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Meditazione integrale. Crescita personale e risveglio spirituale
La meditazione integrale proposta da Ken Wilber è un metodo per imparare a conoscere se stessi. Questa tecnica combina, per la prima volta nella storia della ricerca spirituale, gli antichi sentieri della meditazione e della mindfulness con le più moderne ricerche sullo sviluppo psicologico e l'evoluzione umana. -
Tutto è relazione. Un'introduzione al counseling umanistico e transpersonale
Scopo del counseling è favorire lo sviluppo e l'utilizzazione delle potenzialità del cliente, aiutandolo a superare eventuali problemi di personalità che gli impediscono di esprimersi pienamente e liberamente nella sua vita. Questo libro è un'introduzione chiara e completa a una forma di terapia che si va sempre più diffondendo. -
L' arte della tentazione
Questo libro di C.S. Lewis, famoso autore de Le cronache di Narnia, è una raccolta delle lettere scritte dal diavolo anziano Belzebù a suo nipote Testacalda per iniziarlo all'arte della tentazione. Lo zio spiega al nipote come si può spingere un uomo alla dannazione sfruttando le sue debolezze e la sua mancanza di consapevolezza. -
Lettere a Marilino (1965-1970)
Per ricordare Geo Roncoroni, che nel 2011 compirebbe cento anni, se fosse qui, ci voleva qualcosa di suo. Ci voleva un libro, un libretto con qualcosa di suo. Un libro con le lettere a Egea, la piccolina di casa, che per ben tre volte, nel 1965, 1966 e 1967, affrontò l'esilio estivo della colonia e una volta, nel 1970, fu al mare con una compagna di scuola. Lette a distanza di quaranta anni e più, queste lettere assumono un valore che supera quello sentimentale; sono il documento di un'epoca e, all'interno di quell'epoca, del modo in cui venivano gestiti i rapporti familiari tra padre e figli. -
Cachemire. Il segno in movimento. Catalogo della mostra (Como-Cernobbio, 18 giugno-18 settembre 2016). Ediz. italiana e inglese
Il disegno cachemire, un classico contemporaneo presente negli archivi storici di moltissime manifatture tessili comasche, è un banco di prova per le capacità di tutti gli operatori della filiera tessile - dal disegnatore alla maestranze - che hanno consentito all'industria locale di affermarsi nel mondo. Attraverso i circa 150 pezzi esposti - tra tessuti, scialli, abiti, accessori e cravatteria - la mostra guida il visitatore in un percorso alla scoperta dell'evoluzione e interpretazione del motivo in epoche e Paesi diversi. Il catalogo della mostra è curato da Margherita Rosina e Francina Chiara, con contributi di Enrica Morini, Marialuisa Rizzini e altri. -
Coltivare l'anima
Il cammino di questo libro attraversa sia il mondo classico che la società odierna. Non è tanto la modernità a prendersi il solito diritto di interpretare l'antichità: spesso è invece la psiche ""moderna"""" a venir descritta da un punto di vista antico. Il movente delle azioni umane non è la passione per il sapere e per il conoscere - come può averla avuta Edipo -ma il bisogno di vivere intensamente. Temi come creazione e crescita, tragedia e analisi, psiche e società, sono tutti radicati nel simbolico e vengono visitati in tanti modi. Così, con i temi cambia anche lo stile della scrittura: a volte vediamo lavorare un artigiano (sono spiegate pazientemente le etimologie, minuziosamente ricostruiti fatti storici) a volte invece una parola cade come una spada, tagliando l'inerzia del pensiero moderno (""""la tragedia ride del nostro turbamento""""), a volte scorre in un racconto quasi epico, ci avvolge con le sue immagini sensuali e ci conduce, senza che ce ne accorgiamo, fino all'orlo di un paradosso. Come in tutte le vere odissee, la meta non è il luogo dove si arriva alla fine, ma il continuo trasformarsi durante il viaggio."" -
Cenerentola e le sorellastre. Sull'invidiare e l'essere invidiati
Cenerentola, vestita di stracci e accovacciata nella cenere, è una figura ben presente nel nostro immaginario e incarna l'ingiusta sofferenza di una persona nobile e buona perseguitata dall'invidia. In altre forme, con poche varianti, la ritroviamo nelle favole provenienti da ogni parte del mondo, come espressione di un contenuto profondamente radicato nella psiche umana. Un archetipo, in termini junghiani. Seguendo la traccia indicata dalla fiaba e illustrandola con numerosi esempi tratti dalla letteratura, dalla religione e dalla storia, Ann e Barry Ulanov esplorano il tema dell'invidia, un sentimento universalmente presente, ma così dolorosamente sgradevole da essere stato assai poco trattato nella letteratura psicologica. -
