazione di un ordine naturale sovvertito che trova nella guerra la sua forma più degenere e assurda"""" (dalla prefazione di Fabrizio Bregoli)." -
A margine
"La raccolta di Ivan Fedeli affronta la tematica dell'emarginazione all'interno di una città come Milano, assunta a emblema dell'intera società. Poveri, amici virtuali, amori non corrisposti si uniscono per delineare un quadro che, nonostante tutto, non cade nella desolazione, ma rivendica alla bellezza ogni sorte che volontariamente o per destino ogni essere umano si trova ad affrontare. Lo stile rapido, concreto, chiaro, conduce il lettore in un mondo dove la pietas si unisce alla lode per la vita""""." -
Quella cena infame
Nell'epoca dei più grandi ammalati di noia e della dipendenza da social-network, Ampelio Bandini trova l'ispirazione per scrivere il suo primo romanzo. Pubblicherà il libro-confessione di un insolito compilatore di tovagliette di carta incontrato per caso in un'osteria della Val d'Orcia, in Toscana. La diffusione di quella storia, però, in un distopico Stato Confederato dell'Europa Unita, avrebbe comportato delle conseguenze drammatiche. Nelle pagine di Bandini non c'era solo la confessione di uno o più delitti ma anche la premonizione di una piaga moderna che nel giro di qualche anno avrebbe scatenato una serie di eventi infausti nell'Occidente civilizzato. ""Quella cena infame"""" è una parodia grottesco-comica sulle molteplici personalità che popolano i dibattiti sul web. Come nei contenuti virali, convergono nel romanzo narratori inattendibili, fatti e personaggi tragicomici, inarrestabili flussi di coscienza in un pastiche letterario dalla prosa alla poesia, dal poema cavalleresco al melodramma, accogliendo le espressioni più vivide della lingua italiana."" -
Mio per sempre mai (Mi por siempre jamás)
"Luisa Fernanda Trujillo, una delle voci più libere e più intense dell'attuale scena poetica colombiana, ha vissuto e continua a vivere lontano dal palcoscenico mondano e dall'organizzazione culturale. Quel desiderio di non apparire a tutti i costi è del tutto condiviso da chi, come me, nutre un senso di rifiuto nei confronti della chiassosa e volgare affermazione di una società letteraria presenzialista, sempre più effimera e priva di valori. Luisa Fernanda è una poetessa di grande integrità morale e forti convinzioni, che corre il rischio di apparire inattuale nel nostro tempo spettacolare. Non sorprende, quindi, la scarsa attenzione che le viene concessa in antologie, repertori o dizionari critici-bibliografici del-l'attuale poesia colombiana, che, a volte, sono affollati di nomi di valore letterario scarso o nullo."""" (Emilio Coco)" -
Crowdfunding. Dall'idea al finanziamento di un progetto
Il crowdfunding è una forma di aiuto economico dove sono le persone a sostenere il progetto. In cambio, il fundraiser (esperto della raccolta fondi), riconosce loro diversi tipi di doni, a seconda della somma di denaro investita. Se, per esempio, il progetto ha a che fare con un cortometraggio che costerà 1.000 euro, il fundraiser può decidere che, investendo cinque euro, si ottenga un ringraziamento sui social network, con dieci euro la sceneggiatura in formato pdf., con trenta una foto autografate dagli attori. Ci sono diverse variabili sull'argomento, ma principalmente questo è il procedimento che regola il crowdfunding: un gruppo di persone che s'impegna, direttamente, in un progetto, quando questo non è del tutto o in parte compiuto. -
L' imperatore è morto ad Adrianopoli
"In questa raccolta i versi di Pietro Fratini raccontano di imperi e imperatori, filosofi, sapienti e poeti greci e romani; insomma, si tratta di una poesia che non solo si ispira, ma interroga la classicità. All'interno delle sezioni, dittici, trittici e rimandi fra personaggi scandiscono il ritmo, conferendo alla raccolta un respiro agile e vario. L'autore smaschera le proprie fonti, le esibisce senza pudore, come ormai ci hanno abituati gli ultimi sessant'anni di poesia. Cosa cercano di dirci, allora, questi personaggi a cui viene data voce, così diversi l'uno dall'altro? Fratini, come i suoi poeti contemporanei, non può più far appiglio alle grandi ideologie, o a sperimentazioni linguistiche ideologizzate, scelte che invece hanno caratterizzato i grandi poeti di secondo Novecento"""". (dall'Introduzione di Andrea Bongiorno)" -
Frattura composta di un luogo
Un luogo geometrico e strano, dove però ""la vita sembra svolgersi regolarmente"""". I ritmi dell'università e delle feste, le storie più o meno comuni degli studenti, la sensazione di spostarsi entro i limiti di una piccola mappa. Poi accadono fatti straordinari, scompare una ragazza, viene avvistato un misterioso rapace azzurro, si attende l'arrivo di un grande personaggio. """"Frattura composta di un luogo"""" si presenta così come un giallo esploso in frantumi, con echi da Twin Peaks, di cui è però possibile trovare la chiave, nascosta tra le pieghe di una prosa poetica."" -
La soglia
La ""soglia"""" è un dialogo con il tempo, che libera dalle fascinazioni delle parole e delle emozioni, e tramite la ragione filosofica recepisce le emozioni stesse secondo un'opportunità che rende il tempo un elemento stabile e riconoscibile da tutti."" -
Il cielo riflesso
