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Salvare l'acqua. Contro la privatizzazione dell'acqua in Italia
Anche in Italia c'è un'emergenza che riguarda l'acqua, ormai al centro di precise strategie volte a privatizzarla, sia da parte di regioni ""rosse"""" come la Toscana sia dal governo, come testimonia il recente """"decreto Ronchi"""". Contro questa situazione che vuole trarre profitto da una risorsa vitale, in Italia da molti anni si sono mobilitati movimenti e associazioni che, nati nel solco dell'ambientalismo, fanno politica dal basso. Negli ultimi anni hanno continuato a incalzare le istituzioni sul territorio per inserire negli statuti comunali la definizione dell'acqua come bene comune. Ora, l'ultima sfida, si chiama referendum abrogativo. Le mobilitazioni popolari emerse in questi anni attraversano gli schieramenti politici consolidati: dalla Sicilia dove centinaia di amministratori locali si alleano per """"salvare l'acqua"""" ai parroci del Sud che aprono le parrocchie ai movimenti, alla Pianura padana dove alleanze inedite di comuni leghisti e di centrosinistra combattono insieme le decisioni varate dal governo di centrodestra. Gli autori hanno girato l'Italia in questi anni raccogliendo storie e interviste, spulciando i bilanci delle """"aziende idriche"""", per infine scoprire che la """"liberalizzazione dell'acqua"""" è solamente un grandissimo inganno che si tradurrà in un danno alle tasche e ai diritti dei cittadini."" -
Vita da freelance. I lavoratori della conoscenza e il loro futuro
La rappresentazione del lavoro autonomo finora offerta confonde ancora quello ""di prima generazione"""" con il lavoro scaturito dalla trasformazione postfordista. Si confonde un modo di lavorare antichissimo con quello che è apparso solo negli ultimi trent'anni, creando così pasticci di tipo statistico, mediatico e, cosa assai più grave, normativo. In questo libro gli autori, di due generazioni differenti, ci aiutano a scoprire che le cose stanno cambiando in profondità anche nell'universo del lavoro indipendente postfordista. Il tipico individualismo del lavoratore indipendente, chiuso nella sua casa-ufficio e collegato al mondo solo per via remota, subisce un profondo cambiamento in virtù di una nuova spinta all'associazionismo, alla coalizione, alla community. Passando da New York a Londra, da Parigi a Milano, gli autori seguono le tracce di un movimento associativo di segno nuovo, che si confronta direttamente con lo stato e il mercato su questioni fiscali, previdenziali, normative. Il nuovo mondo delle professioni è fatto di freelance, milioni di lavoratori in perenne tensione tra libertà e vincoli, tra creatività e conformismo, tra sapere tacito e saperi standardizzati. Settori importanti del mondo del business prevedono che questi lavoratori della conoscenza saranno fondamentali nel prossimo futuro. Per questo è utile sin da ora conoscerli meglio."" -
Qui ho conosciuto purgatorio, inferno e paradiso. La storia del prete che ha sfidato la 'ndrangheta
Prima di andare a ""Vieni via con me"""" ospite di Roberto Saviano, pochi conoscevano il coraggio e l'impegno di questo prete anti-'ndrangheta. Si chiama don Giacomo Panizza e la sua storia è stata raccontata davanti a milioni di italiani. Bresciano di origine, don Giacomo Panizza si trova assegnato nel quartiere più estremo di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro. Qui inizia a lavorare a contatto con persone disabili. Accetta di utilizzare a scopi sociali un palazzo requisito ai Torcasio, la famiglia malavitosa più temuta della zona. Non solo lo stabile assegnatogli dista pochi metri dalle abitazioni dei mafiosi a cui è stato sequestrato, ma ogni volta che deve accedere alla struttura deve bussare proprio a loro. Don Giacomo Panizza ha ricevuto molte minacce, la sede è stata più volte danneggiata, qualcuno addirittura è arrivato a sabotare i freni dell'auto di un disabile. Ma don Giacomo non ha mai smesso di metterci coraggio e lottare. In questo dialogo serrato con Goffredo Fofi, non solo emergono la fibra morale di un uomo che si è dedicato ai più deboli della società, ma anche soluzioni concrete per battere la cultura della mafia: """"Bisogna che tanti facciano poco, più che pochi facciano molto. Contro le mafie non serve Rambo. Serve che tutti ci impegniamo per la libertà di tutti, e la legalità è cosa nostra, un tassello di questo impegno"""". Solo così il Sud potrà sprigionare pienamente la propria bellezza. Prefazione di Roberto Saviano."" -
