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Didattica della storia dell'arte
L'educazione all'arte è un compito difficile e appassionante allo stesso tempo, che, soprattutto in Italia, si avvale di una tradizione di eccellenza. Il manuale ha come primo scopo quello di insegnare a insegnare la storia dell'arte, guidando il docente nel mondo delle immagini, dalla loro progettazione fino alla loro fruizione in quanto patrimonio collettivo. In questo mondo il lettore è introdotto gradualmente attraverso 10 capitoli, in cui incontrerà gli artisti e le opere d'arte presentati nel loro contesto sociale e culturale e in rapporto agli altri protagonisti del sistema arte, dal committente al mercante, dal Medioevo fino ai giorni nostri in una prospettiva europea. Ogni capitolo si avvale di un caso di studio e di una attività al quale l'insegnante potrà ispirarsi per la progettazione di unità didattiche per le tre classi di concorso coinvolte (A-01, A-17, A-54). Alle tecniche e agli strumenti didattici è dedicato un capitolo, in cui vengono fornite indicazioni aggiuntive sulla corretta ed efficace trasmissione dei valori e dei significati del nostro capitale culturale per eccellenza: il nostro patrimonio artistico. -
Pomelo elefantino viaggiatore. Ediz. a colori
Pomelo ha voglia di esplorare l'ignoto. Andare alla scoperta di quel mondo bizzarro che si nasconde fra le pareti di una casa. O viaggiare su un furgoncino a una velocità sconosciuta, sentirsi un razzo. E poi rotolare giù e finire in un campo, dove lo accoglie una strana popolazione di patate con la loro lingua e le loro curiose abitudini... deve essere arrivato in Patatonia! Età di lettura: da 3 anni. -
La memoria dell'ordine. Paradossi dell'architettura moderna
Interrogarsi sul senso dell'architettura significa voler stabilire un principio di legittimità globale e atemporale (non solo riferito al presente o al passato), pur nella consapevolezza del fatto che l'architettura moderna possiede una condizione di frammentarietá, ma allo stesso tempo anelante di una totalità perduta. In questo testo, elaborato a partire dal punto di vista di un architetto e non da quello di un critico o storico, si cerca di verificare come i discorsi architettonici moderni, pur frammentari, facciano costantemente riferimento a un Ordine, sempre protagonista. Si cerca così di spiegare per quali ragioni l'architettura sia capace di mantenere una propria identità nel tempo, e perché essa risulti sempre e comunque necessaria. -
Le dimensioni del tempo. Metasemie tra memorie, strutture, frammenti ...e altre manipolazioni dello spazio
Nella pratica tra pensiero e progetto, siamo spesso chiamati a ricomporre parti, a rileggere frammenti da risignificare e tessere - tra loro - una nuova rete di funzionamenti e di relazioni. L'immagine che si ricompone abbandona i limiti del passato e si fluidifica nella condizione contemporanea, a partire dal tempo che eredita dal presente, senza cancellarne l'accaduto. In queste strutture temporali si rintracciano radici e significati che tengono insieme lo spazio e il tempo. Un multiversum, una visione ""dialettica a più strati"""" composta da differenti """"dislivelli spaziali e temporali"""", regolati da tempi plurali e ritmi della natura, della storia e dell'attività dell'uomo. Alcuni corpi hanno come dote una predisposizione della struttura dello spazio al mutamento: una metamorfosi che si attiva senza stravolgere il senso più profondo originario e senza scardinarne i propri caratteri identitari, come innata propensione alla trasmutazione del corpo, legata alla capacità dello spazio e della materia di accogliere le modificazioni. Rappresentano delle possibili metasemie dello spazio, nel tempo. Questo è il caso dell'ex Monastero benedettino di San Nicolò l'Arena a Catania, nel progetto di Giancarlo De Carlo."" -
Il convitto
