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Storia di Roque Rey
Storia di Roque Rey rielabora la grande tradizione sudamericana del realismo magico dando vita a un romanzo sempre in bilico tra reale e immaginifico che, sin dalle prime pagine, ci ricorda cosa significa leggere per puro piacere.rnrn«Un racconto che è classico e sconfinato al tempo stesso, che scorre con la sicurezza di una forma pura mentre dà vita a domande a cui non si può rispondere, paradossi che sembrano certezze e personaggi che crescono mano a mano che si fanno evanescenti. Un romanzo totale» – La Naciónrnrn«Un libro ambizioso dalla vocazione dickensiana. Un narratore profondo, di largo respiro» – Ñ - Revista de culturarnrn«La proliferazione di storie, la ricerca dell'amore, la fuga con le scarpe dei morti sono tratteggiate da questa voce esistenziale, quasi divina, a momenti solenne. Una voce che costruisce un universo, che lo percorre, lo interpreta» – Página 12rnrnIl giorno in cui lo zio Pedro muore, la zia Elsarnchiede a Roque, dodici anni, di indossare le suernscarpe per ammorbidirle un po’ in vista del viaggiornnell’aldilà. Così, riempite le punte con il cotone,rnil ragazzo esce di casa per fare una passeggiata.rnNon tornerà più. Camminerà perrnquarant’anni attraverso l’Argentina, senza meta,rnin una lunghissima fuga costellata di scoperte,rndi riflessioni e di una serie di incontri indimenticabili:rnUmberto, un prete epilettico parricida;rnLos Espectros, un gruppo di musicisti itinerantirnche lo ingaggia come ballerino; Marcos Vryzas,rnun bohémien alcolizzato che lo introduce allarnvita dissoluta della capitale; Natalia, una bambinarndall’intelligenza eccezionale che si innamorarndi lui e lo tenta col suo fascino ammaliatore.rnE quando Roque finirà a lavorare in un obitorio,rntolte le scarpe dello zio indosserà quelle dei morti,rnche lo condurranno nei luoghi dove sono sepoltirni loro più terribili segreti. Sullo sfondo di questornlungo viaggio, scorrono quarant’anni di storiarndell’Argentina, un paese misterioso ancora tuttornda scoprire, raccontati da chi della storia non Пrnprotagonista, ma la vive sulla propria pelle.rnRicardo Romero é uno degli autori argentinirncontemporanei più apprezzati e talentuosi. InrnStoria di Roque Rey rielabora la grande tradizionernsudamericana del realismo magico dando vitarna un romanzo sempre in bilico tra reale e immaginificornche, sin dalle prime pagine, ci ricordarncosa significa leggere per puro piacere. -
Creazione
Ciro Spitama, discendente diretto del sacerdote Zoroastro profeta dell'Unico Dio, ambasciatore del re di Persia ad Atene, ormai giunto al crepuscolo dei suoi anni detta le proprie memorie al nipote Democrito. Ecco i Grandi della storia che hanno avuto a che fare con l'anziano ambasciatore come fosse un loro pari: Serse, grande amico dai tempi della comune educazione alla corte di Susa, destinato a sedere sul trono di Persia; la regina Atossa, che ammalia con i suoi racconti, scrigno di tutti i segreti dell'Impero; Buddha, che Ciro Spitama incontra nel folto di un bosco indiano, e Confucio, conosciuto sulle sponde del Fiume Giallo in Catai. Ha viaggiato e visto, Ciro Spitama, al servizio della corte persiana, fino all'approdo ad Atene, allora al massimo del suo fulgore. Ed ecco, ad Atene, Pericle, di cui si guadagna la stima, Anassagora, compagno di desco, ed Erodoto, avversario in schermaglie polemiche. Un giovane e brillante carpentiere di nome Socrate gli ripara il muro della villa con vista sull'Acropoli, e con lui discute di filosofia. E in ogni luogo, a ogni incontro, sono sempre gli stessi interrogativi immortali, nati assieme all'uomo, che dominano la conversazione: com'è stato creato l'universo, e a quale scopo? E perché il male è stato creato insieme al bene? Vidal affronta tali temi senza che la sua sensibilità contemporanea interferisca col rigore storico, offrendoci così un efficacissimo spaccato del pensiero del tempo. Prefazione di Anthony Burgess. -
Geografia di un inferno
