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Serafina e il mantello nero
Serafina non ha mai avuto motivo di disubbidire a suo padre, avventurandosi nei vasti possedimenti del castello di Biltmore, ma è stanca di esplorare di nascosto l'immensa dimora. Nessuno dei ricchi signori che vivono ai piani alti è al corrente della sua esistenza: lei e il papà vivono nello scantinato, da sempre. Quando però una notte una bambina viene rapita sotto i suoi occhi, solo Serafina può sapere chi è il colpevole: una misteriosa figura con un mantello che si aggira nei cunicoli del seminterrato. Preda e cacciatrice allo stesso tempo, Serafina, insieme a Braeden Vanderbilt, il giovane nipote dei proprietari di Biltmore, affronterà ogni sorta di rischio pur di scoprire la vera identità dell'uomo con il mantello nero... prima che i ragazzini spariscano tutti, a uno a uno. L'impresa in cui si imbarca Serafina la porterà nel cuore di quella foresta che ha sempre temuto: lì scoprirà una magia ormai dimenticata e tuttavia familiare. Per salvare Biltmore da un oscuro potere, Serafina dovrà trovare le risposte che potrebbero risolvere l'enigma del suo misterioso passato. -
Città fantastiche. Luoghi reali e immaginari da colorare
Le magnifiche vedute aeree realizzate dall'artista Steve McDonald offrono incredibili prospettive a volo di uccello su città, reali e immaginarie, visivamente sorprendenti, tutte da colorare: New York, Londra, Parigi, Istanbul, Tokyo, Melbourne e moltissime altre. È inclusa anche una selezione di coinvolgenti mandala architettonici, creati a partire dai suoi paesaggi urbani, per un'esperienza ancora più meditativa e fantastica. -
Due ruote. L'esposizione mondiale di ciclo e motociclo a Milano dal 1914 ad oggi. Ediz. illustrata
Un secolo di storia della bicicletta e della moto, attraverso le Esposizioni del Ciclo e Motociclo. Per gli appassionati di moto e biciclette un libro, realizzato in collaborazione con EICMA, ricchissimo di illustrazioni e documentato con tutte le storie dei produttori e l'evoluzione del mercato, tra costume, società, moda e competizioni. L'incredibile storia della moto e della bicicletta, dal 1914, anno del primo salone del ciclo e motociclo di Milano, ad oggi. Una entusiasmante cavalcata tra passione, velocità, moda, tecnologia e design. Il racconto dettagliato dell'evoluzione di un comparto industriale sempre in fermento e all'avanguardia e dei mezzi che, con o senza motore, hanno accompagnato gli italiani dai campi alle fabbriche, in città e a scuola, in vacanza e nelle competizioni, e che per generazioni sono stati sogno di libertà, progresso ed emancipazione. -
Hottanta voglia di raccontarvi... ...la mia vita e altre stronzéte
Sono gli ottant'anni a scatenare in Pasquale Zagaria, in arte Lino Banfi, la voglia di guardare indietro e ripercorrere le tappe della sua vita come se fosse uno sketch: Pasquale e Lino si raccontano, si provocano, si sfottono, e non mancano di coinvolgere nei ricordi gli alter ego di cui via via hanno assunto l'identità: il commissario Lo Gatto, Oronzo Canà, Auricchio, Nonno Libero... Una vita piena, vista dalla prospettiva dell'incredibile popolarità di oggi. Eppure non è stato sempre così: di umili origini pugliesi, Pasquale si trasferisce giovanissimo a Milano inseguendo il sogno dell'avanspettacolo, un genere molto amato nell'Italia del dopoguerra che dopo il trauma bellico anela a una comicità semplice, leggera, alla portata di tutti. Battezzato artisticamente ""Lino Banfi"""" niente meno che da Totò, dopo anni di gavetta e di ristrettezze conquista il successo: prima con il cabaret, poi con la commedia sexy all'italiana, fino agli sceneggiati tv grazie ai quali è entrato nelle case di tutti gli italiani. Oggi Lino Banfi è un uomo appagato e riconosciuto, ma non ha perso la veracità delle origini. A ottant'anni suonati, rimane il raghezzo pugliese di sempre. Prefazione di Renzo Arbore."" -
