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Promessa d'aprile
Credi davvero che la tua seconda chance possa essere il tuo primo, grande amore?rn«Attraverso lo sguardo di due personaggi agli antipodi, Sophie Astrabie invita il lettore a lasciarsi andare e ad amare con passione, a qualunque età.» - Le Figarorn""L'amore non è un sentimento comodo. L'amore è un sentimento che punge, che prude, che divora.""""rnrnrnAvril è una giovane donna «normale»: ha un lavoro, degli amici e vive ancora nella stessa casa dove ha abitato con Jean, il suo primo grande amore, immersa nei ricordi della loro vita insieme. Quando si sono lasciati, lui le ha fatto promettere che se a trentacinque anni fossero stati ancora single, avrebbero dovuto darsi una seconda occasione e fare un figlio insieme. Lei soddisfa tutti i criteri del patto perché ha da poco festeggiato il suo trentacinquesimo compleanno e non si è sposata. Avere un figlio, poi, è un’idea che la attira parecchio. Anche Jean ha da poco compiuto trentacinque anni, ma potrebbe essersi sposato, avere avuto dei figli o, più semplicemente, essersi dimenticato di lei e della promessa. Mirza, la vicina ottantenne di Avril, cerca di convincerla a vivere il presente cogliendone tutte le opportunità, ma lei muore dalla voglia di rivedere Jean e di rivivere la magia del passato. Ancora una volta però il dubbio la tormenta e deve decidere quale svolta dare alla sua vita che nel frattempo, suo malgrado, non si ferma mai… Tenero, commovente, spiritoso, «Promessa d’aprile» è il romanzo d’esordio di una giovane scrittrice francese che con animo lieve e ottimista racconta i segreti dell’amore e della vita."" -
L'intelligenza animale. Cervello di gallina e memoria di elefante. Chi l'ha detto che gli uomini sono gli animali più intelligenti?
L'intelligenza è una capacità di adattamento comune a tutti gli animali, e che permette di rispondere al meglio alle sfide contingenti, sia che si abbiano le piume, le mani, la proboscide, dieci piedi, le scaglie, la pelliccia, dei tentacoli, uno scheletro oppure no...rnrn""È sciocco chiedersi se gli animali sono intelligenti, chiedetevi piuttosto se voi lo siete abbastanza per capirli"""" - Moni Ovadiarnrn«Di volta in volta ingegneri, strateghi, navigatori e comunicatori, gli animali descritti da Emmanuelle Pouydebat non finiscono di sorprenderci… Ma al di là delle ricchissime informazioni che contiene, questo libro è un invito a considerare l’intelligenza in maniera più ampia.» – Cerveau et Psychornrn«Emmanuelle Pouydebat affronta con uno stile rigoroso e divulgativo al tempo stesso i problemi più attuali della biologia come la cooperazione, l’altruismo e l’empatia fra gli animali, ai quali fino a poco tempo fa gli scienziati non osavano nemmeno avvicinarsi. Questo libro è una felice sorpresa!» – Pour la sciencernrnSappiamo tutti che gli elefanti sono dotati di un'incredibile memoria spaziale, olfattiva, visiva e uditiva, ma forse non è altrettanto noto che alcuni uccelli riescono a nascondere il cibo in più di mille posti diversi senza dimenticarsene uno solo. O che le lucertole ritrovano la strada anche nel labirinto più tortuoso. Tutti gli studi più recenti ci portano a concludere che gli esseri umani non hanno il monopolio dell'intelligenza. E che comportamenti che in passato erano considerati puramente istintivi da parte di alcune specie animali, sono in realtà frutto di sofisticate capacità cerebrali. Gli animali sanno impiegare degli utensili, memorizzare informazioni complesse, adattarsi a situazioni nuove, innovare, imitare i propri simili e trasmettere il loro sapere. Anche specie comunemente considerate «inferiori», come alcuni insetti o alcuni pesci, hanno comportamenti più efficienti rispetto ad altre specie più vicine all'uomo. L'intelligenza in realtà è una capacità di adattamento comune a tutti gli animali, e che permette di rispondere al meglio alle sfide contingenti, sia che si abbiano le piume, le mani, la proboscide, dieci piedi, le scaglie, la pelliccia, dei tentacoli, uno scheletro oppure no..."" -
Fratelli e compagni di cordata. Alessio e Attilio Ollier. Storia di due guide alpine di Courmayeur
