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Puglia. Villaggio Cavatrulli. Ediz. illustrata
Il secondo volume della collana ""XXI. Guide d'artista"""", dedicato alla Puglia, esplora la regione attraverso la ricerca dell'artista barese Fabrizio Bellomo. Seguendo il paradigma dei giochi infantili di esplorazione, la sua indagine conduce a perlustrare un paesaggio di scarto, composto di pieni e di vuoti, di forme concave e architetture di risulta, che un popolo di cavatori ha plasmato secolo dopo secolo, asportando pietre e svuotando masse per costruire altrove. Nella visione di Bellomo le stesse forme residuali, le stesse cavità lasciate dalla millenaria attività di estrazione del tufo e della pietra leccese acquistano il valore di architetture a cielo aperto che scolpiscono nell'immaginazione dell'artista la possibilità di creare un nuovo spazio di pietra da popolare, il Villaggio Cavatrulli. Si tratta di un'utopia realizzabile, immaginata come sintesi scultorea di un'estesa mappatura del territorio cavato; l'opportunità di compiere l'operazione di cavatura con la valenza di un gesto architettonico progettato a priori. Il volume, nella forma di un leporello, illustra una selezione di immagini raccolte da Bellomo percorrendo e ripercorrendo la regione e include un piccolo libro in cui sono riuniti scritti, elaborazioni e riflessioni dell'artista sul progetto."" -
Matto come un cavallo. Cavallo e cavaliere nell'opera di Marino Marini. Ediz. illustrata
Della produzione scultorea di Marino Marini la serie dei Cavalli e Cavalieri è per Vittorino Andreoli la sola che affascini la sua mente di psichiatra. L'autore compie dunque un affondo sul tema del cavallo e del cavaliere, da considerare come un insieme che diventa nell'opera di Marini un topos, la rappresentazione del rapporto tra l'uomo e il mondo. In questo studio, Andreoli segue le vicende biografiche di Marino Marini avvalendosi della letteratura critica e degli scritti dell'artista, ricava dalla propria memoria le immagini di cavalli - romanzesche, artistiche, bibliche e persino familiari - che hanno attraversato la sua vita e la storia, per preparare lo sguardo a soffermarsi su come la coppia cavallo-cavaliere subisca una metamorfosi nell'arte di Marini: da forma nello spazio che unisce linee verticali (l'uomo) e orizzontali (l'animale) in un'architettura statica di calmi equilibri, l'insieme, nelle opere degli anni cinquanta, risulta ribaltato e viene rovesciato il ruolo di dominio del cavaliere sul cavallo, fino a invertire l'orientamento degli elementi e a rendere tragiche e indistinguibili le forme dell'uno e dell'altro. Lo psichiatra segue quindi le variazioni di questa geometria delle relazioni umane, proponendo di approfondirne la comprensione attraverso i disegni di Elena Bombardelli che traducono in linee essenziali le sculture di Marini. L'analisi si conclude con una riflessione su Marino Marini come scultore tragico: i toni apocalittici che l'artista stesso usava per descrivere le sue statue di cavalieri, sempre meno abili domatori di cavalli tornati a essere selvaggi, inducono a percepire una rottura tra l'uomo e il mondo, l'immagine triste e drammatica della società del Novecento che bene rappresenta anche il tempo presente. -
I Pandolfini e il palazzo. L'impronta di Raffaello architetto
Nel cinquecentenario della morte di Raffaello, il vivace dibattito sulla paternità progettuale di Palazzo Pandolfini a Firenze, attribuita da Vasari all'urbinate, è alimentato di nuova linfa nel presente volume dedicato alla storia della famiglia e alle fasi costruttive dell'avita dimora: la più romana tra le residenze fiorentine di primo Cinquecento e l'unica architettura cittadina a poter vantare un'impronta raffaellesca. Sulla base di documenti inediti in parte conservati nell'archivio di famiglia o riscoperti all'Archivio di Stato di Firenze, come le seicentesche memorie di Filippo Pandolfini, i quattro autori hanno potuto aggiungere preziose informazioni a quelle già note alla critica e ricostruire una storia tanto capillare quanto avvincente: di pari passo con le vicende della stirpe di notai e giuristi, vescovi e cardinali, eruditi, letterati e soldati giunta in città dalle terre di Signa, di cui Domenico Savini ha indagato le origini