Il gusto delle piccole cose. Breve manuale di spensieratezza
Gli anni migliori della nostra vita e le gaffe che fanno sprofondare, gli incontri con le persone curiose e con quelle pazze, i dialoghi surreali con i bambini di quattro anni e una poesia dedicata alla parmigiana di melanzane, le radicali differenze tra una serata tra amiche e una tra amici. La lettera di insulti al capufficio (mai spedita) e le grandi categorie dell'umanità, l'atmosfera del vecchio bar e l'arancione del mangiadischi Penny, i lavori che si possono fare in mutande e un'ode ai vegani. ""Il gusto delle piccole cose"""" è un centrifugato di vita, una raccolta di situazioni e riflessioni che ha un unico obiettivo: la riscoperta della spensieratezza. Centosessantadue raccontini che sono un balsamo per le ferite dei tempi difficili. Se una risata può seppellire, un sorriso può far risorgere."" -
Mior
Eric Arden è morto. Lo è nei ricordi degli abitanti di Skittburg e agli occhi dei drowhunter, che hanno smesso di dargli la caccia. Per sopravvivere si nasconde nella solitudine degradante dei bassifondi di Estrielle, dove il suo lato oscuro lo consuma ogni giorno, trascinandolo in un abisso di rancore e violenza. Neppure a Sophie, che conosce la verità, è concesso avvicinarlo. Quando lei, però, decide di rompere il muro alzato tra loro e di riconquistarlo, una verità tenuta nascosta a entrambi emerge a minacciare il loro legame. Eric fugge sconvolto tra le braccia di Dana, ma nemmeno lei può cancellare il dolore che lo corrode. Solo due occhi violacei, incrociati una notte nel cimitero di Skittburg, riaccenderanno in lui la speranza. Una parte del suo passato, che credeva perduta per sempre, esiste ancora: sua madre, Arline, è viva. Costretto a chiedere l'aiuto di Sophie per ritrovarla, nella ricerca Eric scoprirà che la lotta tra elfi e drow nasconde ancora altri segreti: fantasmi del passato si aggirano in luoghi sepolti da tempo ed efferate creature sembrano tornate per completare un cerchio di sangue che qualcuno ha voluto insabbiare. Ancora una volta Eric si troverà a combattere per i drow, conteso dall'amore delle due ragazze al suo fianco ma, quando crederà di essere a un passo dalla verità, dovrà accettare che la vita, a volte, è in grado di riservare oscure sorprese. -
Soffia forte il vento nel cuore di mio figlio
Una madre racconta in prima persona il cammino impervio, coraggioso, talvolta drammatico intrapreso per salvare suo figlio da un'adolescenza difficile: amicizie sbagliate e una spirale distruttiva di dipendenza. La narrazione, in forma di memoir, si svolge attraverso i sentimenti e le emozioni più intense dei protagonisti e rivela la metamorfosi di una madre che dall'incubo della disperazione decide di reagire e mettere tutto in discussione pur di salvare suo figlio. Il percorso inevitabilmente coinvolge i membri della famiglia, ognuno dei quali deve confrontarsi con le proprie ombre e i propri scheletri nell'armadio, nel tentativo di sciogliere i nodi che minano l'unione familiare e che forse hanno spinto il ragazzo a fare uso di marijuana. Sì, la canna, l'innocente spinello troppo spesso sottovalutato, è invece alla base di cambiamenti radicali nel carattere e nel comportamento, con conseguenze anche drammatiche. Un diario intimo, una voce toccante che sfida la paura dell'ignoto e alla fine riesce a riconquistare la gioia di vivere. Una testimonianza che può essere di aiuto a tutti coloro che affrontano nel quotidiano il controverso periodo dell'adolescenza. -
