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Storia della filosofia politica. Vol. 2: Da Machiavelli a Kant.
L'avventura moderna della filosofia politica inizia con la rottura radicale di una tradizione millenaria: la rivolta di Niccolò Machiavelli contro ogni indebita intrusione di pregiudizi metafisici, etici e religiosi nel dominio delle cose politiche, concepito ormai come un mondo a sé stante, con propri principi e proprie leggi. Da allora ogni filosofo ha dovuto misurarsi con le idee del ""segretario fiorentino"""" e prendere posizione pro o contro: o per trarre da quei presupposti le conseguenze estreme e porre così le basi della contemporanea scienza avalutativa della politica o per rivendicare - è il caso di Kant - il primato dell'etica e affermare ancora una volta un universo di valori che è compito del filosofo indicare, mercé l'uso pubblico della ragione, all'umanità tutta. Da questo confronto critico il patrimonio di idee, principi e concetti della filosofia politica si è ulteriormente arricchito, e questo secondo volume della storia curata da Leo Strauss e Joseph Cropsey ci consente di impadronircene e gettare così un po' di luce in un mondo in cui l'aspra fatica del pensiero sembra sconfitta, definitivamente, dal culto dell'effimero, dalla seduzione della chiacchiera e dalla tentazione di esorcizzare ogni problema umano, in primis le questioni politiche, nella fantasmagoria di uno spettacolo ininterrotto."" -
Potenziamento e destino dell'uomo. Itinerari per una filosofia dell'enhancement
Il dibattito sul potenziamento dell'uomo per mezzo di interventi biomedici è divenuto centrale nell'attuale scenario filosofico: da un lato i fautori della sua radicale trasformazione, con i transumanisti in prima linea, dall'altra i difensori della natura umana, che sarebbe minacciata dalla complessiva alterazione di tratti psicofisici essenziali. Il presente volume intende proporre un itinerario di riflessione che, andando alla radice del concetto di enhancement, si ponga al di là della contrapposizione tra bioprogressismo e bioconservatorismo. Un lavoro di scavo il cui obiettivo è contribuire a delineare e sviluppare i tratti specifici di un concetto che non va ricondotto interamente ad una logica di tipo quantitativo (enhancement come mera implementazione) ma, al contrario, possa proporsi quale fondamentale categoria ermeneutica in grado di inquadrare i cambiamenti in atto nelle scienze biomediche e la strutturale apertura dell'essere umano a possibilità d'essere sempre inedite. -
«Il principe» di Leon Battista Alberti. Pensiero civile e filosofia della storia
Con l'ironia tagliente e il turbinio di maschere del suo ""Momus. O del principe"""", Alberti celebra gli ideali civili e la vita attiva, proponendo un'autentica arte del buon governo e una concezione del divenire e dell'agire umano precorritrice di alcune fra le più importanti teorizzazioni sette-ottocentesche. Circondati e incalzati dal carnevale di governanti e mortali, al grido """"Tu simula e dissimula!"""" ci inoltriamo nella narrazione di un ideale storico-politico e morale, una rivisitazione dei nessi causali e concettuali fra passato e futuro che riscrive il corso del tempo e, in esso, il nostro ruolo tragico di attori. Così il """"Momus"""" si affaccia sulla soglia di una nuova epoca, e crea lo spazio scenico sul quale l'antico e il moderno recitano la loro irriducibile contesa."" -
Rispetta gli altri come cose
La tradizione kantiana in etica sostiene che gli esseri umani non devono essere trattati solo come ""mezzi/cose"""" ma anche come """"fini"""". Io affermo provocatoriamente che gli esseri umani debbano essere trattati come """"cose"""", nel senso che devono essere rispettati come spesso - ormai - sono rispettate solo le cose: libri, reti e mezzi informatici, bandiere, dipinti, opere d'arte, sistemi ecologici, culture, istituzioni, che oggigiorno sono trattati come se avessero valore (morale) intrinseco."" -
Un contadino in mezzo al mare. Viaggio a piedi lungo le rive da Castelnuovo a Framura
"Uomo di terra"""" come ama definirsi, Maurizio Maggiani narra della sua infanzia vissuta a pochi chilometri dal mare eppure da esso tanto distante per abitudine e tradizione. Nella piana che si stende sotto Castelnuovo Magra, racchiusa tra le pendici dell'Appennino tosco-emiliano, le spiagge sabbiose della Toscana e le montagne a picco sul mare delle prime propaggini liguri, vive negli anni cinquanta un mondo contadino ancora legato alla terra e ai suoi ritmi antichi. La scoperta del mare, quando finalmente avviene, rappresenta per l'uomo e lo scrittore l'inizio di un nuovo modo di vivere, in cui l'enorme distesa di acqua sempre in movimento entra a far parte del suo essere." -
