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Di pancia e di testa
Gemma trascorre la vita sballottata tra una madre caparbia, silenziosa e razionale e un padre imperativo, impulsivo e passionale. La sua storia si snoda così, accontentando ora un istinto coraggioso e anticonformista, ora una testa disciplinata e rigorosa. Quando poi, compiuto il grosso del cammino, si ritrova da sola, con due figli adolescenti, un bel po' di ferite e più nessuno a limitare il suo mondo emotivo, in lei affiora un sentire più indomito, autentico e ancora dannatamente vivo. Tra nuove consapevolezze e un pizzico di ironia si alternano lavoro, figli e amori in una storia di eros, thanatos e spiritualità dove affidarsi al destino, incentivandolo anche un po', è la chiave per danzare con la vita. -
Pensiero stupendo
Questo romanzo al femminile porta sulle pagine donne alle prese con la propria formazione sentimentale. Donne intraprendenti, coraggiose, che amano e devono passare attraverso una serie di relazioni per capire davvero chi sono e ciò di cui - forse - hanno bisogno. È la storia di Nanà, del suo candore, della sua semplicità, della sua inguaribile fiducia, della scoperta del suo corpo e di emozioni mai provate prima, nonché del rapporto profondo che la lega alla madre Lucia, alla sorella Vittoria e alla zia Elena. Tre figure forti, tre nature differenti da esplorare nelle certezze e fragilità delle rispettive esperienze di vita. Il primo amore, incontrato dopo la perdita del padre, proietta Nanà in una nuova dimensione in cui dovrà misurarsi ancor di più con i conflitti che segnano la fine dell'adolescenza. Per la ragazza è tempo di crescere, di cercare nuovi luoghi del cuore lontana da casa e abbracciare la magia di Parigi, ma senza recidere i contatti con il proprio passato. -
Sa'id. La risposta sei tu
In un periodo storico in cui riuscire ad avere un figlio è diventata una difficile conquista, in molti casi utopia, Chiara si trova ad affrontare vicissitudini ed eventi personali che la portano a rinunciare al sogno della maternità: un matrimonio perfetto nel quale si sente sempre più stretta, un'indole libera, la curiosità verso il mondo e l'impegno ambientale e politico, l'avvicinamento a Medjugorje, fino all'incontro che le stravolge la vita. Oltrepassando la disperazione generata da questo senso di ingiustizia, Chiara scopre che quell'amore che ha cercato invano per anni è lì ad aspettarla. -
Calinifta
Calinifta è una città immaginaria del Meridione ed è lo sfondo che accoglie diversi personaggi le cui vite s'intrecciano in modo casuale; immersi in una storia corale dove una sorta di realismo sfrontato e allucinato emerge dal vissuto interiore, sono lucidamente analizzati grazie a uno stile asciutto e imparziale. Thomas Nùcridia ha trent'anni e risente ancora dell'abbandono da parte della madre. Don Giuseppe invece è un prete dedito all'alcol e deve fare i conti con la propria coscienza per un passato ambiguo e oscuro che lentamente emergerà dalla sua intemperanza. Infine, ci sono Luigi e Roberto, due amici di mezza età che lavorano per il Comune; ecco che da due figure semplici e apparentemente insignificanti affiorerà la banalità di un male che li condurrà a riflettere sulla precarietà della vita nell'affrontare un inconscio assopito ma sempre pronto a tornare a galla. -
Il delitto del casolare. Le indagini di Rocco Amato
Rocco Amato è un giornalista di provincia che torna a lavorare nella sua città natale, Corissano. Mette su una redazione, ingaggia due persone che più che colleghi si dimostreranno veri amici, e inizia a scrivere di cronaca nera e giudiziaria. Ben presto si distingue per il suo fiuto e per le sue capacità investigative, che gli fanno conquistare, nell'ambiente giornalistico e giudiziario locale, il nomignolo di ""bracco"""". Rocco, grazie alla sua vasta rete di informatori, viene a conoscenza della scomparsa di Martina Giordano, giovane e attraente insegnante di Lettere. Si mette sulle sue tracce per scrivere un bel pezzo da pubblicare in prima pagina, ma ben presto ne viene ritrovato il cadavere. Inizia così l'indagine vera e propria, nella quale Rocco Amato dovrà dimostrare che anche un giornalista può diventare un investigatore."" -
Persone per bene