Byron. Storia del cane che mi ha insegnato la serenità
Dei sessanta milioni di animali domestici presenti nellc case italiane, sette milioni sono cani. Gli studi medici hanno confermato l'effetto benefico di un cane sulle relazioni familiari, sullo sviluppo psicofisico dei bambini, sulla salute dei padroni, così come l'abilità del cane a essere in sintonia con l'anima del suo padrone e a essere in grado di parlargli. Con un alfabeto che questo divertissement prova a svelare. Basato sull'esperienza dell'autrice, proprietaria di un bassotto tedesco a pelo ruvido di nome Byron, ma anche sui risultati degli studi neurobiologici sui cani, sulle parole di filosofi, poeti e letterati, questo libro prova per la prima volta a rovesciare i punti di vista: non è più il padrone a insegnare al cane ma viceversa il cane che insegna al padrone. Che cosa sa il cane della nostra vita? Questa è la domanda a cui il libro di Antonella Boralevi prova a rispondere. Queste pagine lievi e toccanti, leggere e profonde insieme, ci raccontano quanto il nostro cane sappia insegnarci su temi universali come: l'Amore, il Coraggio, il Perdono, le Regole, l'Autocontrollo, la Fiducia, l'Imitazione, la Morte, l'Amicizia, la Pazienza, l'Autostima, la Dignità, la Paura, la Malinconia, la Delicatezza, l'Entusiasmo, la Tenacia, l'Empatia, il Silenzio, la Solidarietà, la Curiosità, la Diplomazia, la Solitudine, la Rabbia, la Prudenza, la Compostezza ... -
La stazione di Firenze di Giovanni Michelucci e del Gruppo Toscano 1932-1935
L'inaugurazione della stazione di Santa Maria Novella a Firenze, il 30 ottobre 1935, è contemporanea a quella della Biblioteca Nazionale fiorentina e segue di soli quattro anni quella della Stazione Centrale di Milano. La comparazione tra i tre edifici evidenzia la straordinaria novità del fabbricato ferroviario fiorentino. Progettato dal Gruppo Toscano - Nello Baroni, Pier Niccolò Berardi, Italo Gamberini, Sarre Guarnieri, Leonardo Lusanna - capeggiato da Giovanni Michelucci (1891-1990), il capolavoro dell'architettura italiana tra le due guerre nacque tra accese polemiche, contrasti ed esaltazioni categoriche: turbolenze che ne hanno accompagnato il destino per anni, fino a fissarne l'immagine nel presunto feticcio di un malinteso nazionalismo italiano. L'impropria sacralizzazione critica ha costituito per mezzo secolo un vero e proprio ostacolo all'analisi testuale dell'edificio e alla conoscenza approfondita della sua storia. La stazione di Santa Maria Novella di Giovanni Michelucci e dei suoi giovani collaboratori è in realtà un nodo critico e una svolta concettuale dell'architettura del Fascismo. L'edificio infatti materializza la volontà modernizzatrice del Regime, impersonata dal colto e intraprendente segretario del Partito Fascista fiorentino, Alessandro Pavolini: rivela l'eccezionale talento costruttivo di Giovanni Michelucci, capace di misurarsi con la storia e la materia viva del costruire toscano... -
Bimbo sano vegano. Guida facile per mamma e bambino
"Bimbo sano vegano"""" è una guida facile e completa per alimentarsi in modo corretto con una dieta a base vegetale, in gravidanza, allattamento, svezzamento e durante l'infanzia. Un team di esperti autorevoli spiega nel dettaglio tutto ciò che bisogna sapere per nutrire i propri figli in modo consapevole, grazie a un ricco ricettario e tanti consigli pratici per rendere i pasti variati, piacevoli e gustosi. Testimonianze, risposte e chiarimenti ai più frequenti dubbi sull'alimentazione vegana sfatano, con un'informazione precisa, luoghi comuni e falsi miti. Tante ricette salutari e saporite, ben catalogate per fasce di età, suggeriscono cosa dare da mangiare ai nostri bimbi, per farli crescere sani, consapevoli e sensibili alle esigenze del pianeta." -