Dalle Alpi occidentali ai Poli: la vita «normale» di due fratelli con un mestiere «straordinario», la guida alpina. rnrn«Alessio e Attilio sono stati, insieme ad altre guide di quella generazione, un po' gli ultimi depositari di un modo di fare e vivere la montagna che di lì a breve avrebbe cominciato a cambiare e a portare verso un modo di praticare l'alpinismo completamente diverso, che, se da un lato ha innovato, dall'altro ha dimenticato una buona parte dei valori veri della montagna» - Edy Grange, vicepresidente della Società delle Guide alpine di CourmayeurrnFigli e nipoti di guide alpine della storica Società delle Guide di Courmayeur, la più antica al mondo dopo quella di Chamonix, i fratelli Alessio e Attilio Ollier hanno condiviso l'amore per la montagna, per il Monte Bianco dove sono nati e cresciuti, e per il mestiere dei loro avi. E negli anni Sessanta-Settanta sono diventati una delle cordate più forti in assoluto, in grado di competere con i nomi più famosi del momento. Nel 1965 realizzarono forse il loro capolavoro alpinistico: la prima invernale della Poire sul versante italiano del Bianco, ambita da molti fuoriclasse dell'epoca tra cui Walter Bonatti. Scesi dal versante francese, furono celebrati per la grande impresa e vennero scortati da Chamonix a Courmayeur attraverso il traforo del Bianco non ancora aperto al pubblico. Con Walter Bonatti, peraltro, i contatti erano frequenti nell'ambiente delle guide di Courmayeur e quattro anni prima gli Ollier avevano preso parte ai soccorsi durante la tragedia del Pilone Centrale del Freney, così come, mettendo a repentaglio la propria vita, presero parte a centinaia di operazioni di soccorso, salvando alpinisti che tentavano imprese al limite dell'impossibile, come René Desmaison che nel 1971 rimase intrappolato lungo la direttissima della Punta Walker sulle Grandes Jorasses. Affiatatissimi in cordata, come solo due fratelli possono essere, alla stregua di Reinhold e Günther Messner, hanno battuto forse come nessun altro tutte le cime delle Alpi occidentali e hanno partecipato anche singolarmente a spedizioni extraeuropee di rilievo: tra il novembre 1968 e il marzo 1969, esattamente cinquant'anni fa, i due fratelli si trovarono addirittura agli antipodi: Alessio con Carlo Mauri in Antartide nella prima spedizione alpinistico-scientifica italiana finanziata dal CAI e dal CNR, e Attilio in Groenlandia con l'esploratore Guido Monzino nella prima spedizione italiana verso il Polo Nord. -
Viva la matematica. 4 lezioni per capire il mondo
La matematica è materia viva, affascinante e appassionante. Quattro lezioni semplici sui capisaldi dall'algebra, all'analisi e alla teoria dei giochi per avvicinare la realtà in modo nuovoSi può parlare di tasse, di DNA, di democrazia, di decisioni attraverso la matematica? Sì perché la matematica in questo libro è materia viva. E allora V1VA LA MAT3MATICA!rnrnChe la matematica serva si sa. Che sia appassionante si sa un po' meno, forse perché per la maggior parte di noi è rimasta confinata nei conti quotidiani o negli incubi di scuola. Eppure basta prenderla per il verso giusto, come fa François Sauvageot, perché diventi appassionante. Perché niente come la matematica coniuga il rigore con la fantasia, la praticità più minuta con l'astrazione più ardita. La matematica è un linguaggio che dà ordine al nostro mondo e che crea mondi nuovi, o meglio, scopre mondi nuovi con insospettabili applicazioni alla realtà più concreta, come nel caso dell'algebra dei numeri complessi e della sua applicazione nel calcolo dei materiali edili. O che diventa uno strumento di analisi sociale, contribuendo ai processi decisionali in economia e in politica. Con poche formule, tanti casi concreti e qualche biografia eccellente, Sauvageot (ri)avvicina i lettori a una materia affascinante. -
Estremi. Dall'Everest al Pacifico: avventure di uomini straordinari
