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Il rispetto dei principi di diritto e i paradossi della giustizia italiana
Un articolato studio su alcune rilevanti problematicità che separano il diritto dalla sua acquisizione e corrispondenza all'interno del modus operandi e del ""giudizio"""" giurisprudenziale. L'autrice parte da un sommario sguardo sulle carenze del nostro sistema legislativo per poi mostrare la degenerazione che un malinteso concetto di """"discrezionalità"""" dei giudici rende del diritto, l'arbitrarietà dell'interpretazione e la non coesione con le leggi di alcuni giudizi. L'ultima parte del volume si sofferma sul valore autoritativo della decisione e, pertanto, sulla necessità di un """"controllo sociale"""" e di """"garanzie"""" di diritto, sempre più ampie e certe."" -
Tutto il cinema in 100 (e più) lettere. Ediz. multilingue. Vol. 2: Cinema internazionale.
«Il volume n. 2 della corrispondenza di Gian Luigi Rondi è dedicato a missive, cartoline, foto che il più grande critico cinematografico italiano ha ricevuto in 70 anni di lavoro da registi, produttori, attori stranieri [...]. Queste pagine vibrano della personalità di Rondi: savoir fare, carisma, guizzi ironici, affetto per chi del mondo della celluloide gli era diventato caro. » - Lidia Lombardi. La Repubblica.rnrnCento e più lettere a Gian Luigi Rondi, padre del cinema italiano recentemente scomparso. Dopo il primo volume con il carteggio con gli autori italiani, ecco adesso il secondo e ultimo volume della corrispondenza del critico e presidente della Biennale di Venezia con gli autori internazionali. Solo alcuni nomi: Ingmar Bergman, Ingrid Bergman, Robert Bresson, Charlie Chaplin, René Clair, Manoel de Oliveira, Elia Kazan, Akira Kurosawa, Jean Renoir, Francois Truffaut, King Vidor... -
Consigli ai giovani scrittori-Il giovane incantatore
Pubblicato per la prima volta nel 1846, l'apologo, tuttora estremamente godibile, è a volte deliziosamente insopportabile, disseminato di osservazioni folgoranti e arricchito dalla ben nota, crudele ironia baudelairiana. Nove brevi capitoli dedicati ad ogni aspetto della scrittura: Della fortuna e della scarogna negli esordi; Della stroncatura; Dei metodi di composizione; Della poesia; Del lavoro giornaliero e dell'ispirazione. Arricchisce il volume il racconto ""Il Giovane Incantatore"""", uscito nella stesso anno."" -
Renzo Montagnani
Venti anni fa se ne andava in punta di piedi Renzo Montagnani, la cui carriera ha ricoperto tutti gli spazi che il mondo dello spettacolo possa offrire ad un artista: radio, teatro, cinema, televisione e musica. Ma siamo sicuri di conoscere davvero questo eclettico personaggio? L'opinione comune, a distanza di tanti anni, lo ricorda esclusivamente come il mattatore della commedia sexy all'italiana, ma Renzo Montagnani è stato molto di più. Questa biografia, basata su rigorose ricerche d'archivio e ricca di testimonianze inedite, getta luce su un attore che non sempre ha potuto scegliere il proprio percorso artistico: il divieto da parte dei genitori di frequentare l'Accademia D'Arte Drammatica, la nascita di un figlio affetto da gravi disabilità cognitive, i severi giudizi da parte di una certa critica e le numerose delusioni personali. E poi gli amori, le malinconie, l'alcool. La verità storica in contrasto con quella ideale da lui stesso promulgata, dalle radici profondamente toscane alla finta laurea in farmacia. Un attore e un uomo capace di passare dalla comicità più sfrenata alla tristezza più nera. -
Essenth. I 7 demoni reggenti. Vol. 5
