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Il turismo conviviale. Bellezza, stupore, comunità
Il testo si propone di introdurre una nuova prospettiva epistemologica ed ermeneutica alla riflessione intorno al turismo religioso. Il turismo conviviale vuole essere la possibilità concreta offerta a un ospite e a una Comunità ospitale di vivere un'esperienza evocativa e generativa attraverso la narrazione dialogica della Bellezza che susciti la consapevolezza di uno stupore capace di trasformare un territorio in Locus Lucis. Il turismo conviviale, infatti, si propone come un modo attuale di inserire il lievito del Vangelo in un'esperienza profondamente umana qual è il turismo, dando inizio a un processo culturale avvincente - ma anche economico - che contribuisce a dare nuova coesione e forma alla cultura, aiuta ad allargare lo sguardo sui valori universali entrando in una convivialità delle differenze, in cui le culture dell'ospite e della Comunità ospitante vivono uno stile di reciprocità. -
Innovare il curricolo. Come muovere il curricolo dentro le scuole dell'autonomia
Il passaggio dai programmi ministeriali ai curricoli degli istituti autonomi è durato vent'anni, con momenti di grande eccellenza che spesso si sono intrecciati a momenti di stanchezza e ripetitività. È giunto il momento di innovare quello che si è fatto. E questo libro vuol solo cercare di dare degli spunti a questa innovazione necessaria. L'idea è quella di aiutare a ""innovare il curricolo"""", non di chiedere di rifarlo. Secondo l'autore, è necessario tenere fermi i documenti già redatti e integrarli, arricchirli, potenziarli. Con strumenti agili e aperti, che tocchino alcuni elementi del sistema, nella comprensione che il sistema si deve cambiare per piccole azioni, perché ha dimostrato difficoltà insormontabili a riformarsi. Il libro nasce da esperienze e ricerche che si sono poi mescolate con l'emergenza coronavirus."" -
Max Weber. Il problema del potere
Max Weber è tuttora al centro del dibattito in corso sui rapporti delle scienze sociali con la filosofia, la storia e il diritto. Come mai? Questo libro cerca di dare una risposta a questo interrogativo. Una prima risposta potrebbe far riferimento alla posizione interdisciplinare; in seconda istanza, è lecito pensare al sociologo interessato a fondare l'autonomia della propria disciplina, a differenza dei sociologi odierni che troppo facilmente si occupano dei temi richiesti o suggeriti dal mercato, e quindi si auto-degradano a «tecnici sociali» o giornalisti investigativi. Forse, c'è di più: Max Weber avverte in profondità, e ne viene straziato, la tensione della sociologia fra filosofia e storia, fra il teoretico e il vissuto, fra scienza e senso comune. -
Antropologico in filosofia
L'antropologico in filosofia è il discorso sull'uomo, fatto dall'uomo. E, per questo, ambisce a una visione integrale, non solo esperienziale, perché interpella ciascuno/a di noi. Il volume studia nel dettaglio la nascita dell'antropologia filosofica dall'antichità fino all'età contemporanea. Per capitoli, si analizzano, poi, i costituenti dell'essere uomo: il valore del corpo, il desiderio, la sessualità, il maschile e il femminile, la morte, l'immortalità dell'anima, la risurrezione della carne. Vengono affrontati anche temi di grande attualità. Da qui l'antropologia filosofica introduce all'etica, alla quale continuamente rimanda. Prefazione di Umberto Galimberti. -
Bestie di Satana. Storie di omicidi e demoni