Personaggi e storie estreme, che ripropongono il grande Krakauer spirito avventuroso, scrupoloso giornalista investigativo e narratore straordinario.rn«Eccezionale. Così 'Classic Krakauer'» - The New York Timesrnrn«Krakauer è un narratore incredibilmente dotato e un giornalista altrettanto incredibilmente onesto e imparziale» - EllernrnrnPubblicate inizialmente su prestigiose riviste come «New Yorker», «Outside» e «Smithonian», queste storie dimostrano in modo lampante perché Krakauer è considerato il maestro del giornalismo contemporaneo d'avventura. Dal leggendario alpinista americano Fred Beckey, un dirtbag climber che ha aperto centinaia di nuove vie in oltre settant'anni di attività, agli ultimi, tragici, giorni dell'altrettanto leggendario surfista Mark Foo, che non ha saputo cavalcare la sua ultima, impressionante onda, fino al magnate delle spedizioni commerciali himalayane Russell Brice, dato per morto a quota 8.760 sull'Everest, che ha scatenato una delle più controverse polemiche alpinistiche di tutti i tempi. E poi un vulcano dormiente potenzialmente in grado di distruggere Seattle; un campo avventura che dovrebbe – almeno in teoria – rieducare adolescenti ribelli; una grotta del New Mexico dove gli scienziati della nasa ricostruiscono le potenziali condizioni di vita del pianeta Marte. -
Il figlio dell'esploratore
Il richiamo della natura selvaggia, nonostante tutto. Un exploit, un memoir, uno splendido racconto, drammatico e appassionante nella tradizione di Nelle terre estreme.«Un libro splendido e coraggioso, che leggerete fino all'ultima pagina con il cuore in gola» – Jon Krakauer«Un libro commovente su una perdita tragica e sulla passione sempre viva per l'esplorazione» – Kirkus Reviews«Dial dipinge un complesso intreccio di memorie familiari e di amore per l'avventura. Avvincente» – Publishers WeeklyAll'alba del 10 luglio 2014, il ventisettenne Cody Dial, figlio dello scienziato ed esploratore Roman Dial, si inoltrò nel Corcovado National Park, una foresta pluviale costaricana perlopiù inesplorata, nascondiglio di bracconieri e trafficanti di droga. Con sé aveva un machete e lo zaino; prima di partire inviò un'email al padre in cui spiegava che avrebbe compiuto un trekking di quattro giorni off-trail, al di fuori di qualsiasi pista tracciata. Fu l'ultima notizia che la famiglia ricevette da Cody... Senza più notizie dal figlio, Roman partì immediatamente per il Corcovado National Park, cercando informazioni da chiunque potesse sapere qualcosa, trafficanti compresi, e interrogandosi costantemente sulla sua responsabilità di padre e modello nei confronti di un figlio deciso a seguirne le orme. La ricerca durò due anni, due anni in cui la speranza lasciò progressivamente il posto alla certezza di poter trovare solo i resti di Cody. Narrato come una detective story ambientata in uno dei luoghi più selvaggi e splendidi del pianeta, questo libro è un commovente viaggio di scoperta interiore per capire se stessi e le persone che amiamo di più al mondo, un racconto drammatico e appassionante nella tradizione di Nelle terre estreme. -
Il pozzo della solitudine
Un libro di grande rilievo letterario, considerato il fondamento della letteratura gay.rnrnQuando uscì, nel 1928, ""Il pozzo della solitudine"""" suscitò scandalo e scalpore, l'autrice fu accusata di oscenità e il libro messo al bando nel Regno Unito. Stephen, infatti, è l'erede ideale di genitori aristocratici: tira di scherma, va a cavallo, si applica negli studi. Diventerà persino eroe di guerra, pubblicherà un bestseller e troverà l'amore. Ma Stephen è una donna. Una donna che ama un'altra donna. E mentre le sue ambizioni la spingono verso il successo, la società la emargina, la confina, la rifiuta e la condanna. E Stephen è costretta ad agire drasticamente e disperatamente, nel costante e vano tentativo di trovare la felicità. Fino all'invocazione finale a Dio affinché permetta anche a lei il «diritto all'esistenza». """"Il pozzo della solitudine"""" è l'opera seminale della letteratura gay, uno dei «primi e più importanti contributi alla letteratura gay e lesbica» per il """"New Statesman""""; «il romanzo gay archetipico», secondo il """"Times Literary Supplement"""". Un libro che è diventato un punto di riferimento, un classico, un culto."" -
Giorni meravigliosi
Giorni meravigliosi è un libro sul diventare grandi, sul rapporto bellissimo tra un padre e una figlia, sull'importanza di mantenere la capacità di stupirsi di fronte alla vita.rn«Una storia che tocca il cuore» - Daily Mailrn«Un romanzo divertente e commovente» - Sunrn«Un romanzo potente e al tempo stesso incredibilmente delicato» - Joanna CannonrnTom, padre single di Hannah, è il direttore del piccolo teatro di una cittadina inglese, dove, nello stesso giorno tutti gli anni viene messo in scena uno spettacolo dedicato proprio ad Hannah: è un momento attesissimo che, anno dopo anno, rende la sua infanzia indimenticabile. Tom aveva chiesto aiuto per la prima volta alla sua compagnia di attori part-time, quando aveva saputo che la piccola Hannah era affetta da una grave patologia cardiaca che molto probabilmente non le avrebbe consentito di vivere a lungo. Hannah, che ormai è diventata una deliziosa quindicenne, pensa di avere i giorni contati, ma quando scopre che il teatro rischia di chiudere definitivamente per ragioni finanziarie, combatterà con tutte le sue forze a fianco del padre perché, anche grazie a un piccolo teatro, la vita possa mantenere un pizzico di magia. -
