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In cammino. Bambini. Pasqua 2019
Sussidio in preparazione alla Pasqua per i bambini, dalla prima domenica di Quaresima alla festa di Pasqua, compreso il Triduo pasquale. Per ogni domenica o festa si propone il vangelo in forma ridotta, illustrato e spiegato a misura di bambino, giochi e attività a tema pasquale. Un aiuto prezioso per i catechisti, e un’occasione preziosa per prepararsi alla Pasqua in famiglia. Rivista trimestrale anno IV n. 2/2019. Età di lettura: da 6 anni. -
In cammino. Bambini. Natale 2019
Sussidio in preparazione al Natale per i bambini, dalla prima domenica di Avvento all'Epifania. Per ogni domenica o festa si propone il vangelo in forma ridotta, illustrato e spiegato a misura di bambino, giochi e attività a tema natalizio. Un aiuto prezioso per i catechisti, e un'occasione preziosa per prepararsi al Natale in famiglia. Età di lettura: da 6 anni. -
La tribù di Aquila Bianca. Campo scuola sulla misericordia. Bambini
Nelle grandi praterie, alle pendici della Grande Montagna, vivono tante piccole tribù di indiani che costruiscono archi e frecce per cacciare i bisonti, vivono in tenda e comunicano con segnali di fumo. Sono i Piedi scattanti, gli Occhi Profondi, le Grandi Braccia, le Menti astute, le Gambe danzanti e le Mani abili. Il grande capo Aquila Bianca Imponente ha convocato tutti per assegnare a ogni tribù un grande dono. Sapranno farne buon uso? Che cos’è questo dono? Perché l’ha conservato così a lungo? rnUna volta ricevuto il dono, Kondor Ribelle, ammaliata dalla proposta di Orso potente, abbandonerà il villaggio alla ricerca della felicità. Giungerà alla meta sognata, lontano da casa? E Bisonte fedele, che ha scelto di rimanere nella terra dei padri, saprà reagire con giustizia alla sua partenza? rnI bambini sono invitati a vivere quest’avventura ascoltando i consigli dello sciamano Tatanka, a costruire il proprio totem, entrare nel Sacro Cerchio e percepire la presenza del Grande Spirito che oltre al nome, può cambiare la vita. rnIl campo scuola ripercorre la parabola del Padre misericordioso per far comprendere che ogni indiano è proprio fratello, che si è parte di un grande popolo, il cui Capo perdona di cuore e accoglie a braccia aperte ogni volta che si fa ritorno alla sua casa. Propone obiettivi sia individuali che collettivi per offrire la possibilità di riflettere sulle proprie scelte, sulle capacità e sulle responsabilità all’interno di un ambiente cristiano. Offre agli animatori strumenti per animare il campo e attività per i ragazzi. Età di lettura: da 6 anni. -
«Lectio divina» su Lettera a Filemone e Lettera ai Colossesi
A Filemone e Ai Colossesi possono essere definite come due ""lettere brevi"""", tali perché determinate da una situazione molto particolare: uno schiavo fuggito dal padrone, nella prima; troppi nomi attorno a Gesù, nella seconda. Ne consegue una delimitazione netta del tema, una concentrazione efficace sull'essenziale. Nella Lettera a Filemone Paolo esprime il proprio pensiero sulla schiavitù in casa di un cristiano. Nella Lettera ai Colossesi dice che in Gesù abita la pienezza del divino e che non occorre mettergli accanto nulla di complementare. Il testo è frutto di un corso di lectio divina tenuto dall'autore a Camaldoli."" -
Lettera ai Galati. La nuova creazione
La Lettera ai Galati è sicuramente la più ""passionale"""" tra le epistole paoline. Contro alcuni predicatori, che non ritenevano sufficiente il battesimo per essere salvati, ma sostenevano che ad esso dovesse accompagnarsi necessariamente l'osservanza dei precetti della Legge di Mosè, Paolo si scaglia con violenza: sottolineando l'importanza di essere creature nuove in Cristo, egli ribadisce che solo in Lui ci è data la salvezza, perché Dio salva l'uomo attraverso il Figlio, senza bisogno di altro. Il volume prosegue la serie di """"letture semplici"""" delle Lettere di san Paolo. È strutturato in due parti: la prima offre il testo, nella versione italiana della CEI e nella versione greca originale; la seconda è dedicata al commento. L'intento dell'autore, che ha già sperimentato tali """"letture"""" con gruppi di laici, è quello di far accostare al pensiero di Paolo le persone che possiedono un bagaglio culturale abbastanza ricco - ad esempio le nozioni di lingua greca apprese negli anni del liceo o la preparazione conseguita presso le scuole diocesane di teologia per laici - ma al tempo stesso non affrontano un commento propriamente """"scientifico"""" al testo paolino."" -
«Lectio divina» su il Vangelo di Matteo. Vol. 3: I miracoli e il discorso missionario (cc. 8,1-10,42).