L' acqua e la morte
Jean Libis esplora in questo testo i rapporti simbolici multipli tra l'Acqua e la Morte. Come notava Gaston Bachelard, maestro e capostipite di una lunga tradizione di interpreti dell'immaginazione creatrice in contatto con le forze elementari della materia, l'acqua è verosimilmente un ""cosmo di Morte"""". Il volume di Libis si configura come un'immersione affascinante e interrogante nell'universo dei simboli acquatici che interpretano e modulano l'esperienza della fine, in un certo senso rendendola famigliare ed eufemizzandola."" -
Tê Tao Ching. Il libro della Virtù della Via
Un lavoro di traduzione, interpretazione e commento durato più di dieci anni ha prodotto quest'opera che interesserà cultori e studiosi della tradizione esoterica orientale. Augusto Vitale ha affrontato questa impresa studiando e confrontando le già numerose traduzioni esistenti e ripercorrendo con scrupolo filologico la storia dei diversi ritrovamenti dell'antico testo. ""Ho seguito spiega l'autore - le due copie ritrovate nel 1973 a Ma Wang Tui, più antiche di quelle già conosciute e scritte a inchiostro su rotoli di seta. Ho fatto oggetto di meditazione i singoli capitoli, come venivano distinti dalla tradizione, ma seguendo nella loro successione i rotoli di Ma Wang Tui""""."" -
Trasformazione. Compito umano fondamentale
Una donna di trentacinque anni sogna una farfalla e si domanda dove stia andando la propria vita. Un uomo, proveniente da una delle famiglie più ricche d'America, vede un'immagine di Albert Schweitzer e abbandona la sua vita negli agi per diventare medico e fondare un ospedale ad Haiti. Probabilmente queste persone sono andate incontro a quel profondo processo psichico che è chiamato ""trasformazione"""". In """"Trasformazione"""" Murray Stein spiega cosa sia questo processo e cosa significhi per un individuo attraversarlo."" -
Mèntori immaginali
Il testo propone una rilettura rispettosa delle opere fiammeggianti e ineludibili di Pierre Bonnard, Etty Hillesum, Jöe Bousquet, Giacinto Scelsi, Maria Zambrano, Andrej Tarkovskij, una sosta intensa e prolungata negli scrigni poetici dell'haiku, nei frammenti di luce distillati dall'alambicco di Percy Bysshe Shelley, Wim Wenders, Claude Debussy, Edgar Allan Poe, Ted Hughes e intende offrirsi al lettore come oggetto di meditazione e di formazione a uno sguardo finalmente pieno e fecondo. -
Il flâneur all'inferno. Viaggio attorno all'eterno fanciullo
Ozioso passeggiatore, bohémien, collezionista disincantato dei segni del tempo ma anche cercatore mai soddisfatto di qualcosa di cui ignora il nome, scopo del flâneur è ""dare un'anima"""" all'amorfa folla degli abitanti della città. Rivive in questa immagine della modernità la figura del """"Puer aeternus"""", dell'eterno giovinetto, che sin dalle origini fa da contraltare polemico ai modelli in cui la civiltà occidentale si è riconosciuta: dai miti greci al viandante romantico. Con l'ausilio degli strumenti della psicologia analitica, guidati dal filo rosso della nostalgia, questo libro, in nuova edizione, racconta alcune tra le più suggestive incarnazioni del Puer e contemporaneamente ne analizza la funzione sociale."" -
La testa di Orfeo
Questo libro, prendendo spunto dal mito di Orfeo, conduce il lettore sulla sponda del fiume dove si possono ancora udire le vicende antiche e sempre attuali che giacciono tra le pieghe della psiche di ciascuno. L'autrice, affascinata dall'ascolto, presenta in forma di monologo alcune delle figure emblematiche della mitologia greca (Sibilla, Estia, Epimeteo, Maia, Persefone, Sisifo ed altre) e, rianimandole col proprio immaginario, esplora i temi archetipici in esse incubati. Offre così un contributo personale alla conoscenza del patrimonio classico e fornisce nel contempo una suggestione per attivare la creatività del lettore. -
La luce oltre la porta. Dei e muse nel teatro dell'anima