L'alba dell'Apocalisse è alle porte. Nonostante la vittoria ottenuta e il faticoso, graduale ritorno alla normalità, l'insorgere di una nuova era minaccia ancora i tre Regni. L'epurazione è a un passo dal compiersi. I Demoni Reggenti e gli angeli dovranno lottare contro una creatura di cui ignorano la vera identità per salvare il Creato dalla distruzione. E per vincere, stavolta, dovranno essere pronti a sacrificare tutto. Compresi loro stessi. ""Essenth"""", quinto volume della saga I 7 Demoni Reggenti, conclude l'avventura di Zorah il Salvatore in un crescendo di pathos e colpi di scena. Il tutto in una cornice degna del miglior horror/urban fantasy dei nostri tempi."" -
La traccia del lupo. Racconto della valle Ura
Una storia legata alla descrizione del rapporto fra l'uomo e l'ambiente naturale e, contemporaneamente, arbitraria ricostruzione di eventi sfociati in una tragedia umana legati, sia pure indirettamente, al disagio mentale, al rifiuto e alla fuga. Si parla dell'atteggiamento delle istituzioni verso il singolo, bisognoso di sostegno, cura e accudimento anziché di disattenzione e negligenza o aperta violenza. Una narrazione di pura invenzione a tratti lievemente ironica, quando non sarcastica, di eventi sfociati, purtroppo, in una tragedia umana e basata anche su cronache giornalistiche del tempo. Intreccio di pensieri, parole, interpretazioni in cui si avvicendano inestricabilmente i punti di vista dell'uomo in fuga, dei protagonisti, delle istituzioni, dei giornalisti di cronaca locale e degli animali. -
Fare scuola con il cinema
Gli studenti di oggi, nati in un'epoca sempre più digitalizzata, sono distanti anni luce dalla mentalità, dalla logica che ha guidato la formazione dei docenti attualmente in servizio. La loro è una cultura fatta di ""immagini"""" in cui i messaggi (o i segni) sono difficilmente comprensibili se non si ha un approccio nuovo all'insegnamento. Spetta al docente informare, mostrare, decodificare le vie per consentire ai docenti di essere agenti di cambiamento e non elementi passivi di questa situazione. Con interventi di: Gianni Amelio, Vincenzo Beschi, Bruno Bozzetto,Gian Piero Brunetta, Ruggero Eugeni, Paolo Fossati, Fabio Ghidini, Carlo Freccero, Monica Livella, Massimo Morelli, Giovanni Scolari."" -
Il piacere della lettura
Pubblicato per la prima volta nel 1905, ""Il piacere della lettura"""", raccoglie i ricordi, le atmosfere, i libri che hanno ispirato uno dei maggiori scrittori, l'autore de """"Alla ricerca del tempo perduto"""". La raffinatezza letteraria di Proust emerge anche in un breve testo nato come prefazione ad un saggio, ma restituisce egualmente il gusto e l'incanto del piacere della lettura."" -
Carlo Verdone
Dopo Federico Fellini e prima di Francois Truffat (nella stessa Collana), ecco tutte le critiche ai film di Carlo Verdone raccolte da Gian Luigi Rondi. Il progetto di ""conoscere"""" gli autori del cinema attraverso tutta la filmografia ha visto impegnato Rondi fino agli ultimi giorni di vita. Intervistando Carlo Verdone, ha voluto dare al lettore, oltre che tutto il suo cinema, anche un ritratto privato dell'attore e del suo """"fare cinema""""."" -
Aldo Moro. La verità che non viene a galla
"Il mio sangue cadrà su di voi e nulla sarà come prima"""" è un passo di una lettera che Aldo Moro scrisse durante i 55 tragici giorni di prigionia nel covo delle Brigate rosse. Sono passati 40 anni dall'assassinio dello statista democristiano e da quell'evento che ha segnato """"un primo e un dopo"""" nella storia d'Italia. L'autore, ripercorrendo lo svolgersi dei fatti, pone delle domande che ancora non hanno risposte. L'ipotesi che al fondo della vicenda Moro vi siano state """"ragioni"""" diverse dal semplice terrorismo, permangono con forza e con tratti inquietanti. """"Si potrà concludere che i brigatisti furono comparse, il braccio armato di interessi internazionali che videro impegnati Washington e la CIA, nonché Mosca e il KGB, per non parlare degli interessi della Palestina e di Israele""""." -
Bianco e nero. Rivista quadrimestrale del centro sperimentale di cinematografia (2018). Vol. 590: Camilleri secondo Camilleri. Monografico su Andrea Camilleri.
