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Tra mare e cielo. Lì dove lo sguardo si perde
"Non poteva fregiarsi di un titolo diverso l'antologia poetica di Maurizio Chinappi. Sembra quasi di sentire il profumo del mare, il rumore delle onde e la brezza di settembre elevarsi dai fogli e avvolgere completamente il lettore. Tra mare e cielo non è solo il racconto di un'anima che si arrovella sulla riva, che respira a pieni polmoni e gusta il sapore agrodolce della vita, questo libro è un viaggio, una passeggiata in pineta come racconta l'autore stesso in una delle sue liriche, da godere accanto a una persona cara, attraversando i ricordi e anelando ai desideri che ci permettono di attendere con ansia un giorno in più. Non riuscirete a fermarvi durante questo viaggio su carta, probabilmente ingoierete tutte le emozioni d'un fiato, ma siamo sicuri che tornerete indietro per andare oltre, per gustare quella bontà che solo una masticazione lenta e consapevole permette di percepire. E allora vi auguriamo una buona passeggiata, raccomandandovi di non lasciarvi travolgere, oppure sì, ma di ripercorrere i vostri passi, perché quest'opera è un elogio della lentezza, della bellezza che sa cogliere solo chi si sa fermare ad ammirare un'alba, un tramonto, un cielo che si appoggia dolcemente sul mare""""." -
Com'è bella la nebbia quando cade
Un imprevisto, una piccola tessera di un puzzle che sembra coincidere con le rispettive parti e che si rivela, invece, e inaspettatamente, l'unico pezzo mancante di una verità che non doveva venire a galla. Un insignificante granello di sabbia adagiato sulla riva dei ricordi in grado di dare origine ad una tempesta che stravolge e annienta un'intera vita di false speranze e occasioni mancate. -
Racconto demenziale
Tutto ciò che avviene e si narra nelle pagine di questo Racconto è tutt'altro che un'opera demenziale se ne consideriamo i temi trattati e i picchi emotivi raggiunti, che la rendono cosa ben diversa da un'opera comica o buffa. Il protagonista-autore ci dischiude il suo mondo, interiore ed esteriore, i suoi conflitti e paradossi irresolubili, che trovano una momentanea tregua soltanto nell'esercizio della scrittura. Il carattere demenziale del romanzo va inteso prima di tutto in senso etimologico: de mente = fuori di testa, per cui la prima conseguenza di questa particolare scelta stilistica è la mancanza del controllo della mente pensante sull'opera che si sta via via componendo. Una parvenza di soluzione alle angosce dell'esistenza sembra svelarsi in quelle pagine che si aprono in un colloquio del protagonista con Dio. -
Maschere e corazze
"Maschere e corazze"""" è la storia della signorina Concetta Macaluso, una donna che deve lottare con l'amore e il rancore, il lutto, la solitudine e il senso di abbandono fino alla resa dei conti. È il racconto verosimile fino al dettaglio di quelli che nella vita hanno perso qualcosa e, rifiutandosi di accettare la realtà e in continuo contrasto tra quello in cui credono e ciò che istintivamente provano, finiscono per smarrire se stessi. Ricco di situazioni-tipo e casi tratti dalla quotidianità, il romanzo propone al lettore la possibilità di osservare i processi comunicativi che si intrecciano con le dinamiche relazionali filtrate dalle maschere indossate dagli abitanti di Panuro, un piccolo paesino della Sicilia tirrenica. Un libro arricchito da frasi ed espressioni tipiche del dialetto siciliano. Una commedia umana, che senza tempo si ripete." -
Steve... E le fiamme di luna
Ritornano Steve, Stephany e Paul nel secondo volume della saga, che ci portano in quel mondo che l'autore definisce ""fantastico"""", ma che possiamo piuttosto definire """"necessario"""", proprio perché nato dal bisogno dell'autore stesso di scrivere, quasi come uno sfogo o una liberazione. Una necessità, dunque, sempre più forte; una realtà in cui si è rifugiato, forse, ma che ha caratterizzato la sua crescita personale perché, si sa, """"Solo la fantasia ci salva la vita""""."" -
«Non perché è mio figlio...». Procuratori, genitori, direttori, scuole calcio. Agitare bene prima dell'uso
"Pako è veramente innamorato di questo gioco, che ha rappresentato il sogno di noi tutti, quando da bambini giocavamo fino a tardi e le mamme erano costrette a chiamarci a perdifiato per farci tornare a casa. Il suo è un amore viscerale, vero e profondo, raccontato anche con ironia. Leggere questo libro è un modo per riscoprire il senso alto, nobile di questo sport."""" (Enrico Flavio Giangreco)." -
