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Dialoghi delle cortigiane
I quindici brevi ""Dialoghi delle cortigiane"""" sono forse l'opera più originale e curiosa di Luciano di Samosata. Servendosi di uno stile semplice e diretto, l'autore ritrae magistralmente il mondo equivoco delle cortigiane, con i suoi amori, le sue gelosie, i suoi interessi, le sue maldicenze. A differenza di altri scritti di Luciano, insieme alla consueta vena pungente e corrosiva, troviamo qui una particolare delicatezza nella descrizione dei caratteri e dei sentimenti, che oltre a rendere più realistici e credibili i personaggi dei vari dialoghi, contribuisce a fare di quest'opera un gioiello di equilibrio e grazia."" -
Fichte e l'anarchia del commercio. Genesi e sviluppo di «Stato commerciale chiuso»
Il presente studio monografico affronta il problema della genesi e dello sviluppo del concetto di ""Stato chiuso dal punto di vista commerciale"""" nella riflessione di Johann Gottlieb Fichte. Prendendo in esame la non esigua bibliografia sul tema e le più recenti acquisizioni della Fichte-Forschung, il saggio cerca di mostrare come sia possibile rintracciare, nel percorso teorico fichtiano, una correlazione essenziale tra il fondamento della dottrina della scienza come """"sistema della libertà"""" e la teoria dello Stato chiuso commercialmente così come viene sviluppata da Fichte a partire dal 1800. La """"chiusura commerciale"""" appare a Fichte, nella specifica congiuntura storica in cui si trova a operare, la sola via per reagire all'""""anarchia commerciale"""" e, dunque, per rendere praticabile la dottrina della scienza come inesausto sforzo di razionalizzazione dell'esistente."" -
The end. Il finale dei film
Come finisce ""Via col vento""""? Tutti in coro insieme con Rossella O'Hara: """"After all, Tomorrow is another Day!"""" (""""Dopotutto, domani è un altro giorno!""""). E come inizia? Qui la memoria di solito ha qualche difficoltà. Mentre tutti ricordano gli incipit dei grandi romanzi (dall'Odissea ai Promessi Sposi a Moby Dick). Quanto il film s'identifica con il suo finale? Perché gli sforzi di registi e produttori si concentrano proprio sul the end? """"This is the end/ Beautiful friend/ This is the end/ My only friend, the end/ Of everything that stands,/ The end..."""", canta Jim Morrison alla fine di """"Apocalypse Now"""". E quante apocalissi private e collettive ritroviamo nei finali dei film? Forse i finali possono essere letti persino come forme di agnizione assoluta, epifania che svela qualcosa che ci riguarda, al di là del film e del suo significato? Allora il Finale è, per dirlo con Conrad, """"The secret sharer"""": il nostro complice compagno di viaggio di lettori e spettatori."" -
Crimini contro l'ospitalità. Vita e violenza nei centri per gli stranieri
Tra denuncia politica e reportage filosofico, questo libro è un viaggio in un centro di identificazione e espulsione, quell'Ade invisibile e nascosto dove vengono relegate le scorie umane della globalizzazione. Ma il viaggio diventa occasione per riflettere sui campi per gli stranieri, sulla retorica ambigua dell' accoglienza. Dove finisce la protezione umanitaria e dove comincia il controllo poliziesco? ho stato di permanente emergenza ha sottratto gli stranieri al diritto e ha permesso che, in una continuità inquietante con il passato, si materializzasse in Europa lo spettro del ""campo"""". Il neorazzismo è la convinzione che ciascuno debba vivere nel proprio paese, la reazione alla mobilità degli esseri umani, la pretesa di bandire gli indesiderabili. Mentre mette allo scoperto il dispositivo dell'immigrazione, l'autrice indica gli effetti perversi di una politica che fa appello alla paura e si interroga sui pericoli di una democrazia che non conosce il valore della coabitazione."" -
