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I cacciatori di nuvole
Giorgio è un giovane pubblicitario che si trova a Budapest per lavoro. Maria è una giovane modella in carriera. Insieme si troveranno coinvolti per cercare di risolvere un mistero che arriva dal passato e che ha implicazioni nel presente. Un mistero oscuro come il periodo da cui arriva e che finirà per mettere in pericolo le loro esistenze e per compromettere il loro stesso rapporto. E poi c'è Budapest coi suoi contrasti e i suoi segreti, con le sue certezze e i suoi affanni tipici di una città che vuole dimostrare di essere moderna scrollandosi di dosso le ruggini di uno scomodo passato. I cacciatori di nuvole è una organizzazione segreta dedita al contrabbando di opere d'arte, fondata da un gruppo di valenti artisti dopo aver fatto una scoperta tanto affascinante quanto pericolosa. ""I cacciatori di nuvole"""" è il racconto di fatti terribili che si snoda attraverso la scoperta delle sfaccettate personalità dei suoi protagonisti."" -
Rime in sintonia e viaggio
Son rime nel racchiudersi dei sensi. Ogni sezione, da Albeggiare a Rime d'un viaggio, sono nodi svelati di un nastro sfilacciato. Riflessi di vita dall'incommensurabile bellezza, in sintonia l'una con l'altra in ogni parte, tuttavia diverse fra di loro ma unite dal rapporto dell'evoluzione del poeta e delle varie tappe. Le cinque diverse suddivisioni dell'opera sono nate per dare un messaggio a chi legge: affacciarsi alla mente dell'uomo il quale può soffrire, ma può anche riprendersi. Può ritornare allo stesso punto, ma può anche rialzarsi. La vita è un continuo ciclo di arrivo e ritorno. Così, come, alla fine di Albeggiare, diremo: ""E sembra creare un'allerta per chi tace. È rinata la terra"""". Tutta la saga si completa con una poesia che rimanda all'universale: """"L'araba"""". Il poeta sa di non essere solo, ma sa che per vivere deve guardare il mondo come quello del bambino che gioca mentre fuori c'è la guerra."" -
Versi satirici
Contrariamente alla costruzione prosastica di tanta poesia odierna, il poeta si affida qui alla sonorità del verso e alla compatta struttura del sonetto, tentando una più fresca efficacia satirica con un indeterminato linguaggio popolareggiante. -
Il capanno di River Camp
Tre amici, la fine del college, la voglia di fermare il tempo e lasciare il segno prima di diventare grandi. Ma cosa succede quando un'idea che hai solo iniziato ad immaginare si concretizza davanti ai tuoi occhi e la realtà supera la fantasia? ""...avrei voluto qualcosa di eclatante, un segreto. Si tratta di un segreto eterno che, anche quando saremo lontani ci terrà uniti per sempre""""."" -
Figlio di nessuno
Sohn era il figlio di due americani, morti in un incendio per cause sconosciute. A causa del trauma subito, decide di non rivolgere più la parola a nessuno. Viene trovato in stato di shock e portato in un orfanotrofio, dove viene spesso maltrattato dai bulli e dalla severa direttrice. Una volta adottato, si trasferisce con la sua famiglia nella cittadina statunitense Blue Hill; a scuola conosce Arya, una ragazza italo americana, della quale ben presto si innamora. Parallelamente alla misteriosa figura di Sohn, tre pericolosi serial killer sono alla ricerca del ragazzo, per vendicare una vecchia ed inquietante questione. La salvezza di Sohn e Arya avverrà grazie alla forza d'animo del ragazzo, oramai guarito dal suo doloroso passato, e grazie al prezioso aiuto del geniale e determinato detective Law. -
Il campione
