Sfoglia il Catalogo ibs018
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 2021-2040 di 10000 Articoli:
-
Il mantello di Spinoza
Uno scrittore famoso, una bella agente letteraria, un commissario, un ex compagno di scuola trovato morto durante una festa nella villa di un grande editore. Sarebbero gli ingredienti giusti per un giallo tradizionale, ma il libro inizia e finisce con una confessione, quella dello scrittore Sandro Valeri che in un lungo monologo espone, più a se stesso che al commissario, le proprie idiosincrasie, debolezze e il profondo senso di inadeguatezza che ha sempre contraddistinto la sua vita. ""Il mantello di Spinoza"""" è il titolo di un saggio che sta scrivendo e che non terminerà mai, ma anche quella protezione dalla realtà e da se stesso che Valeri non è in grado di indossare."" -
Il Pci nelle Marche dalle origini al «partito nuovo». (1919-1945)
Un partito che nasce sulle radici del sovversivismo nel giro di un paio di anni (dal 1921 al 1923) si trova a perdere la prima generazione di dirigenti (chi cambia città e chi va in esilio) per l'avvento del regime fascista. Eppure qualcosa è stato fatto se nelle elezioni del 1924 viene comunque eletto un deputato. Alcuni giovani prendono in mano il testimone e tra carcere, esilio e confino riescono a mantenere in vita una sorta di organizzazione, la quale nel 1938 vede crescere le adesioni. La Guerra di Spagna è il vero punto di svolta. Nella Resistenza i comunisti provano ad avere l'egemonia politica senza molto successo. L'unità con gli altri partiti è però un punto fermo della politica dopo la Liberazione, allorché i vari Cappellini, Molinelli, Marcucci e Adele Bei hanno l'incarico di spiegare cosa sia il partito nuovo. Vi sono alcune resistenze, anche per le radici sovversive mai sopite, ma alla fine tutti accettano la novità: da partito delle avanguardie operaie a partito del popolo. -
Aroldo Cascia. Il sindaco rosso
La stagione delle ""giunte rosse"""", che si è aperta dopo la vittoria delle elezioni amministrative del 1975, ha segnato per il Pci la definitiva legittimazione come forza di governo sicura e affidabile. In questo periodo sono emerse figure di sindaci dalla forte personalità e dalle indubbie capacità politiche che hanno lasciato un segno nella storia delle loro comunità. Il libro parla soprattutto di questa straordinaria esperienza, vissuta anche in una piccola città come Jesi, e del suo primo sindaco comunista. Una storia che racconta le vicende politiche jesine dal 1975 al 1983, gli anni in cui Aroldo Cascia è stato a capo del governo cittadino. Insieme e accanto al """"Sindaco rosso"""" compaiono tanti personaggi, restituendo così il senso corale di un periodo della storia in cui la politica era ancora pervasa da impegno collettivo che si fondava, se non nella speranza del """"sol dell'avvenire"""", sicuramente nella convinzione che attraverso la democrazia si potesse avere più giustizia, più uguaglianza e cambiare in meglio la vita delle persone e la società."" -
Le muse in versi 2021
Dopo la sosta del 2020 per la pandemia, l'Associazione Le Muse ha ripreso l'attività culturale e si presta a stampare il 3° volume di Le Muse in versi per ripetere le opportunità di coinvolgere i soci, spesso timidi, a esternare le proprie idee, i propri sentimenti, le proprie emozioni. Sono presenti nell'antologia Miriam De Nardi, Valeria Dentamaro, Nadia Duchi, Afra El Daire, Renato Giacomucci, Lilia Magliani, Anna Muzioli, Neri Nadina, Emanuela Pallottini, Niccolò Santarelli, Irina Andreeva, Marinette Carla Animobono, Franco Argentati, Fausto Baiocco, Simona Benigni, Silvia Bini, Claudio Buffarini Tenenti, Marcella Caputo, David Chiucconi, Romano De Angelis -
Cosa volete sapere
Da quando è comparsa per la prima volta in paese, giovane moglie di un anziano musicista, Lavinia ha dovuto fare i conti con la curiosità della gente. Ma un giorno decide di svelarsi e racconta chi è la donna bella e scostante che parla in modo ricercato ed è venuta tra loro lasciando nell'ombra un passato sconosciuto. Cosa si nasconde dietro la sua diversità, perché parte così spesso per tornare ogni volta più carica di mistero? Lavinia risponde a chi vuole sapere e finalmente dichiara la sua scandalosa identità. -
Una vita da economista
