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Meditazioni sullo Spirito Santo
«Quando lo Spirito Santo si mostra, le cose si trasformano in schegge d'amore donate all'uomo per la sua redenzione e per la vita nella luce». Dieci meditazioni scritte per celebrare lo Spirito Santo, per tentare di coglierne le manifestazioni, che avvengono attraverso due movimenti, uno centripeto, che ci attira nell'intimo, e ci porta a chiudere le imposte della nostra stanza interiore, ad ascoltare la Sua voce a vivere le sue gioie, e uno centrifugo, che ci spinge verso il fratello, ad amarlo nei suoi bisogni concreti, ad accostarci alle sue sofferenze. -
Gli angeli
Gli angeli - sconosciuti ai più, mito naïf per altri, archetipi, messaggeri, custodi - sono ""tornati di moda"""": si dedicano a loro trasmissioni televisive, pubblicazioni pseudo-scientifiche, convegni e film. Ma la Bibbia cosa dice di loro? Karl Hermann Schelkle, per anni professore di Teologia del Nuovo Testamento all'Università cattolica di Tübingen, passa in rassegna, dalla Genesi all'Apocalisse, la Scrittura. Un libro semplice e dallo stile asciutto, scritto con grande maestria ed equilibrio, per saperne qualcosa di più sulle radici della fede cristiana negli angeli."" -
Il segreto della gioia
Nella società sempre più materialista la gioia è divenuta, per molti, sinonimo di godimento e di piacere personale. Tutt'altra cosa è la gioia, profonda e duratura, alla quale aspiriamo. Quella gioia che niente e nessuno potrà sottrarci e nessun avvenimento - qualunque esso sia - potrà ostacolare. Attraverso alcuni pensieri semplici e concreti, l'autrice ci dona il gusto della vera gioia, frutto dello Spirito Santo e ci ""mette in guardia"""" su quegli ostacoli che potrebbero frenarci nel farne esperienza."" -
La domenica
La domenica: da secoli e ancor oggi questo giorno è solennemente atteso e festeggiato come ""giorno del Signore"""". La società contemporanea con i suoi ritmi frenetici sembra non lasciare spazio alla riflessione, alla preghiera e al riposo che lo caratterizzano. Che cosa ha significato e ancora significa per gli uomini di ieri e di oggi la domenica? Dove si incontra il suo reale valore? È necessaria nell'economia della salvezza? Il presente volume intende rispondere a queste e ad altre domande per vivere la domenica nel suo senso più profondo."" -
Non sia turbato il vostro cuore
Essere felici è il desiderio più profondo di ogni essere umano poiché aspiriamo alla felicità come regola di vita. Ma la paura può essere un ostacolo a tal punto, a volte, da ""paralizzarci"""". """"Non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete..."""" sono le parole con le quali Gesù ci rassicura sull'amore onnipresente e personale di Dio per ciascuno di noi. Proprio attingendo alle parole evangeliche l'Autore aiuta il lettore a scoprire in Dio la sorgente della vera pace, l'aiuto per superare le piccole e grandi paure quotidiane."" -
Perché sono cristiano. Il cristianesimo e le altre religioni
Nell'epoca della globalizzazione e delle società multiculturali, il dialogo interreligioso è divenuto una priorità. Ma su quali basi si fonda e qual è il suo scopo? A quali condizioni è possibile e con quali caratteristiche affinché sia rispettoso dell'identità propria e altrui? Come un cristiano deve porsi in questo contesto? Nello spirito dell'incontro interreligioso promosso da Giovanni Paolo II, l'Autore propone alcune riflessioni per un incontro rispettoso e fecondo tra il Cristianesimo, le altre grandi religioni e la cultura contemporanea. -
La bellezza
Sant'Agostino ha esordito nella sua attività di scrittore con un'opera sulla bellezza dal titolo ""La bellezza e la convenienza"""". Sentiva profondamente questo argomento che ha trattato sotto vari aspetti, fino ad esplorare la bellezza in Cristo, sorgente della bellezza interiore ed esteriore di ogni uomo."" -
