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Gli ospizi a Venezia. Pute che cantano. Pute che suonano
Questo volumetto postumo di Virgilio Boccardi (1928-2019) ci offre una panoramica degli ospizi presenti a Venezia durante la storia della Serenissima Repubblica. Si tratta non già degli ospizi a carattere assistenziale riservati ai pellegrini diretti in Terrasanta né degli ospedali o punti di degenza, ma di quei luoghi particolari per giovani orfani votati all'accoglimento, con l'educazione e l'avvio a un mestiere, così da preservarli da quello che spesso poteva essere un ben misero destino. Qui le fanciulle erano più spesso indirizzate al ricamo e al canto. L'Autore prende in esame i quattro ospizi dove le pute suonavano e cantavano: Incurabili, Santa Maria dei Derelitti o Ospedaletto, Pietà, San Lazzaro dei Mendicanti. -
Venezia 1700 anni di storia 421-2021. Vol. 1
Opera in 5 volumi, questo è il primo volume, pubblicazione quadrimestrale dei rimanenti volumi. L'autore racconta la storia della Serenissima anno per anno attraverso una cronologia ragionata e documentata. Primo volume: 421-1199 secondo volume: 1200-1499 terzo volume: 1500-1797 quarto volume: 1798-2021 quinto volume: curiosità veneziane in ordine alfabetico. -
Venezia 1700 anni di storia 421-2021. Vol. 2
Opera in 5 volumi. L'autore racconta la storia della Serenissima anno per anno attraverso una cronologia ragionata e documentata. Primo volume: 421-1199 secondo volume: 1200-1499 terzo volume: 1500-1797 quarto volume: 1798-2021 quinto volume: curiosità veneziane in ordine alfabetico. Questo secondo volume va dal 1200 al 1499 e racchiude i momenti più decisivi della storia della Repubblica: la conquista di Costantinopoli e la creazione dello Stato da mar, l'espansione in terraferma e la creazione dello Stato da terra. -
Venezia 1700 anni di storia 421-2021. Vol. 3: 1500-1797.
Opera in 5 volumi, questo è il terzo volume. L'autore racconta la storia della Serenissima anno per anno attraverso una cronologia ragionata e documentata. Primo volume: 421-1199 secondo volume: 1200-1499 terzo volume: 1500-1797 quarto volume: 1798-2021 quinto volume: curiosità veneziane in ordine alfabetico con bibliografia e indice dei nomi. -
Venezia 1700 anni di storia 421-2021. Vol. 4: 1798-2021.
Con questo IV volume si completa la storia di Venezia dal 421 al 2021 per celebrare l'ingresso della Città nel 17° secolo di vita. Il V volume avrà per argomento le Curiosità e tutti gli apparati che servono per navigare nei 4 volumi: bibliografia, indice dei nomi e dei luoghi. Il titolo è una scelta editoriale controcorrente per evitare di citare il 1600 che fu per la Città e per il Veneto un secolo di lenta, fatale, inarrestabile decadenza, e fu anche un secolo di ferro, di guerre senza fine, al contrario del 1700, un secolo di pace e di progressi in molti campi. Nel 2021 ci si avvia dunque verso i 1700 anni di vita perché la Storia di Venezia non si è conclusa con la fine della Repubblica e non si conclude adesso, ma continua. -
Venezia 421-2021. Curiosità
"Venezia 421-2021 curiosità"""" contiene le curiosità in ordine alfabetico che riguardano Venezia, poi la Toponomastica, un'appendice di """"curiosità insospettate"""" e infine tutti gli apparati necessari al completamento dell'opera in 4 volumi intitolata Venezia 1700 anni di storia 421-2021." -
L' altra metà del Veneto. Vite di donne tra '800 e '900