Questo libro è il frutto di una doppia presunzione. La prima è che possano interessare le straordinarie vicende che mi hanno portato a cambiare due volte il lavoro: da chimico a economista della Banca d'Italia fino alla carriera universitaria. Questa prima parte del libro vuole essere la testimonianza del coraggio di cambiare per scommettere sulle proprie potenzialità che credo, spero, possa essere di esempio e incoraggiamento per i giovani che sono chiamati a gestire il proprio futuro. La seconda presunzione è quella di riuscire a spiegare il mestiere dell'economista, poiché non a tutti è chiaro in cosa consista. Come non lo era per me quando mi sono imbattuto per puro caso in questa disciplina. A questo scopo la seconda parte del libro raccoglie e riordina diversi frammenti delle idee che ho maturato nelle ricerche, nei numerosi convegni e soprattutto nel confronto con imprenditori, banchieri e professionisti che l'economia la vivono concretamente. Non a caso li ho chiamati ""biglietti da visita"""", perché sono testimonianze in breve del lavoro che ho svolto nella mia lunga carriera da economista."" -
Milano. 92 giorni alla fine
Il documento ha un duplice valore: storico, in quanto racconta fedelmente fatti ed eventi concreti, e umano, poiché è possibile riconoscervi sentimenti, emozioni e passioni attraverso i quali l'autore del Diario mette a nudo se stesso e la sua anima. Particolare significato, nella prospettiva storica, assume, per contro, l'inedito dialogo con un Benito Mussolini in disarmo ma lucido e lungimirante nelle analisi e nei giudizi. Il testo è molto più di carattere esistenziale che politico e, come tale, prima che il diario di un funzionario fascista, deve essere considerato il diario di un uomo. -
Milano in onda
Le telecomunicazioni costituirono il primo passo verso un concreto avvicinamento dei popoli. E verso una maggiore conoscenza per l'intera umanità, attraverso il libero e immediato scambio di informazioni, notizie, novità, chiacchiere... L'invenzione della radio e quella della televisione, per non parlare dei più recenti sistemi di telecomunicazione (telefonia cellulare e satellitare, Internet e tutti gli altri mille e più mirabolanti ritrovati della tecnologia contemporanea), ampliarono a dismisura le possibilità di comunicazione, pubblica e privata, individuale e di massa. Il libro indaga lo sviluppo dei mezzi di comunicazione nella città di Milano. -
I Milanin Milanon. I navigli di Milano. Storia, commenti e facezie
La storia dei Navigli di Milano è lunga e ricca di avvenimenti e curiosità, tante raccolte in questo fotolibro. Si racconta di come gli antenati abbiano faticato per realizzare i più lunghi rettilinei artificiali, dei tanti ponti, del tempo in cui vi si sciacquavano i panni e i milanesi vi si tuffavano o li navigavano, alla ""ritirata delle acque"""" con la loro copertura, e di molto altro ancora. Molti i riferimenti agli artisti che hanno trovato ispirazione sulle rive dei Navigli, lo stesso autore accompagna e alterna il testo con versi poetici, anche in vernacolo. Nel bene e nel male i Navigli sono stati e restano tra gli elementi di Milano più amati, vissuti e trasformati."" -
Identità padana. Le nostre radici. Siam tutti figli di Longobardi
"In questi tempi moderni di globalizzazione e di forti immigrazioni la voglia di """"casa"""", cioè il senso di appartenenza al proprio territorio e alle proprie tradizioni e alla propria società, quindi di Identità e di Nazione, è una richiesta molto sentita nei cittadini. Lo sradicamento delle genti che sta avvenendo in questi decenni, attraverso l'immigrazione di massa e la esasperazione del commercio globale, ha prodotto come reazione una forte domanda di unità e di Identità territoriale. Difatti, sono sotto gli occhi di tutti i danni sociali prodotti dalla dissennata immigrazione e dalla incontrollata globalizzazione per cui sarà necessario, per non perdere la bussola mentale e sfociare nella follia sociale, una saggia riflessione sulla propria Identità e i suoi insiti valori, la loro condivisione sociale, in sostanza, la conoscenza storica del proprio territorio e della sua antica comunità, che essi solamente permettono la salvaguardia delle proprie radici e del proprio destino, della propria Identità."""" (dalla prefazione)" -
El perché percomm ovvero come e perché a Milán se dis inscì?