La decisione di dare una mano al proprio suocero nella gestione dell'impresa familiare, per l'investigatore londinese William York si trasforma in una straordinaria avventura che lo porterà, suo malgrado, a percorrere tutta la Gran Bretagna lungo la scia di un efferato serial killer che uccide le proprie vittime secondo modalità inconsuete e misteriose. Con l'aiuto del suo grande amico Marmaduke, commissario di Scotland Yard, e di un anziano studioso di letteratura italiana, York riuscirà a svelare il mistero, la cui soluzione si cela proprio tra le pagine di un antico e grande capolavoro della nostra poesia. Secondo la più nobile tradizione del poliziesco britannico, a cominciare dalla grande Agatha Christie, l'autore fornisce indizi e dati utili per trovare il bandolo della matassa: si tratta di una vera e propria sfida al lettore. Siete pronti ad accettarla? -
L' invasione degli omini in frac (e altre piccole nostalgie)
"... la voce narrante compone come un puzzle, fino a che l'ultimo pezzo, che staccato risultava come un enigma, non trovi l'armonia del disegno complessivo ... E tutto accade sempre simultaneamente ad altro: si mescolano fatti insignificanti o apparentemente tali, trame di tutti i giorni, con istanti nodali, che segnano ingresso nel mondo o congedo, svolta di vita o ritorno al punto di partenza."""" (Dalla prefazione di Alessandro Fo)." -
Fra il visibile e l'invisibile
Nella vita convulsa che spesso conduciamo, tutta ripiegata sulla gestione delle cure quotidiane, del soddisfacimento dei bisogni materiali, impregnata da quella cultura ""del fare"""" oggi tanto di moda che purtroppo dimentica la cultura """"dell'essere"""", questo libro può costituire un'ancora di salvezza, un punto cui aggrapparsi per aiutare la propria mente a respirare un'aria diversa, e concentrarsi sul senso effettivo e finale del nostro vivere, terreno e ultraterreno. Con quest'opera Giovanna Mazzuoli prosegue nella sua analitica ricerca attraverso lo spirito del tempo che l'umanità ha attraversato e quelle domande eterne che restano senza risposta solo per chi vuol rifiutarsi di aprire il proprio cuore e la propria mente che tali risposte contengono. """"Non siamo soli"""" è un antidoto contro i veleni del materialismo, come contro i falsi miti delle facili superstizioni."" -
Zero al 100%
Un uomo pedina il clone che va a letto con sua moglie, un altro chiede la mano al padre della sua bambola gonfiabile; c'è persino chi porta a spasso lucertole col collare: una tragicomica umanità alla fiera del trash apocalittico. Cinquantadue romanzi digitali interrotti da un semplice clic. Esistenze compresse in mp3, piccole storie inverosimili raccontate dietro l'anonima finzione della chat. Zero al 100% come totale. Lo zero come unica cifra di riferimento. Il nulla elevato all'ennesima potenza. Un prontuario su come sopravvivere nel postfuturo postumo che si sta lentamente avverando. -
Lasciateci vivere la nostra primavera e altre favole teatrali
In ""Lasciateci vivere la nostra primavera"""" e nelle altre favole teatrali raccolte in questo volume, Maria De Masi, pur guardando il mondo con gli occhi incantati del """"fanciullino"""" di pascoliana memoria, svolge la sua funzione educativa svelando, con l'arma della presa in giro e dell'arguzia, presunzioni, ipocrisie, egoismi, miopie delle quali troppo spesso è intessuta la società degli adulti. Quella dell'autrice è una satira benevola, ma non per questo meno efficace e costruttiva, anzi è proprio la soavità con la quale lei ce la porge a renderla più penetrante. Questo di Maria De Masi è un """"mondo salvato dai bambini"""", cioè un mondo che ha bisogno di innocenza, bontà, sincerità, ed è la forza e la dolcezza di questi valori a riempire di poesia le sue fiabe edificanti."" -
O chi l'avrebbe detto? Sonetti in vernacolo senese
"... passando con il pollicino della linea A per via Mattioli, intravidi il manifesto del Laboratorio del Sonetto organizzato dalla Nobil Contrada del Bruco in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura della Provincia di Siena e l'associazione Aresteatro. Fu una folgorazione! Appena finito il turno presi dal manifesto il numero di telefono di Vera Castellini e la chiamai per avere tutte le informazioni sul corso. Iniziò così la mia avventura al Laboratorio e grazie agli insegnamenti di Francesco Burroni, ai suoi """"O duraaaa!!!"""" e """"Tanto vòi fa' sempre come ti pare!"""" e allo stimolo dato dallo scambio di pareri con gli altri poeti del gruppo, mi sono messa a scrivere senza fermarmi più"""". Così Silvia Golini racconta il suo incontro con la poesia, un innamoramento profondo che oggi la porta ad esprimere, attraverso la pur severa struttura metrica del sonetto, con leggerezza, ironia ma anche singolare capacità di riflessione, il suo amore per la vita, la gente, Siena e il mondo." -
Siena nel primo Rinascimento
