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Il Dodecaneso italiano 1912-1947. Vol. 3: De Vecchi, guerra e dopoguerra 1936-1947/50
Il governo del quadrumviro Cesare Maria De Vecchi di Val Cismon (1936-1940) segnò per le isole egee un periodo di forte pressione da parte fascista e il tentativo di maggiore assimilazione all'Italia. L'entrata in guerra dell'Italia nel 1940 e l'attacco alla Grecia rimisero in questione il destino del Dodecaneso e i sentimenti filoellenici di molti suoi abitanti. Il governo in Egeo del generale Ettore Bastico e dell'ammiraglio Inigo Campioni fu seguito dall'occupazione tedesca dopo l'8 settembre 1943. Si ebbe quindi una situazione unica: un'amministrazione civile italiana, retta dal vicegovernatore Iginio Ugo Faralli, vista con diffidenza sia dai nuovi invasori sia dagl'isolani greco-ortodossi, in un territorio italiano sotto una dura occupazione militare germanica tagliato fuori da collegamenti diretti con l'Italia, mentre gli Ebrei nel 1944 venivano deportati e in gran parte sterminati dai nazisti e le isole vivevano una drammatica carestia sino al termine della guerra. Al periodo di amministrazione militare britannica (1945-1947) fece seguito la definitiva cessione del Dodecaneso alla Grecia, con la comunità italiana costretta ad abbandonare l'Egeo. -
Migrazioni e sicurezza. Criminalità, conflitti urbani, terrorismo
L'immigrazione è il fenomeno sociale più travolgente di questo secolo. Eppure molte questioni che le sono connesse sono ancora trascurate dagli studiosi. Una di queste è la sicurezza, che pure è diventata in tutta Europa uno dei problemi cruciali della convivenza civile. In Italia particolarmente preoccupante è il notevolissimo incremento, in termini assoluti e relativi, dei reati compiuti da immigrati. Gli stranieri costituiscono circa il 40% dei denunciati, anche se, irregolari compresi, non superano l'8% della popolazione. Ad essi si devono circa il 50% dei furti, il 40% delle violenze sessuali, il 36% delle rapine e degli omicidi. Le carceri sono ormai sovraffollate proprio per la loro crescente presenza: nel 1995 era straniero un detenuto su sei, nel 2005 uno su tre e ora, in molte parti del Paese, uno su due. Alla criminalità si aggiungono altri gravi rischi: il terrorismo islamista, che, dopo l'11 Settembre, ha già gravemente colpito la Spagna e il Regno Unito, e la conflittualità urbana violenta, già esplosa con forza nelle inner cities inglesi e nelle banlieues francesi. -
Il rosso
Per accertare l'origine di un suono possente e misterioso, il naturalista inglese Bassett penetra nel ""cuore di tenebra"""" dell'isola di Guadalcanal. Inseguito dai cacciatori di teste e spossato dalla malaria, Bassett viene soccorso infine da una donna dall'aspetto ripugnante che lo conduce nella propria tribù e s'innamora di lui. Sfruttando cinicamente l'amore di questa, egli riuscirà a scoprire la fonte di quel suono soprannaturale: sepolta nell'altopiano dell'isola giace una sfera gigantesca dai riflessi rossastri che, se percossa, sprigiona una musica celestiale. Opera di una civiltà extraterrestre, la sfera, chiamata semplicemente il """"Rosso"""", sembra racchiudere in sé un sapere totale. A essa gli indigeni tributano un culto cruento. Ma la visione proibita dell'idolo sarà fatale a Bassett.."" -
L'Holbein di Lady Beldonald
L'anziana, anonima dama di compagnia di una Lady americana inserita nell'alta società londinese viene improvvisamente ""scoperta"""" dagli artisti dei salotti à la page come incarnazione vivente di un quadro di Holbein. Per una stagione, come un effimero fenomeno di costume, la donna vive un inaspettato """"successo di bellezza"""" proprio al tramonto della propria vita, scatenando peraltro invidie e gelosie, a partire dalla propria protettrice. Il piccolo, bizzarro caso aneddotico si fa dramma e muta infine in tragedia. Ma, come spesso accade in Henry James, la trama è solo un pretesto per una descrizione corrosiva, impietosa dell'ambiente della upper class a cavallo tra Ottocento e Novecento. Alla disgregazione di un ordine sociale e di una visione del mondo, che di lì a poco sfocerà nel primo conflitto mondiale, fa da specchio la scrittura jamesiana, tortuosa nel voler riprodurre la totale soggettività del punto di vista dei personaggi nel loro affrontare la """"realtà""""."" -