Il castello delle bambole
Nove storie di antieroine che, in qualche modo, si sono scontrate con la difficoltà di essere donna in modo positivo e soddisfacente. Ma sotto ogni realtà, c'è tutto un mondo da scoprire e, con l'aiuto di un po' di fantasia, l'autrice ha raccontato la realtà che lei ha visto. E forse, qualche volta, è riuscita a vedere al di là di essa. -
Ascolta, o cuore
Lo sfondo di quest'opera è fatto da sorrisi di bimbi, sguardi spontanei e naturali. La purezza dei piccoli che ci mantiene integri. Vi è in questa cornice il senso più profondo dell'amore divino: noi siamo itineranti temporanei, ma il nostro amore è un legame così grande che l'infinito ne tiene memoria. -
Il mistero del bosco
Tre tecnici, un ingegnere e due assistenti che stanno eseguendo dei rilievi su un'area prospiciente un bosco sul Monte Volturino in Basilicata, vengono brutalmente assassinati. Un giornalista, che è tornato nei luoghi natii per rigenerarsi dallo stress della città, viene, suo malgrado, indotto a occuparsene. Si imbatterà in personaggi misteriosi, antichi dipinti e leggende medioevali. Ma non mancheranno amici scanzonati, celebrazioni di antichi sapori e del buon vino e, solo alla fine: lei, l'amara e sconcertante verità. -
La corona di sangue. Libro nero
Sì, i quattro vessilli sventoleranno nuovamente insieme e le armate degli Uomini, dei Giganti e dei Nani saranno di nuovo schierate l'una accanto all'altra contro le legioni del Male! Preparatevi, sciocchi figli di Dègath, perché tra le mura di Smeradilon troverete spade affilate e lance acuminate, asce taglienti e frecce appuntite, cuori impavidi e spiriti indomiti pronti alla battaglia e al sacrificio per la libertà! -
Se fosse l'occasione giusta
L'occasione di coronare un sogno. Il sogno di Emma: scrivere. Il suo unico confidente: il computer. Accompagnata dalla sua migliore amica, travolta dall'amore di una vita, imprigionata dai modi di fare della sua nemica, si ritrova a percorrere una strada fatta di intoppi, ostacoli, delusioni, ma anche di novità, grandi rivelazioni. Comprenderà qualcosa di nuovo, qualcosa che non ha mai percepito prima. Riuscirà a capire ciò che sente, ciò che prova. Il tutto, accompagnato da un pizzico di ironia. Quella, nella sua vita, non stenta a mancare. È parte principale di tutto ciò che fa, rendendola anche buffa. -
Ci sta interrogando la coscienza
Luigi Torroni torna con una nuova opera a discutere, e poetare, sugli ultimi accadimenti politico-sociali che hanno coinvolto l'Italia. Nessuno escluso, i principali protagonisti del palcoscenico contemporaneo vengono chiamati in causa nei suoi versi. Ancora una volta, l'autore richiama il suo lettore, invitandolo a prendere parte attiva alla vita della polis di cui fa parte. Un appello alla collettività quindi, un Grillo Parlante che, come accadeva a Pinocchio, esorta senza sosta alla presa di coscienza e di responsabilità per non essere spettatori passivi di una Storia di cui si è pienamente parte. -
L' insulto al di là della parola
"Ciao!! Cosa c'è di più bello di un sano, sincero e disinteressato """"ciao'' tra me e te che ancora non ci conosciamo? Questo perché ti voglio già dare la giusta chiave di lettura, a dispetto del titolo """"provocatorio""""... Già, perché è di una provocazione morale che stiamo per parlare, provocazione che consiste nel trovare la voglia e il coraggio di smontare tutte quelle angherie psicologiche che ci vengono perpetrate quotidianamente dalle molte persone che ci circondano. Sono sicuro che in te che sei stato attratto o attratta da un titolo del genere, probabilmente si annida già un minimo di senso di rivalsa. Attenzione... io non so nei confronti di chi o di cosa, ma tu sì!"""" (L'autore)." -
Grappolo di fiabe a lunga fermentazione
I buoni principi contenuti in ciascuno di questi ""acini"""" - modesti, a dire dell'autrice - se inculcati e lasciati a """"fermentare"""", sono lievito per una vita piena e illuminata. Sono favole che fanno da ponte a profonde riflessioni, portando nell'animo di chi le legge una stilla di Luce. Sono accompagnate da illustrazioni e da brevi, ma profondamente incisivi, brani della Parola. Perché l'animo va nutrito, curato e arricchito fin da subito e giorno dopo giorno. Solo in questo modo sarà copioso il raccolto. Età di lettura: da 4 anni."" -