Quando scoppia, nel 2004, il caso delle ""Bestie di Satana"""", è tutto chiaro fin dal primo giorno: un gruppo di ragazzi satanisti ha ucciso 4 persone negli anni. O forse, molte di più. I processi e le condanne che sono seguiti non si sono mai posti, però, alcune domande: quanto c'era di satanista nei loro crimini, a parte il nome? Quali altri moventi li spinsero a uccidere? Dove portano le contraddizioni nelle testimonianze dei pentiti? Sono stati davvero sempre affidabili e onesti? Perché i componenti del gruppo sono descritti in modo opposto da chi li conobbe? C'erano prove per dimostrare la colpevolezza di tutti? È paradossale che in tutta un'indagine su omicidi a sfondo satanico non sia mai stato sentito un esperto riconosciuto di nuove religioni, per capire cosa sia davvero il satanismo e la reale caratura satanica del gruppo. Fabio Sanvitale e Armando Palmegiani tornano indietro negli anni della caccia alle streghe, incontrano chi fece parte di quella storia, ripercorrono i luoghi, rileggono gli atti dei processi per cercare nuove risposte a domande che quasi nessuno, sulla vicenda delle Bestie di Satana, si è fatto."" -
Virus zombie
New York. Lucas sta tornando dal lavoro, quando, davanti agli schermi di Best Buy, resta come ipnotizzato guardando un servizio televisivo di dubbia certezza. Un giovane reporter sta documentando un anomalo attacco a morsi in un piccolo villaggio africano. Ancora confuso, Lucas raggiunge gli amici per un happy hour su un noto roof-top della città. Adesso è distratto dal ricordo di quelle immagini mosse, ma chiare ai suoi occhi, e non riesce a rilassarsi. Conosce una ragazza e con lei scambia qualche parola con la promessa di ritrovarsi. I giorni che verranno lo porteranno a dubitare delle certezze sulle quali ha costruito la sua esistenza, mentre un virus sconosciuto sembra impadronirsi del mondo, trasformando le persone in esseri aggressivi e privi di memoria. -
Orgoglio e sentimento
Libro candidato da Antonio Augenti al Premio Strega 2021rnL’orgoglio di un Paese, e il suo sentimento. Il potere per cambiare, che bisogna averlo, esercitarlo, prenderselo. Un romanzo che avrà influenza sul suo periodo storico: si legge tutto d’un fiato e forse domani sarà un classico, per chi vorrà capire i nostri anni Venti.«Nel romanzo Orgoglio e sentimento di Benedetta Cosmi il tempo della pandemia sembra appena sfiorato, pare allontanarsi sempre di più mentre la storia dei personaggi si addentra nel futuro» - Ida Bozzi, il Corriere della SeraCome nascono le amicizie? Complici una tempesta e un viaggio in treno, se lo domanderà un giornalista, metà ligure e metà lombardo, in pensione da poco, che metterà in discussione se stesso e la sua generazione. Si ritrovano nel romanzo i grandi temi d'attualità dentro le storie di famiglie, amori, compagni di scuola, sacrifici e sogni, in una straordinaria storia di formazione. Troviamo l'amicizia fresca di una generazione particolare a cui dà voce l'autrice attraverso Adriana, Olimpia e Giannenrico. E l'amore tra Sonia Benedetti Terra e Fabio Almanacco, nato davanti ai cancelli di una fabbrica milanese, salvata dalla chiusura. L'orgoglio di un Paese, e il suo sentimento. Il potere per cambiare, che bisogna averlo, esercitarlo, prenderselo.Proposto da Antonio Augenti al Premio Strega 2021 con la seguente motivazione: «Non è agevole riassumere il racconto che Benedetta Cosmi condivide con il lettore, seguendo le vicende di un gruppo di giovani all’ascolto dei quali, sul Frecciarossa Milano-Roma, si pone un anziano giornalista, da poco in pensione.rnSi tratta di una storia che accomuna vissuti individuali connotati, sì, da specificità, ma che nell’anno della pandemia sono tratti ad interpretare, con scambievole complicità e in modo contraddittorio, una stagione dalla quale dovrebbero ripartire con orgoglio e sentimento. Quali? Se l’orgoglio non si sposa con la saggezza e il sentimento, come qualcuno osserva, si esprime talvolta in modo mutilato, allora occorre attendere che il tempo possa sanare ferite e risolvere turbamenti e interrogativi individuali perché i modi di essere trovino modo di dispiegarsi.rnDa questo punto di vista il romanzo di Benedetta Cosmi, che, senza piegarsi alla moda, è certamente romanzo di formazione, si connota soprattutto come analisi