Cosa aveva trovato Salvatore tornando a casa? La città era la stessa, pure le persone erano le stesse, ma tanti amici non c'erano più, c'erano volti nuovi in giro, gente che voleva avere il sopravvento. Elvina voleva che se ne andasse lontano, ma Salvatore non riusciva a staccarsi dal suo paese. Per quelle strade piene di immondizia correva la sua anima, ma non era più l'anima guagliona. Salvatore credeva di essere superiore agli altri, ma gli anni in carcere lo avevano invecchiato, la calma e il desiderio di stare solo si erano imposti sull'irruenza. Era difficile vivere adesso in quel paese già difficile. C'era una guerra in corso e voleva le sue vittime. Chi doveva essere la prima? Lui stesso? Suo figlio Antonino? O Ciretta? Ciretta sognava una famiglia, un marito, qualche figlio, voleva una casa bella, nuova, un balcone da cui affacciarsi per guardare fuori, parlare con la gente che passava sul marciapiede, salutare chi stava nel palazzo di fronte. Antonino le diceva: ""Non devi avere paura, io ti sarò sempre vicino."""" Antonino aveva tanti amici, gran parte della giornata la trascorreva in strada assieme a loro. Salvatore non capiva cosa stava succedendo, Michele non gli diceva nulla, diceva solo di stare attento, di tenere gli occhi aperti. Salvatore voleva solo essere lasciato in pace, voleva stare con la moglie Adele. Quella sera Adele vide la motoretta venirle incontro, andava piano, lungo il marciapiede, traballando sulle ruote come se stesse per rovesciarsi."" -
Il guerriero di Ruah
Nel cuore dei dodici eroi batte il ritmo del buon giudizio, ma questo a loro non basta, vogliono abbracciare tutte le espressioni di comunicazione che vada oltre lo sguardo della mente e del cuore e condividerlo con la creazione. Per loro è un nuovo mondo da scoprire che da luce nelle tenebre della solitudine. Vogliono nutrire i loro silenzi e non essere più pellegrini e trovare il loro posto, la loro casa, il loro ruolo. Tutto questo li porta a una scoperta essenziale, che la vita va vissuta nel rispetto delle leggi del creato, perché l'uomo non può distruggerlo e anche se lo può combattere non lo può sconfiggere. Queste leggi naturali sono insite nel loro essere e le comandano per combattere il male. -
La casa delle tenebre. Maygherton l'inizio
Il libro vuole essere il mezzo con il quale i personaggi principali racchiusi nella sua storia, avranno la possibilità di iniziare a svelare una verità tanto antica, quanto pericolosa da essere udita. Tutto è ambientato nel 1979, in una cittadina chiamata Maygherton dove la storia trova il suo inizio con lo svolgersi di un pranzo tra le mura della casa dei Mortigher. Da subito si distingue una certa celerità nel raccontare di strane sensazioni. Da qui l'orrore che attende i personaggi della storia trova immediato inizio. Nel racconto è presente una dimora, una vecchia casa dove i ragazzi, per motivi banali, finiranno per entrarvi, ignari della realtà che lì dentro, da svariati anni, sta attendendo una simile circostanza. Si troveranno a doversi confrontare con una realtà inconcepibile che è lo scopo per cui Maygherton è nato. Presto apparirà loro un essere dalle sembianze terribili, un essere che tutto sembra tranne che di un altro mondo. Egli cercherà di cancellarli dalla storia e loro dovranno difendere le proprie vite, nel mentre cercheranno una soluzione che possa eliminare questo essere. Avranno così la responsabilità e la possibilità di iniziare a comprendere le motivazioni che spingono questo nemico ad esistere e ad uccidere. La verità emergerà? -
In attesa dell'alba
E se tutte le nostre certezze, costruite in una vita di lavoro e sacrifici, fossero destinate a sgretolarsi in una mattina? E se un incubo che sembra uscito da un film horror bussasse alle nostre porte? Davide, organizzato, coraggioso e risoluto, predispone la fuga della sua famiglia, la moglie Ileana e la figlia Irene, e di un piccolo gruppo di amici che riesce a radunare. Questi, insieme ad altri personaggi che incontreranno, uniti dalla necessità e dalla speranza, dovranno combattere contro l'ultima devastante follia dell'uomo. Una lotta per la sopravvivenza alla ricerca di una salvezza che forse non esiste più... -
