Sfoglia il Catalogo ibs021
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 941-960 di 10000 Articoli:
-
La Divina Comedia. El Purgatorio
"C'è uno strano, presuntuoso e improponibile parallelismo - ma pure c'è - tra il volgare dantesco e il dialetto triestino di questa traduzione. Come il primo aveva alle spalle il latino che era la lingua alta, la lingua del pensiero e dell'arte, così il secondo ha alle spalle l'italiano, che per ogni triestino ha la stessa funzione. Come il primo era una lingua popolare che cercava di nobilitarsi affrontando argomenti che fino ad allora non erano stati mai sua prerogativa, così il secondo cerca di forzare l'ambito ristretto e talora persino plebeo dei significati di tante sue parole e locuzioni. Certo Dante aveva a disposizione il toscano, lingua quant'altre mai ricca ed espressiva, e il traduttore di questo """"Purgatorio"""" ha un triestino che è povero sia quanto al lessico sia quanto alla sintassi (pensiamo solo alla mancanza di pronomi relativi che non siano il misero che). Ciò nonostante lo sforzo di nobilitarlo è stato compiuto e il campo semantico di tante voci - che al lettore non possono non suggerire ancora il tono greve dei parlanti più beceri - è stato allargato.""""" -
Tito spiato dagli inglesi. I rapporti segreti sulla Jugoslavia 1968-1980
Marxista duro e puro o grande amico dell'Occidente? Leader carismatico su scala mondiale o dittatore di un paese cardine per gli equilibri tra Est e Ovest? E soprattutto: riuscirà l'ottantenne Josip Broz Tito a mantenere il potere ancora a lungo? In piena Guerra fredda, tra l'invasione sovietica della Cecoslovacchia (1968) e quella dell'Afghanistan (1979/1980), sono questi alcuni tra gli interrogativi ai quali la diplomazia e l'intelligence del Regno Unito di Gran Bretagna tentano di dare una risposta. Un periodo in cui viene messo a dura prova il processo di distensione tra Usa e Urss in Europa e nel resto del globo. Sono centinaia i fascicoli che affrontano l'ultima fase della Jugoslavia del presidente Tito, uno Stato multietnico che qualche anno dopo la scomparsa dell'anziano Maresciallo verrà sconvolto da una sanguinosa lotta fratricida. Frutto di lunghe ricerche negli archivi britannici di Kew Gardens, il libro di Amodeo e Cereghino è un compendio documentato su un argomento tra i più dibattuti dagli studiosi della tormentata area balcanica, un'opera ricca di carte di recente desecretazione e in gran parte inedite in Italia. -
Il pensiero scientifico di Nicola Andria
"Condizione necessaria alla scienza è la filosofia"""". È alla luce di questa consapevolezza che Nicola Andria, medico e filosofo di Massafra, nato nel 1747 e morto a Napoli nel 1814, sviluppa la sua attività di scienziato. Attraverso un'accurata monografia, Duca ripropone all'attenzione tanto degli storici, quanto dei semplici """"lettori curiosi"""", la poco nota vicenda intellettuale del Massafrese. La studiosa, infatti, attraverso un consolidato metodo filologico e storiografico, restituisce all'immagine di Andria la sua originaria lucentezza. L'opera del medico massafrese si apprezza soprattutto se letta in toto, nella complessità della sua epoca, contestualizzandola nell'ambiente napoletano tra Sette e Ottocento. È in questa prospettiva che si pone Duca, la quale, con competenza, ci restituisce un ulteriore tassello del tortuoso cammino della scienza moderna, con particolare attenzione al Meridione d'Italia. In definitiva è, questo, un libro che difficilmente, negli anni, smetteremo di consultare." -
Nel recinto
Il bisogno di essere e di sentirsi amati si materializza nella forza di affrontare l'imponderabile per sconfiggere i ""mostri"""" più odiosi, coi quali gli uomini sono chiamati a misurarsi. È così che Cosimo Sammarruga presenta """"Nel Recinto"""", il suo romanzo di formazione ambientato negli anni '60, laboratorio cruciale per la storia italiana ed europea. L'autore tratteggia in modo mirabile i personaggi - alcuni giovani liceali, Marco, Valentina, Mario, Carla ed altri, che affrontano le problematiche dell'adolescenza - disegnando mirabilmente un quadro della borghesia delle professioni. Il narratore, assumendo il punto di vista di Marco, il personaggio principale, si muove tra fatti personali ed eventi storicosociali. La rivelazione che gli cambia la vita è Valentina, amata d'acchito, che cresce con lui in una città di mare, sebbene si accompagni ad un altro, Mario. La loro adolescenza trascorre tra dedizione totale e dolorosi fraintendimenti. Il protagonista, a sua volta, provato dalla condizione che è costretto a subire, avvicina Carla, con la quale intreccerà una relazione lunga tre anni."" -
