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Mostrati 1961-1980 di 10000 Articoli:
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Virus amandi
Cosa hanno in comune queste storie, a parte la circostanza di essere maturate nell'esperienza della clausura per la pandemia? Una risposta c'è: l'urgenza della testimonianza. I personaggi di questi racconti diventano testimoni di un amore incompiuto, e proprio per questo più che mai vivo, quasi eterno nella sua idealizzazione. Oppure di un sentimento che tra due coniugi diventa non trasmissibile fino all'estremo dell'incomunicabilità definitiva. In altri casi si tratta dell'attestazione della solidarietà, oppure del valore della rinuncia, della privazione su cui ci sforziamo di fondare una felicità più duratura. Persino gli animali, e della specie più repellente, divengono testimoni, forse del compito più arduo: quello di come l'altra faccia dell'amore, il disamore, possa rimandare alla responsabilità dell'io senza mai dolorosamente poter attingere alla sua pienezza. Perché nel mondo del non-amore l'individuo viene sopraffatto, per dirla con Geno Pampaloni, ""dal disordine e dal male""""; ma per quanto quel rapporto con la realtà sia stravolto e drammatico, vi ritroviamo """"il senso stesso della nostra esistenza, con tutto il peso dei valori morali che fanno parte di noi""""."" -
L' infanzia infinita
La parola scritta si presta a generare immagini che svelano ricordi, e nei ricordi figure, luoghi, sensazioni legati alla fanciullezza. In queste pagine l'autore dischiude lo scrigno della memoria, senza nostalgia o compiacimenti retorici e invece con garbo e ironia. La scrittura diventa una forma di conoscenza, la riscoperta del luogo incantato dell'infanzia, sebbene intorno a lui allora - siamo nei primi anni Quaranta - la guerra con il passaggio del fronte lasci segni indelebili. In quel luogo incontriamo la madre che passeggia sulla sabbia sottile di Senigallia; la villa di Montecarotto, con la vita che scorre al di fuori del cancello che lui non può oltrepassare; il fascino della nocetta del padre insieme al mezzadro Severì, i racconti della cuoca Marietta, senza dimenticare l'amato Full, il setter bianco e nero. E poi la scoperta della Milano tumultuosa del dopoguerra, con la sua efficienza, la ricostruzione, lo sviluppo del consumo e la visibilità catturante. Quel luogo dell'infanzia, semplice e autentico, è il suo ""posto delle fragole"""" o, se vogliamo, delle vigne, visto che l'autore produce vini noti in Italia e nel mondo per la loro sontuosa eleganza."" -
Dietro la scena
Come vive una persona una situazione difficile? Quali sensazioni, pensieri, paure passano per l'animo di chi si trova ad affrontare un evento che stravolge la sua vita affettiva, di lavoro, di relazione, sociale? Questi racconti accompagnano il lettore attraverso la narrazione di traumi verosimilmente reali. -
Filigrane. Canzoniere apocrifo
Garufi compie un viaggio iniziatico nella propria interiorità, partendo dalla sua biografia: il trascorrere del tempo mette in luce passaggi centrali, movimenti dentro strettoie, aperture apparenti e chiusure improvvise. La salvezza è rappresentata dalla forza inedita che la letteratura offre a chi la ama. Ecco apparire Coleridge e il suo naufragio, Vittorio Sereni e la trentennale amicizia con Mario Luzi, il carteggio con il ""suo"""" Montale. La forza delle parole degli """"altri"""" forma una """"filigrana"""", un vedere e un non vedere. La tensione del suo modulo narrativo è particolare: tentato più volte a deviare verso il registro poetico che gli è congeniale, o quello critico che ha accompagnato la sua vita, Garufi accede persino a una sconcertante satira. Demistifica, irride e demitizza la relazione sentimentale, il '68 e dintorni, chiarisce l'inganno della politica, si addentra nel territorio impervio della psicoanalisi, mostrando il """"gioco"""" di quello che una volta si chiamava Potere. Sono l'arte, la letteratura, la poesia a costituire il """"duro filamento"""" di fedeltà alla luce, la compresenza di vivi e morti dentro l'unica dimensione possibile, che è appunto quella estetica."" -