Noi vivi
Un critica a ogni forma di totalitarismo. Il primo capolavoro dell'autrice della Fonte meravigliosa.rnrnRussia, primi anni Venti del secolo scorso. Kira Argunova, studentessa alla facoltà di Ingegneria di Mosca, si innamora di Leo Kovalenskij, figlio di un eroe di guerra zarista. Entrambi desiderano ardentemente poter realizzare i loro sogni, ma vivono intrappolati nel nuovo regime sovietico che sacrifica la libertà individuale nel nome del diritto della collettività. Kira viene allontanata dall'università per le sue idee e Leo non riesce a trovare un lavoro a causa del suo passato: la vita per i due giovani diventa così una lotta alla mera sopravvivenza e quando Leo si ammala di tubercolosi, nessun ospedale è disposto ad accoglierlo. Kira, disperata, si rivolge ad Andrej Taganov, un giovane comunista che grazie ai sentimenti che nutre per Kira scoprirà l'importanza e il valore dei singoli individui. Tuttavia, la lotta è impari e i due giovani uomini ne verranno annientati, Andrej a causa del suo distacco dal comunismo e Leo per le sue condizioni fisiche. A Kira non resta che tentare di fuggire, ma riuscirà a sottrarsi al controllo dello Stato? Pubblicato in Italia nel 1937, a un anno dalla prima edizione americana, ""Noi vivi"""" con la sua radicale critica a ogni forma di totalitarismo, è un romanzo che ha saputo resistere all'usura del tempo, come è dimostrato dalle numerose edizioni e, insieme alla """"Fonte meravigliosa"""", è da considerarsi fra i capolavori di Ayn Rand."" -
Ogre. Il Settemila impossibile
Alcune montagne sono alte, altre difficili. Poche sono entrambe le cose.rn«Una delle più grandi storie di sopravvivenza in montagna mai raccontate» - The Sunday TimesrnAlcune montagne sono alte, altre sono difficili. Poche sono entrambe le cose.rnDopo mesi di preparativi e settimane di permanenza sulla montagna con il resto del team, il pomeriggio del 13 luglio 1977 Doug Scott e Chris Bonington raggiungono la cima dell'Ogre, sono i primi alpinisti in assoluto a conquistare quella vetta tra le più difficili al mondo. Un breve attimo di sosta per riprendere fiato, assaporare il successo e contemplare lo spettacolare panorama, e poi iniziano a muovere i primi passi per rientrare al campo prima che sia troppo tardi. Sono esperti, i migliori esponenti di una nuova generazione di alpinisti britannici che sta conquistando il mondo, sono affiatati compagni di cordata. Ma Doug è anche stanco, il sole è appena tramontato, è buio. La giornata è stata calda, ma adesso cala il gelo, il vento ghiaccia tutto. Anche un rivolo di acqua di cui, durante la salita, non si era nemmeno accorto. Appoggia il piede, scivola, vola. E dopo un terrificante pendolo si arresta di schianto contro la roccia, entrambe le gambe rotte. Gli altri, Tut, Nick e Mo, li hanno visti e stanno arrivando, ma per aiutare il compagno anche Chris cade, fratturandosi le costole. Inizia così l'odissea della discesa, una delle epopee alpinistiche più straordinarie di sempre. Bisogna tornare a casa. Se non sani, almeno salvi. Bisogna farcela. E ce la faranno, perché sono disperati, perché anche nel momento più buio riescono a non prendere troppo sul serio la loro situazione, perché sono amici. Perché sono uomini umili, gente modesta del nord dell'Inghilterra, con un'unica passione: la montagna. -
L'ospite misteriosa
