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Poeti e scrittori di Romagna. Trenta tra i maggiori romagnoli dell'età moderna e contemporanea
"Walter Della Monica sceglie tra gli autori della sua vita poeti e narratori romagnoli, e tutti allinea in una pinacoteca di così varia e vasta policromia da rendere la visita una ininterrotta scoperta, e anzi una sorpresa, tanto più che di ogni autore sceglie passaggi che gli debbono essere cari e che qui ripropone in vaste pagine antologiche. Il libro si fa in tal modo un grande specchio della Romagna letteraria, almeno di quella moderna e contemporanea, movendo da Vincenzo Monti, alle origini della scuola classica romagnola, per giungere fino a noi, ad autori che ci hanno lasciato appena ieri. Walter Della Monica sa bene che la letteratura è uno dei grandi luoghi dell'identità, perché deposito di quel che siamo o di quel che pensiamo di essere o di quel che vorremmo essere, ed è perciò del tutto consapevole del valore della sua operazione: che è certamente e in primo luogo espressione dell'uomo nella universalità delle sue istanze, ma è anche la storia della Romagna sotto la specie delle lettere, la geografia della nostra anima, espressa nelle invenzioni narrative e poetiche delle quali questo libro è documento ricchissimo.""""" -
Fra Michelino e la sua eresia
"Tu hai pensato molto bene di preparare al mio vecchio concittadino questo ricovero della biblioteca. Dopo che le sue ossa sono state scompigliate e confuse nella tomba di Monaco, mi pare che l'ombra di lui debba esser tornata per uso a questi luoghi e strade e chiese, amiche alla sua fanciullezza. Ma oggi la piccola ombra irrequieta doveva sentirsi smarrita; vasta è la terra e tumultuosa, e il freddo fa cercare i rifugi. Quando la porta di tutti gli altri è ingombra, è bene che si apra quella della libreria. Dov'egli avrà freddo forse e si annoierà qualche volta insieme con me: ma i buoni vecchi libri insegnano a tollerar tutto questo in silenzio, nell'onesta compagnia"""" (dalla prefazione-lettera di Renato Serra). Abbiamo voluto rendere nuovamente disponibile un libro oggi introvabile, nel quale Armando Carlini ricostruisce le opere e i giorni di un grande cesenate e, nello stesso tempo, offre a Renato Serra l'occasione di stendere una delle sue pagine più celebri. Marino Biondi ha accettato di rendere più prezioso questo volume arricchendolo di una postfazione che ci rende la modernità di Serra, di Fra Michele e del suo biografo." -
Novecento in Porpora. Tutti i concistori cardinalizi del XX secolo
Pur premettendo che ogni Concistoro finisce per costituire inevitabilmente un significativo momento della vita ecclesiale, contrassegnato da diverse peculiarità che tengono conto anche del contesto più ampio all'interno del quale esso viene tenuto, si può con tutta tranquillità riconoscere che le parole pronunciate nell'ormai lontano 1953 da Pio XII rappresentano, in modo efficace e sintetico, i criteri ed i motivi ispiratori alla base della scelta dei nuovi Cardinali, che verranno seguiti de facto da tutti i Pontefici suoi successori, in particolare da Paolo VI e da Giovanni Paolo II. Essi infatti hanno battuto il medesimo sentiero ed hanno potuto facilmente riconoscersi in quelle parole e in quel pensiero, soprattutto in relazione all'esigenza di una sempre più spiccata internazionalizzazione del Collegio cardinalizio. D'altra parte la cattolicità della Chiesa cosa altro significa etimologicamente se non «universalità»? È proprio questo il messaggio che essa da circa duemila anni cerca incessantemente di comunicare e di trasmettere all'intero mondo, essendo davvero amica di tutti e di nessuno nemica. -
Usagi Yojimbo. Vol. 3