I miei 12 UM. Lungo il cammino della vita
Nato un po' scherzosamente, come gioco di parole dopo un momento di meditazione e preghiera, da subito coinvolge per le immagini che evoca ed esplica; e per il messaggio che vuole far passare: mini-progetto cristiano in ""pillole"""", che se meditato e vissuto pienamente, vede abbracciare le tappe fondamentali di un vero e proprio cammino di vita cristiana, impegnativo e agonistico come uno sport."" -
Il grande dono
Kolvan, il timido e innocente ragazzo che fa un po' parte di tutti noi, partecipa come ogni anno alla corsa che coinvolge tutti i giovani nelle vicinanze con la speranza di scoprire il mistero infondato tramandato nei racconti dei più grandi. Si troverà ad affrontare un viaggio fantastico ai confini della realtà cercando di raggiungere la Sacra Montagna e superando sette prove. Grazie a una insolita e fedele guida, imparerà a vivere e amare con l'obiettivo di conquistare l'ambito e prezioso grande dono. -
«Ancora nonna!». I racconti della sera
"Quando c'era un'incombenza antipatica o un lavoretto da far fare a noi bambini, mia madre per addolcire la pillola si metteva a raccontarci delle storie. A volte erano belle, altre molto stravaganti, ma tutte avevano il potere di farci ridere, e così, senza che ce ne accorgessimo, il lavoro veniva svolto e il tempo passava più velocemente. Ad esempio, ricorderò sempre quella volta che al mercato mia mamma comprò una quantità incredibile di verdura, voleva preparare un minestrone; io e i miei fratelli pensammo che avremmo mangiato minestrone per mesi, tante erano le verdure comprate! Però bisognava lavarle, pulirle, tagliarle... e così via. Mamma per convincerci a far tutto questo ci raccontò la storia del Baccello scomparso. Così, mentre sgranavamo i piselli o pulivamo le patate, venne fuori la storia. Ora siamo grandi e sposati, tuttavia queste storie mia madre le racconta ancora ai nostri figli, che ripetono sempre """"Ancora nonna!"""", da cui il titolo di questa raccolta."""" (Fiammetta Murino)" -
Sara
Il romanzo Sara. Storia di una mula prende avvio da una delle periferie più povere e dimenticate di Palermo e si snoda poi attraverso Milano e la provincia dell'Italia settentrionale. La vicenda che vi viene presentata è quella della giovane Sara, attraverso la quale l'autrice vuole dare voce al disagio esistenziale di tutte le donne che si trovano o si sono trovate nella stessa situazione della protagonista, o semplicemente s'introducono con sguardo empatico nella narrazione del romanzo. Una storia fatta di sofferenze, di privazioni, di momentaneo riscatto e di sconfitta, ma al di là del racconto particolare, dell'esistenza individuale di Sara, c'è per la scrittrice l'intenzione di trasfigurare i dettagli in un romanzo che faccia da racconto emblematico di un percorso di smarrimento interiore e riscoperta faticosa di sé. -
Il profumo delle rose gialle
Il profumo delle rose gialle è essenzialmente uno sguardo femminile sulla vita, sguardo femminile su vicende di donne, vicende sempre diverse e variegate nelle dinamiche e negli sviluppi ma allo stesso tempo sempre riconducibili a una gamma di valori e di sentimenti ristretti, che poi corrispondono a quei valori della vita in cui tutti in un modo o nell'altro in un certo senso ci riconosciamo almeno una volta nel corso della nostra esperienza esistenziale. Si scontrano nel racconto le visioni e i modi di sentire l'amore di due personaggi, donne entrambe, madre e figlia, tanto diverse di temperamento quanto legate fino all'ultimo da un legame che non si lascia spezzare nemmeno di fronte al più basso dei tradimenti. Alla fine, quando tutto tornerà chiaro al lettore e ai personaggi stessi, risulterà subito evidente a quale dei due personaggi l'autrice accordi la sua preferenza e la sua empatia. -
Alfa 91
In questo libro Radmila Stajcic esprime una nostalgia estrema per la giustizia. E lo fa con parole semplici, con episodi quotidiani che ripercorrono delle normali giornate di un agente stagionale di Polizia Locale, seguendo però un ritmo onirico, sempre lievemente disconnesso dalla realtà dello spazio e del tempo.