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Azzurri di mare e vele errabonde. Breve antologia della narrativa pescarese (1887-1987)
Il filo conduttore dei racconti qui raccolti è quel ""genius loci"""" che appare emblematicamente nel titolo, tratto dal romanzo storico dello svizzero Conrad Ferdinand Meyer Die Versuchung des Pescara (1887) (""""La tentazione del Pescara""""), che evoca il passato remoto della città. Tra gli autori presenti nella raccolta è naturalmente D'Annunzio con """"La contessa d'Amalfi"""", vasto affresco della Pescara fine secolo, e non manca Flaiano con alcune annotazioni locali ripescate dalla sua Traccia di autobiografia, che sembrano racconti in nuce. Ma ci sono anche autori meno conosciuti, benché di alto livello letterario, come Luigi Antonelli, o dimenticati come Vincenzo Bucci, la cui lunga novella, """"La ghirlanda"""", uscita in due puntate su """"L'illustrazione Abruzzese"""", è il pezzo forte di quest'antologia. I testi, che non vanno oltre il 1987, formano come una cronologia ideale della città, trasformatasi nel corso di una secolo da borgo di pescatori in capoluogo e finalmente nel centro più popoloso della regione."" -
Le origini esoteriche del modernismo. Padre Gioachino Ambrosini e la teologia modernista
Tra la fine dell'Ottocento ed i primi anni del Novecento si sviluppò una corrente di rinnovamento religioso e di pensiero, il Modernismo, che voleva realizzare una sintesi tra teologia cristiana e filosofia moderna, pretendendo di ""ammodernare"""" i principi dottrinali e morali del cristianesimo. Il presente studio esplora le origini esoteriche del movimento modernista, riscontrabili nello gnosticismo e nell'occultismo. In particolare prende in considerazione il volume """"Occultismo e Modernismo"""" (1907) del gesuita Gioachino Ambrosini, in cui si presenta una sintesi di tutto il movimento modernista attraverso una serie di lettere indirizzate """"ad Alfredo"""", simbolo di ogni giovane cattolico che padre Ambrosini vuole salvare dall'errore modernista invitandolo, oggi come allora, a rimanere fedele a Cristo ed ai principi eterni ed immutabili della Chiesa Cattolica. L'autrice analizza anche altre produzioni letterarie dell'epoca, come """"Il Santo"""" (1905) di Antonio Fogazzaro, definito """"il romanzo del movimento"""" e i documenti pontifici che arrrestarono rapidamente l'espandersi di tale multiforme eresia."" -
L'Euro contro l'Europa. Vent'anni dopo il Trattato di Maastricht (1992-2012)
La storia della costruzione europea ha una sua tappa decisiva nel Trattato di Maastricht, che prende il nome dall'accordo stipulato nel dicembre 1991 nel Consiglio Europeo tenutosi nella cittadina olandese di Maastricht e poi solennemente ratificato nel febbraio del 1992. Il Trattato di Maastricht creava una nuova entità sopranazionale, l'Unione Europea, avviando la realizzazione di una ""moneta unica"""" e di una Banca Centrale Europea. L'Euro entrò in vigore il 1° gennaio 1999 in 11 dei 15 Paesi dell'Unione Europea, segnando la prima rinuncia alla sovranità delle nazioni europee, destinate ad essere completamente esautorate dal potere di Bruxelles, attraverso una rigida concatenazione di cause e di effetti. Il progetto europeista di Maastricht ha avuto, fin dall'inizio, un inflessibile critico nel prof. Roberto de Mattei che, fin dal 1990, ne descriveva i pericoli. A vent'anni di distanza, il suo libro ripercorre criticamente le fasi centrali di un processo che ha avuto la sua ultima espressione nel governo tecnocratico di Mario Monti."" -
Il paradosso italiano. La povertà di un paese ricco
Senza voler alzare bandiera a favore della citazione del ministro Francesco Saverio Nitti, nell'imminenza del primo conflitto mondiale: ""Roma è la sola città medio-orientale priva di un quartiere europeo"""", né a sostegno dell'affermazione di Umberto Zanotti Bianco, illustre meridionalista, che definisce il Mezzogiorno d'Italia come """"uno sfasciume pendulo sul mare"""", non si può evitare una riflessione sui paradossi della nostra Italia, tali fin dalla sua costituzione. Società antichissima e Stato unitario di appena un secolo e mezzo, per trenta secoli fu rurale e artigianale e diventò di colpo, in poco più d'una generazione, società industriale: secondo le leggi dell'aerodinamica non potrebbe volare, ma vola nonostante tutto, come disse uno spiritoso economista americano a proposito del calabrone. A 150 anni dalla sua unificazione l'Italia attende ancora quella lucidità condivisa, da Bolzano a Palermo, che non piove dalle nuvole, né va ritenuta un dono delle circostanze. Queste pagine sono una riflessione su un tema al contempo affascinante e inesauribile."" -
