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La morte dello stato di diritto: le scie chimiche. La negazione della democrazia
Documenti ufficiali dimostrano l’esistenza delle scie chimiche e della manipolazione del clima. Il libro accerta e smentisce tutte le menzogne di Stato al riguardo. Le esperienze dirette riportate attestano l’inesistenza dello Stato di Diritto e della negazione della democrazia. -
Nato di domenica
Tre donne attraversano la vita del ""corridore"""", mentre gli anni Settanta sfilano via e nuovi incroci si presentano sulla sua strada, chiedendogli di scegliere la direzione, di prendersi la responsabilità di essere un uomo. """"Sai Dario"""", gli dirà una di loro, """"la vita è una corsa alla quale siamo tutti iscritti, anche chi non vuole partecipare. Qualunque cosa ti accada, dovrai allenarti sempre, senza stancarti mai"""". Eppure all'inizio tutto sembrava così semplice, bastava indossare le scarpe e correre. E il sogno di diventare un vero atleta, forse un campione, appariva realizzabile. Ma la felicità del grande amore o il dolore che impedisce quasi di respirare no, questi eventi, così naturali nella vita di un essere umano, lui, un giovanotto nato nella campagna accanto al fiume e ansioso di conquistare il mondo, non li aveva previsti. Incontri che cambieranno la sua vita e riempiranno le pagine della sua esistenza."" -
Le carte segrete di Carlo Bocchi. Una rivolta, una antica biblioteca e altre storie
I manoscritti del fondo ""Carlo Bocchi"""", custoditi presso il Liceo Classico """"Bocchi"""" di Adria, forniscono notizie significative, delle quali sino ad oggi si ignorava l'esistenza, per la storia della famiglia adriese dei Bocchi e rivelano fatti anche violenti accaduti nella città del bassopolesine. Sorprendente è la scoperta della rivolta del 1665, con l'assalto al carcere adriese e le successive pesanti condanne subite dai Bocchi e dai loro partigiani. Ci sono però molte altre vicende esemplari, per cui tutto un mondo torna alla luce. E si ricostruisce uno spaccato di famiglie, località, passaggi di proprietà, interessi personali, testamenti, usanze dell'epoca, libri e materiali che possono aprire ad altri studi e ad altre indagini. È stata ricostruita la genealogia dei Bocchi e si è fatta chiarezza su un aspetto finora in ombra: la lontanissima parentela tra il ramo del mecenate Carlo Bocchi e quello degli """"archeologi"""" Girolamo e Francesco Antonio Bocchi."" -
Il cuore sotto la maglia. Rugby Rovigo, ottant'anni di sogni da Lanzoni a Zambelli
La Rugby Rovigo non è solo una squadra, è un sogno. È il sogno di generazioni di giocatori, tifosi, dirigenti e tecnici che per ottant'anni hanno messo le loro energie e le loro idee al servizio della maglia rossoblù. Da Dino Lanzoni, che portò la prima palla ovale in città, nel 1935, al commendator Francesco Zambelli, attuale patron della società, passando per i grandi atleti e tutte le persone che con passione e coraggio hanno dedicato la loro vita a uno sport che da sempre vive nell'anima di un'intera città. Ma questa non è solo la storia di una squadra e di uno sport. È molto di più. È un insegnamento di vita. La storia della Rugby Rovigo si intreccia e si fonde con quella di un territorio, il Polesine, e dell'Italia intera. Dalle linee di meta al Fronte della seconda guerra mondiale, dai campi di gioco alle distese d'acqua durante l'alluvione del 1951, quando i giocatori si sono fermati per aiutare la popolazione in difficoltà, fino ad arrivare ai giorni nostri. Tra successi e delusioni, vittorie e sconfitte, arresti e ripartenze, ""Il cuore sotto la maglia"""" è il racconto entusiasmante di un viaggio lungo ottant'anni, di una passione che brucia ancora oggi."" -
Oltre il mare. Verso gli estremi confini della terra. Frammenti dei tragici greci con illustrazioni del Museo archeologico nazionale di Adria. Ediz. illustrata
