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Giampiero Rubei
Fondatore e direttore artistico dell'Alexanderplatz Jazz Club e del Villa Celimontana Jazz Festival, Giampiero Rubei è un esempio di chi davvero ha colto la vita come l'arte dell'incanto. Partito dalla politica, dove iniziò da adolescente per trarre che ""aiuta solo i politici, la politica"""", arrivò alla meta politica attraverso la musica, il jazz che con la forza dell'elementare contamina e comunica più di quanto il partito avesse dimostrato... Tra le imprese più esilaranti ricordiamo il Festival di Jazz Italiano a New York e in Cina, tra le sue produzioni """"Concerto per un poeta"""" la vita di Ezra Poud, musical da lui ideato interpretato da Giorgio Albertazzi. Ha diretto la Casa del Jazz di Roma dal 2011 al 2014. In questo dialogo c'è tutto il sapore e l'intelligenza di un uomo che, indipendentemente dalle sue note posizioni, attraverso la Cultura ha dimostrato come il mondo può migliorare."" -
Capelli dappertutto
Tea Tuli racconta la malattia della madre senza erigerla a nemico fatale. Lasciandoci solleticare da una prosa frammentaria e pungente, ci addentriamo nel mondo delle relazioni intime tra figlia, mamma e nonna, un mondo che pulsa di vitalità femminile. Tre donne che, al cospetto della malattia, sperimentano nuovi modi di prendersi cura di sé e l'una dell'altra. Presto ci sentiamo complici dei piccoli atti sovversivi della mamma, che non si rassegna alla perdita della propria autonomia; assistiamo divertiti alle tenere manipolazioni della nonna, che usa la superstizione per attirare l'attenzione. Ci scopriamo alleati di Tea nell'avventura che la porta ad assumersi una responsabilità nuova, che culmina nella capacità di spronare il prossimo a conservare la propria integrità di fronte alla paura della morte ma soprattutto, all'enormità della vita. -
Jo va a nanna
Un sogno vorticoso a cui è difficile trovare dei precedenti letterari. Un'esperienza, che sommerge il lettore con un getto continuo di spunti e suggestioni, per lasciarlo alla fine, come dopo un sogno enigmatico, stravolto e quasi incapace di pensieri coerenti. Il libro è diviso in due parti, due emisferi di un mondo capovolto: nella prima seguiamo il protagonista, Jo, mentre tira a campare con mezzi più o meno leciti, nel tentativo di placare la sua fame di cibo, di amore e di verità; nella seconda entra in scena la nonna di Jo, Hannah, inutilmente intenta a porre un freno alle scorribande del nipote. Personaggi inafferrabili, dai contorni indefiniti; nella fantasmagoria verbale costruita dall'autore perfino l'identità personale va in pezzi. E non appena la tela si squarcia, ecco emergere una critica amara ed ironica della nostra realtà attuale. -
Quando la vita era geografia
Speier si muove nella conoscenza urbana della modernità e le sue poesie sono il risultato di esperienze di viaggi, dove prepotente è l'impronta di Berlino, città in cui vive quando non è in viaggio. Speier non indulge mai al sentimentalismo, il suo poetare è sempre un montaggio di immagini, di materiali linguistici che decostruiscono l'ordine costituito, in primis l'ordine linguistico e gli ""ordinamenti mentali"""" di cui parlava Foucault. Non sfugge il tono ironico di questa decostruzione che, mette in discussione continuamente non solo il mondo frammentato, ma il poeta stesso."" -
La natura dell'acqua-The way of water
La natura dell'acqua è una visione sul futuro prossimo che esplora i risvolti della corruzione e degli inganni delle aziende e del governo, insieme ai conflitti per le risorse. Da ecologista e tecnologa, Nina Munteanu esamina la nostra umanità di fronte ai cambiamenti climatici e il nostro mutevole rapporto con la tecnologia e la natura. -
Al cuore di Beckett
In una calda estate romana un serial killer sferra pugnalate al cuore. Le vittime sono emarginati, barboni, ciechi, persone infelici e rassegnate come certi personaggi di Beckett. L'assassino sembra non avere un vero movente se non il gusto di guardare negli occhi la morte. Il commissario Flavio Bertone capisce che si tratta di qualcuno molto vicino a lui, così vicino da sentirne il respiro. Al cuore di Beckett è il quarto romanzo della serie del commissario Bertone, dopo L'invidia di Velázquez (Sironi 2008), Il cameriere di Borges (Perdisa Pop 2012), Le lacrime di Borromini (Mincione Edizioni 2015). -
L' uomo al centro. Impresa e cultura