politico-letteraria. I vissuti individuali dei protagonisti e la stessa relazione che li fa camminare insieme verso un improbabile 2036, quindicesimo anniversario del gruppo, non prescindono, infatti, dall’aggrovigliato intreccio dei tanti problemi che mettono duramente alla prova una generazione tenuta in sospeso: occupazione, salute, benessere non soltanto materiale, mutamenti sociali e culturali.rnSonia, Giannenrico, Adriana, Olimpia descrivono, nel modo di affrontare le sfide di una stagione difficile, i caratteri di una generazione fragile, sguarnita, ma che avverte intimamente il bisogno di riscatto sulla linea di un’utopia che, come tale, evidenzia il rapporto tra desiderio e azione, tra scopo e difficoltà di conseguirlo.rnL’autrice è dentro i personaggi che tratteggia con pennellate stilistiche di rara abilità. Qualcosa va, infatti, osservato sulle sue capacità espressive. La scrittura, colta e documentata, è forte, assolutamente moderna, asciutta; invia ininterrotte schegge di colore e di luce che mozzano la retorica... -
Ortoressia. Quando il cibo diventa ossessione
Quando la ricerca del ""buon cibo"""" diventa una ossessione capace di compromettere la sfera sociale, di portare all'isolamento personale, e di ripercuotersi sulla salute dell'individuo, si è in presenza di una condizione nota come ortoressia. Un disturbo ossessivo compulsivo ascrivibile alla sfera dei disturbi del comportamento alimentare, che può gravemente debilitare sul piano fisico ed emotivo chi ne viene colpito. Diversi sono i campanelli d'allarme precoci, ma ancor maggiori paiono essere gli elementi che possono indurre verso l'ortoressia, soprattutto in un periodo storico in cui i social network veicolano rapidamente messaggi potenzialmente distorti. La situazione si complica quando l'ortoressia si combina a ulteriori disturbi e in particolar modo con l'errata percezione corporea. Il testo affronta le tappe storiche di individuazione e definizione del problema, i test diagnostici, i principali fattori di rischio e le strategie terapeutico-preventive, il ruolo della famiglia e dell'ambiente. Presenta inoltre uno studio inedito che delinea l'attuale situazione in Italia, quali sono i soggetti maggiormente esposti e quali regimi alimentari possono indurre con più probabilità verso la condizione di ortoressia. Un testo utile ai professionisti della nutrizione, ai terapeuti e ai famigliari di soggetti a rischio o con diagnosi di ortoressia."" -
Adolescenti iperconnessi. Un'indagine sui rischi di dipendenza da tecnologie e media digitali
Dopo i Millenials o Generazione Y, una nuova generazione, che qualcuno ha proposto di denominare Post-Millenians o Generazione Z e che include i nati nel nuovo millennio, si affaccia sulla scena degli studi sociali. È una generazione che rispetto alle precedenti è caratterizzata da una socializzazione sempre più precoce all'uso delle tecnologie e dei media digitali. Gli adolescenti iperconnessi hanno accesso a tutti i canali che la Rete mette a disposizione, che normalmente accrescono le possibilità di svago, di informazione, di apprendimento e di intrattenere relazioni sociali. Tuttavia, nuove forme di dipendenza multimediale sono ormai ampiamente riconosciute come forme patologiche di utilizzo di questi canali, che hanno importanti ricadute rispetto al normale svolgimento delle attività quotidiane e all'equilibrio psicofisico dei soggetti che ne fanno uso. Il volume presenta e discute i risultati di una ricerca sociologica condotta su un campione di 3.302 studenti iscritti alle scuole secondarie superiori romane per indagare in profondità, secondo una prospettiva mista, i fattori di rischio - di natura sociale, relazionale e identitaria - che si connettono in modo caratteristico alla dipendenza da Internet, smartphone, social network, videogames e piattaforme streaming. -
Il denaro non vale nulla finché non si spende
