Sfoglia il Catalogo ibs018
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 9481-9500 di 10000 Articoli:
-
Cinque testimoni di satana. Milton, Hobbes, Langbehn, Nietzsche, Spengler
Nel libro sono tracciati i profili di alcune personalità filosofiche che hanno caratterizzato e anche sconvolto la cultura occidentale. -
Così non si fece l'Italia
Queste pagine cardarelliane sorprenderanno il lettore abituato a sentir continuamente parlare di un Cardarelli chiuso nella torre d'avorio della bella letteratura, solo attento alla forma ecc.. Nel libro infatti sono compresi scritti di impegno e di polemica non solo letteraria ma anche storica e quindi civile. Di particolare importanza le pagine anticavouriane e di particolare bellezza le pagine dedicate a Mazzini e al primo Risorgimento. -
Cultura e libertà. Alcune riflessioni
Riflessioni di Maritain su questi due temi sempre di grande attualità, rappresentano una valida sintesi del personalismo comunitario che il pensatore francese ha sempre perseguito e che costituisce certamente uno degli aspetti più validi ed attuali del suo pensiero. Il libro è curato dal Prof. Giancarlo Galeazzi, uno dei maggiori studiosi italiani del pensiero di Maritain. Una ricchissima bibliografia rende il volume utile anche a chi si accinge a studiare l'opera del Maritain. -
Da Comacchio ad Argenta. Le lagune e le bocche del Po
Com'erano, circa cento anni fa, Comacchio e le sue lagune, Argenta, Porto-maggiore, Porto Corsini, Villa Mezzano, Sant'Alberto, Goro, il bosco dei Settecastelli, il bosco di Mesola, le Lande della Pastorara, le Lande di Marcabò (nome noto ai lettori di Dante), il Po di Primaro, le Lande di Bellocchio, Pomposa ed altri luoghi, celebri e non, dell'Emilia padana? Questi luoghi, come erano cento anni fa, sono descritti nel libro con stile immaginoso e caldo, da uno scrittore che non fu certo esente da difetti ma che tuttavia ebbe anche notevoli qualità, specie nelle descrizioni, come avviene in queste pagine, di uomini e paesaggi. Ma non solo le terre e le case e i palazzi e le torri e le chiese ma anche la vita di tutti i giorni, di cento anni fa. spesso dura e faticosa, è descritta dal Beltramelli con stile incisivo e con viva partecipazione. -
Il socialismo oggi
Scritti di Enzo Bettiza, Norberto Bobbio, Aldo Garosci, Lucio Lombardo-Radice, Renato Mieli, Luciano Pellicani, Giuseppe Saragat, Domenico Settembrini, Leo Valiani, che studiano e discutono i temi più importanti della problematica socia-lista di oggi: autogestione, terza via, socialismo e marxismo ecc... -
La mia Romagna
Con una nota di Federico Fabbri. -
Leopardi e «La Ronda». Alcune riflessioni critiche
"Ristampo in questo mio soggetto moderatamente (almeno spero) polemico, scritto qualche anno fa ed edito dall'Editore Tamari di Bologna, in difesa del leopardismo dei rondisti e che era da tempo esaurito. È evidente che ho ristampato il soggetto perché lo credo ancora valido. Naturalmente sarà poi l'eventuale lettore a giudicare questa mia, alquanto arrischiata, 'credenza'."""" (L'autore)" -
Manzoni fra i critici dell'Ottocento. Studi e ricerche
Uno studio accurato su alcuni momenti della fortunata critica del Manzoni nell'Ottocento. In appendice un saggio inedito di Carlo Tenca dedicato al Manzoni. -
Milano fine Ottocento