L'autore prosegue la lettura del Vangelo di Matteo e affronta con il metodo della lectio i capitoli dall'ottavo al decimo. Sono quelli relativi alla predicazione del Regno, con i dieci miracoli di Gesù e il discorso missionario ai discepoli. Innocenzo Gargano, monaco camaldolese, è maestro dello studentato generale camaldolese. Risiede a Roma nel monastero di San Gregorio al Celio, del quale è vicepriore. Professore straordinario di patrologia al Pontificio Istituto Orientale, insegna storia dell'esegesi dei Padri presso il Pontificio Istituto Biblico. -
«Lectio divina» su il Vangelo di Matteo. Vol. 5: «Coraggio, sono io!».
Il testo commentato appartiene a uno dei cinque grandi discorsi in cui Matteo struttura il suo Vangelo, il ""discorso ecclesiastico"""", nonché alla sezione narrativa che lo introduce. Non mancano eventi, episodi, miracoli, situazioni personali di Gesù e dei suoi discepoli sui quali Matteo sollecita la particolare attenzione dei lettori."" -
«Lectio divina» su il Vangelo di Matteo. Vol. 6: Israele non riconosce Gesù messia (cc. 19,1-22,46).
La sezione narrativa del Vangelo di Matteo che introduce il quinto discorso, quello escatologico, è ampia e densa di temi importanti: controversie e parabole con le quali l'evangelista si avvicina gradualmente al compimento della vita pubblica di Gesù, cioè alla sua passione, morte e risurrezione a Gerusalemme. Dai brani di controversia emergono temi teologici importanti, come quello del ripudio, della sequela e del primo comandamento della Legge; le parabole sono fortemente segnate dalla prospettiva escatologica. -
«Lectio divina» su il Vangelo di Matteo. Vol. 7: I «guai» e il discorso escatologico (cc. 23,1-25,46).
L'autore prosegue la lettura del Vangelo di Matteo. Con stile profetico e linguaggio da denuncia, l'evangelista mette in guardia la comunità dai rischi di un calo della tensione spirituale. I brani introducono il discorso escatologico, dedicato ai tempi ultimi. -
«Lectio divina» su il Vangelo di Marco. Vol. 1: «Inizio del Vangelo».
Quello di Marco è il Vangelo della 'buona notizia', che è Gesù Cristo, Figlio di Dio. L'autore precisa molto presto, nella sua narrazione, che questa informazione sull'identità di Gesù di Nazaret viene confermata da Dio stesso. Nel leggere il testo di Marco occorre non dimenticare che credente è non solo colui che l'ha scritto, ma credenti sono anche i destinatari di questo libro. -
«Lectio divina» su il Vangelo di Marco. Vol. 2: La parola come lampada (cc. 3,20-6,6).
L'autore prosegue la lettura del Vangelo di Marco. Dopo che fu arrestato Giovanni Battista, Gesù decise di dare inizio alla sua evangelizzazione. Convinto che il regno di Dio si debba rendere manifesto nell'accoglienza della Parola da parte del popolo di Israele, è a quest'ultimo che in primis egli si rivolge con segni efficaci di guarigione, di liberazione dagli spiriti impuri e soprattutto con la totale disponibilità del cuore, accumulando frequenti rifiuti. -
«Lectio divina» su il Vangelo di Marco. Vol. 3: «Non avevano pane» (cc. 6,6b-8,26).