La croce
Consapevole della centralità della croce nel disegno salvifico di Dio sull'umanità e della straordinaria molteplicità di rimandi a essa nell'Antico e nel Nuovo Testamento, Agostino si impegna nella sua interpretazione e meditazione lungo tutto l'arco della vita come confermano i numerosi riferimenti alla croce di Cristo, disseminati in tutta l'ampia produzione dell'Ipponate. Ciò che Agostino intende evidenziare è che la scelta di Gesù di portare la croce sulla quale verrà messo a morte è una lucida indicazione su cosa debba significare la vita cristiana. -
Discorsi sulla Quaresima
Per sant'Agostino la Quaresima è il simbolo della vita dell'uomo. Tutta la nostra esistenza è una prova, una Quaresima, affinché, purificati, possiamo vivere una Pasqua eterna. I quaranta giorni che precedono la Resurrezione sono perciò occasione di meditazione e preghiera, di rinnovamento, di digiuno inteso come strumento di purificazione interiore, di silenzio e dialogo con Dio. In questo cammino l'uomo non è solo. Nei ventiquattro Sermoni qui raccolti il costante richiamo alla Chiesa, spinge Agostino a ricordare ai suoi diocesani che la penitenza quaresimale ha carattere comunitario; se la comunità ecclesiale è simile ad un corpo, le sue membra unite e collegate nel bene e nel male devono incoraggiarsi ed essere di esempio gli uni per gli altri. La raccolta è preceduta da un'ampia e illuminante introduzione. -
Il Cristo totale
Cosa intende Agostino con l'espressione Cristo totale? L'Ipponate indica Cristo come Capo del Corpo ecclesiale, orientando l'attenzione sulla dinamicità del Verbo che, come Capo, genera, nel tempo, un Corpo con il quale costituisce una realtà unitaria. Questo Cristo è totale perché contiene l'autore della missione salvifica, lo stesso Redentore, e il suo frutto, l'umanità redenta. Pertanto, per Cristo totale, si intende il Capo e il Corpo, il Cristo e la Chiesa nella molteplicità delle sue membra, in una unione profonda e misterica. L'introduzione costituisce un'ottima guida alla lettura dei passi agostiniani, prevalentemente tratti dai Discorsi, i Salmi e il Commento al Vangelo di Giovanni. -
La Pasqua
Agostino ha svolto la sua missione di pastore di anime per trentanove anni. Trattandosi di una ricorrenza annuale, ha predicato la Pasqua per altrettante volte. Di questi discorsi ne sono rimasti una trentina, che il curatore ha qui raccolto. Sono scritti che mettono in luce Agostino come consumato catechista, dove la competenza dottrinale e il raro tratto psicologico si sposano con un linguaggio adatto all'uditorio. La sua predicazione è prettamente teologica, impegnata a far capire al popolo il mistero cristiano, servendosi di immagini, esempi che i fedeli possono capire. La teologia è per lui scienza legata alla storia dell'uomo, deve parlare all'uomo, convivere con lui. La raccolta è preceduta da un'ampia introduzione, ottima guida alla lettura del testo. -
Spiritualità di comunione e dialogo interreligioso. L'esperienza di Chiara Lubich e del movimento dei Focolari
In una società globalizzata dove negli skyline delle metropoli si affiancano profili di chiese, moschee, templi ebraici, buddisti o induisti, più che in passato l'incontro con il diverso rappresenta una sfida decisiva e il dialogo interreligioso costituisce una realtà attualissima. All'interno della cristianità e della Chiesa cattolica, il contributo importante, reale e al tempo stesso ""profetico"""", dall'esperienza di Chiara Lubich e del Movimento da lei fondato."" -
Preti in un mondo che cambia