Pochi sanno che Raffaele Calzini, il forse troppo dimenticato autore di Segantini o il romanzo della montagna, scrisse pagine molto belle sulla Milano (e dintorni) della sua infanzia cioè la Milano di fine Ottocento. Sul filo della memoria, il Calzini fa rivivere, in queste pagine, da noi ora ristampate, la Milano appunto di fine Ottocento, in tutti i suoi aspetti. Le donne, innanzitutto. Di tutti i ceti sociali. Dalle nobili e aristocratiche, alcune delle quali, non certo le più giovani, potevano ricordare, sia pur vagamente, di aver visto Stendhal in qualche salotto, a quelle della piccola e media borghesia che sempre più avanzavano sul teatro cittadino, a quelle dei ceti più umili che venivano dal contado in città ""per servire"""". A queste ultime il Calzini dedica una pagina commovente, in cui polemica e poesia armoniosamente s'intrecciano. Dopo le donne gli uomini. Generalmente attivi ed intraprendenti ma con qualche ingenua mania. Per esempio di essere iscritti a qualche prestigioso circolo. Prefazione di Luigi Santucci."" -
Montale premio Nobel
Nel volume il discorso di Eugenio Montale tenuto a Stoccolma in occasione dell'assegnazione del premio, un'intervista al poeta di Arrigo Bongiorno e scritti di G. Arpino, C. Bo, F. Giannessi, A. Giuliani, G. Gramigna, C. Marabini, L. Mondo e G. Pampaloni. -
Pirandello, Leopardi, D'Annunzio. Tre discorsi
È la ristampa, dopo quasi trent'anni dall'ultima pubblicazione, dei tre discorsi che Massimo Bontempelli pronunciò per ricordare e celebrare (e interpretare) tre dei massimi scrittori che abbia avuto la letteratura italiana moderna. Quello su Pirandello fu pronunciato a Roma il 17 Gennaio 1937, quello su Leopardi nel civico palazzo di Recanati il 15 Giugno 1937 e quello su D'Annunzio nella sala del palazzo di città di Pescara. Sono quindi trascorsi parecchi anni da quando furono pronunciati ma il tempo, il terribile tempo, poco ha potuto fare su di loro. La loro freschezza formale, la loro inventività mitica, la loro acutezza interpretativa sono ancora intatte. In un tempo in cui il povero lettore della saggistica critica si trova avvolto in una selva di parole difficili, a volte astruse, si leggeranno volentieri questi discorsi di Bontempelli in cui non ci sono parole difficili ma le parole che sono usate, sono usate per creare, o tentare di creare, nuove prospettive sull'opera del poeta prescelto o sulla sua figura, e sono accessibili a tutti, di uso comune. Invece delle parole difficili, Bontempelli usa spesso il mito non difficile da capire ma difficile invece da inventare. -
Ritorno al romanzo storico?
Con interventi di Felice del Beccaro, Gianni Granzotto, Giancarlo Marmori, Ferruccio Ulivi. -
Terra di Marche. Paesi, paesaggi, figure
Dino Garrone, pur nato a Novara (nel 1904) e pur morto a Parigi giovanissimo (nel 1931), è forse lo scrittore italiano del Novecento che ha dedicato alle Mar-che le pagine più appassionanti ed intelligenti o, forse meglio, dove più armo-niosamente sono unite intuizioni, passione ed intelligenza. Queste pagine sono naturalmente dedicate soprattutto alle due città che egli meglio conobbe e più frequentò cioè Pesaro ed Ancona. Ma tutte le Marche, l'anima delle Marche è stupendamente interpretata in questi scritti, ed in special modo in quello che dà il titolo al volumetto ossia Terra di Marche. Basterebbero le brevi ma bellissime riflessioni sul rapporto Leopardi-Marche, comprese nello scritto, per meritare una sua riproposta. In una lettera, inclusa parzialmente nel libro, al pittore Luigi Bartolini, Garrone indicava, con la lucida ed appassionata intelligenza che gli era propria, la radice, per così dire, della bellezza ed acutezza di queste pagine ossia nell'amore che egli sentiva per la terra marchigiana. -
Trieste 1920