Potente atto conclusivo di un viaggio nelle pieghe più profonde dell'Ucraina orientale, Il convitto dispiega davanti ai nostri occhi una guerra che l'Europa ha già dimenticato.rn«Fondamentali e sovversive le considerazioni sulla lingua, il mescolarsi, sottolineato dall'autore, del russo e dell'ucraino, come per dire, le identità sono un'invenzione, un modo di rappresentarsi. E del resto, nel corso di questo viaggio, anche il protagonista reinventa se stesso. Un romanzo, appunto, esistenzialista» - Wlodek Goldkorn, RobinsonPotente atto conclusivo di un viaggio nelle pieghe più profonde dell'Ucraina orientale, ""Il convitto"""" dispiega davanti ai nostri occhi una guerra che l'Europa ha già dimenticato. Un giovane insegnante vuole riportare a casa il nipote tredicenne che vive in un convitto. Il fronte si avvicina e la scuola in cui la sorella ha lasciato il ragazzo non è più sicura. Attraversare la città richiede un'intera giornata e il ritorno diviene un'odissea rabbiosa scandita dai posti di blocco e dai fuochi gialli che lampeggiano all'orizzonte. Le mitragliatrici rantolano, le mine esplodono. Truppe paramilitari, cani randagi che appaiono come fantasmi tra le macerie, un'umanità apatica che brancola disorientata in un paesaggio urbano apocalittico, dove ogni gesto di malinconica fratellanza e il senso di responsabilità si stagliano con luminosità commovente."" -
Il cammino dei rom in Sardegna
Rom e Sinti: così vicini e così lontani. Vicini, perché condividiamo gli stessi spazi nella nostra vita quotidiana. Ma, nello stesso tempo, lontani dalla nostra vita affettiva e sociale. Lontani da qualsiasi obiettivo di sviluppo e di integrazione. Lontani dalla visione del mondo che hanno i nostri figli, i nostri giovani. Questo libro parla del popolo Rom, in particolare di quella parte del popolo Rom che vive in Sardegna. È un popolo che viene da lontano, dal subcontinente indiano. Giunto in Europa intorno al 1300, in Sardegna se ne trova traccia dal 1490. Oggi in Europa costituisce una minoranza di 18 milioni di persone. È un popolo che non ha mai avuto pretese territoriali, non ha mai armato eserciti, ha sempre convissuto pacificamente con i popoli europei. Parla una propria lingua, il Romanès. Negli anni '80, nell'emergenza della guerra in Kosovo, l'Italia ha accolto i profughi Rom creando dei ""campi"""" come modello abitativo. Lì, ai margini delle nostre città, i Rom sono stati confinati e lì si sono stabilizzati. Con un termine di uso amministrativo, sono ancora chiamati """"nomadi"""". Ma la maggior parte dei Rom sono tutt'altro che tali: non si muovono, ma anzi hanno formato famiglie e cresciuto figli che sono diventati nostri concittadini sardi. A volte vengono chiamati con un ossimoro: """"nomadi sedentari"""". Più spesso li si chiama """"zingari"""", con senso dispregiativo. Bisogna conoscere il popolo Rom per poter offrire loro la possibilità di integrarsi nella vita sociale delle nostre città. È anche lo scopo di questa ricerca storica: conoscere più da vicino dal punto sociale, culturale, artistico e religioso il popolo dei Rom e dei Sinti che vive in Sardegna."" -
L'incantevole Creamy. La magia di essere se stessi
"L'incantevole Creamy"""" con la sua bacchetta magica, la sua voce e i suoi colori ha guidato la nostra generazione nel cammino di crescita. Un anime innovativo per contenuti e grafica, subito amato dal pubblico. A distanza di anni conta ancora migliaia di appassionati, collezionisti ed estimatori in tutto il mondo. Questo volume offre una panoramica sui vari aspetti del fenomeno: dagli OAV ai manga, dai gadgets a un'intervista alla doppiatrice italiana. Un modo simpatico per ripercorrere i piacevoli momenti trascorsi in compagnia della magica Creamy e una guida che permetterà di scoprire interessanti curiosità su questo classico intramontabile." -
Alberi a Roma. Itinerari di storia e natura tra i monumenti verdi della città
