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La rivolta dei caricabatterie
Che cosa sta succedendo in città? I caricabatterie si ribellano e l'anziano Fildiferro guida la rivolta! Niente più ricariche!!! I cellulari si spengono, gli smartphone e i tablet si oscurano. Uomini, donne e bambini sono in preda alla disperazione! I caricabatterie vogliono tutto il potere nelle loro mani e dettano le condizioni. E proprio quando i cittadini sono disposti ad accettare tutto pur di rivedere accesi i display dei loro smartphone, accade qualcosa di inaspettato... Età di lettura: da 7 anni. -
Ismail e il grande coccodrillo del mare. Nuova ediz.
«Quando ci troviamo di fronte a un racconto con protagonista un ragazzo ci viene da pensare che i destinatari siano per l'appunto i ragazzi o gli insegnanti e gli operatori dell'infanzia. Non è così quasi mai. Non lo è proprio per ""Ismail e il grande coccodrillo del mare"""", perché se da una parte può entusiasmare i più giovani per il suo contenuto avventuristico """"alla Salgari"""", agli adulti fa davvero bene. Ce n'è bisogno. Ismail non è un eroe nel senso più etimologico del termine; quel che fa gli costa anche fatiche immense: è solo uno di quei tantissimi ragazzi del continente """"al di là del Mediterraneo"""" che sono solo uomini del nostro tempo. I suoi antagonisti non sono degli anti-eroi fiabeschi, ma alcuni dei tanti, troppi, malvagi sempre del nostro tempo. Non ci sono """"aiutanti magici"""" in questo bel racconto, ma solo tante umanità, spesso anch'esse ferite nel proprio natale..., qualcuno si è anche reiventato un altro nuovo Natale. È un testo scritto e pensato per tutti, ma in particolare per ragazzi e adulti di ogni Nord, nello specifico quelli dei paesi che si affacciano al nostro Mediterraneo e del Vecchio Continente, con la sapienza e la piacevolezza narrativa della scrittrice che ha tenuto aperti gli occhi, le orecchie, il cuore e la fantasia alle umane vicende di chi ci sta intorno.» (Ruggero Sintoni)"" -
Dai documenti umani alle novelle di guerra. La poetica delle contraddizioni in De Roberto novelliere
Nella vastissima e poliedrica produzione letteraria di Federico De Roberto (Napoli, 1861-Catania, 1927), una considerazione adeguata meritano le novelle - circa un centinaio - composte tra il 1887 e il 1927. Nella sua pluridecennale attività di novelliere, l'autore de ""I Vicerè"""" sviluppa una metodologia di scrittura sistematica e precisa volta all'osservazione e alla riproduzione esatta del reale, spinta oltre i modelli del verismo. La novella diventa il laboratorio di speculazioni teoriche e sperimentalismi letterari applicati, successivamente, nei ben più celebri romanzi dell'autore catanese. Partendo da un'analisi delle prefazioni alle raccolte di novelle, il presente studio analizza i due principali filoni narrativi della novellistica derobertiana. Nel primo, connotato dalla poetica dell'amore, è palese la contraddizione prospettica tra la concezione del sentimento come oggetto di studio e come oggetto di rappresentazione letteraria. Se dal punto di vista teorico l'amore risponde a una casistica precisa elaborata dall'autore, al momento della sua trasposizione narrativa si manifesta la sua assoluta e sfuggente contraddittorietà. Il secondo filone si sviluppa attorno a quelle che la critica ha battezzato le """"novelle della guerra"""", scritte a ridosso del primo conflitto mondiale. Nate come rappresentazioni retrospettive ma fedeli di episodi emblematici del vissuto quotidiano dei combattenti, queste novelle diventano una concatenazione di signifiants polisemici che rinviano a una realtà terrificante. Pur nella riproduzione narrativa, la realtà bellica si presenta drammaticamente stravolta