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Mostrati 1941-1960 di 10000 Articoli:
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Elicotteri e colori. Ediz. illustrata
Un libro fotografico nel quale l'autore prende in esame le colorazioni speciali degli elicotteri in dotazione alle Forze Armate Italiane e agli altri Corpi dello Stato, in occasione di eventi commemorativi, festività natalizie, attività sperimentali e operative o adottati nelle varie missioni internazionali e/o per eventi di rilievo. -
Le trattrici italiane della grande guerra. Il traino meccanico delle artiglierie dalle origini al 1918
Storia dei mezzi meccanici che hanno permesso lo spostamento veloce di artiglierie - ma anche di uomini e materiali - da una parte all'altra del fronte italiano nella Prima Guerra Mondiale. -
Araldica della regia aeronautica. Vol. 2
Centinaia di immagini a colori e in b/n, oltre a novanta disegni degli stemmi dei vari Reparti, 16 profili a colori di aerei del periodo dal 1920 al 1942. Il secondo volume di questa serie riprende il percorso iniziato con successo con la prima raccolta, pubblicata dal G.M.T. nel 2010. In ordine cronologico, la nuova carrellata copre una ventina d'anni, iniziando da un distintivo celebre, quello della 32a Squadriglia da Ricognizione, addirittura precedente la fondazione della Regia, per concludere con emblemi personali risalenti al tardo 1942. Ci sono distintivi noti, come l'""Arciere"""" del 1° Stormo ed altri finora mai identificati, come l'""""Angelo"""" della 160a Squadriglia. Ma una caratteristica li accomuna tutti, quella dell'estrema precisione del disegno che include i più minuti dettagli, ricavati da foto originali. Volume di 144 pagine formato A/4 in carta patinata opaca da 115 grammi, con copertina in cartoncino plastificato a quattro colori."" -
Galee veneziane per Capo da Mar. L'eccellenza della flotta remiera della Serenissima. Con 2 tavole di disegni tecnici
Un libro di storia e di modellismo, scritto a quattro mani. Dopo una breve presentazione storica sulle costruzioni navali seicentesche dell'arsenale di Venezia scritta da Guido Ercole, troviamo un trattato su come costruire un modello di ""Galea Capitana"""" della flotta della Serenissima della metà del XVII secolo scritto da Luciano Giro. Le due parti del volume si integrano e si completano a vicenda, arrivando a farci capire come queste imbarcazioni venivano costruite nell'arsenale veneziano, con quali tecniche e in base a quali conoscenze nautiche, matematiche e scientifiche dell'epoca in questione."" -
Basti in groppa! L'artiglieria someggiata dall'Armata Sarda all'Esercito Italiano
Sullo specifico argomento esistono solo un numero sorprendentemente ridotto di lavori limitati all'ambiente alpino e all'artiglieria da montagna ma altri aspetti, come l'artiglieria coloniale e l'artiglieria someggiata non alpina sono rimasti in gran parte inesplorati. Ecco quindi un interessante e inedito studio sulla storia di tutte le artiglierie someggiate dell'Esercito Italiano, a partire dalle guerre risorgimentali e fino ai giorni nostri, illustrato con un'importante numero di fotografie, stampe e disegni. -
Carro fiat 3000. Sviluppo, tecnica, impiego
Questo lavoro presenta la nascita dei primi reparti corazzati italiani, le loro macchine e armi, gli uomini che vi si sono dedicati con spirito pionieristico. Il protagonista principale è il carro Fiat 3000, che non può essere considerato semplicemente un derivato del francese FT. Gli aspetti storici e tecnici vengono presentati in dettaglio e con rigore documentale, grazie anche a quindici inserti d'approfondimento al testo; più di centodieci immagini d’epoca, molte delle quali inedite, e trentanove tavole a colori mostrano interessanti schemi mimetici, anche relativi ad altre nazioni, e numerosi dettagli, sempre utili ai modellisti. Inoltre, una quindicina di disegni in bianco e nero illustrano le varie configurazioni assunte dal Fiat 3000 durante i suoi lunghi anni di servizio. Non mancano accenni alle uniformi degli equipaggi e alle loro dotazioni. -