Esiste un ""logos"""" di Psiche? Sì, risponde l'autrice di questo libro: è appunto ciò di cui si deve occupare la psicologia. È un logos che prende forma attraverso la mediazione di un """"pensiero d'anima"""" intriso di passione e di immaginazione. Ama l'espressione allusiva e metaforica, si dispiega nelle elaborazioni simboliche, oniriche, poetiche. Scaturisce dal fondo mitico della mente, dà vita alle immagini dei sogni, muove le figure del """"gran teatro"""" dell'anima. È il filo che permette di inoltrarsi nel labirinto di un percorso terapeutico, in cui, a partire dal """"romanzo famigliare"""", ci si avvia a oltrepassarlo, sino a cogliere l'intreccio che lega la vita personale a quella più profonda dell'anima, radicata nei suoi fondamenti archetipici. L'anima, infatti, non è semplicemente la parte controsessuale dell'uomo, né solo l'ombra della donna. La fenomenologia dell'anima è presente in uomini e donne: """"anche le donne incontrano bambine nei loro sogni, e prostitute, anch'esse sono sedotte da donne misteriose e sconosciute"""". La via individuativa femminile, quindi, non passa solo attraverso lo sviluppo dell'animus (indipendenza di giudizio, pensiero razionale, status economico e sociale...), ma segue la guida delle figure dell'eros che ancorano la donna nella memoria inscritta nel corpo emozionale e la conducono nel labirinto di vie e di significati di cui Afrodite si fa immagine e tramite metaforico."" -
La casa dell'usignolo. Il femminile psicologico tra oriente e occidente
La premessa su cui si basa questo libro è che, in generale, i miti e le storie legate al folclore siano rappresentazioni in cui è possibile rintracciare le coordinate fondamentali che costituiscono la psiche. Tuttavia, se la diversità delle espressioni e la comunicazione profonda sono legate alla cultura a cui le fiabe appartengono, allora queste non possono essere interpretate e comprese utilizzando un unico metodo. Occorre cogliere gli elementi fondanti di ciascuna cultura. Ecco allora che Kawai, scegliendo elementi condivisi, come la figura ""femminile"""" e il rapporto """"femminile-maschile"""", li guarda inoltrandosi nei motivi mitologici greci e giapponesi, nella religione monoteista cristiana e nella religione tradizionale politeista shinto che s'innesta, senza conflittualità, nel successivo buddhismo. Ciascuno degli spunti proposti meriterebbe un lavoro a sé. Kawai si limita a indicare dei tratti caratterizzanti le due culture, tratti che per lui sono indicativi per segnare la diversità di approccio alla realtà e di modello di coscienza, sollecitando il lettore alla riflessione psicologica."" -
Essere poeta
Tra i padri fondatori della letteratura americana, Ralph Waldo Emerson (1803-1882) è senz'altro una delle figure più intense, ricche e geniali, sebbene ancora poco nota al pubblico italiano. Poeta, filosofo, conferenziere, oratore antischiavista, pastore della Chiesa Unitariana, critico e agente letterario, traduttore di Dante, di Michelangelo e di poeti persiani, è stato la punta di diamante del movimento trascendentalista e del ""Rinascimento americano"""". La sua poesia ha ricevuto alte espressioni di stima da lettori quali Borges e Robert Frost, e il suo lavoro critico ha contato in modo decisivo per l'opera di Nietzsche. Harold Bloom lo ha definito """"la figura centrale della cultura americana"""". Il presente volume raccoglie tre suoi scritti, due dei quali finora inediti in italiano. Questi saggi sono un cammino verso le fondamenta della poesia. La poesia vi è vista come attività costitutiva della natura e dell'esistenza, dal sorgere del sole fino alle ali che spuntano da una crisalide, dai primi vagiti del bambino alle parole di uso quotidiano. Nel perpetuo divenire e crearsi del mondo sta il seme, la sostanza prima della poesia. In un tempo come quello moderno, disperatamente disincantato, la filosofia della poesia di Emerson recupera il valore-chiave dello stupore e della magia. """"Solitària protesta nel putiferio dell'ateismo"""", la poesia nega l'aridità del pensiero utilitarista e astratto riscoprendo il carattere epifanico, sacro e miracoloso dell'universo."" -
Kore sprofonda negli inferi. L'anoressia alla luce del mito
L'autrice accosta l'anoressia muovendo dal valore simbolico della malattia e del linguaggio enigmatico dei sintomi, riletti atraverso il mito di Kore rapita da Ade e trascinata nel mondo infero, lontano ed oscuro. Questo approccio - che si distanzia dalla visione riduttiva delle discipline medico-cliniche (e psicoanalitiche) - riconnette, attraverso il simbolo, la vicenda della storia personale a quella della cultura, allora è possibile ""vedere"""" nelle ragazze in anoressia che vivono tutte intente a calcolare le calorie e a sottoporre i loro corpi a strenuanti esercizi fisici, un dramma ben rappresentato dal mito: quello dell'anima fanciulla che viene rapita da una oscura forza sovrapersonale e gettata in un mondo altro e sconosciuto."" -