Fare la pace con la terra
Vandana Shiva è diventata una delle più importanti testimonial delle lotte per la difesa dell'ecosistema, contro il saccheggio delle risorse naturali che le grandi corporation da tempo perseguono, senza alcun rispetto per le popolazioni né per i luoghi. È una logica drammatica che sta facendo precipitare il nostro pianeta verso una situazione di non ritorno, contro cui si oppone il sapere antico, connesso con la natura e il suo ciclo, delle popolazioni indigene. L'aggressiva politica delle corporation negli ultimi anni ha fatto un salto di qualità. Le multinazionali sempre più ricorrono all'uso strutturato della forza, trasformando in senso regressivo i paesi in veri e propri stati militarizzati corporativi come testimoniano quanto sta accadendo nelle zone tribali indiane e l'arresto di numerosi ambientalisti e difensori dei diritti umani. Contro questo, in tutto il mondo si sta formando un'altra consapevolezza che pone al centro i diritti di Madre Terra. In pieno caos, con coraggio e tanto amore, la gente comune, dal basso, sta costruendo una nuova visione del pianeta. Questo libro fa il punto proprio sullo scontro in atto tra le due opposte concezioni del mondo. -
O i figli o il lavoro
Qualcuno l'ha paragonata a un campo di battaglia. È la maternità delle donne che lavorano e vorrebbero continuare a farlo senza subire stress e umiliazioni anche quando scelgono di mettere al mondo un bambino. Invece, in Italia come in nessun altro paese europeo, lavoro e maternità rischiano di diventare parole inconciliabili. Molte che avevano un rapporto di lavoro fisso, tornando in ufficio o in fabbrica, vengono messe nell'angolo e a volte mobbizzate, per spingerle a dimettersi. Almeno una giovane mamma su cinque lascia il posto e in molti casi non lo ritroverà. È ancora peggio fra le precarie, le ragazze dei contratti a termine o a progetto, che per non essere mandate via nascondono il pancione come una colpa e spesso rinunciano alla maternità perché non possono contare su uno stipendio stabile né su un posto all'asilo nido, spesso irraggiungibile. Chiara Valentini racconta per la prima volta nel suo complesso questa realtà dura e preoccupante, dando la parola da una parte all'altra d'Italia a manager e donne delle pulizie, a pubblicitarie e a operatrici dei call center. Ma anche fra le mamme lavoratrici qualcosa si muove. Dai siti, dai blog e da nuove associazioni e movimenti chiedono rispetto e diritti, compreso quello della maternità universale. E cominciano a portare in tribunale aziende e amministrazioni pubbliche che le discriminano perché madri. Prefazione di Susanna Camusso. -
L' amore a settant'anni
Che età deve avere chi ama? Uomini anziani che fanno coppia con giovani donne ci sono sempre stati, ma per le donne in età matura sessualità e piacere sono rimasti da secoli tabù. Una donna che invecchia non poteva esprimere desideri. E invece, forse perché la vita si è allungata, forse per effetto della liberazione sessuale degli anni sessanta e del nuovo ruolo della donna nella società, oggi s'invecchia in modo diverso. Pensioni e passioni, nipoti e sogni, rughe e sesso. Si ama a un'età in cui questo sembrava impossibile, indecoroso, o semplicemente tabù. Un numero significativo di donne vive un risveglio di erotismo, una nuova rivoluzione amorosa che coinvolge