Il volume comprende una scelta dai frammenti di tre grandi tragici greci illustrato con fotografie di frammenti di ceramica attica conservati ad Adria. Il testo greco, con traduzione italiana sottostante, è intercalato da brevi commenti, mentre sotto le illustrazioni si possono leggere concise note esplicative. La città di Adria conserva nel suo Museo Archeologico Nazionale una importante raccolta di reperti di pittura attica su ceramica del periodo dal VI al IV sec. a.C.: grazie all'interessamento della famiglia adriese dei Bocchi, a partire dagli inizi del XVIII° secolo promotrice e sostenitrice di scavi archeologici, abbiamo a disposizione questa preziosa raccolta che consta essenzialmente di frammenti. Dei tre grandi tragici greci Eschilo (525-456 a.C.), Sofocle (496-406 a.C.) ed Euripide (480-406 a.C.), conosciamo le tragedie, che vengono lette, studiate e talvolta ancor oggi rappresentate, mentre i frammenti di tragedie scomparse rimangono relegati in un volume di un migliaio di pagine, privi di traduzione, il Tragicorum Graecorum Fragmenta del filologo tedesco Johann August Nauck (1822-1892). -
Lungo il Canalbianco
Nel tentativo di salvare un bambino di quattro anni, l'ottantenne ex procuratore Günther Rosenbach annega nel fiume Reno. La giornalista Irene Fischer piange la morte del nonno a cui era profondamente legata. Liberando il suo appartamento trova alcune vecchie foto di un ragazzo e di un giovane Günther in uniforme. I due dovevano conoscersi: in un appunto sul retro di una delle foto legge: ""Giorgio, due giorni prima"""". Irene intraprende allora un viaggio in Italia dove verrà a conoscenza di fatti avvenuti negli ultimi mesi della seconda guerra mondiale e che videro anche il nonno come protagonista, in un succedersi di eventi che portarono al rastrellamento e al tragico eccidio di Villadose e Ceregnano del 25 aprile 1945, nei giorni in cui l'Italia veniva liberata dall'occupazione nazifascista."" -
Palazzo Manfredini a Rovigo. Storie di uomini, famiglie e mestieri tra il 1485 e il 1953
Narrare la storia di un palazzo storico avvolto nella nebulosa del tempo e nell'oblio della memoria è impresa ardua ma non impossibile laddove si disponga di informazioni bibliografiche e di testimonianze documentarie. Laddove lo studioso non abbia la fortuna di disporre di tali preziosi supporti, non gli resta che indagare rovistando tra le fonti inedite con pazienza e metodo, a ritroso come un gambero. Sarà allora possibile ricostruire le vicende di un edificio che pian piano acquisterà la forma, non quella esteriore che chiunque può apprezzare e immortalare in una fotografia, ma quella più intima conferitagli dal vissuto: l'involucro si riempirà così di vita, di persone, di storia. Quest'opera è di per sé singolare perché narra innanzitutto al lettore come l'autrice sia arrivata a ricostruire le vicende di Palazzo Manfredini a Rovigo, partendo da informazioni irrisorie e confuse, per giungerne ad una genesi lontana nel tempo e mai immaginata sinora da quanti ne descrivevano distrattamente l'eleganza formale, attribuendone superficialmente la fattura alla famiglia di cui porta oggi il nome, l'antichissima genia dei Manfredini. -
L' anonimo del Novecento. Giuseppe Marchiori dagli esordi all'affermazione nella critica d'arte. Ediz. a colori
Giuseppe Marchiori, uno tra i più acuti osservatori dell'arte italiana ed europea del Novecento, nasce a Lendinara il 18 marzo 1901. La sua formazione si snoda fuori dai vincoli accademici, le prime pubblicazioni sono raccolte poetiche, accompagnate dagli interventi d'esordio sui quotidiani polesani, mirati alla riscoperta di un patrimonio di storia e cultura locale a cui poteva attingere immergendosi nel giacimento documentario di famiglia custodito nella cinquecentesca Ca' Dolfin. Negli anni Trenta avviene la piena maturazione: Marchiori sceglie di dedicarsi alla critica d'arte ed avvia una decennale collaborazione con il ""Corriere Padano"""" di Ferrara. Dopo il secondo conflitto mondiale, Marchiori promuove quell'aggregazione di pittori e scultori che debutterà alla Biennale del 1948 con il nome di Fronte Nuovo delle Arti."" -
Le mille verità. Nuova ediz.