"L'altra metà del Veneto"""" di Daniela Zamburlin presenta i ritratti di una cinquantina di donne la cui vicenda umana e artistica, di indubbia rilevanza e originalità, ha lasciato un ricordo indelebile nella nostra memoria facendole emergere da una moltitudine di altre protagoniste. In questa antologia il lavoro di una lunga attività giornalistica assume veste unitaria che vuole essere un punto di partenza per ulteriori approfondimenti. Tutti i personaggi qui proposti sono rappresentativi del ruolo che la donna ha ricoperto, a Venezia e nel Veneto, dai tempi della Serenissima Repubblica fino ai giorni nostri." -
Donne a Ragusa
Il libro è un omaggio alle grandi donne vissute a Ragusa e include le benefattrici, le donne celebrate nelle lapidi e nei monumenti pubblici, le presenze femminili nello stradario della città, Mariannina Coffa, Salvy D'Albergo, Margherita Margani Nicosia, Maria Occhipinti, Maria Paternò Arezzo, Felicia Schininà, e le donne sante ed eccezionali, in particolare la Beata Maria Schininà del Sacro Cuore, madre Maria Caterina Di Pasquale, suor Nazarena Di Pasquale, suor Lucrezia Occhipinti, suor Santina Scribano di Gesù, Beata Maria Candida dell'Eucarestia. -
Angeli nel cielo di Auschwitz
Dopo ""Zara l'ultima estate"""" (2018) Visconti si ripresenta sugli scaffali con un secondo lavoro, sempre con una vicenda ambientata nel secondo conflitto mondiale ma dall'atmosfera assai diversa e su di un argomento, la Shoah, di per sé arduo da affrontare e che ha già prodotto una letteratura copiosissima e di alto livello, tale da scoraggiare nuove """"incursioni"""" sull'argomento. Ma l'autore ci spiega, con le parole della postfazione, di aver sentito la necessità di portare il proprio contributo alla formazione dell'unico possibile sistema immunitario contro le atrocità di quell'immane genocidio: tener vivo il ricordo di ciò che fu e che non dovrà mai più ripetersi. La struttura del lavoro è simile a quella di """"Zara"""" ed è costituita dalla narrazione di una vicenda frutto della fantasia dell'autore calata in un contesto reale, quello del campo di lavoro di Monowitz (dove fu internato Primo Levi), che faceva parte del comprensorio di Auschwitz. Qui non c'è posto, ovviamente, per gli slanci lirici o per i momenti di spensierata e giovanile gaiezza che troviamo in """"Zara"""". In """"Angeli"""", per contro, Visconti costruisce una trama confinata nell'angusto spazio del campo di lavoro, la cui atmosfera risulta quasi """"schiacciata"""" da una quotidianità fatta di sofferenza e di morte. L'autore si sofferma a lungo, a più riprese, sul divenire della lacerazione psicologica, delle titubanze, dei confronti serrati tra le due giovani protagoniste in ordine alle domande che da sempre si è posto l'uomo sull'esistenza di una vita post mortem."" -
Venezia e il ghetto. Atlante storico
Giovanni Distefano ci racconta la nascita del Ghetto di Venezia, il primo al mondo, sorto nel 1516 in un'isola di Cannaregio, detta Gheto Novo, e sviluppatosi in due zone adiacenti con la creazione del Gheto Vechio nel 1541 e del Gheto Novissimo nel 1633 per contenere il numero crescente degli ebrei che a Venezia cercavano un porto sicuro. Il libro segue il filo cronologico dei rapporti tra la Comunità ebraica e la Serenissima, dalle origini ai giorni nostri, senza perdere i contorni nazionali e internazionali delle vicende ebraiche. -
Le chiese distrutte a Venezia e nelle isole della laguna. Catalogo ragionato. Vol. 1
