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Design del popolo. 220 inventori della Russia post-sovietica. Ediz. illustrata
Un cucchiaino per fare le bolle di sapone, forchette saldate per vedere la Tv. Sono home-made, ovvero fatti in casa. 220 oggetti, raccolti uno a uno dall'autore, che hanno perso la loro funzione originaria, modificati da un atto creativo che li ha resi unici. Il libro racconta di chi li ha prodotti, della fantasia che nasce dalla privazione, della Russia prima dell'avvento di Putin. Ogni oggetto è accompagnato da una breve intervista all'inventore. -
L' invitato misterioso. Cronaca di un'insensata convalescenza amorosa
"L'invitato misterioso"""" è la storia di una telefonata, di un assurdo party, di una crisi sentimentale. Quando lei gli telefona, sono passati cinque anni dal giorno in cui l'ha lasciato, senza una spiegazione. Grégoire non ha pensato ad altro: perché? Ma ora non ha il tempo o la forza di chiederglielo. Lei l'ha chiamato per invitarlo al party di compleanno della famosa artista Sophie Calle, con tanti amici quanti sono i suoi anni, più un ospite sconosciuto. Vuole essere lui l'invitato misterioso? Grégoire, dopo anni di ottusa inazione, è con le spalle al muro. Il sì che gli esce smozzicato dalla bocca è la sua ultima possibilità: infilarsi nell'assurdo per sperare di trovare un senso o almeno un epilogo." -
I giovani non esistono. Viaggio allucinante nel mondo dei vecchi
La popolazione del mondo occidentale invecchia, l'anziano torna a dominare la cultura pop e il mercato. In questa provocatoria raccolta di interventi sul rapporto tra vecchi, potere e cultura popolare, uno sguardo impietoso sull'Italia di oggi nella mani dei giovani di ieri. All'inseguimento di vip settantenni trasfigurati da bisturi e capelli sintetici che affollano spiagge esotiche sciogliendosi al sole, resistono nel fortino della loro pensione contornati da nuovi oggetti per il piacere. Progettano il loro futuro a scapito di quelli che restano e parlano molto dei giovani. Lo sguardo di Pietro Adamo, Carlo Antonelli, Massimo Coppola, Enzo D'Antonio, Marco Giusti, Giacomo Papi e Alberto Piccinini sul fenomeno che trasforma la società, modifica mode e costumi, sceglie i palinsesti tv, manda in crisi le maggioranze. -
Il testimone
Una terra dalla quale tutti vogliono scappare: saccheggi, spargimenti di sangue e rivolte per il pane travolgono la Bessarabia negli anni '40 durante il passaggio dalla dominazione rumena a quella russa. Dall'interno del suo salone, un barbiere osserva la follia e la fuga del suo popolo e negli anni vede consumarsi la tragedia della sua famiglia. Il romanzo è il libro del secolo appena trascorso, dei lutti e delle speranze di un'umanità lacerata, di un Dio che è sempre invocato dalla gente quanto negato dall'autorità, della resistenza alla violenza e all'oblio che hanno seppellito la verità e la Storia. -
Dialogo sul cinema, la vita, la vodka. Ediz. illustrata
Questo libro è l'appassionato dialogo tra due amici, Peter von Bagh e Aki Kaurismäki, uno dei registi più amati e geniali del nostro tempo. Parlano di cinema e di arte, della Finlandia, della vodka, del senso delle cose. Ridono, divagano, si raccontano aneddoti personali. Come conversando di notte in auto o in un bar, ripercorrono tutti i film del regista, svelando dettagli e significati inediti. Da ""La fiammiferaia"""" a """"Leningrad Cowboys"""", da """"Ho affittato un killer"""" a """"L'uomo senza passato"""", fino al recente """"Le luci della sera"""", Aki e Peter danno vita a un confronto sull'amore e sul mestiere del cinema, paragonabile per intensità e interesse a quello tra Alfred Hitchcock e François Truffaut."" -
Calcio e potere