Loro pensano che sia innocente. Tu conosci la verità. Uno psicothriller sorprendente da una nuova autrice di talento.rnrnrn«Non è che non mi piacesse. È che non riuscivo a fidarmi...»rnCharlotte non può fare a meno di dedicarsi agli altri. È sempre stata così, sin da bambina, forse per il bisogno di avere continue conferme, forse per il desiderio di sentirsi apprezzata e amata. La gente, secondo Charlotte, deve sapere che su di lei può contare. Così, quando una notte incappa in Luke, un giovane uomo steso a terra, gravemente ferito e privo di conoscenza, è naturale per lei prestargli subito soccorso. Così come è naturale sentirsi subito a suo agio nella famiglia di lui, che la accoglie con affetto e riconoscenza e a cui lei, giorno dopo giorno, sente di legarsi sempre di più. Ai genitori, in particolare, perché invece la sorella di Luke, Rebecca, si rivela molto diffidente nei suoi confronti. Non solo non apprezza Charlotte, è che proprio non si fida di lei. Oppure è soltanto molto gelosa? Charlotte, da parte sua, più conosce Rebecca, più sospetta che abbia qualcosa da nascondere. E poiché Charlotte si è messa in testa di proteggere questa famiglia e anche se stessa, deve capire qual è il segreto di Rebecca... -
Dell'arte della felicità. 25 quadri, 25 modi per conoscere la felicità
Tutti aspiriamo a essere felici. Ma come possiamo raggiungere la felicità? 25 quadri, 25 modi per conoscere la felicitàrnrnSarà il mio mestiere di psichiatra, la passione per ciò che è intimo e per il silenzio, l’attrazione per i moti delle nostre emozioni a spingermi verso la pittura e il potere che essa esercita sulla nostra anima? Non saprei dirlo, ma mi piacerebbe iniziare il lettore a questa esperienza e ai suoi benefici: fermarsi di fronte a un quadro, respirare piano, stare in silenzio, lasciare che la pittura ci parli, ci possieda. Darle tutto il posto possibile dentro di noi… In questo libro, venticinque capolavori incarnano i volti, le forme, i gesti della felicità. Venticinque dipinti ci incitano a sentire, meditare, riflettere. E venticinque “lezioni” ci aiutano a sviluppare le nostre capacità di essere felicirnrnChristophe André in questo libro risponde in due modi: come psicoterapeuta e psichiatra e come appassionato d'arte. André ha costruito per i lettori un museo immaginario dove ha selezionato alcuni quadri che permettono di comprendere i meccanismi della felicità e di provare, leggendo e guardando le immagini, questa potente emozione umana in tutti i suoi aspetti: la sua natura inafferrabile, la nascita, la pienezza, il crepuscolo, l'assenza, il ritorno... Con i dipinti di Monet, Klimt, Van Gogh, Veronese, Chagall e tanti altri pittori e con le parole di Spinoza, Marco Aurelio, Confucio, Valéry, Camus, Gide e molti altri scrittori ancora, Christophe André ci ha regalato uno strumento bellissimo per dare forma e voce alla nostra più legittima aspirazione. -
Dell'arte della meditazione. 25 quadri, 25 modi per imparare a vivere con consapevolezza
Un incontro magico fra arte visiva e pensiero. 25 quadri, 25 modi per imparare a vivere con consapevolezzarnrnVivere con consapevolezza significa saper dirigere la nostra attenzione al momento presente. Questo atteggiamento può modificare radicalmente il nostro rapporto con il mondo, può lenire la nostra sofferenza e sottolineare le nostre gioie. Il mio intento è di iniziare chiunque a questa esperienza che mi ha cambiato la vita…rnrnMeditare non significa distaccarsi dal mondo: al contrario, vuol dire avvicinarsi al mondo per tentare di comprenderlo, di amarlo, di cambiarlo. E la meditazione è un mezzo accessibile a tutti per coltivare la serenità e apprezzare il sapore della felicità. Christophe André propone ai lettori un cammino di iniziazione alla piena consapevolezza di sé, il metodo di meditazione più affascinante, studiato e accolto dalla ricerca scientifica. Attraverso venticinque lezioni, rappresentate da altrettanti capolavori dell'arte, André insegna l'essenza della meditazione. Dalle basi: come utilizzare la respirazione, come prestare attenzione al proprio corpo, come avere consapevolezza del qui e ora. Fino alle espressioni più approfondite della meditazione: come affrontare la sofferenza, come stabilizzare le proprie emozioni, come realizzare la pace dello spirito e del cuore. Con dipinti di Rembrandt, Monet, Cranach, Bosch, Hopper, Chardin, Signac, Antonello da Messina, Brueghel, Beato Angelico, Turner, Caspar David Friedrich, Magritte… -
Come difendersi dai vampiri emotivi e impedire che esauriscano le nostre energie
