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I diritti umani. Il diritto alla vita e la pena di morte. Tra giurisprudenza internazionale e giurisprudenza islamica
«Nel corso dei secoli l'uomo ha combattuto per conquistare terre, tesori, ma soprattutto per conquistare l'unico bene intrinseco alla sua natura di essere umano: i diritti e le libertà fondamentali. L'uomo ha imparato l'importanza di essere libero e di sapere che la sua libertà è tutelata, perché necessaria per un pieno sviluppo della propria persona. L'individuo ha colto l'essenza del suo essere e della sua natura riconoscendo l'esistenza di diritti connaturati al suo ""Io"""" come inalienabili (si può fare riferimento ad esempio al diritto alla vita). Già nella Grecia classica Sofocle nel 442 a. C. nell'opera """"Antigone"""" riconosceva e sottolineava la grandezza dell'uomo come meraviglia della natura scrivendo: """"Sono tante le meraviglie dell'universo, ma nessuna è più bella dell'uomo"""".» (Fondazione Mario Luzi)"" -
La tratta degli schiavi. Tra storia e attualità
È illuminante, il lavoro di Mariachiara Boldrini, per chi si confronta, per combatterli, con fenomeni come il nuovo schiavismo e il traffico di esseri umani. Inizia in tono quasi sommesso, delineando i propri intenti scientifici (cosa difficilissima in un'area così potentemente pervasa di etica ed emozioni) e sottolineando l'impossibilità di separare la schiavitù dalla sua funzione economica. È solo nel XIX secolo, con lo svilupparsi del pensiero sui diritti umani, che si struttura un approccio etico e politico allo schiavismo e se ne mettono in discussione i presupposti ideologici, a partire dal razzismo. Fino a quel momento, dall'antichità a tutto l'800, la schiavitù è stata una parte significativa e strutturale del sistema economico mondiale, ed era legale in una maggioranza di paesi. Ricordiamo che l'ultimo a dichiararla illegale è stato la Mauritania nel 1981. -
Il meglio di Trilussa letto da Fabrizio Giannini. Vol. 1
N. 23 tracce audio relative alle più suggestive opere di Trilussa. I brani scelti sono i seguenti: 1. Serenata a Trilussa, 2. Il saluto romano, 3. Il viaggio, 4. la statistica, 5. Li numeri, 6. Er buffone, 7. Er libbro maggico, 8. La tartaruga, 9. Er cervo, 10. er grillo zoppo, 11. Li 7 peccati, 12. Aforismi, 13. La lumachella della vana gloria, 14. l'omo e la scimmia, 15. la lucciola, 16. la felicità, 17. Scaletta, 18. Er leone riconoscente, 19. L'ombra sospettosa, 20. L'onestà de mi nonna, 21. La fede, 22. La maschera, 23. Ninna nanna. -
Scrosci d’animo. Una poesia al giorno
Che la poesia sia un balsamo è qualcosa che sperimentiamo al pari come lettori quanto come scrittori di versi poetici, per chi si dedica a questa attività creativa. Ma essa, la poesia, è altresì esperienza e dunque testimonianza degli ardui transiti della nostra vita.L’idea di Maria Monica Martino, prolifica scrittrice, come a decorrere dal titolo, è che la parola tenda come l’acqua sempre nella direzione del mare. O come scriveva Luzi, viceversa, dalle foci alla sorgente, in una sorta di viaggio a ritroso.Poco cambia, in un senso o nell’altro, in quello reale o figurato, si va e si torna alle stessa sorgente viva che è della vita.I diluvi dell’animo, le sue sgocciolature o la gioia dei suoi scrosci, sono la declinazione di quel medesimo volto in cui ricade anche il nostro umano. (Dalla prefazione di Mattia Leombruno, Presidente Fondazione Mario Luzi - marioluzi.it) -
Il profeta del vento. I segreti dell'anima tra poesia e contemplazione nel silenzio dell'alba
