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Le femmes révoltées di Moravia. Beatrice, Desideria e Alice
"Alberto Moravia e tre rivolte al femminile. La Beatrice Cenci del dramma del 1955 aspira ad evadere dalla prigionia soffocante in cui l'ha rinchiusa un padre annoiato e sadico. E ne diventa l'assassina, per poi cercare una purificazione nell'annullamento di sé. Nel cuore di 'anni violenti', la 'demi-vièrge guerriera' Desideria del romanzo La vita interiore (1978) è agita da un Super-Io, la Voce, che le detta un piano di dissacrazione dei valori borghesi, in un vano tentativo di rivoluzione. Alice nella pièce Voltati, parlami (1984) contrappone alla 'società del disordine' una verginità di protesta e poi il sogno di un nuovo cosmo di purezza e amore, a cui ricondurre l'amato, ma potrà trattenerlo solo dandogli ciò di cui solo ha bisogno, l'oblio della droga, che lo ucciderà. Un'analisi accurata di tre parabole di morte iscritte dall'autore nella storia sociale e politica dell'Italia, ma ancor più in una poetica di costanti, tra nostalgia dell'azione e consapevolezza della sua vanità""""." -
Il miraggio dell'Università di eccellenza
Il volume evidenzia le inefficienze che hanno ostacolato la realizzazione di una ordinata trasformazione dell'università di élite in quella di massa ed analizza approfonditamente quali possono essere state le cause. Fra assenza di pragmatismo, creazione ingiustificata di atenei e corsi di laurea, centralismo e decadenza della meritocrazia, ci troviamo ora con una università che non riesce a raggiungere, se non sporadicamente, l'eccelenza ed il prestigio. -
La logica dell'azione collettiva. I beni pubblici e la teoria dei gruppi
"La Logica dell'azione collettiva"""" di Mancur Olson dopo 30 anni (la prima edizione italiana risale al 1983) viene ripubblicata per i tipi di Ledizioni, Milano. Si tratta di un'opera di grande attualità. Considerato ormai un """"classico"""" delle scienze sociali, economiche e politiche. L'argomento di Olson può a ragione considerarsi un teorema fondamentale di queste scienze, poiché al di là della condivisione o meno dell'approccio su cui esso si basa, invita lo studioso di fenomeni collettivi a fare i conti con ciò che non di scontato si ritrova nell'azione collettiva. Rileggere Olson, a distanza di trent'anni dalla sua traduzione italiana e di ben quarant'otto anni dalla sua edizione originaria, significa recuperare il valore di un grande classico. Rileggere Olson, a distanza di trent'anni dalla sua traduzione italiana e di ben quarant'otto anni dalla sua edizione originaria, significa recuperare il valore di un grande classico." -
D'Annunzio drammaturgo. Pagine scelte da tutto il teatro
D'Annunzio era un uomo di teatro che ha cambiato, con il suo apporto fondamentale alla messinscena delle sue tragedie, la storia dello spettacolo nel nostro paese. Egli riuscì, prima dei futuristi e di Pirandello, a imporre un'idea della rappresentazione come sintesi di parola, musica, scenografia, costumi e luce, che era un'assoluta novità in una scena come quella italiana per tanti versi in grave ritardo rispetto a quella degli altri paesi europei. D'Annunzio portò sul palcoscenico non solo una Eleonora Duse diversa, ma anche le scenografie di artisti dell'originalità di Adolfo De Carolis, Francesco Paolo Michetti e Duilio Cambellotti, i raffinati costumi di Caramba, le musiche di compositori della genialità di Debussy e del talento di Ildebrando Pizzetti. Con una prefazione di Giovanni Antonucci. -
Muscae moriturae donatistae circumvolant. La costruzione di identità plurali nel cristianesimo dell'Africa romana
Questa ricerca esplora la possibilità, anche in grazia di un percorso di aggiornamento relativo alle acquisizioni delle discipline storico-economiche, archeologiche e linguistiche degli ultimi decenni, di destrutturare la costruzione ideologica delle fonti antiche sul donatismo; si è tentato di superare la deformazione prospettica operata da Ottato di Milevi e da Agostino, individuando l'attribuzione di senso e significato che agli avvenimenti diedero i protagonisti diretti. Ciò ha portato al riconoscimento di elementi della costruzione identitaria donatista finora rimasti al margine della ricostruzione storiografica, e a una più approfondita conoscenza dei metodi di ""normalizzazione"""" impiegati dalla catholica dopo la Conlatio cartaginese del 411."" -
Antropologia. Vol. 15: Migrazioni e asilo politico.