Le avventure di Crave
Crave è un ladro abilissimo ma ogni volta che cerca di rapinare qualcuno finisce che deve combattere contro alieni robot e super poliziotti. In ogni storia Crave affronterà diverse avventure e finirà in pianeti diversi, in luoghi sconosciuti , ma alla fine grazie alla sua astuzia e al suo coraggio riuscirà a raggiungere il suo scopo e a salvare il pianeta terra. Età di lettura: da 6 anni. -
Via delle betulle ed altri racconti
Attraverso i suoi racconti, l'autrice entra in punta di piedi nelle vite segrete dei suoi personaggi tra i più vari. Non è difficile rintracciare un senso nei suoi spazi narrativi, nelle sequenze che rievocano tutta una serie di elementi tipici della nostra terra e della nostra storia. Ne risulta un panorama a volte essenziale e trasparente, a volte meditativo, in cui si rivela la volontà di recuperare la tradizione, senza mai perdere di vista la prospettiva del tempo presente e del futuro in una chiara e mai dissonante veduta d'insieme. -
La panchina sul Leno
"Da tempo amici mi invitavano a scrivere sostenendo che lo facevo bene, ho cominciato a scrivere poesie postandole su Activagers una community di over 40 dove il caso mi ha fatto conoscere Giuliana che con sapienti critiche ha indirizzato il mio modo di scrivere facendomi conoscere anche Charles Bukowski da allora un punto di riferimento importante per la mia crescita di uomo prima che scrittore. Devo riconoscenza a questa minuta donna che ha saputo cogliere il mio spirito e comprendere le ragioni del tormento interno che gestisce la mia vita. Te lo dico ora pubblicamente, grazie Giuliana, grazie di essere te. Le poesie parlano dello strano tipo che sono, con qualche scorribanda nel passato.""""" -
Il vino: miti-favole leggende e racconti
Questo libro è un insolito, curioso viaggio nell'universo vino. Dopo alcuni cenni storici e qualche bizzarria, la sacrale bevanda si trasforma in ideale veicolo esplorativo di un mondo fantastico nei: ""miti - favole - leggende"""". E in più realistico racconto nelle due sezioni: """"Il vino maledetto e Il vino amico."""" Nel complesso emerge sempre una pacata e disillusa indagine sulla psicologia e sul comportamento umano. Il tutto sul filo di una originale, piacevole scansione che termina con delle semplici ricette, quasi a voler ricomporre il vino stesso nella sua veste più autentica di bevanda preziosa, tangibilmente, indissolubilmente intrecciata alla nostra vita da tempo immemorabile. Lo stile, non particolarmente prolisso e ricercato, tende a comunicare senza giudizi moralistici ma, si direbbe, """"guardando negli occhi il lettore"""" che ne percepisce quasi con meraviglia l'assoluta sincerità."" -
Io e il Tour da Gimondi '65... a Pantani '98
"Io e il Tour... da Gimondi '65 a Pantani '98"""". Le sillabe del titolo, sfiorandole, ne sussurrano il contenuto. In ognuno dei 34 capitoli ho ripercorso un anno della lunga storia d'amore che ancora oggi mi unisce alla corsa francese. Come in tutte le storie d'amore gioia, sofferenza, speranza e disillusione si intrecciano in modo imprevedibile; come in tutte le storie d'amore la travolgente passione iniziale lascia pian piano spazio alla razionalità, ma mai, in nessun momento, rischia di spegnersi. Parallelamente, viaggiando nel passato, ho incontrato le persone che lo abitano e rivissuto le stesse emozioni che ognuna di esse, allora, mi aveva trasmesso." -
Imprigionato nel corpo