Nevrotik@
Una divertente biografia familiare, sviluppata attraverso un'ottica spiritosa e nostalgica, permette al lettore giovane di conoscere una quotidianità che non è più, e a quello maturo di ritrovare qualcosa di cui ha nostalgia e che gli schermi Lcd, gli smartphone, i grattacieli a torre, le superstrade ad alta velocità ormai impediscono di intravedere. Passando in rassegna fatti e memorie della sua infanzia, l'autrice rivisita un modus vivendi sconosciuto alle nuove generazioni. Nei suoi aspetti più interiori l'opera rappresenta un tentativo di stabilire un contatto ideale tra avi e discendenti affinché l'amore, la vita e l'umanità trascorse nel tempo intermedio non vadano perdute per sempre. Vagando tra passato e presente, affiora la confortante certezza che ogni tragitto che inizia, ogni singolo percorso, segue un disegno solo apparentemente casuale e fortuito, poiché chiunque si spinga dubbioso tra le strade e le città del mondo, non va alla cieca, ma insegue l'amore, di sé, di qualcuno, della vita. E alla fine del viaggio, a chi le cercherà, si presenteranno tutte le risposte. -
Pensieri nascosti
Cosa nascondono la ricca Marta, l'infermiera Elisa e la fascinosa Anna? Perché partono insieme per accompagnare Giulia, fragile e sfortunata, in una località sperduta dell'Umbria? Quattro ragazze in una vicenda che metterà a dura prova il loro rapporto, in un viaggio dentro se stesse. -
Seguimi se vuoi
A Lisbona viene trovato il corpo senza vita del capo di una setta oscura. Dietro alla misteriosa morte un ordine militare cristiano e un'organizzazione pagana, accomunati dalla stessa missione: la ricerca di un oggetto sacro e ritenuto di grande potere, il Graal. La preziosa reliquia, custodita per secoli dai templari, riporta un'iscrizione che potrebbe cambiare la storia del cristianesimo. Dopo dieci anni torna con una nuova indagine il bancario detective Francesco Speri, coinvolto dalla sua amata Chiara, ricomparsa dopo anni di silenzio. Tra indizi da decifrare ed enigmi da risolvere, ciò che tra loro sembrava sopito riaffiora più forte che mai. Il viaggio li condurrà in siti archeologici slavi, luoghi dell'Italia medievale e castelli della Germania nazista e li porterà a scoprire sconvolgenti verità nascoste su noti personaggi storici. Himmler e Costantino, Pessoa e San Galgano: qual è la sottile linea rossa che unisce l'efferato capo delle SS all'imperatore romano, il poeta portoghese al cavaliere eremita? -
Gli anni di Lele
Lele è un sognatore: ai banchi di scuola preferisce la caccia alle tigri o alle quaglie con la fionda. Finché non lo mandano in guerra e sale per la prima volta su un treno. Finirà in un campo di prigionia, dal quale ritornerà pelle e ossa sotto una pesante divisa russa, ma con una nuova coscienza. Diventa così protagonista e spettatore degli scenari che attraversano l'Italia. Assunto al cantiere navale, partecipa fin dagli inizi alle lotte operaie, agli scioperi, alle manifestazioni. Vive con coraggio gli anni di piombo; con estraneità l'edonismo consumistico degli anni '80 e con delusione e distacco la fine della Prima Repubblica. Un affresco storico-politico che copre gli ultimi ottanta anni del trascorso '900, raccontato attraverso le esperienze lavorative e personali, talvolta intime e toccanti, di un uomo che farà della coerenza ideale la sua vera compagna di vita. -