Una guida composta da cinque itinerari che percorrono la città storica. Una finestra che si apre su piccoli e grandi scenari urbani per mettere a fuoco, questa volta, un altro tipo di monumento, quello della vegetazione. Giganti verdi, materiale vivente che cambia, si modifica, invecchia e muore. Storie di luci, di colori, di fiori e di foglie che riempiono i luoghi della città e ne sono parte irrinunciabile, testimoni di storie e di cambiamenti. -
Nuove tappe del pensiero sociologico. Da Max Weber a Zygmunt Bauman
Cinquant'anni fa Raymond Aron (1905-1983) dava alle stampe un fortunato volume tratto dalle sue lezioni universitarie, ""Le tappe del pensiero sociologico"""" (1967), in cui analizzava i primi sette fondatori della sociologia, definita «una filosofia della società». Partendo da Montesquieu, attraverso Comte, Marx, Tocqueville, Durkheim, Pareto, si fermava a Weber, agli albori del XX secolo. Odoya riprende quel progetto e lo trasporta al presente, adeguandolo alle esigenze del lettore di oggi. """"Nuove tappe del pensiero sociologico"""" riprende il discorso dal punto in cui l'aveva lasciato Aron, dipanando l'argomento con maggiore sinteticità e una pluralità di voci. Dai primi del Novecento a oggi, la sociologia è cresciuta, ponendosi come la più acuta forma di critica della società, necessaria alla sua comprensione, e quindi predisponendola al cambiamento. Questo libro è organizzato in monografie redatte da specialisti del settore, in cui sono evidenziati i tratti salienti di ogni pensatore, assieme a un profilo bio-bibliografico. Testi agili e informati che si possono leggere come singole voci e che, nell'insieme, presentano un panorama esaustivo del pensiero sociologico dell'ultimo secolo. """"Nuove tappe del pensiero sociologico"""" traccia una parabola che parte da Max Weber, il massimo sociologo della modernità, e si conclude con Zygmunt Bauman, il pensatore della liquidità sociale. Una traiettoria complessa, dove si affollano studiosi dalle diverse tendenze, il cui apporto alla comprensione della società ha contribuito a cambiare il mondo."" -
Toscana rituale. Festa civica e politica nelle città toscane del secondo dopoguerra
Questo volume prende in esame l'operato di amministrazioni locali, forze politiche, persone e comitati che nel secondo dopoguerra favoriscono il rilancio delle feste civiche in molte città toscane. Anche in anni più recenti si attivano feste che, spesso innestate su un calendario religioso di antica tradizione, si intrecciano saldamente alle esigenze di espressione delle comunità toscane: attraverso e nella festa si cercano punti di equilibrio con il presente, manifestando anche un'idea di futuro che trova in un passato idealizzato forza immaginativa. -
Lo Stato del Granduca 1530-1859. Le istituzioni della Toscana moderna in un percorso di testi commentati
In un'epoca in cui l'approccio alle fonti primarie è avvertito ad ogni livello come un'operazione sempre più laboriosa, riservato ad addetti ai lavori ben provvisti di tutta una serie di complessi strumenti ermeneutici, questo libro rappresenta una scommessa di segno opposto. Esso punta infatti a rendere accessibile a un pubblico non necessariamente specialistico un capitolo cospicuo dello storia moderna del nostro paese - quello dello Stato mediceo-lorenese, dalla sua fondazione cinquecentesca fino al suo dissolversi nell'Italia unita - attraverso una silloge di documenti cronologicamente disposti. L'intento, ovviamente, non è quello di riproporre una storia di matrice positivistica, che punti a ricomporre un'immagine fotografica del passato creata allineando i reperti che esso si è lasciato alle spalle. L'obiettivo è semmai di stimolare una rivisitazione quanto più libera possibile di un patrimonio testuale di eccezionale ricchezza, che la ricerca degli ultimi decenni permette oggi di rileggere in chiavi fortemente innovative. II libro si articola in dieci capitoli, ognuno dei quali costituito da una serie di brevi frammenti numerati e da un commento introduttivo che giustifica la scelta operata e ne propone una traccia di lettura. -
Donne che contano nella storia greca
