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Vittoria. Una storia degli anni settanta
Vittoria vive l'infanzia e l'adolescenza negli anni Settanta del Novecento, segnati da un violento scontro ideologico. Fin da bambina s'imbatte nella fiamma del Msi, il simbolo, l'insegna, dello strano mondo alternativo frequentato da suo padre, un cenacolo di amici per i quali il fascismo non era il male assoluto, l'unica misteriosa novità di un'esistenza piccolo borghese trascorsa a Roma, in un affollato condominio del quartiere Marconi. Un'eredità pesante, quella dell'appartenenza a una famiglia missina, che Vittoria si trascina dietro nei burrascosi anni del liceo, nell'attivismo alla sede del Msi di Colle Oppio fino al tragico epilogo della strage di Acca Larenzia. -
Oltre gli occhi
Mattia Deodati è un uomo che ha tutto dalla vita fino a quando il destino non gli porta via ciò che per lui è più importante. Così, decide di privarsi di ogni altra cosa, di tutto ciò che lo lega a una vita che non ha più senso. Parte per un viaggio, oltre ogni logica e schema, una fuga che lo porti il più lontano possibile per provare ad annullare la sua esistenza, sperando di perdere anche i ricordi. La cancellazione di un passato già vissuto attraverso la creazione di una nuova vita basata solo su se stesso. Per farlo dovrà raggiungere un luogo dove non esiste nulla e cambiare tutto di sé, perfino il proprio aspetto, imparare a sopravvivere combattendo contro la natura, vivere di ciò che può produrre e procurarsi solo con le proprie mani. Fino a quando, inattesa, nella sua seconda vita appare una persona che gli restituisce le emozioni ma anche la paura di dipendere da qualcosa che non si può controllare. -
Giacomo Casanova. Manuale per non finire tra le braccia di uno come me
In questo testo Casanova enuncia un principio importante: quel sottile equilibrio che ha retto il rapporto sociale fra uomini e donne negli ultimi millenni si basa su un assunto di base su cui è fondata la storia: la donna non ha piena consapevolezza di sé, delle proprie potenzialità, delle proprie dinamiche. L'uomo, quando ha preso il potere dopo l'epoca matriarcale, parecchi millenni fa, ha fatto di tutto per convincere la donna di essere ciò che l'uomo voleva, e ce l'ha fatta. Questo testo può contribuire decisamente a far avere a molte donne consapevolezza, conoscenza, pienezza di sé. Chi meglio di Giacomo Casanova può spiegare a una donna come non disperdere una vita con uomini che non valgono la pena? -
I fumetti che hanno fatto l'Italia. Breve storia dei comics nel Bel Paese
Hanno incendiato le anime, condizionato il costume e annunciato rivoluzioni. Altro che armi di distrazione di massa, i fumetti hanno fatto la nostra storia accompagnando i mutamenti della società. Dal fumetto erotico, primaria fonte di alfabetizzazione sessuale dei giovani italiani, agli impresentabili personaggi col kappa, sessantottini ante litteram, gli eroi d'inchiostro hanno interpretato il Novecento più efficacemente di tanti saggi dal retrogusto pedagogico. Dagli eroi in camicia nera ai poster epici di Frazetta, da Topolino, divo a stelle e strisce, al topo di fogna di Jack Marchal, da Ranxerox di Tamburiniai personaggi cattivi di Pazienza, i fumetti, a lungo osteggiati dalla critica militante e dai sacerdoti delle ideologie, ora concorrono persino a premi letterari e i supereroi trionfano sul grande schermo. Valeva la pena, tuttavia, che la nona arte rinunciasse al gusto della provocazione per entrare nel salotto buono della cultura? Se amate coltivare dubbi, questo libro ha qualcosa da dirvi. -
Emilia Romagna segreta
"Emilia Romagna Segreta"""" non è semplicemente una guida ma un occhio a caccia delle bellezze e delle curiosità della regione. Quelle dimenticate, sommerse dalla polvere del tempo. Quelle leggendarie, che pur poggiano su qualche fondo di verità. Quelle stranote, tanto scontate che le avviciniamo senza neanche più essere colpiti. In questo libro ci sono storia, arte, letteratura. I personaggi che hanno fatto grande la nostra terra. Ci sono i monumenti che da secoli definiscono il nostro skyline. I santi nati fianco a fianco con l'anticlericalismo. I capolavori e le piccole perle. Aneddoti che hanno fatto impazzire le gazzette dell'epoca. Ma soprattutto questo libro ha l'ambizione, alimentata da tutti i collaboratori, di essere un almanacco del nostro federalismo. Quello della bellezza e della diversità." -