da fatti storici che rimettono in dubbio tutte le certezze acquisite e lasciano spazio a interpretazioni plurime. L'attrito tra le teorie esposte dall'autore nelle sue prefazioni e le risultanze dei suoi testi narrativi si risolve in una """"poetica delle contraddizioni"""", dove le strategie narrative diventano strumenti essenziali per rivelare le discordanze della realtà. La parabola delle novelle derobertiane, qui indagata organicamente, permette di individuare le tappe di una vicenda letteraria intensa e singolare, spinta da una tensione continua tra veritas e fictio, ed estesa tra moduli veristi, modernisti ed espressionisti."" -
Gesualdo Bufalino e la tradizione dell'elzeviro
Si dice elzevirismo e subito si pensa al prezioso laboratorio formale di matrice rondesca, allo scintillante calligrafismo di un Antonio Baldini, di un Bruno Barilli, di un Emilio Cecchi. La tradizione dell'elzeviro non si lascia rinchiudere, però, nel perimetro esclusivo della ""prosa d'arte"""" degli anni Venti e Trenta. Il caso di Gesualdo Bufalino, allo scadere del secolo scorso, dimostra retrospettivamente (un po' come Gadda con l'espressionismo scapigliato nell'interpretazione di Contini) che quella lezione non era così effimera e autoreferenziale quanto s'è voluto credere: attiva nello scrittore siciliano già nelle fasi più remote della sua sofisticata """"anagrafe"""" intellettuale e contaminandosi, via via, con infiniti altri pimenti culturali, essa ha contribuito - nel saggista, nell'autore di aforismi, nel narratore - alla nascita d'uno stile «insieme esuberante e contratto», di un """"tono"""" inconfondibile, fantasioso, ironico, brillantemente iperletterario, inquieto e pensoso. Nel volume curato dal prof. Nunzio Zago ne trattano: Massimo Onofri, Gino Ruozzi, Raffaello Palumbo Mosca, Francesca Caputo, Andrea Manganaro, Massimo Schilirò, Giuseppe Traina, Emanuele Cutinelli Rendina, Giancarlo Alfano e Marina Paino."" -
Operazione Husky. La guerra nell'entroterra ennese
Il 10 luglio 1943 le Forze alleate mettono in atto l'Operazione Husky per la conquista della Sicilia con lo sbarco in grande stile del 15° Army Group al comando del generale Alexander. Il volume ripercorre le vicende belliche che si svolsero, giorno per giorno, nel territorio della provincia di Enna, area nevralgica per il controllo delle vie di comunicazione dell'Isola. Per la prima volta, gli eserciti schierati, le strategie, le battaglie, le azioni aeree (alcune delle quali inedite), i mezzi impiegati ecc. trovano descrizione per quanto possibile completa, per aiutare a comprendere le dinamiche militari di quei giorni. Il volume è arricchito di mappe in parte originali e inedite degli spostamenti delle armate alleate e delle singole battaglie. -
Mai più paura. Il bullismo spiegato a tutti
L'autrice riesce in questo libro a contemperare, amalgamare e rendere fruttuose le sue sensibilità culturali, professionali, scientifiche. Tale amalgama mette a disposizione del lettore una varietà di fatti, ricerche e sperimentazioni attuali che lo rendono di sicuro ampio, approfondito e stimolante, ma soprattutto utile. Chiara Vergani deve la sua efficacia di scrittrice e di divulgatrice, anche televisiva, a una lunga militanza di insegnante che le ha permesso di toccare con mano, analizzare, vivere e partecipare, con finalità di prevenzione e contenimento, a molti casi di bullismo, agendo a sostegno di bambini, genitori e insegnanti. Una grande pratica, quindi, che si fa teoria. L'autrice ha nel suo bagaglio una robusta formazione psicopedagogica universitaria, questo le ha consentito di interpretare, capire e spiegare con serenità ed efficacia molti di questi esempi visti e vissuti. Non si è fermata però alla sola, se pur poderosa, esperienza, ma ha corredato il suo tessuto divulgativo con un ordito di riferimenti scientifici, di esperienze nazionali e internazionali che rendono il suo prodotto intellettuale unico e concreto. Ottenendo in tal modo un risultato molto ricercato tra i cultori delle scienze sociali: sostenere una buona pratica con una brillante e ben documentata teoria. Prof. Giuseppe Favretto. -