Parte di uno scenario internazionale e facendo proprie le direzioni globali legate alla selezione e al controllo dei processi migratori, per molti versi l'Italia segue politiche migratorie condivise con altri stati europei o extraeuropei. Per altri, ha sviluppato nel tempo un suo modo di gestire le migrazioni e poi di raccontarle, frutto anche della sua posizione geografica nel centro del Mediterraneo. Senza perdere di vista lo scenario internazionale, questa raccolta raduna saggi sulle migrazioni volontarie e forzate che, guardando al contesto italiano, analizzano forme di governamentalità e di disciplina, violenza strutturale e potere coercitivo con l'intento di svelare gli effetti violenti che il loro esercizio ha sulle soggettività a cui sono rivolte. -
La virago evirata. La dame escoillee (NRCF, 83)
"La dame escoillee"""" è un fabliau anonimo composto nel Nord della Francia intorno alla metà del Duecento: l'autore offre una versione per molti aspetti originale della celeberrima """"Bisbetica domata"""", un nucleo narrativo assai prolifico nella letteratura e nel folclore, dal quale trae spunto anche la nota commedia di William Shakespeare, The Taming of the Shrew. Il racconto antico-francese è per molti versi affine a un coevo Schwankmäre medio-alto tedesco, la Vrouwen Zuht di Sibote: entrambi gli autori tendono ad accentuare la valenza esemplare della vicenda narrata e ad attenuarne i risvolti comici, attuando trasformazioni profonde rispetto al nucleo narrativo di partenza." -
Una manciata di henné
L'autrice srilankese Rani Moorthy ci porta nel nord dell'Inghilterra, nel mondo delle donne migranti. Una madre e una figlia, Saheeda and Nasreen tornano nel paese d'origine della prima. Saheeda vuole scoprire le proprie radici, ma anche mostrare alla figlia da dove viene. Questo ritorno a casa, che assume valenze universali, è colmo di emozioni forti, amare e dolci nel contempo. -
Il socialismo democratico italiano fra la liberazione e la legge truffa. Fratture, ricomposizioni e culture politiche di un'area di frontiera
Perché l'Italia repubblicana non ha avuto un partito socialdemocratico paragonabile a quelli degli altri paesi europei? E cos'è stata, invece, la socialdemocrazia italiana? Che cultura politica ha espresso? Chi ne sono stati i portatori? A queste e altre domande cerca di rispondere questo libro, analizzando le origini del Partito Socialdemocratico Italiano e la sua storia nel primo periodo repubblicano (1947-1953). Muovendosi sul duplice binario della storia politica e della storia delle culture politiche, esso ricostruisce sia le convulse vicende dell'area socialista a destra del PSI sia l'evoluzione degli orizzonti dottrinari, delle strutture interpretative della realtà e dei modi di intendere l'agire politico che tale area espresse, focalizzando l'attenzione sulla molteplicità di attori, sensibilità e mentalità che in essa, per un breve periodo, si incontrarono. Sullo sfondo, stanno la guerra fredda e il brutale impatto che essa ebbe sul sistema politico italiano. -
Per un'antropologia delle cose
Le relazioni con gli oggetti sono a scapito delle relazioni con le altre persone? Daniel Miller è forse il teorico che più lucidamente combatte questa affermazione oltre ad aver contribuito ad una rinnovata teoria della cultura materiale, sempre dialogando con la filosofia hegeliana, per convincerci della necessità di prendere in considerazione l'uomo nella sua continua e costante interazione con gli oggetti della vita quotidiana. Soggetto ed oggetto, infatti, non sono più pensabili come entità separate, ma piuttosto come mutualmente interdipendenti all'interno di un processo di interazione continua durante il quale vengono creati sia gli esseri umani, sia gli oggetti materiali. Con esempi etnografici provenienti da Trinidad, all'India, da Madrid, a Londra e relativi alla relazione con i vestiti, con la casa e con i media, Miller pone le basi per un'antropologia delle cose, che possa essere strumento per analizzare la modernità, così permeata di oggetti e tecnologie digitali e non. -