In questo primo volume («Le Chiese distrutte a Venezia e nelle isole della Laguna. Catalogo ragionato») e nel secondo («Le chiese esistenti a Venezia e nelle isole della Laguna vòlte ad altro uso o chiuse. Catalogo ragionato»), Alessandro Gaggiato ci offre diversi itinerari tra innumerevoli luoghi d'arte e di storia «per riallacciare - scrive Camillo Tonin in premessa - nodi da tempo recisi e quasi imprevedibili e ricomporre il puzzle della civiltà artistica veneziana esploso negli ultimi due secoli in tanti frammenti disseminati nelle collezioni e nei musei pubblici e privati di tutto il mondo. Anni spesi in sopraluoghi a raccogliere notizie, ad approfondire studi, a ripassare le vecchie lastre fotografiche con immagini che testimoniano una Venezia che non c'è più, conservate nello storico archivio fotografico della Ditta Böhm, dove Gaggiato ha a lungo lavorato ed esercitato la sua passione per la storia e l'arte veneziana. A lui e a sua moglie Christiane, che in tutti questi anni l'ha seguito e sostenuto in questo imponente lavoro, il ringraziamento degli studiosi e dei cultori d'arte per avere ulteriormente solidificato la memoria e incrementato le conoscenze sul patrimonio artistico e architettonico di Venezia e, allo stesso tempo, anche esaltato la grandezza di questa civiltà con notizie di tante opere andate perse e il riconoscimento di altre che per scelta, per necessità o per costrizione questa Città ha seminato altrove.» -
Come tessere di un mosaico
Il libro presenta l'affresco di una esistenza ora felice ora triste in cui l'autrice si trova a vivere, muovendosi come alla ricerca di un rifugio sicuro che trova nei ricordi, nella poesia, nelle canzoni, nei propri pensieri che fissa sulla carta per renderli incancellabili. Leggendo il libro l'affresco si anima ed emerge Venezia, emergono i veneziani e i personaggi che ha incontrato nella sua vita o quelli famosi delle sue letture, scrittori e poeti, e si coglie l'eco delle canzoni a lei gradite e il dolore per l'amore perduto, e tutto l'affetto per il proprio adorato cane... -
Eredità veneziana in Caravaggio
Cercare affinità elettive, optare per confronti, illuminare dettagli, questa la meta del quarto ""viaggio"""" di Daniela Menetto dopo i primi tre pubblicati in questa collana, 7 dipinti veneziani; Dettagli pittorici veneziani e Tracce veneziane a Vienna: l'autrice lascia parlare la realtà dei dipinti di Caravaggio, una realtà in movimento di stampo leonardesco, un amore per il """"vero"""", per un naturalismo stupefacente che lo accomuna fortemente alla tradizione della pittura veneta cinquecentesca."" -
Venezia dall'Austria al Regno Italico
Questo volumetto postumo di Virgilio Boccardi (1928-2019) ci offre una sua personale panoramica della dominazione austriaca dopo la fine della Serenissima Repubblica e prima dell'avvento della dominazione italiana. -
Barbara. Un affare di Stato
La vera storia di Barbara Campanini, ballerina, diva e contessa che riempì i teatri e le cronache mondane del Settecento. Guadagnò cifre enormi ma quando rivendicò la libertà di amare un nobiluomo, la sua determinazione diede vita a un affare di Stato che nel 1743-44 interessò Parigi, Londra, Berlino e Vienna, con Venezia al centro di un incredibile caso diplomatico. Fra scandali e successo, la sua vicenda coinvolse sovrani e ambasciatori. Fu una donna indipendente che dalla provincia italiana conquistò l'Europa, conobbe il grande amore e lo perse. La storia di Barbara viene qui raccontata per la prima volta lasciando parlare le carte e i documenti inediti, in un vero reportage giornalistico dal Settecento. -
«Pino» Rosa Salva. Venezia e la sua Laguna
Testimonianze di Gianfranco Bettin, Maurizio Calligaro, Gherardo Ortalli, Leopoldo Pietragnoli, Franco Rocchetta Roni, Paolo Rosa Salva, Silvio Testa, Alberto Vitucci. Il 12 novembre 2019 Venezia è stata colpita da un'acqua alta eccezionale di 187 cm sul livello medio del mare. Dopo 54 anni dalla grande alluvione del 1966, la città e il suo litorale sono stati, ancora una volta, in balìa del mare, subendo gravissimi danni ed evidenziando la loro fragilità e la necessità di urgenti e veloci interventi per la loro difesa. Questo libro ripercorre la storia della salvaguardia della Città e della sua Laguna attraverso la figura carismatica di ""Pino"""" Rosa Salva, per molti il padre dell'ambientalismo veneziano che, dagli anni '60 fino agli anni '90, fu protagonista di storiche battaglie in difesa dell'ecosistema lagunare. Anni di dibattiti, polemiche, denunce e processi, che portarono sotto gli occhi del mondo il """"Problema Venezia"""", rimasto ancora oggi incredibilmente attuale."" -