Parol a lu vijnt. Tra chiant, ris e arraiamijnt
Poesie in dialetto palagianese. -
Via Nova e altre storie
Modelli di vita antica e storie colte dalla narrazione dei protagonisti. Oppure viaggi immaginari di affabulazione onirica. Racconti ambientati tutti nello stesso luogo urbano, un paese di provincia che diventa il palcoscenico della vita dei protagonisti. -
Il ragazzo del '43
Una famiglia di media borghesia vive la sua vita modestamente ma con grande dignità. La guerra però sconvolge ogni equilibrio; la figlia più grande deve lavorare per sostenere la famiglia, dato che il padre è morto proprio il giorno della dichiarazione di guerra; il fratello diciannovenne parte militare, combatte in Russia e vive la sconvolgente esperienza della ritirata. Dopo il 25 luglio e l'8 settembre il giovane, prima convinto fascista, vede crollare tutti i suoi ideali e riconosce la giustezza delle tesi che un suo amico pittore gli aveva esposto ai tempi del liceo. Eppure, posto di fronte al dilemma Resistenza-Repubblica Sociale, il giovane, pur sapendo che è la fine, sceglie la seconda per un malinteso senso dell'onore e per fedeltà all'alleato. Tornerà a casa dopo molti anni, ritrovando l'amore dei suoi cari. -
Essere è avere
È per gli scrittori isolani un'ossessione, un mito: basti pensare al Verga. Un volano narrativo, che fa del possesso, della smaniosa sete di avere e soprattutto di accumulare, quasi l'unica certificazione in vita. Una vera e propria fede, forse l'unica professata: che radica alla terra, avvinghia alle cose, spesso trasformandosi in gravosa e definitiva zavorra. -
Istanti selezionabili. Cinquantuno pensieri quasi logici
«A volte il mio cervello produce pensieri a tradimento. Ovvero genera un pensiero e il suo contrario. Cioè pensieri quasi logici che non s'incontrano. Ed io rimango appesa, come se i miei stessi pensieri non fossero presenti a me stessa. A quale parte di me dare fiducia? La vita io credo sia fatta di istanti selezionabili. Esistono, al mondo, persone che si ricordano di tutto, io no, io ricordo solo emozioni e intensità. Quindi, non mi chiedete le date, non mi chiedete precisamente neanche i luoghi. Ho quel tipo di memoria che fa acqua da tutte le parti. Chiedetemi di volti, sguardi, parole e sentimenti e saprò cosa dirvi. Chiedetemi di possibilità e aperture e sicuramente avrò storie da raccontarvi. Ma, visto che le storie di cui posso narrare sono comunque archiviate da una memoria fragile, soggetta al soggetto, cioè io, piuttosto suggestionabile nel quotidiano dall'emozione del momento, direi che dichiaro di mentire, o meglio di fingere, o meglio di inventarmi le storie a partire da vissuti rielaborati, da ricordi fraintesi e frammentari. Speriamo a questo punto di essere almeno divertenti, nel senso originario, di portare altrove». -
Campello sul Clitunno. Vagabondaggio sentimentale tra memoria e gastronomia
Questo non è un libro di ricette: è una passeggiata tra ricordi infantili e giovanili legati a un luogo felice che richiama immagini e personaggi, in buona parte scomparsi. È un puzzle di piccole memorie condite da qualche ricetta e dalla nostalgia per persone e cose. È un atto d'amore dedicato a Campello, al passato. È un timido augurio di speranza per il futuro. Prefazione di Enrico Grifone Negri Arnoldi. -
Arpa eoliana
Primavera 1922, due viaggiatori provenienti da Montevideo, sbarcano a Lipari. Per Gaetano. Accompagnato dalla donna che ama, è il ritorno tanto sperato nell'isola della sua infanzia felice. Per Irma, giovane attrice romantica promessa ad un brillante avvenire, è la scoperta entusiasta di un mondo insolito. Nell'isola, incontrano tutta una società pittoresca ripiegata su se stessa (...) Eppure dovranno presto ricredersi perché ognuno a Lipari comincia a prendere coscienza d'una drammatica realtà: l'avvento del fascismo. -
La serpe nera
Le storie, scritte tra il 1998 e il 2010, descrivono vicende spesso grottesche, estrose quanto ironiche, da quelle più serie e sconvolgenti a scene di vita comune stravolte da eventi inimmaginabili, apparentemente normali, che all'improvviso deviano lontanissimi dalla realtà quotidiana, tornando ad essa da strade non tracciate. Graziano Delorda riesce a sorprendere il lettore, giocando con una visione spesso cinica e surreale di certi automatismi, arricchendo di nero umorismo e mistero quelle situazioni che potevano apparire più scontate o banali, forse prevedibili, se non fosse intervenuta la penna dell'autore a modificarne l'esistenza. -