La discussione sulla condizione femminile nell'antichità greca è stata riaccesa da un Convegno Internazionale di Studi tenutosi all'Università ""G. d'Annunzio"""" di Chieti-Pescara nel 2007. Questo volume ne raccoglie i contributi, insieme a riflessioni successive, fino al 2014. Il filo conduttore del dibattito tra gli studiosi coinvolti è la verifica di una presenza e di una incidenza della donna nel tessuto socioeconomico e nelle dinamiche storiche della Grecia antica: una presenza e un'incidenza che la tradizione, di segno maschile e intrisa di visioni pregiudiziali, tende di norma a 'sommergere'."" -
Pascoli. La mimesi della dissolvenza
La lingua poetica del Pascoli trova tutta la sua forza nell'associazione ""arbitraria"""" dei suoi componenti, cioè nella sua dimensione plurisignificativa stimolata dal rapporto simbolico interno al segno linguistico. Sicché il testo oppone spesso molte resistenze di senso per chi voglia provarsi a smontarne le forme; a meno che non si adottino prospettive analitiche prensili e sofisticate come quelle di cui sono testimonianza le prove di lettura raccolte in questo libro. Analisi fondate su capillari anatomie delle cellule foniche e delle strutture ritmiche, insomma del gioco dei suoni (e dei silenzi) provocato dalla complicata tessitura fonosimbolica di cui Pascoli è capace. I sondaggi, pur se relativi solo ad un gruppo di liriche dei """"Canti di Castelvecchio"""", mettono in luce il generale impegno del poeta ad attuare con ogni mezzo la difficile mimesi di una realtà sfuggente, evanescente, che irrimediabilmente si dissolve."" -
Demi attici della Paralia
Il volume ha come oggetto una serie di demi costieri dell'Attica, ossia alcune delle numerose e più piccole unità politico-territoriali connesse all'opera di riorganizzazione dello stato ateniese attuata da Clistene nel 508/7 a.C. ed appartenenti alla Paralia (""zona litoranea""""). L'appartenenza ad uno dei demi era essenziale per la cittadinanza e per la partecipazione alla vita socio-politica ateniese. L'indagine proposta nel saggio è motivata da una generale penuria di studi dedicati in maniera specifica a singoli demi """"minori"""" dell'Attica, utili a gettare luce sulle componenti non urbane ma comunque essenziali della polis ateniese."" -
Eredità illegittime
Non una semplice cronaca delle elezioni politiche di fine Ottocento in Irpinia, ma l’affresco di un teatro realistico, un palcoscenico affollato di personaggi dalla spiccata umanità, a tratti degenere – deviata, appunto – e grottesca, che si muovono in un ristretto spazio provinciale spinti solo dal cieco imperativo del potere. Gli alti ideali del Risorgimento sono ormai eredità illegittime ed il piccolo comune di Pietrarea assurge ad emblema del malcostume nazionale che si annida dietro alle elezioni politiche. L’audace penna di Carlo Del Balzo cattura i particolari di uno spaccato del Meridione in cui l’ostinata ambizione al seggio parlamentare giustifica la gestione machiavellica di qualsiasi espediente. All’insegna dell’«istruire dilettando» lo scrittore-onorevole, nel suo «romanzo delle elezioni», narra l’ennesima vicenda di una nostra devianza atavica. -
La pinacoteca civica di Forlì. Ediz. illustrata. Vol. 1
Un'edizione aggiornata del catalogo delle opere della Pinacoteca civica di Forlì: risale al 1980, infatti, il volume La Pinacoteca civica di Forlì di Giordano Viroli, contributo unico e fondamentale che fornisce un quadro di riferimento per le opere conservate nel Palazzo del Merenda e rimaste nel vecchio ospedale sino al 2006, con il trasferimento nei Musei San Domenico. Il progetto del nuovo allestimento della Pinacoteca è stato realizzato per la collocazione delle opere afferenti alla sezione antica (dal XII al XVIII secolo); il resto è rimasto sospeso per dare spazio, nell'articolazione delle sale del complesso museale, alle esposizioni temporanee. A quegli stessi anni (tra il 2004 e il 2006) risale l'intenzione da parte della Direzione dei Musei Civici di Forlì di pervenire ad un'edizione del catalogo delle opere, aggiornata sulla base dei nuovi criteri espositivi adottati, alla quale Giordano Viroli ha lavorato intensamente elaborando un consistente numero di schede inerenti sia le opere che le biografie degli artisti. -