duecentesche sotto il profilo araldico, storico e genealogico, si seguono gli episodi salienti dell'edificazione entro le mura urbane della dimora di delizia di Giannozzo Pandolfini, riflesso delle aspirazioni e delle relazioni intrattenute dal vescovo di Troia, in primo luogo con papa Leone X il quale può verosimilmente aver sostenuto la redazione del primo progetto da parte di Raffaello. Il nome del vescovo, insieme alla data MDXX, campeggia nell'iscrizione latina che corre sotto il cornicione del palazzo magnificamente messo in opera dai Sangallo; i saggi di Francesca Carrara Screti illustrano il lungo e discontinuo andamento della fabbrica, giungendo ad anticipare l'apertura del cantiere nel primo decennio del XVI secolo e analizzando i passaggi ereditari e l'avvicendarsi dei proprietari tra Seicento e Settecento a confronto con i conseguenti interventi di ampliamento fino alla costruzione dell'ala bassa su via San Gallo. Francesca Parrini affronta invece con nitida chiarezza le decorazioni delle cosiddette stanze dei vescovi, approfondendo alcuni aspetti dell'articolato programma iconografico delle pitture commissionate da Giannozzo Pandolfini e dal nipote Ferrando, suo successore alla cattedra episcopale pugliese. Corredato di un albero genealogico che comprende i componenti principali della discendenza dal capostipite Pandolfino da Signa alle ultime generazioni, il volume si chiude con lo studio di Silvio Balloni in cui l'autore ci accompagna attraverso l'Ottocento sino alla contemporaneità nella storia familiare, segnata da brillanti personalità come quella di Eleonora Pandolfini, e nella successione di importanti lavori strutturali, interventi decorativi e restauri del palazzo e del giardino, ripercorsi attraverso documenti e progetti inediti. Emerge così, in un perfetto equilibrio tra libro di ricordi familiari e studio scientifico, un'accurata disamina della storia del palazzo e della famiglia che ancora oggi lo abita e di cui il volume testimonia l'appassionato impegno nella tutela della dimora e nella conservazione della memoria storica. -
Il restauro delle oreficerie
L'undicesimo volume della collana Le Antologie di ""OPD Restauro"""" è dedicato al restauro conservativo sui prodotti dell'arte orafa, che è stata in alcuni periodi, come durante il Medioevo, una vera e propria arte-guida. Come spesso accade per le cosiddette """"arti minori'"""" inizia molto tardi ad impostarsi una teoria del restauro con specifici riferimenti all'oreficeria, nonostante l'evidente necessità di sottrarre queste opere a interventi non professionali. Nasce pertanto in tempi relativamente recenti, nel 1979, il Laboratorio di Oreficeria dell'Opificio delle Pietre Dure, ma sempre all'avanguardia nell'utilizzo della tecnologia (è stato il primo a livello mondiale a utilizzare la saldatura a mezzo laser). Nei quaranta anni di attività il laboratorio si è avvalso, essendo le opere di oreficeria spesso polimateriche, anche della preziosa collaborazione con gli altri laboratori attinenti ai diversi settori dell'Opificio, rendendo possibile affrontare situazioni conservative particolarmente varie e complesse di cui questo volume è testimone."" -
Guida breve ai Musei civici di Pistoia. Ediz. illustrata
Questa agile guida costituisce un viatico accogliente e aggiornato per un itinerario che collega tra di loro edifici e collezioni che rappresentano la ricchezza culturale e artistica di Pistoia, città appartata ma sempre protagonista e attiva, nelle vicende italiane. -
Sonus. Firenze, Museo dell'Opera del Duomo
Sonus 1 Firenze inaugura la prima collana dedicata all'iconografia musicale presente nei musei italiani. Ideata e curata da Barbara Aniello, Sonus nasce allo scopo di rivelare la bellezza di sculture, pitture, ricami, affreschi, mosaici a soggetto musicale delle più belle città italiane. Sonus 1 Firenze è un catalogo di un percorso itinerante e interattivo che si articola tra il visivo e il sonoro e che, partendo dal Museo dell'Opera del Duomo, si snoda tra il campanile e la cattedrale di Santa Maria del Fiore e culmina nel battistero di San Giovanni. Grazie a risorse multimediali che permettono di ascoltare gli strumenti raffigurati nei diversi monumenti, il visitatore potrà non solo contemplare, ma anche udire il suono di liuti, vielle, trombe e cimbali qui effigiati. -