Il Profeta del Vento è un libro di cui sono un lettore come te. L'ho ricevuto sulla riva del mare ascoltando il vento. In fondo sono io quel suonatore di flauto, Natan. O forse sono solo il flauto di canna che ha usato, e che il vento si è compiaciuto di attraversare, regalando, ad ogni alba, le sue melodie ricche di saggezza, i suoi preziosi insegnamenti di amore e di verità. Non ho scritto. Ho solo ascoltato. E gli sono grato per avermi gradualmente condotto ad una visione ""contemplativa"""" di me stesso e del mondo, facendomi scoprire quelle """"assonanze"""" interiori che dischiudono il significato delle cose. Questo mi ha aiutato a trovare il senso della vita, giudicato da molti cosa inutile, ma non quando ne hai bisogno per aiutare chi ami."" -
L' ombra dell'eugenetica. Problemi etici e giuridici delle innovazioni biomediche
Plutarco, in Vita di Licurgo, racconta: ""Là erano in seduta i più anziani della tribù, che esamina-vano il piccolo: se era ben conformato e robusto, ordinavano di allevarlo e gli assegnavano uno dei novemila lotti di terra. Se invece era malnato e deforme, lo inviavano ai cosiddetti «depositi», una voragine sulle pendici del Taigeto, nella convinzione che né per lui stesso né per la città fosse meglio che vivesse uno che fin dall'inizio non era naturalmente disposto alla salute e alla forza fisica"""".Come ci regoliamo oggi di fronte alla possibilità di conoscere il nostro codice genetico e quello dei nascituri? Dov'è il confine tra la prevenzione della malattia e la selezione della futura specie umana? Un'analisi storica, bioetica e giuridica sul concetto di """"eugenetica"""" ci apre a un'ampia riflessione su come la natura umana possa dialogare con il progresso scientifico e il dettato normativo."" -
La Società Dante Alighieri e l'insegnamento dell'italiano. L2 e Ls in contesto migratorio
"La Società Dante Alighieri e l'insegnamento dell'italiano L2 e LS in contesto migratorio"""" è un viaggio nel tempo che attraversa le fasi principali della storia della Società che porta il nome del Sommo Poeta. È proprio attraversando questa storia che si ripercorrono le tappe principali dell'evoluzione dell'insegnamento dell'italiano come lingua seconda e come lingua straniera in un contesto di grande discussione: l'emigrazione. Allo stesso tempo si ripercorrono brevemente le fasi delle migrazioni degli italiani all'estero e quelle di gente che oggi, attraversando il Mar Mediterraneo, arriva nel nostro Paese. È da evidenziare la presenza nel testo di interventi di alcuni miei studenti di italiano L2 che hanno dato il loro contributo con delle interviste." -
Il periodo critico
"Maurizio Costantini aveva i nervi a pezzi. Da un mese aveva iniziato ad ingurgitare antidepressivi. Era senza lavoro da oltre un anno, malgrado le numerose inserzioni che aveva messo un po' dappertutto e nonostante il suo curriculum ineccepibile. Si era laureato dieci anni prima presso l'Università di Firenze in Scienze Umanistiche per la Comunicazione con 110 e ora, all'età di 35 anni, si ritrovava senza alcun impiego...""""" -
Le ali del tempo
«Furono per me più chiarificati i versi di Manfrecola dopo averlo conosciuto personalmente come se la sua persona vi avesse contribuito a portare luce, la presenza di quella parola viva in lui, che si muoveva nella genuina semplicità dell'essere, con i suoi modi fuori dalle moderne convenzioni che io definisco insensate e asettiche e che Pasolini stigmatizzava come il frutto malato della società tecnica. Vi era invece in lui una certa freschezza, come quel ruscello di parole che zampillava fuori, e la poesia, d'altra parte, sorgeva proprio dalla medesima fonte viva. E per noi che restiamo dopo la sua scomparsa, con questo volume postumo a renderne testimonianza, sia questo un monito, una benedizione, un battesimo di vita nella vita.» (Mattia Leombruno, Fondazione Mario Luzi) -
Inseguire lontani orizzonti.. La ricerca di Sé tra i confini delle infanzie.