anche gli uomini, mentre i media cominciano a rompere alcuni tabù. Le rughe o la carne flaccida non sembrano essere un ostacolo al desiderio. Per la seconda volta nella vita le donne che ora hanno tra i settanta e gli ottanta anni si trovano di fronte a una terra incognita. La prima era stata quando la pillola e il femminismo avevano spezzato le barriere che fino a quel momento avevano impedito alle donne di vivere un'esistenza piena, avere carriere lavorative, raggiungere una maggiore uguaglianza. Era stata una prospettiva da intimidire, ma anche la sfida che cambiò la loro vita e la società nel suo insieme. Oggi si trovano di nuovo di fronte a un terreno inesplorato. La società, ancora lontana dall'essersi liberata dai pregiudizi sessisti e contro gli anziani, dovrà imparare ad accettare l'idea dell'amore e del sesso in tarda età. -
Occupy Wall Street. Chi siamo. Cosa vogliamo. Come faremo
Nessuno sa fin dove arriverà la protesta di Occupy Wall Street. Ma una cosa è certa: si è ormai innescato il più importante movimento progressista in America dagli anni sessanta. Questo libro è la storia di un inizio. La stesura del testo è il risultato della collaborazione di circa una sessantina di persone (studenti e insegnanti, scrittori e artisti, donne, uomini, persone di colore, bianche, anziane, giovani). Molti di loro sono partecipanti attivi del movimento e tutti lo sostengono. Si sono dati il nome collettivo di ""Scrittori per il 99%""""."" -
Riparto da me. Trasformare il mal di vivere in una opportunità per sé
È possibile guardare alla depressione, anziché come a un mostro che ci terrorizza e ci annienta, come a una dimensione emotiva tra le tante, che può concorrere al benessere e alla stabilità personale non meno di quegli stati d'animo che consideriamo di segno positivo, come la gioia e la speranza. È bene convincersi che non si guarisce dal ""mal di vivere"""" perché è parte integrante, ed essenziale, della nostra esperienza affettiva. A seguito di una crisi depressiva non è insolito che si verifichi un sorprendente miglioramento della qualità della nostra esistenza, perché è possibile trasformare i momenti di disperazione e di angoscia in opportunità di recupero, uscendone fortificati, più lucidi e resistenti. Depressione e ansia non sono incontrollabili, come tendiamo a credere. Al contrario, con adeguate strategie vincenti, si possono affrontare in modo vantaggioso. Dunque conviene sperimentare, mettendo in campo la nostra creatività per trovare """"protocolli di cura"""" personalizzati, continuando a comprometterci energicamente con la vita anche in condizioni di emergenza. Le donne, che più frequentemente degli uomini si trovano a fare i conti con la depressione, anche per ragioni culturalmente fondate, sanno essere capaci di operare in se stesse e nella loro vita grandi cambiamenti, trasformando un oscuro malessere in una formidabile occasione di riscatto."" -
Noi non restiamo a guardare. Medici senza frontiere nel mondo. Lettere e testimonianze
Cosa significa vivere fuori dal nostro paese per portare aiuto alle persone più deboli del mondo, testimoniando nel concreto il proprio ideale di giustizia sociale? Ecco le storie di vita quotidiana, di emozioni, di gioie, di successi, vissute dagli operatori umanitari italiani di Medici senza frontiere, raccontate attraverso le loro lettere e i loro racconti. Diversi sono gli scenari ma comuni molti dei riferimenti: l'ingiustizia, la mancanza di strutture sanitarie minimali o di acqua, la morte per denutrizione. I luoghi sono quelli in cui opera MSF: Repubblica Democratica del Congo, Haiti, Afghanistan, India, Guatemala, Somalia, Bangladesh. Ma alcune lettere provengono anche dal nostro paese, da Mineo, in provincia di Catania, dove si trova un centro di accoglienza per richiedenti asilo. E proprio da lì, educatori italiani e stranieri parlano della loro esperienza con i migranti in attesa di un futuro migliore rispetto a quello appena lasciato. Un libro sincero e vero che offre uno spaccato dell'esperienza professionale di medici, infermieri, chirurghi ma anche di ingegneri, esperti di potabilizzazione dell'acqua, logisti, mettendo a nudo debolezze, dubbi e paure. Un viaggio attraverso un'umanità poliedrica e colorata, corredato dalle riflessioni di alcuni scrittori che hanno avuto la possibilità di conoscere e incontrare gli operatori di Medici senza frontiere. Prefazione di Dacia Maraini. -