Il tempo delle fenici e degli unicorni. Giulia Farnese e il ciclo decorativo del castello di Carbognano. Ediz. illustrata
Il tempo delle fenici e degli unicorni è il tempo speso da Giulia Farnese a Carbognano, in provincia di Viterbo, orientativamente dal 1505 fino alla fine della sua vita, nel 1524. Dopo gli anni che l'hanno vista essere la giovane moglie di Orsino Orsini, l'influente concubina di papa Alessandro VI Borgia o la chiacchierata sorella del cardinal Alessandro, futuro Paolo III, Giulia è finalmente la signora del suo castello. Risposatasi nel 1509 col nobile napoletano Giovanni Maria Capece Bozzuto, Giulia a Carbognano è libera e padrona del suo tempo, che torna ad essere quello fantastico e sospeso delle fenici e degli unicorni di cui riempie la sua casa. La fenice è l'uccello della rinascita, l'unicorno rappresenta la purezza. Attraverso loro Giulia dimostra agli illustri ospiti che la sua vita è cambiata, che un processo di purificazione sta per compiersi o si è compiuto grazie alle ardenti fiamme del fuoco della fenice, le quali permettono alla donna di essere oramai avvicinata dall'unicorno. Insieme a questi animali da bestiario e a una foresta di simboli, Giulia lascia nelle decorazioni delle sue stanze un'impronta della sua nuova vita. -
Su due delitti d'impeto
Sono sempre più frequenti, o almeno così percepiti dall'opinione pubblica, delitti particolarmente violenti ed efferati che sono quasi sempre, in maniera impropria, definiti raptus. Lungi dall'essere esaustiva questa discussione intende richiamare la necessità di fare maggior chiarezza, quanto all'imputabilità, attraverso valutazioni più estese e controllate su delitti altrimenti incomprensibili. Sono presentati due casi reali, direttamente osservati e commentati. -
Un mondo perfetto. Ovvero il sentiero perduto
"Prendendo le mosse dal commento di una brevissima novella ove viene ravvisata una singolare analogia con un episodio apparentemente insignificante della sua infanzia, l'autore ripercorre i primi anni della propria esistenza fino al ventiquattresimo anno di età in un veloce andirivieni di posizionamenti, flashback e atmosfere evocative. La narrazione delle vicende di quell'io bambino, poi adolescente e infine giovane adulto spazia nella ricostruzione degli ambienti dell'epoca, degli eventi storici anche terribili che hanno scandito quegli anni lontani. Si addentra, ai limiti di una catartica confessione, nei meandri della mente fragile di un ragazzino, vittima di una troppo rigida educazione, dissezionandone paure, idiosincrasie, ossessioni, psicosi e un mastodontico senso di colpa. Le vicende individuali narrate si intrecciano in modo inestricabile alla retrospettiva socio-politica: passioni, ideali, dubbi esistenziali prendono forma e continuano a costituire tuttora elementi fondanti delle riflessioni sul mondo, il suo destino e le sue aporie""""." -
Ariel e Azra
Ariel ha lasciato da poco Israele, Azra il quartiere rom di Shutka, Macedonia. Si incontrano, per puro caso. Roma è grande, è straniera. Ma loro sapranno come ritrovarsi. Si sono già trovati. La storia di un amore vero, nato dalla scoperta della diversità, cresciuto contro il disprezzo e l'ignoranza, con l'innocenza di chi non ha paure. -
Le erbe della quarantena. Storia e ricette delle piante del Conero