Non avete mai provato la sgradevole sensazione di venire «vampirizzati» da un collega, uno sconosciuto, un compagno, un genitore…?rnrnrnAlla lunga vi sentite affaticati, quasi svuotati di ogni energia, finché finalmente vi rendete conto che venite sistematicamente «usati» da quella persona alla quale date (o alla quale consentite di prendere) senza avere mai nulla in cambio. Ecco: siete diventati vittima di un vampiro psichico o emotivo. I vampiri emotivi hanno bisogno di nutrirsi dell’energia emotiva e psichica di qualcuno per un loro disagio profondo o per ragioni di mero opportunismo. E per la vittima inizia una sorta di drenaggio mentale che porta a un progressivo esaurimento delle proprie energie. Diversamente da certe tipologie di narcisisti, i vampiri psichici non vogliono distruggere la loro vittima, al contrario, perché ne hanno un bisogno vitale. E allora, di fronte alla loro voracità, non resta che approntare delle strategie difensive. E poiché adottano sembianze e personalità diverse, cosa che ne rende difficile l’identificazione immediata, in questo libro imparerete a individuarli, comprenderne la psicologia, difendervi e capire che, come tutti, anche voi potreste trasformarvi un giorno in un vampiro emotivo. -
Wabi sabi. La via giapponese a una vita perfettamente imperfetta
Una nuova, indispensabile guida per vivere una vita autentica ispirata al Wabi Sabi giapponese.rn«Un libro che ti cambia davvero la vita» - Sunday TimesrnIl wabi sabi è uno stato mentale. È un'ispirazione profonda e un'espiazione lenta. Lo si prova in un istante di autentico apprezzamento: un istante perfetto in un mondo imperfetto. Possiamo alimentarlo con la nostra gioia a notare i dettagli e a coltivare la gioia. E lo sperimentiamo vivendo le più autentiche e illuminate versioni della nostra esistenza. Si tratta di sperimentare il mondo vivendolo dal di dentro, invece di giudicarlo rimanendo ai margini. Si tratta di lasciare che la strategia ceda il posto alla sensibilità. Si tratta di prendersi tutto il tempo di prestare attenzionernIl wabi sabi è un’affascinante visione del mondo che deriva dall’estetica giapponese e che ci aiuta a cogliere la bellezza nell’imperfezione, ad apprezzare la semplicità e ad accettare la natura transeunte di ogni cosa. Affonda le sue radici senza tempo nella cultura zen e nella cerimonia del tè, ma oggi è importante più che mai, perché oggi più che mai siamo alla ricerca di un modo diverso di affrontare le sfide della vita e i limiti della società in cui viviamo.rnIl wabi sabi, infatti, è un antidoto efficace a un mondo che si muove sempre più velocemente e che è sempre più orientato al consumo: ci incoraggia a rallentare, a ripristinare un rapporto autentico con la natura, a semplificare la nostra quotidianità e a concentrarci su ciò che conta veramente per noi. Ci insegna a vivere al ritmo delle stagioni e a rendere accogliente la casa, a risollevarci dopo un fallimento e a invecchiare con grazia, a essere più indulgenti con noi stessi e, in definitiva, ad apprezzare la bellezza di una vita «perfettamente imperfetta»: la nostra. -
L'arte di saper ascoltare. Che cosa ti perdi se non ascolti e perché è importante
Che cosa ti perdi se non ascolti e perché è importanteSul lavoro ci insegnano a condurre una conversazione. Sui social creiamo a piacere la nostra personale narrazione. Durante una festa parliamo dandoci sulla voce. E lo stesso fanno i politici che ci governano. Noi non ascoltiamo E nessuno ascolta noi. Viviamo in un mondo in cui la tecnologia ci permette di comunicare costantemente e di restare sempre connessi, ma a quanto pare nessuno ascolta gli altri e nemmeno sembra capace di farlo. E questo ci rende più soli, più isolati e meno tolleranti. Kate Murphy, giornalista del New York Times e ascoltatrice di professione, vuole capire come siamo arrivati fin qui. In modo ironico e illuminante spiega perché non siamo più capaci di ascoltare, quali sono le conseguenze e come invertire il trend. Utilizza psicologia, neuroscienze e sociologia dell'ascolto e introduce i lettori ai migliori esempi di ascoltatori, compresi agenti della CIA, moderatori nei focus group, bartender, conduttori radiofonici e venditori. Equamente diviso fra osservazione culturale, esplorazione scientifica e call to action, ""L'arte di saper ascoltare"""" dimostra in modo inequivocabile l'importanza di chiudere la bocca e aprire bene le orecchie per comprendere meglio e vivere meglio."" -
Fatto a mano. Aggiustare se stessi attraverso la creatività