Venezia. Nostra Signora dei Mari Morti
"Venezia. Nostra Signora dei Mari Morti"""" è la prima traduzione in italiano di """"Notre-Dame des Mers Mortes"""" di Jacques d'Adelswärd-Fersen. È realizzata da Donatella Boni. Vi si racconta la storia d'amore fra un giovane viaggiatore francese e una giovanissima musicista veneziana cieca, discendente da un'antica famiglia. Unica e vera protagonista di questo romanzo è però Venezia, città-opera (pittorica, architettonica, urbanistica, concettuale, storica, mentale) che diviene oggetto di un intenso e costante sforzo descrittivo. Notre-Dame des Mers Mortes è un testo emblematico e prezioso: un catalogo completo delle artificiosità decadenti, ma anche tardoromantiche; un modello supremo dell'obliquità della percezione estetizzante [dalla postfazione di Massimo Scotti]." -
Aspettando il sonno. L'agonia di un maledetto
Su questo nuovo libro Aldo Vianello ha premesso una dichiarazione che comincia così: ""Essendo la mia mente alquanto labile, il problema di vincere la noia mi ha fatto scrivere una specie di scrematura su quanto non è stato possibile cestinare."""""" -
Il pupparino celeste
"Il pupparino celeste"""" racconta di un giovane veneziano, Marco, che scopre la voga alla veneta assistendo alla Regata Storica, s'iscrive a una Remiera, incontra Cate, Giovanni e Jacopo e inizia una stagione che si conclude epicamente in Canal Grande. Al centro ci sono i due amici, Marco e Jacopo, che con impegno e coraggio si preparano per partecipare alla Regata Storica, com'è il sogno di tanti ragazzi di Venezia e delle isole della Laguna. Sullo sfondo il mondo delle società remiere. I fatti e le persone di cui si parla nel racconto sono tutti assolutamente inventati, a eccezione dei campioni del remo Ciaci, Strigheta, i cugini Vignotto e D'Este, cui si accenna di sfuggita. Ogni eventuale altra coincidenza con persone reali è assolutamente casuale." -
Asfaltide
"Asfaltide"""" narra le vicende umane, sociali e politiche accadute negli anni 1940-1943 presso le miniere di roccia asfaltica di Contrada Tabuna a Ragusa, quelle miniere che all'inizio del Novecento davano lavoro a circa 2500 operai ed erano di proprietà di tre diverse ditte inglesi. Con l'entrata dell'Italia nella Seconda Guerra Mondiale, il Governo requisì le miniere in quanto i proprietari erano diventati nemici dello Stato. Quell'esproprio provocò seri problemi nella gestione delle miniere ragusane: furono affidate dapprima a un Soprastante, che rese difficile la vita ai minatori e alle loro famiglie, e poi nel 1950 all'ABCD, che qualche anno dopo decretò la fine dello sfruttamento delle miniere stesse, ponendo fine a un'era. Sullo sfondo di queste vicende socio- politiche, si racconta una delicata storia d'amore fra due giovani, Saro e Matilde, ingiustamente accusati di incesto, e del dolore e delle angosce delle famiglie ragusane che in quella guerra persero tanti loro congiunti. Il testo prende spunto dalla visita di Arnoldo Foà a Ragusa (1964) e gli episodi narrati e declamati dall'Attore protagonista di Asfaltide sono realmente avvenuti. Presentazione di Franco Giorgio e Saverio Scerra, note storiche e postfazione di Saro Distefano."