E arriva il gesto. Cinquemila persone pendono dalla bocca di Gesù e osservano con trepidazione il movimento dei suoi occhi e delle sue mani. Attendono qualcosa di straordinario. Con cinque pani e due pesci tutti si saziano. E forse il messaggio sta qui: solo la condivisione produce sazietà, ma il presupposto è che i pani vengano spezzati e i pesci vengano distribuiti. La condivisione, paradossalmente, sazia chi offre il pane, ma anche chi lo riceve, non provoca umiliazione, ma stabilisce la pace nella fraternità ritrovata. -
«Lectio divina» su il Vangelo di Marco. Vol. 4: Dalla cananea al cieco di Gerico (cc. 8,27-10,52).
Il viaggio di Gesù verso Gerusalemme inizia con la guarigione della figlia della donna siro-fenicia e si conclude con una dichiarazione straordinaria di Gesù: ""Per questa tua parola, va': il demonio è uscito da tua figlia"""". La guarigione del cieco di Gerico, da dove incomincia la salita verso la città santa, si conclude in modo analogo: """"Va', la tua fede ti ha salvato"""". Là c'era la fede della cananea, qui c'è la fede di Bartimeo, figlio di Timeo, un giudeo. Siamo di fronte a una grande, eloquente inclusione: da una parte la forza della fede di una pagana e dall'altra la forza della fede di un giudeo."" -
«Lectio divina» su il Vangelo di Luca. Vol. 6: L'altro è un'opportunità (LC 17-18;20-21).
La lectio proposta nel volume approfondisce la parte del Vangelo di Luca che abbraccia gli ultimi capitoli prima del racconto della passione, morte e risurrezione di Gesù: ""Ho scelto di iniziare questo percorso con il capitolo 17 - spiega l'autore - per sottolineare che ci muoviamo con la consapevolezza di fare un cammino comunitario, quasi fossimo insieme una sorta di micro Chiesa in cui il progresso del singolo non è mai disgiunto dal progresso dell'intera comunità, come succede, o dovrebbe succedere, in ogni comunità religiosa o monastica""""."" -
Andare d'accordo. La collaborazione fra marito e moglie nell'educazione dei figli
Tutti i genitori affermano in linea di principio che una forte sintonia tra marito e moglie nell'educazione dei figli è assai desiderabile. Ciò diviene ancor più importante quando l'influsso educativo che accompagna la crescita dei figli è quasi esclusiva di uno solo dei partner. Nonostante le dichiarazioni d'intenti, questa collaborazione riesce tuttavia difficilmente ad attuarsi senza fatica, poiché gli ostacoli disseminati lungo il percorso sono numerosi. La capacità di diventare alleati si sviluppa per gradi, attraverso il superamento degli aspetti immaturi del rapporto di coppia, e rappresenta sempre un tentativo parziale di avvicinarsi a quel traguardo che realizza nello stesso tempo il bene dei figli e la possibilità di dare il meglio di sé come genitori. -
Il genitore equilibrato. Le paure e i bisogni che fanno sbagliare i genitori
Ogni genitore desidera essere un buon educatore e agire per il bene dei figli. Il solo fatto che lo voglia non garantisce che possieda tuttavia la capacità di farlo. Al di là delle intenzioni e della consapevolezza personale alcuni stili educativi possono essere motivati da ragioni riconducibili all'interesse del genitore, nelle sue innumerevoli sfumature psicologiche. Il testo propone una rassegna di alcuni dei più comuni tratti psicologici, che rappresentano altrettante difficoltà a lasciarsi guidare dal vero bene dei figli piuttosto che alle tendenze del proprio carattere. -
Fratelli e sorelle. Come incoraggiare i figli a essere fratelli
Il rapporto coi fratelli è spesso la prima palestra dove mettere alla prova la propria capacità di instaurare relazioni positive con gli altri. L'esperienza che ne deriva risulta fondamentale nella formazione del carattere e può successivamente influenzare gli atteggiamenti e la condotta personale in tutti i contesti di vita in cui le relazioni sono tendenzialmente paritarie come nel rapporto fra amici, tra colleghi di lavoro o all'interno della coppia. L'esperienza dimostra che, quando non si sviluppa serenamente, la dinamica affettiva tra fratelli e sorelle può configurarsi come continua contrapposizione o scivolare nell'ignorarsi reciproco. In questo contesto i genitori possono fare molto per favorire la ricchezza e la positività della fratellanza e della sorellanza, aiutando i figli a superare i molti ostacoli naturali - per lo più sentimenti di invidia e gelosia - che rendono difficile raggiungere questo traguardo. Nato dall'esperienza sul campo, il testo costituisce un valido contributo a sostegno della fatica di tutti i genitori che vogliono far riconoscere e apprezzare ai propri figli la fortuna di avere dei fratelli. -
