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So-stare nel conflitto. Come gestire il conflitto con gli altri e con se stessi
Il tema del conflitto tocca immancabilmente le nostre vite. Questo libro rappresenta una fondamentale chiave di comprensione e consapevolezza delle differenti situazioni conflittuali e fornisce gli strumenti per imparare a gestirle portando concreti miglioramenti in ogni ambito relazionale e di crescita personale. La visione di una avvocata (Maria Claudia Perego), che ogni giorno ""mette le mani"""" nelle relazioni conflittuali con l'intento di sanarle, e di una psicologa (Laura Pirotta) esperta di neuroscienze, si intrecciano per dare vita a un testo polifunzionale da cui trarre spunto per affrontare le sfide di ogni giorno."" -
Italian heritage. Landscapes, tastes and colours. Ediz. illustrata
L'obiettivo di questa raccolta è far emergere la relazione fra alcune produzioni agro-alimentari tipiche dell'Italia e i relativi ambiti paesistici e culturali, trascendendo le logiche che tendono sempre più a separare le problematiche del cibo da quelle dei contesti di produzione. A questo scopo sono stati individuati alcuni fra i più noti prodotti alimentari della tradizione italiana, legati a specifici contesti territoriali e a modalità di produzione che hanno trasformato il paesaggio e la sua cultura. Ciascuno di questi ""patrimoni"""" viene raccontato ripercorrendone il divenire storico, unitamente a sintetiche descrizioni che spiegano il radicamento delle attività agricolo-alimentari in determinati luoghi e in particolari organizzazioni sociali. Specifici approfondimenti riguardano, inoltre, le recenti strategie di mercato, i rapporti con le identità culturali e ambientali dei territori di riferimento, la loro diffusione e transculturazione nel mondo contemporaneo. Particolare attenzione è rivolta altresì alle strutture architettoniche, che documentano il passaggio dalla produzione artigianale, di stampo contadino, all'industria contemporanea: un itinerario storico che raccoglie i momenti più significativi dell'incessante trasformazione dell'agricoltura italiana."" -
Scrittrici e giornaliste di moda
Il volume di Daniela Baroncini è incentrato sul rapporto, finora poco esplorato, tra scrittura letteraria e giornalismo di moda al femminile. Attraverso una scelta di penne significative tra Otto e Novecento, da Matilde Serao a Camilla Cederna, il libro fa emergere scrittrici di qualità, spesso dimenticate o non valorizzate in maniera adeguata, capaci di interpretare i fenomeni della modernità attraverso il racconto tutt'altro che frivolo di mode, costumi e stili di vita. In un orizzonte prevalentemente italiano, che non tralascia esempi stranieri, si scoprono le principali artefici di pagine suggestive in cui l'apparente leggerezza della moda si intreccia con temi fondamentali quali il rapporto tra uomo e donna, la questione dei generi e l'emancipazione, a illuminare l'evoluzione della femminilità da una prospettiva inedita. -
Realizzare housing sociale. Promemoria per chi progetta
Questo volume offre un insieme di istruzioni tecniche e di disegno per l'elaborazione di un progetto di housing sociale che risponda alle esigenze di qualità dello spazio domestico, senza dimenticare il contenimento dei costi di costruzione. Esigenze primarie, entrambe, che richiedono di accogliere un insieme di regole fondamentali relative alla progettazione dello spazio domestico. L'obiettivo di questo testo, quindi, è fornire ai progettisti delle linee guida che consentano di trasformare il disegno accurato di un alloggio in un progetto attento alla qualità dell'abitare quotidiano contemporaneo. Il libro è l'esito di riflessioni condivise con i professionisti, gli investitori, i gestori dei fondi e gli inquilini che hanno partecipato ai progetti di housing sociale promossi nell'ambito del Sistema Integrato dei Fondi, e si sviluppa in tre sezioni: la prima dedicata alla vivibilità e alla fruibilità degli spazi abitativi; la seconda riservata agli spazi non abitativi dell'organismo residenziale; la terza focalizzata su casi studio, contributo di alcuni professionisti. -
