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Tre fratelli Piumini
Età di lettura: da 8 anni. -
Casa di fiaba
Età di lettura: da 6 anni. -
La casa di topo Pitù
Età di lettura: da 6 anni. -
Io non sono Jackson Pollock
Un'audace e perversa collezione di... cosa esattamente? Narrativa? Pettegolezzo? Ritratti? Più che altro un libro che esclude le definizioni. Una serie di storie a tema che si compongono fino a formare un breve romanzo. I protagonisti si chiamano Orson We]les, Glenn Gould, Alfred Hitchcock, Giovanna D'Arco, Jackson Pollock. Una galleria di miti moderni che Haskell coglie in brevi momenti psicologici, dolorosamente umani e più veri del vero. Un'aforistica meditazione sul Novecento, le sue icone, i suoi miti, i suoi eventi storici -
Kalimantaan
Centocinquant'anni fa, un giovane inglese, Gideon Barr, fondò un regno personale sulla costa del Borneo. Il mondo che creò fini per comprendere un territorio grande quanto l'Inghilterra. Questa è la storia di quel regno, delle convenzioni sociali vittoriane sovraimposte a una delle più violente culture della terra; della compagine di fuggiaschi, missionari e spiriti romantici attirata in quel remoto angolo del mondo. Il racconto della storia d'amore fra il rajah bianco Gideon Barr e la sua giovane moglie Amelia, ma anche di uomini e donne avventurosi che sopravvivono alle avversità. -
Hotel Shangai
La storia di una città dalle fantastiche fortune e dalle inaudite crudeltà raccontata in tutto il suo splendore e in tutte le sue contraddizioni. Quando pubblicò ""Hotel Shanghai"""" nel 1937, Vicki Baum aveva 49 anni ed ebbe un istantaneo successo mondiale. Raccontò le molte e diverse strade che portarono a Shanghai nove persone, e la storia della loro vita e della città, assediata e cannoneggiata per ottantotto giorni. Innumerevoli volte si era combattuto per le sue strade ma mai come nell'estate-autunno di quell'anno 1937. Oggi, Shanghai è la capitale finanziaria e mondana della Cina. Per capirla occorre risalire a quegli anni Trenta, il periodo evocato nel romanzo che segna il ritorno di Vicki Baum."" -
Notti nei giardini di Brooklyn
Pubblicato per la prima volta negli anni Sessanta, ""Notti nei giardini di Brooklyn"""" è il racconto di una generazione che emerge dal secondo conflitto mondiale e si scontra e incontra con le speranze e le disillusioni di quegli anni. I protagonisti sono giovani uomini, giovani donne, soldati e amanti, artisti falliti, una generazione di innocenti che affronta il tempo che scorre nel contesto della più straordinaria città del mondo, una New York svelata in tutta la sua bellezza. Swados descrive una generazione """"infiammata dalla fantasia e dalla disillusione"""" alla ricerca di piaceri e risposte e mostra come la semplice ricerca di un amore o di una esistenza dignitosa condizioni le sue speranze e le sue paure."" -
Ospitalità francese
Un grande scrittore arabo che vive in Francia, un uomo di cultura diviso tra il paese d'origine e quello di adozione, racconta in questo libro che cosa è il razzismo di questi anni. Ed è un racconto aspro, duro, che espone più dubbi che certezze. Un libro che, nella sua capacità di analizzare lucidamente il nostro razzismo quotidiano e la difficile convivenza tra culture diverse, sembra descrivere con impietosa esattezza molte situazioni del mondo contemporaneo. -
Il popolo delle montagne nere
Una saga del Galles lunga venticinquemila anni, attraverso centinaia di protagonisti lontani secoli l'uno dall'altro eppure accomunati da una memoria legata a linguaggi, luoghi fisici, momenti che durano e mutano con la natura e con l'uomo. Glyn, un giovane di oggi che sta cercando il nonno smarrito sulle montagne, ascolta nella notte voci che sembrano sgorgare dalla sua anima, come risvegliate da un canto magicamente presente in un paesaggio che è stato e resta protagonista di una storia ancora viva. A parlare sono gli antenati che fin dalle caverne dell'era glaciale si sono succeduti nei secoli trasmettendo un modo di essere, scritto nei loro corpi e nell'ambiente naturale di cui sono parte. -
La casa della gioia