Una fuga
Louise Assolant, giovane diciassettenne della borghesia parigina, si presenta nello studio di un'avvocato confessando di aver commesso un reato; immediatamente dopo scompare. L'avvocato, i genitori e alcuni amici di famiglia si mettono sulle sue tracce. Su questo semplice spunto narrativo si esercita lo sguardo distaccato di Emmanuel Bove. Dall'accumulo di dettagli infimi, di notazioni all'apparenza superflue, prende forma una scrittura compiuta e di alta intensità emotiva. -
La montagna
Opera complessa, insieme racconto di viaggio, allegoria storico-culturale sul rapporto uomo/natura, riflessione sui saperi contemporanei. ""La Montagna"""" può essere letta come il coronamento di un programma tenacemente perseguito, quello della 'bella città universale', in cui tutti gli esclusi trovano il loro diritto, anche gli animali, i semplici per eccellenza, i più innocenti, i più sventurati."" -
L' «errore filosofico» di Martin Heidegger
"L'errore filosofico di M. Heidegger"""" affonda le sue radici nella presupposizione della verità da cui, fin dalle sue origini, ha preso le mosse il progetto di una comprensione e interpretazione dell'Essere a partire dal tempo. Ogni filosofia, al suo inizio e alla sua fine, non fa che dispiegare il proprio presupposto. Infatti il presupposto della filosofia non è qualcosa che sta prima e al di fuori di essa, e che entra in gioco di tanto in tanto, e possibilmente in modo occulto. E', anzi, l'apertura dell'Intero stesso, proprio ciò che c'è da principio, costantemente, fino alla fine e che permane nel dispiegamento." -
Autoritratto di un uomo scontroso
André Gide riesce in queste pagine, come nei suoi ""Diari"""" e nei grandi romanzi, a coniugare la chiarezza cartesiana della lingua francese con il rigore morale dell'etica protestante."" -
A Napoli
"A Napoli"""" è una delle ultime conferenze che il grande scrittore francese tenne nel secolo scorso. Sull'onda dei ricordi, in particolare dei suoi viaggi in Italia, Gide esprime tutta la sua simpatia e ammirazione per la città del Vesuvio, per i suoi abitanti e in genere per l'Italia." -
L' adultera
Pubblicato nel 1882 questo breve romanzo - il cui titolo in italiano, come nell'originale tedesco, ricorda il famoso quadro del Tintoretto - inaugura in Germania una narrativa che ha per protagonista quell'alta borghesia dell'età di Bismarck, di cui Thomas Mann descriverà successivamente la decadenza ne ""I Buddenbrook""""."" -
Sentiero e metodo. Sulla fenomenologia ermeneutica del pensiero della storia dell'essere
Nella sua interpretazione del pensiero heideggeriano, l'autore sottolinea come il sentiero percorso dal filosofo sia stato un cammino accidentato, non privo di difficoltà e di rischi, compreso quello di condurre il viandante in un vicolo cieco, o di trovarsi nell'oscurità di una selva. Ma a questi pericoli Heidegger ha potuto via via sottrarsi restando fedele all'originaria opzione ermeneutica. -
Adolescenza a Kazan'
La formazione culturale e spirituale di un rampollo della piccola nobiltà russa di frontiera nei primi anni del XIX secolo, tra le mura austere e la disciplina militare del ginnasio di Kazan', gli spazi infiniti e la natura rigogliosa delle terre sud-orientali dell'impero zarista. Sergej, ragazzino dall'intelletto precoce e dalla sensibilità forse troppo acuta, diviso tra due mondi contrapposti e apparentemente inconciliabili, vive esperienze straordinarie; forti emozioni che ne determineranno per sempre il carattere e le inclinazioni. -
Il diritto alla filosofia dal punto di vista cosmopolitico
Jacques Derrida si interroga su una certa internazionalizzazione in corso della filosofia, del suo insegnamento come delle sue pratiche, ricerche o esperienze. Quali sono a questo riguardo le responsabilità di ogni filosofo, attraverso la sua lingua, la sua tradizione, la sua nazionalità? Appare indispensabile una riflessione sulla filosofia, e in particolar modo sulla filosofia del diritto che fonda istituzioni quali l'ONU, l'UNESCO, etc. Derrida inscrive le sue riflessioni preliminari sotto il segno di un testo celebre e singolarmente ""attuale"""" di Kant (Idea per una storia universale dal punto di vista cosmopolitico, 1784), che richiede al contempo il rispetto, la rilettura e alcune domande."" -
Le forme dell'Europa. Spinelli o della federazione