Il racconto della realtà
La realtà, che una parte, anche autorevole, della critica ha cercato di ""espellere"""" dal fatto letterario, impone sempre la sua presenza """"ingombrante"""". L'opera letteraria si configura, allora, come """"racconto della realtà"""", vista nella sua """"multiformità"""". I saggi del presente volume si possono considerare come un viaggio in più tappe attraverso le opere di alcuni scrittori italiani, dell'Ottocento e del Novecento, che hanno rappresentato il reale nella sua dimensione """"prismatica""""."" -
Ipotesi di complotto. Paranoia e delirio narrativo nella letteratura americana del Novecento
La teoria del complotto è la sostanza narrativa di gran parte della grande narrativa americana del Novecento. L'idea di una rete fittissima di avversari del modo di vivere americano che si sono annidati al suo interno per sabotarla e distruggerla contraddistingue tanto una serie molto inquietante di vicende politiche verificatesi fin dagli albori della ""nascita della nazione"""" statunitense, quanto la letteratura che viene scritta e pubblicata, specialmente nel dopoguerra. Attraverso la ricostruzione della fortuna di questo tema in autori importanti e germinali del Novecento americano (si va da William Burroughs a James Ellroy passando attraverso Thomas Pynchon, Don Delillo, Kathy Acker, Philip Roth e in ambito fantascientifico Philip K. Dick, senza trascurare l'apporto del cinema, in particolare il celebre Dottor Stranamore di Stanley Kubrick), il tema viene condotto a mano a mano fino al suo nocciolo psicologicamente e sociologicamente più rilevante: la paranoia americana come """"spirito della nazione"""" con tutte le tragiche conseguenze che essa ha comportato e che ancora attualmente comporta."" -
La spiritualità cristiana dall'antichità alla modernità
Questa ""corsa"""" attraverso le centinaia di rivoli confluenti nel gran fiume della bimillenaria spiritualità cristiana, è stata suggerita dalla viva esperienza pastorale di don Ennio Innocenti che si è occupato di direzione spirituale in parrocchie, in movimenti apostolici, in circoli di professionisti, di militari, di studenti e di artisti. Egli ha constatato che offrire un inquadramento storico facilitava alle più varie categorie di persone la consapevolezza di essere in una tradizione e di connettervisi liberamente secondo la propria ispirazione. Dall'apprezzamento che via via suscitava l'offerta è stato spinto a completare la presente """"cornice"""" d'una realtà che è ben viva, una realtà """"nostra"""", polivalente e cattolica, italica ed europea, ascetica e insieme mistica, ma sempre misurata con l'adesione all'unica rivelazione cristica e con la pratica anche sociale della carità che ne è l'anima."" -
Socialismo, calcolo economico e imprenditorialità
Il crollo dei regimi comunisti nei Paesi dell'Europa dell'Est sembra aver dimostrato, ai più, che la pianificazione economica in una società complessa è qualcosa di praticamente irrealizzabile. Nell'era post-1989, in sintesi, la pubblica opinione è persuasa che non ci sia sviluppo economico senza libero mercato. Il libro di Jesús Huerta de Soto, pubblicato per la prima volta nel 1991, analizza la conflittualità tra pianificazione e free market da una prospettiva teorica, dimostrando che il crollo delle repubbliche socialiste era inevitabile dal punto di vista teoretico, contrariamente a quanto pronosticato, ancora nel 1989, da economisti come Paul Samuelson. Huerta de Soto affonda la sua analisi nelle radici del dibattito sul calcolo economico socialista, che ha il suo culmine con il contributo di Ludwig von Mises nel 1920. -