Giornalismo, ritorno al futuro. Istruzioni per i nuovi giornalisti digitali
Come è cambiata l'informazione nella società contemporanea? Questo libro è una piccola storia della rivoluzione avvenuta nel mondo del giornalismo e un manuale di istruzioni scritto da un inviato di guerra per i nuovi reporter digitali. La religione della notizia è forse l'unico modo per sopravvivere ai cambiamenti in corso. -
Il senso nascosto delle ferite
Albino Torre, emigrato giovanissimo a New York nel 1928, torna per la prima volta nella natia Sapri dopo sessant'anni. L'occasione gli è data dal matrimonio della nipote Grazia, figlia di sua sorella Rachele, che ha anche un altro figlio, Saverio: giovane scapestrato e ribelle. Albino rivede luoghi e persone della sua giovinezza e, in particolare, incontra Beniamino, vecchio compagno di giochi, oramai gravemente infermo a causa di una malattia degenerativa. Esce molto scosso dall'incontro e inizia a ricordare il suo lontano passato: il viaggio della speranza verso l'America, il difficile ambientamento nella New York della Grande Depressione, il contatto con la malavita, la rottura dei rapporti con il severo padre. Alla fine del viaggio nella memoria, Albino si rende conto che è arrivato il momento di fare i conti con il suo ingombrante passato. Decide pertanto di trascorrere qualche giorno nella non lontana Sicilia. Lo accompagnerà Saverio con cui avrà un violento scontro generazionale che, alla fine, lascerà emergere la vera natura del ragazzo e svelerà finalmente al lettore il senso nascosto delle ferite. -
L'Italia degli scioperi. Viaggio nel mondo dei servizi tra anarchia e speranze di cambiamento
Metropolitane bloccate, Colosseo chiuso per assemblea, vigili che “disertano” in massa: è l’Italia degli scioperi selvaggi. È possibile difendere meglio i cittadini-utenti? In questo libro Roberto Alesse, ex Presidente dell’Autorità di garanzia per gli scioperi nei servizi pubblici essenziali, spiega come trovare un buon equilibrio fra diritto al lavoro e diritto ad usufruire di servizi efficienti. -
Leggere il romanzo contemporaneo. Come diventare lettori consapevoli
Giungere al centro del romanzo è l’obiettivo ultimo, e forse irraggiungibile, del lettore consapevole. Ci si arriva per gradi, con una penetrazione lenta e progressiva, che conduce sempre più vicino al senso profondo della scrittura narrativa. A partire dalla periferia di una lettura emozionale o di superficie, propria del cosiddetto Lettore Empirico, fino alle competenze più raffinate del Lettore Modello, l’autrice conduce alla conquista graduale delle strategie di lettura del romanzo contemporaneo, educando alla ricerca di un incontro personale e meditato con il romanzo di oggi. E al termine del saggio, se vuole, il lettore potrà cimentarsi nel duplice gioco della lettura-scrittura, per divertirsi con parole e frasi, come i grandi autori della letteratura del Novecento contemporaneo. -
Giuseppe Berto, Antonio Delfini. Scrittori controcorrente
Personaggi diversi ma uniti dalla riluttanza verso qualsiasi tipo di compromesso politico e letterario, Giuseppe Berto e Antonio Delfini sono i perfetti scrittori controcorrente. Il primo, odiato dai salotti letterari per aver rifiutato il presunto primato del marxismo sulla cultura degli anni '60, per Massimo Fini fu «lo scrittore più stroncato d'Italia». Non gli furono sufficienti, per essere celebrato, i prestigiosi premi letterari vinti e le centinaia di migliaia di copie vendute. Al secondo, invece, non è toccato analogo successo ma ha avuto ciò che in parte è mancato a Berto: il consenso dei lettori influenti (Pasolini, Montale, Natalia Ginzburg e Giorgio Agamben tra gli altri). Entrambi hanno saputo dare una lettura fuori dagli schemi degli anni tragici del nostro paese: il ventennio, il conflitto mondiale, la guerra civile, la contraddittoria ricostruzione. Ed entrambi meritano di essere riscoperti. -
Brexit. La sfida. Il ritorno delle nazioni e della questione tedesca