Extra moenia. Vol. 10
"Extra moenia"""" è il monografico quadrimestrale promosso da Fondazione Eris in collaborazione con Fondazione Giannino Bassetti. Si dedica all'approfondimento di temi relativi al sanitario e al socio-sanitario. Il tema che viene definito in sede di Comitato editoriale del periodico è approfondito attraverso l'intervento di esperti del mondo accademico e autorevoli interlocutori sul tema in oggetto." -
Extra moenia. Vol. 14: La salute nei giovani adulti
"Extra moenia"""" è il monografico quadrimestrale promosso da Fondazione Eris in collaborazione con Fondazione Giannino Bassetti. Si dedica all'approfondimento di temi relativi al sanitario e al socio-sanitario. Il tema che viene definito in sede di Comitato editoriale del periodico è approfondito attraverso l'intervento di esperti del mondo accademico e autorevoli interlocutori sul tema in oggetto." -
Energia e crescita economica nei paesi del Mediterraneo
La diversità rappresenta, al giorno d'oggi, la principale caratteristica dell'area mediterranea, che include venticinque paesi molto diversi tra loro per condizioni socio-economiche, livelli di sviluppo e consumi di energia. Questo volume ha l'obiettivo di analizzare il bilancio energetico del Mediterraneo, con riferimento a un arco temporale che si estende dalle crisi degli anni settanta fino ai giorni nostri: soffermandosi sull'attuale situazione di instabilità provocata dagli sconvolgimenti politici in atto nel Mediterraneo (in nazioni come Libia, Siria, Egitto, Turchia, Tunisia, Algeria) e, più in generale, dalle numerose tensioni esistenti a livello globale (come la crisi tra Russia e Ucraina), il saggio offre uno studio della sempre più mutevole geografia degli approvvigionamenti energetici mediterranei. -
Fare impresa con i valori. Teoria e pratica dell’identity shaping
Impresa conosci te stessa. Da un'identità forte e capace di cambiamento dipende il successo duraturo di un'impresa. Si tratta di distinguersi in mezzo alla folla, di spiccare rispetto alla concorrenza. L'identità è costituita dai valori che guidano l'idea imprenditoriale e dalla loro miscela, che crea un'individualità irripetibile. Quest'ultima è il frutto di un costante ritornare a se stessi, per evolvere e per crescere. Per questo, conoscere i propri valori significa avviare un processo di plasmazione dell'identità (Identity Shaping), cioè tracciarne una mappa e assegnare a ciascuno un ruolo nella visione d'insieme. Un gruppo di filosofi morali ha perciò messo a tema il senso del fare impresa, che consiste proprio nel creare valore: economico, produttivo e sociale. Questo libro offre un'analisi dei valori d'impresa, presenti tanto nella tradizione culturale quanto nei documenti aziendali, e propone un metodo per lavorare con i valori, ovvero realizzare la grande avventura di divenire se stessi. -
Estetica della moda
Fenomeno tra i più rilevanti dell'età moderna, la moda è stata spesso criticata per il suo carattere frivolo e, per questo motivo, lasciata ai margini del dibattito intellettuale. A partire dagli anni ottanta del secolo scorso essa è però diventata oggetto di teorie e analisi che hanno dato origine a un particolare campo di ricerca (i ""fashion studies"""") con il rapido proliferare di indagini di taglio sociologico, psicologico, antropologico, semiotico ecc. Restano rari, tuttavia, gli interventi filosofici, mentre sono quasi del tutto assenti quelli riconducibili all'estetica, un sapere che sta vivendo un'importante trasformazione a fronte dell'attuale assetto culturale e sociale. Scopo di questo volume è di compiere un primo passo nella direzione del superamento di questa lacuna, contribuendo a precisare i compiti della riflessione estetica contemporanea nel suo complesso. Si intende così offrire a coloro che studiano la moda un orientamento generale sui vari elementi che connotano tale fenomeno in rapporto al suo aspetto forse di maggiore impatto: la """"pratica della bellezza""""."" -
La filologia al servizio delle nazioni. Storia, crisi e prospettive della filologia romanza
