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L' arte del benessere e della nutrizione
Dopo tanti saggi puramente scientifici sulla nutrizione, finalmente un libro che chiarisce l'importanza del mangiare correttamente. Con un linguaggio tecnico, ma comprensibile a tutti, con esempi concreti, con i collegamenti tra storia, evoluzione, scienza e vita di tutti i giorni, si arriva a comprendere come il cibo e la preparazione degli alimenti occupino uno spazio grandissimo del vivere quotidiano. Spesso non ci si accorge di quanto il pensiero del cibo influenzi la mente, né di quanto possa creare turbamento. Non si pensa che l'alimentazione possa influenzare la psiche e non solo la salute. Si deve evidenziare che è molto più facile legarsi al cibo piuttosto che alle persone, che si può amare un dolce o un piatto di pasta, piuttosto che se stessi. Lo scopo di questo libro è arrivare nell'animo del lettore, scuotere la sua coscienza nutrizionale e aiutarlo a curarsi con il cibo, prima che possa recare danni all'organismo. -
Sotto i riflettori di un occhio selvaggio. Sul cinema di Paolo Cavara
Paolo Cavara (Bologna 1926 - Roma 1982) ha cominciato la sua carriera come esploratore subacqueo e documentarista negli anni cinquanta, e in seguito ha esordito nel cinema come co-autore e regista di ""Mondo cane"""" (1962), un documentario a sensazione che ha avuto un successo mondiale e ha dato il via a un genere. Negli anni successivi è riuscito a esprimere compiutamente una sua poetica fatta di fascinazione per gli aspetti più irrituali della realtà e per i suoi personaggi anomali o in controtendenza in uno stile scevro da stereotipi o facili manierismi. Regista indipendente, intelligentemente provocatorio e dotato di un forte carisma ha diretto circa una quindicina di film. Di lui si ricordano in particolare """"L'occhio selvaggio"""" (1967), da poco restaurato, critica, ancor oggi di forte attualità, dei derivati della spettacolarizzazione filmica da una prospettiva metacinematografica e in forte polemica con la sua precedente esperienza documentaristica, """"La cattura"""" (1969), il thriller """"E tanta paura"""" (1976), """"Atsalut päder"""" (1979) (""""Ti saluto padre"""", sulla vita di Padre Lino da Parma) e il suo """"Fregoli televisivo in quattro puntate"""" (1981), interpretato da Gigi Proietti."" -
Educazione, comunicazione e lingua dei segni. Atti della Giornata di studi del 2 febbraio 2017 su scuola, inclusione e lingue segnate
Un'idea, questa della Giornata di Studi e della pubblicazione degli atti relativi alla stessa, che ha preso le mosse da una riflessione condivisa riguardo alla necessità di dare alla Lingua dei Segni Italiana uno spazio ed una legittimazione in tutti quelli che sono i contesti educativi e formativi nei quali è coinvolta, oltre al bisogno di estendere i contesti nei quali poter parlare di lingua dei segni, comunicazione ed educazione. In sostanza, quello che ci si propone è offrire, con questo volume, un punto di vista alternativo che riguarda tutti gli ambiti della comunicazione e delle applicazioni degli strumenti comunicativi, dalla sordità pura alle pluridisabilità, alle disabilità comunicative, ai non verbalismi. Ci è sembrata inoltre un'occasione per far convergere all'interno di un unico testo diverse professionalità coinvolte nell'ambito della comunicazione, là dove la tendenza a viverlo in maniera settoriale è quella prevalente. -
Diversity on the job. Lavoro, omosessualità e reti