Lavoro e protezione. Quali scenari
La fine della crescita economica ha intaccato il lavoro che la società industriale ci ha consegnato. Se ne va il lavoro-posto di lavoro che ha garantito per lungo tempo la quasi-piena occupazione e salario e protezione a chi ne era interessato. Ora, hanno sempre più spazio disoccupazione di massa e precarizzazione. Aumentano sempre più i senza-lavoro, le cui capacità sono giudicate socialmente improduttive. Se ne va anche la protezione legata a quel lavoro. Se la ""nuova"""" efficienza economica e le """"nuove"""" competenze sociali vanno pagate con l'esclusione di una parte consistente di lavoratori, è difficile parlare di appartenenza a una stessa società. Ci si deve chiedere se possa esistere una soglia di tolleranza di invalidazione sociale in una società democratica, come rimettere in gioco socialmente fasce di popolazione invalidate e battere la disaffezione che può incidere pesantemente sulla coesione sociale. La solidarietà è la base del patto sociale. È l'inclusione di tutti da perseguire poiché tutti possono e devono dare. Nessuno è inutile. Ciò richiede una rifondazione del concetto di """"lavoro""""' che ricomprenda in sé ogni attività umana socialmente utile agli altri."" -
Satan's circus
Tre storie che si rincorrono negli anni e nelle rotte che collegano il vecchio e il nuovo continente tra crudeli dark lady, feroci pellerossa e ideali di libertà. Un mondo crudele e antico che scompare per lasciare il posto alle sanguinarie ombre di un potere immenso e occulto dove tutti sono vittime e carnefici di un grande spettacolo: Satan's circus. -
De contemptu (Dallo Schelling tardo)
C'è chi attende la liberazione dal sapere come un tempo si attese la venuta del Cristo: a corrispondere nei dettagli a questa che pare un'affermazione perlomeno strana è Carulli in questo suo nuovo densissimo scritto. Allora le nobili ovvietà che pimentano la civiltà sono inondate da una luce livida che ha per precedente il primo grande odio rimosso dalla civiltà stessa: quello provato dal Cristo sulla croce nei confronti del Padre. Da lì si dipartono e si intrecciano infiniti cammini che pensavamo essere privi di incroci tra loro. E che giungono sino a noi: la secolarizzazione, per azzardare una definizione di questo concetto confuso, diviene così l'età in cui il distacco dal Padre si sta producendo, ora, sotto i nostri occhi. Questo perché, e a questo serve allora questo saggio (che sceglie come guida, tra gli altri, l'ultimo Schelling), non v'è cosa più drammatica della contemporaneità a Cristo: essa è lo stigma della disfatta incombente che investe ed investirà sempre la storia, l'umanità tutta, la filosofia stancatasi una buona volta di sapere. Indovinare dove e come tenderà quella a prodursi ora, è facile come ai tempi dei re di Francia indovinare quale delle mazarinettes dovesse rimanere incinta per prima. Detestarla, invece, come ricusò il Figlio sulla croce, è l'atto più elementare. -
In attesa di giudizio
"Lei può ricostruire dove era la mattina del 4 novembre 2011?"""" chiede il magistrato. """"Solo in parte"""", ammette Marta. Prova a ricordare, con voce apparentemente ferma. Ma dentro di lei è tutto un ribollire di sensazioni penose, che la costringono a ripercorrere a ritroso il tempo per immedesimarsi nella se stessa che era quando l'alluvione aveva travolto Genova e annientato la sua anima. Perché lei, allora, era il sindaco. Mescolando inchiesta, racconto e memoria, Marta Vincenzi ricostruisce le drammatiche vicende dell'alluvione del 4 novembre 2011, quando era sindaco di Genova." -
Formema