Se un giorno la filologia morisse, la critica morirebbe con lei, la barbarie rinascerebbe, la credulità sarebbe di nuovo padrona del mondo». Così Ernest Renan ne ""L'avenir de la science"""" (1890) tesseva un altissimo elogio della filologia, una delle scienze regine del XIX secolo. Oggi, al tempo delle fake news e della post-verità, quelle parole ci ricordano che la filologia può essere ancora argine alla barbarie. E ci ricordano che la filologia, quella con aggettivi e quella senza, è intrinsecamente politica. Non è utile o interessante in sé: lo è quando è schierata, militante, """"calda"""", quando tocca interessi, quando serve interessi. Quando è """"al servizio"""" di un Principe o di un partito o di uno Stato o di una visione del mondo. Ci ricordano insomma che la filologia è anche politica, come sapevano Lorenzo Valla e Baruch Spinoza, Ernest Renan e Ulrich Wilamowitz-Möllendorff, Gaston Paris e Paul Meyer, Eduard Koschwitz e Joseph Bédier, Ernst Robert Curtius e Erich Auerbach, Cesare Segre e Edward Said. Eppure la filologia, con o senza aggettivi, oggi sa di polvere e di noia. Ciò sollecita varie domande: perché questa antica """"scienza del testo"""" si è ridotta al margine della cultura di oggi? Può tornare al centro dei bisogni intellettuali dell'uomo contemporaneo? Quale tipo di filologia può ancora servire il mondo e servire al mondo?"" -
Percezione del gioco d'azzardo e modalità di prevenzione. Un'indagine sugli stili educativi dei genitori
L'età in cui si inizia a giocare d'azzardo incide in maniera significativa sullo sviluppo di quella che oggi è considerata una vera e propria dipendenza, al pari delle sostanze stupefacenti. Il gioco d'azzardo, proponendosi con notevole visibilità e costanza sulla scena della vita quotidiana, coinvolge in maniera consistente anche le nuove generazioni, che si configurano come vittime perfette del mercato del gioco. L'adolescenza rappresenta il momento in cui si lotta per costruirsi un'identità, si cerca di emergere e di farsi accettare. Proprio questa età di passaggio rappresenta il target principale del gioco d'azzardo, che stimola i ragazzi ad abbracciare l'illusione di poter evadere da una quotidianità ostile, oppure di sentirsi capaci e protagonisti. Il rischio è che il gioco d'azzardo diventi parte della struttura della loro personalità e ne pregiudichi seriamente il futuro. Quanto i genitori sono consapevoli della vulnerabilità dei propri figli di fronte alla realtà virtuale dell'azzardo? Difficile pensare che la ""normalizzazione"""" e l'accettazione sociale del gioco d'azzardo permettano alle famiglie di comprendere a fondo quali possano essere i rischi, i sintomi e gli esiti di questo fenomeno. Questo libro muove delle riflessioni nella prospettiva della prevenzione, con il fine di far comprendere alle giovani generazioni i pericoli del gioco azzardo, partendo da quanto e come si parla oggi di azzardo in famiglia, di quali sono i messaggi trasmessi, di quali aspetti sono enfatizzati e quali trascurati e se esistono differenze significative nei diversi stili educativi."" -
Alberi straordinari d'Italia. Ediz. illustrata
Questo libro propone un viaggio attraverso il territorio italiano con un percorso che si sviluppa dal Nord Italia al Sud e alle isole e invita il lettore a conoscere e apprezzare la ricchezza della biodiversità, del paesaggio, del clima, della storia, della cultura e della tradizione delle popolazioni che da millenni abitano il nostro Paese. Guide, interpreti e testimoni di questi valori sono i grandi e vecchi alberi, spesso veri e propri monumenti naturali, definiti ""Patriarchi vegetali"""" che hanno accompagnato l'evoluzione dell'ambiente nei secoli e talvolta millenni della loro vita, sovente in stretta relazione con quella dell'uomo ed al quale hanno fornito anche fondamentali risorse primarie, da quelle energetiche a quelle alimentari, come nel caso degli alberi da frutto, quali ad esempio il castagno, l'ulivo, la vite. Vengono pertanto illustrati e """"raccontati"""" un centinaio di esemplari arborei, scelti fra quelli più rappresentativi di ciascuna delle venti regioni italiane, non necessariamente i più grandi e vecchi esistenti, ma ritenuti """"straordinari"""" proprio in virtù della loro unicità, rarità e singolarità. Di ciascuno è indicata con precisione la collocazione, proponendo quindi una sorta di guida turistica arborea dei """"monumenti della natura"""". Alberi che spesso sono memoria vivente delle comunità rurali o testimonianza di eventi passati e talvolta di personaggi famosi, e che meritano di essere tutelati e protetti. Introduzione di Diana Bracco e presentazione di Andrea Gulminelli e Gabriele Piazzoli."" -
