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L' ambiguità del buio
"La metropoli fagocita i suoi abitanti, poi li rigetta. Lasciandoli soli, dispersi tra le sue strade, le sue leggende, la sua violenza. [...] Nei quartieri come il Rebis o all'Avana il marcio della gente viene nascosto sotto un tappeto fatto di avidità, ignoranza e ipocrisia. E quando il marcio dilaga, corrompe la carne e lo spirito. Per arrestare la sua corsa bisogna intervenire alla radice. Con l'accetta."""" Come in una visione distorta, l'ordine delle cose sembra esser stato invertito. Le città sono in mano alla malavita e la delinquenza spadroneggia nei quartieri e per le strade. Gli omicidi sono all'ordine del giorno. La violenza è il pane quotidiano e la perversione ammorba l'anima delle persone. La corruzione ha demolito gli organi istituzionali e le forze dell'ordine combattono una guerra impari che sembra destinata a essere perduta. Qualcuno però ha deciso di non arrendersi e per lottare è disposto a mettersi sullo stesso livello del male." -
Gli anni belli dei Fuggiaschi 1962-1969
"Era il nostro tempo""""... afferma Mario Pavesi iniziando a far riemergere dalla sua memoria date, avvenimenti e immagini per raccontare gli anni dei Fuggiaschi. Il libro ricostruisce le vicende che, dal 1962 al 1969, hanno portato il gruppo musicale mantovano a vivere da protagonisti quell'epoca di straordinari fermenti, particolarmente significativa per l'evoluzione della musica. Dalla realtà della provincia ai centri più prestigiosi dell'ambiente musicale italiano, il percorso di questi ragazzi accomunati dalla passione per la musica è un susseguirsi di sorprese, conquiste professionali, affermazioni e disillusioni che diventano punti focali della narrazione. Ne esce un quadro appassionato di un'epoca e della forza che quei ragazzi avevano di voler affermare le proprie idee. Condivisero esperienze di vita e gusti musicali, e per certi aspetti furono sicuramente dei precursori. Primi nella discografia del Beat italiano, cultori della qualità del suono, sperimentatori in sala d'incisione, anticipatori del """"rhythm & blues"""" con l'inserimento nell'organico di quattro fiati, controcorrente nel proporre composizioni proprie in un'epoca dominata dalle """"cover"""": sempre un passo avanti era l'istintiva esigenza che guidava le scelte dei Fuggiaschi. Il racconto è dinamico e corredato di fotografie originali, immagini inedite, aneddoti avvincenti e testimonianze esclusive. """"Una scuola di vita"""" ci dice l'autore, affrontata sempre con equilibrio, come se l'obiettivo prevalente fosse il rispetto degli impegni personali che ognuno di loro aveva preso con la famiglia e con gli studi, ma che più volte li ha anche portati... """"a un passo dal successo""""." -
Io e gli zombie. Vol. 6: Nozzano Castello.