Questa è la storia politica e sociale dello sport più popolare del mondo. La prospettiva mondiale di Kuper diventa un racconto sul campo che tiene insieme il consenso a Mussolini e l'ascesa di Berlusconi, l'indipendentismo basco e catalano, lo scontro religioso in Irlanda tra Celtic e Rangers, i traumi della Seconda guerra mondiale tra Germania e Olanda, la contrapposizione tra squadre borghesi e popolari. Perché il calcio è molto più di un gioco: è uno spazio simbolico dove prendono forma e si sfogano l'appartenenza e l'avversione. Può essere usato da dittatori e politicanti, accendere rivoluzioni o salvare regimi. E non ha affatto finito di essere politico. -
Fingiamo di essere morti. Mostri capitalisti della cultura pop americana
Zombie, serial killer, scienziati pazzi e mostri pulp come metafora delle contraddizioni del capitalismo. Strangolati dal lavoro, alienati dalla monotonia della vita da ufficio e abbagliati dalla ricerca del profitto a tutti i costi, i mostri nati dalla fantasia (e non solo) esprimono il disagio di un sistema economico fatto apposta per fagocitare le persone e da cui sembra impossibile poter sfuggire. Spaziando dal cinema, ai classici della letturatura americana, alla cultura popolare ""Fingiamo di essere morti"""" è un saggio sulla storia del capitalismo americano dai primi del Novecento a oggi."" -
Richistan. Come i ricchi sfondati spendono i loro fantastilioni
È nato un nuovo Paese. Si chiama Richistan, è più grande del Belgio, e incredibilmente ricco. Il suo cuore è negli Usa, ma pulsa in tutto il mondo. I suoi abitanti sono dieci milioni di nuovi ricchi. Guadagnano decine milioni di dollari all'anno, hanno case da 91mila metri quadrati, yacht lunghi 120 metri, Boeing privati con tavole del water in oro zecchino, spendono 1 milione di dollari per un orologio e, tra le centinaia di persone a servizio, possono pagare il maggiordomo 200mila dollari l'anno e l00mila l'addetto alla voliera. Una cronaca in prima persona sulla classe che sta ridisegnando l'economia e i consumi mondiali. -
Tentacoli
Un uomo si sveglia nel cuore della notte. Sulla pancia e sulla schiena gli sono cresciuti otto tentacoli. Va al pronto soccorso e viene preso in consegna dai medici. Che lo visitano, lo studiano, lo operano. Ma i tentacoli ricrescono. Forse è un'allergia alimentare. Forse è follia. Il diario di un'esperienza sospesa tra Kafka e malasanità. Esistenzialismo sanitario distillato per una metamorfosi ambientata nel 2014. -
Uomini nello spazio
"Uomini nello spazio"""", secondo romanzo di Tom McCarthy, è il turbinoso ritratto di un mondo alla deriva, franto e sconnesso, rappresentato simbolicamente dalla figura di un astronauta sovietico lanciato in orbita appena prima della caduta del muro, e abbandonato nello spazio dalle incerte nuove democrazie che sostituirono l'Urss. Critici d'arte, gangster, arbitri bulgari, giovani bohèmien, tutti i personaggi di questo romanzo si affaccendano come atomi impazziti intorno a un'icona medievale rubata, chiave narrativa di tutta la vicenda. Lo stile di McCarthy, mai così lucido e concentrato, riesce magistralmente a tenere le fila di questa umanità in espansione, che si sparpaglia nello spazio come palle da biliardo dopo una bocciata." -
Smells like dead elephants. Rapporto dall'impero del marcio
Matt Taibbi è un provocatore nato e uno tra i giornalisti americani più incisivi e irriverenti. ""Smells like dead elephants"""" è una collezione dei suoi articoli per Rolling Stone che ritraggono una classe politica americana con """"una vita intellettuale pari a quella di un elefante"""". Nei suoi saggi non c'è solo il sarcasmo dell'editoriale ma anche il valore giornalistico dei grandi reportage che hanno ridato un profilo più politico al magazine di musica. Matt Taibbi si è infiltrato e ha passato tre notti ad Abu Ghraib, ha fatto l'inviato embedded tra i soldati americani, ha visitato la New Orleans devastata da Katrina in compagnia di Sean Penn, ha raccontato dalle pagine della sua rubrica alcuni dei processi più assurdi che si siano svolti negli ultimi anni negli Stati Uniti: quello a Micheal Jackson. Il linguaggio è cinico, il disgusto per l'establishment politico-mediatico totale."" -