"L'opera di Dinushi Losi è impostata e articolata su una esposizione essenzialmente autobiografica, basata sull'esperienza personale dell'autrice, prima come figlia adottiva, e poi come bambina di sembianze non europee nella scuola italiana all'inizio degli anni Novanta. Il lavoro è condotto a partire di una accurata analisi, anche storica, dei vari tipi di adozione, in particolare di quelle internazionali. Le prime mosse nel suo itinerario di figlia adottiva sono dominate dalla grande intelligenza emotiva della madre che stabilisce un rapporto costruttivo con la madre biologica e che offre alla bambina una solida base affettiva che costituirà poi il modello per tutte le relazioni affettive successive. L'efficacia dello scritto scaturisce dalla scelta esplicita di """"partire da sé"""" analizzando il percorso della propria identificazione in un dialogo continuo con le tracce della propria infanzia: ricordi ma soprattutto testi, giochi di parole, lettere, disegni."""" (Fondazione Mario Luzi editore - marioluzi.it)" -
Il verso del tempo
"L'opera di Giuseppe Bianco è una versificazione che sottende una linea di pensiero filosofica profonda e un ancoraggio alla tradizione classica particolarmente saldo. La poesia assume qui un altro volto e una diversa sembianza, rispetto a quel pensare monolitico che l'autore adopera come suo strumento di ricerca e scavo nell'essere, nel tentativo di disseppellire letteralmente le verità ultime e prime della vita umana, nel tentativo ancora di darvi nuova luce, di apprestarsi a una nuova alba o battesimo di sé. Il tentativo cioè di attualizzare la vita con la luce di una nuova risorgenza umana."""" (Mattia Leombruno, Presidente Fondazione Mario Luzi - marioluzi.it)" -
Un attimo è per sempre
Narrazione autobiografica in retrospettiva raccontata in prima persona dal protagonista, musicista di professione e vissuta attraverso il rapporto esclusivo, singolare e sicuramente non in linea con i normali rapporti di coppia, con la Lei che lo accompagna da sempre. Nella vicenda si inserisce un personaggio esterno, proveniente da una realtà parallela, fisica o mentale che sia, che instaura un filo diretto per comunicare con lui, diretta conseguenza e allo stesso tempo causa della malattia che lo porterà al punto di non ritorno. Un percorso breve ed intenso, emotivamente coinvolgente, che lascia irrisolti i quesiti fondamentali riguardanti la vera natura della vita umana, in cui la realtà va ben oltre le apparenze. -
Cuore di pellicano
"In quest'opera, dal lungo e generoso respiro, dal passo ampio, la scrittura e l'idea letteraria della Intermite si gettano a balzo, dilatano gli orizzonti sulla vertigine della storia, sulla sua evocazione, e con lei sono fatti vivi e presenti echi remoti che non sono mai stati così vibranti prima d'ora."""" (Mattia Leombruno)" -
Cento e uno haiku
L'haiku ""racchiude ciò che vedete, ciò che sentite, in un minimo orizzonte di parole"""" (Roland Barthes)."" -
Il colore delle ortensie
"Ci sono due luoghi in cui è raro che una persona ti faccia entrare davvero senza nascondere nulla: la propria casa e i propri ricordi, specialmente se dolorosi. In questo libro, Giannina Piras non nasconde nemmeno un dettaglio del suo vissuto, raccontando i colori e le immagini della sua infanzia prima di aprire il cuore al dolore più grande che una madre possa vivere. Una tragedia che le ha cambiato la vita, ma non le ha impedito di lottare e trovare del buono. Perché il suo futuro va avanti, anche sulle macerie del passato che tornano ogni giorno. Ma le fanno ricordare di essere qui, a pensare piena di gioia alla presenza di chi non è più accanto a lei."""" (Francesco Zani)" -
E... così mi si rivela il mondo