"Il denaro non vale nulla"""" è un libro di filosofia alla buona, in cui per renderlo comprensibile a chiunque e di facile lettura, al posto della teoria c'è l'aneddotica. Sempre divertente e anche commovente, è utile e istruttivo. Non è un saggio di critica al denaro né a chi ne possiede. Anzi, auspico che tutti ne abbiano in abbondanza e, comunque, in quantità sufficiente per vivere senza problemi. Raccomando di approfittare del denaro per godere il più possibile della vita. Tenere il denaro sotto il materasso è come non averne. Serve per acquistare beni che ci consentono una vita più comoda e più confortevole. Accumularne non è il fine migliore. Non bisogna amare il denaro ma la vita, che ci riserva tante emozioni che non costano nulla. Dopo aver letto il libro saprete quasi tutto su vantaggi e inconvenienti che riguardano il denaro. Capirete pure come custodirlo e investirlo, come proteggerlo da truffe e insidie, e come farne a meno quando non ce n'è." -
Fellini onirico. Il «lavoro notturno» del grande Maestro 1973-1990
Dopo aver letto i due volumi de Il libro dei Sogni di Fellini come una sorta di romanzo, avvincente e affascinante nello stesso tempo, con delicatezza li abbiamo commentati, per provare a renderli un po' più comprensibili. Lo avevamo fatto per il suo Volume Primo: 1960-1968, e ora abbiamo continuato il nostro lavoro con il commento al suo Volume Secondo: 1973-1990. Il diario onirico di Fellini è un documento di inestimabile valore per la quantità di sogni che il Maestro ha avuto la costanza di trascrivere, commentare e rappresentare graficamente per tanti anni, in maniera dettagliata e artistica nello stesso tempo. Impegno e intuizione sorprendenti lo hanno condotto a scrivere ipotesi sempre molto precise e attendibili sul significato dei suoi sogni, sui ""consigli"""" che per loro tramite stava man mano ricevendo, naturalmente legati alla vita diurna. Possiamo ipotizzare che questa ricerca assidua e commovente abbia contribuito alle decisioni fondamentali della sua vita, sia professionali che sentimentali, umane in senso lato, aiutandolo a scoprire chi fosse veramente, per utilizzare i suoi talenti geniali al meglio delle potenzialità e per riuscire a sopravvivere nei momenti particolarmente difficili che a volte ha vissuto, come tutti. Il Libro dei Sogni era per lui una sorta di amico fidato al quale si dedicava ogni volta che ne aveva la possibilità e che custodiva gelosamente, rendendosi conto che mostrarlo avrebbe voluto dire svelarsi nella profondità ed intimità del suo animo. Sappiamo che Fellini cominciò a trascrivere i sogni dopo aver conosciuto Ernest Bernhard, il grande psicoanalista allievo di Carl Gustav Jung, e che la loro influenza è come un'aura che ammanta tutto il lavoro del grande Maestro del Cinema. Insomma è un vero e proprio """"lavoro notturno"""", come lo definiva lui stesso. Ciò rende Il Libro Dei Sogni un testo unico ed irripetibile, e nello stesso tempo fonte di riflessioni importantissime sul senso della vita e sui misteri che ci circondano."" -
Comunicare il bene: identità, strategia e innovazione
Studiosi di trasformazioni sociali, di processi comunicativi e di riforme giuridiche si interrogano sui cambiamenti che investono oggi la società civile a partire dalla specificità del terzo settore, colta attraverso l'esperienza dell'associazionismo di ispirazione cristiana. Oggetto dell'indagine che il volume presenta sono le 29 realtà associative appartenenti al Copercom (Coordinamento delle associazioni per la comunicazione) che hanno raccolto le domande di ricerca poste dagli autori, per riflettere sulla dimensione sociale, culturale e normativa dei cambiamenti in atto. Attraverso le testimonianze restituite dalle interviste semi strutturate rivolte ai loro presidenti, il testo intende proporsi come una piccola bussola in grado di aiutare non solo le stesse Associazioni del Coordinamento, ma anche altre espressioni del terzo settore a ritrovarsi, rileggersi e riposizionarsi nella complessità del contemporaneo. Se, infatti, assumiamo con convinzione l'idea che la comunicazione è ""un'operazione autenticamente sociale"""", capiamo come tutta la vita individuale e collettiva possa assumere un valore più alto se ispirata da logiche e prospettive attente alla persona."" -