Gli uomini delfino. Un intrigo sudamericano
1946. L'aereo che trasporta Helga, i suoi due figli Erich e Zeppi, e il medico Klaus, nuovo marito della donna, si schianta in una zona inesplorata nel cuore dell'Amazzonia. Qui i quattro tedeschi vengono accolti come semidei dagli Yayomi, una tribù indios ferma all'età della pietra, che li scambia per l'incarnazione terrestre dei delfini. La loro nuova vita si adatta serenamente ai ritmi naturali della tribù, e ai due bambini tutto sembra perfetto, anche la presenza di un antropologo segregatosi nel nulla e ignaro di tutto ciò che è accaduto nel frattempo nel sedicente mondo civilizzato. Krol, il misterioso autore che nessuno ha mai visto in volto, ha il raro dono di rendere perfettamente plausibili le storie più incredibili. Una parabola sull'innocenza e sul potere devastante della civiltà dall'esito brutale e sconvolgente, una apocalisse raccontata dalla voce di un bambino. -
La lunga siccità
Gareth si sveglia un mattino e nota la scomparsa di una delle sue vacche. Probabilmente è solo andata a zonzo per i campi. Si mette alla ricerca e metro dopo metro vede affiorare un giorno trascorso. Presto la sua giornata diventa un lungo bilancio, una presa di coscienza della siccità che ha asciugato le radici dei suoi affetti familiari: la moglie secca, che non riesce a scendere dal letto, sua figlia piccola lasciata sola ad accudire le bestie. Gareth non sa ancora che alcuni dei pensieri che non ha il coraggio di confessarsi prenderanno presto la forma di una tragedia senza possibilità di riscatto. Un romanzo sulla solitudine, sull'ineluttabilità del dolore, sulla consapevolezza del senso della natura, scritto con uno stile e una sensibilità verso ciò che (non) vedono i nostri occhi che fa pensare ai migliori racconti di Breece D'J Pancake. -
Scrivere cinema. 14 grandi registi e scrittori raccontano il loro lavoro
Una visita guidata nel luogo più sacro e misterioso del cinema, la stanza in cui nascono le idee, prendono forma i personaggi e punti di vista sul mondo, il luogo in cui - tutt'altro che magicamente - dalla mente di una persona prende vita un mondo tridimensionale fatto di suoni, volti, colori. ""Scrivere cinema"""" è l'esatto opposto di qualsiasi corso di scrittura creativa per aspiranti sceneggiatori; non suggerisce regole né insegna (inesistenti) segreti del mestiere. L'autore Kevin Conroy Scott, intervistando quattordici tra sceneggiatori, registi e scrittori, ci porta al cuore del processo facendoselo raccontare in presa diretta dai protagonisti. Dal cinema d'autore più raffinato a un grande classico dell'intrattenimento come 007; dal regista-sceneggiatore allo scrittore chiamato ad adattare per lo schermo il suo romanzo."" -
L' eroe alternativo
Clive Beresford, fanzinaro a 20 anni, impiegato precario a 30, sente la vita che ricomincia a scorrere veloce il giorno in cui si imbatte in Lance Webster, il leader dei Thieving Magpies scomparso nel nulla da quasi dieci anni. Clive ha sempre considerato i Magpies la più grande band indie del pianeta, ingiustamente oscurata dal britpop negli anni '90, e ora fiuta lo scoop: raccontare perché Webster ha mollato la musica. Per farlo dovrà ricostruire l'adolescenza smarrita in una Londra che ha smesso da un pezzo di essere swinging. -
L' esercito della salvezza
In Marocco, nella casa in cui è nato, ci sono tre stanze: una per il padre, una per il fratello maggiore e una in cui dorme con la madre, il fratello più piccolo e le sei sorelle. I figli sanno tutto della vita amorosa dei genitori, ma per pudore non ne parlano. Appena adolescente, durante un viaggio a Tangeri con il fratello maggiore, scopre il desiderio omosessuale e allo stesso tempo, il tormento per un amore impossibile, perché il fratello è innamorato di una donna. A vent'anni decide di trasferirsi a Ginevra per studiare; lì, ospite dell'esercito della salvezza, conosce i bassifondi della città, la fame, il degrado e inizia il doloroso cammino di esiliato che lo segnerà nel corpo e nella mente. Con una scrittura nuda e delicata Adbellah Taïa racconta la sua educazione sentimentale, alla ricerca di un possibile equilibrio tra cultura occidentale e tradizione marocchina. -