"Il cielo riflesso"""" rievoca le vicende di un uomo nato nel 1358, frutto di una violenza sessuale. Abbandonato, viene allevato dai benedettini. Dimostra un'acuta intelligenza che contrasta con il suo aspetto. Le vicende della vita lo portano alla corte di Federico di Fé da Gubbio, che ama farsi chiamare """"Stupor Mundi"""". Sarà proprio quest'ultimo a coinvolgerlo, suo malgrado, in situazioni che chiamano in causa il demonio e i suoi poteri. Costui, desideroso di un erede maschio che tarda ad arrivare, decide di non rivolgere più le sue preghiere a Dio ma chiede l'intervento delle forze del male affinché i suoi desideri vengano esauditi in tempi brevi." -
L' impero che si tace
"Cose e insetti, attrezzi agricoli, cancelli arrugginiti e finestre di borghi abbandonati. Giardini e vicoli nascosti di Trieste, Ginevra, Praga, Milano, Parigi, Lubiana, Lecce, Udine, Friburgo, Cividale del Friuli, Alsazia. Val d'Arzino, Val Resia, Pozzis. Radiografia del mondo muto, inesauste provvidenze. Fiato di Dio che picciol cosa indica, infiamma di segreti e improvvise vicinanze. Boschi. Ombre. Neve""""." -
Il cavaliere del tornaconto. Un'unica verità dietro a mille menzogne
Il libro propone un'analisi dei comportamenti umani, individuandone il comune denominatore nell'""ego-convenienza"""". Trovatosi in una caverna buia, metafora della coscienza, John incontra un vecchio, simbolo della filosofia passata e dell'autore stesso. Il percorso fisico del protagonista, dunque, è anche e soprattutto un percorso introspettivo e si articola in tre parti: la prima (che rappresenta la tesi) è una sorta di rito iniziatico alla nuova visione filosofica, in cui il vecchio smonta le illusioni di John ponendo l'individualità e l'interesse personale al centro di ogni azione; la seconda (l'antitesi) è dedicata alle presunte confutazioni da parte di John, puntualmente smentite dal vecchio; la terza rappresenta il momento della sintesi, in cui si delinea una nuova figura, il """"cavaliere del tornaconto"""". John, ormai consapevole delle bugie della morale, dovrà tornare a immergersi nel mondo e farlo suo."" -
Caro babbo. Da me a te pescando fra le onde dei ricordi
Una lettera al padre scomparso da poco, un ricordare e dialogare insieme nel ricordo, tratteggia il ritratto vivido e vero di un uomo. Un piccolo racconto semplice e onesto, che si legge tutto di un fiato. I proverbi e le caratteristiche del padre fanno da guida, nella difficoltosa intenzionalità di dare schematicità al disordine dei conflitti, delle relazioni. Sono incontri di emozioni, ricordi, riflessioni sullo scorrere del tempo, sui rimpianti, i non detti, gli irrisolti e i detti (bene o male, l'importante è che siano stati espressi). E sullo sfondo scorci della Milano amata dal padre, del suo quartiere, di piazzale Loreto e viale Monza, sui quali passa leggero il tempo, ma si gioca sempre a carte e si balla con gli amici... -
«Come sogliole spaccate in due». Xenía antica e migranza contemporanea
Dalla Grecia antica sino a oggi, dai temi di Omero a quelli di Ovidio, su su fino all'epoca di Kant e Derrida, lo straniero (che arrivi presso la terra dei Feaci narrata nell'Odissea o all'isola di Lampedusa oggi) porta con sé domande sul nostro essere stanziali, si carica di aspetti potenzialmente minacciosi e - come spesso è stato detto da grandi filosofi e letterati - offre ""doni"""" a coloro presso i quali egli giunge. Il compito che ci siamo assunti con questo lavoro è molto semplicemente quello di compiere una rapida ricognizione intorno al tema della ospitalità dello straniero (e, per opposizione, intorno alla natura della cittadinanza) in alcuni dei grandi momenti della produzione filosofica, religiosa e letteraria del nostro mondo culturale, dalla antichità greco-latina alla tradizione ebraico-cristiana, dalle riflessioni dell'Illuminismo al decostruzionismo post-moderno. Chi è davvero """"straniero""""? E cosa davvero vuol dire essere cittadino? E lo straniero che porta minacce ma anche doni, che tipo di doni porta con sé?"" -
La calla (petali di parole)
La raccolta di Luca Melzi, corredata da tavole pittoriche dell'autore stesso, presenta una visione dell'esistenza situata in uno spazio indefinibile e indefinito tra situazioni estreme, in una specie di ""terra di nessuno"""", dove si attraggono e si disgiungono, dove si fondono e si separano, dove si limitano e si valorizzano i contrasti tra luce e tenebre, tra realtà e sogno, tra limite e infinito, tra vita e morte, tra natura e spirito, tra gioia e dolore, tra solitudine e amore, tra insoddisfazione e malinconia... Non sono indicate cause certe né esistenziali né fenomeniche, si avverte unicamente uno spasmodico desiderio di autorealizzazione d'ascendenza romantica che cozza contro la realtà della condizione umana e che si rivela in uno sconcerto presente nell'artista quando contempla la differenza tra la propria intenzione e il proprio mondo interiore con la realizzazione artistica necessariamente inferiore."" -
Il mito nella poesia di Giuseppe Conte tra funzione affabulante e tensione incantatrice
Questo libro nasce da un'attenta disanima delle poesie di Giuseppe Conte (1943) dal 1983 al 2015. Oltre all'intera produzione poetica, si è tenuto conto in sede di analisi dei suoi saggi e dei suoi interventi critici. Conte è il capostipite della corrente del Mitomodernismo, di cui è massimo esponente. In una panoramica della sua produzione si vede come lo scrittore abbia approfondito personalmente queste tematiche, spingendole fino ai loro limiti nell'intenzione di riportare ai giorni nostri una visione più autentica dell'esistere grazie alla riscoperta del senso sacrale del mondo.