"In questo libro racconto la storia di un insegnante di biochimica che va alla ricerca delle origini della sua famiglia. Dopo una serie di fortunate circostanze, trova alcuni documenti in cui sono scritte le motivazioni che hanno spinto suo padre a fuggire dall'Austria e a ripudiare i suoi genitori. Scopre anche la causa della morte del nonno che non è accidentale come si crede, ma dovuta al suicidio per colpa dei rimorsi. Riceve con sua cugina una cospicua eredità lasciata dal nonno e mentre assapora la ricchezza, inaspettatamente si ritrova affetto da una malattia genetica di cui la nonna è portatrice: la distrofia muscolare di Becker. Aiutato da un suo amico, che è direttore generale in un laboratorio chimico, sperimenta su di sé nuove terapie ottenendo però solo un rallentamento della malattia. Sofferente, prigioniero nel corpo, affronta la morte con coraggio di vivere confortato dalla compagna e, grazie a una fantasiosa teoria elaborata da un suo alunno e sperimentata su di lui nelle sue ultime ore di vita, riescono a debellare quasi del tutto la sua malattia e a farlo tornare a una vita normale.""""" -
Vixi. Il viaggio di un'anima
Storia di vita, semplice, che viene da un mondo lontano, diverso da quello che si vive quotidianamente, presi dalla frenesia di consumare giorni, come fotocopie stinte di un ciclostilato, oramai alimentato dalla noia e dall'insoddisfazione di 'dovere essere'. ""Vixi"""" propone il ritorno a valori andati perduti, e, nella difficoltà di saper trovare se stessi, suggerisce di aprirsi al mondo di luce che impalpabile attende, dentro i silenzi dell'anima. """"La vita non è un dettato da trascrivere correttamente, ma una poesia da interpretare"""""" -
Infinito singolare
C'è tutta una vita in queste non molte pagine, ricordi, rimpianti, e qualche ben riposta rivendicazione di una donna ""giovane, ma non più giovane"""" che in questa sorta di diario garbato e spiritoso cerca in modo tenero e inesausto una dimensione appagante dal punto di vista esistenziale ed affettivo."" -
Altri tempi, altra gente
Dame e cavalieri, fantasmi, menestrelli e carrettieri, santi e cacciatori vivono i loro destini straordinari tra castelli e villaggi ai piedi di aspre montagne. Otto vicende che si snodano dal Medioevo in poi. Tutt'intorno una natura incombente. -
Cardinale Antonio dei Conti Panciera di Zoppola (1350-1431)
Del card. Antonio Panciera, la cui nobile Famiglia risiede tuttora nel vetusto castello medioevale, la memoria era rimasta patrimonio di pochi specialisti. E fu un friulano, illustre storico della Chiesa, nonché rettore per tanti anni dell'Università Urbaniana di Roma, mons. Pio Paschini, a metterla in piena luce. Lo fece con un discorso tenuto all'inaugurazione dell'Asilo Infantile di Zoppola, che nel 1933 la Famiglia Panciera e la popolazione locale gli dedicarono. L'autore è partito da questo lavoro, pubblicato in seguito dal dott. Co. Francesco Panciera e nell'approfondire la figura e l'opera di Antonio Panciera rimase lui stesso ammirato per la rettitudine e la saggezza da lui dimostrate in un periodo tra i più calamitosi e corrotti della storia della Chiesa. -
Il superficiale splendore del mare
Secondo di una trilogia di cui costituisce la parte più travagliata e sofferta, il romanzo intende indagare la profondità della solitudine, l'ineluttabilità della morte e, attraverso il dolore che da entrambe si genera, la necessità e l'impossibilità di credere in un Dio che possa salvarci da noi stessi e dal bisogno intimo, morboso e naturale di cedere al dubbio. L'azione si apre in una stanza in cui il protagonista ha appena assassinato la sua ragazza. Viene arrestato, condannato all'ergastolo e chiuso in una cella, in cui conosce gli stadi progressivi e successivi di una solitudine sempre più profonda eppure via via più feconda.