Uscirò da questo mondo e dal tuo amore
A Salé, nei pressi di Rabat, un giovane marocchino vive un'esistenza fatta di piccole emozioni e grandi speranze. Siamo alla metà degli anni ottanta: Abdellah vorrebbe lavorare nel cinema, seguendo le tracce del suo grande idolo, la bellissima attrice egiziana Souad Hosni. Immagina un futuro diverso, una vita diversa, lontano da un Marocco che ama, ma che è troppo conservatore per tollerare la diversità. Il presente è difficile, il futuro si preannuncia insopportabile. La scelta di andar via, lasciandosi tutto alle spalle, è forse l'unica soluzione. Parigi, Marrakesh, Il Cairo, saranno le nuove, necessarie tappe della sua formazione. Dopo ""L'esercito della salvezza"""", Abdellah Taïa torna a delineare, in questo romanzo l'educazione sentimentale di un giovane omosessuale marocchino, tra i ricordi di un Marocco omofobico e un presente di speranza, in cui poter vivere senza timori. Un viaggio amaro e disincantato all'interno di un mondo dalle mille contraddizioni, il grido disperato e poetico di un uomo che non ha paura di inseguire i propri sogni. Tra tradizione e modernità, dal Marocco a Parigi, passando per Il Cairo, il racconto di un giovane marocchino alla ricerca della propria identità, una storia di passione e sofferenza amorosa."" -
Zebio Còtal
È un contadino apparentemente astuto, violento e cattivo lo Zebio del titolo. Vive a Pazzano, sulle colline modenesi, con la famiglia di sei braccianti, che tiranneggia e maltratta: Zuello, il primogenito fugge di casa, gli muoiono un altro figlio, Bianco, e la moglie, e un terzo figlio, Pellegrino, scompare senza un motivo apparente. Zebio, assillato dai creditori e odiato dal vicinato, fugge nella natura sino a perdersi nel gelo dell'Appennino. ""Zebio Còtal"""" non è una tranche de vie naturalista, è l'apologia di una disperata solitudine contro tutto e tutti, anche a prezzo della vita. Con uno stile magistrale, tanto nella descrizione lirica della natura, quanto nel cogliere il degrado dell'animo, Guido Cavani racconta l'ascesi in bianco e nero di un uomo torvo e spietato, a cui però alla fine il lettore presterà la sua solidarietà."" -
Facile da usare
Cinque racconti in continuità, minimi e scarni. Un romanzo breve a ritroso, che descrive il più borghese dei triangoli amorosi e la fragile logica dell'abbandono di chi, forse, ha deciso di rinunciare all'amore. In ""Facile da usare"""", Oreste Del Buono scompone e ricompone microesistenze, le passa ai raggi X, scorge le incongruenze più banali e si ostina a ingrandirle a dismisura per far osservare come possano trasformarsi in pericolose frustrazioni o evolversi in fissazioni maniacali. L'esasperazione del dettaglio quotidiano per andare oltre il quotidiano, per raccontare qualcosa di più sui sentimenti. Il tutto in uno stile condiscendente come chi - invece di indignarsi - si abbevera a un filo di pietà: non per commiserare l'uomo ma per resistere, se possibile, con lui."" -
La fortuna degli zingari
"Gli esseri umani sono più cattivi dei cani. Il cane morde, ma l'uomo ti sbrana vivo."""" A parlare è la sfortunata (lo è in maniera quasi incredibile) protagonista di """"La fortuna degli zingari"""", secondo capitolo di una trilogia sovietica tanto affascinante quanto dimenticata. La fortuna degli zingari è la storia di una bellissima ladra zingara, Sabina, e del suo amore per il moldavo Bogdan, pittore maniaco-depressivo che finirà i suoi giorni in manicomio, alcolizzato e pazzo. Sullo sfondo stupri, violenze, prevaricazioni, ma anche ironia e speranza. Il tutto raccontato con lo stile lucido e iperrealista di Mitrofanov, capace di alternare come se niente fosse un'indicibile crudeltà a improvvisi, commoventi slanci di tenerezza."