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Racconti di Natale
Il Natale con le sue tradizioni, il calore delle storie accanto al fuoco, il freddo degli inverni nei borghi di montagna, i sapori della cucina popolare, l'incontro tra riti religiosi e pagani, le arcaiche credenze e le superstizioni dei contadini, il profumo delle leggende di un tempo antico, ma anche i fatti legati al progresso e alla scienza e quelli drammatici che rimandano a eventi catastrofici. Quattro racconti di ambientazione ottocentesca rievocano figure e vicende di un passato ormai scomparso e restituiscono sacre immagini di un patrimonio antico di cui possediamo solo deboli tracce. Età di lettura: da 12 anni. -
Stagioni
Dolore e gioia, fatica e godimento, odio e passione, bianco e nero, l'antitesi si fa portavoce dell'esistenza. Il piede alato rievoca, con il proprio volo, l'equilibrio instabile spesso precario, doloroso, al contempo passionale e carnale, con la nuda terra; richiama a ciò per cui l'animo è fatto... tendere all'infinito con tutto ciò che si è e si è stati. -
A occhi chiusi
Parole, ricordi, piccoli e grandi accadimenti, personaggi del passato che, attraverso uno sguardo ""rinnovato"""", si fanno espressione corale e universale. """"La malinconia è la gioia di essere tristi"""" scriveva Victor Hugo. E questi sedici racconti le danno voce."" -
La tigre nel mio giardino
Taranto, 1960. Margherita nasce nello stesso anno in cui viene posato il primo mattone dell'Italsider, a ridosso del rione Tamburi. La sua famiglia è un microcosmo di Sud e di Nord (suo padre è pugliese e sua madre è emiliana), e lei cresce di fronte allo Ionioe all'ombra delle ciminiere, fra un mare caldo e accogliente che pare incontaminato e i fumi che incombono scuri sulla città. Il rapporto conflittuale con sua sorella Caterina, di qualche anno più giovane e diversissima da lei, la relazione instabile con Stefano, compagno di scuola più grande e molto sensibile ai temi dell'ambiente e della fabbrica, creano punti di rottura eppure di nuova consapevolezza nella crescita di Margherita. Nuotatrice di punta, dovrà far ricorso a tutte le sue capacità di resistenza per affrontare gli eventi che rischiano di travolgere lei e la sua famiglia, nell'incrocio fra la storia personale e quella della sua città. -
Di spalle al vento
Andrea Maria Vitale, giornalista politico, vive a Genova. La scoperta improvvisa della malattia, la leucemia mieloide cronica, lo costringe a ripensare sé stesso e a ripercorrere un tempo interrotto molti anni prima nella sua terra d'origine, la Basilicata. Da Rotondella, borgo della provincia di Matera, si era allontanato a causa di tragiche circostanze familiari, ritrovandosi a respirare, con la sorella più piccola, i fumi e le polveri dell'acciaieria di Cornigliano a mille chilometri di distanza dalle proprie certezze. Dagli anni '80 del secolo scorso al crollo del Ponte Morandi, volti e luoghi, presente e passato si incontrano e scontrano in un'esistenza, quella di Andrea, che troverà compimento in un epilogo di speranza. -
Credi in noi
Una storia, di amore e di amicizia, in un piccolo paese del sud dove fa da spartiacque, tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, un costume popolare di buone maniere che si erge fino a diventare modello universale. Simona e Lara, si vestono e si svestono di questo costume per quieto vivere, per il troppo amore verso le loro famiglie e perché sanno che in fondo la gente, la gente di questa loro patria, non è ""abbastanza"""" per voltare pagina, per raccontare altre storie, e per rincorrere altre speranze. """"Credi in Noi"""" è ciò che tutti noi, volenti o nolenti, non riusciamo ad essere, non riusciamo a vedere e non riusciamo a capire. Troppe barriere, troppi ostacoli e troppi costrutti """"tirano su"""" ancora muri senza speranze. """"Credi in Noi"""" è un inno ora dolce, ora sereno e ora caparbio che si attacca ostinato ai sogni, alle speranze, e alla vita per mezzo di due ragazze che non sanno e non possono essere altro."" -