La storia di Ida
Largamente apprezzata da quando, sul finire dell'Ottocento, pubblicò nel mondo anglosassone una raccolta di 122 disegni e i suoi scritti - fra cui ""La storia di Ida"""" - Francesca Alexander è del tutto ignota al pubblico italiano. È vissuta per sessantaquattro anni a Firenze, dov'è morta e dove è ambientato questo struggente racconto della forte fede religiosa di una ragazza fiorentina tanto bella, e piena di nobiltà d'animo, quanto ferita da uno sfortunato amore. Nella narrazione degli ultimi anni di vita della cattolicissima Ida, la Alexander dimostra un'originale maestria stilistica unita a un profondo richiamo per quelle luci spirituali ravvisabili anche nella più cruda quotidianità. L'azione procede per scarti minimi - è lo specchio di quella stessa vasta opera di carità effettivamente svolta dalla scrittrice a favore dei poveri e degli umili. """"Dai fiori studiati da Leonardo in poi - scrisse Ruskin - non c'è memoria di disegni pari a quelli di Francesca, per delicatezza e forza, per verità e rispetto che viene dalla verità..."""""" -
Il liberalismo
Il liberalismo, l'unica vera rivoluzione dei tempi moderni, spiegato in breve. Una corrente politica e di pensiero che si pone, alla prova dei fatti, come punto di non-ritorno, una meta conquistata tappa dopo tappa: l'orizzonte di una liberazione del genere umano. L'acquisizione del concetto nuovo di libertà presuppone l'abbandono lento ma categorico di qualsiasi vincolo comunitario e/o trascendente. Ma l'individuo soggetto pensante e libero attore, l'individuo in nome e per conto del quale il liberalismo si è battuto, non ha ancora vinto alcuna scommessa. Poteva farlo? -
Cristianofobia. Quale libertà di apostolato per cattolici oggi?
La persecuzione dei cattolici, anche nelle democrazie evolute, in cui il concetto di neutralità religiosa applicato allo Stato sta diventando un pronunciamento filosofico antireligioso, impone una seria riflessione. Limiti e divieti, infatti, per l'educazione religiosa dei figli, per l'esposizione del Crocifisso, per la predicazione del Vangelo vengono imposti con sempre maggiore frequenza. Il Centro Culturale Lepanto ha organizzato a Roma, il 20 settembre 2010, il convegno internazionale ""Quale libertà di apostolato per i cattolici oggi?"""", nel quale alcuni dei maggiori esperti hanno approfondito il tema: l'avvocato James Bogle, presidente del Catholic Union of Great Britain (UK), il giornalista e professore Ulf Silfverling (Svezia), Sophia Kuby, direttore dell'European Dignity Watch (Belgio), il presidente della Laogai Foundation, Toni Brandi e l´avvocato bioeticista Gianfranco Amato. Dai loro contributi nasce quest'antologia curata e introdotta da Fabio Bernabei."" -
Il Natale e il presepe nel cuore dell'uomo
"Il Natale e il Presepe affascinano tutti. Anche coloro che non credono. Perché? La risposta sta nell'affermazione secondo cui Dio si è fatto veramente uomo, fino ad abbracciare altrettanto veramente la fragilità dell'infanzia. Questa affermazione, pur non condivisa da tutti sul piano del significato, diventa per tutti affascinante sul piano dei desideri più profondi che albergano nel cuore. L'incanto del Natale non passa inosservato. Anche chi non crede, sente che l'annuncio """"Dio è venuto fra noi!"""" è perfettamente rispondente alle proprie più intime attese, perché paradossale, perché umanamente inimmaginabile. Chesterton sul Natale scrive: """"Tutta la letteratura ha cantato le trasformazioni di quel semplice paradosso: che le mani che avevano fatto il sole e le stelle erano troppe piccole per accarezzare le grosse teste degli animali. E il critico scientifico sentenzia essere 'improbabile' qualche cosa che noi abbiamo quasi pazzamente esaltato come incredibile, qualche cosa che sarebbe troppo bella per essere vera, ma che è vera.""""" -
