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Io so io. Aforismi, detti e pensieri di Alberto Sordi
Espressione compiaciuta, sguardo fiero, grande sorriso e, un istante prima di congedarsi, la frase: lapidaria, veloce, geniale. E soprattutto, indimenticabile. «Io so’ io…» è una delle battute più famose del film “Il marchese del Grillo”, uscito nel 1981. Ed è anche una delle battute più famose di Alberto Sordi, che al Marchese ha dato corpo e personalità. Più ancora, è una delle battute più note della romanità, sua espressione iconica, capace in poche parole di sintetizzare lo spirito di una città e del suo sentimento, tra abitudini, eccessi, chiacchiere, sarcasmo. Tipicamente romano, come amava definirsi, Sordi ha dato letteralmente voce all’Urbe e, più in generale, al Marchese. Tra battute da copione, dichiarazioni spontanee e memorie, alcune delle sue affermazioni si sono fatte metro di città, Paese, epoca. Riunire le sue frasi più significative, tra film e interviste, è un modo per ricordarlo e celebrarlo, tornare a sorridere con le sue intuizioni, ma anche ripercorrere decenni di storia del cinema italiano. E di alcuni dei suoi cult. Un viaggio alla scoperta della sua visione del cinema e della vita. -
Guida verace di Montesacro. Un giardino grande quanto un quartiere
Sapevate che Montesacro fu teatro di una secessione della plebe, delle chiacchiere tra Carlo Magno e Leone III, ma anche delle serenate di Rino Gaetano? Seguiteci alla scoperta del quartiere con più tavolini all’aperto (e meno parcheggi) della capitale, attraverso saliscendi di scalette, mercati rionali, Fonti d’acqua purissima, ponti storici, coatti dei guzzantiani e riserve naturali. Tutto questo e molto di più in questa Guida di Quartiere! -
Democrazia futurista
Marinetti si faceva artefice di nuove idee e proposte per il rinnovamento dell'Italia contenute nei ventisei punti (o capitoli) di Democrazia futurista. Il testo si avvia riferendosi, più che al più noto Manifesto del futurismo, al precedente manifesto del Partito Politico Futurista Italiano pubblicato l'11 febbraio 1918. Se si dovessero sintetizzare con una parola le proposte marinettiane, questa sarebbe senz'altro rivoluzione, sintetizzata nella formula ""conflagrazione futurista"""". Una rivoluzione contro la classe dirigente che governava il paese e regolava la vita italiana ridotta """"a una convivenza cretina di quadri d'antenati e di una lurida servaccia"""", la necessità della rivoluzione nasceva per superare il sistema di governo democratico. Tale rivoluzione doveva segnare una netta cesura con il passato poiché """"noi non dobbiamo nulla al passato"""", Marinetti si scaglia contro la tradizione colpevole di essere un freno allo sviluppo del paese e della nuova gloriosa classe dirigente, la borghesia, vera potenza produttiva del lavoro."" -
Sindacalismo e Repubblica. Sindacalista, interventista, rivoluzionario
Sindacalismo e Repubblica è probabilmente il testo più significativo di Filippo Corridoni in cui il sindacalista marchigiano teorizza una repubblica antipartitica governata da una democrazia diretta. Il testo, una vera e propria riscoperta editoriale, è arricchito dagli atti del convegno tenutosi a Parma per ricordare la figura di Corridoni che permettono al lettore, dopo la prefazione di Enrico Nistri e l'introduzione agli atti di Paolo Martocchia, di approfondire Corridoni il sindacalista rivoluzionario (testo di Giovanni Facchini), l'interventista (Corrado Camizzi) e il volontario (Massimo Zannoni). -
C'è un cadavere nel mio champagne
Louis Le Manac'h è un antiquario che conduce una vita relativamente ordinata per quanto lo permettano un'energica moglie, tre figlie e un cane affetto da gravi turbe psichiche in uno splendido borgo bretone, distratto solo dalla ricerca di mobili antichi e piaceri eno-gastronomici. Fino a quando la scoperta di un cadavere nel porto di Saint Malò, risvegliandola sua curiosità morbosa e il suo gusto dell'avventura, lo trascina in una improvvisata indagine dai risvolti più che imprevedibili. Attraversando la vita e le storie di indipendentisti bretoni e irlandesi, trafficanti d'armi, poliziotti, nazisti, partigiani, preti e tenere signore apparentemente indifese, Le Manac'h ritroverà qualcosa che aveva perduto e riscoprirà che le favole non sono mai così distanti dalla realtà. -
Vita spericolata di Albert Spaggiari