È l'alba. Nei pressi del porto di Pescara, un pescatore rinviene, disteso sull'asfalto, il cadavere di una studentessa di Lettere, Isabella Mancini. La famiglia è sconvolta e la città chiede risposte. A indagare sul caso, nella cornice della riviera adriatica, è Gabriele Faieta, vicequestore abruzzese, tornato nella sua terra dopo alcuni anni di servizio a Roma e una delusione sentimentale alle spalle. Gabriele è giovane, impulsivo, permaloso e anche un po' vanitoso, ma dal cuore buono. Ama il rock, soprattutto quello britannico e americano. Se non fosse entrato in polizia, si sarebbe dedicato alla carriera di musicista professionista: suonare la chitarra, per lui, è la migliore terapia contro ogni tipo di problema. Come nella musica, anche nel lavoro Gabriele non si definisce un virtuoso, ma piuttosto un istintivo. Uno che suona quelle poche note giuste che possono risolvere un concerto e, a volte, persino un caso. -
Fa sempre 11
È davvero possibile cambiare vita e dare un taglio netto al passato? Chiara a quarant'anni suonati pensa di sì, quindi abbandona Roma, la sua famiglia e un lavoro da giornalista in cui non si riconosce più. Per ricominciare da capo sceglie un paesino di montagna dove trova impiego come receptionist in un albergo e una casa dal panorama mozzafiato, nonché due persone che diventano per lei fondamentali: Monica, una milanese divorziata in fuga dai sensi di colpa, e Adele, una montanara ruvida ma molto materna. La nuova identità, però, porta con sé pure i tanti rimorsi lasciati alle spalle, facendo sentire Chiara una donna senza più punti di riferimento. Finché una minaccia arriverà anche su quei monti isolati: un incontro casuale e uno strano incidente d'auto le faranno capire che non si può fuggire dal proprio passato, non importa quanto lontano si provi a scappare. -
Creta
Le creature che si muovono in ""Creta"""", intesa come isola e argilla, sono esseri predestinati e plasmabili, proprio come Thea, la giovane protagonista che, tra sospensioni, inquietudini e coincidenze fatali, ricerca normalità e amore, muovendosi in spazi fantastici eppure così vicini all'intimità comune. Tra una assolata Sardegna e una grigia Scozia, si dipanano le storie popolate da personaggi borderline che aprono squarci sulle loro vite: la madre Florinda, che non ha mai compreso e accettato la figlia, il padre Aldo, che a suo modo aiuterà Thea a ritrovarsi mentre un vago ricordo comincerà ad affiorare, sollevando un atroce sospetto nei confronti del professor Franke, un oscuro chirurgo plastico. Un romanzo potente che incanta e commuove, sulla struggente forza della bellezza."" -
Una su dieci
Elena e Chiara sono due giovani donne che vivono a Roma e si incontrano per caso nella sala d'attesa di uno studio medico. Per Elena l'ossessione di un figlio che non arriva diventa un dramma esistenziale, che mina la tenuta di un rapporto di coppia importante, per il quale ha lasciato la Sardegna e cambiato tutti i suoi piani. Chiara invece deve imparare a lasciare andare il passato e a fidarsi di nuovo dell'amore. Insieme, vinceranno il buio che le attraversa per ritrovare il sentiero della vita. Cambiamenti, indagini interiori, amicizie che sanano mancanze familiari, eventi dolorosi e nuovi inizi, inattesi. Sullo sfondo, la condivisione di una patologia cronica che colpisce circa centosettanta milioni di donne nel mondo. Tre milioni solo in Italia. Il suo nome è endometriosi. -
I vetri colorati di Mr. Nothing
Mr. Nothing e Mr. Grand Marnier sono soci in affari. Un business che li porta a girare il mondo, basato su qualcosa a cui gli stessi clienti stentano a credere: dei vetri colorati capaci di trasformare la realtà di chi li acquista. Grand Marnier si limita a gestire al meglio il potere dell'amico; dietro al nome di Nothing, però, si cela anche un grande cruccio. Mr. Nothing è davvero un signor nessuno, un uomo senza passato e incapace di comprendere vizi, virtù e necessità degli esseri umani. La sua curiosità lo porta a voler indagare sull'animo di quelle persone a lui simili solo in apparenza. Nella sua mente si alternano fugaci frammenti di un passato vissuto e distante, in particolare la figura della Spogliarellista: che Grand Marnier gli stia nascondendo qualcosa? Gli interrogativi accompagnano Mr. Nothing nel corso di un'avventura più difficile del previsto, che conduce lui e il socio ai confini dell'Europa, tra Nord e Sud. -
Dovevo chiamarmi Irene