Il compito di questa ricerca consiste in un'indagine condotta all'interno dell'idea di formazione, provando a svelarne la forma costitutiva attraverso lo studio della sua essenza profonda. -
Le avventure di Ismail
"Una gabbia per l'allevamento dei tonni è il suo primo ricordo. In quel tratto del mar d'Africa a una decina di miglia dalla costa, i pescatori catturano i giovani tonni e li nutrono fino alla mattanza. Lui è attaccato a una rete metallica circolare di una ventina di metri di diametro, con una passerella da cui si butta il mangime ai pesci. Ma non è esattamente aggrappato. E legato con una corda alla schiena di qualcuno che artiglia la rete. Chi è l'uomo? Suo padre? E che ne è stato della madre? Non chiedetelo a lui. Non sa nulla e non ricorda nulla. All'alba è perso tra sonno e veglia. Per tutta la notte ha udito i lamenti degli altri appesi alla gabbia dei tonni. Ogni tanto sentiva qualcosa premere sull'uomo a cui è legato, e quando si è fatto chiaro ha visto al di là della rete i grossi pesci argentati fissarlo con i piccoli occhi neri orlati di bianco e tuffarsi nella schiuma.""""" -
Gli ebrei mangiavano carne umana? E come la preparavano? Testo francese a fronte
Pubblicato nel 1764 in un volume anonimo di miscellanea intitolato ""Contes de Guillaume Vadé"""", questo testo affronta, attraverso l'ironia, il tema del rapporto tra cultura, religione e antropofagia, con particolare riferimento alla tradizione ebraica. Il tema dell'antropofagia non è una semplice trovata comica: benché poco noto, è presente in tutta l'opera di Voltaire, al limite dell'ossessione, e in questo testo trova la sua consacrazione. Un libro che sicuramente farà discutere, ma che contribuisce a darci un'immagine più realistica di uno dei padri dell'Illuminismo e del rapporto tra filosofia e antisemitismo."" -
Rime
Nell'ambito della lirica italiana, le rime di Girolamo Savonarola sono una delle testimonianze più alte della poesia tardo quattrocentesca. La voce è quella di un profeta calamitoso e di un poeta equivoco (riscrittore di Petrarca) che vuole dare conto all'uditore di ieri, come al lettore di oggi, dei propri moniti e del proprio viatico spirituale. Composti presumibilmente tra il 1470 e il 1485, nella Bologna di santa Caterina de' Vigri e nella Firenze di Lorenzo il Magnifico, questi versi testimoniano l'impetuosa storia di un'anima che annientava le potenze mondane per incamminarsi all'eternità. Con erudizione profonda e linguaggio limpido Giona Tuccini offre a studiosi e appassionati una guida aggiornata delle rime savonaroliane, corredandola di un'ampia introduzione, di un commento minuzioso e di una biografia sistematica del più controverso riformatore domenicano di tutti i tempi. -
Quinto pensiero
È l'epica ciò che manca al panorama e al dibattito culturale di oggi. È il viaggio epico a dare un'identità all'uomo. Il testo contenuto in questo libro, in forma di dialogo a due, tratta di un'epica contemporanea, del suo viaggio e della sua composizione. Quale civiltà è la nostra? Si può reagire allo svuotamento ideologico che oggi subisce l'individuo? Quale ricchezza è nascosta nell'essere umano, e a cosa può portare il riconoscere il dono della parola? Il viaggio estremo di cui tratta questo dialogo va incontro all'universo e richiede l'abbandono del nostro pianeta; si tornerà su un pianeta - un altro o il nostro - dopo l'attraversamento dell'universo. A metà tra un intervista e un colloquio tra due amici si indagano i testi poetici contenuti nei tre libri che formano l'intero arco dell'epica. Emergeranno idee e concetti, spunti e riflessioni, scoperte. Questo valore non può essere mostrato né dalla scienza, né dalla filosofia, né dalla religione. Il vero legante tra distinte peculiarità di una cultura si trova nel peso epico di una civiltà. Ed è qui possibile una sintesi che faccia collaborare oriente e occidente. Questo libro vuole essere una provocazione positiva. -
