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Un bacio prima dell'alba
L'alba di un primo bacio, preludio del tempo bello che verrà. Due storie, due amori, due epoche diverse... Lele ha vent'anni ed è stato lasciato dalla fidanzata dopo tre anni. Decide di andare a trovare il nonno paterno, Raffaele, per raccontargli le sue paure per il futuro, ma anche il suo dolore per la fine del rapporto con Lorena. Il nonno lo ascolta e gli racconta una storia che non ha mai rivelato a nessuno. Ha lavorato come infermiere nel manicomio di Teramo. Qui, nel 1945, mentre finisce la guerra vengono ricoverati, quasi contemporaneamente, due giovani, Saverio e Crocifissa. La simpatia tra i due si trasforma presto in un sentimento più profondo. Tutti osteggiano il rapporto nato in un luogo di sofferenza e di alienazione, ma Raffaele prende a cuore i due giovani e li aiuta a scappare dal manicomio.il saggio di Loredana Petrone affronta le tematiche legate al periodo dell'adolescenza e dell'innamoramento. -
Pensieri in sosta. Conversazioni con mia figlia
«Un padre accompagna a scuola tutte le mattine sua figlia, iscritta alla prima media. I minuti trascorsi in macchina insieme a lei diventano preziosi. Per tre anni, nel parcheggio davanti all'entrata dell'istituto, i due si scambiano i pensieri in sosta raccolti, come perline di una collana, in questo breviario spirituale di pronto uso, adatto a piccoli e grandi, come una specie di guida interiore, bibliografia dell'anima, destinata agli uomini di buona volontà, quelli che rifuggono dagli schemi, non hanno timore di sporcarsi le mani e si giocano tutto in un tiro di dadi.» (dalla Prefazione di Eraldo Affinati) -
Giù le maschere
Ci sono migliaia di case famiglia sparse sul nostro territorio, migliaia di case che ospitano persone senza una famiglia. Sembra un triste gioco di parole e invece si tratta di una storia vera. Per me doveva essere una semplice trasferta, uno spettacolo di due ore in teatro per poi tornare a casa. Ma la vita ha i suoi semafori, dove spesso devi fermarti, proprio com'è successo a me. Ancora prima di entrare in teatro, mi sono dovuto affacciare nella vita di cinque ragazzi, ospiti di una di queste case: Amir, Rashid, Khaled, Ahmed e il Piccolo Prìncipe. Non so se sono stato io a entrare nelle loro vite o loro stessi che mi hanno fatto entrare, ma una cosa la so: avevano bisogno di me, di un ""artista socialmente utile"""" che gli tracciasse una nuova via da percorrere una volta fuori da quella """"casa non famiglia""""."" -
Il giorno in cui Signora Aria partì
«Ambientato in Calabria all'inizio degli anni Ottanta, ""Il giorno in cui Signora Aria partì"""" racconta la storia di una famiglia allo sbando, ed è, nel contempo, la storia di una formazione letteraria strampalata, come la definisce Luca, Io narrante del romanzo. La madre è andata via anni prima, lasciando lui e la sorellina Matilde nelle mani di un padre/marito che vive di espedienti, piccolo truffatore di provincia con velleità letterarie. Per farsi pagare un lavoro da un tipografo, infatti, gli commissiona mille copie di un suo libro scritto in gioventù, che poi caricherà su un'Ape per andare a venderlo porta a porta. Da qui una serie di avventure a tratti picaresche che porteranno padre e figlio in giro per la campagna e la periferia di Taurianova, paese dell'hinterland calabrese. Solo che Luca avrà il suo da fare con la sorellina, e con un'amica immaginaria che lei ha battezzato Signora Aria. Sarà lei a dispensare, pur nella sua invisibilità, attraverso la bocca innocente di Matilde, il giusto equilibrio e la giusta saggezza per affrontare quel momento per loro critico della vita» (dalla Prefazione di Domenico Calcaterra)."" -
Il viaggio di Mohammed
Mohamed è un ragazzo felice. Vive in Costa d'Avorio insieme ai genitori e ai tre fratelli. Un giorno il padre, poliziotto, viene ucciso nel corso di una manifestazione di protesta. È l'inizio di una nuova vita che vedrà disgregarsi la famiglia: le sorelline vengono rapite da uno zio, il fratello scappa, la madre si ritrova sola. Mohamed comincia un viaggio lungo e avventuroso che lo porterà fino alle coste dell'Italia. Si ammala di una gravissima malattia e viene accolto da una famiglia di Pescara. Comincia una strana e meravigliosa storia di amicizia tra due mondi lontani, due stili di vita differenti, due fedi religiose diverse che si incontrano e viaggiano sul treno della comprensione reciproca e del desiderio di volersi bene. Una storia come tante, una storia unica. -
