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La conchiglia magica. Ediz. italiana e inglese
Età di lettura: da 7 anni. -
Aristarco, l'uomo piccolino. Una storia ai tempi del coronavirus
Nei giorni dell'epidemia Aristarco si trovò come tutti chiuso in casa per effetto di un decreto a tutela della salute pubblica. Aristarco era un uomo piccolino, di statura molto al disotto della media, ma non era un nano. Era solo molto minuto e anche la sua voce, in conformità al suo aspetto, era una vocina, quasi un sussurro. Probabilmente, proprio a causa di quella voce, Aristarco era rimasto scapolo, senza moglie e senza nessuno che gli facesse compagnia, in una casa troppo grande perché un uomo così piccolo potesse sentirsi bene lì, tutto da solo. Età di lettura: da 9 anni. -
La mia vita incasinata
Cosa succede se si prova a far fuori un carabiniere ad un posto di blocco? È quanto accade a Matteo Landi, disegnatore pubblicitario di mezza età, che, ricercato per tentato omicidio, inaugura una vorticosa fuga in giro per il mondo con una nuova identità. Divenuto Joe Castiglione, consacra i propri giorni all'imprevedibilità degli eventi, coltivando quotidianamente l'espediente e lasciandosi coinvolgere in una girandola di incontri ed esperienze. Camaleontico e irruento, il novello Joe è abituato ad affrontare tutto con spirito machiavellico e un velo di cinismo. Ma i guai non sono finiti: costretto a cambiare nome una seconda volta per essersi cacciato nuovamente in un brutto affare, il protagonista - che ora veste i panni di Samuel Shamiso - giunge infine in Israele, dove sembra porre fine alle proprie peregrinazioni. Siragusa scardina il tradizionale motivo del viaggio come recupero delle proprie radici e ricerca dell'identità. Il personaggio del romanzo, infatti, allontanatosi inesorabilmente dalla sua terra d'origine, assiste alla molteplice frammentazione di sé. Marvin Landi, Joe Castiglione, Samuel Shamiso: tre vite, una sola persona. -
Il segreto dei templari
Giorgio De Santis è un professore di botanica che, casualmente, viene in possesso di alcune informazioni ""riservate"""" che possono aiutare a ritrovare uno dei tesori più misteriosi dell'antichità, quello dei Templari. Comincia, novello Indiana Jones, un pellegrinaggio avventuroso che lo porterà ad attraversare mezza Europa e l'Africa del nord, sfuggendo a criminali incalliti e archeologi senza scrupoli, per far ritorno, infine, al suo lavoro e ai suoi affetti."" -
Le avventure di un preside in un paese della Sicilia fonda
Un professore comunista viene letteralmente catapultato a dirigere la scuola media di un paese siciliano dominato dalla mafia. La nuova nomina sconvolge gli equilibri e gli animi dei potenti del paese che si schierano subito contro il nuovo arrivato, colpevole, ai loro occhi, di avere interrotto la pace dei concittadini, ma dalla sua ha almeno la collaborazione della bella e affascinante vicepreside. Nonostante le intimidazioni del sindaco e di tutta l'amministrazione, il preside porta avanti ugualmente e con coraggio la sua opera educativa e civilizzatrice nei confronti di alunni, genitori e insegnanti con vari interventi a favore della scuola. La fondazione di un giornaletto scolastico, il gemellaggio con un'altra scuola attiva nell'antimafia, le manifestazioni al Comune e gli appelli ai suoi superiori sono tutte attività che scatenano la reazione della classe dirigente del paese, che in ogni modo cerca di ostacolarlo e di disfare il suo lavoro, ma, prima di concludere il suo mandato, il preside riesce a risvegliare la coscienza di quegli uomini affetti da ""paesanità"""", dimostrando come alla fine i valori della Costituzione possano vincere sulla sottocultura mafiosa."" -