"A tutti quèj che voeuren ricordàss del mè Milán, del sò bèll dialètt e del Dòmm che l'è sò coeur."""" (Federica Sacchetti)" -
Dulsemar. Dolce e amaro
Il piccolo Emanuele, dopo un triste, doloroso periodo di maltrattamenti, grazie al sostegno di Don Felice, sente riaffiorare un po' di serenità trascorrendo un paio di stagioni presso una famiglia di salariati del padre Domenico; questi ne apprezzano la sensibilità e ben contenti si prendono cura di lui e di suo figlio. Qui il ragazzino avrà anche modo di rafforzare una bella amicizia con un coetaneo e considerarne l'inestimabile valore; un affetto reciproco e profondo li accompagnerà per sempre, anche dopo la loro separazione. Attraverso la narrazione dell'infanzia di Enrico l'autore con il consueto, prospero lessico diretto, trasmette uno spaccato ricco di dettagli, fino a lasciar percepire odori e suoni, della vita ""dolce e amara"""" nelle cascine padane nei primi decenni del Novecento, fornendo al lettore, con estrema semplicità e leggerezza, precise indicazioni riguardo abitudini di vita, ritmi, alimentazione. Riferisce un'attenta descrizione del cadenzato lavoro nei campi - nelle risaie in particolar modo - descrivendone mestieri, strumenti e abitudini, non tralasciando riferimenti a vegetazione e fauna autoctone."" -
Milanin Milanon. Milano e i suoi dintorni. Prose cadenzate milanesi e altri scritti lombardi
Da queste pagine di Emilio De Marchi esce un vivo ritratto della Milano di fine Ottocento che parte dalla malinconica poesia in dialetto di ""Milanin Milanon"""" per arrivare alle visitazioni turistiche dei dintorni di Milano e della Brianza. De Marchi ci racconta l'ambiente sociale in cui ogni personaggio si muove, e ci viene descritto all'interno di una comunità omogenea e chiusa in sé stessa, il Milanin. Contemporaneamente propone il ritratto della Milano di fine secolo in cui alla chiusa comunità in cui tutti si conoscono e le vie si intrecciano, si accosta la moderna metropoli regolata dai principi della nuova morale borghese, il Milanon."" -
Milanin Milanon. Milano e le sue cascine
"Chi si prende cura della terra da lei sarà ricompensato con fiori e frutti"""". Così narra un antico proverbio nordico! Il detto si applica bene ad una buona parte del territorio urbano milanese. Mezzo secolo fa l'assessore Filippo Hazon diceva che Milano era allora uno dei comuni italiani con la più grande superficie agricola. A quel tempo i dintorni del nucleo urbano erano costellati di """"cascine"""", le strutture per la coltivazione dei campi tipiche della Lombardia." -
Milano che sfugge
"Avete amato? No? Ebbene, allora le mie parole non sono per voi. Io scrivo per quelli che han conosciuto le gioie, i dolori, i disinganni, i conforti degli affetti, perché per loro esiste Ut religione dei ricordi e sono i ricordi il tema di queste pagine... """". Carlo Romussi inizia così questo volume, regalandoci lo spaccato di una città ormai quasi del tutto dimenticata. Questo libro, nato nel 1889, quando uscì nel 1913 -anno della morte dell'autore - era già considerato """"storico"""" a riprova degli innumerevoli cambiamenti che Milano aveva e stava affrontando per via dell'incalzare del progresso." -
La Darsena. Dalle origini ad oggi Milano le sue acque e i suoi navigli