Il giorno prima della pace
Tre donne che la guerra civile in Colombia non è riuscita a uccidere, nel corpo e nello spirito. La guerra civile in Colombia, ossia la guerra più lunga d'Occidente, s'è conclusa in sordina il 24 novembre 2016. Da tempo i media avevano smesso di parlarne. Eppure essa ha messo fine a una delle pagine più tragiche del Novecento, con 8,5 milioni di vittime, tra uccisi, sequestrati, torturati, orfani, sfollati. Tra i grandi sostenitori del processo di pace, Jorge Mario Bergoglio che, nel settembre 2017, si è recato nella nazione per aiutarla a compiere il primo passo nel percorso verso un futuro senza guerra. Il libro racconta questo momento in bilico tra conflitto e pace attraverso le voci di tre sopravvissute. Tre donne che la guerra non è riuscita a uccidere, nel corpo e nello spirito. È la forza vitale a unirle al di là di vicende e barricate su cui la brutalità del conflitto le ha collocate. Quella forza che le fa camminare, ferite e sanguinanti, a passi piccoli ma ostinati, verso il domani. -
La libertà oltre il male. Discussione con Piero Coda ed Emanuele Severino
La filosofia e la teologia hanno sempre dialogato, anche là dove la loro distanza poteva sembrare insormontabile. Già Aristotele, infatti, aveva compreso che ogni vera metafisica e ogni vera ontologia sono, in quanto tali, ""teo-logia"""". Di più: teologia e filosofia non possono evitare il dialogo, neppure oggi, pur con statuti e categorie mutate, pur in contesti sempre più complessi. Nei frequenti e interessanti confronti tra filosofi e teologi è però incombente il rischio di un equivoco radicale, frutto di una reciproca richiesta """"impossibile"""": che il teologo si trovi a dover giustificare la propria fede e il proprio Dio, e il filosofo a riconoscere l'insufficiente credibilità del proprio Assoluto. Come fare? La via scelta dal filosofo Emanuele Severino e dal teologo Piero Coda (via il """"terzo"""", Massimo Donà) è quella in cui la filosofia e la teologia sono condotte alle loro ultime possibilità, e così messe in gioco in una reale dinamica dialogica, senza che nessuno dei dialoganti debba rinunciare allo specifico della propria inclinazione riflessiva."" -
Fenomenologia della sequela
In un passaggio epocale per la storia della Chiesa, il presbiterato sfugge ad analisi facili e scontate. Oscillando tra tradizione e innovamento, immerso in una società secolarizzata, appare evidente che se il presbitero non resta innestato in Cristo - origine, fonte, guida del suo stesso esistere - e alla Chiesa in missione, la sua vocazione gli apparirà sempre più assurda, banale, solitaria. La riflessione teologico-fenomenologica condotta in queste pagine rilegge e ripensa la vocazione del presbitero alla sequela, a partire da un contesto comunionale: solo nella dimensione ecclesiale infatti la missione del prete - il suo essere al servizio dell'Altro, degli altri - può esprimere appieno il suo profondo significato. -
Il ritmo trinitario della verità. La teologia di Ireneo di Lione
Negli ultimi decenni è apparso un numero consistente di studi sul pensiero di Ireneo di Lione, vescovo attivo nella seconda metà del II secolo, quando i cristiani sono sfidati a esplicitare la loro fede di fronte alle deviazioni delle dottrine gnostiche; il Padre della Chiesa risponde cercando di offrire una comprensione della fede vissuta e facendo così nascere, di fatto, la teologia cristiana. La presente ricerca, collocandosi con una sicura nota di originalità nel contesto degli studi consacrati a questa figura di teologo, mette in luce l'intuizione di Ireneo del ritmo intrinsecamente trinitario della rivelazione cristiana e, di conseguenza, della forma specifica della fede e della teologia che da essa nasce e di essa si nutre. La verità cristiana, nella prospettiva di Ireneo, è trinitaria in ogni sua dimensione: non solo la rivelazione di Dio, ma anche la storia dell'uomo è segnata dal dinamismo del rapporto fra Padre, Figlio e Spirito. Nella sua impostazione teologica, i due poli della rivelazione di Dio da una parte, e dell'uomo che progressivamente realizza il disegno originario secondo il quale è stato creato dall'altra, si richiamano continuamente. Ireneo ci riporta alle origini della teologia e del pensare cristiano, indicando loro la verità e la misura del suo accogliere ed esprimere in forma trinitaria la verità trinitaria, e dischiudendo così l'orizzonte teologico decisivo. -
Per un discernimento cristiano sull'Islam. Storia e teologia