Il lavoro, nonostante rappresenti un diritto e un dovere del cittadino, può generare disuguaglianze e discriminazione. I fattori che possono indurre a disparità di trattamento sono il genere, l'età, l'etnia, la religione, la disabilità, ma anche l'orientamento sessuale e l'identità di genere. In quest'ultimo caso, si ripropongono e riconfermano le discriminazioni provenienti da una società eteronormativa ed eterosessista, identificabili non solo come aggressione fisica, maltrattamento, ma anche, e soprattutto, aggressione psicologica. Per ovviare a questo problema le aziende, negli ultimi anni, hanno iniziato a puntare su nuove strategie di gestione del personale, scommettendo sulla ""differenza come valore"""". Il volume presenta un primo approfondimento sulle disuguaglianze e sulle discriminazioni che i lavoratori Lgbt possono subire; una seconda sezione è dedicata alle politiche di Rainbow Diversity Management; la terza propone un affondo sul mondo del lavoro italiano e le ricerche condotte sul tema, per terminare con i risultati di uno studio di caso. Prefazione di Fabio Corbisiero."" -
Il segreto della musica: L-DNA. Un modello di teoria logogenetica-gravitazionale della composizione
Dal silenzioso gene del linguaggio (Foxp2), alla robotica musicale, dalla teoria del caos fino a parallelismi con lo spaziotempo di Einstein e al bosone di Higgs, risulta possibile ipotizzare l'esistenza di un logobosone del linguaggio e si dimostra come una qualsiasi composizione musicale risulta traducibile in un sistema elicoidale simile a quello del DNA con una genesi logogravitazionale. Il mondo teorico esposto in queste pagine si fonde con quello reale nella sua interezza, viaggiando nel parallelismo esistente tra la musica e le scienze più diverse. -
Dall'autenticità alla «McDonaldizzazione» di Napoli. Confronto tra storia e modernità di due realtà partenopee
L'obiettivo della studio è l'analisi della gentrificazione-autenticità nel mutamento del centro storico e nella ""zona alta"""" del Vomero, per poi mettere a confronto, mediante una ricerca sul campo, due realtà partenopee opposte: il """"Gran Caffè Gambrinus"""", storico e tradizionale locale nel cuore di Napoli, nato nell'Ottocento e frequentato da illustri esponenti del mondo delle arti e della cultura, e la recentissima caffetteria """"Cup Cap's Coffee"""" al Vomero, dallo stile americano, frequentato per lo più da studenti con la voglia di bevande e dolci dal sapore """"a stelle e strisce"""". Un incontro-scontro tra la tradizione e l'innovazione, tra il turismo di nicchia e quello di massa, tra la napoletanità e l'esterofilia. Prefazione di Fabio Corbisiero."" -
I miei anni nei social
Entrare nel mondo dei social network e condividerne i comportamenti, rappresenta ormai per molti, se non per tutti, un fatto naturale. Naturale e quasi doveroso. L'aspirazione a un ""profilo social"""" è divenuta, negli anni, contagiosa e apparentemente inarrestabile. Ma c'è anche chi si è trovato coinvolto nella mischia obtorto collo, più per accontentare gli amici insistenti che per un reale e intimo desiderio di visibilità. È il caso dell'autore de """"I miei anni nei social"""", il quale, una volta compiuto il passo, ha cercato di usare questi tipici strumenti tecnologici dei giorni nostri (i social network, appunto) con un obiettivo preciso: farli assomigliare il meno possibile a ciò che sono diventati, e, in particolare, all'uso che se ne fa, partendo dal presupposto che le esperienze e le amicizie del mondo reale sono di gran lunga preferibili a - e migliori di - quelle della rete. Dopo un lustro di """"parsimoniosa attività"""", come egli stesso l'ha definita, quell'esperienza, nel 2016, si è conclusa. Restano un po' di riflessioni, su vari argomenti, e la speranza che non siano state inutili"" -
La disegnatrice di porcellane