Evoluzione e tendenze evolutive: l'opinione dell'ameba
Questo libro è rivolto a tutti i curiosi di biologia e scienze naturali: mette in discussione credenze difficili da sradicare e ci invita ad alzare la guardia di fronte a un antropocentrismo miope che purtroppo si rivela spesso irriducibile. Con tono divulgativo, Marco Vannini affronta temi come l'evoluzione, la complessità, l'intelligenza, la diversità, le nicchie ecologiche. In questo modo dimostra che la storia della vita è una storia di progressiva divergenza, dove l'apparire di forme complesse non comporta necessariamente il venir meno di quelle semplici. -
Il negozio all'italiana. Spazi, architetture e città
In occasione della Terza Biennale di Monza, nel 1927, Guido Marangoni fece allestire un reparto di ""botteghe d'arte"""" con il compito principale di """"servire d'esempio e d'incitamento per una maggiore cura del negozio e della vetrina"""". I risultati, con poche eccezioni, non furono particolarmente apprezzati dal promotore dell'iniziativa, eppure è proprio a questo primo confronto pubblico sulla questione dei negozi che oggi si potrebbero far risalire le origini di una riflessione sull'estetica dei luoghi di vendita in Italia. Una riflessione che iniziò presto a dare risultati degni di nota visto che, già alla fine degli anni venti, le riviste di settore volsero la propria attenzione alle architetture per il commercio e ai relativi arredamenti, considerandoli esemplificativi della modernità e delle tendenze estetiche più aggiornate. Da allora, il discorso sui negozi si è arricchito di casi esemplari, protagonisti e problematiche risultando in un campo d'indagine che, fino ad oggi, non è ancora stato sufficientemente esplorato. Svelare gli aspetti poco noti e ignoti di questa vicenda grazie a inediti materiali d'archivio, rivedere il contributo di alcuni dei protagonisti del settore, tracciare una riflessione critica sul progetto dello spazio in relazione alla merce e analizzare l'iconografia che ha accompagnato lo svolgimento di questo discorso fino all'epoca contemporanea sono solo alcuni degli obiettivi del volume che, così facendo, colma una lacuna bibliografica necessaria per comprendere il ruolo culturale del negozio, inteso come medium fra il mondo di chi produce e quello di chi consuma, fra la dimensione privata e la scena pubblica, fra la casa e la città."" -
Moda e cinema in Italia. Dal muto ai giorni nostri
Il cinema ha lanciato la moda e lo stile italiano nel mondo. Sebbene la moda italiana abbia una lunga storia che risale alle botteghe medievali, bisognerà aspettare la fine della seconda Guerra mondiale per quello che diventò una delle rivelazioni della moderna couture. Il cinema italiano ha fatto conoscere al mondo il Made in Italy. Il costume nel cinema ha ispirato e continua ad ispirare la produzione di collezioni. Il “fashion film” è diventato un genere diffuso di storytelling per le marche del lusso come Ferragamo, Fendi, Gucci, Prada tra le altre. Il libro si conclude con una riflessione su questo genere e dei suoi rapporti sia con la contemporaneità, che con la storia del cinema degli esordi. Con un’analisi dettagliata del cinema d’autore attraverso la lente della moda e del costume, il volume propone una storia culturale di questa interazione e si avvicina al cinema per rivelare il processo di fare cinema. Questo rapporto sinergetico tra cinema, moda, e costume, ha contribuito e ancora contribuisce a creare un’immagine attraente e sperimentale dello stile italiano e a dare un valore aggiunto alla moda come bene culturale e farne parte integrante della formazione del tessuto identitario della nazione, proprio come il cinema. Da qui è possibile valutare come queste interconnessioni contribuiscono a riflettere sulle questioni storiografiche, proponendo nuovi percorsi di scrittura della storia attraverso il rapporto tra moda e cinema. Questo libro intende contribuire all’evolversi e allo sviluppo di questo campo di indagine e di studio, fornendo uno strumento per continuare la ricerca. -