Il libro della craftfulness, per aggiustare se stessi attraverso la creatività.rnrnIn qualche modo lo sapevamo, ma ce ne siamo dimenticati. E ora qualcuno ce lo ricorda: lavorare con le mani, creare dal nulla ma anche recuperare e riciclare aiuta lo spirito e genera uno stato di benessere. L'attività manuale ci libera dai pensieri ossessivi, ci solleva dallo stress. E in una società come quella in cui viviamo staccare non è più un lusso. è una necessità. È la strada per riuscire a essere più positivi e propositivi. Un approccio facile e possibile a una vita più calma e consapevole è una vera e propria filosofia di vita. In inglese è chiamata ""craftfulness"""", che non è all'opposto ma completa la mindfulness. Distrarsi di tanto in tanto con un lavoro manuale creativo, allontanarsi dalle preoccupazioni, dalle scadenze, dalla continua richiesta di una risposta veloce e appropriata a email, messaggi e whatsapp ci aiuta a recuperare energie e a valutare con un giusto distacco cosa è davvero necessario, come rispondere, come agire, come resistere. Le autrici non propongono elisir miracolosi contro la frenesia del mondo di oggi, perché sono ben consapevoli che bisogna fare funzionare un quotidiano complicato e denso (i figli, la famiglia, il lavoro…); ma proprio partendo dalla loro personale esperienza fatta di alti e bassi, di fatica e tante corse invitano il lettore a riflettere: non è impossibile sottrarsi all'insoddisfazione cronica, a volte basta poco. A volte basta procurarsi ferri e lana, o forbici e colla, o seghetto e compensato. Anche un può essere creativo. E la creatività è importante: prima di tutto è unica per ognuno. Poi fa vedere le cose da punti di vista inusuali e del tutto personali. E permette di riciclare, recuperare oggetti e materiali rotti oppure usati. Offre soluzioni e, dando o ridando vita a qualcosa che sembrava averla persa, soddisfa e fa stare bene."" -
Un pensiero al giorno per una vita migliore
Un viaggio alla scoperta della nostra interiorità. Un compagno fedele da tenere sempre a portata di mano, per trovare ispirazione, serenità, conforto, ottimismo.rnIn questa raccolta di riflessioni, tratte dalle opere di Dyer, troviamo pensieri divertenti, consigli, frasi enigmatiche che ci fanno pensare e che ci ricordano il potere della nostra mente. Attraverso gli anni, Dyer è passato dall'analisi di come superare i limiti e blocchi mentali che ci affliggono, alla scoperta della saggezza del Tao, alla descrizione della vita connessa allo spirito universale a cui tutti possiamo tendere. Leggendo un pensiero al giorno, oppure aprendo a caso il libro, troveremo un piccolo spunto per migliorare la nostra giornata, per avviare un progetto a cui teniamo, per trovare una soluzione a un nostro problema. Perché, come ricorda Dyer, quando cambiamo il nostro modo di guardare alle cose, le cose cambiano. -
Storia di un cane e dell'uomo a cui ha cambiato la vita
Il racconto di un'amicizia fortissima, che ha segnato la vita di un uomo e del suo cane, e che mostra la forza dell'amore che siamo in grado di dare e di ricevere quando abbiamo un amico dalla nostra parte.«Una storia che ha toccato il cuore di milioni di persone» – National GeographicQuando Ben Moon si è tra sferito dal Midwest all'Oregon, non aveva programmato di prendere un cane. Ma quando i suoi occhi hanno incrociato lo sguardo di un cucciolo in un canile, Ben ha avvertito un'intesa immediata, e l'amicizia con Denali è sbocciata. Insieme hanno attraversato l'America occidentale e insieme hanno vissuto anni avventurosi e bellissimi. Ma, all'età di ventinove anni, Ben si è ammalato di un tumore e ha dovuto combattere una durissima battaglia: durante quei mesi, Denali non si è mosso dal suo fianco, fino a quando non ha visto il suo amico riprendersi e, insieme, sono di nuovo partiti all'avventura fra le onde dell'oceano da cavalcare con il surf e le pareti delle montagne da scalare. Purtroppo, dopo alcuni anni, è stato Denali ad ammalarsi e Ben gli è stato accanto fino all'ultimo, restituendo al suo amico tutto il conforto che aveva ricevuto da lui. Storia di un cane e dell'uomo a cui ha cambiato la vita è il racconto di un'amicizia fortissima, che ha segnato la vita di un uomo e del suo cane, e che mostra la forza dell'amore che siamo in grado di dare e di ricevere quando abbiamo un amico dalla nostra parte. -
K2 il nodo infinito. Sogno e destino. Nuova ediz.