A Siena, dipinta come la ""città gotica"""", tradizionalmente il Rinascimento è stato ritenuto un fenomeno minore, marginale - che si comparasse o meno con i fasti fiorentini coevi. In particolare, come epoca di decadenza in assoluto, di crisi, demografica e politica, economica e sociale, è stato per tanto tempo ritenuta la prima metà del Quattrocento. Questo libro riassume in modo non erudito, per tutti i lettori, i motivi per cui è necessaria la sua rivalutazione."" -
I racconti della grande quercia
La grande quercia racconta. Attraverso la sua voce, nella nostra mente e nel nostro cuore, scorre il transito costante, sempre uguale e sempre nuovo delle stagioni, che vestono a turno il bosco dei loro intensi colori; facciamo conoscenza con gli animali che popolano la grande foresta, cinghiali, lepri, scoiattoli, entrando in contatto con le loro piccole e complicate esistenze, la loro dura lotta per la vita, le loro paure, ma anche i grandi slanci di generosità e vicendevole soccorso. Col suo narrare la grande quercia ci regala un messaggio di solidarietà e amore e l'invito ad ascoltare, con attenzione e umiltà, la voce della natura, ricordandoci che anche noi umani, che spesso tendiamo a sentirci signori e padroni dell'universo, altro non siamo che parte della natura stessa e un frammento di quell'universo che la contiene. -
Biografia della polvere
Una poesia ebbra di vita. Un simbolismo puntuale e sconvolgente lega memoria e sogno, incubo e presagio e ci affida il segno di una meditazione profonda e del tutto originale sul senso dell'umano destino: la biografia della polvere racconta e interpreta tutti noi. È la nostra storia avventurosa e tragica che si dipana attraverso il succedersi continuo di dispersioni e ricongiungimenti. -
Un' ombra nera
1349, Siena lotta per rinascere dopo la tragica epidemia di peste che ha dimezzato la popolazione e sconvolto la sua vita. In una città che cerca di ritrovare se stessa, l'avvocato Bernardino Cristofori e il suo assistente Jacopo da Gavorrano ricevono la visita di Diana, bellissima dama giunta da Venezia, che li prega di indagare sulla sorte del proprio marito misteriosamente scomparso a Siena un anno prima. Ha inizio così un'avventurosa indagine che, come presto scopriremo, qualcuno è deciso a impedire, anche a costo di uccidere. Agguati, omicidi, inseguimenti, ma anche amore e passione compongono una trama che ancora una volta sarà lo straordinario intuito di Bernardino a svelare. -
Venti frammenti
«Occorre non fermarsi a decifrare il significato netto e preciso dei versi, delle immagini. Meglio lasciarsi investire e trascinare dalle epifanie, le improvvise illuminazioni che sono all'origine dei frammenti, che avvolgono come flash imprevedibili. Perché il troppo ragionare, stabilire contorni, toglierebbe immediatezza alla parola che colpisce ma non definisce, lascia nel vago. Il frammento infatti non è che una parte del tutto al quale si aspira ad avvicinarsi, per impossessarsene e che invece resta sfuggente. Potrebbero essere fotografie, questi versi, sintesi dell'immediatezza dell'istante che vogliono rappresentare e fermare nella memoria». (Dalla prefazione di Davide Rondoni) -
Gesù inesplorato. Conoscere e capire Gesù
L'intento che il professor Matteo Musumeci, componendo questa sua profonda esplorazione del Cristo, si è prefisso è quello di mostrare Gesù di Nazareth così come egli ha imparato a conoscere lungo decine d'anni di studio, approfondimenti, indagini, riflessioni e meditazioni; osservando da vicino ogni suo atteggiamento, gesto e parola, dimostrando come sia stata divina e unica la sua figura in terra. L'autore rappresenta Gesù Cristo per quello che egli fu e apparve realmente in tutta la sua vita, in base alle testimonianze, ai documenti e alla grande mole di studi in nostro possesso. Dalla lunga trattazione emerge con chiarezza come il Musumeci ami profondamente il Cristo; ma non il Cristo Gesù ""cristiano"""" o """"cattolico"""", ma il Gesù di Nazareth in quanto Dio: Dio di tutti gli uomini e di tutte le religioni."" -
Fatti furbo... guagliò
Questo libro ci porta indietro di quasi mezzo secolo a ricordare un'Italia che fu, fatta di istituti storicamente sopravvissuti a se stessi, come il servizio di leva obbligatorio, che non a caso ormai da un quindicennio non esiste più; di burocrazia ottusa, di furbizie, scaltrezze, sotterfugi, intrighi e manovre varie per eludere la così detta ""naia"""" o almeno per ridurne durezza e durata. Queste pagine sono raccomandate a vecchi e giovani: i primi troveranno in esse il sapore della giovinezza. I secondi impareranno quanto sono stati fortunati a nascere in un'epoca nella quale il """"mestiere delle armi"""" è una libera scelta professionale, non più una condanna."" -