New York, primi del Novecento. Come è possibile per una ragazza bella e intelligente, senza grandi possibilità finanziarie, mantenere la propria integrità morale nei salotti più eleganti della città? È la difficile scelta che dovrà fare Lily Bart, attratta dalla vita mondana ma decisa a rimanere se stessa, fino alla completa rovina. Tra feste, gite in campagna, bridge, spettacoli teatrali, pretendenti dalle grandi possibilità e giovani brillanti dai mezzi limitati, la narrazione delinea a poco a poco un affresco della società americana degli inizi del secolo, nello scontro tra le vecchie famiglie aristocratiche e i ""nuovi ricchi""""."" -
Maggie. Una storia di New York
Composto in soli due giorni e due notti da un ragazzo appena ventenne, ""Maggie"""" è da molti critici considerato il capolavoro di Stephen Crane, uno dei grandi scrittori della letteratura americana. Narra la New York povera del quartiere di Bowery, dove vivono gli immigrati, si rifugiano i ladri, pullulano le prostitute, scenario in cui si svolge il dramma di Maggie, costretta al suicidio per sfuggire alla prostituzione. """"Mi sono convinto che quanto più l'autore si avvicina alla realtà, tanto più grande artista egli diventa"""", scriveva Crane propno a commento di questo testo. E nel racconto, come è scritto nella prefazione di Luciano Bianciardi, """"sentiamo la verità dell'esperienza di vita che c'è sotto. Una verità più intima, per la quale lo scrittore ha partecipato alla sostanza di quella vita in quel quartiere, ne ha assaporaro e inteso la ferocia, la barbarie, la corda di viltà, di paura che la sottende"""". Tutto questo è diventato una costante dell'opera di Crane, ma anche il germe di una tradizione che porterà a Hemingway, Lewis, Fitzgerald."" -
Una donna segreta
"Con Sarah non c'entra la vita o la gente. Non ha interesse per il domani, perché non ha interesse per il passato. È sempre una questione di ore."""" Ma chi è davvero Sarah? Un fantasma, una confidente, una candida persecuzione. Una figura enigmatica di donna. Bella, amata, sfuggente. La si incontra a New York e a Parigi; a Roma e a San Francisco. Riconosciuta, finge stupore; oppure si maschera e si nasconde. Altre volte si rivela all'improvviso. Svanisce, infine, nel nulla. Una """"sbornia"""" narrativa, nella quale Lillian Hellman attraversa un ambiente e un'epoca dove spiccano altri celebri personaggi, come il """"boss"""" Frank Costelio o il grande giallista Dashiell Hammett, per molti anni compagno della scrittrice. Un intenso ed ironico affresco di vita americana." -
Andamios. Il romanzo del ritorno
La storia di Javier è quella degli esiliati degli anni duri della dittatura in molti paesi latinoamericani che si ritrovano, come in un palcoscenico adombrato dall'oblio, a raccontare le proprie fughe malinconiche, i ritorni in punta di piedi, le utopie giovanili e le sconfitte della vecchiaia. Un romanzo a più livelli intriso di nostalgie, ricordi, storie di persone amate, abbandonate, ritrovate, perdute per sempre. -
Dama cinese
Un ginecologo combina l'impeccabile esercizio della sua professione con regolari visite ai postriboli. Un bambino dalla testa di dimensioni anormali racconta la storia di un'anziana con la corona mentre aspetta la madre in una sala d'attesa. Non c'è spazio né tempo, soltanto un presente che inchioda le relazioni tra gli individui e il vuoto. La relazione del ginecologo con la moglie, con il lavoro, con i figli, le pazienti, il bambino, le prostitute, le malattie e il denaro, sono narrati attraverso un minimalismo radicale. -
Nero e Avana. Antologia di racconti cubani contemporanei
"Questi racconti ruotano come mulinelli attorno a un baricentro inquietante: un incubo, un suicidio, un'indemoniata, un linciaggio, una sicaria, una lugubre trappola, un gorgo d'odio, una violenza sessuale, uno spettacolo proibito, uno squartatore ucciso da un folle. E nel vortice di caligine si cela il profilo cangiante e incomprensibile, aggressivo e imputridito del male."""" (Dal Prologo di Danilo Manera)." -
Italo Svevo. Itinerari triestini-Triestine Itineraries. Ediz. bilingue