Due misteriose esplosioni hanno colpito il comune di Porto Tolle. È una notizia clamorosa, quella capitata per le mani di Paolo, svogliato e disilluso giornalista di provincia, che si trova precipitato in una vicenda destinata a buttare all'aria il suo tran tran quotidiano. Un attentato terroristico? Un drammatico incidente? Un complotto politico? Giorno dopo giorno, si affastellano mille verità sull'accaduto. Ma cos'è accaduto veramente? E Paolo è sicuro di volerlo sapere davvero? -
X luglio 1866 l'Italia chiamò. Rovigo e il Veneto nel Regno d'Italia
Il 10 luglio 1866 un'avanguardia del IV Corpo d'Armata del Regio Esercito Italiano entra a Rovigo, abbandonata nella notte dalle truppe austriache. Il capoluogo del Polesine è la prima città del Veneto liberata dalla dominazione austriaca. A più di 150 anni da quel momento storico, la memoria è andata sbiadendo avvilita da polemiche di natura politica e dal conseguente revisionismo che hanno indotto a non ricordare adeguatamente l'esito della terza guerra d'indipendenza. I Quaderni dell'Associazione polesana della stampa vogliono aprire lo scrigno dei ricordi storici per consegnare ai giornalisti e ai lettori una cronaca di quegli avvenimenti e un dibattito sull'importanza di quei giorni che sancirono, insieme agli accordi di pace e al successivo plebiscito, l'attuale assetto del Polesine, del Veneto e di Mantova nello Stato italiano. Una guida per comprendere e non dimenticare. -
E venni al mondo. Nuova ediz.
Marzia lavora come proiezionista di film in un cinema-teatro di provincia quasi sempre vuoto. A Fiorella, sua madre, la vita non ha regalato niente; figlia di contadini ha vissuto sempre sotto padrone subendo le pene dei contratti agrari. Ingaggia contro la figlia una lotta apparentemente insensata contro il progresso vietandole di collegarsi a Internet, a suo parere motivo di perdizione. Beffardamente il destino affiderà proprio alla rete le notizie sulle speranze di vita di Fiorella che, gravemente malata, farà ricercare alla figlia le parole ""strane"""" che declinano la sua malattia per cercare di """"capirla"""". Mauro spia le scollature della madre augurandosi, un giorno, di poterle portare con la stessa grazia e delicatezza. Attraverso annunci per mettersi in vendita tenta di appartenere a un uomo ed emanciparsi. Si innamorerà di chi lo cerca per ottenere favori finendo per sposarsi, senza amore, con Gloria e mettere a tacere le voci. Sarà un mirabolante, quanto grottesco, inseguimento in provinciale, dietro alla corriera con cui Marzia parte dopo la morte della madre, a decretare la fine, o l'inizio, della loro vita nuova."" -
La gloriosa Compagnia del Santissimo, una luce cristiana attraverso i secoli. Storia della scuola del SS. Sacramento nella cattedrale di Adria, sec. XV-XX. Nuova ediz.