Mettere in gioco l'esperienza. Teoria letteraria e neuroscienze
Di fronte all'ascesa del cognitivismo negli studi letterari, questo saggio assume un compito di mediazione e mira a presentare alcuni risultati delle neuroscienze contemporanee che incidono su questioni rilevanti per lo studio della letteratura. L'idea di ""simulazione incarnata"""" e la teoria del linguaggio incarnato occupano il centro della scena e consentono di ripensare in modo nuovo le basi dell'interpretazione e del metodo nelle scienze umane. La concezione dell'arte come dominio nel quale rimettiamo in gioco la nostra esperienza per conoscere gli altri e rinnovare noi stessi sembra trovare un fondamento imprevisto. Fra cultura umanistica e scienze naturali si apre un terreno comune sul quale dialogare."" -
Dario e Franca. La biografia della coppia Fo-Rame attraverso la storia italiana
Dario e Franca hanno fatto troppo, scritto troppo, parlato troppo, rilasciato troppe interviste, fatto troppi programmi televisivi, tenuto troppi laboratori, sono stati coinvolti in troppe polemiche, sono apparsi sul palco troppo spesso, hanno recitato in troppi Paesi, troppi dei loro spettacoli sono stati tradotti in troppe lingue e hanno viaggiato troppo perché un libro qualsiasi possa fornire una documentazione completa delle loro vite e opere. -
Il fascino inquieto dell'utopia. Percorsi storici e letterari in onore di Marialuisa Bignami
Marialuisa Bignami, cui questo volume è dedicato, è una tra le più illustri studiose dell'utopia letteraria in Italia. In dialogo con la sua opera, il volume discute origini ed esiti del concetto di utopia nel panorama letterario e sociale occidentale, in particolare anglosassone. La riflessione prende le mosse da un'elaborazione di stampo millenarista del pensiero utopico, per proseguire nell'indagine dei suoi esiti letterari tardorinascimentali, settecenteschi e anche coloniali; si approda infine alle utopie moderne, postmoderne e femministe del nostro tempo, senza tralasciare gli esiti dell'immaginario utopico nella cultura di massa. L'utopia, un po' come il romanticismo, sembra essere una necessità della cultura occidentale, una categoria dello spirito, che può essere reinterpretata, negata, persino vilipesa, ma non abbandonata. I percorsi attraverso le mutazioni spazio-temporali dell'utopia raccolti in questo volume sono ispirati ad approcci critici diversi e sono trasversali a più ambiti di ricerca; la ricchezza del dibattito invita a proseguire l'indagine sui volti molteplici del genere utopico, anche attraverso l'esplorazione di nuove interazioni e di nuovi linguaggi. -
Linguaggio, letteratura e scienze neuro-cognitive
Simulazione, embodiment, frame, script, blending: negli ultimi anni la teoria letteraria, a cominciare dalla narratologia, si è arricchita di una molteplicità di categorie provenienti dalle scienze neuro-cognitive e si è orientata, a partire dal mondo anglosassone, verso la cognitive poetics. Questo libro raccoglie contributi innovativi di autori che in modo diverso, e con orizzonti letterari che spaziano dal romanzo del Novecento alla letteratura per l'infanzia, attingono al repertorio teorico e analitico della cognitive poetics per proporre una visione nuova della letteratura e dell'esperienza che ne facciamo. -
Il fenomeno open data. Indicazioni e norme per un mondo di dati aperti