Umberto Boccioni (1882-1916). Genio e memoria. Catalogo della mostra (Milano, 25 marzo-3 luglio 2016)
"Nel centenario della scomparsa di Umberto Boccioni, il Comune di Milano è orgoglioso di presentare una mostra frutto di un percorso di ricerca assolutamente nuovo e originale, che ha visto collaborare in modo fecondo tre dei principali poli artistici del Comune: Castello Sforzesco, Museo del Novecento e Palazzo Reale, la prestigiosa sede espositiva che ospita la mostra. Il progetto scientifico è germogliato tre anni fa in seno al Castello Sforzesco a seguito di una revisione critica del corpus dei disegni custodito al Gabinetto dei Disegni e di una collaborazione istituzionale avviata con la Biblioteca Civica di Verona per il riordino di una serie di documenti legati all'artista - il cosiddetto Atlante delle immagini, una sorta di book realizzato dallo stesso artista attorno ai 25 anni, e la Rassegna stampa futurista, un album 'collage' realizzato da Boccioni a partire dal 1911 con la collaborazione di Filippo Tommaso Marinetti - che gettano uno sguardo più luminoso sulla formazione, le suggestioni artistiche e lo sviluppo creativo del lavoro di Boccioni.""""" -
La follia di Adolfo
«La punta delle orecchie di Adolfo cominciò a bruciare quando suo fratello gli piantò gli occhi addosso. Sono fottuto, ripetè Pietro, incurante del tremolio sulle labbra della moglie, e ora ve ne spiego il motivo»Toscana, 1911. Adolfo, il folle, il dongiovanni, il cadetto di una nobile famiglia rispettosa delle regole e amante del buon cibo. Ed è proprio dai manicaretti che cucina Finimola, la cuoca di famiglia, e dalla sua corpulenta avvenenza, che inizia la saga dei Martigli. Dalla guerra di Libia, agli amori, dai matrimoni alle piccole pazzie quotidiane, gli episodi familiari si snodano leggeri e profondi conditi dai sapori di una terra sanguigna, vivace e saporita come i suoi personaggi. Adolfo, il cui nome significa ""nobile lupo"""", conduce le danze, più da pecora nera che da capo branco, trascinando in un vortice da tragicommedia perfino i suoi discendenti, come l'autore del romanzo, che porta nascostamente il suo stesso nome."" -
Umbria
Perugia e Assisi, con i capolavori di Giotto e Cimabue e le piazze e i palazzi della tradizione comunale, ma anche Spello, Norcia, Foligno e i tanti borghi dall'intatta architettura medievale; i parchi e le oasi delle montagne e le acque del lago Trasimeno e delle cascate delle Marmore; l'antica spiritualità dei luoghi religiosi e la modernità degli eventi musicali internazionali. Queste sono alcune della caratteristiche che stanno imponendo l'Umbria come meta tra le più frequentate dai turisti italiani e stranieri. -
Sardegna
Una guida alle escursioni panoramiche, gli approdi nascosti e le spiagge meno note della Sardegna del Nord. Arricchita da centinaia di fotografie, illustrazioni e cartine tridimensionali, la guida riporta tutti i riferimenti sui borghi, l'arte, le tradizioni e le feste. In più l'artigianato, le specialità gastronomiche e i mercati. Le ultime pagine della guida contengono tutti gli indirizzi di alberghi, ristoranti e negozi. -
Le muse di Klimt