Luglio 1976: una banda di scassinatori penetra nel caveau della principale banca di Nizza, forza le cassette di sicurezza e porta via denaro, oro e gioielli per un valore attuale di 30 milioni di euro. I ladri sono passati per le fogne cittadine e lavorando per più di un mese hanno scavato un cunicolo di otto metri. Sul muro, in segno di scherno, scrivono una frase che rimarrà famosa: ""Senza odio, senza violenza, senza armi"""". È la firma di Albert Spaggiari, il """"cervello"""" della gang delle fogne che in Francia diverrà ineguagliabile esempio di ladro gentiluomo, avventuriero e """"primula rossa"""" in sfida perenne con la giustizia. Paracadutista volontario in Indocina poi militante dell'OAS, Spaggiari verrà arrestato, riuscirà ad evadere in modo rocambolesco e rimarrà latitante per dodici anni fra Italia, Spagna e Sudamerica. È morto, libero, in Italia nel 1989, a fianco di Emilia, la donna che l'ha amato e accompagnato durante la lunga fuga."" -
L' ubbidiente democratico. Come la civiltà occidentale è diventata preda del policamente corretto
L'intento di questo libro è quello di misurare quanto sia marcato nelle singole vite e nei percorsi collettivi il nostro grado di assuefazione al conformismo. Viviamo un mondo in cui siamo allo stesso tempo attori e registi di una enorme sinfonia pervasa dal politicamente corretto tanto che per rintracciarne gli echi non dobbiamo fare molta fatica. Basta soffermarsi sugli accadimenti più banali, sui fatti di cronaca o di costume, sul linguaggio della politica o dei media. È sufficiente indugiare con animo libero su ognuno di essi per rendersi conto quanto sia difficile farne a meno. -
Storia dell'estrema destra inglese. Da «Joe» Chamberlain a Nigel Farage
Un lungo racconto che attraversa oltre centoquaranta anni di storia britannica durante i quali si svolgono parallelamente le vicende dei movimenti e dei partiti di estrema destra. In un continuo crescendo, il libro racconta la nascita del sentimento ultra conservatore inglese, partendo dalla storia politica di Joseph Chamberlain e dei Pari irriducibili passando per i primi movimenti anti-immigrazione, fino ad arrivare all'analisi del fascismo britannico guidato da Sir Oswald Mosley. Alla fine della seconda guerra mondiale si riprendono le fila dell'estrema destra inglese che, rinata dalle sue ceneri, sarà ancora guidata da Mosley e si svilupperà fino all'inizio degli anni Novanta. Nella fase contemporanea del racconto l'estrema destra populista si mostrerà con tutta la sua forza dirompente e riformatrice fino a ""guidare"""" il Regno Unito oltre i confini della Brexit."" -
Crociata contro l'arte. Trecento anni di guerra contro il sacro
Da tre secoli circa perdura in Occidente una vera e propria guerra, più o meno occulta e asimmetrica, nei confronti dell'Arte Sacra cattolica. Una guerra civile e fratricida perpetrata a cominciare dalla Rivoluzione Francese e portata allo scoperto con la seconda metà del XX secolo, dopo il Concilio Vaticano II. Un percorso storico accompagnato da un apparato meta simbolico su cosa si intenda per Arte Sacra Occidentale a partire dalle basiliche cosmatesche sino al sogno neogotico del XIX secolo attraversato da furibonde iconoclastie ed eresie moderniste che hanno condotto l'Ecumene Cattolico a una progressiva perdita del Simbolo e della Metafisica legato all'arte e all'architettura sacra. Una piccola guida psicotropa, per accompagnare chi va in cerca di ciò che è andato smarrito, con lo spirito di un cavaliere errante, con gli occhi, la mente, la mano e il cuore, abbandonando tutti schemi preconcetti del mondo contemporaneo e abbandonandosi così a quell'ineffabile sapienza che è la Meraviglia. -
La via del Sol Levante. Un viaggio giapponese
Un diplomatico italiano appassionato dell'Oriente riesce a realizzare il suo sogno di trasferirsi nel paese del Sol Levante, e intraprende un lungo viaggio in motocicletta. Tra una tappa e l'altra di questo percorso solitario nei luoghi meno conosciuti delle isole giapponesi, la narrazione del viaggiatore si intreccia con la storia dei rapporti tra Italia e Giappone, due nazioni giovani che si affacciano avventurosamente sul Novecento, antagoniste alla visione decadente di un mondo allora dominato dai grandi imperi coloniali, fino alla tragica conclusione del secondo conflitto mondiale. Così incontriamo samurai e signori della guerra, buddha di bronzo, principesse imperiali, missionari e mercanti di perle, un legionario giapponese a Fiume, e poi artisti, aviatori, fino alla guerra eroica quanto sconosciuta di un pugno di marinai italiani in Giappone. Il viaggio sulla Via del Sol Levante è una lotta senza quartiere contro l'ipocrisia del dimenticare, avversario invisibile e spregiudicato, ma anche contro se stessi. È un cammino che porterà infine a scoprire il significato nascosto di uno splendido giardino zen, e della sua metafora di sacrificio e liberazione, finalmente svelata. -