Musica e società. Il caso Puccini
Questo libro mira a riproporre il caso Puccini perché è un caso tuttora aperto. Indica una questione irrisolta. Esaltato o vilipeso, chi è in realtà Giacomo Puccini? È un intimista romantico, fino alle sdolcinature più stucchevoli, come sostiene Theodore W. Adorno, che lo ritiene il banalizzatore per eccellenza della musica nell'epoca della cultura di massa? È vero che in Puccini non mancano i cedimenti al cattivo gusto e che alcuni suoi passaggi possono suonare come siglette pubblicitarie. Sta però di fatto che l'intimismo di Puccini tocca un nervo sensibile, verità profondamente sofferte, sentimenti umani autentici, universali. Alla base della perdurante popolarità di Giacomo Puccini c'è questo valore, da lui espresso in maniera originale e geniale attingendo da contesti storici e da personaggi su scala planetaria, dalla Parigi di La Bohème all'Oriente di Madama Butterfly e di Turandot, senza mai cedere alla moda dell'esotismo volgare. In questo senso, Puccini rappresenta il punto più alto di eccellenza raggiunto dal melodramma italiano. -
Luigi Gedda. Protagonista di un secolo. Biografia e spiritualità
Il presente breve studio è un omaggio alla storia e alla presenza cristiana del prof. Luigi Gedda (1902-2000) del quale sono stato amico soprattutto per motivi di conoscenza familiare, nonostante i sessant'anni di differenza d'età che, almeno io, non ho mai avvertito. In questa riflessione prendo spunto dalla profonda devozione che Luigi aveva verso il getsemani, luogo centrale della vocazione cristiana ma non molto affollato, che lui ha coltivato per tutta la sua lunga esistenza, facendone il fulcro della spiritualità della Società Operaia, il sodalizio laico che egli fondò negli anni della seconda guerra mondiale. -
Il sé come se. Incontro, ricordo, desiderio
Un uomo che, dopo essersi stabilmente legato a una donna, all'improvviso ricorda in maniera vivida di averla vista e notata un giorno, molti anni prima del loro incontro di conoscenza, rievocando così la propria vigilia a se stesso: la ""nullità"""" della parte di sé che tramite lei, e solo tramite lei, egli sarebbe diventato e di cui allora non poteva sapere (il) nulla. Quel nulla che adesso invece la memoria gli consente di rivivere, sia pure inevitabilmente mediato. Un secondo uomo che, abbagliato a sua volta da una donna fuggevole passante nella sua vita, vorrebbe tanto conoscerla, ma senza successo (indisponibilità di lei od obiettiva mancanza di occasione). Due scene per riflettere sul """"non degli incontri"""", su quell'anteriorità d'ignoranza, dell'altro e di ciò che tramite lui noi diverre(m)mo, da cui ogni incontro proviene, quando avviene."" -
Brucia anche ora
Cenere grigia e mozziconi d'alberi si perdono a vista d'occhio. Sono il risultato di cruenti incendi dolosi che hanno sfregiato la natura ricca e variegata delle montagne che torreggiano a corona sul vasto lago blu. Turista per caso, Brenno Turre si improvvisa giornalista alla ricerca di dati su cui poggiare congetture e articoli. La sua indagine gli farà incontrare un gruppetto di persone unite da amicizia, amore, gelosia. E nemici potenti, ben annidati nel microcosmo di un paesino turistico, in grado di attaccarli con ogni mezzo, lecito e illecito. Quel breve soggiorno in riva al lago porterà a Brenno molta più tensione e avventura che relax, ma gli permetterà di rivalutare le scelte che fin qui (non) ha saputo compiere. -
Contravveleni e antidoti al pensiero debole