Come un gufo tra le rovine
Il problema non è Berlusconi, ma abbiamo fatto finta di dimenticarcelo: il problema è l'Italia, le forme che qui da noi assume il potere, la sua natura grottesca, le sue maschere eterne e le sue distorsioni postmoderne. Da anni Filippo Ceccarelli annota i detriti della cronaca, le note di colore, le comparsate ai margini o al centro dell'agone; ritaglia i giornali, spigola sui blog, colleziona il gossip; e ora è pronto per metterci davanti agli occhi il carnevale senza fine dell'Italia prima ottimista e poi austera, ma sempre buffa e repellente allo stesso tempo. Ci vuole davvero lo sguardo di un gufo che si aggira tra le rovine per mettere in fila i fatti minuti, le improvvise epifanie, le dichiarazioni ingenuamente rivelatorie, le inconsapevoli figuracce, le battute e le offese, i rifiuti, i frammenti e le frattaglie degli ultimi anni di questa sciagurata Seconda repubblica. Un arazzo intessuto di crudeltà, pietà e humour nero, in cui ogni brandello è una sorpresa, oppure il soprassalto di un ricordo, o l'anacronistica rivelazione di ciò che poi sarebbe inesorabilmente accaduto. -
Virtù che cambiano il mondo. Partecipazione e conflitto per i beni comuni
Le ""virtù"""" di cui si parla in questo libro sono scelte, orientamenti, saperi, comportamenti e abitudini che nascono e si sviluppano solo in un ambito di condivisione e reciprocità e in contesti conflittuali nei confronti sia delle classi dominanti sia dell'isolamento, dell'individualismo e di quella competizione di tutti contro tutti. Sono anche percorsi di formazione di una nuova capacità di autogoverno necessaria per esautorare, con altri metodi e un diverso rapporto con le comunità, le attuali élite politiche, imprenditoriali, manageriali, amministrative e culturali incapaci di assicurare un futuro sia al nostro paese che al pianeta. Garantiscono a tutti un'apertura verso un """"mondo diverso"""" e la possibilità di sottrarsi all'attesa impotente della catastrofe economica e ambientale che incombe. Ogni capitolo del libro, nel presentare una """"virtù"""", fa in realtà riferimento a contesti di lotta e a processi organizzativi concreti in cui specifici atteggiamenti e comportamenti sono cresciuti e si sono rivelati determinanti nel promuovere un aumento sostanziale della solidarietà, della consapevolezza, dei saperi e della forza dei suoi protagonisti. L'elenco delle """"virtù"""" prese in esame chiarisce il significato di questo approccio: dignità, accoglienza, empatia, sobrietà, conoscenza... Ovviamente non è una rassegna completa delle """"virtù"""" necessarie a imboccare la strada che porta alla trasformazione del mondo, ma un buon bagaglio da cui partire."" -
Indagine sul ventennio
"Se avevo avuto una percezione abbastanza chiara del probabile successo di Berlusconi, non ne avevo però immaginato una durata così lunga."""" Parola di Romano Prodi, nell'intervista inedita contenuta in questo libro. E invece Berlusconi è durato (almeno) per un ventennio. Abbastanza per una vita intera, abbastanza per cambiare un paese, abbastanza per non ricordare più bene come eravamo prima. Cos'è stata l'Italia degli ultimi vent'anni? Un regime parafascista? Un paese della cuccagna che si è svegliato rovinosamente? Enrico Deaglio segue l'evoluzione degli scenari politici, tratteggia le storie personali degli eroi e dei miracolati, racconta i retroscena di cui all'epoca non sapevamo nulla, presta