Il protagonista è Carlos Barõn, un famoso scrittore argentino. Nell'autunno del 2000, mentre era impegnato a scrivere il suo quinto romanzo, conosce una magnifica creatura di nome Mercedes. Tra i due nasce subito un grande amore forte e sincero, pulito e passionale. Alla fine di maggio, Carlos porta Mercedes con sé in Argentina per farla conoscere ai suoi. Giunti nel paese, i due prima di recarsi da loro si concedono un aperitivo accomodandosi a un tavolino di un bar. Mercedes, dopo aver notato poco lontano una boutique, si allontana brevemente per acquistare un foulard da regalare alla sua futura suocera. Sarà l'ultima volta in cui la vedrà la donna. Da quel momento, Carlos cercherà in ogni modo di scoprire cosa sia accaduto alla sua amata, svelando retroscena inquietanti della sua vita, e a scoprire la verità su chi sia in realtà la persona che era al suo fianco. -
Fuori luogo. Rivista di sociologia del territorio, turismo, tecnologia (2017). Vol. 1
La Rivista ""Fuori Luogo"""" - fondata nel 2016 - discute e approfondisce le logiche e i paradossi delle relazioni che si configurano negli spazi, nei luoghi e nei territori dell'esperienza sociale. La Rivista comprende la prospettiva critica della sociologia nel suo complesso e si interroga su convergenze e differenze, conformità e non conformità, opportunità e inopportunità dell'agire sociale, attraverso l'imprescindibile connessione tra comportamento umano e contesto spaziale. """"Fuori luogo"""" è un paradigma sociologico che pone l'accento su distinzione e differenza nei fenomeni sociali e nei contesti territoriali. Per questi motivi, la Rivista accoglie principalmente studi e ricerche fondate su analisi sociali contestualizzate. Sulla base della loro aderenza agli obiettivi della rivista e in base alla loro rilevanza all'interno del dibattito nazionale ed internazionale, le proposte di pubblicazione, nel rispetto delle indicazioni dell'ANVUR, sono valutate da due referee anonimi esterni al comitato scientifico attraverso un sistema di referaggio doppio cieco (double-blind peer review)."" -
Cenere
"Cenere"""" è una raccolta tripartita di componimenti poetici scritti dall'autore nell'arco di vent'anni. Le parole di Carducci scardinano con un'urgenza esistenziale destabilizzante il senso comune con la spudoratezza tipica della poesia, monade sospesa nella confusione spesso vuota, nevrotica ed estetizzante dei nostri giorni. Il linguaggio impiegato è volutamente e continuamente contraddittorio: agli estremi una scrittura classica (se per classica si intende la poesia del Novecento) e momenti di scrittura sgorgante, quasi colloquiale, mai fine a se stessa. Nei suoi componimenti si viene travolti da un tormento personale che si fa portavoce di dinamiche interiori tipiche dell'uomo contemporaneo. Al centro di un'ellittica immaginaria gravitano due fuochi, l'amore e l'esistenza, le due grandi tematiche della raccolta. Dalla loro combustione, per citare l'autore, nasce la cenere di questi versi. Nota di lettura di Tiziana Colusso." -
I problemi sociali
«Se la gente è in grado di definire condizioni inesistenti come problemi sociali,rnne consegue necessariamente che può definire anche qualunque condizionernesistente come un problema sociale. […]. Se una qualunque serie dirncondizioni oggettive, persino quelle inesistenti, può essere definita come unrnproblema sociale, è chiaro che le condizioni di per sé né producono ilrnproblema né costituiscono un loro componente necessario. Perché allorarndovremmo includerle nella nostra concezione dei problemi sociali? Lernincludiamo perché le definizioni della maggior parte dei problemi sociali sirnriferiscono ad aree della vita sociale che esistono in termini oggettivi e inrnmaniera verificabile» -
Sulle orme di Euclide. Vol. 3: similitudine e l'area del cerchio, La.