Non è pensabile il risanamento della società civile senza la preventiva rimozione dei pensieri tossici, abbondantemente diffusi dalle agenzie del disordine mentale. ""Contravveleni e antidoti al pensiero debole"""" segnala e propone, con puntuali e inediti argomenti, l'elenco dei pensatori forti, che hanno confutato i dogmi filosofici e le formule magiche, dalle quali sono ammaliati e sequestrati i lettori di massa, collocati nei punti cardinali della società e della politica. Quantunque costretti a muoversi nel margine stabilito dall'imperioso e deprimente volume della chiacchiera, i pensatori anticonformisti rappresentano la risorsa indispensabile al decollo della cultura intitolata alla tradizione italiana, oggi ingabbiata dall'indisturbato esercizio dei poteri forti e strozzini."" -
Io e Mrs Pennington
Ambientato nella Londra di pochi anni fa, che il rincorrersi degli avvenimenti del nostro tempo ci fa sembrare già lontana o addirittura senza tempo, ""Io e Mrs. Pennington"""" ripropone un dilemma antico quanto l'uomo e a cui nessuno, nemmeno Sigmund Freud, sembra avere trovato una risposta definitiva: perché sogniamo? I sogni portano Davide Rossero in un mondo arcano, nascosto nel profondo dell'anima, dove il bene e il male combattono la battaglia di un'intera vita e i ricordi giacciono in attesa di essere liberati dalla loro prigione e di rivelarsi nella visione onirica. La sottile divisione tra il sogno e la veglia diventa a un tratto impalpabile: è vano fuggire l'inquietante presenza di un uomo misterioso che lo bracca perfino a Londra, dove ha sperato di trovare quiete. È nel sogno che ci viene rivelata la nostra vera essenza, come ben sa Mrs. Agatha Pennington, padrona di casa di Davide, incontrata un giorno di vento davanti alla Royal Albert Hall."" -
Operazione blueprint
Un taccuino nero con codici criptati attraversa la Russia comunista sopravvivendo ai suoi presidenti e al disgelo. Un uomo, depositario di infiniti segreti e mente di raccapriccianti stragi, continua imperterrito a seminare morte in nome di qualcosa che la Storia sta già disconoscendo. Omega completa la sua serie di tragiche performance in uno scenario politico profondamente cambiato; non è cambiata, invece, la ruota che fa muovere il mondo e che non conosce confini, ideologie o colore della pelle. In un romanzo che raccoglie quasi cinquant'anni di storia moderna, intrecci a prima vista paradossali acquisiscono lentamente un contorno nitido e, sebbene nulla possa suffragare l'ipotesi di partenza, non vi è nulla, in realtà, che la possa negare. -
Il pretesto fantastico. Indagine su un enigma letterario
Cos'è il fantastico letterario? Da tempo gli studiosi cercano di rispondere a questa domanda senza trovare definizioni soddisfacenti e condivise. Per questo a un certo punto l'hanno riformulata in questi termini: come funziona il fantastico? Chi volesse conoscere la risposta a questa seconda domanda dovrebbe armarsi di buona volontà, e affrontare la sterminata bibliografia che si occupa dell'argomento. Questo libro non intende rispondere né alla prima né alla seconda domanda. Esso piuttosto, e per la prima volta in modo organico, cerca di rispondere a un altro interrogativo, che può essere formulato così: perché il fantastico continua a interessarci e, soprattutto, perché continua a interrogarci? Il compito che si pone non è dunque quello di interpellare il fantastico affinché sveli la sua natura enigmatica, ma di interpellare la nostra conoscenza, e la nostra stessa esistenza, affinché giustifichino il loro interesse per il fantastico. -
La fabula bella. Una lettura sociologica dei «Promessi sposi»