Il libro ricostruisce, introducendo nuove informazioni e dettagli, il paesaggio urbano dove visse e ambientò le sue opere Italo Svevo: le abitazioni, i teatri dove nacque la sua passione per la letteratura, le sedi dei giornali dove collaborò, i luoghi di lavoro e degli svaghi, i circoli artistici e sportivi, i caffè dove intratteneva relazioni con gli altri intellettuali. -
Fedra, il collezionista e Piero Marussig
Un collezionista di quadri attraversa una crisi e a cinquant'anni affronta un viaggio intellettuale che lo porta ad abbandonare la strada del possesso per quella della solidarietà. Scopre in una lettera di suo nonno una possibile parentela con Piero Marussig - il pittore (Trieste 1879-Pavia 1937) che lavorò nella Milano guidata dalla critica d'arte Margherita Sarfatti, musa di ""Novecento"""" - del quale ha acquistato due opere. Attraverso un dialogo metafisico con Fedra, la figura femminile che dà il titolo a un quadro di Marussig appeso a una parete della casa e quello reale con gli amici collezionisti, decide di organizzare una mostra in una sede fuori dal circuito museale: una casa di riposo, dove il collezionista conosce un'umanità per lui nuova. Il romanzo assume anche contorni saggistici quando il protagonista assorto nei suoi pensieri ripensa alla storia della pittura e alla ricerca dell'artista il cui fine non è solo estetico, ma anche di comunicare e condividere le emozioni. Il bello è dunque amico del bene."" -
Supplet ecclesia e altri racconti
In un avvincente giallo fantareligioso, il libro descrive una società in rapido ed inesorabile invecchiamento, dipendente dalle sostanze antidepressive, con una legislazione che ha scelto la direzione dell'individualismo più radicale sino a forzare l'intimità familiare e addirittura biologica dei più giovani. Mentre il profilo etnico del territorio - già modificato sostanzialmente dall'immigrazione - viene sconvolto in maniera improvvisa da un evento impensabile, la sparizione dei riferimenti religiosi cristiani lascerà spazio alla rinascita spirituale in nuove improvvisate ""catacombe"""". I brevi racconti esplorano in maniera quasi onirica come potrebbe diventare la nostra società in un futuro non troppo lontano, collocato - in maniera indefinita - nello spazio distante alcuni decenni dall'oggi. I racconti, afferma l'autore, sono nati quasi da soli, provocati da articoli di cronaca o da incontri e riflessioni sgorgate dalla sua attività quotidiana."" -
La fiaba nera del Carso
Estate 1616. Nell'attacco all'austriaco Forte Stella - vicino a San Martino del Carso - un giovane ufficiale veneziano viene decapitato dai difensori del forte e la sua testa mozzata viene issata su una picca ed esposta per dileggio. Da questo episodio, ricordato nelle memorie storiche, si dipana la storia nera di un teschio maledetto ricercato nei paraggi del carsico monte San Michele da più generazioni di un'unica complicata famiglia: dalle battaglie tra Veneziani e Arciducali agli assalti italiani alle trincee austriache del 1916 in cui si incontra la figura di un poeta speciale in cui è facile riconoscere Giuseppe Ungaretti, passando per la bonifica dei tanti cimiteri di guerra carsici degli anni Venti e Trenta fino all'edificazione nel 1938 - del grande Sacrario di Redipuglia, per arrivare ai giorni nostri anzi nel prossimo 2016 - con l'ultimo ""ricercatore"""" che, suo malgrado, si troverà a gestire l'inatteso epilogo, con contorno di sottrazioni, sotterfugi e splatter finale."" -
Tango per gli dei
Ottanta brevi racconti che, in rapidi schizzi, tratteggiano l'essenza del tango argentino, un ballo che, come scrive l'autrice, ""crea dipendenza"""". Pensieri intimi ed esperienze di milonga si susseguono in vivaci pennellate di colore, che svelano l'animo della scrittrice e ci rivelano come il microcosmo del tango sia specchio del mondo reale: un mondo lunare e paradossale, denso di eros e pathos, che si svolge di notte, ma con rimando continuo al giorno e alla sua solarità, cui i tangueros tornano con passo stanco, ma con animo gonfio di emozioni. Perché il tango è soprattutto questo: scambio profondo di sguardi, condivisione di passioni, emozioni e quant'altro, nello spazio circoscritto, ma anche universale dilatato, di un ballo di coppia.""