"Questa raccolta poetica di Laurenza Livia Marcello ci offre una vista d'altopiano, uno sguardo d'orizzonte. I versi traguardano il mondo per vederci meglio e più a fondo, più chiaramente e a lungo, addentro il mistero in-sondabile dell'essere. I versi si lanciano a balzo, a getto e laddove si ferma l'occhio, lì s'apre il cuore ai suoi varchi, le emozioni palpitanti che ci agitano, increspano lo specchio d'acqua della vita. L'opera è l'esito di una vita intera ma non si esaurisce in lei, anzi si alimenta e rinvigorisce con la freschezza dell'acqua d'altura, che sgorga sorgiva come un alba al battesimo di un nuovo giorno."""" (Mattia Leombruno, Presidente Fondazione Mario Luzi)" -
Anemoni. I fiori del vento
"Quest'opera di Roberta Fabbri è carica di significato, di suoni sottesi, di rimandi impliciti e di una logica interiore che allude ad altrettanti echi dell'animo. Eppure l'autrice s'affida alle sue stesse parole, libere e liberate da ogni artificiosa forma di controllo letterario sul verso. E ciò con la stessa naturalezza dei fiori, di come vengono al mondo e come egualmente si eclissano dalle loro stesse fioriture. È così che l'opera richiama in sé il principio e la fine, in un tentativo fragile, quanto umano, di accostarsi alla vita. A ciò valgono questi delicati versi."""" (Mattia Leombruno, Presidente Fondazione Mario Luzi)" -
Laure Prouvost. GDM Grand Dad's Visitor Center
Published in 2019, GDM - Grand Dad's Visitor Center is an homage to Laure Prouvost's grandparents and takes its title from the artist's first major solo exhibition in Italy, a Gesamtkunstwerk that brings together installations, videos and projections, sculptures and found objects. As the show held in 2017 at Pirelli HangarBicocca was conceived as a dreamlike universe, a labyrinthine all-compassing installation made of surreal and irregular architectures, the book aims to place the visitor/reader at the center of an immersive setting. Designed on a series of shifting layers, which challenge the linearity of contents with an apparently irregular flow, GDM - Grand Dad's Visitor Center revolves around the endeavor or construction-of stories, of buildings-aiming to erode the distinction between history and fiction, knowledge and (seeming) nonsense. -
Sonia Leimer: Via San Gennaro. Ediz. illustrata
Published on the occasion of Leimer's 2019 solo exhibition at the International Studio & Curatorial Program (ISCP) and designed by Other Means, Via San Gennaro features documentation of Leimer's newly-commissioned large-scale sculptures and a video installation, continuing her long-standing interest in urban space, architecture, labor and globalization. The video component is a collaboration with filmmaker and puppeteer Tony de Nonno, who keeps the fading Sicilian Opera dei Pupi (Opera of the Puppets) tradition alive. -
Vladislav Shapovalov. Image diplomacy
Questa pubblicazione documenta il progetto dell'artista Vladislav Shapovalov sulla battaglia intrapresa tra l'Unione Sovietica e gli Stati Uniti nel campo della ""diplomazia espositiva"""". La sua ricerca è iniziata nel 2015, dopo la scoperta di un archivio contenente mostre e filmati inviati dall'URSS in Europa durante la Guerra Fredda, finalizzati a promuovere nel mondo l'immagine di un progetto moderno, internazionalista e alternativo a quello offerto dal capitalismo statunitense. L'idea di una modernità alla portata di tutti è stata proclamata non solo attraverso la riproducibilità del mezzo fotografico e filmico, ma anche dai sistemi espositivi stessi, trasformando così la mostra nel mezzo ideale per veicolare e diffondere questo messaggio. La ricerca offre una panoramica sulla storia non scritta del soft power sovietico e dell'internazionalismo socialista attraverso le sue esposizioni, e le pone a confronto con i materiali esposti nella mostra The Family of Man, organizzata dal MoMA di New York nel 1955 e successivamente presentata in sessantanove Paesi, tra cui l'Italia (1958) e la Russia (1959).""