La presenza costante e discreta della Confraternita del Santissimo nelle cerimonie liturgiche, spesso celebrate nella cattedrale di Adria alla presenza del vescovo, contribuì a incentivare la percezione della sacralità del luogo. La liturgia e il servizio alla Chiesa non furono però i soli compiti assolti dai membri della confraternita. Nella piena osservanza del Vangelo, operando nella massima discrezione, essi svolsero una intensa attività assistenziale a beneficio dei poveri e dei bisognosi, in assenza di altre istituzioni caritative. Quella svolta dalle confraternite fu un'attività assistenziale a tutto campo, che interveniva dove c'era bisogno di curare i malati e le persone emarginate, cercando di alleviare i dolori fisici e quelli morali prodotti dalla sofferenza. A tutti veniva assicurata la preghiera, il conforto della parola, l'aiuto materiale. Per i defunti poveri le pie unioni si facevano carico delle spese funerarie, garantendo anche ai più indigenti esequie cristiane. -
Cinque lire per un biglietto. Tullio Serafin, la musica e l'incanto. Ediz. illustrata
Il libro nasce dalla volontà di dare a Tullio Serafin un pubblico più ampio rispetto a quello dei testi specialistici scritti su di lui e dal desiderio di renderlo più familiare alle giovani generazioni, a chi desidera conoscere la sua storia personale intrecciata alle vicende più significative del Novecento e vissuta al servizio dell'arte musicale. I brevi episodi narrati, impreziositi dalle illustrazioni di Piero Sandano, seguono il fluire dei ricordi: i grandi personaggi con cui Serafin si trovò a collaborare fanno il loro ingresso in scena, vi rimangono per qualche istante e poi sfumano, lasciando al lettore la scelta di approfondire gli eventi narrati, magari attraverso i testi suggeriti nella bibliografia. Da Enrico Caruso a Luciano Pavarotti, tutti i grandi interpreti dei primi sessant'anni del Novecento hanno almeno una volta cantato con lui. Per Tullio Serafin la musica è stata un'inseparabile compagna di vita: entrata nel suo essere sin dalla prima infanzia, è diventata parte di lui accompagnandolo fino agli ultimi istanti. -
1866 Adria e il Polesine nel 150° anniversario del Veneto italiano. Atti del Convegno del 7 dicembre 2016. Nuova ediz.
La pubblicazione degli Atti del Convegno del 7 dicembre 2016 ""1866 Adria e il Polesine nel 150° anniversario del Veneto italiano"""" permette di concentrare in un unico testo informazioni sul periodo in parte inedite e in parte facilmente reperibili in varie pubblicazioni. La qualità dei relatori ha garantito una ricostruzione storica articolata e ricca di dati e, anche quando non convergente, sempre comunque aderente al contesto storico e ai suoi diversi aspetti e alle sue complesse dinamiche politiche e culturali. Nel convegno si è cercato di descrivere la situazione presentando luci ed ombre del periodo precedente e di quello successivo all'aggregazione all'Italia. È un testo che provoca la riflessione sul presente, perché è stimolante andare a verificare la situazione di allora e confrontarla con quella di oggi: una situazione molto cambiata, anche se certi aspetti della vita di una nazione si ripresentano. E quindi riflettere su questo passato ci aiuta a capire meglio le prospettive attuali e a guardare al futuro in maniera più critica e consapevole."" -
Luciano Fornari, i miei cinque anni nell'Arma dei Carabinieri Reali (1896-1901). Ediz. illustrata
L'onestà denoterà tutta la lunga vita del carabiniere Luciano Fornari, classe 1876, nato a Rovigo. Ragazzino per aiutare la famiglia fa lo ""scarriolante"""" per il Comune, mestiere faticosissimo ma indispensabile in un territorio tormentato da esondazioni e dalla impellente necessità della bonifica: non per nulla l'immagine del Polesine di quel tempo che più si è fissata nell'immaginario collettivo è quella straordinaria istantanea del 1882 che riprende Re Umberto che visita l'argine dell'Adige dopo la disastrosa alluvione che aveva messo in ginocchio un terzo della provincia. Ma Luciano è un ragazzino sveglio e volenteroso e aiutando il padre nella cura dell'orticello di casa diviene giardiniere in Comune e con la paga decisamente migliore e più costante si compra dispense e dischi per ascoltare la musica classica, il primo grande amore della sua vita. E ascoltando le note di Verdi e di altri grandi musicisti e studiando gli spartiti impara a leggere e scrivere."" -
Un ponte di parole. Antologia dei racconti del laboratorio di scrittura interculturale «Con le parole cambiamo il mondo»
Questo libro nasce dall'incontro di giovani donne e giovani uomini di età e provenienze e con esperienze di vita a dir poco disparate che hanno partecipato a Treviso al laboratorio di scrittura interculturale ""Con le parole cambiamo il mondo"""". Avere diciassette o trent'anni, essere nati e cresciuti in Africa o in Italia, avere origini moldave o colombiane, amare o meno il sushi non sono stati motivi di separazione bensì cemento per la costruzione di una narrazione collettiva. È così che una paffuta Alice ha potuto muoversi con perfetto agio nella città senegalese di Kenieba Djidjan e fare amicizia con lo schiavo Coulibaly, che Hamed ha teso una mano a un inedito Cappuccetto Rosso in una Mestre iper-contemporanea, che la strega ha venduto qualcosa di strano al contadino mentre i grandi della terra sfoggiavano i loro sorrisi migliori in favore della stampa..."" -
Scrittori e mito nel delta del Po. Un dizionario letterario e sentimentale
Dalla A di Aironi alla Z di Zanzare, ogni singola voce di questo eterodosso dizionario può essere letta come un capitolo a sé stante, affrontata come una narrazione autonoma e, ad un tempo, strettamente correlata alle altre, attraverso rimandi e collegamenti più o meno diretti, non sempre lineari e non sempre espliciti. Troveremo in queste pagine le tracce di autori e capolavori, talvolta ingiustamente dimenticati, della nostra letteratura, diari di viaggio, racconti, appunti, cronache e forse pure imprese letterariamente meno memorabili. Il tutto è il risultato di un'esplorazione condotta sui testi, che segue e riprende l'estro di letterati e scrittori che, specialmente in età contemporanea, hanno variamente scritto nel Delta e sul Delta, nella sua unicità, nella sua accezione vera e più ampia, di storica area di confine e di scambio, di cerniera tra Veneto ed Emilia, tra culture e presenze diverse e complementari. -
Perché la paura di morire?