Storie di donne e di comari. Siena raccontata attraverso il teatro di contrada
Alda Pianigiani ha rappresentato una parte importante e originalissima della ricca tradizione del teatro popolare senese e della stessa storia della nostra città. Leggendo le commedie raccolte in questo libro, ci immergiamo nello spirito senese più puro, che qui è ritratto con affettuosa ironia. Questa lettura ci permette di ripercorrere e comprendere alcuni fra i periodi più difficili e dunque importanti della storia della città durante lo scorso secolo. Grazie a questo estremo dono, vero atto d'amore tributato alla sua città, Alda continua e continuerà a vivere insieme a noi sulle ali della poesia. -
C'è verso d''un fà versi ('Un)
"Ormai è un appuntamento cui siamo abituati. Autunno: castagne, olio, vino novo e la nuova antologia del Laboratorio del Sonetto. Siamo alla quarta. Protagonista indiscussa di queste rime è come sempre Siena. Tuttavia, se diamo un'occhiata alle edizioni precedenti, scopriamo che i componimenti, col passar degli anni, sempre meno si soffermano a decantare in astratto le bellezze e le glorie della città, dirigendo invece la loro attenzione sulla cronaca civile e sociale di Siena e d'Italia, a volte con dolce affettuosità, più spesso con pungente ironia. L'antologia costituisce ormai una sorta di promemoria lirico-satirico di fine anno, che ci consente di ripercorrere i fatti e gli episodi più singolari che il chiacchiericcio mediatico ha segnalato negli ultimi dodici mesi; invitandoci anche ad una più attenta e matura riflessione sui giorni nostri""""." -
Il potere dei sogni
"... que toda la vida es sueño, y los sueños, sueños son"""". Gli immortali versi del grande Calderon si offrono come premessa ideale per questo romanzo, che potremmo interpretare come meditazione proprio sul rapporto tra il sogno e la vita; due mondi solitamente visti come contrapposti. Da una parte la realtà, il quotidiano; dall'altra le fantasie incontrollabili generate dalla nostra incoscienza. Davide Attinà pensa che questo luogo comune possa essere trasgredito, che tra la vita e il sogno il confine possa essere sottilissimo, impercettibile, fino ad annullarsi, permettendo al sogno stesso di generare e modellare la realtà. Ce lo racconta in questo romanzo avvincente, intenso e, a tratti, anche divertente." -
Ultima fiaba
Nella produzione poetica di Alessandro Bontempelli il dualismo ""contenuto-forma"""" si risolve felicemente nell'invenzione di un linguaggio nuovo nel quale, tuttavia, l'originalità non sconfina mai nell'eccentricità: le parole della scienza sono collocate nel contesto letterario in modo da riacquistare il loro preciso significato originario, mentre la rigidità dei termini si dilata e trova nel contesto poetico, imprevedibili e affascinanti connotazioni. L'autore riveste infatti la vaghezza indeterminata dell'espressione poetica con il rigore del linguaggio scientifico e se la scienza riconquista nell'espressione poetica la propria valenza e dimensione infinita, la poesia vibra, a sua volta, di mille, fiabesche, """"arcane risonanze""""."" -
Oltre il monte
"In Ecuador, nella provincia amazzonica, cioè la parte orientale del paese, non si parla di selva, di giungla, né tanto meno di foresta, ma di """"monte"""". Questa parola racchiude tutto un mondo verde, misterioso e possente, nel quale l'uomo spesso si perde e ogni tanto si trova"""". Ai margini di questo mondo, lungo la linea invisibile ma incombente dell'equatore, si incrociano i destini di due donne: l'indigena Clarabella, semplice e spontanea, come la sua innocente bellezza e la Señora per la quale lavora, una giovane donna europea, colta e sensibile. L'incontro fra due culture pur così distanti riuscirà a generare un'amicizia profonda, ma affetto e comprensione non possono eliminare del tutto il peso delle diversità legate ad ancestrali imprinting. Il messaggio che Elisabetta Tosatti ci suggerisce con questo suo bel libro è forse che ogni incontro, ogni integrazione non può prescindere dalle diversità, ma anzi deve partire da esse per costruire una nuova armonia."