I giorni in solitudine, al chiuso, sospesi in una quotidianità che pareva eterna, avrebbero potuto essere impreziositi da un pensiero di sorellanza che andava alle amiche e agli amici che da lontano ci stavano pensando. Così, complici gli strumenti informatici odierni, è nata l'idea di descrivere e inviare ogni mattina un'erba, accompagnandola a foto descrittive e raccontando le caratteristiche botaniche, le proprietà fitoterapeutiche, le curiosità, un po' di storia e qualche ricetta di cucina: tutto questo avrebbe potuto permettere di ritrovarle, riconoscerle e raccoglierle in qualche giardino o in qualche vaso nel proprio balcone. -
Mandria notarile
Sucre Goddi è oggi una notaia quarantenne di Roma, stimata anche se eccentrica. Infatti si presenta abitualmente al Mattatoio di Macerata. Perché? Di sua madre Adele, sa solo che è fuggita in India, lasciandola a 5 anni col padre Giulio, genuino e visionario, ad abitare Villa Amigdala, una fattoria sgangherata ma allegra, con la vacca Batuffola come compagnia. Dopo la laurea, la protagonista sperimenta la capitale e gli zii materni: Sergio (notaio avviato) e Marcella (snob col pallino di maritarla bene). Ma perché pure loro si ostinano coriacei a difendere il mistero su Adele? Finalmente giunge Totti, una avvocato italo-austriaca buffa e sagace, che non trova il coraggio di palesarle il suo amore. Diego Tumi, invece, va alla conquista di Sucre, con l'obiettivo di farsi finanziare un progetto parecchio rischioso. Sarà l'apertura di un testamento a rivelare un impensabile scenario e a imporre una severissima resa dei conti. Ecologia, animalismo, antispecismo, vegetarianismo fanno da sfondo alle vicende, dialogando coi protagonisti. -
Voci dalle pietre. La storia di Ancona attraverso le epigrafi
Quasi 300 epigrafi per raccontare la storia bimillenaria di Ancona, dall'epoca romana ai giorni nostri. -
Il «mea culpa» non ci sarà
Le troppe e inspiegabili insensatezze sempre presenti nel genere umano e sempre uguali dalla notte dei tempi fino ad oggi, sono il motivo ispiratore che ha indotto l'Autore a scrivere un racconto che tenta di spiegare come l'uomo da sempre replica assurde competizioni per effimeri poteri, provocando sudore, lacrime e sangue invece di dedicarsi, come la logica vorrebbe, a evitare tutto questo con conseguente prolungamento di una sana e buona esistenza. In modo utopistico e fantasioso la narrazione si sofferma su due mondi, uno che sottolinea l'assurdità della vita degli individui, vita per altro brevissima, protesa alla sterile sopraffazione, e l'altro che rappresenta, a grandi linee, come avrebbe potuto essere. Cose ovvie e banali, ma fra tante banalità il lettore potrebbe ricavare qualche spunto di riflessione. Il sesso è ricorrente perché senza ipocrisia rappresenta e tocca in modo determinante ogni aspetto della vita, mentre al contrario nella nostra società è discriminato e nascosto, svilito a trasgressione, e per questo viene sostituito dall'aggressività. -
Strada Nove. La via Emilia e le sue curve. Vol. 1
"Tutto quel che so di questo libro di Carlo Donati, lo so tramite Paul McCartney e Gregory Bateson. Tramite Paul McCartney so, intuisco, che Strada Nove deve avere a che fare con l'idea del Magical Mistery Tour, film e colonna sonora del 1967 con protagonisti i Beatles; e tramite Gregory Bateson, so che la Via Emilia è una struttura che connette, e perciò stesso fonda l'idea che tutti gli organismi viventi siano parte danzante di una più ampia danza di parti interagenti, secondo un modo autoriflessivo che connette tutti gli esseri viventi. Donati compie ogni passo necessario, affinché questa narrazione dedicata alla mitica Via Emilia e alle donne e agli uomini che vi hanno danzato nel corso del tempo consenta loro, tenuti nel palmo ospitale del racconto, di prendere vita sotto i nostri occhi: le pagine più felici di questa narrazione-mondo hanno sul serio qualcosa di magico. Ad esempio in certi twist, per cui un istante prima stiamo cercando la casa natale di Ariosto e sappiamo che a Vienna il giovane Elias Canetti vede lo Steinhof dalla finestra della stanza in cui sta scrivendo Auto da fé, e d'improvviso abbiamo avanti agli occhi il racconto Autobahn di Pier Vittorio Tondelli...""""." -