Una riflessione ""sulla paura della morte"""" come fondante aspetto dell'uomo, e sul perché di questo terrore visto che riguarda qualcosa che nessuno conosce, anche per stimolare un'attenzione a quello che succede in ognuno di noi nel gestire il destino che ci attende inevitabile, dall'inizio della vita. L'autore, docente di Malattie Nervose e Mentali e già ordinario di Psichiatria dell'Università di Padova, indaga senza la pretesa di essere scientifico, o filosofico, o moralista, ma rivolgendosi al pensiero di ognuno e alla consapevolezza che pone l'uomo di fronte alla scomparsa del sé personale e del proprio """"mondo unico"""" destinato a scomparire. Nel libro un ampio ricorso a riferimenti letterari e a film permette di esemplificare vissuti sia particolari sia generalizzabili, perché i libri e i film sono vita vera."" -
Educare alla profondità e alla bellezza. Di fronte al raffreddamento dell'umanità
Viviamo in una società incattivita, caratterizzata dalla globalizzazione dell'indifferenza o, peggio, dalla globalizzazione dell'odio verso il povero e il diverso, e addirittura dalla criminalizzazione della bontà. In questo contesto, molti non credono più nella possibilità di costruire un mondo umano, e si rassegnano alla paura, all'insensibilità, a un mondo senza bellezza. La prima sfida, dunque, è riscoprire nel profondo del nostro cuore e della nostra coscienza la bellezza che Qualcuno ha inciso nel DNA della nostra umanità. Per affrontare questa sfida, che è anche una sfida politica, dobbiamo partire dalla nostra interiorità: la battaglia per un mondo più giusto e più fraterno si vince o si perde in questa dimensione profonda, lì dove si scelgono le nostre priorità vitali. E dunque educare ed educarci alla ""profondità"""", riappropriarci di una bellezza che è scritta nel nostro DNA è una delle principali sfide missionarie del terzo millennio."" -
Palazzo Camerini di Rovigo
Cristoforo Camerini, vissuto sempre nell'ombra del fratello Silvestro fin da quando lo raggiunse nelle campagne di Bondeno per fare anch'egli il ""cariolante"""" negli argini del Reno, volle esternare la sua ascesa economica in maniera """"borghese"""": un palazzo in centro a Rovigo, città che aveva eletto quale sua residenza. Sul palazzo rodigino di Cristoforo si concentra questa ricerca di Roberta Reali, che lo """"smonta"""" mattone per mattone, presentandolo nei suoi complessi particolari architettonici ed artistici, facendoci scoprire uno dei più bei palazzi cittadini, ornato dai più celebri artisti veneziani e veneti dell'800. Il desiderio di riscatto economico e sociale è insito in ogni persona e i fratelli Camerini l'hanno inseguito per tutta la vita. Nati nell'indigenza, sono diventati protagonisti dell'economia veneta accumulando un patrimonio ammontante a svariati milioni di fiorini austriaci, collezionando titoli onorifici ed entrando nel gotha della nobiltà italiana.""