I colori degli aerei italiani dal 1919 al 1939. Ipotesi e certezze. Ediz. illustrata. Vol. 1
La prima pubblicazione edita in Italia dedicata esclusivamente alle colorazioni dei nostri aerei militari degli anni 1919-1939. In questo primo volume sono inserite cinquantasei tavole a colori, ognuna con riprodotta la vista superiore, la vista inferiore e uno o due profili per ogni aereo. Il sottotitolo “Ipotesi e certezze” indica che la materia non è, purtroppo, del tutto conosciuta ma gli studi e i restauri di questi ultimi anni hanno fornito molte certezze mentre, per quanto non si conosce, si è ricorso a ricostruzioni il più possibile attendibili e verosimili. L’opera, suddivisa in due volumi il secondo dei quali in preparazione tratterà le colorazioni speciali, adottate in particolari eventi aeronautici, come voli solitari o di massa, primati, competizioni velocistiche o acrobatiche, comprese alcune colorazioni degli aerei civili e prototipi militari. -
I trattori leggeri del Regio Esercito. Il TL 31, il TL 37, l'autocarro sahariano e i derivati
I trattori leggeri, a partire dai primi anni Trenta, hanno rappresentato gli elementi essenziali per il traino e la gestione delle artiglierie divisionali in pace e in tutti i teatri operativi che hanno visto la presenza del nostro esercito. Questo libro tratta dei trattori leggeri TL 31 e TL 37, riprendendo anche qualcosa di quanto già pubblicato a suo tempo dal Gruppo Modellistico Trentino di studio e ricerca storica a firma del compianto prof. dott. Nicola Pignato e di Filippo Cappellano. Naturalmente sono state inserite tutte quelle notizie non disponibili al tempo della stampa, foto e documenti. Inoltre, è stata aggiunta una parte iniziale completamente nuova relativa alle origini del traino delle artiglierie divisionali e alla nascita del primo vero trattore leggero del regio esercito: il TL 31. -
L' autoblindo Lancia 1Z. E le altre italiane del 1912-1945 (FIAT Arsenale, Isotta Fraschini, Bianchi e FIAT Terni)
In dodici capitoli sono presentate le prime e meno riuscite autoblindo, per poi passare alla Lancia con una approfondita descrizione tecnica e, a seguire, quella del suo lungo impiego dal 1915 al 1945. Il tutto in 104 pagine, con otto schede tecniche, una decina di disegni tecnici in bianco e nero e 110 foto, tra le quali sei dedicate all'unica Lancia conservata ancora in discreto stato di conservazione in Italia. Al mondo modellistico sono riservati un capitolo sulle colorazioni e sui contrassegni e un'ampia disamina dei modelli in scala 1/35 usciti anche di recente sul mercato, tra i quali di particolare spicco l'unico in plastica della Lancia 1ZM. Una quindicina di profili a colori di Ruggero Calò restituiscono una vivida impressione dei mezzi di quella categoria ed epoca. -
Le autocarrette del Regio esercito
Libro sulle Autocarrette OM (32, 35, 36 e 37) e sulle SPA CL 30, con un'ampia trattazione sulle origini dell'autocarro di fanteria. Le origini di questi mezzi di trasporto si possono far risalire al 1927 con l'indizione di un concorso per la realizzazione di un piccolo autocarro da montagna rivolto alle ditte automobilistiche. Nonostante la vecchia idea di utilizzo del mezzo nel solo territorio montano, dal punto di vista tecnico la realizzazione di questo progetto fu un fatto decisamente positivo in quanto il prodotto risultò all'altezza delle aspettative e bene svolse le funzioni per le quali era stato creato. Si dilunga, infine, sullo studio dell'autocarro leggero SPA CL 39. -