L' autobiografia della vita malata. Benjamin, Blanchot, Dostojevskij, Leopardi, Nietzsche
L'autobiografia della vita malata ci parla del rapporto sempre più stretto che nella cultura novecentesca viene a istituirsi fra la scrittura autobiografica e l'esperienza della malattia, sia fisica che psicologica o spirituale. A partire da Nietzsche, infatti, la malattia, la degenerazione, tutte le forme indebolite della vita, vengono lette non più come segni di decadimento, ma al contrario come manifestazioni indirette di potenza, come esperimenti tesi a una trasformazione delle forme di vita, esperimenti impossibili a tentarsi per altre vie meno dolorose e più comuni. La malattia diventa così la condizione dell'invenzione letteraria, artistica, filosofica e, perché no, anche politica. Il saggio si declina attraverso cinque capitoli dedicati rispettivamente a Nietzsche di cui si analizza ""Ecce homo"""", cioè un testo autobiografico; alla figura dostoievskiana dell'""""idiota"""" in cui s'incontrano l'elemento autobiografico dell'epilessia e l'invenzione etico-letteraria dell' """"uomo assolutamente buono""""; agli scritti autobiografici di Benjamin di cui si ricorda anche l'attenzione alle figure del flaneur e del collezionista in quanto modi di vita marginali e periferici."" -
La prova dell'anima. La borghesia in spiaggia nella letteratura europea tra Ottocento e Novecento. Sei letture
La spiaggia è un paesaggio particolarissimo: per lunghi secoli è stata considerata luogo insalubre, su cui il mare gettava i suoi rifiuti, e pericoloso, perché dal mare venivano le invasioni e i saccheggi. Solo col Settecento essa diventa uno spazio destinato a un progressivo processo di colonizzazione, tornando lentamente ai fasti di cui aveva già goduto in epoca romana. Una volta riaffermato il valore balsamico dell'aria salmastra e quello terapeutico dei bagni di mare, l'aristocrazia prima e la borghesia poi ripopolarono porzioni sempre più ampie di litorale. La riconquista della spiaggia non ha però solo un valore sociale, perché dal momento in cui se ne impossessa la letteratura acquista anche un profondo valore simbolico. Nella narrativa di alcuni scrittori borghesi, da Th. Mann a Moravia, la spiaggia diventa allora uno spazio di confine tra due mondi tipologicamente diversi e metaforicamente impegnati in una lotta durissima per la conquista dell'animo umano. Se la realtà urbana è sinonimo di un ordine gerarchizzato garantito da rigide norme morali, quella del mare è immagine dell'anarchia, è il luogo nel quale l'individuo 'civilizzato' può spogliarsi di tutti gli obblighi verso la società per perdersi nel flusso indistinto ma potente della vita e abbandonarsi a una dimensione di assoluta libertà che, tuttavia, qualche volta ha come contropartita l'oblio e la morte. Prefazione di Claudio Magris. -
Vita interiore
Reduce da tragiche esperienze che l'hanno toccata sul piano personale fino a farla avvicinare alla morte si collocano le riflessioni dell'autrice, che in questo libro tenta di mostrare come sia importante per la psicologia del profondo rimanere fortemente ancorata alla dimensione umana e cessare di imitare penosamente il metodo scientifico. Pur ammirando la scienza e gli scienziati la Paris sostiene l'importanza di non scindere la conoscenza scientifica, incarnata dal progresso delle neuroscienze, da quella umana che pur sempre deve caratterizzare le psicologie del profondo. Paris affronta uno dei massimi dilemmi della psicologia contemporanea: come integrare le scoperte e le intuizioni delle neuroscienze e della medicina nell'approccio curativo fondato sull'attivazione dell'immaginazione. Allo stato attuale Paris dimostra che ciò che succede danneggia sia le scienze biomediche che quelle psicologiche fondate sull'immaginazione. Il libro denuncia infatti la sudditanza della psicologia nei confronti delle neuroscienze e ""l'arroganza di certe psicoterapie che hanno la pretesa di guarire la sofferenza psicologica, come si fa per la frattura di una tibia"""".""