Psicoterapia con i bambini e le famiglie. Interventi cognitivo-comportamentali in età evolutiva
Il volume illustra protocolli di intervento psicoterapeutico nel lavoro con bambini e adolescenti affetti da disturbi psicopatologici e con le loro famiglie. Il testo si basa sull'approccio cognitivo-comportamentale familiare, il quale, come riportato dai più recenti dati di ricerca, conferma che l'inclusione dei genitori nel trattamento ne accresce l'efficacia. Scopo del libro è offrire, con taglio operativo, proposte di interventi psicoterapeutici di comprovata efficacia, comprensivi di sedute di trattamento, congiunte o in parallelo, per genitori e bambini. Sono proposti percorsi trasversali di rafforzamento e di promozione dell'assertività per genitori, bambini e adolescenti. Non manca inoltre l'illustrazione di interventi di parent training, di lavoro con la coppia genitoriale e con le famiglie, con l'intento di fare di questo testo una guida utile, rapida e di facile utilizzo nella risoluzione dei disturbi psicopatologici infantili. -
Colture erbacee. Riconoscimento e descrizione morfologica
Il testo nasce con l’obiettivo di diventare uno strumento utile per il riconoscimento delle più diffuse coltivazioni erbacee. Oggi, per l’identificazione dei vegetali, esistono tecniche avanzate come l’elettroforesi, l’analisi del DNA, il bar-coding ecc. L’osservazione diretta, a “occhio nudo”, dei principali caratteri morfologici rimane tuttavia indispensabile non solo per l’agronomo e per il docente, ma anche per l’appassionato di natura e paesaggio e per il turista più attento. Per permettere un rapido e corretto riconoscimento, questo manuale propone, in modo organico, semplice ed efficace, la descrizione degli organi vegetativi (radici, steli, foglie) e riproduttivi (fiori, infiorescenze, frutti, semi) di molte specie coltivate, appartenenti a importanti famiglie botaniche di interesse agrario (poacee, leguminose, asteracee, brassicacee ecc.) e con diversa destinazione (alimentare, foraggera, ornamentale ecc.). Tutto ciò grazie all’ampio corredo di fotografie, schemi e disegni. -
Canti della divina liturgia e settimana santa. Rito bizantino. Testo greco a fronte
Il testo musicale di Don Pasquale Ferraro è una rielaborazione dei tempi popolari della ""Divina Liturgia"""" e dei canti più significativi della """"Settimana Santa"""" di rito bizantino in uso presso le chiese cattoliche degli Arbëreshë in Italia a cui appartiene l'autore. I brani sono composti a quattro voci dispari per offrire una armonizzazione che è una nuova per il genere, soprattutto per l'area greca e sud balcanica da cui essi provengono. Il lavoro mira ad affinare il gusto per la antiche melodie che caratterizzano ed identificano l'etnia italo-albanese emigrata in Italia circa cinque secoli fa e in cui è ancora vivo il senso di appartenenza ad una cultura e religiosità orientale."" -
Stampa e potere politico in Inghilterra. Il Daily Mail dal 1896 al 1940
Il tema individuato ha come obiettivo principale quello di esaminare il rapporto esistente tra la nascita e diffusione di un movimento politico e la cooptazione del consenso ad esso attraverso i media. Sulla base di un siffatto presupposto, la ricerca possiede come specifico oggetto e campo di indagine l'analisi sul rapporto tra stampa e politica in Inghilterra tra la fine dell'Ottocento e l'inizi del Novecento. Nel condurre la suddetta ricerca si è analizzato il retroterra socio-politico dell'Inghilterra nel periodo sopra indicato proprio per poter comprendere a fondo lo stretto e consolidato legame che intercorre tra stampa e politica. In ragione di ciò, non si può sottovalutare l'importanza dei cambiamenti portati dalla stampa popolare nella società civile. Questo permette di focalizzare l'interesse sulla storia del Daily Mail e del suo fondatore, Alfred Harmsworth, in seguito Lord Northcliffe, e di Lord Rothermere secondo genito della famiglia Harmsworth. -
Man mano, per rammendi