Il volume ha l’obiettivo di illuminare, attraverso opinioni originali e controcorrente, l’altro lato possibile del voto per la Brexit, dopo il quale in Europa è prevalsa un’opinione ostile e di condanna delle scelte del popolo e del governo britannico. Su tutto questo, la distanza tra popolo ed “esperti”, tra cittadini ed establishment, appare sempre più marcata. In sottofondo, c’è l’antica e mai risolta antinomia tra un mondo anglosassone storicamente capace di scommettere sulla libertà, sulla competizione, sul confronto, e una consolidata tendenza dell’Europa continentale a costruire sistemi politici ed economici consociativi, bloccati e rigidi. In palio non c’è solo il nuovo equilibrio che si verrà a creare tra Londra e Bruxelles, ma anche la capacità di cogliere l’occasione per ridiscutere le regole europee, per costruire alleanze dinamiche e intelligenti, salvo altrimenti accettare come destino irreversibile il predominio franco-tedesco. -
Non chiamateli kamikaze. Dai Cavalieri del vento divino ai tagliagole dell'Isis
Negli anni successivi alla tragedia dell’11 Settembre uno dei termini più utilizzati dai media in occasione di nuovi attentati terroristici è stato kamikaze. Un chiaro esempio di metonimia fuorviante. Nella lingua giapponese significa Vento Divino, il leggendario tifone che si dice abbia salvato il Giappone dall'invasione mongola del 1281. Le formazioni suicide ideate dall'ammiraglio Takijirō Ōnishi durante la Seconda Guerra Mondiale erano invece chiamate tokkōtai (Corpo Speciale d'Attacco) e per natura storica, antropologica, religiosa e bellica sono ben lontane dal concetto moderno di attacco suicida, specie di matrice islamica. Per gli integralisti sono shuhadā, testimoni della fede, mentre per i nipponici sono jibaku tero, terroristi autoesplodenti. Con lo scopo di mettere ordine nella percezione del fenomeno, il libro traccia un solco netto nella natura dei vari guerriglieri suicidi succeduti nel tempo. -
Pensiero liberale moderno. Un manifesto in divenire
Un manifesto per avviare la ricerca del pensiero liberale moderno. Un percorso di riscoperta dei valori e dei principi sempre validi del pensiero liberale per evidenziarne e potenziarne l’attualità nell’odierno contesto sociale, culturale e, quindi, anche politico. Un manifesto in divenire realizzato dal Centro Studi del Pensiero Liberale che fornisce al lettore l’approccio metodologico della ricerca riuscendo a stabilire il concetto di libertà e presentandone il punto di partenza del percorso di ricerca rappresentato dalle tre libertà ritenute fondamentali: la libertà di essere, la libertà di pensare e la libertà di scegliere. Un libro che nasce dall’attività del Centro Studi del Pensiero Liberale con l’obiettivo di coinvolgere, contagiare e chiedere impegno a tutti coloro che sono convinti che l’Italia abbia bisogno di ripartire dai valori liberali. -
La tempesta perfetta. La politica italiana raccontata alle multinazionali che investono nel nostro Paese
Dalla fine della XVII Legislatura ai primi cento giorni del nuovo Governo. Vincitori e vinti della “tempesta perfetta” che lo scorso 4 marzo ha stravolto l’Italia, ridefinendo la geografia del voto e soprattutto i rapporti di forza fra gli attori della politica. Uno sguardo retrospettivo ai primi mesi della XVIII Legislatura, per tracciare la traiettoria del Paese e provare a immaginare come proseguirà negli anni a venire. -
Comprendere l'immigrazione. Prontuario per affrontare la crisi migratoria in Europa
“Guerra”, “crisi”, “disastro”: ogni giorno veniamo bombardati con queste parole dal costante flusso di notizie, e ogni volta che le ascoltiamo esse perdono efficacia. Secondo Váklav Klaus, ex-Presidente della Repubblica Ceca, e Jiří Weigl, orientalista e collaboratore di lunga data di Klaus, questo è uno dei motivi per cui l’attuale crisi migratoria non viene più percepita come una minaccia alla sicurezza e alla stabilità sociale ed economica dell’Europa. In un’analisi schematica ma attenta delle cause e delle potenziali conseguenze dell’attuale flusso di migranti verso il vecchio continente, gli autori spiegano per quale motivo la crisi migratoria non vada presa sottogamba, ma anzi frenata e considerata una vera e propria sfida al futuro dell’Europa prima che possa sfociare nella diffusione irreversibile di estremismi e atti di violenza. -
Europa sovranista. Da Salvini alla Meloni, da Orbán alla Le Pen