Nei primi due volumi di questo percorso attraverso l'opera di Euclide sono state affrontate le proprietà fondamentali del triangolo, la questione delle parallele, i teoremi sulla circonferenza e le problematiche relative all'equivalenza tra poligoni. La prima parte del terzo volume è dedicata alla proporzionalità e alla similitudine. Le proporzioni sono usualmente considerate un argomento elementare, tanto da essere introdotte già nei programmi della scuola secondaria di primo grado. Tuttavia nella cornice concettuale della matematica greca - senza lo strumento dei numeri irrazionali - questo è tutt'altro che vero, e tale scoglio può essere superato solo attraverso l'ingegnosa teoria di Eudosso, ripresa da Euclide negli Elementi. La seconda parte del terzo volume è invece dedicata alla superficie del cerchio e al calcolo di pi greco, anche questo un tema estremamente interessante in quanto tocca una delle questioni concettualmente più delicate della matematica: la distinzione tra infinito in atto e potenziale. -
Diritto del lavoro dell'Unione Europea. Parte generale
Nel presente volume sono esaminati i profili istituzionali e taluni aspetti di diritto materiale dell'ordinamento giuridico dell'Unione europea in materia di lavoro, con opportuna ricostruzione delle loro fasi evolutive e valorizzando le soluzioni interpretative fornite dalla giurisprudenza. Particolare attenzione è rivolta al problematico sviluppo del processo di integrazione europea, che nel primo ventennio del secolo XXI è messo a dura prova da seri problemi economici, finanziari e sociali e dalla pressione migratoria, rispetto alla quale gli Stati membri stentano a trovare risposte adeguate alle dimensioni e alla drammaticità del fenomeno e tardano ad adottare una strategia unitaria e di lungo respiro. L'attacco di taluni Paesi membri ai principi e ai valori costitutivi dell'Unione, e la disaffezione di parti dell'opinione pubblica ad essi, talora alimentata da partiti e movimenti politici di breve memoria e di mediocre cultura istituzionale, sono segni evidenti della crisi. -
Sotto il segno della stella. Una confessione jugoslava
Siamo nella primavera del 1980 e Alexandar è un adolescente che vive dentro una delle tante famiglie del mondo socialista jugoslavo in un momento storico particolare, caratterizzato dalla fine del potere del maresciallo Tito. Il difficile rapporto con la sua famiglia, composta da un tragicomico padre filo-sovietico e da una mamma superficiale che nel sogno americano trova l'unica via di fuga da una vita grigia e monotona, ci accompagna durante l'intero romanzo. Tra di loro, infatti, si colloca la figura del figlio con la sua disforia del genere, la cui diversità, viste le circostanze e l'epoca, rappresenta il fulcro della confusione e non viene sostanzialmente capita né dal protagonista stesso, né dai suoi genitori. ""Sotto il segno"""" della stella è una testimonianza del mondo marxista-comunista, vista da dentro della cortina di ferro, particolarmente importante per il suo mondo dei """"diversi"""" di cui si sa poco o niente, scritta dal diretto testimone e su base autobiografica."" -
Istantanee di vita
Alessandro, che entra ed esce vivo dalla sala operatoria dove la sua circolazione è stata fermata; Sandra, che non ce la fa a veder morire sua madre in un letto di un ricovero; G., che nonostante gli elettro-shock subiti in passato, ama disegnare e fumare sigarette. Celeste, il ragazzo autistico che vive solo con sua madre; e molti altri. Perché parlare ancora di racconti in un'epoca nella quale tutti vogliono la propria monografia e nessuno li scrive più? Per i giovani, soprattutto. Si dice che i giovani non leggano più, ma non è vero; i giovani leggono in modo molto diverso da come facevamo noi, ma leggono forse anche di più. Leggono poca letteratura, questo è vero, e soprattutto pochi racconti. In passato molti grandi autori si sono misurati con i racconti, chi come trampolino di lancio per la notorietà, chi per dedicarsi ad un pubblico meno esigente, chi per accontentare anche giovani e bambini. La nostra ambizione, però, non era di raccogliere racconti di grandi autori, ma, ancora una volta, quella di dare spazio ad autori emergenti che avessero voglia di sperimentare la propria abilità di scrittura in questo genere. -