Deutsche Bildung
Siamo nel 1919 quando Ernst Troeltsch pubblica ""Deutsche Bildung"""": il testo di un lungo discorso che affronta il tema della formazione dell'uomo tedesco all'indomani della prima guerra mondiale. Conclusa tragicamente l'esperienza bellica che farà crollare il Secondo Reich e l'mpero asburgico, nasce la Repubblica di Weimar, con il suo nuovo testo costituzionale, con tutte le sue contraddizioni sociali, con la sua permanente crisi economica. Nello stesso anno, Hitler pronuncia il primo discorso pubblico a Monaco di Baviera. Nazionalismo, populismo e razzismo antisemita si coagulano nell'avventura nazista, mentre, sempre nel 1919, nasce in Italia il Partito Fascista. In questo contesto politico la storia dell'Europa, la storia della Germania e la storia della Bildung tedesca subiscono una svolta radicale, sulla cui interpretazione Troeltsch si sofferma ricordando come il passato della tradizione neoumanistica possa essere riconfermato o distrutto. Teologia e politica, filosofia e pedagogia s'intrecciano nelle pagine di Troeltsch, sviluppando le vivide proiezioni che ancor oggi, a quasi un secolo di distanza, coinvolgono e stupiscono per la loro attualità."" -
Madeleine Delbrêl. Una mistica nel mondo
Il volume propone la vita di una mistica laica, morta nel 1964, e di cui è in corso la causa di beatificazione. Madeleine Delbrel si dedicò per circa quarant'anni ai più emarginati, a Ivry alla periferia di Parigi, tesimoniando, in un ambiente scristianizzato, la sua fede, il suo amore e la sua solidarietà per tutti. -
La fede dono e mistero
I testi dei due autori sulla virtù teologale della fede sono di grande attualità anche oggi. Lo si può verificare nella parte introduttiva contenente una sintesi dei testi sulla fede del Concilio Vaticano II, del ""Catechismo della Chiesa cattolica"""" e alcuni paragrafi dell'Enciclica """"Fides et ratio"""" di Giovanni Paolo II."" -
La spiritualità tra storia e società. Con alcuni testi della spiritualità nelle Marche
Atti di un Convegno del ""Centro di Studi sulla Spiritualità nelle Marche"""", svoltosi ad Ancona nel 1998, con relazioni di specialisti e personalità della cultura."" -
Seguirti è un piacere. Amarti è una festa
È il percorso del discepolo. La vera meta dell'uomo è dentro di lui. È il cuore che deve mettersi in un cammino dove ogni passo in avanti è già una meta. I troppi bagagli e gli interessi vari ritardano il passo: «Non prendete nulla per il viaggio: né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non abbiate tunica di ricambio ... e non salutate nessuno per via» suggeriva Gesù ai discepoli. Seguire lui è ritrovare se tessi; amarlo è sentire realizzarsi una festa: ""Ci hai fatti per te, Signore, e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te"""" (sant'Agostino). Il libro offre 18 capitoletti, ricavate dalle pagine dei Vangeli, per dirci il piacere del cammino e la gioia della festa."" -
Viaggi e viandanti dell'anima
Dalle Marche alla ""scoperta"""" dell'Oriente. Da una regione che anzitutto ospita, a Loreto, la santa Casa giunta dalla Palestina, ma che è anche la terra natale di studiosi, missionari e viaggiatori che hanno svolto nelle remote aree d'Oriente un ruolo di avanguardie culturali."" -
Simon Pietro dalla Galilea a Roma
La vita di Simon Pietro, la sua personalità, la sua investitura da parte di Gesù, fino al suo viaggio a Roma e alla sua morte sotto Nerone. Una ricostruzione minuziosa da parte dello storico della letteratura comparata, filologo e paleografo tedesco, basata sulla convinzione dell'attendibilità storica dei Vangeli e degli altri scritti neotestamentari.