La cosmovisione di Giuseppe Sermonti. Atti del Convegno (Roma, 27 ottobre 2011)
Giuseppe Sermonti, biologo di fama internazionale, autore di molti libri, direttore di varie riviste, cattedratico in varie Università, è genetista tra i più citati e discussi, certo tra i più originali e geniali. Il Sindacato Libero Scrittori Italiani gli ha dedicato in ottobre 2011 una intera giornata di studio affidando le relazioni ad un gruppo di studiosi di punta, animatori della Fraternitas Aurigarum Urbis (un'associazione di diritto ecclesiastico ben presente nel dialogo culturale con un centinaio di pubblicazioni). La presente silloge degli ""Atti"""" di quel convegno è senz'altro una base valida per ulteriori approfondimenti della complessa opera di Sermonti: il libro, infatti, presenta tutti gli aspetti delle ricerche sermontiane (fisica, chimica, biologia, filosofia, teologia, letteratura) e mentre focalizza particolarmente le chiavi dell'interpretazione sermontiana dell'evoluzione biologica è anche attento alla sua personale evoluzione spirituale la quale, pur avendo maturato l'approdo alla Trascendenza Divina, è ancora in una fase di ulteriore conquista."" -
Il fantasy in Italia
Il genere fantasy viene inteso come risultante dall'unione di due altri generi quali la fiaba e l'epica, rimasti in secondo piano o dimenticati nella cultura recente, ma oggi riportati a vivere in una nuova veste. Vengono studiati gli influssi positivi, e pure le possibilità di aberrazione possibili attraverso un uso distorto del nuovo genere. Si esamina dalla sua origine l'epica cavalleresca medievale e rinascimentale italiana, fino al suo tramonto durante il XVI secolo, e quindi il sorgere e prosperare della fiaba in epoca barocca, la sua trasformazione didattica alla fine dell'Ottocento, quindi il sorgere del genere fantasy, iniziato ad affermarsi in Italia nell'ultimo trentennio del XX secolo. La panoramica sulle tendenze attuali del fantasy italiano tiene conto anche delle produzioni nelle arti musicali, del fumetto, e del nuovo fenomeno mondiale del gioco di ruolo, applicazione pratica e immedesimante delle tematiche e del mondo epico-fiabesco scaturito dalla fantasia di J. R. R. Tolkien. -
Nuvole rosse sotto il mare. Ortona, inverno 1943
Sullo sfondo di una città martoriata che urla il suo dolore ogni giorno più forte, l'amore tra due giovani riesce a tenere in vita le rispettive famiglie, alimentando così una speranza di libertà che sembra a tutti irrealizzabile. Intanto il destino gioca con gli eventi crudi della guerra, davanti al coraggio di un caporale canadese che spinge i suoi uomini a combattere in prima linea e all'inquietudine di un soldato tedesco che si scontra con le illusioni di gloria dei suoi camerati, smaniosi di ricacciare indietro l'avanzata delle truppe alleate. Tra battaglie e macerie, le loro sorti si tesseranno con la storia, l'unica e sola che potrà, inevitabilmente, scriverne l'epilogo. Ma la ferita ha lasciato il suo segno e non accenna ancora a rimarginarsi, forse perché a molti sconosciuta o peggio, dimenticata. -
Le radici dell'utopia. L'incompatibilità tra utopia e giudizio cristiano
L'utopia è un'idea innocua? Assolutamente no. Essa ha sempre generato sangue... e non a caso. In questo libro si parla delle radici filosofiche dell'idea di utopia. Ne viene fuori un risultato che pochi conoscono: l'utopia è strutturalmente antiumana. Per due motivi. Il primo: perché si pone volutamente al di fuori dell'ordine naturale. Il secondo: perché deve necessariamente poggiare su un delirio dell'immaginazione. Da qui un'incompatibilità irrisolvibile tra l'idea di utopia e la filosofia naturale e cristiana. -
Il profumo del nichilismo. Viaggio non-moralista nello stile del nostro tempo