Disorientato, isolato, poco valorizzato, talvolta emarginato. È lo ""stato d'animo"""" di tanti preti di oggi. È la conseguenza di una situazione sociale, culturale ed ecclesiale di crisi che spinge a ripensare il modello di Chiesa e, all'interno di questa, del prete come essere in relazione con Dio, con la Chiesa come suo popolo, con tutti gli uomini e le donne di oggi."" -
Simone Weil. Una mistica sulla soglia
Fin da molto giovane la Weil scriveva che il santo si distingue perché non vuole essere separato dai dolori e dalle sofferenze dei suoi contemporanei, ma desidera partecipare a essi con pienezza. Come mostra la teologa brasiliana, è proprio l'atteggiamento mistico che qualifica lo sguardo attento e il percorso esistenziale di Simone Weil; come altre mistiche contemporanee la Weil è interprete di una sensibilità che cerca l'esperienza diretta con il mistero della Realtà ultima e insieme un universalismo capace di abbracciare l'intera umanità. Nel desiderio di essere in comunione con il dolore dell'altro, la pensatrice trova il possibile contatto con il divino che, nella persona del mistico, va incontro al dolore umano. Così facendo, la pensatrice, filosofa e mistica, passa dall'intimo contatto con il divino alla ""piazza pubblica"""", in cui sono in gioco destini umani e si soffrono i dolori e i conflitti di una umanità ancora non riconciliata, per ritornare quindi al Dio che sta sotto le cose e in ogni avvenimento."" -
Chiara Lubich. Città mondo. Catalogo della mostra (Trento, 7 dicembre 2019-7 dicembre 2020). Ediz. italiana e inglese
Un progetto promosso dalla Fondazione Museo storico del Trentino e dal Centro Chiara Lubich. -
Una spiritualità per l'unità dei cristiani. Pensieri scelti
La spiritualità dei Focolari nel dialogo con gli appartenenti alle varie chiese cristiane. Nel 1961, ancora prima del Concilio Vaticano II, Chiara Lubich fonda a Roma il Centro ""Uno"""" per l'unità dei cristiani, con lo scopo di svegliare nei cristiani il desiderio dell'unità. Vede chiaramente che la messa in pratica del Comandamento nuovo di Gesù (Gv 13,34) è una strada idonea per ricomporre la piena comunione tra le Chiese. L'impegno della Lubich per questa causa rimane costante fino alla fine della sua vita e diventa uno degli scopi specifici del Movimento dei focolari. Poco prima della sua morte le viene conferito il dottorato Honoris Causa in teologia dalla Liverpool Hope University per il suo contributo """"nel riunire in modo ecumenico cristiani di tutte le denominazioni"""". Questo libro riporta alcuni dei suoi discorsi ed alcuni spunti in dialogo in cui esplicita il suo pensiero al riguardo. I testi sono introdotti da persone appartenenti a varie Chiese, che hanno fatta propria la spiritualità dell'unità. La prefazione è del Card. Kurt Koch, Presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani (Roma) e la postfazione del Rev. Olav F. Tveit, Segretario Generale del Consiglio ecumenico delle Chiese (Ginevra). L'introduzione è di Maria Voce, Presidente del Movimento dei Focolari."" -
L' amore vince tutto. Centenario di Chiara Lubich Trento
«Il 2020 ha segnato i cento anni dalla nascita di Chiara Lubich, fondatrice dei Focolari e figura carismatica del XX secolo che, con il suo pensiero e la sua azione in favore della fraternità e della pace, ha lasciato un'eredità diffusa in tutto il mondo. ""Celebrare per incontrare"""" è il leit motiv scelto per questo centenario, un'occasione straordinaria non tanto per celebrare Chiara, ma per incontrarla, per scoprire l'attualità del suo pensiero e della sua testimonianza di vita. Per incontrarla viva, grazie alle numerose iniziative ed eventi in tutto il mondo, viva nel grande movimento di popolo che lei ha fondato, nelle centinaia di migliaia di persone che si spendono per un mondo più unito e in pace, nei movimenti economici, politici e culturali nati dalla sua spiritualità, come l'Economia di Comunione, il