"La pace non abita nei nomi"""", eppure Nina crede che in quel suono che per puro caso le è stato assegnato alla nascita sia racchiuso il suo destino, sbagliato, ingiusto, perché lei avrebbe dovuto chiamarsi Irene. E Irene significa """"pace"""". In questo diario, avvolgente e drammatico, la narrazione di Nina si mischia a quella del figlio, Michelangelo, ragazzo geniale ma sfigurato a causa di un incidente domestico avvenuto in precoce età: due voci che si rincorrono ma che non riescono mai a incontrarsi. Nina ripercorre la sua vita dall'infanzia, cerca di redimersi attraverso la scrittura, annota fatti e sensazioni, la sua dualità di donna divisa tra la maternità e il desiderio di essere amata, cercando di scorgere quella verità, dolorosa ma salvifica, che risiede nell'accettazione di essere unicamente ciò che siamo, al di là del bene e del male." -
Terra
Carola non sa cosa farsene del passato. E non vuole pensare al futuro. Vive nel presente, nella casa di Sara e Marco che le danno ospitalità e che la coinvolgono nella gestione dell'azienda agricola di famiglia. La vita della donna è scandita dai ritmi della natura e da quelli imprevedibili e puri di Tommaso, il figlio dodicenne della coppia. Carola gli è sempre accanto, nel percorso di crescita e di gioco e in quello doloroso di una difficile guarigione. La sofferenza individuale sembra sbiadirsi e perdere importanza di fronte alla tragedia della pandemia che si diffonde in tutto il pianeta. E procedere con indifferenza, con distacco, così come fa la natura nei confronti delle catastrofi, pare rivelarsi l'unica soluzione per sopravvivere. -
Cronache di quartiere
In un quartiere di una città del Nord Italia, persone di estrazioni sociali molto differenti riflettono sui diversi aspetti della propria vita: il lavoro, gli affetti, le aspirazioni future e le delusioni passate. I loro pensieri, espressi tramite brevi monologhi, entrano spesso in contrasto con le azioni. La mancanza di coerenza e la becera ipocrisia di ogni singolo vengono così messe a nudo dagli articoli di cronaca del giornale cittadino, che con ironica puntualità evidenzia i successi e i fallimenti degli abitanti. Non mancano comunque figure pure, positive e sognanti, come quella del bambino che accompagna con curiosità la sua mamma a far compere o il giovane con la pericolosa passione per la scrittura. Una quotidianità frizzante e semplice, ma non banale, che permette al lettore di immedesimarsi con facilità in queste storie agrodolci e al contempo rassicuranti. -
Ancora brevi emozioni
"Ancora brevi emozioni"""" è il naturale seguito dell’opera prima di Antonio Contini, e continua a solcare il terreno del racconto breve, spingendosi in nuove tematiche e suggestioni da rievocare. Racconti che valicano ogni barriera temporale, riportando a galla dolori ingenui o drammi improvvisi che trovano riscontro nell’attualità. C’è spazio per sogni che fabbricano oggetti e persone, ricordi e speranze, in un bagno di umanità che rende difficile scinderne le differenze. La bellezza e le bassezze che accompagnano il nostro quotidiano sono rappresentate con semplicità in tutte le loro molteplici sfaccettature, anche quando vengono tinte di elementi fantastici o distopici. Le emozioni sono brevi ma intense, e conducono il lettore in uno spazio parallelo in cui potersi riconoscere o imparare a comprendere nuovi punti di vista." -
Il gabbiano dalle ali ferite
Nell'estate del 1970, nel corso di una scampagnata, un ragazzo adolescente s'imbatte in un gruppo di gabbiani. Tra di loro si distingue un esemplare ferito, incerto nei movimenti, forse incapace di spiccare il volo. L'associazione tra il protagonista e il gabbiano viene evidenziata da un amico, poiché l'adolescente in questione è affetto da una leggera forma di tetraparesi spastica. Agli occhi dei compaesani è uno stigma, un ostacolo insormontabile che genera tutt'al più compassione nei suoi confronti. Eppure, il ragazzo non vuole arrendersi a un'esistenza frenata dall'handicap; a cambiare le carte in tavola è l'incontro con una coetanea arrivata dalla Svizzera per trascorrere le vacanze nella cittadina. La sua conoscenza fornisce al giovane una motivazione in più per trovare il coraggio di cominciare ad accettarsi e non restare più ai margini, a sentire i suoi amici suonare, a vederli vivere le prime esperienze indimenticabili. Vicissitudini personali e storie di paese si intrecciano in una narrazione delicata e potente, sulla scia di un volo difficile e per questo affascinante. -