Amare con tutto il cuore. Laboratorio di formazione affettiva. Vol. 1
L'amore costituisce il primo comandamento dell'essere cristiani, ma poter amare in pienezza è tanto desiderato quanto difficile. Saper amare è infatti il frutto di un cammino di maturazione lungo tutta la vita e l'esperienza quotidiana insegna che ben difficilmente si diviene capaci di amare senza un adeguato cammino di crescita. L'autore propone un itinerario già sperimentato fruttuosamente in più contesti, che vuole essere strumento utile per un laboratorio di crescita personale e comunitaria nella capacità di amare, di incarnare il dono della carità nella persona e nel gruppo. Il percorso è suddiviso in cinque tappe, a ciascuna delle quali viene riservato un fascicolo autonomo: 1. Chiamati; 2. Le relazioni; 3. Gli alleati; 4. I freni; 5. La crescita. Ogni tappa è costituita da un'introduzione, vari esercizi da fare personalmente e in gruppo, un apporto di chiarificazione teorica. Il lavoro è orientato a coinvolgere non solo il livello del capire e del fare, ma piuttosto del sentire e dell'essere. Il primo tratto del percorso è dedicato all'identità di sé, alla maturità e immaturità della persona. -
Amare con tutto il cuore. Laboratorio di formazione affettiva. Vol. 2: Le relazioni.
L'amore costituisce il primo comandamento dell'essere cristiani, ma poter amare in pienezza è tanto desiderato quanto difficile. Saper amare è infatti il frutto di un cammino di maturazione lungo tutta la vita e l'esperienza quotidiana insegna che ben difficilmente si diviene capaci di amare senza un adeguato cammino di crescita. L'autore propone un itinerario già sperimentato fruttuosamente in più contesti, che vuole essere strumento utile per un laboratorio di crescita personale e comunitaria nella capacità di amare, di incarnare il dono della carità nella concreta persona e nel gruppo. Il percorso è suddiviso in cinque tappe, a ciascuna delle quali viene riservato un fascicolo autonomo: 1. Chiamati; 2. Le relazioni; 3. Gli alleati; 4. I freni; 5. La crescita. Ogni tappa è costituita da un'introduzione, vari esercizi da fare personalmente e in gruppo, un apporto di chiarificazione teorica. Il lavoro è orientato a coinvolgere non solo il livello del capire e del fare, ma piuttosto del sentire e dell'essere. Il secondo tratto del percorso è dedicato alle strutture relazionali, nonché alle dinamiche di crescita o arresto delle proprie relazioni costruttive. -
Amare con tutto il cuore. Laboratorio di formazione affettiva. Vol. 3: Gli alleati.
L'amore costituisce il primo comandamento dell'essere cristiani, ma poter amare in pienezza è tanto desiderato quanto difficile. Saper amare è infatti il frutto di un cammino di maturazione lungo tutta la vita e l'esperienza quotidiana insegna che ben difficilmente si diviene capaci di amare senza un adeguato cammino di crescita. L'autore propone un itinerario già sperimentato fruttuosamente in più contesti, che vuole essere strumento utile per un laboratorio di crescita personale e comunitaria nella capacità di amare, di incarnare il dono della carità nella concreta persona e nel gruppo. Il percorso è suddiviso in cinque tappe, a ciascuna delle quali viene riservato un fascicolo autonomo: 1. Chiamati; 2. Le relazioni; 3. Gli alleati; 4. I freni; 5. La crescita. Ogni tappa è costituita da un'introduzione, vari esercizi da fare personalmente e in gruppo, un apporto di chiarificazione teorica. Il lavoro è orientato a coinvolgere non solo il livello del capire e del fare, ma piuttosto del sentire e dell'essere. Dopo aver preso in considerazione gli elementi costitutivi dell'identità di sé (vol. 1) e l'impianto delle proprie relazioni interpersonali (vol. 2), il terzo tratto del percorso è dedicato alla scelta dello stato di vita concreto per ogni persona, di una condizione di vita che fa prendere corpo alla capacità d'amare di ciascuno.