Angelo Emo e Jacopo Nani. I due ammiragli che cercarono di salvare Venezia
Un libro che si legge come un romanzo ma in realtà è la storia reale vissuta da due uomini di mare veneziani negli ultimi decenni del 1700, una storia finora mai narrata nel complesso delle sue varie e suggestive sfaccettature. In tutti i testi nei quali vengono raccontati gli avvenimenti degli anni finali della Serenissima sono descritte infatti le gesta di Jacopo Nani (1725-1797) e di Angelo Emo (1731-1792), i due ultimi grandi ""Capitani da Mar"""" della Repubblica, trattando separatamente le loro vicende e le loro imprese che si sono succedute in anni diversi, di seguito le une con le altre, quasi in un """"puzzle"""" difficile da ricostruire ma che, sicuramente, si influenzarono a vicenda. I due erano cugini di primo grado, essendo figli di sorelle, e appartenevano a due famiglie nobili molto legate tra di loro che si scambiavano continuamente aiuti, notizie ed esperienze reciproche. Il destino, o le consuetudini familiari, vollero poi che entrambi entrassero in Marina a cui dedicarono una gran parte delle loro vite, con avventure parallele spesso interconnesse le une con le altre. Il libro racconta tutte queste vicende, mettendo in luce le relazioni reciproche tra questi due ultimi """"veneziani"""" che, pur avendo cercato di svecchiare il vecchio mondo oramai prossimo alla fine dei suoi giorni dando anche preziose indicazioni di cambiamento e aver compiuto imprese degne di nota, morirono troppo presto e non riuscirono, alla fine, a portare a termine la loro opera e salvare, in tal modo, l'indipendenza della Serenissima. L'ultimo capitolo del libro poi, dedicato sia ai cultori di storia che ai modellisti navali, presenta una ragionata ricostruzione della fregata grossa """"Fama"""", la nave ammiraglia di Angelo Emo."" -
Nido d'amore
Un romanzo di fede e di speranza. Una storia di redenzione che dimostra che a volte occorra toccare il fondo per riuscire a risalire e raggiungere le più alte vette. -
I misteri di Eleusi
Le Edizioni Aurora Boreale ripropongono, nella collana di studi misterici ed iniziatici Telestèrion, un interessante breve saggio di Edoardo Tinto, I Misteri di Eleusi, uscito negli anni '30 e mai fino ad oggi ripubblicato. Si tratta di un'opera che, pur nella sua sinteticità e nella semplicità del linguaggio divulgativo, per via dei contenuti eruditi e per l'alto livello delle fonti bibliografiche utilizzate dall'autore, meritava senz'altro di essere riproposta ai lettori. Come ha evidenziato Nicola Bizzi in un suo recente saggio sull'argomento (Da Eleusi a Firenze: la trasmissione di una conoscenza segreta, ed. Aurora Boreale), fra i vari e molteplici culti misterici dell'antichità, nessuno mai raggiunse una fama, una notorietà ed una diffusione, e al contempo una segretezza ed una impenetrabilità ad occhi profani, pari a quella dei Misteri Eleusini. Tanto che, non a torto, è stato affermato dai più autorevoli studiosi che in essi poggiano le basi stesse della Cultura e della Tradizione occidentale. -
Da Eleusi a Firenze. La trasmissione di una conoscenza segreta. Vol. 1
Fra i vari culti misterici dell'antichità, nessuno mai raggiunse una fama e al contempo una segretezza ed una impenetrabilità ad occhi profani pari a quella dei misteri eleusini. Tanto che è stato affermato dai più autorevoli studiosi che in essi poggiano le basi stesse della cultura e della tradizione occidentali. Se corretto parlare di misteri eleusini, si dovrebbe - in senso più ampio - parlare di eleusinità, per rendere l'idea della portata di una tradizione che ha saputo perpetuarsi in maniera ininterrotta dalla più remota antichità fino ai nostri giorni, attraversando indenne come un fiume carsico i secoli bui del Medio Evo, fino a riemergere in tutto il suo splendore nel Rinascimento. Prendendo atto delle limitazioni della saggistica sull'argomento e della totale mancanza in essa di una prospettiva esoterica ed iniziatica, Nicola Bizzi ha deciso di mettere mano a quest'opera, frutto di decenni di studi e di un particolare percorso personale. L'autore, infatti, oltre ad essere uno storico nella vita profana, appartiene per tradizione familiare e per esperienza iniziatica, alla tradizione misterica degli eleusini madre. -