Ogni poesia 'gocciola' nel presente libro verità non eraclitee, che fanno della morte materna una sorgente e, insieme, un fluire nel continuo dell'essere fermo, scendendo nell'accapo del vivere. Andando a ritroso e voltandomi: il ricordo come atto di rivolgimento, di ri-conoscimento. Il man mano che passa diventa, di conseguenza, prendere per mano, tenere nelle mani la traccia di quanto fluisce e che, scorrendo, rimane quasi reliquia tra le mani. Ma questo è rammento da rammendare; ma quello è rammendo da rammentare, ma questo e quello sono scrivere come nel perciò da cucire, una volta fatte scorrere le voci raucamente significate, scorrevolmente raccontate: tenere per mano, tenere in mano, far diventare mano, con dentro i segni trascritti da chi ci presta le mani per farci fluire dal già... del primo cammino. -
Configurazioni. Frammenti per l'interpretazione
I ""frammenti"""" di Filippo Secchieri configurano una gamma di spunti interpretativi sottesa dall'""""ascolto della deiscenza del senso testuale"""": ovvero da una attesa sintonica, costante e molteplice, del dischiudersi semantico del testo, sullo sfondo della sequenza segno-testo-linguaggio. Ciò implica una """"imprendibilità"""" del senso, un suo rivelarsi spontaneo entro i limiti della finitezza, in una temporalità aperta, coinvolgente testo e lettore. Rifiutando le distinzioni aprioristiche, le perifrasi esplicative, le stesse metodologie generalizzanti - per cui, nelle pagine di Secchieri, il metodo è una modalità di volta in volta funzionale, e la scientificità è subordinata all'ascolto - Secchieri segue un approccio ermeneutico nettamente differente dall'approccio tradizionalmente critico. Le istanze interpretative dello studioso ferrarese trovano eventuali antecedenti - oltre che nell'ultimo Barthes -,in Sartre, in Blanchot, in Derrida."" -
Psicologia dello sviluppo religioso
La psicologia della religione ha ormai riconosciuto l'universalità del comportamento religioso e l'incidenza che il sentimento religioso può esercitare sulla vita di una persona. Teologia e psicologia hanno superato le vecchie barriere e pregiudizi, entrambe, infatti, nel rispetto della propria autonomia e dei propri metodi di ricerca, studiano l'uomo. La psicologia dello sviluppo religioso osserva e analizza l'aspetto soggettivo dell'esperienza religiosa, ne studia gli aspetti emotivi, intellettivi e volitivi, seguendone il loro percorso evolutivo. Una serie di studi considera la religiosità come risposta dell'uomo alla proposta della divinità, e la colloca dentro il vissuto trutturale e dinamico della personalità. Attraverso le varie dimensioni dello sviluppo umano che si determinano reciprocamente nel loro sviluppo, il sentimento religioso si evolve e matura, fino a rappresentare per la persona, un fattore d'integrazione che può dare significato alle istanze tipicamente psichiche. -
Liborio Salomi. Un illustre salentino quasi sconosciuto
Liborio Salomi (Carpignano salentino. 1872 - Lecce 1952), geologo, paleontologo, per lungo tempo anche educatore, ma soprattutto naturalista, con particolare inclinazione per la tassidermia e i preparati osteologici, pur avendone avuto l'intenzione, non fece in tempo a produrre scritti sistematici sulle sue ricerche nei più svariati campi. Morì, infatti, forse per le complicanze di quella che oggi sarebbe una ""malattia professionale"""", provocata da una sostanza tossica utilizzata per decenni nei suoi preparati tassidermici. Questo volume nasce perciò con l'intento di recuperarne la memoria e far vedere nella giusta luce l'opera dello scienziato, dandone un'immagine a tutto tondo e collocandolo sullo stesso piano degli altri personaggi, finora più noti, che hanno fatto la storia della scienza e della tecnologia del Salento del XX secolo. Sono qui ricostruite le vicende (ordinarie e straordinarie) della sua vita e analizzati, con l'aiuto di specialisti, la tesi di laurea (1907), sulla datazione della pietra leccese, e i suoi appunti di anatomia comparata e di embriologia."" -
Le urla del muto
Può la lingua della poesia farci riscoprire la nostra radice emozionale, con cui poter parlare 'di nuovo' con il mondo? I versi di Luigi Indraccolo sono una risposta affermativa a questa possibilità. Con la poesia la coscienza comincia ad interrogarsi, a partire da una pretesa: che il parlante che è in noi ascolti il 'volerci' esprimere, 'dentro' il brusìo del tacere altrui. Da dove maturare una 'parola aurorale'. Come il 'farsi giorno' di un dire più vero, con cui riconoscerci intima verità in dialogo: con il tempo, nella natura e per l'altro. -