Strada Nove. La via Emilia e le sue curve. Vol. 2
"Tutto quel che so di questo libro di Carlo Donati, lo so tramite Paul McCartney e Gregory Bateson. Tramite Paul McCartney so, intuisco, che Strada Nove deve avere a che fare con l'idea del Magical Mistery Tour, film e colonna sonora del 1967 con protagonisti i Beatles; e tramite Gregory Bateson, so che la Via Emilia è una struttura che connette, e perciò stesso fonda l'idea che tutti gli organismi viventi siano parte danzante di una più ampia danza di parti interagenti, secondo un modo autoriflessivo che connette tutti gli esseri viventi. Donati compie ogni passo necessario, affinché questa narrazione dedicata alla mitica Via Emilia e alle donne e agli uomini che vi hanno danzato nel corso del tempo consenta loro, tenuti nel palmo ospitale del racconto, di prendere vita sotto i nostri occhi: le pagine più felici di questa narrazione-mondo hanno sul serio qualcosa di magico. Ad esempio in certi twist, per cui un istante prima stiamo cercando la casa natale di Ariosto e sappiamo che a Vienna il giovane Elias Canetti vede lo Steinhof dalla finestra della stanza in cui sta scrivendo Auto da fé, e d'improvviso abbiamo avanti agli occhi il racconto Autobahn di Pier Vittorio Tondelli...""""" -
Occhialini
Marcello Pesarini porta gli occhialini ma non ne ha bisogno per proiettarci nel suo mondo dalle pagine di questo libro. Un universo surreale e inquietante, popolato da Impiegati e famigliole di Ombre, un mondo terribile e fantastico, come sa esserlo quello della scrittura. Che inquieta ma rassicura, perché sta tutto là: sui rotoli oceanici delle carte delle pratiche di un ufficio pubblico, come anche sul monitor di un computer dalla tastiera coi comandi invertiti. Dopo più di trent'anni di racconti impegnati nella promozione sociale, ambientalista e politica, l'autore prosegue nel viaggio sulle tracce di Con gli occhi di Bjork, sua opera prima popolata da personaggi che già scalpitavano alla ricerca di una realtà migliore. Ora il punto di vista è quello di un impiegato ""che si s'impiega ma non si piega"""". Che è quello che dovremmo fare tutti, con senso del dovere e spirito di sacrificio, certo, ma con gli occhi sempre aperti su un mondo più etico e giusto, anche se occorrono gli Occhialini per riuscire a inventarlo."" -
Indisciplinata preghiera
Nelle lunghe ore di dialisi in ospedale Daniele ascolta i suoi compagni di stanza. Raccontano di storie e luoghi che ricevono luce e vita unicamente dal ricordo. Danno forma a desideri svuotati di ogni possibilità eppure così umani da suscitare in lui una rispondenza profonda. Un giorno gli viene chiesto di salvarli dalla dimenticanza e di consegnarli attraverso la scrittura al mondo che sta fuori. Daniele li accoglie e li conduce con sé in un viaggio di parole e immagini dove la memoria incontra luoghi e corpi, e questi dialogano con il presente e quasi sembra, raccontandoli, che essi trattengano ancora luce e una natura felice. Ogni luogo svela il bisogno di tornare alla nascita della vita, alle verità delle cose che sono rivelate dai sentimenti, lì dove il disincanto del sapere cede agli sguardi dell'innocenza. La ricerca di un altrove, un silenzio, una preghiera anarchica e impura nella disabitudine alla rassegnazione che l'immediatezza di nessun post può rubare al tempo del racconto e dell'emozione.