Usagi Yojimbo racconta le avventure del coniglio Miyamoto Usagi, un samurai senza padrone. Gli incontri fatti durante il suo pellegrinaggio nel Giappone feudale del XVIII secolo lo porteranno a lavorare occasionalmente come guardia del corpo. Ogni lavoro accettato però è solo l'inizio di un'avventura con cui Usagi potrà fronteggiare ninja, mostri malvagi e creature mitologiche. -
Usagi Yojimbo. Vol. 4
Usagi Yojimbo racconta le avventure del coniglio Miyamoto Usagi, un samurai senza padrone. Gli incontri fatti durante il suo pellegrinaggio nel Giappone feudale del XVIII secolo lo porteranno a lavorare occasionalmente come guardia del corpo. Ogni lavoro accettato però è solo l'inizio di un'avventura con cui Usagi potrà fronteggiare ninja, mostri malvagi e creature mitologiche. -
Lezioni di diritto pubblico
Il presente volume rappresenta una raccolta ragionata e sistematica di lezioni nella materia del diritto pubblico. La globalizzazione e le repentine trasformazioni socio-economiche che, ineluttabilmente, investono gli aggregati umani non hanno mancato di ripercuotersi sulle realtà ordinamentali, innescando processi di restyling rispetto ai quali si è orientata l'attenzione degli autori. Quest'ultimi, infatti, hanno colto l'opportunità di rileggere gli istituti classici del diritto pubblico alla luce delle istanze che caratterizzano la contemporaneità, facendo leva tanto sugli interventi di riforma, che hanno interessato la materia in esame, si pensi alle risultanze scaturenti dall'avvento dell'equilibrio di bilancio, quanto sugli orientamenti più recenti della giurisprudenza costituzionale e non solo. -
Storia di Piombino. Dalle origini ai giorni nostri
Questa storia di Piombino nasce dalla constatazione della mancanza di una storia completa della città, a carattere divulgativo, che partisse dalle origini per arrivare ai giorni nostri. Un nucleo urbano che ha vissuto le vicende principali della Toscana tirrenica (e non solo) dall'anno 1000 fino a oggi. Piombino ha origine all'indomani della definitiva decadenza di Populonia. Le prime costruzioni, erano delle capanne intorno alla zona dei canali di Marina, accanto al famoso Monastero di San Giustiniano di Falesia, in un luogo non ancora sicuramente localizzato, a opera della famiglia della Gherardesca, e infine la Rocchetta. Pisa, già potenza marinara, quando nacque il borgo di Piombino si preoccupò di costruire qui un cassero e cercò di ottenere il possesso della città per ampliare i suoi commerci. Da questo momento inizia la storia plurisecolare della città di Piombino, che divenne poi capitale di un piccolo Stato autonomo (il Principato di Piombino) e solo nel 1815 fu annesso al resto della Toscana e che dalla fine dell'ottocento al novecento ha compiuto la grande avventura siderurgica e operaia, facendo di Piombino uno dei più importanti centri industriali d'Italia. -
Bussola
Vincitore del Premio Gregor von Rezzori 2017 come migliore opera di narrativa straniera tradotta in ItaliaFinalista del Premio Strega Europeo 2017rnrnVincitore del Premio Goncourt 2016rnUn romanzo erudito e appassionante rnsui rapporti fra l’occidente e le civiltà orientali islamiche.rnDalla Turchia, all’Iran, alla Siria.rn«Non è evidente che il suo personaggio, appassionato di Oriente ma che dall'Oriente ormai si tiene lontano, l'autore lo ha fatto esperto di musica perché questo è il vero tema, o nodo della narrazione?» – Franco Cordelli, La Letturarn«Enard ripercorre con nostalgia e passione il sogno orientalista» - L'EspressornCon questo straordinario romanzo-fiume uno dei più prestigiosi e raffinati autori francesi ha vinto il Premio Goncourt nel 2016. È la storia d’amore tra Franz, uno specialista dell’Oriente, e Sarah, anch’essa studiosa delle civiltà orientali, un amore che dura anni e si snoda attraverso Europa, Iran, Siria e Turchia, attraverso timidezze, tradimenti, equivoci, passioni, rifiuti, incontri, partenze e ritrovamenti. Ma è anche la storia di un altro amore tormentato: quello tra l’occidente e l’oriente. Un amore raccontato