È lecito trattare un testo sacro come i ""Promessi Sposi"""" alla stessa stregua di un romanzo di consumo? Quello che esce da queste pagine di osservazioni è un romanzo completamente nuovo, immerso nella tradizione culturale europea, di cui Manzoni ebbe profonda esperienza, liberato di tutti gli orpelli limitatori che lo hanno reso un fardello fin troppo indigesto ai nostri studenti. Tanto che ne è stata proposta la declassazione da libro di testo obbligatorio a lettura opzionale. """"La fabula bella"""", a vent'anni di distanza dalla prima edizione, mantiene inalterato il suo valore. La sua capacità insuperata di svelare il meccanismo del romanzo più letto dagli italiani (più per dovere che per piacere), senza tener conto delle convinzioni, senza complessi d'inferiorità, senza i gravami di due secoli di critica assodata. Una lettura """"libera"""" che ha il pregio di mettere in evidenza le sue qualità all'interno di una lunga tradizione che parte dall'antico """"romance"""" greco e si rinnova quotidianamente nella narrativa di genere."" -
Stella e corona. Sogni, utopie e brogli elettorali nella democrazia elettorale italiana (1946-2011)
La storia di questi ultimi anni dimostra che, rispetto alle nobili intenzioni dei Costituenti, poste a fondamento della ritrovata democrazia, il sistema politico sta lentamente degenerando verso una deriva oligarchica, con la sostituzione di un'elite con un'altra, dal partito unico, all'unica congrega. Gli elettori sentono questo sistema come una campana rotta, per questo si allontanano sempre più dalle urne. Altro che ""fatica del voto"""", la fatica è quella di sopportare l'evidente esproprio di sovranità popolare attuato con il Porcellum, senza che tale sacrificio abbia portato alcun beneficio. Con la scusa della """"governabilità"""" tutta l'attenzione è dedicata alla messa a punto di nuovi meccanismi di trasformazione di voti in seggi, mirati unicamente alla conservazione del potere. Contro tale nefasta impostazione gli Autori hanno messo a punto delle linee guida, nella scia tracciata da Gianfranco Miglio, per ritornare sulla retta via della """"democrazia rappresentativa"""" e riportare la sovranità al popolo, con una proposta innovativa di sistemi elettorali per il Parlamento e il Governo."" -
L'opera d'arte all'epoca della sua precarietà. Ediz. illustrata
Questo lavoro trova le sue motivazioni in una serie di fattori, di diverso tipo e livello, che tuttavia cospirano a rendere particolarmente precario il riconoscimento di ricerche artistiche diverse da quelle che sono offerte da un mercato d'arte controllato da un numero esiguo di decisori: offerte che per lo più ripetono da ormai un quarto di secolo, in forme estenuate o ""provocatorie"""" temi e soluzioni gloriosamente affrontate dalle avanguardie storiche degli inizi del ventesimo secolo. Le difficoltà per così dire estrinseche connesse ai fattori che qui sono stati indicati si connettono a sicure difficoltà interne della ricerca artistica contemporanea che fra l'altro raramente propone opere """"possenti"""" come quelle che segarono la vicenda artistica internazionale sino agli anni Ottanta. Una riflessione organica oggi troppo rara su questi temi appare dunque di speciale urgenza."" -
Breve storia del Risorgimento
Per duemila anni l'Italia ha portato in sé un'idea universale, capace di riunire il mondo, [...] frutto della vita del mondo: da principio quella romana antica, poi la papale. I popoli cresciuti e scomparsi in questi due millenni e mezzo in Italia comprendevano che erano i portatori di un'idea universale, e quando non lo comprendevano, [...] lo sentivano e lo presentivano. [...] La scienza, l'arte, tutto si rivestiva e penetrava di questo significato mondiale. Ammettiamo pure che quest'idea mondiale, alla fine, si era logorata, stremata ed esaurita, ma che cosa è venuto al suo posto, per che cosa possiamo congratularci con l'Italia, che cosa ha ottenuto di meglio dopo la diplomazia del Conte di Cavour? È sorto un piccolo regno di second'ordine, che ha perduto qualsiasi pretesa di valore mondiale, [...] un regno soddisfatto della sua unità, che non significa letteralmente nulla, un'unità meccanica e non spirituale e per di più pieno di debiti non pagati e soprattutto soddisfatto del suo essere un regno di second'ordine. Ecco quel che ne è derivato, ecco la creazione del Conte di Cavour."" (Fëdor Dostoèvskij)""