Di Gustav parla tutta Vienna, e non c'è personaggio della buona società che non sia incappato almeno una volta nel suo nome. I suoi ritratti sono molto richiesti e sin dall'estero gli giungono commesse per decorare con il suo tocco sontuoso le pareti e i soffitti di monumenti e grandi palazzi. Sono senza dubbio le donne a ispirarlo. Davanti al cavalletto ne percepisce l'essenza prima ancora che il suo sguardo scivoli lungo le sinuosità dei loro corpi. Le donne sono le sue muse. Gustav è circondato dalle donne: a tratti burbero e sfuggente, è un uomo che attrae. Lo sanno Emilie, stilista e imprenditrice affermata, la compagna di vita che non lo avrà mai solo per sé; Hermine e Clara, le sorelle che condividono la dedizione nei suoi confronti; Marie, che porta in grembo suo figlio, ma sarà una madre sola. Lo sa la giovane Alma, si dice sia la donna più bella di Vienna, che l'ha stregato con la sua determinazione e gli abbracci clandestini rubati alle convenzioni. E anche Olga, l'enigmatica donna dai capelli rosso fiamma. Il romanzo di Paola Romagnoli intreccia le vicende biografiche del pittore Gustav Klimt con le voci delle donne che lo hanno accompagnato tra la fine dell'Ottocento e il 1918, anno della sua morte. A cavallo tra finzione e storia, l'autrice evidenzia il ruolo che l'universo femminile ha avuto nella vita e nell'arte di Klimt, sullo sfondo di una Vienna nobile e sfavillante, dove nascono la Secessione viennese, le sinfonie di Mahler e la psicoanalisi di Freud. -
Conosciamoci meglio
Ha cominciato da piccolissima a realizzare video divertenti con suo fratello maggiore Alberico. Nel settembre 2015, a soli 11 anni ha aperto il suo primo canale youtube creando un po' di rumors in rete e totalizzando, con soli 7 video, oltre 5 milioni di visualizzazioni. In un anno ha raggiunto 300.000 fan.Cara amica, mi chiamo Virginia, ho 12 anni e sono una ragazzina come te. Mi piace ascoltare la musica e stare con le amiche, sono simpatica e sensibile, ho tanti sogni che non vedo l'ora di realizzare... E tu chi sei? Mi piacerebbe conoscerti, sapere di te quello che tu sai di me, diventare la tua migliore amica... Leggi questo libro e completa. Le pagine dedicate a te, diventare amiche sarà facilissimo, vedrai! -
In viaggio con Alessia
Fin da piccolina i miei genitori mi hanno portato in giro per il mondo, alla scoperta continua di culture diverse dalla nostra, regalandomi incredibili esperienze di vita. Ho deciso di condividere con voi questo mio grande bagaglio, mettendoci dentro tutta me stessa e cercando di incontrare i gusti di tutti. Con una copertina morbida e le mie prime quattro città del cuore, il mio sogno è che questo libro di viaggio possa entrare molto presto nei vostri zaini! Con questo libro vi porto per mano a Londra, Milano, Parigi e Roma, quattro città che amo alla follia. Vi rivelo i miei highlights del cuore, scelti personalmente e testati uno per uno. Ho selezionato con cura indirizzi da non perdere e passeggiate insolite, ristoranti e bar, negozi, locali notturni, hotel e bed & breakfast, consigli per farsi belle e dritte se viaggiate con i bambini, con il vostro lui o con un amico. E adesso... partite insieme a me! -
Più della mia stessa vita. La serie
Clara e Matt, due persone uniche, due genitori speciali, una grande storia d'amore e un bellissimo ma difficile obiettivo da raggiungere insieme. Finché un evento tragico, doloroso, rischia di distruggere ogni loro sogno, ogni speranza. Ma l'amore non muore mai. L'amore si tramanda, si insegna, può rivivere negli altri affinché diventi la felicità delle persone care. Più della mia stessa vita racconta la forza e la fede che ognuno di noi può e deve avere per aiutarsi e aiutare il prossimo, perché crescere significa maturare. Maturare significa credere. Credere significa vivere. Vivere significa amare, amare significa tutto. Dopo l'edizione ebook, ""Più della mia stessa vita"""" viene ora proposto in volume con l'aggiunta dell'atteso seguito."" -