La chiesa parrocchiale di Sant'Antonio Abbate. Ottocento anni fra storia, arte e vissuto religioso 1220-2020
«Celebrando l'ottavo centenario della erezione canonica della chiesa di Sant'Antonio Abate a parrocchia (1220-2020), ho ritenuto opportuno fare un regalo alla comunità cristiana che, nell'avvicendarsi dei tempi, in detta aula ecclesiale della parrocchia, continua ad essere radunata dai suoi pastori per l'ascolto della parola di Dio, la celebrazione dei Sacramenti e per testimoniare al mondo il Vangelo della carità di Dio nell'attesa che si compia la beata speranza. Un regalo che intendo offrire anche alla città di Palermo perché apprenda la conoscenza di questa antica e nobile chiesa parrocchiale del Senato palermitano, posta nel cuore stesso della città dove, in un periodo in cui, la Chiesa e lo Stato, costituivano l'unica ""societàs cristiana"""" governata dalla sola Signoria di Cristo Gesù, i rintocchi della campana della Torre civica, avvisavano i cittadini delle adunanze del Senato palermitano e del Parlamento siciliano. Il regalo è la pubblicazione di questo ricco e interessante volume, unico nel suo genere e di alta divulgazione. Di questa chiesa parrocchiale, infatti, avevamo unicamente delle notizie sparse negli antichi manoscritti e nei piccoli contributi di esimi studiosi ma, nessuno, ha mai prodotto un'opera letteraria così completa, frutto di un lavoro interdisciplinare, dove i diversi autori ci faranno conoscere la storia e il vissuto di fede e di carità di questa porzione di popolo di Dio. Un grazie a chi ha reso prezioso e gradevole questo volume, un grazie a chi lo leggerà.» (Il Parroco Mons. Gaetano Tulipano)"" -
Non rompere niente
Una notte arriva al 113 una segnalazione di urla provenienti da una villa. Nel frattempo, nell'ospedale civico giunge un ferito grave, di cui si sconosce l'identità. Il commissario Ventura, un lupo solitario, spedito ad aspettare la pensione su una tranquilla isoletta di povere case ai piedi di un vulcano, si ritrova così a indagare su una storia dove il delitto non è ancora stato compiuto. Gran lettore, ironico, con un solido senso della legalità e della giustizia, poliziotto di naturale gentilezza, Ventura si ritrova incalzato da tutti i personaggi che animano il suo commissariato, ma soprattutto dall'inarrestabile Maria Isola Lo Faro, ostinata cinefila, «appuntata» con il sogno di passare alla giudiziaria. Ed è proprio l'appuntato Maria, con la sua lingua stramba, con il suo incessante e inarrestabile divagare, la sua imprevedibilità e conoscenza dei chiacchiericci dell'isola che aiuterà il commissario a venire a capo di una storia complicata di trame familiari. -
Il denaro lascia tracce come bava la lumaca
Siamo in Sicilia, agli inizi del XVII secolo, un uomo muore in uno strano incidente nella sua miniera di sale. La vedova, intenzionata a vendere i terreni ereditati e la miniera stessa, coinvolge il reverendo don Filippo La Ferla nella trattativa. Si presentano due sconosciuti acquirenti, in realtà prestanome di un misterioso signore interessato a insediarsi con un feudo nella libera città demaniale di Castrogiovanni che lo avrebbe collocato nel Parlamento dell’Isola con un doppio peso: nel braccio feudale e nel braccio demaniale. Da questa compravendita si sviluppa un intrigo che coinvolgerà uomini di chiesa, ricchi signori, legulei, vedove e perpetue, tra incendi dolosi, omicidi e un fiume di fiorini d’oro d’Aragona. È la storia di sempre: potere e denaro si legano e si intrecciano e, allora come oggi, per venirne a capo occorre seguire la bava dei soldi prima che scompaia. -