Il fiume degli spiriti
Per provare a lasciarsi alle spalle una esistenza fatta di abbandoni e fallimenti, Giulio decide di intraprendere un viaggio solitario in Laos. Si troverà gettato in un mondo arcaico e premoderno, coinvolto in una serie di incontri con luoghi e personaggi della capitale, Vientiane, sia femminili che maschili, che lo porteranno a rivalutare molte cose su se stesso e sulla sua vita trascorsa fino a quel momento in una provincia anonima d'Italia. Il protagonista vivrà per la prima volta esperienze così intense da cambiarlo radicalmente, fino a metterlo di fronte a un bivio: scegliere se proseguire alla scoperta di ciò che viene considerato ""male"""" dal mondo civile e razionale, oppure abbandonare la realtà infera e oscura che lo sta investendo a seguito di eventi inaspettati e imprevedibili. Lungo il cammino, però, Giulio scoprirà anche che non sempre è possibile scegliere. Prefazione di Gabriele Adinolfi."" -
Bella e perduta. L'Italia nella politica internazionale
Prefazione di Giulio Sapelli. -
Francesco Agello. L'uomo più veloce del mondo
Tazio Nuvolari l'aveva definito il «campione ardimentoso». E il Comandante Gabriele D'Annunzio l'«uomo più veloce del mondo». Tutto questo e molto altro fu Francesco Agello, nato con un indubbio talento, una grande vocazione e una altrettanto grande passione per il volo. Cosa che gli permise di diventare uno degli ""immortali"""" dell'Aviazione italiana, dopo aver compiuto imprese leggendarie come quella di aver sorvolato il Lago di Garda a bordo di un idrovolante Macchi-Castoldi M.C.72 alla straordinaria velocità di 709,202 km/h. Era il 23 ottobre 1934. Oggi il primato di Agello è ancora imbattuto. In questo libro, scritto da Francesco Dionigi e arricchito dalle illustrazioni di Alessandro Colonna, l'epopea di Agello torna ad essere raccontata come merita, anziché rimanere nascosta nei meandri della storia."" -
Il volo che valicò le Alpi
La straordinaria e tragica impresa del primo volo sulla più alta catena montuosa d'Europa a opera di Geo Chavez, nel racconto in diretta del giornalista del ""Corriere della Sera"""", testimone e protagonista avventuroso della prima metà del Novecento. Prefazione di Gianpiero Joime."" -
Il mio volo Roma-Tokyo
Il 14 febbraio del 1920, con il decollo alle ore 11 dall'aeroporto di Centocelle su due biplani S.V.A. ai comandi dei piloti italiani Arturo Ferrarin e Guido Masiero, ebbe inizio quello che sarà ricordato negli anni come il ""Raid Roma-Tokyo"""", concluso dopo oltre tre mesi con l'arrivo nella capitale giapponese il 30 maggio 1920. All'impresa presero parte quattro Caproni e sette S.V.A. che partirono alla spicciolata a iniziare dal gennaio 1920. I Caproni furono costretti ad interrompere il raid nell'Asia Minore. I piloti Ferrarin e Masiero, su due S.V.A., partirono il 14 febbraio, gli altri S.V.A. il 14 marzo ma dopo le prime tappe furono costretti ad abbandonare la partita. Due piloti persero la vita in un incidente. Solo Ferrarin riuscì a compiere regolarmente e con lo stesso velivolo l'intero percorso, poiché Masiero, che aveva subito un grave incidente a Canton, uscendone per fortuna illeso, dovette superare in piroscafo il tratto Canton-Shanghai e proseguire poi per Tokyo con un aereo di ricambio."" -
Le ali di D'Annunzio. I pionieri dell'aviazione che volarono insieme al Vate