La rivoluzione della verità
Fornire un avviamento al pensiero di Martin Heidegger a partire dalla questione che ne ha determinato l'andamento sin dalla sua prima opera capitale, ""Essere e tempo"""": ecco delineato l'orizzonte di questo lavoro. Preparare infatti lo sguardo all'avvistamento della questione dell'essere è quanto di più essenziale possa esservi per coloro che hanno avvertito la portata rivoluzionaria del cammino di Heidegger e la sua capacità di trasformare il senso del nostro soggiorno sulla Terra. Proprio nel momento in cui l'opera di Heidegger sembra essere sottoposta ad un ennesimo attacco, diviene decisivo dissipare l'atmosfera di sospetto che continua a gravare sul filosofo tedesco in seguito al suo coinvolgimento politico a favore di Hitler. Nel caso in cui riconoscessimo allora la necessità della rivoluzione dell'università progettata da Heidegger durante i dieci mesi del suo rettorato, saremmo in grado di cogliere l'indole filosofica del suo progetto, mosso com'era dall'esigenza di preparare una via di scampo alla crisi che sconvolse il mondo nella prima metà del XX secolo e che rischia tuttora di compromettere la possibilità di un nuovo inizio. Avvertire l'urgenza della domanda che insiste sulla verità è in questa prospettiva il primo presupposto per ponderare il senso del sapere che abbiamo di noi stessi e del nostro essere insieme come popoli del mondo. Sulla scorta della de-ostruzione della metafisica saremo in condizione così di aprire il cammino a un dialogo del pensiero con l'arte, a cui finiremo finalmente per riconoscere la capacità di assegnare una misura all'esistenza dell'uomo. Misura che, a sua volta, saprà ricondurre entro i propri limiti la pretesa moderna di far tornare tutti i conti attraverso l'adozione di un format che inquadra ogni cosa entro gli schemi di questa o quella visione del mondo. Che cosa differenzia dunque l'arte e il pensiero dalla scienza e da ogni ideologia? Che cos'è la verità?"" -
L'arte ansiosa. Perché non ci sono più né artisti né arte
L'affermazione dell'artista tedesco Anselm Kiefer secondo cui ""l'art survivra à ses ruines"""", prima ancora di esprimere una speranza, rappresenta l'indice di un malessere e una inquietudine da tempo vigente nell'arte contemporanea. Infatti, la fine di ogni riferimento normativo sicuro e la conseguente condizione di incertezza hanno generato una profonda ansia derivata dall'anomala situazione in cui si sono trovate sia l'arte che l'artista. Quest'ultimo è un soggetto ansioso perché non sa se la sua è un'opera d'arte oppure soltanto una geniale trovata a cui la critica attribuisce valore artistico. Si può considerare dunque un artista anche se è legittimato unicamente da quel sistema mediatico-pubblicitario chiamato """"mondo dell'arte""""? Egli mantiene ben nascosta questa sua condizione patologica. Il suo farmaco è la glorificazione che gli deriva dall'élite culturale mentre la sua presunta guarigione coincide con il successo commerciale. Questa impossibilità di stabilire cosa è arte e cosa no apre la strada a esperienze estetiche le quali vanno a collocarsi oltre l'arte stessa, mettendo così in crisi quel sistema che ha fatto della sacralizzazione dell'opera il suo ideale. L'autore, chiamando a testimoniare alcune delle figure più emblematiche dell'estetica e rileggendo i momenti più problematici dell'arte contemporanea, arriva ad accreditare la promesse de bonheur implicita nel kitsch, così da fissare una situazione in cui arte e artisti sembrano essersi volatilizzati per lasciare agire in piena libertà il puro godimento dell'oggetto estetico."" -
Modernità visuale nei «Promessi Sposi». Romanzo e fantasmagoria da Manzoni a Bellocchio