Segni particolari
Il laboratorio di scrittura all'interno del quale è stata sviluppata l'esperienza e sono stati prodotti gli scritti raccolti in questo volume, si è svolto nell'ambito di un corso di formazione sull'auto-mutuo-aiuto organizzato dal Dipartimento di Salute Mentale dell'Azienda Sanitaria di Messina, per rispondere alla richiesta dell'Associazione ""Amici per caso"""". L'intento è che le parole di questa raccolta non servano per sapere, ma servano per sentire, per pensare. Siano occasioni di quel contatto emotivo che ci permette di percorrere le tappe che dal grido della voce portano alla visione della parola, che contiene scambio affettivo, emozione condivisa, che genera identità per chi crede nel potere di trasformazione delle idee."" -
Schizzi di sole
In questa raccolta di liriche Elena Saviano sa prendere per mano, lasciare che il brutto e il sublime del mondo si trasformino in armonia (è delirio il caos o è delirio l'ordine?), armonia di versi che in un grande abbraccio alla natura racchiudono l'essenza di vite umane sempre diverse eppure uguali, unite nel desiderio, mai spento, di amore. Attimi dove ogni realtà si dilegua per lasciar vivere il canto che il cuore umano non smette mai di cantare: di dare amore, di chiedere amore. -
Sapore di te
"Sapore di te"""" è la movimentata storia sentimentale di due ragazzi che si vogliono divertire, ma devono ancora crescere." -
Stizzi
Il titolo racchiude il senso e il tema delle liriche, gocce d'amore nelle sue svariate sfaccettature, con le quali Lo Iacono riesce a trasmettere le emozioni trascinanti di chi crede ancora nella forza propulsoria dei sentimenti e degli ideali. Emozioni che diventano travolgenti passioni nelle poesie in dialetto. -
Tamo vamo
Sullo sfondo echi di una guerra ""cattiva"""" e comunque """"non giusta"""" accompagnano le vicende dell'autore che, suo malgrado, riesce a dipingere ritratti umani di straordinaria bellezza, colti nella loro essenzialità dallo sguardo sensibile di chi non si lascia sporcare dall'intolleranza e dalla malvagità."" -
Acetilene
«[...] la novità della poetica del Manzella, rispetto ad altra poetica e ad altri poeti, sta nel superamento di un pessimismo cosmico e di una sorta di canto personale solitario ed ermetico. Il canto si fa corale, l'accettazione non è un'ultima spiaggia ma è il coraggio dell'uomo che nella vita, nella morte, [...] trova finalmente l'elemento fondamentale, l'elisir dell'esistenza: l'amore. [...] Le sue poesie irradiano ed emanano sia semplicità e purezza, sia l'ardore della passione, sia la lentezza del pensiero, sia la velocità del gesto, sia i profumi sia gli odori, sia la luce sia il calore che ci circonda e che ci prende con questo acetilene, gas attraverso il quale scorgiamo un mondo nuovo eppure così vicino». (C. Cultrera) -
Il Santo marrano
Amori, delitti, intrighi: le vicende di una città siciliana sul finire del '400, al momento dell'espulsione degli Ebrei. Una società vivace e piena di personaggi singolari: c'è l'ereditiera che rinuncia per amore ai beni paterni; c'è lo spregiudicato capitalista che si fa battezzare per favorire la sua ascesa sociale; c'è il medico che nel possesso di una statua antica e di un'avvenente saracena cerca l'appagamento del suo eros insoddisfatto; c'è l'inquieta schiava che si illude di conquistare la libertà con una conversione dell'ultimo momento. C'è, infine, una spassosa coppia di ""micheletti"""" (i poliziotti dell'armata spagnola) che si muovono tra una folla di altezzosi aristocratici, di avventurieri, di cortigiane, di Marrani rampanti e di Ebrei rassegnati alla nuova, drammatica diaspora. Su tutti incombe la carismatica figura del """"Santo marrano""""... Non mancano poi in questo racconto, tra fedele ricostruzione storica e libera invenzione, quella ricchezza linguistica e quella garbata vena ironica che la critica ha rilevato nel precedente romanzo """"Gelsomina di Sicilia""""."" -
Cucina tradizionale delle isole Egadi
Il volume riporta le ricette tipiche della cucina tradizionale delle isole Egadi. Antipasti, pastasciutte e minestre, uova, pesci e molluschi, verdure e ortaggi, dolci e gelati, conserve.