Le politiche fiscali e di bilancio e le conseguenze economiche e sociali del debito pubblico
La crisi economica italiana viene spesso minimizzata o ignorata dai nostri governanti. Se però, esaminiamo con attenzione i numeri dei dati ufficiali degli Organi dello Stato, possiamo rilevare una situazione allarmante. Abbiamo un debito pubblico talmente alto, che da tempo ha bloccato gli investimenti sulle attività produttive, ha rallentato la crescita del PIL, ha provocato un'alta pressione fiscale, nonché un crescente divario economico e sociale, tra ricchi e poveri. Gli effetti perversi del debito pubblico vengono ignorati da quasi tutti gli schieramenti politici. Addirittura pretendono dall'Unione Europea maggiore flessibilità sui deficit di bilancio. Evidentemente non conoscono bene a quali conseguenze si va incontro. Basterebbe la corretta attuazione della costituzione, per applicare la necessaria progressività delle imposte e sfruttare adeguatamente la capacità contributiva dei cittadini facoltosi, per pareggiare il bilancio dello Stato, onde bloccare e ridurre il debito pubblico. Con tali interventi ed altri indicati in questo scritto, sarebbe possibile la ripresa di un sano sviluppo economico, con più equità e meno ingiustizie. -
Get real(ia). Introduzione alla professione di traduttore
Il volume è indirizzato a quanti vogliano o debbano, per interesse personale o ragioni di percorso universitario, avvicinarsi alla professione del traduttore. Il titolo del volume ""Get real(ia)"""" rappresenta un invito sia a scoprire le professionalità che ruotano attorno alla figura del traduttore, facendo appunto un reality check di ciò che il mercato richiede, sia a riflettere meglio sul ruolo svolto dagli elementi culturo-specifici presenti nella pratica traduttiva. Le nuove tecnologie hanno ridisegnato la figura professionale del traduttore e il volume evidenzia la necessità per quanti si avvicinano alla pratica traduttiva di imparare a utilizzare gli """"strumenti del mestiere"""". L'esortazione posta nell'imperativo get real è anche quello di prendere contatto con la realtà acquisendo la consapevolezza della responsabilità che si assume il traduttore nel suo lavoro quotidiano e della straordinaria rilevanza del suo contributo. Grazie alla comunicazione interlinguistica, i popoli sono messi nelle condizioni di comunicare e i traduttori, con il loro lavoro, contribuiscono a creare ponti fra le persone."" -
Umbertì. Slittamenti dell'anima dell'ultimo re di Ancona
La vita non è mai stata facile, il più delle volte tira gran pugni in faccia e sotto la cintura senza tregua, risparmiando nessuno. Umberto Ceccarini non si è tirato indietro a questo duro confronto, vanificando i colpi abbassandosi sul pavimento freddo lungo la strada o eclissandosi dietro cortine di fumo prodotte da una sigaretta o dietro un bicchiere di vino seduto in una cantina. Silenziosamente e senza chiedere mai nulla a chicchessia è diventato il re di Ancona lasciando dietro di sé una scia di celebrità. -
Liszt allo specchio: dal «De profundis» al «Totentanz»
Vita e musica, in Liszt, sono legate da un filo invisibile. La musica, ""arte insieme divina e satanica che più di ogni altra induce in tentazione"""", è vista come missione e aspirazione ultima dell'uomo, eterna ricerca e sperimentazione volte allo svelamento del mistero della divinità e come atto d'amore e di fede. Il compositore stesso fu, durante tutta la vita, alla ricerca della sua pura essenza e il suo gigantesco lascito musicale contiene, di conseguenza, «una ricchezza, una trasformazione e una coerenza impressionanti». Un interessante tracciato di composizioni affini, con tutte le loro differenti versioni, è quello del De Profundis/Totentanz, che ricopre ben due terzi della sua esistenza. Tramite l'analisi di queste opere, accompagnata da concetti fondamentali relativi alle esperienze di Liszt e dagli avvenimenti del mondo circostante, si cerca di ricostruire la mentalità del compositore e la sua stessa percezione del mondo."" -
Desessualizzazione drammaturgica. Sociologia della visita ginecologica
«[...] il rituale della visita ginecologica permette al medico di relazionarsi al sacro senza profanarlo [...]».