Nell'affascinante mondo della cultura open, dopo software open source, standard aperti, open access e open content, il fenomeno dei dati aperti rappresenta l'ultima frontiera e forse anche quella attualmente più strategica. Alla fine degli anni 2000 si è infatti aperto il dibattito sull'importanza della disponibilità e libera diffusione di dati ""crudi"""" (anche e soprattutto da parte del settore pubblico) così da poter aumentare il potenziale informativo e comunicativo della conoscenza condivisa figlia della rivoluzione digitale. Ci si è presto accorti che la possibilità di raccogliere, gestire e riutilizzare quantità di dati sempre maggiori e sempre più dense di correlazioni porta la necessità di alcune riflessioni di carattere sia giuridico che tecnologico. In questo libro, in ottica divulgativa, si cerca di presentare le principali questioni emergenti, tracciando un quadro normativo completo e fornendo alcune essenziali linee guida."" -
Arte e tecnologia
Oggetto di questo libro sono i diversi modi in cui le arti visive del XX secolo e le teorie estetiche ad esse correlate si sono poste in relazione agli sviluppi tecnologici comunicazionali e all'affermazione dei mass media. I mutamenti avvenuti nella produzione artistica contemporanea in rapporto alle innovazioni tecnologiche emergenti portano a porre una domanda di partenza: Com'è cambiata l'opera d'arte nell'era della virtualità e dell'interattività? -
Formula e metafora. Figure di scienziati nelle letterature e culture contemporanee
Lo scienziato - benefattore o criminale, saggio o irresponsabile, opportunista o pazzo, freddo calcolatore o debole strumento del potere, personaggio comico o tragico, drammatico o grottesco - è uno dei protagonisti della cultura contemporanea. Che si tratti di personalità storiche o di figure d'invenzione, alimentate da prototipi letterari e da stereotipi di varia matrice, uomini di scienza popolano le più varie opere di finzione da fine Ottocento a oggi: il volume ne indaga ventisei esempi, spaziando fra letteratura, teatro e cinema nei mondi di lingua francese, inglese, italiana, polacca, russa, spagnola, svedese e tedesca. Le molteplici declinazioni del personaggio-scienziato sono lo specchio più o meno deformato di eventi e problemi che hanno alimentato l'inesausto interrogarsi dell'intellettuale moderno sul rapporto fra scienza, arte e società. Al contempo, esse rivelano nelle loro radici il perdurare di antiche e moderne figurazioni mitologico-letterarie, trasformate da scrittori e artisti per interpretare consapevolmente il passato e il presente. -
Solidarietà integenerazionali e sistemi di Welfare. Una nuova geografia delle responsabilità familiari in europa
L'invecchiamento della popolazione rappresenta lo spettro del XXI secolo, innescando un processo di riforme in campo sanitario e previdenziale, ha seminato imprevisti nella famiglia e inattese ripercussioni nelle responsabilità di cura. Infatti, se osserviamo cosa succede alle reti familiari alle prese con l'invecchiamento, avremo immediata contezza di come, questa, non possa essere una questione da affrontare a porte chiuse, tra le mura domestiche, ma come, al contrario, si tratti di un tema di rilevanza internazionale che comporta la stesura di un nuovo contratto generazionale. -
Vittorio Sereni, un altro compleanno
Preziosa testimonianza di quanto il lavoro poetico e l'impegno intellettuale di Vittorio Sereni abbiano segnato profondamente il percorso letterario del nostro Novecento, e di quanto siano tuttora capaci di promuovere adesioni non effimere e riflessioni non scontate, i saggi che costituiscono questo volume ne approfondiscono la conoscenza e ne rinnovano, nel centenario della nascita, la memoria. -
Milano, l'avventura di una città. Tre secoli di storie, idee, battaglie che hanno fatto l'Italia
Un'avventura intensa, una corsa al progresso: da piccola capitale di una provincia asburgica, tra Sette e Novecento Milano diventa la città più civile e moderna della penisola. Conquista primati, uno dopo l'altro, in campo politico, economico, sociale, culturale. Marta Boneschi racconta tre secoli di profonde trasformazioni dall'arrivo degli austriaci di Maria Teresa alle recenti speranze in vista di Expo 2015, attraverso ritratti di personaggi noti emeno noti, eventi di grande portata storica e innumerevoli episodi di vita quotidiana.