«Va bene! Vi aspettiamo a braccia aperte. Una volta che sarete qui, voi pensate solo a correre quando sarà il momento giusto, che al resto ci penseremo noi.» «Perfetto. Un'ultima cosa importante, pre...» «Carla, ci sei?» Come risposta ottengo solo scariche statiche. «Carla?» «Pregate per noi. Passo.» «Roberto?» «Lucca... Ci sei Roberto?» «Lucca... mi sentite?» Questo è il racconto di cosa è successo al gruppo di Nozzano Castello. -
Io, Vera
Vera, brillante studentessa benestante, lascia famiglia e fidanzato, dopo l'esame di maturità, per andare a stabilirsi in una comune. Le persone del posto la accolgono con entusiasmo e calore, ma dopo pochi giorni una decina di loro viene arrestata per furto e resistenza a pubblico ufficiale. Il processo che ne segue porta a una pesantissima e sproporzionata condanna. Vera sta male per quanto successo e sente che non può restare a guardare, perciò medita vendetta, aiutata da un ragazzo della comune. -
TempoReale
Leonardo Bontempi, famoso archeologo, da quando trova un misterioso strumento che gli permette di viaggiare nel tempo sviluppa una strana ossessione per il futuro: crede di stare vivendo eventi che sono già accaduti, di essere nel passato di qualcun altro e che il presente reale si trovi nel suo futuro. Quando, in uno dei suoi salti nel tempo, incontra un viaggiatore dal futuro, ne ha la prova e parte alla ricerca del presente reale. Un giorno del 1998, però, ricompare nel giardino di casa e muore sotto gli occhi del figlio, Ettore. Per il giovane Bontempi sarà l'inizio di un viaggio tra le pieghe del tempo, alla scoperta di verità impossibili da immaginare. -
Yohnna e le lacrime di Israfil
Chi amerebbe mai un uomo maledetto? Yohnna accarezza l'idea di farsi una famiglia, ma la presenza costante del Jinn Horèb lo spinge a tenere tutti lontano, per paura che scoprano il suo segreto. Horèb cerca di tenere a bada il vizio di uccidere e continua la sua opera di protettore del Deserto. Lo scontro con un'entità molto più forte di lui lo costringerà di nuovo a misurarsi con i suoi limiti. Per salvare il bambino che vorrebbe adottare da una setta satanica, Yohnna dovrà stipulare un nuovo patto con Horèb e sarà obbligato a scrutare nella parte oscura di se stesso. Ma chi ci guadagnerà veramente da questo patto? -
Vento Porpora
Brescia, 1897. È tra le colline della Franciacorta e la città, che i giovani Fontana vivono la propria giovinezza. Tatiana, la figlia maggiore, intreccia una storia d'amore con il facoltoso Aurelio Lancini; Irma ed Elisabetta continuano nelle loro schermaglie personali, divise da due caratteri forti e in contrasto, e Carlo divora libri, alla ricerca di una propria felicità, insieme all'amico Adelmo. Nessuno però ha fatto i conti con lo spettro della Grande Guerra che presto sconvolgerà le vite di tutti. Carlo, Aurelio e Adelmo partiranno per il fronte, chi sul Carso, chi sulle Dolomiti e chi si vedrà parte attiva nell'impresa di Fiume. E anche le donne di casa Fontana verranno coinvolte attivamente, diventando madrine di guerra, crocerossine o rimanendo a casa ad accudire i genitori malati. La Prima Guerra Mondiale lascerà in ognuno di loro delle ferite troppo grandi perché si possano rimarginare. -
Belial. Le radici del male
Esiste un confine netto che separa il bene dal male? Cosa trasforma un uomo in un demone? È possibile far scomparire la crudeltà? Queste sono le domande che tormentano Anton Bogdanov, ricercatore scaltro e visionario. Le risposte a questi quesiti riposano sul fondo di una provetta, fra gli atomi della molecola DJMH, che annulla gli istinti violenti, e della sua gemella speculare Pazuzu, che invece scioglie l'inconscio da ogni vincolo morale, liberando le belve e i mostri che albergano nell'animo umano. Spalleggiato dai suoi fidati collaboratori e finanziato dal DARPA, organizzazione governativa americana che progettò il World Wide Web, Bogdanov realizzerà il sogno di donare al mondo un composto capace di curare il Male, per poi scoprire che esiste un'alternativa all'azzeramento delle pulsioni più sanguinose e amorali di cui l'animale uomo è capace: assecondarle e goderne. Inchinatevi a Belial e al suo Nuovo Ordine Mondiale! -