Il saggio introduttivo affronta tre momenti particolarmente significativi della vita e dell'azione spinelliana: la genesi del manifesto di Ventotene; il contributo al negoziato della Comunità europea di difesa e della Comunità politica; il trattato-costituzione approvato dal Parlamento europeo del 1984. Attraverso il filo rosso dell'opera e dell'azione spinelliana, il libro esamina e illustra le tre scuole del pensiero europeo: quella federalista di Spinelli, quella funzionalista di Monnet e quella interrogativa di De Gaulle. Dal loro confronto emerge il complesso percorso dell'integrazione europea, un percorso che procede per squilibri dinamici e in cui le tre forme, al tempo stesso, si combattono e si contaminano. Prefazione di Tommaso Padoa-Schioppa. -
Ogni uomo è un marinaio che mai cessa il navigare
La scrittura dell'Anonimo genovese invita ad avventurarsi tra i vicoli, i sapori e il mare della Superba, nonché a rivalutare alcuni nodi fondamentali del nostro esistere. Il duro lavoro manuale, il desiderio del viaggio e della ricerca, l'amore per le cose vicine e il timore di ciò che è ignoto, sono infatti temi che si rincorrono nelle poesie in dialetto genovese di Lucchetto, l'Anonimo vissuto alla fine del Duecento. I trenta componimenti qui presentati, scelti e riscritti in italiano da Tonino Conte e illustrati da Flavio Costantini, offrono l'opportunità di riscoprire un gioiello della tradizione letteraria italiana. -
Alternative alla vita. Esistenza e filosofia
"Alternative alla vita"""" è caratterizzato dalla compresenza di tre piani. Vi si trovano i due piani classici dell'opera saggistica, cioè un discorso teoretico originale e il richiamo critico ai grandi autori della tradizione, in questo caso soprattutto Spinoza, Hegel, Leopardi, Kierkegaard, Nietzsche, Rensi e Freud. Ma questi due piani si innestano su uno narrativo, dominato dalla figura di un singolo, Akronos, cosicché questo testo potrebbe intitolarsi anche """"fenomenologia di uno spirito"""". Akronos è la figura dell'inquietudine e della protesta che vede e denuncia lucidamente come la realtà sia sostanziata di in-giustizia e di violenza ma non ha la radicalità di abbandonarla, si limita a rasentare il nulla e cerca una mediazione con la realtà." -
Humour
Con senso della misura, ma non senza ambizione, Simon Critchley prova a rispondere a parecchi interrogativi poco esplorati che riguardano la natura dello humour: perché usiamo il riso per farci beffe della morte? Perché molti comici tendono ad essere depressi? Lo humour è sovversivo o rafforza lo status quo? Che cosa c'è dietro le battute sessiste e razziste? L'umorismo è una faccenda privata o ha una natura condivisa, sociale? L'autore tiene particolarmente all'idea che l'aspetto umano dello humour consiste nel ridere di sé, nel trovare se stessi ridicoli; ma sinceramente, non per ipocrita opportunismo. Allora lo humour diventa un potente antidepressivo, grazie al quale, invece di fuggire la realtà, possiamo farle fronte. -
Caproni poeta dell'antagonismo e altre occasioni esegetiche novecentesche
Il libro raccoglie e condensa i risultati di una ricerca in cui l'autore è impegnato da anni, non senza incessanti difficoltà, ma con fiducia nel dialogo. Pozzi, Negri, Luzi, Turoldo, Ranchetti, Florio, Caproni costituiscono l'intelaiatura del libro, nel quale la tessitura della voce del testo, attraverso le varie fasi che l'hanno segnata nell'iter da una opera all'altra, risalta nella pienezza policroma della sua complessità, dei suoi multiformi risvolti assunti nel fluire del tempo. Anche se ciascun saggio è autonomo rispetto agli altri, tutti sono uniti da una medesima ispirazione di metodo, nonché da un tema comune: il Novecento letterario. ""Addenda"""" ai """"libri degli altri"""" - felice espressione cara a Calvino - chiudono il volume."" -
Il Poeta, l'Alchimista, il Demone. La dottrina tetravalente dei temperamenti poetici di Gaston Bachelard
Da sempre stregati dal richiamo delle sostanze, poeti ed alchimisti sono, per Bachelard, coloro i quali traducono in immagini l'incantamento che la materia esercita sulla psiche, incantamento tanto più forte quanto più profonda è stata la loro confidenza con le sostanze elementari, quanto più essi le hanno manipolate, elaborate, ""trasmutate"""". Signori del fuoco, dell'acqua, dell'aria e della terra, Novalis, Poe, Nietzsche e Goethe, """"tipi poetici fondamentali"""", intrecciano il proprio gesto con l'opus alchemicum di Boerhaave e Fabre, Boehme e Robinet, instaurando con gli elementi una confidenza che li rende sensibili ad accoglierne le suggestioni e ad innestare su di esse le proprie dinamiche psicologiche, immaginarie, stilistiche, letterarie.""