Buone notizie dal vento
"L'esito stilistico dei testi di Donadio trova la sua maggiore compiutezza nella naturale musicalità dei versi, il cui tessuto linguistico viene intrecciato quasi per questa funzione. Donadio, cioè, sembra conoscere i misteriosi rapporti tra armonia e melodia, la simmetria interna ai puri suoni sillabici, intessuta di correlazioni, di richiami e rimandi, di complesse architetture fonetiche e contrappunti semantici che evocano l'articolazione di una costruzione musicale, con assoli e ensemble, pianissimo e crescendo, pause fino al silenzio""""." -
Il cantastorie e il regno dei Beisogni
Un mondo fatato. Un cantastorie, un liuto e un gruppo di bambini armati di fervida fantasia e immersi in una magica atmosfera fatta di sogno e meraviglia. Età di lettura: da 8 anni. -
Ovatta. Appunti di un viaggio finito prima del termine
"Questo libro nasce da una considerazione, che ne racchiude tante. Samuele è cresciuto forte e senza conseguenze derivanti dall'essere un """"prematuro grave"""", come lo definisce la medicina, eppure io non mi perdonerò mai di non essere stata in grado di portare a termine il suo viaggio verso la vita. C'è un senso di colpa irrazionale, animalesco e collegato unicamente ad una dimensione corporea e per questo incomprensibile a chi dal mio corpo """"sta fuori"""", che non mi permette di fare pace con quella vicenda, sebbene il tempo, come una balia attenta e fedele, lenisca piano piano la sordità di quel dolore, accarezzandomi la testa quando la stilettata del ricordo diventa troppo brusca e punitiva. C'è una cosa, però, che posso fare. Raccontare la storia e parlarne con la mia voce sarebbe stato semplice, forse scontato. Ho pensato di far raccontare i suoi inizi direttamente a Samuele"""" (dalla Prefazione di """"Ovatta. Appunti di un viaggio finito prima del termine"""")" -
Filastrocche che magia!
Questo libro è dedicato ai bambini e a tutti coloro che amano viaggiare con la fantasia. All'interno dieci filastrocche, storie un pò comiche e un pò magiche per divertirsi insieme ma anche riflettere. Età di lettura: da 5 anni. -
La vela e altri racconti
"La vela e altri racconti"""" è una raccolta di dieci racconti brevi che si rifanno più o meno direttamente al vissuto scolastico dell'autore, ex docente di lettere, e alla sua esperienza educativa a stretto contatto con gli studenti. La bellezza di questi racconti risiede nella capacità dell'autore di farci scoprire un mondo che non esiste più, rustico e semplice condito di emozioni genuine, di amori e di promesse che la frenesia moderna ha reso oggi poco più che chimere." -
Mo(n)di in rivolta. Due racconti di fantagrammatica
"Nel regno della Fantaortogrammatica, dice il nonno tramite l'autore, tutto è uno scherzo, niente è come appare. Le parole subiscono variazioni interessantissime [...] Il piccolo protagonista cambiò città ma per tutta la vita ricorderà la soffitta, piena di libri mangiucchiati dai vari animaletti""""." -
Vanda la mutanda stramba e altre impossibili avventure
"In un piccolo paese ligure, appena finita la Seconda Guerra Mondiale...Sdraiata sul letto di paglia, nel silenzio della notte Perla ascoltava i topolini correre sul soffitto della vecchia casetta di pietra...""""" -
Un soffio nell'anima
"'Un soffio nell'anima' è una raccolta di racconti. La Millaci, nella sua grandissima sensibilità, disponibilità e amore verso il suo prossimo, riesce a scuotere la coscienza del lettore sui temi della sofferenza, della morte, della comprensione, della tolleranza, dell'amicizia, della coscienza. Attraverso le vite e le vicende di personaggi, che potrebbero essere senza spazio e senza tempo, intesse in ogni racconto una morale profonda, un insegnamento destinato a segnare intimamente e per sempre il lettore, a entrare nel suo cuore e a lasciarvi un'impronta indelebile...""""" -