Il nuovo numero di ""Bianco e nero"""", rivista storica edita dal Centro Sperimentale di Cinematografia, è una ricognizione a 360 gradi nella vita e nell'opera di Andrea Camilleri, il più clamoroso caso editoriale italiano degli ultimi trent'anni. Insegnante al CSC, funzionario RAI, produttore di programmi mitici come """"Il tenente Sheridan"""" e """"L'ispettore Maigret"""", registi di centinaia di programmi radiofonici, Camilleri pubblica nel 1994 (a 69 anni!) un romanzo presso l'editore Sellerio, """"La forma dell'acqua"""", in cui dà vita al personaggio del commissario Montalbano, attivo nell'immaginaria città siciliana di Vigàta. È un successo prima italiano poi planetario, che dà vita a una fortunatissima serie televisiva e fa di Camilleri un personaggio unico nel panorama della letteratura e della televisioni mondiali. """"Bianco e nero"""" ospita interventi e interviste di numerosi amici e collaboratori di Camilleri (compresi i due attori che hanno dato volto a Montalbano, Luca Zingaretti e Michele Riondino), saggi su tutti gli aspetti della sua attività e una lunga intervista allo scrittore (scritta e video, con dvd allegato) realizzata da Felice Laudadio."" -
Laura Morante. In punta di piedi
Una Laura Morante come non l'avete mai vista, né letta. ""In punta di piedi"""", ma con tutta la forza di una grande interprete e la sincerità di una donna sensibile. La grande attrice si racconta in una lunga intervista a Stefano Iachetti che per la prima volta scava nel vissuto della sua famiglia, oltre che nella sua attività nella danza, nel teatro, nel cinema. Dal rapporto con la celeberrima zia Elsa alle prime esperienze d'avanguardia con Patrizia Cerroni e Carmelo Bene, dai primi ruoli per grandi autori (l'Amelio di """"Colpire al cuore"""", il Moretti di """"Bianca"""") al lavoro come regista per i suoi due film, """"Ciliegine"""" e """"Assolo"""". Insomma, tutto quello che avreste sempre voluto sapere su Laura Morante e che non avete mai osato chiedere. Con scritti e testimonianze di Pupi Avati, Piera Degli Esposti, Nicola Nocella, Carolina Crescentini, Nicola Piovani, Michele Placido, Carlo Verdone, Peter Del Monte e tanti altri."" -
Lilla Brignone. Una vita a teatro
"Una biografia minuziosa che racconta la vita di una protagonista del teatro italiano. «Era l'attrice che più m'incuteva soggezione e rispetto. Mi sembrava un'attrice dura e non generosa, avara di ogni leziosismo che potesse contaminare la sua recitazione asciutta dal tono basso, che pareva tuonare nelle profondità delle viscere. I suoi personaggi erano antagonisti e ruvidi, andavano anche verso il piacere del pubblico ma non era una cosa di cui ti accorgessi subito, arrivava piano piano e ti seduceva, poi a tradimento, con il suo sorriso smagliante, che illuminava quel viso affilato senza dare spazio ad una femminilità dozzinale, ma aristocratica, a volte dolce e aggressiva: insomma mettere Lilla nel novero delle attrici comuni, non era possibile. Unica!"""" (Dalla prefazione di Giancarlo Sepe)" -
Lo spleen di Parigi
"Lo spleen di Parigi"""" è una raccolta di """"piccoli poemi in prosa"""" scritti da Baudelaire tra la metà degli anni '50 e la fine degli anni '60 dell'XIX secolo. Nel leggerlo si è immersi in un universo al tempo stesso familiare e lontanissimo, in una città che al tempo stesso è la nostra e non lo è, pullulante di vite miserabili, illuminate da improvvisi atti di virtù, brevissimi quanto scintillanti. Parigi emerge dalle pagine di Baudelaire come da un'acquaforte, con i suoi bassifondi, che affascinano e disgustano il poeta, con l'intrecciarsi incessante di vite, con le sue folle solitarie, i suoi vicoli squallidi, i suoi caffè fumosi, la sua nebbia, i suoi cieli cupi." -
Vittorio De Sica. L'arte della scena
De Sica raffigura tutte le contraddizioni di un simile passaggio, rappresentandole con indole di vero artista e profondità di impegno morale ma soprattutto intellettuale. Perché tale è in fondo lo scopo di questo libro. Raccontare sì la storia di un attore, di un cantante, di un regista: ma anche, soprattutto, disegnare il ritratto di un artista della scena e, last but not least, di un intellettuale, alacremente e laboriosamente impegnato a cogliere le contraddizioni della cultura, della società, delle istituzioni, dello Stato. Vittorio De Sica artista e intellettuale, figura capace di mettere in scena il cuore pulsante delle classi sociali della nazione, e al tempo stesso riflettervi sopra un pensiero critico acuto e profondo. -
Bianco e nero. Rivista quadrimestrale del centro sperimentale di cinematografia (2018). Vol. 591: Piero Tosi... Piero Tosi, il talento del grande artigiano.