La teologia delle religioni si configura sempre di più come l'articolazione strutturata della riflessione credente dei cristiani sul fronte delle religioni, che cerca di rispondere alle domande che la presenza di esse pone alla fede nella sua militanza critica. A ciò concorre il procedimento di comparazione, che non si ferma a una fenomenologia puramente descrittiva, ma cerca un'intelligenza credente delle omologie e delle differenze. A tale svolgimento tuttavia manca un passo ulteriore, ovvero la considerazione formalmente ""teologica"""" di ogni singola religione: una sfida e al tempo stesso un inestricabile nodo teologico. Si tratta quindi di intraprendere un'opera di """"discernimento"""" volta a verificare le condizioni di approccio teologico alla religione presa di volta in volta in considerazione. In riferimento all'islam - ma ciò può essere detto analogamente in rapporto ad altre religioni - il discernimento cristiano chiede se """"ci sono categorialità bibliche o biblioco-teologiche capaci di tradurre per il cristiano la realtà e il senso religioso del fenomeno islamico """"; temi, questi, oggi più che mai di stringente attualità. Gli studi raccolti nel presente volume delineano la questione delle condizioni di discernimento cristiano dell'islam sviluppando un percorso che va da un inquadramento ermeneutico generale ad un tentativo di sistemazione del rapporto tra teologia e islam."" -
Sant'Agostino e la teologia trinitaria del XX secolo
La teologia trinitaria, in seguito al Concilio Vaticano II e al dibattito teologico che questo evento ha suscitato, ha conosciuto nel XX secolo sviluppi significativi. Tale rinnovamento si è soprattutto delineato in corrispondenza del ripristino o della riconsiderazione delle fonti bibliche e patristiche. In questo ambito un posto di rilievo spetta sicuramente al ""De Trinitate"""" di sant'Agostino. Il presente lavoro intende valutare il rapporto tra l'opera agostiniana e la teologia del XX secolo. Nella prima parte si evidenziano le diverse interpretazioni che sono state date del pensiero trinitario dell'Ipponate. Nella seconda parte l'Autore dimostra come i contenuti agostiniani, se correttamente compresi, rappresentino un sicuro riferimento nell'approfondimento di quelle tematiche che sono proprie dell'attuale ricerca teologica e conservino un valore e un'attualità perenni."" -
I nostri sensi illumina. Coscienza, affetti e sensi spirituali
La riduzione del sapere a tecnica, delle relazioni a scambio economico e della ragione a freddo distacco calcolatorio ha gettato l'uomo contemporaneo in un mondo estraneo, inospitale, nel quale i sensi sono come anestetizzati, atrofizzati. La via d'uscita sta in una nuova ""spiritualità del sensibile"""" nella quale il cristianesimo - che è annuncio della vicenda storica del Figlio che si fa compimento del legame tra la trascendenza di Dio e la concretezza della sua creazione - mostra come il mondo può tornare a essere percepito e riconosciuto come lo spazio abitabile di un Logos comune."" -
L' autocoscienza di Gesù. In tutto simile a noi eccetto il peccato
La riflessione teologica moderna è attraversata da un costante interrogativo: come si rapporta, nell'unica persona umano-divina di Gesù Cristo, la coscienza dell'uomo Gesù con la coscienza della sua figliolanza divina? Di fronte al problema, lo studio di Salvadori non raccoglie e non combina insieme le singole asserzioni o gli argomenti attinenti al tema, piuttosto illustra, fin nelle loro ultime conseguenze, alcuni grandi progetti cristologici d'insieme. Uno studio che propone una sintesi nuova della questione. -
Il tempo della Chiesa secondo Agostino. Seguire e rimanere in attesa. La felicità in speranza
Se l'inizio della fede è opera del Signore, sant'Agostino descrive anche come si rimane in questo inizio. Qui le parole chiave sono quelle contenute nel sottotitolo: seguire e rimanere in attesa. E la figura che le rappresenta è Giovanni, il discepolo più amato. Giovanni rappresenta chi attende di essere amato, e rimane per grazia e non per sforzo in questa attesa. In lui appare evidente che ""e non si è prima amati (cf. 1 Gv 4, 19) non si può né amare né seguire"""". In lui si rinnova in ogni istante l'attesa dei gesti del Signore, l'attesa di quei nuovi inizi nei quali la libertà aderisce alla grazia """"per il piacere da cui è attratta""""."" -
La sacra Bibbia