Uno dei più grandi classici di montagna in una nuova edizione.rn«Anche oggi se vedo il K2 provo la stessa sensazione, quella tensione inspiegabile che ci pervadeva, che attanagliava Julie e me, incantanti davanti al grande, affascinante cristallo slanciato verso il cielo, fino a raggiungerlo, a toccarlo...»rnrnK2. La vicenda, il vissuto di questo libro si impernia sulla meravigliosa e terribile montagna, la montagna-sogno, la montagna sopra la montagna, simile a un immenso cristallo di cui evoca la sfolgorante e misteriosa regolarità. Nelle facce di questo cristallo si riflettono gli eventi nelle loro infinite angolazioni: il K2 degli esordi; i pensieri e i progetti di Hermann Buhl che al suo cospetto, poco prima di salire il Broad Peak e di morire sul Chogolisa, nel 1957, discusse con l’allora venticinquenne Kurt Diemberger il famoso stile «Alpi occidentali»; l’immenso spigolo nord che sale verso il cielo come una linea infinita; le parole di Shipton, uno dei primi esploratori occidentali giunto al suo cospetto, che incantarono Diemberger e lo avvolsero in un’invincibile magia; il tentativo lungo questo spigolo, la vita ai suoi piedi in uno dei più remoti angoli del Sinkiang – dove egli ritorna, carico di esperienza e di dolore, ma anche di amore, nelle ultime pagine del libro. Parallelamente si delinea il rapporto umano con gli amici, con Julie Tullis, la compagna con cui, da qualche anno, ha fondato ""the highest filmteam of the world"""" e il suo rapporto di solidarietà con lei. Infine la tragica estate del 1986. Kurt e Julie trovarono alla base della montagna un vero «villaggio», dove si incontrano le più svariate personalità dell’alpinismo, Maurice e Liliane Barrard, Benoît Chamoux, Michel Parmentier, Alan Rouse, Renato Casarotto, Agostino da Polenza, Gianni Calcagno, Tadeusz Piotrowski, Jerzy Kukuczka, Wanda Rutkiewicz e tanti altri, come se si fossero dati un appuntamento importante. Un appuntamento tragico: le speranze, qualche successo, le prime tragedie, una catena che sembra senza fine e che assimila la montagna a una roulette russa. La salita, da parte di coloro che non vogliono rinunciare all’ultima chance, i problemi di tante cordate indipendenti in quota, il sogno della vetta che diventa realtà. Infine la bufera, l’allucinante dramma a 8000 metri, senza più viveri né gas – dunque senz’acqua – prigionieri per cinque giorni nelle piccole tende, Julie si «addormenta» per sempre, poi, man mano, anche i compagni muoiono. I tre superstiti, sull’orlo del collasso, iniziano una discesa allucinante nella tormenta, sotto il perenne pericolo di valanghe, poi sullo sperone Abruzzi coperto di verglas. Solo in due arrivano vivi alla base della montagna. Nello sforzo indicibile della discesa, in uno stato quasi di allucinazione, Diemberger avverte di essere parte di un tutto, una sorta di «moto perpetuo», di «nodo infinito» che lo lega all’armonia del cosmo e che lo porta alla salvezza – è Julie? Arriva a chiedersi – comunque qualcosa di extra umano, che lo dirige in una situazione che di umano non ha più nulla.""