I racconti della Gurfa
Dalla prima edizione del Premio letterario nazionale ""Grotte della Gurfa"""", riservato agli scrittori sotto i 40anni e realizzato dall'associazione culturale-teatrale La Fucina di Alia (Pa), prende vita questa raccolta antologica dei migliori quindici racconti che compongono l'edizione corale dedicata al concorso al quale hanno partecipato più di cento autori. Partendo dall'esclusivo obiettivo di valorizzare al meglio le grotte, """"questo imperioso e imponente manufatto archeologico, ingiustamente condannato a non avere quella fama che invece meriterebbe avere"""", è nato questo nuovo progetto letterario e da esso """"I racconti della Gurfa"""", un'antologia che dimostra come nel nostro Paese ci sia """"molta voglia di scrittura, spesso abbinata a un talento puro e cristallino, che purtroppo, per ragioni a noi talvolta incomprensibili, resta relegato nella solitudine di pubblicazioni fai da te o, ancora peggio, all'interno di qualche polveroso cassetto""""."" -
Trilogia gattesca
I gatti di Christos Boulotis partecipano della duplice natura felina e umana. Mentre dalle estremità delle vibrisse fino alla punta della coda sono assolutamente - e irresistibilmente - mici, nutrono al contempo delicati sentimenti umani. Sono gattoni spiritosi e intraprendenti, ma si comportano da veri eroi positivi, le cui azioni sono dettate da un senso di equità e caratterizzate da una profonda esigenza di solidarietà con tutti i viventi. Se Micio-Gatto mette al servizio della società il suo fiuto investigativo per smascherare un pericoloso malvivente, il grassottello Arsenio si rivela un eroico filantropo, e infine - in una toccante celebrazione dell'amicizia - il gatto John si adopra col cane Whisky per donare il sorriso all'intero vicinato. Le loro vicende gattesche fanno sorridere, sognare e forse, chissà, inducono anche a riflettere e a non perdere la speranza... in un mondo possibilmente migliore. -
Una vita difficile. Autobiografia di un sindacalista controcorrente
"Nessuno meglio di me può descrivere gli orrori che sono passati sulla mia pelle, in questa Italia che gli uomini politici descrivono democratica, dove invece tutto è corruzione, malcontento, dove la legge è invisibile o complice della corruzione, dove è falso scrivere nelle aule di tribunale """"La legge è uguale per tutti"""". [...] Siamo tutti rinchiusi in questa Italia, con questo sistema incivile antidemocratico. Il governo che ha ereditato tale situazione saprà portare il nostro paese nel viver civile? Saprà ridare agli italiani la propria dignità perduta? La gioia di vivere in un paese civile democratico e garante della giustizia?"""" (Dall'introduzione dell'autore)" -
Il cigno di Triquetra. Vita avventurosa di Antonio Veneziano
Il volume narra le avventure in vita e... in morte del poeta siciliano Antonio Veneziano (1543-1593) il quale, avviato alla carriera ecclesiastica, pur avendo superato brillantemente tutte le prescritte difficili prove, rinunzia in conclusione a prendere i voti e, congedatosi dal Collegio Romano dei gesuiti, torna giù in Sicilia dove viene in pratica cacciato di casa e poi pure dalla sua città (Monreale). Subisce il carcere per il rapimento di una ragazza; più in là si innamora di una specie di dea dell'Olimpo cui dedicherà i versi della Celia , suo capolavoro. Alti e bassi - tra i primi il ritorno a Monreale e il recupero dei suoi beni -; e ancora più volte il carcere. Inoltre, trovandosi in navigazione diretto a Roma, incappa nei pirati barbareschi e nella deportazione ad Algeri, dove incontra e familiarizza col Cervantes. Supera una serie di disagi e avversità di varia natura: le eredità travagliate, la peste, la cattività algerina, gli scontri col viceré spagnolo Albadelista (succeduto al Colonna), e chiude la sua parabola terrena con una morte singolare insieme e spettacolare, ambiguamente liberatrice. -