attraverso le centinaia di storie di donne e uomini europei che nel corso dei secoli hanno dedicato le loro vite (e spesso le hanno perse tragicamente) all’inseguimento di questa passione “impossibile”. Con un’erudizione impressionante che non offusca mai il piacere della lettura, Enard racconta le vite avventurose e appassionate di quanti hanno scelto di viaggiare in Oriente, immergersi in quelle culture, vivere tra palazzi da Mille e una notte e suk variopinti, perdersi nei fumi dell’oppio, innamorarsi di donne e uomini misteriosi. Scorrono sotto gli occhi del lettore le immagini di scrittori, avventurieri, musicisti e viaggiatrici che si sono lasciati ammaliare dall’esotismo e dalla sensualità di luoghi come la Persia, Costantinopoli, Palmira; luoghi di questa passione divisa tra miraggio e illusione da una parte, e vite reali e ben concrete dall’altra. Cos’è stato l’orientalismo? Un miraggio del deserto favorito dai fumi dell’oppio e dai profumi delle spezie, o un vero incontro tra culture diverse ma complementari, una bisognosa dell’altra, alla continua ricerca dell’Altro che ci completa? Si è parlato per questo romanzo-capolavoro di “erotismo della cultura”, la sbalorditiva erudizione che sorregge le sue cinquecento pagine è un piacere, il frutto di una sensualità da cui il lettore si lascia cullare come fosse in un magico palazzo. -
L' opera interiore. Filosofia come cura di sé
In origine la filosofia non era soltanto un sapere teorico in grado di interpretare il mondo, ma anche una saggezza pratica che orientava concretamente la vita degli uomini. A questo ideale della ""vita buona"""", cioè ricca di significato e di valore, si richiama anche una corrente attuale della riflessione filosofica che ha avuto il merito di attirare l'attenzione sul concetto di """"cura di sé"""". Prendersi cura di se stessi è divenuta ormai una necessità vitale per i cittadini del Terzo Millennio che si sentono abbandonati dalle istituzioni politiche e culturali e faticano a trovare punti di riferimento al di là della dimensione puramente soggettiva. Prendersi cura della propria vita significa, tuttavia, imparare a conoscere chi siamo, come individui appartenenti alla specie umana e come soggetti che traducono la loro irripetibile singolarità. Così, cercando di mettere insieme la grande lezione dei classici e l'indagine tormentata della modernità, questo libro si propone di gettare un po' di luce sull'eterna domanda che riguarda l'uomo, la sua identità, il suo compito e il modo in cui può degnamente occuparsi di sé nella """"valle del fare anima"""" (J. Keats) che è il mondo."" -
Il conflitto della civiltà moderna. Nuova ediz.
Oggetto della storia nel suo significato più alto appare essere il mutamento delle forme della civiltà. Questa è la manifestazione esterna, di cui la storia, come scienza empirica, s'accontenta, in quanto essa pone in luce in ogni singolo caso i concreti esecutori e le cause di quel mutamento. Ma il lato profondo della cosa sta in ciò, che la vita, in forza della sua essenza, che è il moto, lo sviluppo, lo scorrere oltre, lotta di continuo contro i suoi propri prodotti diventati rigidi e non moventisi insieme con essa. Poiché però essa non può possedere la sua stessa esistenza esterna tranne che appunto in qualche forma, così questo processo si rivela in modo visibile e determinabile quale sostituzione della vecchia forma mediante una nuova. Il mutamento continuo dei contenuti della civiltà e da ultimo dell'intero stile di questa, è l'indice o piuttosto la conseguenza della infinita fecondità della vita, ma anche della profonda contraddizione in cui sta il suo eterno divenire e mutarsi con l'obbiettiva validità e l'affermazione delle sue manifestazioni e forme, con le quali o nelle quali essa vive. Essa si muove tra morire e divenire, divenire e morire. -
Pompei. La catastrofe (2014-2020 d.C.)