Il numero 591 di Bianco e Nero è interamente dedicato a Piero Tosi, con contributi specifici orientati a narrare l'esperienza multiforme e vastissima del grande costumista cinque volte candidato e poi Premio Oscar alla carriera. Contributi di: Laudadio, Arbasino, Conti, Pescucci, Millenotti, De Bernardinis, Crespi, Jacobbi, Cerra, Costa, Militello, Cardinale, Piccolo, Pavone. -
I racconti delle fate
Libere traduzioni dal francese delle favole di Charles Perrault. ""Nel tradurre in italiano i Racconti delle fate m'ingegnai, per quanto era in me, di serbarmi fedele al testo francese. Parafrasarli a mano libera mi sarebbe parso un mezzo sacrilegio. A ogni modo, qua e là feci lecite alcune leggerissime varianti, sia di vocabolo, sia di andatura di periodo, sia di modi di dire: e questo ho voluto notare qui di principio, a scanso di commenti, di atti subitanei di stupefazione e di scrupoli grammaticali o di vocabolario. Peccato confessato, mezzo perdonato: e così sia"""". (Carlo Collodi). Età di lettura: da 6 anni."" -
Dialogo sulla vecchiaia
Attraverso numerosi esempi, citando luminose figure della storia romana, Cicerone esalta la saggezza e i beni interiori dell'età avanzata, le gioie dello spirito in contrapposizione al decadere delle forze del corpo. Il trattato si conclude con un celebre passaggio sull'immortalità dell'anima e sulla serena attesa della morte. ""Non ci si deve preoccupare soltanto del corpo ma molto più dell'intelletto e dell'animo, infatti anche questi, se non vi istilli olio come un alucerna, si estinguono per vecchiaia""""."" -
L' Italia agli Oscar. Racconto di un cronista. Ediz. italiana e inglese
"Che cosa sono gli Oscar? Forse il paragone che rende meglio l'idea della loro importanza è di tipo liturgico. Il premio Oscar, a mio avviso, è l'altare maggiore di quella immensa cattedrale che è il cinema. Tutte le cattedrali, come sappiamo hanno tante navate, tanti altari minori, ma l'altare maggiore è quello sul quale si svolge la messa più importante, quella cantata, quella delle grandi occasioni. Ed è una messa sempre uguale e sempre lo sarà, nei secoli dei secoli. Io ci sono andato più di trenta volte e la liturgia è sempre stata la stessa. Quelli che prenderanno la statuetta entreranno nell'eternità, una sorta di paradiso del cinema. Quelli che devono accontentarsi della nomination sono in una specie di purgatorio."""" (L'autore)" -
Lucia Bosè. Una biografia
Quando nel '47 Lucia Bosè ottiene il titolo di Miss Italia è solo una ragazzina milanese di 16 anni a cui la guerra ha tolto tutto, ma non la speranza di un destino diverso da quello a cui le umili origini sembravano destinarla. Con una buona dose di pazienza e un atteggiamento di eterno apprendistato verso la vita, Lucia riesce a trasformarsi in una delle donne più ammirate del '900, ambasciatrice di un'idea di bellezza italiana nel mondo assieme ad altre star della sua generazione i cui nomi tutti impareranno a conoscere: Gina, Silvana, Sophia... L'impatto di Lucia Bosè sul pubblico che affolla le sale cinematografiche degli anni Cinquanta è immediato ma lei sceglie di dedicarsi al suo ruolo preferito di moglie e madre con un matrimonio destinato a riempire le pagine di cronaca rosa ma con un epilogo indesiderato. Una storia sotto i riflettori che parla di rinascita, grande cinema, amori e amicizie straordinarie, ma anche di ombre e tradimenti. ""Non mi piace guardarmi alle spalle. Ho vissuto momenti deliziosi e ho anche sofferto molto, però entrambe, allegria e tristezza le prendo per buone. In fondo le risa e il pianto di quei giorni hanno formato la persona che sono oggi"""".""