Custode del giardino. Ricerche poetiche
"Le liriche di Canavesio, considerate nel loro insieme, denotano una fioritura continua di vivide immagini tratte dal mondo onirico, serbatoio elettivo della sua inesauribile prosodia, “come di versi cresciuti nel sonno / [...] quest’esperienza che affiora dal sangue”. L’impronta dei sogni funge nel nostro autore da sigillo di fedeltà al proprio compito creativo, una sorta di bussola con cui potranno individuarsi, in un libro pur ampio e frondoso come il suo, i vari sottotemi connessi al tema principale: fra i quali, in particolare, il paesaggio come emblema dell’anima, i ricordi remoti, gli amori, i viaggi, il colloquio silenzioso con altri poeti e scrittori. Non credo di esagerare paragonando Custode del giardino al diario di bordo di un poeta sonnambulo. Quelli che evoca, infatti, sembrano meno pensieri e azioni sognati che non piuttosto realmente accaduti, per quanto in una condizione, appunto, sonnambolica. Ne consegue che lo stesso Eden ripopolato da Canavesio non possa prescindere da tale condizione""""." -
Sulla tradizione occidentale
Il saggio di Arturo Reghini Sulla Tradizione Occidentale uscì per la prima volta nell'ormai lontano 1928 sulle pagine di Ur, storica rivista ideata nel 1926 dallo stesso Reghini e che vide la luce l'anno successivo, con un giovane e ancora relativamente sconosciuto Julius Evola in qualità di direttore. Con quest'opera Reghini ha avuto l'indiscusso merito di essere stato il primo intellettuale del '900 ad affermare la netta estraneità della dottrina cristiana dal contesto della più pura ed autentica Tradizione Occidentale. E lo fece come non seppero farlo autori del calibro di René Guénon, che fondamentalmente considerava l'Occidente ormai inevitabilmente decaduto, non recuperabile, e che volgeva sempre più ad Oriente il proprio sguardo e il proprio interesse, o di Julius Evola, che non tardò ad abbandonare l'idea di una grande e salda Tradizione iniziatica eleusino-pitagorica-romana-mediterranea, alla quale egli del resto non solo non era mai appartenuto, ma che non aveva mai neppure compreso e alla quale mai aveva intimamente creduto, per approdare, sulla scia del delirio antistorico di autori come Johann Jakob Bachofen e Alfred Rosenberg, sui brumosi lidi di un fallace nordicismo razzista dispregiatore di ogni mediterraneità e di ogni spirito ellenico e, successivamente, del peggiore e più deteriore medievalismo cristiano-germanico di carolingia memoria, ancora oggi tanto caro a molti sedicenti ""neopagani"""" ingenui cultori di rune e dei romanzi di Tolkien. Prefazione di Moreno Neri e introduzione di Nicola Bizzi."" -
Disputa sul matrimonio. Fra un avvocato cattolico e un parroco ortodosso
Una discussione che si trasforma ben presto in una accesa polemica fra due modi opposti di concepire il matrimonio: la vocazione ascetico-spirituale della Chiesa ortodossa e quella prevalentemente giuridica della Chiesa romana (preoccupata della validità del sacramento) vengono messe a confronto. Leggere questo libro significa scoprire aspetti fondamentali e tuttavia spesso ignorati di quell'oggetto sempre più incomprensibile che è oggi per molti il matrimonio cristiano. -
Oligarchia per popoli superflui. L'ingegneria sociale della decrescita infelice. Nuova ediz.