La civilizzazione si fregia di alcune parole simbolo come libertà, globalizzazione, emancipazione, uguaglianza e di un codice di regole il cui valore supremo è il diritto alla felicità. Nessun intellettuale o filosofo riesce ad immaginare un mondo che non si fondi su queste fondamenta e nessun economista a concepire un modello di sviluppo radicalmente diverso. Tutto sembra già dato. Eppure, ad una lettura attenta, la realtà appare ben diversa perché la società si muove su una invisibile linea di demarcazione tra civiltà e barbarie che la rende allo stesso tempo progredita e spietata, tecnologicamente avanzata e disumana, capace di fornire opportunità e di ampliare a dismisura obblighi, limiti e divieti. E allora cosa si cela veramente dietro il termine civilizzazione? Lo spiega questo saggio che è una sorta di guida tra stili di vita, miti e modelli del nostro tempo. Una critica ironica e tagliente alla superficialità e al narcisismo, ad una prospettiva legata sempre e solo al presente, all'estetica del nulla ed all'etica del vuoto. -
In fuga dal male. Dieci commenti a Baudelaire
Meditando sul bambino che fu, alto ""come un in-folio"""", Baudelaire racconta di due voci che lo abitavano. La prima gli diceva che la terra """"è una torta ricca di prelibatezze"""" e gli prometteva """"un appetito altrettanto grande"""" da procurargli un piacere """"infinito"""". La seconda gli infondeva la blandizie di """"viaggiare nei sogni"""", al di là del """"possibile"""" e del """"noto"""". Il mondo reale non è mai stato la vera """"patria"""" di Baudelaire. Per questo egli vi si è sentito sempre in cattività, inadeguato, come i più disparati personaggi che accoglie nella grande arca delle """"Fleurs du mal"""". Una """"natura esiliata nell'imperfetto"""": tale è stata la tormentosa cifra umana del più grande interprete della """"modernità"""", costretto a bramare, dentro l'involucro della propria finitudine, l'idealità negata."" -
Hic sunt leones
"Hic sunt leones"""", """"Da qui in poi troverete i leoni"""" era il monito dei romani a non proseguire oltre il confine conosciuto, in territori selvaggi e inesplorati, monito al quale la follia di uno scienziato risponde con una spedizione di uomini coraggiosi, ex-legionari sconfitti di Marco Antonio, destinati diversamente ai remi delle galere. Studi oscuri e altrettanto misteriose testimonianze lo convincono a oltrepassare quel limite e a spingersi nel cuore del Sahara, certo che molto più a sud l'Africa ospiti territori rigogliosi e civiltà remote, in cui il progresso e la tecnica possono aver compiuto passi da gigante. Al comando di due giovani tribuni, un tempo nemici giurati, sfidando la sorte e il pericolo, i quaranta """"volontari"""" a dorso di cammello giungono a contatto con civiltà sconosciute e a loro modo affascinanti, abbarbicate su fortezze scavate nella roccia o insediate in metropoli più vaste di Roma, in possesso di conoscenze scientifiche inusitate e aldilà di ogni comprensione." -
La spirale di Gabelentz. Morfologia e tipologia delle lingue
Si è parlato spesso, specie nei media, della presunta ""rivoluzione"""" chomskyana, ma la vera rivoluzione, cominciata negli anni '70, sta nell'ampliamento planetario dell'orizzonte scientifico con lo studio di lingue fino a quel momento sconosciute come quelle aborigene dell'Australia e l'esplorazione, tuttora in corso, di territori sotto questo profilo ancora vergini come la Nuova Guinea e il Sudamerica tropicale: un fatto mai avvenuto in proporzioni così estensive, che ha prodotto un terremoto delle conoscenze devastante per tutte le teorie che si sono succedute nell'ultimo cinquantennio. A questo mutamento epocale non hanno certo contribuito i linguisti """"da tavolino"""", ma quei ricercatori che, bagagli alla mano, sono andati sul posto e come i vecchi """"viaggiatori"""" ci hanno edotto della straordinaria ricchezza linguistica del pianeta, ragguagliandoci sulle lingue più disparate e singolari: una ricchezza che non è completamente naturale né completamente culturale e fa del linguaggio, un """"oggetto di terza specie"""", il più complesso di tutti, rivelatosi irriducibile alle aspettative teoriche anche più modeste."" -
Stella e corona. Sogni, utopie e brogli elettorali nella democrazia elettorale italiana (1946-2011)