Dalla parte del fuoco. Ovvero il paradosso di Bambi
Un paradosso della nostra epoca vede l'esclusione del fuoco dai sistemi naturali a dispetto della importante funzione ecologica che il fuoco ha sempre svolto. Le politiche di esclusione totale del fuoco per prevenire gli incendi, in area mediterranea, stanno determinando un ulteriore paradosso: l'accumulo dei combustibili vegetali nei territori scatena i cosiddetti grandi incendi forestali che nessun apparato tecnologico antincendio è in grado di domare. Si invocano così interventi speciali o straordinari (di tipo militare) e ci si dimentica che la via maestra è costituita dalla prevenzione, intesa in senso ampio a partire da politiche di Fire management, selvicoltura preventiva, riduzione dei combustibili, educazione dei cittadini, nuove strategie urbanistiche. Il presente volume affronta con chiarezza, passione e competenza questi e molti altri problemi, andando alla riscoperta del fuoco quale fattore ecologico antichissimo, utilizzabile dall'uomo per vivere in modo più sicuro. -
Amatori Rugby Milano. La storia e la leggenda di una squadra che non c'è più. Ediz. illustrata
Un libro fotografico straordinario, la storia rivissuta da chi l'ha creata, un mix di emozioni, immagini e racconti per narrare le gesta e le imprese di una delle più grandi squadre di Rugby italiane. Oltre 200 fotografie, immagini a colori e bianco e nero, documenti e raccolte che portano il lettore ad apprezzare ciò che di più bello è stato il mondo del rugby in Italia. -
La Divina Commedia in italiano d'oggi. Paradiso
Dante Alighieri ha creato un'opera la cui vitalità perdura attraverso i secoli. La lingua in cui è scritta ne rappresenta il punto di forza. Occorre, però che essa non finisca per essere un inciampo nella fruizione del testo, ma l'opportunità di poter volare alto. Questo volume vuol promuovere la conoscenza della terza cantica, nella sua spiritualità, profondità, bellezza. Se, oggi, non in tanti leggono il poema per intero, dipende dal timore di perdersi. Ecco l'utilità di una guida; come fosse Dante a smussare per noi certe difficoltà. Ai lettori potremmo dire: ""non vogliate negar l'esperienza"""" di confrontarvi con così grande testimonianza del valore della mente umana. Come insegnanti abbiamo sperimentato quante difficoltà abbiano le nuove generazioni, anche nell'acquisire il senso del capolavoro dantesco. La """"Commedia in Italiano d'oggi"""" nasce dall'esigenza che il messaggio, sia dato in consegna al lettore affiancato alla forma perfetta, poetica, affinché egli abbia subito modo di """"entrare"""" in tale forma."" -
I Bentivoglio. Signori di Bologna
La Bologna dei Bentivoglio, crocevia tra il nord e il sud della Penisola, fu al centro della complessa lotta politica dell'Italia del tempo, nella quale si incontravano e si scontravano i tentativi di egemonia di Venezia sulla terraferma, di Firenze sulla Toscana, del Ducato di Milano sulle aree settentrionali, senza contare la politica di ricomposizione e di affermazione dello Stato della Chiesa e gli stessi piani di penetrazione dei sovrani europei. Il libro racconta queste vicende complesse con rapido passo narrativo, cordiale nella sua vocazione divulgativa, rigoroso nell'impegno storiografico. Dalle sue pagine emergono i personaggi straordinari di un dramma e di un tempo affascinanti, illuminati dalla luce corrusca delle armi, delle vendette, delle stragi, della sete di potere. Su tutti, e accanto alle potenti famiglie bolognesi, ora alleate ora nemiche dei Bentivoglio, il trionfante Giovanni Bentivoglio, che nei suoi quarantatré anni di governo fu protagonista del Rinascimento bolognese.