Il pesciolino che faceva la verticale
Il protagonista di questo romanzo, un giovane di provincia in carriera, appassionato di corsa, biliardo e alquanto avvezzo alla solitudine, riesce finalmente a evadere dal preoccupante limbo generazionale nel quale si ritrova solo dopo aver conosciuto Ludovica, una donna disinvolta, sfuggente e sensuale grazie a cui torna a cavalcare senza paura l'onda dei sentimenti e delle emozioni. Tra delusioni, abbandoni e nuove fiamme, si verifica per lui un vero e proprio cambio di rotta, che gli consente di costruirsi intorno una quotidianità più equilibrata e in linea con i dettami della società. Al suo fianco Giulia, dolce e sensibile. A eclissare lo scenario perfetto, però, l'incontro con Serena, una ragazza di quasi trent'anni, malata terminale, che lo sconvolgerà al punto da spingerlo a ripensare tutte le sue priorità. -
Doma la grande onda. Surfare le emozioni per evolvere
In questo mondo sempre più tecnologico, i social riescono ormai a orientare le campagne di sensibilizzazione, dettare l'agenda politica, eleggere i paladini del popolo e condannare altre figure a essere bannate e sommerse d'odio. La tv e la politica rincorrono i protagonisti di questi nuovi canali di comunicazione e se li contendono, monitorando il numero dei loro follower con un pizzico d'invidia e timore reverenziale. Il glossario delle emozioni che costituisce quest'opera intende quindi analizzare molteplici temi d'attualità, in maniera volutamente provocatoria, lanciando spunti di riflessione con l'obiettivo di poter tornare a interagire in maniera pacata, limitando il più possibile la valanga di negatività che rischia di sommergere chi non ha gli strumenti per poterla affrontare. Più dei proclami in rete, sono i fatti a contare davvero, ed è nella vita di ogni giorno che si devono dimostrare umanità e determinazione per sostenere le cause in cui si crede. -
Prima di nascere. Racconti tra le due guerre
Si può passeggiare lungo un viale di ricordi non vissuti e sentirsi a casa? La risposta è sì. Questa raccolta di racconti è uno scrigno che racchiude frammenti di un passato romantico, difficile e carico di speranze: gli anni delle guerre, delle ricostruzioni. ""Memorie anteriori"""" che precedono la nascita dell'autore, che sin da piccolo ha assorbito come una spugna i trascorsi della propria famiglia. Voci, sensazioni e impressioni che mettono ordine tra le spine dell'esistenza umana, storie da sfogliare al ritmo dei battiti del cuore dei protagonisti, lontani nel tempo ma emotivamente così vicini da poterli toccare con mano."" -
Sotto vero nome
A sedici anni Chiara sceglie di entrare in convento: per la sua famiglia, aver baciato un ragazzo in discoteca è un peccato da espiare, una colpa da rimediare diventando suora. Lì conosce una ragazza del Perù, Milagros, per la quale prova un'attrazione fisica, come le era successo con Sara, la compagna di banco delle medie. Scopre così un forte conflitto con il proprio essere donna, un'anomalia che preferisce soffocare per paura del giudizio e delle conseguenze. Una volta uscita dal convento per volere di sua madre, Chiara cerca di respingere e nascondere quel suo ""sentirsi diversa"""" attraverso la scelta di una vita che risulti il più normale possibile: il matrimonio con un uomo che si sforza di amare, la nascita dei figli e il ritrovarsi madre. L'incontro con Giorgia, una donna piena di fascino e contraddizioni, risveglierà in lei una passione mai provata prima e la costringerà a mettere in discussione ogni aspetto della propria esistenza."" -
Vite al macello
"Vite al macello"""" è un romanzo ambientato nella provincia matta e disperatissima di Torino; al centro della vicenda, l'amore turbolento tra M. e F., finito malamente dopo quarantacinque anni di matrimonio. Con un linguaggio dissacrante, ironico e politicamente scorretto, ci si addentra nelle dinamiche di una """"classica"""" famiglia di commercianti: il fervore religioso di F., le risse nel retro di una macelleria, gli esorcismi sulle due figlie e infine il divorzio, con le conseguenti ripicche e vendette. E naturalmente ci sono i loro tre figli, spettatori di quell'amabile circo, indecisi se scappare via o farci su un business. """"Nelle case non c'è niente di buono"""", diceva Céline, ma c'è anche qualcosa di profondamente tragicomico che sarebbe un peccato tacere, almeno in questo caso."