Incontri a sud-est
Ogni racconto un ritratto, in ciascun ritratto la storia di una personalità che si forma, grazie ad una vita dal sentire diverso, dal volere proteso sempre in un altrove: distante e vicino; dentro e fuori di noi. La protensione motiva i personaggi a viaggiare in cerca di una meta, pure senza traguardo: l'essenziale è andare in direzione verso Sud-Est, dove accede simbolicamente l'Incontro. Incontro con l'altro sé, scoperto a Sud della propria passione; intravisto ad Est della propria tensione. Che è origine di un sorgere già nato nell'intima, singolare coscienza. Con questi ritratti liricamente narrativi Rita Rucco ci accompagna in un universo umano ben scolpito nella geografia dell'animo: entro dove riconoscerci come ospiti di un viaggio; compagni di viaggio, in quanto personaggi narrabili anche noi. Sospesi tra reale e possibile, non siamo, in effetti, simili ai personaggi di carta, a metà strada tra desiderio e ricerca, da cui partire verso il nostro realizzarci? -
Sentieri nascosti. Studi sulla letteratura italiana dell'otto-novecento
Nel presente volume, articolato in tre parti, sono raccolti alcuni studi dedicati prevalentemente a scrittori rimasti un po' ai margini del lavoro critico, trascurati, se non a volte ignorati, o ad aspetti meno noti dell'opera di altri. La prima parte costituisce un trittico per Sigismondo Castromediano, preso in esame sia come autore delle Memorie, una delle opere più significative della memorialistica risorgimentale, sia nella trasfigurazione in personaggio letterario che ne fece Anna Banti nel romanzo ""Noi credevamo"""". La seconda comprende studi dedicati a scrittori e scrittrici del Novecento (Ada Negri, Vittorio Bodini, Anna Maria Ortese, Rina Durante, Nicola G. De Donno), dei quali si analizzano singole opere, in versi o in prosa, o aspetti particolari della loro produzione. La terza parte infine affronta tre figure di critici letterari due dei quali (Mario Marti e Donato Valli) sono particolarmente legati all'autore, in quanto sono stati i suoi maestri presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell'Ateneo salentino."" -
Ecosostenibilità. Colori e sapori del Salento
L'autrice traccia un sentiero a ritroso alla ricerca del benessere perduto attraverso il recupero dell'antica tradizione culinaria salentina. Il cibo, di cui viene ampiamente illustrato il potenziale curativo, diviene oggetto di indagine scientifica e a tratti di riflessione filosofica. Terapia dunque a condizione che sia frutto di un sano legame con il territorio, di cui vengono forniti cenni storici e geografici, unitamente a una ricerca sulle abitudini alimentari nel XVIII secolo condotta su documenti appartenenti al monastero di San Giovanni Evangelista di Lecce. -
Vénti sul quadrante
"Quindici racconti (polizieschi? filosofici? onirici? psicanalitici?), talora brevi, ognuno dei quali ha una sua precisa autonomia, un suo sviluppo individuale, con un principio e una fine, ma tra loro tutti reciprocamente connessi da fili che si intrecciano, da un'avvertenza intrigante che, con metodo filologico, denuncia omissis e lacune, ipotizza varianti, da un protagonista del quale forse, è possibile, si dovrebbe, accadrà di conoscere l'identità e la personalità (ma è vero? accertato? verificato?) e che ci trascina, concedendoci e concedendosi pennellate di realismo descrittivo e di ironica autoanalisi, nella sua vita quotidiana; questa si svolge forse in un commissariato o in una stanza d'ospedale o per le vie di Roma e il protagonista la percorre attraverso i suoi giochi enigmistici e linguistici, le sue stanchezze fisiche e psichiche, attraverso le sue indagini attente e professionali, solitario e burbero e insieme sentimentale, malinconico, generoso."""" (dalla prefazione di Marta Fattori)" -
Eros e follia. DVD
[...] Ma l'amore è anche dolore. È confusione e tradimento, in qualsiasi forma esso sia 'consumato'. Non si dà amore senza possibilità di tradimento, così come non si dà tradimento se non in un rapporto d'amore. Non è forse nel Vangelo di Giovanni (capitolo 21) che riecheggia - tremenda! - la domanda inaudita che Gesù rivolge ad uno dei suoi seguaci: «Simone, mi ami tu?». [...].