Il fascino della ""Parola"""" che continua ad attirare generazioni che hanno colto la distanza che le separa dalle altre parole umane, fascino che continua ad esercitare anche al di fuori del mondo cristiano. Con testo e note dell'edizione della CEI - U.E.L.C.I., l'edizione Città Nuova si caratterizza per una impaginazione più ariosa e per una maggiore leggibilità."" -
Il digiuno
In tutte le religioni e culture la disciplina del digiuno è ampiamente conosciuta e praticata con molteplici finalità. E il cristianesimo? Per noi cattolici e occidentali di oggi, il digiuno è una realtà che dice poco alla nostra vita. Eppure nella bimillenaria tradizione del Cristianesimo tale pratica è sempre stata considerata un elemento fondamentale del cammino di fede vissuta con grande impegno e rigore. Che cosa ha insegnato Gesù a riguardo? E gli apostoli e i primi cristiani digiunavano? Come si sono espressi su questo argomento i Padri della Chiesa? E più in generale, qual è il ruolo dell'alimentazione nella visione cristiana della vita? -
Il cuore di Taizé. Cento pagine di frère Roger Schutz
Il forte carisma personale è senza dubbio l'elemento che viene subito in mente quando si pensa a Roger Schutz, il priore della famosa comunità ecumenica di Taizé; un carisma che ha portato questo piccolo villaggio della Borgogna a diventare un luogo-simbolo che continua a essere il punto di convergenza di milioni di giovani in cerca di un incontro più autentico con la fede cristiana ed il centro propulsivo di un fecondo dialogo interreligioso, fondato sull'amore evangelico: ""Ama il tuo prossimo qualunque ne sia la visione religiosa o ideologica. Non rassegnarti mai allo scandalo della separazione fra cristiani che professano così facilmente l'amore del prossimo, ma rimangono divisi. Abbi la passione dell'unità del Corpo di Cristo"""". L'antologia di pensieri, che qui si pubblica, non è che una piccola testimonianza di un'affascinante avventura spirituale, quale è stata quella di Roger Schutz, che ha avuto come stella polare l'amore di Cristo e dei fratelli, secondo il più genuino dettato evangelico."" -
Tre misteri di misericordia. Immacolata Concezione, Presentazione, Annunciazione
Maria è pura creatura. Fin dall'inizio è completamente avvolta dalla misericordia. Tutta la sua vita non smette di ricevere in pienezza la misericordia del Padre. Maria ci è donata come Madre, donata perché viviamo lo stesso suo mistero. Se comprendiamo come Maria è questa misericordia del Padre personificata per noi, avremo in qualche modo la chiave per penetrare in tutte le misericordie del Padre e viverne. Non si può vivere della misericordia del Padre in modo totale e pieno se non si vive in Maria, se non si realizza una piena intimità con lei. Essa è la via regale che porta all'efficace comprensione del dono di Dio. -
L' amore reciproco
Al cuore dell'antropologia cristiana, la dinamica vitale dell'amore evangelico. ""Amatevi gli uni gli altri come ho amato voi"""" (Gv 13,34-15,12): il comandamento nuovo di Gesù, riscoperto nella sua eterna attualità da Chiara Lubich, diventa, nella spiritualità del Movimento dei focolari, la chiave di volta per un rinnovamento profondo nel vivere il Cristianesimo. In piena sintonia con quello che sarà il messaggio di comunione del Concilio Vaticano II, Chiara Lubich vede infatti nel comandamento dell'amore reciproco il cuore dell'antropologia cristiana. Attraverso scritti, pagine di diario, brani di conferenze la Lubich ne espone la dinamica vitale, la fondatezza, le difficoltà nel viverlo. E lo annuncia a tanti, cristiani e non cristiani, gruppi e popoli, come """"la grande rivoluzione che siamo chiamati ad offrire oggi al mondo intero""""."" -
L' unità
Punto fondante della spiritualità di comunione. L'unità testimonianza della presenza di Dio nella comunità cristiana. L'unità è costitutiva dell'identità della Chiesa, la quale dal Concilio Vaticano II è definita ""il segno e lo strumento dell'intima unione con Dio e dell'unità di tutto il genere umano""""(LG 1). L'unità ne è dunque l'aspirazione più profonda e la sua stessa testimonianza. Allo stesso modo, se c'è una parola che caratterizza il carisma di Chiara Lubich questa è proprio """"unità"""". Poco più che ventenne, ella attinge dalla Scrittura e ne fa il suo programma di vita. I testi della Lubich contenuti in questa antologia vanno infatti alle origini della sua comprensione e della sua esperienza del mistero dell'unità, indissociabile per lei dal mistero della Trinità. All'interno di tale visione, l'unità non è solo ecclesiale, ma un progetto che si traduce nella """"fraternità universale"""" e riguarda ogni essere umano.""