Altre sicilianerie
Sono riunite, qui, pagine critiche di argomento siciliano che non avevano trovato posto in un volume analogo, Sicilianerie, del 1997 e altre, più numerose, nate successivamente. Pagine riconducibili sia ad alcuni dei temi, non soltanto i principali, che hanno scandito la quasi cinquantennale ricerca accademica dell'Autore, ormai conclusa, sia ai ""valori di vita provinciale"""" a cui egli è sempre rimasto fedele, pur evitando, con scrupolo, ogni angustia municipalistica e coltivando, anzi, la più viva e tenace curiosità per le sperimentazioni letterarie e artistiche più avanzate, nazionali ed estere. Anche per questo, soprattutto nella seconda parte del volume, si ripropongono degli interventi che, al di là della loro intrinseca rilevanza, possono documentare un fervore di cultura per il quale, in passato, la provincia iblea e Comiso, particolarmente, il paese dove l'Autore è nato e vissuto, si sono distinti (attraverso figure d'intellettuali, riviste, iniziative editoriali, d'arte, ecc.) e che oggi, purtroppo, sembra essersi spento o appannato. Nella speranza che le giovani generazioni vogliano e sappiano recuperarlo e rilanciarlo, magari innovandolo profondamente."" -
Rappresentazioni narrative. Realismo, verismo, modernismo tra secondo Ottocento e primo Novecento. Sperimentazione italiana e cornice europea
Atti del Convegno Internazionale di Studi (Catania 3-5 ottobre 2019). -
Basta una luna tonda
Nell'anno 1937 l'Italia è da 15 anni sotto il regime fascista. Ma il 1937 è anche l'anno della Lucchese, dai colori rossoneri, che conquista un insperato e meritatissimo settimo posto nella massima divisione. In piena temperie dittatoriale, in un clima di assuefazione, autoritarismo, dove la folla è gregge e l'opinione pubblica inesistente, all'alba, più o meno, delle disgraziate leggi razziali, in quella squadra militano Bruno Neri, Libero Marchini, Gino Callegari, Bruno Scher, Aldo Olivieri. Allenatore è Ernest Erbstein, ungherese di famiglia ebrea, genio e filosofo del gioco, il quale sarà poi direttore tecnico del Grande Torino che perirà nella tragedia di Superga. Nomi da leggenda - Olivieri, portiere, il gatto magico, sarà anche campione del mondo in azzurro nel 1938 - soprattutto uomini liberi, una pattuglia di coraggiosi, capaci di non piegarsi ai diktat di regime e alle più bieche e opportunistiche convenzioni, capaci di non cedere alla paura, per continuare a essere sé stessi e a difendere le proprie idee e ideali. Età di lettura: da 12 anni. -
Paralipomeni sul verismo
Il presente volume si può considerare, in certo qual modo, come una continuazione del precedente lavoro ""Le lagrime e le risate delle cose"""". Aspetti del verismo, accolto, nel 1989, nella prima serie degli Studi della Fondazione Verga di Catania. Protagonisti dei saggi di cui il libro si compone sono, sicuramente, anche in questo caso, i maggiori rappresentanti del verismo italiano: Verga, Capuana, De Roberto (inquadrati nel contesto storico-culturale di cui fanno organicamente parte); la ricerca si sviluppa, tuttavia, su un campo che si estende oltre i confini comunemente assegnati alla materia in oggetto, procedendo secondo linee e in direzioni che divergono - a volte - da quelle più """"tradizionali"""" e addentrandosi in territori poco frequentati (come nel caso di Capuana """"fantastico"""" e """"fantascientifico"""") o del tutto inesplorati (nel caso dei rapporti tra Capuana e Maupassant)."" -