I condottieri di ventura nei documenti dell'Archivio Segreto Vaticano. Erasmo da Narni, Bartolomeo Colleoni, Nicolò Piccinino, Francesco Sforza
I contributi importanti prodotti da questa ricerca pongono le premesse per una nuova ricostruzione della vita dei condottieri studiati e, in specie, di Erasmo da Narni. E' questo il messaggio che non può scaturire da lavori così innovativi e suggestivi. (dalla Prefazione di Roberto Stopponi) -
Alphabeto
"È un'impresa mirabile quella realizzata da Lino Di Lallo che ricorda l'affascinato sguardo con cui Roland Barthes contemplava l'alfabeto di Massin, lettera e figurazione, geroglifico e allegoria, sostanza e simbolo."""" (Carlo Ossola)" -
Via dal male. La straordinaria bellezza di vivere
Manuela e Vanna sono due donne che hanno incrociato la loro vita a causa della malattia. Grazie a questo incontro è nata una grande amicizia, che le ha portate a percorrere in qualche misura insieme una parte delle loro strade. Da ciò è nato questo libro, che non è un saggio e neppure una biografia, ma una testimonianza. Perciò il registro che è stato scelto e utilizzato è quello colloquiale, per rendere il più scorrevole possibile la lettura, con l'obiettivo di dare l'impressione di ascoltarle, mentre parlano tra di loro, attraverso i nostri occhi di lettori: ascoltare con gli occhi. Non a caso questo volume è il frutto di lunghe interviste registrate e poi riportate sulla carta. Buon ascolto a tutti i lettori. -
Il Dna rurale dell'architettura umbra
"Lanfranco Radi mi ricorda Michele Provinciali: un maestro che aveva in comune con il progettista folignate la continua ricerca di trasversalità e complicità tra le diverse discipline artistiche. Ma sempre e comunque alla ricerca della bellezza."""" (dalla prefazione di Pietro Carlo Pellegrini). """"Questa precipua capacità di instituire un dialogo franco e aperto fra uno stratificato passato e un fermentante presente, creando risonanze che amplificano le valenze di entrambi i contesti (...) è un elemento del profilo culturale di Radi che lo mette a riparo da frusti mimetismi formali, da vuoti rispecchiamenti analogici o da tediose nostalgie vernacolari."""" (da Il progettista di Emanuela Ferretti)" -
Matricola 121. Storia di un dalmata
"Scritto con ritmo, non concede pause. Alla fine resta il segno profondo di un'umanità vissuta senza sconti e di una nostalgia che non abbandona mai. Ma il dolore e le crisi vanno 'adoperate' per diventare migliori, come ha saputo fare il mio carissimo amico Umberto"""" (dalla Presentazione di Marco Trabucchi)." -
L' industria del tabacco a Bastia Umbra. Storia e memoria dello stabilimento Giontella e delle sue maestranze
In queso saggio si racconta la storia dello stabilimento Tabacchi di Bastia Umbra e del suo capitano di industria, Francesco Giontella, e si focalizza l'attenzione sul ruolo che questa fabbrica ebbe nell'imprimere uno slancio straordinario allo sviluppo economico e sociale della città. -
La storia e il Museo. Documenti e proposte per la valorizzazione del patrimonio museale
In questo volume si dà conto in particolare di alcune vicende di alienazione del patrimonio artistico nelle Marche centro-meridionali dopo la promulgazione dell'editto Pacca, con particolare attenzione alla «fortuna dei primitivi» e agli episodi che videro protagonista Vito Enei, mercante di Monte Vidon Corrado, attivo fra le Marche e Roma negli anni che precedettero l'Unità nazionale. Si presenta, inoltre, un riesame documentario del lungo processo di incameramento dei beni ex claustrali e, nell'ambito di tale tematica, vengono portati alla luce nuovi documenti sulla celebre alienazione della Madonna della Rondine di Carlo Crivelli, proveniente da Matelica e oggi conservata alla National Gallery di Londra. -
Ricordi nella nebbia