L'autore, nel libro che qui si ristampa, si era posto il compito, probabilmente su richiesta dell'editore, di dare un ritratto della Trieste artistica nei primi anni del '900. Compito che il Caprin assolse con fine gusto e una notevole cultura. Di qui le belle descrizioni di Chiese, di palazzi, di opere d'arte che erano (e speriamo siano ancora) a Trieste nei primi anni del Novecento. Ma il Caprin non era solo un uomo di gusto e di notevole cultura ma anche poeta (le sue poesie, specialmente quelle raccolte nel libro Un ospite della vita, ottennero buon successo). Di qui la descrizione assai fine di molte opere d'arte cui si è accennato, ma anche l'interpretazione fine e profonda di monumenti che non hanno, come ammette onestamente il Caprin, anche se innamorato della sua città, valori d'arte veri e propri ma profondi valori spirituali, validi a volte quanto quelli artistici, intuiti e descritti dal Caprin con grande e viva partecipazione. -
Idillio alla Morte
E se la morte fosse un idillio? Di ogni mistero è data l'indagine, non lo svelarsi. I poeti Serse Cardellini e Massimiliano Bardotti si pongono, alla maniera delle antiche tradizioni, i quesiti chiave dell'esistere attraverso un intenso dialogo poetico. Nato dall'invito di Adriano Toti (professore di Greco e Latino ed appassionato di libri antichi e poesia mistica) che ha curato la prefazione dell'opera, ""Idillio alla morte"""" è un libro necessario, soprattutto in tempi in cui siamo sempre più sconvolti dagli eventi e incapaci di trovare un senso a quello che accade."" -
Il primo mattino della creazione
Alla Gorbunova è una delle figure più brillanti della scena letteraria russa contemporanea. Autrice dal forte temperamento, ha una produzione poetica che si può definire come filosofica, mistica, alchemica, magica. ""Vediamo la caduta di una foglia - è già poesia, semplicemente non linguistica. È una poesia, che è nell'esistenza stessa""""."" -
Frantoio
Frantoio è una raccolta poetica che nasce dall'intimità del lockdown, dalla volontà di trasformare un momento di forte pressione emotiva in qualcosa di prezioso, nutriente, sacro. Capace di lenire l'animo di chi scrive e di chi legge. -
Via di qui
Nel cuore la fiamma negli occhi la scintilla nella penna il fuoco nelle parole un messaggio: per vedere la bellezza basta che ti guardi allo specchio. Questa è l'anatomia poetica di ""Via di qui"""", via di qui per cercarsi e ritrovarsi magari migliorati oppure distrutti, non lo sapremo fin quando non sarà troppo tardi. È poesia. È la nostra meravigliosa impermanenza in divenire tra le cadute pindariche."" -
Stomaco
"Stomaco"""" è un complesso intreccio dove benedizione e maledizione si aggrovigliano fino a far sputare fuori, per digerire a malapena, tutte le elucubrazioni di cui si è capaci. """"Stomaco"""" è un inno alla voracità dell'istinto. L'autrice sente da lì, parla da lì, scrive da lì: da quel posto che ha riconosciuto essere l'habitat naturale della sua anima, la parte senziente di sé." -
Quattro poeti brasiliani
Cacà Mendes, Ligia Regina Lima, Ingrid Morandian e Ca Berto. Due poeti e due poetesse brasiliani dell'area di San Paolo, tutti artisti di strada che contaminano la loro poesia con altre arti, ci raccontano la loro vita e la capitale dello stato verde-oro attraverso lo sguardo intenso di chi vive questa grande metropoli, di chi ne vive gli ambienti culturali e i quartieri più poveri e le favelas impegnandosi non solo con la poesia ma anche con azioni forti e pratiche per combattere la povertà e un sistema da tempo malato. Un libro che riporta in versi gli amori e le angosce di quattro autori che sono qui tradotti grazie a Rosana Crispim Da Costa.