La ferinità umana, la guerra, lo spatriare. Riletture verghiane
La ""terribilità"""", la sconvolgente capacità di guardare lucidamente la """"verità effettuale"""" dell'agire umano, senza il velo di alcuna ipocrisia. È questa caratteristica di Verga a emergere da questo libro, che propone alcuni temi rileggendone l'intera opera: quello, machiavelliano, della ferinità come componente essenziale dell'umanità stessa; quello della guerra, dei conflitti, sia della Storia sia delle storie individuali; quello dello """"spatriare"""", per necessità, che dalle sue pagine si proietta sugli infiniti drammi vissuti da moltitudini di esseri umani, sulle intere generazioni partite per """"là dove muore il sole"""", e su chi, oggi, privo di tutto, giunge dal mare sulle stesse spiagge dei Malavoglia. Difficile questo sguardo di Verga sulle """"cose"""" del mondo, che non arretra di fronte al male, ma che vuole conoscerlo e rappresentarlo, senza infingimenti e facili illusioni. Ma proprio per questo coraggioso riconoscimento, per questa amara consapevolezza, per le sue negazioni, profonde istanze possono sorgere in chi oggi voglia rileggere la sua opera, e riesca a """"stare con lui"""", riscoprendone la voce immanente di autentica pietà per il dolore del mondo."" -
Mater admirabilis. I volti dell'unica madre. Ediz. illustrata
Un compendio mariano tra arte, storia e devozione alla Vergine Maria in Sicilia. Centocinquanta immagini di Maria venerate in varie parti dell'Isola raffigurate e narrate da uno dei maggiori esperti di devozione mariana in Sicilia. -
Ma mode préférée. Lis, devine, colorie et colle les autocollants! Con gadget
Entra nel magico mondo della moda! Scegli i vestiti più trendy, cercali nell'armadio della mamma e poi canta come le pop-star i successi del momento. Recita come in un vero set e gioca travestendoti e scambiando i vestiti con le amiche. Ogni ragazza ha bisogno dei suoi accessori più sfavillanti! Porta con te i libretti e gioca con tutte le figure alla moda: leggi, colora, attacca tantissimi stickers e impara il francese! Età di lettura: da 4 anni. -
Le chateau et les chevaliers. Libro puzzle
Divertiti a vivere un'emozionante avventura tra le mura del castello medievale tra le torri, i cavalieri, le catapulte e un drago sputafuoco! All'interno un libretto illustrato di 10 pagine, con le divertenti storie del castello! I prodotti Sassi Junior sono stampati con inchiostri ecologici su carta riciclata. Età di lettura: da 5 anni. -
Mon grand jardin. Libro puzzle
Divertiti a comporre il grande giardino! Il cagnolino insegue la palla, i pesci nuotano nello stagno, i bambini giocano felici sull'altalena e raccolgono i frutti dagli alberi. All'interno un libretto illustrato di 10 pagine, con divertenti storie del giardino! I prodotti Sassi Junior sono stampati con inchiostri ecologici su carta riciclata. Età di lettura: da 3 anni. -
My garden friends. Eco-cubotti. Ediz. illustrata. Con gadget
Impara a conoscere i piccoli abitanti del giardino! Componi gli eco-cubotti e scopri quanto sono graziosi la lumaca, la ranocchia, il topolino, la coccinella, la farfalla e la tartaruga! Sei divertenti immagini che ti faranno scoprire i piccoli abitanti del giardino! Leggi il libretto con le loro storie in lingua inglese, impara le abitudini, le differenze e i segreti di questi simpatici animaletti! Età di lettura: da 2 anni. -
Animals on a train. Travel puzzle. Ediz. a colori. Con puzzle
Un cagnolino capotreno, un ranocchio in ritardo, una tenera gattina e tanti altri colorati animali sono alle prese con un avventuroso viaggio in treno. Leggi la storia, osserva le figure, componi il puzzle e porta la valigetta dove vuoi tu! Età di lettura: da 3 anni.