Poesia nascosta. Le ricette della cucina tradizionale ebraica italiana
Ines De Benedetti, con la sua ""Poesia nascosta"""", non ha soltanto raccolto e pubblicato delle ricette. Ha messo a disposizione di quattro generazioni di famiglie ebraiche italiane (fino ad oggi) un compendio di kasherut (regole alimentari ebraiche) applicato, vissuto nel quotidiano in modi che nella sua, di generazione, erano evidentemente a rischio di andare perduti. E Lucia Levi nel presentare il libro al lettore di allora ne ha segnalato subito il valore come strumento per riportare i sapori ebraici alla tavola insieme ai rituali e all'osservanza dei precetti. Oggi, a distanza che appare siderale dagli anni del primo dopoguerra, dopo la seconda guerra, la Shoah e il ritorno alla vita, dopo l'arrivo in Italia degli ebrei da tutto il mondo arabo, con tradizioni ebraiche e culinarie tutte nuove, ancora oggi la Poesia nascosta trova spazio nelle nostre cucine. Con i suoi fogli macchiati e unti dall'uso, le annotazioni a margine e le modifiche appuntate su foglietti volanti, è un pezzetto di storia ebraica italiana, rivolto come la sua autrice a un futuro più consapevole e orgoglioso della propria tradizione, anche culinaria."" -
Del delitto e della pena nel pensiero di Leonardo Sciascia
L'analisi di alcuni brani dell'intellettuale siciliano, pregni di considerazioni inerenti il diritto e la giustizia penale, ha consentito in questo saggio di svolgere approfondite riflessioni di carattere prettamente penalistico sui rapporti tra il diritto e l'opera sciasciana. Sotto certi profili l'attività di Sciascia ha precorso l'emanazione di alcune importanti norme (si veda ad esempio il contributo de ""Il giorno della civetta"""" nell'introduzione del delitto di associazione di tipo mafioso, art. 416 bis, e delle misure di prevenzione patrimoniali). Sotto altri punti di vista, invece, si sono messi in luce gli aspetti più critici di alcuni scritti dell'autore siciliano, insofferenti verso il sistema sanzionatorio penale (vedi """"Porte aperte"""" ), le Istituzioni (""""L'affaire Moro"""") e più in generale verso l'amministrazione della giustizia (""""Todo modo"""" e """"Il contesto"""")."" -
Neve dall'Etna. I racconti siciliani di Thomas Valentin. Ediz. italiana e tedesca
Dopo la presentazione dell'autore e della sua poetica, offerti quindi gli strumenti necessari per la difficile interpretazione di un testo letterario, l'autrice lascia la parola a Thomas Valentin e alle sue suggestioni meridionali, fiduciosa di aver accompagnato con la cura necessaria gli astanti all'interno dell'anima del testo tradotto. La Sicilia raccontata da Valentin è una Sicilia senza veli, senza falsi entusiasmi e liberata dalla morsa di pregiudizi il più delle volte infondati. Per poter arrivare a tale comprensione non basta ""muoversi e partire"""" ma è necessario, il più delle volte, che in quei luoghi si senta l'odore di casa; una casa intesa non nell'accezione di origine, ma piuttosto come quell'imperscrutabile luogo in cui dimora l'animo umano. Quello di Valentin è infatti un viaggio che racchiude in sé il momento del ritorno, del ritorno a sé: l'autore, quel luogo, che non fece altro che porgergli uno specchio, lo trovò proprio in Sicilia, nei suoi abitanti, nei suoi tramonti, in quegli sguardi traboccanti di parole; Valentin trovò la Sicilia soprattutto nei suoi silenzi."" -
Piccola guida alla Cina moderna