Un gradino dopo l'altro. Una guida metodologica per contrastare il bullismo e cyberbullismo a scuola
Il seguente volume, diviso in tre sezioni, vuole rappresentare una risorsa strategica per guardare all'integrazione metodologica come ad un continuum evolutivo da valorizzare in ambito scolastico. Nella prima sezione, partendo dalla definizione del modello di costruzione narrativa, si delinea lo spazio di intervento psicologico individuale con una ragazza liceale, vittima di bullismo, quale cornice per sviluppare un percorso evolutivo preventivo. Nella seconda sezione, viene rappresentato l'elaborato narrativo, ""Un gradino dopo l'altro"""". Nella terza sezione, in linea con il modello di action research esperito nel progetto di Alternanza Scuola Lavoro, la storia elaborata dall'adolescente di 14 anni, diventa un ponte narrativo che predispone la guida educativa a condurre il discente, nell'analisi graduale di un'esperienza relazionale di condotta aggressiva subita."" -
La formula per la felicità. Etica nuova per una nuova specie
Quale risposta ai dilemmi e alle contraddizioni della ipermodernità? Attraverso un excursus lungo la storia millenaria di homo sapiens, un viaggio che unisce le recenti scoperte scientifiche sul funzionamento del cervello umano ai più urticanti nodi sociali della contemporaneità. Una diagnosi severa sul nostro tempo cui segue una terapia di uso pratico, caratterizzata da un approccio mentale esplorativo, coniugato ad alcuni immobili morali del paganesimo e ai cardini concettuali di un Cristianesimo privato della illusoria promessa oltremondana. Una sfida personale che, partendo dagli eterni problemi connaturati nella mente umana, ""sfonda"""" la parete dell'Altro superando sia il principio di piacere che la naturale tendenza alla prevaricazione, per impossessarsi di una prospettiva nuova ove l'homo editus nell'esprimere il proprio potenziale irradia benefici concreti alla propria specie, attraverso un uso responsabile e non antropomorfizzante del """"Dio/partner"""", costituito dalla sua creatura più promettente e più inquietante: la macchina."" -
Don Milani e noi. L'eredità e le sfide d'oggi
L’opera fornisce un quadro organico e completo dell’eredità consegnataci da Don Milani, ponendone in risalto l’estrema attualità e svelandone altresì aspetti rimasti fino a questo momento più in ombra nel difficile lavoro di ricostruzione e interpretazione critica della sua biografia intellettuale e del corpus complessivo dei suoi scritti. -
Cultura materiale ed educazione
Il dialogo tra i contributi del volume si dipana tra educazione e archeologia, e ha sullo sfondo l'Educazione al Patrimonio quale si è venuta ad affermare e delineare in ambito europeo e nazionale a partire dagli anni '80 del secolo scorso. L'educazione alla cultura materiale è il luogo dialettico in cui sviluppare un'idea di comunità considerata l'habitat privilegiato e ancora attuale per una concezione di soggetto che, per quanto trasformato rispetto al soggetto dell'età moderna, resta la bussola per l'orientamento educativo, e vitale, etico, politico. La comunità qui delineata garantisce la condivisione di immaginari collettivi attraverso l'esercizio della responsabilità, nello scenario dell'ecologia sociale integrale, e si declina a partire dalle scelte educative, in spazi di ricerca aperti ad alleanze trasversali, impegnati nello sviluppo di saperi comuni, nella restituzione alla complessità attraverso le dimensioni del tempo, dello spazio, del corpo. -