Con questa pubblicazione, alla quale hanno dato il loro contributo alcuni ricercatori, storici e architetti milanesi, l'""Associazione Riaprire i Navigli"""" ha voluto ricostruire la lunga storia della Darsena, attraverso scritti e immagini, e riconoscere, in questo particolare luogo di Milano, non solo il punto centrale della rete storica dei Navigli lombardi, ma anche un insieme di luoghi diversamente vissuti: i luoghi dei Navigli, di antiche residenze e di tradizionali attività artigianali, portuali, di navigazione, di commerci, ma anche luoghi di svaghi, di creatività, di artisti, per andare a mangiare e bere, luoghi popolati e popolari, come oggi, luoghi di incontro, di divertimento e di attività per il tempo libero. Un particolare pezzo di città, un luogo magico e romantico per alcuni, solo un nome per altri che si danno appuntamento """"in Darsena"""", ma non sanno cos'è."" -
La tigre e il lupo del Taikyoku. In memoria del sensei Giancarlo Panizzi
Noi siamo da sempre una cosa sola. Proveniamo dall'oceano infinito dell'universo ci siamo manifestati a milioni e miliardi dall'unità infinita. Ci siamo realizzati come esseri umani, in questo tempo e su questo pianeta. -
Pietro e Paolo. La metamorfosi dell'anima
Viaggio della mente e dello spirito. -
1898
Espressione della nobiltà poetica dell'800, versatilità di gusto raffinato ""piacere"""" della rima di antichi madrigale. Con spontanea innata ispirazione a quei tempi passati, in cui l'Uomo era al centro di tutte le attenzioni, Umane e Sociali. Provo sempre un immenso gusto, nell'immedesimarmi in un contesto """"D'Annunziano"""" con tutti i suoi raffinatissimi delicati particolari, estesi alle più piccole, per molti insignificani, ricerche per risaltare in ogni frase, parola, gesto e così via dicendo, fino ad arrivare ad ogni oggetto di uso quotidiano. Il gusto, il vero gusto di vivere la vita, circondandosi di tutto ciò che può completare l'essere Uomo o Donna cultori del Bon Ton. Un affascinante """"viaggio"""" nel tempo paragonabile ai balli in maschera Veneziani con fastosi costumi in merletto rigorosamente realizzati a mano in quella affascinante epoca storica. Un omaggio all'Uomo ed alle tradizioni di quel secolo e per tutti coloro che furono un esempio di condotta umana e di insegnamento per le generazioni future, io compreso. Alle volte i buoni ricordi, valgono più del presente."" -
Senza tempo
Ho letto con molta attenzione e crescente attrazione gli scritti di Matzumoto Totzutama, per il suo sforzo di dare permanente dignità alla storia degli eventi che lo hanno toccato e anche perché ciò avviene in un clima ""poetico"""" nel senso letteralmente più ampio. Le sue poesie spingono con crescente interesse ad indagini approfondite di natura prevalentemente emotiva, per capire di quale misterioso lavoro è l'esito e quale è il suo compito.Le risposte che Matzumoto Totzutama dà sono di un'audace limpidezza che interpreta la poesia come uno straordinario acceleratore mentale, per capire e far capire che non c'è strumento migliore per comprendere la scala delle cose e dei valori. La gioia che mi induce la lettura delle sue poesie non è semplice piacere, perché la gioia è qualcosa di molto oscuro. Entrerò nel merito dei contenuti dei suoi scritti, ma sono molto colpito dalla sua impresa etica di frenare la """"nostra bestialità"""". Matzumoto Totzutama trasmette nei suoi scritti una profonda e sensibile purezza d'animo ma anche il desiderio sull'opportunità di trasmettere o meno la sua produzione letteraria, conscio di rinunciare alla prima condizione di una buona vita, e cioè l'oblio, con il grande rischio di rendersi eterno. Per conoscersi bisogna svolgere la propria via fino in fondo e di certo lo scrittore poeta continuerà a farlo perché ormai non si tratta dell'altrui destino, ma del suo.Prof. Roberto Lopez""