Attraverso gli aneddoti che ci racconta Consuelo Cannas a proposito della sua personale esperienza in terra cinese si hanno numerosi spunti di riflessione, alimentati dal sacro fuoco della curiosità. Ma si ottengono anche numerosi consigli per aggirarsi in modo protetto e realistico in una cultura che non sempre ci accetta, non sempre ci respinge. Per capire bene come sta evolvendo la Cina del nuovo millennio, con tutte le sue contraddizioni, con gli elementi di un passato antico ed arcaico e contestualmente quelli di un modernismo sfrenato e irrefrenabile, c'è bisogno di leggere le parole e il testo di Consuelo Cannas, bisogna aggirarsi tra i banchi vendita di street foods, capire come viene insegnata la lingua inglese, cosa pensano realmente dei cittadini occidentali quando si recano in Cina non per solo turismo ma per viverci e lavorarci. -
Gamal al-Banna. Una nuova visione dell'Islam
Questo testo vuole mettere in risalto le fondamenta di un pensiero diverso in seno all'Islam e di dargli voce in Occidente. L'autore era un po' conosciuto in Italia perché concedeva diverse interviste a giornalisti italiani, ma i suoi scritti che possono esporre bene la sua visione dell'Islam esistono solo in arabo. Perciò, quando ho scelto il capitolo oggetto della ricerca, la mia intenzione era di esporre una visione islamica diversa da quella tradizionale conosciuta in Occidente. Ma non solo, siccome provengo da un paese oggi a maggioranza islamica e poiché mi sta tanto a cuore il dialogo interreligioso, soprattutto con gli ebrei e i musulmani, questa mia scelta intendeva anche cercare e trovare delle basi solide per un incontro proficuo o un punto comune, sia a livello religioso che sociale e politico, da cui partire e lavorare insieme, ebrei, musulmani e cristiani, per il bene comune delle nostre società. -
La comunicazione pubblica. Politiche e pratiche nel Welfare in crisi
La comunicazione pubblica è un'area scientifica e operativa nei cui confronti negli ultimi anni si registra in Italia un'attenzione non minore di quella che da tempo le viene riservata altrove: il riferimento va per un verso alle politiche messe in atto a partire dai primi anni novanta e per l'altro alle good practices che si sono andate diffondendo nei settori più avvertiti della Pubblica Amministrazione. Una sempre maggiore apertura e disponibilità verso il cittadino-utente, la creazione degli URP (Uffici Relazioni col Pubblico) in seno ai quali si offre accesso agli atti e controllo dei procedimenti, la semplificazione del linguaggio dei testi amministrativi: tutte costituiscono altrettante tappe di un lungo processo di innovazione che investe la Pubblica Amministrazione e, in particolare, il suo modo di comunicare con cittadini e utenti dei servizi. -
Scuola e Costituzione
"La Costituzione e il rapporto con la scuola delineato attraverso un excursus storico nel saggio di Angela Chianetta ci pone delle domande palesi, irrinunciabili, non più sopprimibili alla coscienza, soprattutto di chi si occupa di infanzia, di istruzione e relativa progettazione: le famiglie, gli educatori/insegnanti, i politici e gli amministratori della cosa pubblica. Senza alcun velo viene dispiegato il fine ultimo della scuola per la Repubblica italiana: formare il cittadino. E le domande alla luce di quest'analisi risultano spinose e insidiose. Osservando le nostre scuole abbiamo fatto di tutto perché ciò accadesse, perché ogni bambino avesse chance per dipanare la propria potenzialità e portare il proprio contributo al mondo? Sono molte le analisi che si aprono dalla lettura del testo, e molte le strade indicate dallo studio perché si possa ancora sperare di riportare al suo valore una scuola decaduta agli occhi della società. Un'ottima occasione per riprendere i fili di un progetto sociale che si era un po' appannato e che potrebbe riprendere vigore a partire da qui.""""" -
E se...