Movimento Politico per l'Unità o l'Istituto Universitario Sophia; nelle centinaia di progetti sociali, ambientali e umanitari che contribuiscono a un mondo più fraterno e giusto. """"Il messaggio che Chiara ha lasciato a tutti noi - sottolineava Maria Voce, Emmaus, presidente in quel momento del Movimento dei Focolari - è un messaggio di fraternità, un messaggio di unità, un messaggio di comunione. Lei lo ha vissuto in prima persona tessendo contatti con tutte le persone che ha incontrato nei tanti viaggi che ha fatto nel mondo senza lasciarsi fermare da nessuna differenza, andando a incontrare le persone più varie, diverse da lei per cultura, per religione, per etnia, perché era convinta, fin dall'inizio, fin dalla prima scintilla ispiratrice della sua opera, che Dio è Padre di tutti e tutti siamo fratelli. La fraternità universale è oggi un messaggio ancora più importante che ai tempi in cui nasceva Chiara, a motivo di tutte le correnti di particolarismi, di divisioni, per i muri che si ergono, le frontiere che si cerca di costruire. E che invece noi cerchiamo di abbattere e siamo convinti che si possano abbattere. Che l'anno del Centenario serva per questo.""""..»"" -
La teologia delle religioni. Oltre l'istanza apologetica
Il volume sottolinea l'importanza di una teologia delle religioni e del dialogo interreligioso che abbia una qualità peculiarmente ""cristiana"""", studiando il problema del rapporto tra cristianesimo e religioni a partire dall'identità del cristianesimo stesso, colta in relazione con le religioni. I lavori condotti dal Dipartimento di teologia delle religioni della Facoltà Teologia di Sicilia si collocano nella prospettiva della riflessione epistemologica e si sono sviluppati in forza della ricerca biblica, della riflessione filosofica, e dal confronto con la fenomenologia delle religioni e l'islamologia."" -
L' autocoscienza della Chiesa. Paolo VI nel Concilio
Un'ecclesiologia alla luce delle Spirito Santo, nei discorsi e nelle omelie del pontificato di Paolo VI. La figura e il pensiero di Paolo VI si fa interprete di un'ecclesiologia alla luce dello Spirito Santo i cui pieni sviluppi appartengono al post Concilio Vaticano II. Il saggio parte dalle allocuzioni e discorsi pronunciati da Paolo VI nei periodi II-IV del Vaticano II; viene data poi qualche esemplificazione del rapporto Chiesa-Spirito in alcuni suoi documenti. Vengono esaminati quindi i discorsi e le omelie dettate in occasione o in prossimità della Pentecoste nei diciassette anni del suo pontificato; in particolare, l'indagine viene ristretta all'enciclica ""Ecclesiam Suam"""", alla Solenne professione di fede, alla Costituzione Apostolica """"Divinae consortium naturae"""" e all'Esortazione """"Gaudete in Domino""""."" -
L' Uomo tra verità e progetto. Metamorfosi dell'antropologico e permanenza dell'umano
La «questione antropologica» costituisce un autentico snodo attorno alla quale è invitata a riorganizzarsi la riflessione sull'umano. Essa ha guadagnato spazio all'interno del dibattito pubblico negli ultimi decenni, perché si avverte la necessità di operare un discernimento sui fenomeni sociali e culturali attuali e sulle sfide che essi pongono alla definizione dell'umano, nel quadro dei mutamenti paradigmatici che ne definiscono ambiti, procedure e prospettive, specialmente in relazione alle istanze provenienti dai saperi scientifici contemporanei. S'impone allora l'istruzione di un'«antropologia fondamentale» che «dica» la grammatica dell'umano, eviti riduzionismi sia sul versante naturalistico sia su quello artificiale, e riconsideri la relazione costitutiva delle diverse dimensioni dell'umano secondo un'antropologia interale che declina l'essere personale dell'uomo nella compiutezza delle sue molteplici articolazioni.