«... È Natale»
Raccolta di poesie natalizie. -
La sfumatura rossa della tenebra
"Questo libro è una stanza segreta a cui chiunque può accedere, se ha abbastanza paura da scrutare dal buco della serratura senza varcarne mai l'uscio, ma anche con la necessaria curiosità che serve per non distogliere lo sguardo. Sotto i vostri occhi la tenebra si squarcia lasciando alla sua sfumatura il compito di indicarvi il sentiero di un luogo da cui non si torna."""" (tratto dall'Introduzione di Raffaella Salfi)" -
Per altre vie. Incursioni nella filosofia della musica
"Il jazz è uno stile, l'improvvisazione un'arte. Lo stile è ripetibile, l'arte no"""". Una riflessione profonda e per molti versi inedita sulla creatività nella musica, sul silenzio, sull'entropia, sul valore dell'istante, sull'arte e sulla comunicazione. Un'analisi in parallelo, un dialogo serrato fra un musicista appassionato di filosofia e un filosofo appassionato di musica." -
Il cacciatore di conchiglie
"La mia felicità non è in vendita!"""". Ruota attorno a questo concetto la storia di Oliviero, un impavido schivo e solitario uomo di montagna che rifiuta cifre esorbitanti pur di non vendere il suo terreno. Cosa rara di questi tempi, dove tutto si basa sul Dio Denaro. Eppure il protagonista - un orso, solitario come gli orsi, ma che nasconde dietro la pelliccia tanta bontà - non si lascia tentare dai soldi, per continuare a vivere su di un costone del monte Sangallo. """"Sembrava essere un'appendice della montagna"""". Ma non può sapere che proprio dalla proposta di vendita del suo casale ne deriverà una felicità ancora più grande [...] Andare a """"caccia"""" di conchiglie. Un rito semplice ma carico di significato. Un rito che riporta al passato, ai ricordi e dà la forza per affrontare il presente. E saranno proprio questi gusci che fanno rumore sotto i piedi e fanno vibrare l'aria, belli da accarezzare tra le mani, a risvegliare i fremiti e il desiderio. Perché in fondo, come diceva Platone: """"siamo legati ai nostri corpi come un'ostrica alla conchiglia"""". (Dall'introduzione di Isa Grassano)" -
Dalle clarisse madri
"Mi ha catturato fin dalla prima poesia, dedicata alla mosca. Un vezzo sinisgalliano oppure un'esigenza di portare su un piano dialogico argomentazioni che parrebbero proibite in poesia? Intendiamoci, parrebbero ai benpensanti che mai dovrebbero aprire un testo di poesia e mai dovrebbero azzardarsi ad esprimere giudizi. Ma la libertà sfocia spesso nel libertinaggio insipido e noioso e allora lasciamoli nella loro insipienza e seguiamo Donadio nel suo viaggio minimo, nelle sue """"annotazioni"""" che sembrano divagare sulla quotidianità con un certo piglio alla Szimborska e che poi però salgono verso le sfere alte, perfino metafisiche, sicché ogni pagina diventa riflessione e adesione a un mondo che da una parte si è avviato al dissesto e alle perdite totali e dall'altra tenta l'aggancio alla risorsa della complicità umanistica.""""" -
«... È Natale»
"...è Natale"""" è un volume corposo e interessante anche dal punto di vista editoriale poiché espressione del tempo in cui viviamo. Come avrete modo di leggere, molti degli elaborati ripercorrono temi attuali e reali. Ed ecco che il Natale diventa momento di riflessione, di insegnamento, di cultura, e di ricordi. Non un Natale qualsiasi ma un Natale """"figlio"""" di questo tempo, di questa crisi, di questa nostra società. Povertà, bambini, guerre, malattie, sono diventati, con le penne dei """"nostri"""" autori, le luci di una nuova grande città dove non tutto è perso: amore, fratellanza, condivisione, esortazione e speranza continuano ad illuminare anche i vicoli più oscuri."