Il testo rappresenta una raccolta di scritti di diversa natura e tipologia, redatti tra il 2015 e il 2016. I vari contributi sono legati da un'idea di fondo, un fil rouge unificante: nella società della conoscenza i rapporti tra impresa e cultura sono chiamati a un'inedita evoluzione, passando dal campo delle contaminazioni a quello di una vera e propria ibridazione. Nello sviluppo di queste inesplorate dinamiche, l'uomo torna ad occupare il centro della scena economica e sociale. -
Libera Resistenza
Dagli anni della Resistenza ai giorni nostri il filo rosso della libertà unisce due generazioni di donne: l'ottantasettenne Terza, eroina e protagonista della Resistenza in Romagna e Biba, una ragazza nata nel 1980 a Bologna mentre avviene la strage alla stazione. Grazie a un incontro fugace, all'apparenza insignificante, la vita dell'una confluirà in quella dell'altra contaminandone il pensiero e deviandone le azioni, come una guida morale costante e silente. Coraggio, Resistenza e Libertà: il romanzo, storico-biografico nella prima parte e narrativo nella seconda, ruota attorno a questi sentimenti che si rincorrono e si alternano per poi ritrovarsi nel passaggio del testimone di valori consolidati ma difficili da perseguire. Ieri come oggi. -
Storie dal domani. I migliori racconti di Future Fiction 2016. Vol. 3
La terza edizione dei migliori racconti della collana Future Fiction esplora alcuni temi fondamentali per la fantascienza contemporanea: dal concetto di trasferimento dell'identità, alle ultime scoperte nel campo dell'intelligenza artificiale e del ripristino della memoria danneggiata, passando per gli sviluppi tecnologici applicati all'architettura d'avanguardia. -
L' intermissione dei cigni. Cinquantanove giorni alla frontiera della letteratura
Con un testo di Francesco Scarabicchi. -
La quintessenza
Prefazione di Simone Ritrovato. -
Piuma
Postfazione di Sergio Rotino. -
La farfalla sul pube
Postfazione di Cinzia Marulli. -
Veramente quest'uomo
Introduzione di Lorenzo Blasetti. -
In deserto
Prefazione di Flavio Ermini. -
La formazione delle immagini
Terza edizione Premio Arcipelago itaca per una raccolta inedita di versi. Introduzione di Luigi Severi. -
Beati sconfitti
Prefazione di Alessio Alessandrini. -
Autism spectrum. Ediz. italiana
Postfazione di Anna Maria Curci. -
L' immagine accanto
Finalista Premio Pordenonelegge Poesia 2020 ""I poeti dei vent'anni""""rnrn""""Ogni volta che teniamo in mano un libro ne sentiamo lo spessore della copertina, la grana delle pagine, l’incisione sottile e al contempo profonda delle parole sul foglio; e quando è di poesia il volume che maneggiamo, il solco praticato è ancora più viscerale, scavato nel magmatico groviglio delle motivazioni che spingono chi frequenta questa intonazione della parola a tracciare un referto di ciò che è stato ed un progetto di ciò che si agiterà nello spirito, nella consuetudine e nella storia che ci circonda. L’immagine accanto di Jacopo Curi è tutto questo: testimonianza concreta, tangibile di questo intento, per cui «la testa s’infila nelle maglie del mondo» in modo da farci toccare «l’ingombro del silenzio / una sensazione di fischio continuo» che contorna la realtà dispiegata dinanzi al nostro sguardo. Viene così modellato con parole un plastico del labirinto in cui vaghiamo quotidianamente, senza scoperchiare l’intrico dall’alto ma mostrandocene brani e stralci, facendoci affacciare alle continue svolte dietro cui non sappiamo cosa ci aspetta."""" (dalla Modellare la realtà con le parole di Marco Di Pasquale)"" -
Sponde
Vincitore del Premio Pordenonelegge Poesia 2020 ""I poeti dei vent'anni""""rnrn""""La frequentazione di saggistica d'alta quota rende questo giovane autore particolarmente predisposto al ragionamento e alla confezione bilanciata della voce. Il prolungato esordio di Riccardo Canaletti, dopo la plaquette introdotta da Umberto Piersanti, culmina in questa raccolta decisamente più matura e ariosa, Sponde, nella quale il verso si apre a un fiato rinnovato. Il libro, diviso in due sezioni, si apre con una citazione di Toni Negri («La bellezza non è negli affreschi di Giotto, l'usuraio che ha tradito San Francesco, non è nelle modeste opere del truffatore Gauguin, buone solo per i salotti orientalisti della borghesia coloniale, non è nella merce spettacolare delle false avanguardie sussunte dal mercato. La bellezza è altrove, ma questo altrove, è bene sottolinearlo, non è un altrove mistico») e una di John Ashbery, mettendo subito in chiaro la gettata del progetto e la complessità degli intenti: pacificare la visione dentro una struttura priva di metafisica, teneramente atea e incondizionata."""" (dalla Prefazione di Alberto Pellegatta)""