La storia di questi ultimi anni dimostra che, rispetto alle nobili intenzioni dei Costituenti, poste a fondamento della ritrovata democrazia, il sistema politico sta lentamente degenerando verso una deriva oligarchica, con la sostituzione di un'elite con un'altra, dal partito unico, all'unica congrega. Gli elettori sentono questo sistema come una campana rotta, per questo si allontanano sempre più dalle urne. Altro che ""fatica del voto"""", la fatica è quella di sopportare l'evidente esproprio di sovranità popolare attuato con il Porcellum, senza che tale sacrificio abbia portato alcun beneficio. Con la scusa della """"governabilità"""" tutta l'attenzione è dedicata alla messa a punto di nuovi meccanismi di trasformazione di voti in seggi, mirati unicamente alla conservazione del potere. Contro tale nefasta impostazione gli Autori hanno messo a punto delle linee guida, nella scia tracciata da Gianfranco Miglio, per ritornare sulla retta via della """"democrazia rappresentativa"""" e riportare la sovranità al popolo, con una proposta innovativa di sistemi elettorali per il Parlamento e il Governo."" -
Cesare Pavese. Mito, ragione e realtà
In questa raccolta di saggi l'autore si occupa di vari aspetti, con un approccio innovativo rispetto alla critica precedente: dagli studi dedicati dallo scrittore langarolo alla letteratura americana, a partire dalla sua tesi di laurea su Walt Whitman, a lungo trascurata, alla dimensione dell'""impegno"""", nel confronto """"intertestuale"""" con altri scrittori, come Vittorini, all'analisi di alcuni momenti biografici (la posizione nei confronti del fascismo, della Resistenza e del Partito comunista italiano), sui quali una parte, seppur autorevole, della critica, ha equivocato, alla rivalutazione delle fasi trascorse dallo scrittore a Brancaleone Calabro e nel Monferrato, dopo l'8 settembre del '43, sinora considerate, con logica riduttiva, rispettivamente come fasi di stasi creativa e di isolamento, nonché di crisi religiosa, alle tanto dibattute questioni del rapporto tra """"mito"""" e """"ragione"""" nei """"Dialoghi con Leucò"""" e del rapporto tra """"realtà"""" e """"simbolo"""", nonché tra individuo e territorio (alla luce dei nuovi studi di Franco Ferrarotti), ne """"La luna e i falò""""."" -
Viaggio in Abruzzo con Giorgio Manganelli
Un'amicizia durata poco più di tre anni. Dai primi di marzo del 1987 a quella tragica notte di maggio del 1990 quando, davanti a una camomilla mai consumata, lo stanco cuore di Giorgio decise che per lui, la nostra amicizia e la vita del suo padrone, sarebbe finita lì, nella cucina dell'interno otto di via Chinotto otto. Tutto ebbe inizio da quel curioso indirizzo. Dovevamo partire per un lungo reportage sull'Abruzzo. Più di tre mesi da passare insieme. Lo chiamai al telefono per la partenza fissata per il giorno dopo e lui mi chiese: ""Dove ci incontriamo?"""", """"Non si preoccupi, passo a prenderla a casa. Dove abita?"""", """"In via Chinotto otto... ha presente via Coca Cola di Rienzo?"""" Il nostro viaggio alla scoperta dell'Abruzzo non poteva cominciare in maniera migliore. Questo diario di viaggio vuole essere, prima di tutto, un omaggio all'amico che se ne è andato senza salutare. E non era da lui. Poi, una cronaca minima della sua massima """"riscoperta"""" dell'Abruzzo che aveva fugacemente visitato da giovane partendo da Milano in Lambretta ma poi non aveva più visto."" -
Sherlock Holmes e il fuoco della pernacchia
Nel 1915 l'Abruzzo è colpito da uno dei più disastrosi terremoti della storia d'Italia, quello di Avezzano con oltre trentamila morti. Purtroppo incombe la prospettiva, sempre più concreta, di un coinvolgimento in quella catastrofe di livello planetario che è la Grande Guerra. Nuove terribili armi si apprestano a fare il loro debutto tra i monti fioriti dell'Appennino. Molti soffrono e soffriranno, pochi sguazzano e lucrano per le possibilità offerte dalla ricostruzione e dalla mobilitazione. Un Maresciallo dei CCRR combatte la sua ""buona battaglia"""" ma pare sul punto di essere soverchiato da avversari (esterni) e da nemici (interni). L'odioso omicidio commesso ai danni di una nobildonna inglese, opera di menti raffinate, richiama tuttavia a Sulmona e sulla scena del crimine, un illustre pensionato, Sherloch Holmes, e il suo fedele compagno dr. John Watson. Fortunatamente c'è anche Gabriele d'Annunzio con le sue donne, la cui presenza vale da sola a scongiurare il rischio di un giallo senza...""