Iscrizioni datanti che non datano nulla, cigni lussuriosi, fiere, schiavi, liberti, cinedi, prostitute vere o presunte, personaggi mitologici ipodotati, popinae, gromatici, gladiatori, fattucchiere, amuleti, cacatori, concorsi... Sono solo alcuni dei protagonisti e dei temi di un viaggio tanto allucinante quanto esilarante nella catastrofe di Pompei. Una catastrofe scientifica, etica e culturale causata dalle politiche di Dario Franceschini e della sua corte dei miracoli, che fa impallidire quella del 79 d.C. -
Il Decameroncino
"Il Decameroncino"""" fu edito a Catania, da Giannotta, nel 1901. Modello è, ovviamente, l'opera maggiore del Boccaccio, della quale il libro ripete anche l'articolazione interna con la suddivisione in 10 giornate ed una conclusione. Il testo è ambientato nel salotto aristocratico della baronessa Lanari, dove il dottor Maggioli racconta undici novelle di argomenti vari, rivolgendosi ad interlocutori diversi per visioni ideologiche e religiose e spaziando dai fenomeni spiritici al progresso tecnologico." -
Urban Graffiti. Percezione e rappresentazione delle città e dei territori
Il volume che vi presentiamo cerca di scandagliare i temi della percezione dei territori in quanto, come ben ricorda David Harvey nel suo “La crisi della modernità”, a partire dall’Illuminismo in poi i territori vengono cartografati, censiti e monitorati in modo analitico, soprattutto a fini fiscali, di governo e controllo del territorio. Lo spazio che prima è “sconfinato”, (letteralmente senza confini), anche se non infinito, viene delimitato da confini di tipo amministrativo, burocratico, politico, ecc. In realtà come dimostrano oggi le grandi realtà urbane e metropolitane, è molto difficile dire dove inizi e dove finisca una città. Milano finisce nel quartiere Bicocca e gli abitanti di Sesto San Giovanni non possono essere considerati milanesi, o è solo un problema di definizione dei confini? Se non ci fossero i cartelli stradali che indicano che sto passando dal Comune di Milano a quello di Sesto San Giovanni, probabilmente non potremmo capire che stiamo passando da un comune ad un altro e riconoscere in quale ci troviamo. -
Il meraviglioso mago di Oz
Corredata da splendide illustrazioni e raffinati elementi interattivi ad opera dello studio di design MinaLima, questa nuova edizione delizierà gli appassionati cultori della collana, giunta al suo ottavo volume.Spiccate il volo dalle immense praterie del Kansas verso il meraviglioso Paese di Oz in compagnia di Dorothy e del suo cagnolino Totò! Vi ritroverete in uno strano posto popolato di streghe, scimmie alate, teste-martello e altri curiosi personaggi. Lungo la strada di mattoni gialli che porta alla Città di Smeraldo Dorothy incontra uno Spaventapasseri, un Taglialegna di Latta e un Leone Codardo che le fanno scoprire il senso dell’amicizia affrontando insieme tanti pericoli. Età di lettura: da 9 anni. -
Nella città storica. Architettura contemporanea e contesti consolidati fra teoria e didattica del progetto
Progetto contemporaneo e città storica da sempre costituiscono uno dei più rilevanti temi disciplinari per l'architettura. La città pluristratificata è un campo di studio e lavoro complesso e difficile ma estremamente stimolante. La dialettica fra antico e nuovo è sempre esistita e ha trasformato le città negli straordinari palinsesti urbani e architettonici che conosciamo. A partire dal ripensamento della città storica come struttura dinamica, esito di un processo di lunga durata, il volume indaga sulla definizione di metodologie e strumenti per il progetto di continuità attraverso rinnovati codici sintattici per una grammatica progettuale negli ambiti consolidati. Lo specifico campo di ricerca e di applicazione attraverso la didattica del progetto proposto è rappresentato dalla città storica di Cagliari. -
Lo specchio
Carlo Carli, residente in via Carlo Carli, inciampa e batte la testa contro lo specchio della sua camera da letto. O è forse lo Specchio stesso a colpire il Carli, provocandone un gran bernoccolo? La situazione pare invertita e lo Specchio passa dalla sua funzione primaria, riflettere, alla sua insolita costruzione causativa"", far riflettere. Se la vostra prima sensazione in questo momento è lo spaesamento, siete già sulla giusta strada. Alberto Tortoroglio, con la sua scrittura sperimentale, colta e accattivante, ci catapulta in un turbinìo di rappresentazioni teatrali, congressi grotteschi e processi allucinogeni, analizzando in maniera originale la società contemporanea, dall'integrazione alla meritocrazia, dal potere alla giustizia. L'allegoria è l'inchiostro della sua penna e le sue riflessioni colpiscono così a fondo dal ritrovarci inavvertitamente a tastare la nostra testa in cerca di un bernoccolo."" -
Cosa nascondi negli occhi