Il Volo su Vienna, le sortite su Pola, Trieste, Trento, il bombardamento su Cattaro. Sono solo alcune delle più celebri imprese aviatorie compiute da D'Annunzio. Il Vate, che non fu mai in possesso del brevetto di pilotaggio, partecipò in qualità di ""osservatore"""", oltre che di ideatore, fautore e protagonista principale. A guidarlo tra le nuvole in queste azioni mirabolanti furono alcuni dei più prodi aviatori della storia d'Italia. Da Glenn Curtiss, che lo iniziò al volo, a Mario Calderara, da Ermanno Beltramo a Giuseppe Miraglia, fino a Luigi Bologna, Maurizio Pagliano, Luigi Gori, Natale Palli e Daniele Minciotti. Ma l'Imaginifico strinse rapporti con decine di pionieri dell'aria. Di alcuni ne celebrò la memoria, di altri ne seguì le imprese con entusiasmo, di altri ancora ne rimase amico sincero oltre che ammiratore. Molti lo seguirono a Fiume. La lunga storia d'amore tra D'Annunzio e il volo è fatta di colpi di scena, di incidenti, di tragedie e di rapporti umani sinceri. Il volume rappresenta così una sorta di tributo alla memoria di quanti rappresentarono l'ispirazione, l'entusiasmo e le ali del Vate."" -
Un volo di 55.000 chilometri
Dopo essere stato nominato da Benito Mussolini ""Messaggero di italianità"""" il giovane ufficiale Francesco De Pinedo prende spunto dall'impresa compiuta nel 1920 da Arturo Ferrarin e Guido Masiero, che raggiunsero Tokyo per via aerea partendo da Roma, per organizzare una trasvolata ben più impegnativa. Di estrazione marinara, De Pinedo ritiene che per superare grandi distanze si debba ricorrere, a differenza dei pionieri dell'aviazione che l'hanno preceduto, agli idrovolanti. A differenza del carattere esuberante dei suoi contemporanei, De Pinedo è schivo, poco incline alla mondanità e nel contempo meticoloso nella pianificazione delle trasvolate. Così nel 1925 parte in solitaria insieme al motorista Ernesto Campanelli (1891-1944) con un idrovolante biplano di scopo militare SIAI S. 16 Ter, privo di carrello terrestre, ribattezzato Gennariello dal nome del santo protettore di Napoli, con l'obiettivo di raggiungere l'Australia e ritornare in Italia passando da Tokyo. I due aviatori effettuano così un'impresa eccezionale per quei tempi, volando per 370 ore su tre continenti, percorrendo 55000 km prevalentemente sul mare o seguendo il corso di grandi fiumi. Prefazione di Jack Zanazzo."" -
Terra benedetta. Racconti d'Italia e di grandi italiani
Dal collettivo che ha dato vita al progetto Eroi, una nuova antologia di storie per ricordare che l'Italia è così tanto ricca di eroi e coraggio da poter ribaltare in positivo la famosa massima di Bertold Brecht: Sventurata la terra che ha bisogno di eroi. E per questo, soprattutto in momenti di paure, è sempre necessario ricordare la grandezza della nostra storia. 15 racconti storici di eroi di guerra, eroi di pace, eroi dello sport, eroi dell'industria, eroi del dovere. Uomini e donne che hanno unito coraggio e amore per l'Italia attraverso i secoli rendendola la Nazione che ha insegnato al mondo come si possano unire poesia e grandezza. 15 storie vere di eroi immortali con in più l'introduzione di Ermenegildo Rossi, Medaglia d'Oro per aver sventato un dirottamento aereo. -
Il filo rosso del destino
Secondo un'antica leggenda orientale, un invisibile filo rosso lega sin dalla nascita le persone che sono predestinate a stare insieme. Durante il suo soggiorno in Italia, Haruki incontra Asia sotto singolari circostanze. Nonostante inizialmente entrambi cercheranno di negare la forte attrazione tra di loro, finiranno irrimediabilmente con l'innamorarsi.La loro separazione è però purtroppo imminente poiché Haruki deve paradossalmente far ritorno in Europa, mentre Asia in Giappone. Per anni, entrambi si sposteranno per mezzo mondo pur di potere stare insieme anche solo una manciata di giorni. Ma il loro filo sarà così forte da resistere al tempo, alle incognite e alle distanze? ""Il filo rosso del destino"""" è il primo capitolo di una trilogia dedicata alla storia d'amore tra Asia e Haruki."" -
La difesa della cultura
Il volume presenta per la prima volta in traduzione italiana la raccolta di saggi di Yukio Mishima intitolata ""La difesa della cultura"""" (Bunka Boeiron, 1968). In questi testi, tradotti da Silvio Vita e Romano Vulpitta, Mishima esamina il rapporto tra cultura, tradizione, nazione, natura e ruolo dell'Imperatore, tutti temi che caratterizzeranno gli ultimi mesi della sua vita. La difesa della cultura rappresenta il totale e definitivo passaggio di Mishima dalla """"via della penna"""" a quella della spada, grazie anche all'apporto fisico e morale dei giovani del Tate No Kai, il suo esercito privato, veri ispiratori dell'opera e depositari di un pensiero, quello del drammaturgo giapponese, circondato per anni dallo scetticismo di quanti abbiano bollato come """"folle"""" il modo brutale in cui si tolse la vita il 25 novembre 1970. Introduzione di Daniele Dell'Orco.""