Ricordare per non dimenticare [...] quelli che mi seguiranno devono sapere che solo delle radici profonde fanno crescere un albero sicuro e robusto [...] E, in effetti, ""Ricordi nella Nebbia"""" è un'opera da ascrivere al genere letterario dei Libri di famiglia diffuso già nel Medioevo come Libri di ricordanze [ ... ] Libri non minori perché ci hanno lasciato documentazioni preziose sulla vita e i costumi del tempo e hanno costituito valido riferimento anche alle nuove correnti di interpretazione storica che si ispirano all'antropologia e alla sociologia [...] I Libri di famiglia nascono per sconfiggere la cessazione, privilegiare la continuità, fortificare le nostre radici, tentare di dare risposte ai perché del nostro modo di essere, ma poi si diffondono oltre il ristretto ambito parentale in quanto rievocano modi di vivere collegati a modelli sociali che coinvolgono la collettività... È una storia articolata in una serie di scene a sé stanti e tuttavia consequenziali che invitano a non smettere di tentare di conoscerci meglio."" -
La scuola chirurgica di Preci
Ci si può domandare se abbia senso rieditare uno scritto che vide la luce nel 1964, e da allora sull'argomento trattato da questo testo è stato indagato molto, ma don Ansano è stato e rimane un apripista. C'erano accenni in varie opere, indicazioni, riferimenti ad opere dei chirurghi preciani, memorie orali, in qualche casa si conservavano ancora delle ""patenti"""" e qualche strumento; ma quando una cosa non è più di uso comune se ne dimentica il funzionamento, si arriva al momento in cui ci si domanda """"cos'è?"""", """"a che serve?"""" e conseguentemente viene messa in un ripostiglio, pronta per i rigattieri che dagli anni '50 dello scorso secolo setacciavano i nostri paesi, anche i più remoti, alla ricerca di cose vecchie e cose antiche. Anche gli eventi sismici che hanno interessato la Valnerina hanno avuto la loro parte in questa """"perdita della memoria"""", in tali circostanze si cerca sempre di recuperare e salvare il necessario o l'indispensabile. Quando la sensibilità e la percezione del passato cambiò, si guardò indietro e si ricercò il passato non come qualcosa di cui vergognarsi quale indice di arretratezza, ma come qualcosa da non perdere."" -
Antikka
Storie di donne, di ""sbarcate"""" da terre lontane che indossano qualche indumento e un po' di audacia... o forse solo il tormento e il dolore di non poter mai più """"essere a casa"""". Manù, Safi, Mariam, Nancy, Baba, Kanisi sono i volti che danno voce a racconti di vita che sembrano stridere con la quotidianità di ciascuno. Diversità, estraneità? Storie di arrivi e partenze, di maternità volute o incoscienti, di violenze subite. Donne che chiedono ascolto. Una forza comune per tutte: cambiare il proprio destino e quello dei propri figli. Anche, e soprattutto oggi, attraverso il racconto di sé e della propria vita in Paesi così diversi e lontani dall'Italia che ora le accoglie. E infine Antikka, ispiratrice di un libro che non leggerà mai. Con una presentazione del cardinale Angelo Bagnasco."" -
Rubens il partigiano e altri racconti
Undici ""quadri di esistenze"""", coppie di protagonisti a tracciare una narrazione """"abitata"""" da personaggi il cui tempo trascorre, cambia, separa. La giovinezza, le speranze, i rimpianti;le lotte per un'esistenza nuova, donne muse d'amore e uomini che lottano per la libertà. Immagini pacate, lucide, eleganti che si fanno racconti. L'autore dipinge soggetti che lasciano il segno, animati da sentimenti di giustizia e mai banali. Narrazioni in equilibrio tra paradosso e ironia, passato e presente, dense di passioni, riferimenti storici e letterari dettati da umana sensibilità."" -
Oppure
Undici quadri narrativi ""abitati"""" da personaggi collocati in definite ambientazioni. Il senso dell'ingiustizia e i paradossi sono le direttrici lungo le quali si muovono le storie, tutte originali e con una morale finale che induce alla rifl essione più ampia sull'umanità, sulle sue fragilità, sulle sue contraddizioni. Una sottile e tagliente ironia le accompagna, mostrando storture e ipocrisie della società in ogni sua epoca.Chiaro lo sguardo disincantato e incantato dell'autore, a metà tra """"sogno e miraggio"""", """"realtà e fantasia"""", dileggio e rispetto. Ma anche evidente il desiderio di elevarsi al di sopra dell'umana condizione, cercando di guardare dall'alto ciò che succede in Terra, attraverso una posizione privilegiata che gli doni una visione d'insieme e un diverso punto di vista: il proprio. La sua diventa così la voce degli oppressi, dei discriminati, degli esclusi, dei sognatori.""