Matteo, un ragazzo appassionato di cucina, si trasferisce per l'estate dalla nonna, nella sua casa in campagna, e decide di trovare lavoro in un'azienda vinicola. Una volta assunto, la sua vita cambia con l'incontro di Maya, la figlia del proprietario, un uomo diffidente e autoritario. Tra i due nasce sin da subito un amore totalizzante, che verrà coltivato nonostante la lontananza e la disapprovazione del padre di lei. Mattia Compagnucci, con una narrazione dal ritmo incalzante e coinvolgente, riesce a parlare del quotidiano e ci ricorda che, di fronte a un sentimento vero, è possibile affrancarsi dal passato e lasciarsi finalmente andare a un nuovo inizio. -
Liriche crepuscolari
Nelle vastità del mondo, nelle sue sfumature molteplici, negli infiniti e struggenti antri dei sentimenti è possibile trovare una catarsi, un rispecchiamento dei propri stati emotivi. Così persino il più crudele lutto può essere affrontato, attraverso l'erranza e un solitario incedere tra radure e luoghi lontani. Il paesaggio del mondo diventa specchio e proiezione dei nostri impulsi ed emozioni profonde che riviviamo proiettati nella sua frenesia caotica, nelle sue meraviglie e ineluttabili bassezze. Un tono altamente elegiaco e a tratti crepuscolare permea i versi di Marrani sin dalle più dolorose confessioni che collimano in un mistico desiderio di fusione con un fascio di luce che filtra nell'abisso a irradiare la sua ispirazione poetica. L'amore per una donna vera o ideale dai plurimi nomi, uno tra tutti Rossana, riveste le liriche di una seducente e crepuscolare passione, sino a tracimare nell'impazienza di un incontro, nell'attesa nervosa della visione dell'amata. Il gusto per il classicismo lessicale accompagna la descrizione di una realtà interiore fatta di tempeste ostili seguite da un ristoro amoroso che rappresenta la redenzione del lirico poeta. -
Gli ospedali italiani nell'età delle transizioni. Vol. 1
Il bisogno di rivedere il funzionamento degli ospedali alla luce della evoluzione della società e dei bisogni del malato sta all'origine di quest'opera che, dall'analisi dei numerosi problemi attualmente presenti e messi ancor più in evidenza dalla pandemia, tende a proporre soluzioni organizzative e gestionali per migliorare l'offerta di cura. Nella prima parte sono prese in considerazione modificazioni della governance istituzionale delle Aziende e degli ospedali e delle relazioni tra Servizi Sanitari Regionali e Aziende periferiche. Nella stessa prospettiva sono analizzati i modelli ge-stionali della tecnostruttura e del sistema delle tecnologie sanitarie con riferimenti ad esperienze internazionali. È in particolare sottolineata l'esigenza del miglioramento della qualità della produzione e della produttività finora considerata ""politicamente non corretta"""" negli ospedali. Un gruppo più ampio di contributi riguarda la gestione finanziaria e mette in luce sia sprechi gestionali sia proposte di riduzione dei costi. Le ultime parti del volume analizzano i bisogni di salute semplici e complessi dei cittadini per come si manifestano nel corso dei ricoveri e delineano l'andamento della nuova epidemiologia che influenza in modo significativo la domanda di cura. La pandemia da COVI D-19 con i suoi originali problemi organizzativi, gestionali e clinici è stata utilizzata anche per rendere evidente le capacità e le difficoltà di offerta dell'ospedale nel corso di uno stato di eccezione. Presentazione di Silvio Brusaferro."" -
Gli ospedali italiani nell'età delle transizioni. Vol. 2
Il volume è dedicato alla produzione di cura negli ospedali caratterizzata da problemi relativi alla mancanza di risorse, burocratizzazione del lavoro, difficile gestione della cronicità complessa e dei percorsi, sia nell'urgenza che tra ospedale e territorio, e da una insufficiente attenzione alla crescita delle iperspecializzazioni. Le nuove attese dei cittadini nei confronti dell'offerta sanitaria evidenziano gravi carenze e discontinuità del sistema. I cambiamenti sociali hanno indotto modificazioni significative del lavoro clinico come risulta dalle riflessioni sulla comunicazione e sulla umanizzazione nella relazione di cura. Nuovi modelli di partecipazione sono ipotizzati per quanto attiene al lavoro medico ed infermieristico e per l'empowerment dei cittadini che è stato avviato in molti paesi occidentali. Viene sottolineato il ruolo dello spreco burocratico, dei ricoveri e delle cure, con particolare riferimento al problema non risolto del sistema delle appro-priatezze e lo spreco finanziario. Questi fenomeni sono stati posti in relazione alla mobilità sanitaria e alle attese che generano ulteriori costi per il cittadino (out of pocket). La produzione clinica viene analizzata per quanto attiene ai modelli territoriali e delle malattie complesse. In tale prospettiva vengono presentati modelli organizzativi come l'ospedale territoriale virtuale, la concreta applicazione dell'hospital-sparing e infine strutture per la cura della complessità che prevedano presenze multispe-cialistiche e multiprofessionali. Presentazione di Silvio Brusaferro. Postfazione di Dario Antiseri.