Coronavirus. La paura il coraggio l'impegno. Frammenti di emozioni e pensieri
Molte sono le persone, intellettuali di professione e non, che hanno sentito il bisogno di esprimere, nel periodo del lockdown, le proprie riflessioni, i propri sentimenti, la propria ""reclusa"""" quotidianità. Anche l'autrice si interroga e si sofferma, con una accurata analisi in chiave psicologica e filosofica, su quanto questo straordinario evento abbia potuto generare nelle nostre menti. Ma lo fa con un atteggiamento particolare, ponendosi cioè contemporaneamente come vittima potenziale e, da una posizione paradossalmente privilegiata, come osservatrice e """"testimone"""" del fenomeno. Costruisce in tal modo una complessa narrazione in cui affronta tematiche interessanti e profonde come quelle della paura, dello """"spaesamento"""", del coraggio, del dominio di sé. Tematiche che, anche partendo dai fatti accaduti, prescindono dai ristretti limiti temporali del contingente storico e trascendono, comprendendola, la stessa attualità."" -
Amnesie
È possibile uccidere e poi dimenticarsi di averlo fatto? È possibile descrivere l'assassino in un modo e poi cambiare idea, disegnandolo nel modo opposto? È possibile descrivere perfettamente la scena di un crimine senza esserci mai stati, senza averlo commesso? E fingere di essere un'altra persona così bene da ingannare tutti e dimenticarsi chi si è realmente, è possibile? La risposta a tutte queste domande è sì. Fabio Sanvitale e Armando Palmegiani vi portano in un'altra delle loro indagini. Dopo aver gettato luce su numerosi cold case italiani - tra cui l'omicidio di Pier Paolo Pasolini - visitano i luoghi del delitto di Cogne e della strage di Erba, studiano gli atti processuali, parlano con gli esperti, indagano nei misteri della mente e della testimonianza. Annamaria Franzoni ha dimenticato quello che ha fatto? E siamo sicuri che Olindo e Rosa siano i veri colpevoli? -
Mirella Gregori. Cronaca di una scomparsa
Roma, 7 maggio 1983. Un sabato pomeriggio come tanti. Mirella Gregori, 15 anni appena, è in casa con i suoi genitori. Il suono del citofono, Mirella risponde, parla pochi secondi e poi dice alla mamma che la sta aspettando un amico. Scende le scale e non farà più ritorno. Tutte le ricerche da quel momento non porteranno a nulla e l’angoscia per quella scomparsa accompagnerà per sempre la famiglia Gregori. Il racconto di questo percorso infinito e doloroso diventa la cronaca di un ricatto contro una famiglia che ha dovuto subire un macabro rituale disseminato di indizi e sospetti che hanno legato il destino di Mirella a quello di Emanuela Orlandi. Mauro Valentini riscrive la storia di questa scomparsa con gli occhi di chi l’ha vissuta sulla propria pelle, attraverso i ricordi della sorella Antonietta e la lettura ragionata dei fatti e dei tanti indizi lasciati tra le dita dei suoi familiari, per ricomporre un puzzle senza incastri che ha coinvolto a vario titolo Papa Wojtyla, Sandro Pertini, Alì Agca e i servizi segreti. Prefazione Pietro Orlandi. -
Pedagogia cooperativa. Le pratiche Freinet per la scuola di oggi
Célestin Freinet è stato uno dei grandi educatori del Novecento. Insieme agli altri insegnanti della sua rete cooperativa ha ideato per la scuola modalità di lavoro regolate dalla presenza di un patto collettivo fondato su due fattori: l'ambiente, cioè la creazione di una comunità al servizio di tutti e di ciascuno, i materiali e le ""tecniche"""", cioè pratiche finalizzate e materiali messi a disposizione per realizzarle. La classe cooperativa non è regolata da un ordine formale. È un ambiente vivo e aperto, pronto a cogliere tutte le occasioni possibili per apprendere. Questo libro vuole colmare un vuoto nella letteratura pedagogica di questi anni, in quanto presenta in modo organico la pedagogia Freinet nelle sue pratiche e nei principi che le ispirano. Prefazione di Philippe Meirieu.""