È assai frequente, negli studi sui Promessi Sposi, il paragone con il cinema. Si fa spesso ricorso, per spiegare l'arte manzoniana della narrazione, a termini quali ""sequenza"""", """"inquadratura"""", """"montaggio"""", tanto più a proposito quando al centro dell'attenzione è l'edizione del romanzo illustrata da Gonin. La suggestione emanata da questo tipo di paralleli non deve tuttavia far dimenticare il loro fondamentale anacronismo, poiché l'esperienza di Manzoni si svolge tutta nell'epoca definita """"precinematografica"""". Anche quest'etichetta, in realtà — come ampiamente dimostrato dagli studi di cultura visuale, — è oltremodo generica e imprecisa, nello sforzo di unificare una congerie di dispositivi visuali estremamente variegata e soprattutto meritevole di considerazione autonoma. Gli studiosi sono infatti sempre più concordi nel retrodatare la grande rivoluzione moderna della visione ai primi decenni dell'Ottocento, anteriormente dunque all'invenzione della fotografia e del cinema, all'epoca in cui appaiono spettacoli popolari come la fantasmagoria e il panorama, a loro volta all'origine di imitazioni e varianti sino almeno alla fine del secolo. Gli studi sulla cultura visuale dei Promessi Sposi si sono sinora concentrati sulle ascendenze nella cultura """"alta"""", soprattutto a riguardo del naturale legame con il Seicento, trascurando quelle radicate nella cultura popolare e più prossime cronologicamente. In questo saggio si porta per la prima volta all'attenzione la presenza della nuova cultura visuale ottocentesca nella tessitura intermediale del romanzo manzoniano, anche in rapporto all'impianto multimediale che il testo compone con le «vignette» dell'edizione illustrata. Altre indicazioni sono ricavate sfruttando la funzione """"retroattiva"""" della ricezione, ovvero la sua capacità di suscitare nuove letture del testo-fonte, tanto in chiave intertestuale quanto con riferimento alle trasposizioni. Da questo gioco di andirivieni critici emergono con chiarezza alcune costanti: la diffidenza di Manzoni nei confronti di tecnologie della visione """"immersive"""" come la fantasmagoria e, al contrario, l'affinità sentita e praticata (soprattutto nell'edizione illustrata dei Promessi Sposi) con il peculiare realismo dei dispositivi panoramatici. Viste da questa prospettiva, le interferenze con la nuova visualità ottocentesca restituiscono l'inimitabile impasto di aderenza alle cose e distacco ironico che è la cifra della prosa manzoniana."" -
Da Pietroburgo a New Haven. Sei saggi su M.I. Rostovtzeff
I sei saggi presenti in questo volume si propongono di illustrare la varietà di tematiche e di aspetti peculiari della sterminata produzione scientifica di M.I. Rostovtzeff (1870-1952), che indiscutibilmente è da annoverarsi tra i più grandi antichisti del primo Novecento per vastità di interessi e per competenze pluridisciplinari, dall'archeologia all'epigrafia, dalla filologia alla papirologia. Fuggito dalla Russia in seguito alla Rivoluzione d'ottobre, che incise profondamente nella sua suggestiva interpretazione del tramonto della civiltà classica e che lo rafforzò nella convinzione della presenza di significative analogie tra mondo antico e mondo moderno, Rostovtzeff approdò negli Stati Uniti, dove insegnò nelle Università di Madison e di Yale. E da Yale diresse con indefessa energia, dal 1928 al 1937, gli scavi di Dura-Europos sull'Eufrate. L'opera di Rostovtzeff culminò nella composizione e nella tormentata revisione delle due monumentali storie economiche e sociali dell'impero romano e del mondo ellenistico. Indagando pervicacemente sull'eziologia delle fasi di ascesa e di declino, Rostovtzeff mai mancò di sottolineare, accanto ai fattori politici ed economici, l'importanza nei processi storici dei fenomeni religiosi e di psicologia collettiva, a conferma di un radicato e convinto antimaterialismo. -
Il marchese e le città: le signorie di Oberto Pelavicino
Le esperienze signorili del Duecento italiano hanno riscosso minore attenzione rispetto a quelle dei secoli successivi. Questo libro si propone di colmare almeno in parte tale lacuna, analizzando il vasto dominio signorile costituito – tra il 1249 e il 1266 – da Oberto Pelavicino lungo l’asse del Po, nei suoi aspetti politici, istituzionali ed economici.