Il pittore solitario. Seurat e la Parigi moderna
Francesco Polì passeggia per Parigi, in compagnia di Seurat e delle figure più affascinanti del suo tempo, regalandoci un ritratto sorprendente di uno dei pittori ""solitari"""" più amati di sempre.rnrn""""Seurat, assorbendo la tenerezza della luce e degli esseri, era dolce come lo facevano prevedere i suoi vellutati occhi e le sopracciglia di un nero profondo, ma si rivelava ermetico e ombroso quando affiorava l'essere interiore che gestiva segretamente"""". - Lucie Cousturierrnrn""""Alto e robusto, con i capelli scuri e una lunga barba curata, sempre ben vestito in blu scuro o nero. Il suo amico Charles Angrand lo ricordava bello come il San Giorgio di Donatello. Aveva un comportamento calmo, riservato, riflessivo, orgoglioso e tenacemente ostinato, ma anche melanconico e con una vena ironica, a volte sarcastica. Per queste sue caratteristiche Degas l'aveva soprannominato scherzosamente 'il notaio' ... Ma nel caso di Seurat limitarsi all'apparenza è un errore. La sua vita che tende a essere identificata con la sua opera è in realtà per molti versi un affascinante enigma, che vale la pena esplorare con attenzione in profondità. E questa ricerca ci porta a scoprire aspetti sorprendenti, segreti, anche sottilmente inquietanti"""". Questo, in breve, il motivo del presente volume. C'è chi parla di """"mistero Seurat"""": senza spingerci così lontano, non possiamo negare l'inquietudine che ci assale quando osserviamo le sue tele né le difficoltà, inconsuete, che incontriamo quando vogliamo penetrarne la biografia. Nella Parigi di quegli anni, che Francesco Poli racconta con piglio mirabolante, """"il notaio"""" cammina quasi fuori posto, vicinissimo eppure lontano dalla mondanità artistica che renderà la Ville Lumière famosa in tutto il mondo. Francesco Polì passeggia per questa Parigi, in compagnia di Seurat e delle figure più affascinanti del suo tempo, regalandoci un ritratto sorprendente di uno dei pittori """"solitari"""" più amati di sempre."" -
La vita e i suoi misteri. Dalla genetica alla salvaguardia dell'ambiente
Tra geni e formazione, possiamo davvero definirci liberi?L'inizio del terzo millennio pone l'umanità davanti a due prospettive diametralmente opposte. Da un lato, il pianeta Terra non è più in grado di sostenere la vita di 7 miliardi di uomini che attingono indiscriminatamente alle sue risorse naturali. Dall'altro, il progresso della scienza ci fa intravvedere la possibilità, imminente, di modificare artificialmente il DNA degli esseri viventi, incluso quello della nostra specie. Se quindi l'uomo, nella continua ricerca del benessere attraverso il progresso, ha avviato un processo fuori dal suo controllo, è pur vero che, attraverso quel medesimo progresso, egli può diventare padrone del proprio destino biologico. Una contraddizione? Innanzitutto serve capire davvero di cosa stiamo parlando. Ed ecco perché un grande scienziato ha scelto di spiegare in modo chiaro, autorevole ma critico, le nuove frontiere della genetica e implicazioni sulla vita futura. Dal micro al macro, dalla cellula alla biosfera, passando per il genoma, gli OGM, le biotecnologie e l'evoluzionismo, il lettore troverà in questo libro le risposte a molte domande che riguardano l'interazione tra Natura e Cultura. Sono i temi che quotidianamente trovano riscontro nei fatti dell'attualità e che sollevano talvolta questioni di tipo etico. Quando, per esempio, ci chiediamo dove ci porteranno la ricerca sull'invecchiamento cellulare e l'irrefrenabile desiderio di allungare la vita.