Alice e Giulia sono due ragazze diverse e distanti, ma accomunate dalla continua fuga dal passato. Perfettamente mimetizzate nelle vite che hanno scelto e costruito, trascorrono con noncuranza i loro giorni tutti uguali. L'equilibrio, però, viene presto rotto dall'insinuarsi di un dubbio: sono felici? Stanno davvero vivendo secondo i loro bisogni e i loro desideri? Iniziano così, per caso, una conversazione online in un momento delicato delle loro vite: Giulia sta per sposarsi con Fabrizio, il suo perfetto fidanzato, amato più da sua madre che da lei; Alice, dopo tanti anni, rivede Roberto, l'ultimo uomo che l'ha delusa e l'ultimo che ha amato. Attraverso qualche banale domanda riemergono ricordi e quesiti ignorati da tempo, iniziando entrambe un percorso parallelo di riscoperta attraverso il disfacimento di ogni certezza e di ogni convinzione. -
La caduta della civiltà nel V e nel XXI secolo
Si tratta di un'approfondita opera storico-politica che espone dei fatti e ne trae delle logiche conclusioni. Il raffronto tra V secolo (l'epoca delle invasioni barbariche in Occidente) e XXI sembrerebbe azzardato o quantomeno poco plausibile, eppure leggendo si scopre che le similitudini sono numerose e calzanti (la pressione sui confini, l'irrompere di una nuova religione, la globalizzazione...). Si scopre anche che i cittadini romani del V secolo erano convinti, come lo siamo noi oggi, che le acute crisi dell'epoca fossero passeggere e che la civiltà raggiunta sarebbe durata per sempre. Purtroppo si sbagliavano e, senza abusare della teoria dei corsi e ricorsi storici, faremmo bene a considerare con attenzione le questioni qui sollevate. Oltre alla visione storica d'insieme, l'autore espone delle scomode verità e analizza dettagliatamente gli squilibri del nostro tempo. Il pessimismo della ragione che trapela quando ci fa rilevare che la nostra civiltà marcia verso l'autodistruzione nonostante il progresso tecnologico, è temperato dall'ottimismo della volontà quando vengono proposte ragionevoli (ma drastiche) soluzioni per i problemi che ci affliggono. Si tratta di un'opera appassionata ed esauriente che merita di essere conosciuta perché lancia un motivato allarme da raccogliere a tutti i costi. Dire la verità è cosa faticosa e impopolare, tuttavia è necessaria. -
Karl Julius Beloch da Sorrento nell'antichità alla Campania. Atti del Convegno (Piano di Sorrento, 28 marzo 2009)
Il volume raccoglie gli Atti del convegno storiografico su Karl Julius Beloch organizzato dalla rivista ""Oebalus. Studi sulla Campania nell'Antichità"""", tenutosi a Piano di Sorrento il 28 marzo 2009 e dedicato a Claudio Ferone, compianto studioso del Beloch. Gli Atti del convegno prendono in esame l'attività storiografica giovanile del grande storico tedesco, che negli anni '70 del XIX secolo soggiornò per diversi anni in Penisola Sorrentina, entrando in contatto con gli ambienti culturali locali e in particolare con lo storico napoletano Bartolommeo Capasso, da cui ebbe l'impulso per scrivere il suo """"primo lavoro scientifico"""", cioè """"Surrentum im Alterthum"""". Negli stessi anni, sempre in Penisola Sorrentina, il Beloch scrisse anche il celeberrimo """"Campanien"""", un libro che a lungo è stato il punto di riferimento per tutti gli studiosi della Campania antica. Le relazioni pubblicate in questi Atti, oltre ad analizzare alcuni aspetti dell'attività storiografica del giovane Beloch, offrono un utile riesame delle acquisizioni scientifiche dello storico tedesco alla luce delle più recenti acquisizioni della ricerca storico-archeologica."" -
Stato e Chiesa nel Regno d'Italia al tempo di Ludovico II (844-875)
Ludovico II detto il Giovane (825-875), pronipote di Carlo Magno, venne definito ""imperator Italiae"""". Infatti, nonostante avesse ereditato il titolo imperiale, governò soltanto il cosiddetto Regno d'Italia ovvero di Longobardia.""