Negli ultimi anni in Europa è avvenuta una crescita esponenziale del consenso dei partiti e movimenti sovranisti. Il termine sovranismo è stato utilizzato sempre più di frequente nel dibattito pubblico, a volte con cognizione di causa ma spesso erroneamente come sinonimo di populismo o per screditare i leader e le forze che appartengono a quest'area politico-culturale. L'Italia, con il governo Lega-M5S, rappresenta un laboratorio politico grazie all'alleanza tra un partito sovranista e un movimento populista, ma a livello europeo sta nascendo un'internazionale sovranista che raccoglie le principali forze anti-establishment del continente. L'autore analizza la linea politica e l'ideologia dei partiti sovranisti europei sottolineando i punti in comune ma anche i particolarismi e le differenze che caratterizzano una galassia in forte espansione. -
Manifesto sovranista. Per la liberazione dei popoli europei
Non sparliamo del sovranismo. Senza il virus sovranista in Europa regnerebbe un impero uniforme diretto dalle burocrazie di Bruxelles e dagli enti sovranazionali. Un impero senza anima fondato sui vincoli di bilancio. Dobbiamo al sovranismo l'idea che i popoli europei, nel rispetto delle loro diversità storiche ma accomunati dagli stessi valori, siano di nuovo posti al centro della costruzione europea. -
Come vincere tutte le cause. Consigli pratici di diritto e di vita
Alberto Fezzi torna sui temi de “Il principe del foro non esiste”, ma stavolta rivolge la sua attenzione al cittadino comune, non giurista, per illustrare una verità tanto semplice quanto rivoluzionaria, in un’epoca di accentuata tensione sociale: litigare non serve a niente. Partendo dall'analisi di fattispecie tipicamente giuridiche (matrimonio, condominio, contratti, ecc.), ma giocoforza ampliando l'analisi ad aspetti più generalmente sociologici e psicologici, l’autore spiega in modo pratico, senza mai rinunciare all’ironia, come sia possibile evitare le controversie e come le stesse siano, in fondo, quasi sempre del tutto inutili o addirittura controproducenti. E finisce così per offrirci un manuale di sopravvivenza quotidiana, per disinnescare la rabbia e allontanare le nevrosi. -
Conservare la natura. Perché l'ambiente è un tema caro alla destra e ai conservatori
La tutela dell'ambiente è un tema che appartiene a tutti i cittadini a prescindere dal loro credo politico e diventerà sempre più importante nei prossimi anni. Oggi l'accresciuta sensibilità ambientale ha portato alla diffusione di manifestazioni come i Fridays for future e al successo planetario di Greta Thunberg che è diventata l'icona dell'ambientalismo. Secondo l'autore, dietro battaglie giuste come la salvaguardia dell'ambiente e il contrasto all'inquinamento, si nasconde però il tentativo di diffondere un'ideologia globalista e contraria all'identità. È necessario perciò proporre una visione alternativa a questo ambientalismo che ha le proprie radici nel '68 e si fonda su una visione anti-imprese, anti-crescita e non tiene conto delle esigenze sociali delle persone. Inoltre, la conservazione della natura è un tema da sempre caro al pensiero conservatore e alla destra e i partiti sovranisti, conservatori e liberali hanno il compito di non regalarlo alla sinistra così come accaduto con la cultura nel dopoguerra e l'applicazione del concetto di egemonia culturale. -
La mezzaluna sulla croce. L'Islam di Erdogan, l'Armenia e l'Europa
“Il Nagorno Karabakh è ancora una volta un paese dell'Islam e riacquista il suo posto all'ombra della Mezzaluna” annunciava trionfante Recep Tayip Erdogan, mentre nella piccola enclave che è stata la culla della cultura armena, il popolo che per primo abbracciò il cristianesimo nel 301 e che fu sterminato nel 1915 dai turchi, si avviava a un nuovo esodo. Tre mesi prima, il presidente turco aveva riconvertito a moschea la Basilica di Santa Sofia a Istanbul in una riedizione della conquista di Costantinopoli del 1453. Intanto, la Turchia pianificava la costruzione di moschee in Europa più alte delle nostre chiese, a Strasburgo, a Colonia, ad Amsterdam. Perché “l’Europa sarà musulmana, se Allah vuole”, come dichiarano i dirigenti del Partito per la giustizia e lo sviluppo di Erdogan, impegnato anche in una reislamizzazione della Turchia che fu laica tramite le scuole religiose, la censura intellettuale e la scristianizzazione di decine di luoghi di culto che risalgono ai tempi degli Apostoli.