Nella società globalizzata i popoli sono divenuti superflui perché gli attuali metodi di produzione del potere politico e della ricchezza - metodi tecnologici e finanziari - da un lato si sono accentrati nel controllo di poche grandi famiglie dinastiche - un'oligarchia che decide a porte chiuse sopra quanto rimane delle istituzioni delle democrazie formali nazionali - e dall'altro non necessitano delle masse di lavoratori, consumatori, combattenti di cui necessitava il capitalismo industriale produttivo. Conseguentemente, cittadini e lavoratori hanno perso la loro capacità di negoziare. Questa è la ragione materiale per cui stanno perdendo reddito, diritti, sicurezze, voglia di far figli: la decrescita infelice. Ma una corsa a crescente velocità verso crescenti squilibri è automaticamente una corsa verso un'inevitabile rottura di sistema. Oligarchia per popoli superflui è un libro che tutti dovrebbero leggere, soprattutto in ambito universitario, affinché possa concretizzarsi un auspicato sgretolamento di quegli obsoleti paradigmi che ingabbiano l'evoluzione della cultura, dell'informazione e della Conoscenza e si venga a creare, fra gli studenti di oggi (padri di famiglia e lavoratori del domani) una nuova consapevolezza riguardo al ruolo non del semplice cittadino (troppo spesso inteso come un numero o come il mero ingranaggio di una macchina), ma dell'essere umano nella propria integralità, per l'edificazione di un nuovo Umanesimo e di un nuovo Rinascimento. -
I misteri orfici nella antica Pompei
Nel 1909 veniva scoperta a Pompei una domus patrizia suburbana risalente al II secolo a.C. Lo scavo degli archeologi portò alla luce una grande sala di sette metri per cinque riccamente affrescata, le cui enigmatiche pitture meravigliarono il mondo intero. Quello straordinario ciclo pittorico, comprendente ventotto figure a grandezza naturale, fece subito capire che il grande ambiente sulle cui pareti era stato così mirabilmente realizzato doveva essere una sala destinata alle iniziazioni di uno dei vari culti misterici diffusi all'epoca a Pompei come nel resto dell'Impero Romano. Quella domus, che proprio da tali affreschi prese il nome evocativo di Villa dei Misteri, è ancora oggi una delle più celebri e visitate di Pompei. Nino Burrascano, non molti anni dopo questa straordinaria scoperta archeologica, nel 1928 scrisse questo saggio che oggi riproponiamo nella nostra collana di studi misterici ed iniziatici Telestèrion, corredato da una prefazione di Boris Yousef e da un saggio introduttivo di Nicola Bizzi. -
Ipazia di Alessandria e l'enigma di Santa Caterina
In una giornata di Marzo di milleseicentotre anni or sono, ad Alessandria d'Egitto, un'orda di monaci fanatici istigati dal Patriarca Cirillo violentava, uccideva e faceva letteralmente a pezzi una donna, Ipazia, una stimata filosofa e scienziata, ma soprattutto una grande Iniziata. Sia gli esecutori che i mandanti di questo efferato delitto restarono di fatto impuniti, perché ormai già da tempo, sia in Egitto che nelle altre province dell'Impero Romano, il vento era cambiato ed era stata imposta quale unico culto legittimo e riconosciuto una nuova religione costruita ad arte per soddisfare un preciso disegno di dominio e di controllo sociale. Ipazia ebbe il destino di vivere proprio in questa terribile congiuntura storica. Ella certamente era in grado di comprendere la drammatica deriva sociale alla quale stava assistendo ed operava incessantemente, con i suoi insegnamenti, per la liberazione dell'umanità dalle proprie catene. Rappresentava un fascio di luce capace di squarciare le tenebre dell'oscurantismo, del dogmatismo e dell'ignoranza e insegnava la Consapevolezza. Per questo faceva tanta paura ai burattinai del ""sistema"""" e andava a tutti i costi fatta tacere per sempre.""