attenzione alle nuove parole che hanno popolato il chiacchiericcio quotidiano, affronta senza paura le zone più controverse e male illuminate del Ventennio: dalle ragioni e gli antefatti della discesa in campo alla mirabolante apoteosi della """"gnocca"""", dal sottovalutato razzismo leghista all'incomprensibile subalternità della sinistra, fino a un rapporto riservatissimo inviato dalla Dia alla vigilia delle elezioni del 1994. A fare da sfondo alla sua ricostruzione, numerose interviste, esclusive e inedite, a protagonisti e osservatori d'eccezione. Con dodici interviste inedite a: Silvia Ballestra, Ivan Carozzi, Mario Deaglio, Andrea Jacchia, Gad Lerner, Fausto Melluso, Peppino Ortoleva, Marcelle Padovani, Romano Prodi, Massimo Recalcati, Roberto Saviano, Adriano Sofri." -
Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli. La guerra infinita alla burocrazia
Anziani obbligati dall'Asl a pesare i pannoloni dopo l'uso. Cassazione alle prese con processi per lo sgocciolio di una camicia o la brucatina di un'asina. Miracolate a Lourdes alle quali è vietato rinunciare alla pensione d'invalidità. Porti collaudati ufficialmente dopo 36 anni. Cittadini vivi e vegeti che faticano a dimostrare di non essere morti dal 2008. Decreti attuativi mai fatti al punto che Renzi ne ha ereditati un'enormità: 513. Ministeri che sbrigano ricorsi dopo 31 anni e intimano al ricorrente: risponda immediatamente. Dirigenti asserragliati nella trincea del burocratese e pagati in media il triplo che in Germania. Terremotati alle prese con 1109 leggi e leggine impossibili da rispettare. Norme surreali sui velocipedi ""alti al massimo metri 2,20"""", gli """"effetti letterecci"""" o la pesca dei trichechi. Gian Antonio Stella racconta la burocrazia italiana. Un reportage spassoso e insieme inorridito sulle regole, i meccanismi, gli uomini, i deliri, gli sprechi e i privilegi più folli e offensivi di un mondo a parte che non vuole cambiare. E pesa sul paese per almeno 70 miliardi di euro."" -
Corso urgente di politica per gente decente
Dalla rivolta degli indignados alla fondazione del partito Podemos, che secondo molti sondaggi potrebbe diventare il primo partito del paese, la sinistra spagnola sembra stare elaborando non solo una teoria, ma soprattutto una pratica politica che la rende la più innovativa (e la più efficace elettoralmente) a livello europeo. Come mai succede in Spagna? Quali sono le idee di fondo di questo movimento che da barricadero si va facendo sempre più istituzionalmente importante? Chi c'è dietro? Sul piano dell'elaborazione culturale non c'è dubbio che l'uomo centrale di questo nuovo movimento sia Juan Carlos Monedero, che è stato responsabile del programma e del processo costituente del partito, e che proprio negli ultimi tempi si è dimesso dal gruppo dirigente avvertendo che ""la moderazione potrebbe disarmare Podemos"""", una rivendicazione di radicalità delle idee contro le tentazioni del potere. In questo libro, Monedero ricapitola con grande efficacia le idee di una sinistra moderna ma al tempo stesso fedele alle sue radici, rimette al centro della discussione temi e problemi che decenni di rivoluzione neoliberale hanno fatto sparire, racconta concretamente come un'impostazione culturale e politica si traduca in azioni dal basso capaci di cambiare le cose. Un vero e proprio corso di politica in cui uno studioso serio mette da parte i tecnicismi e discute, a partire da un barattolo di yogurt o da una pagina di Facebook, cosa non va nella nostra società e come cambiarla."" -
Smart. Inchiesta sulle reti
Internet non appiattisce affatto il mondo. Semmai è il mondo a nutrire la Rete di complessità, diversità, ricchezza, tanto che sarebbe opportuno parlare ormai di reti, al plurale. L'attenzione di tutti è rivolta ai grandi protagonisti americani del business, da Amazon a Google, ma Frédéric Martel nel suo nuovo libro cambia la prospettiva e scopre come nel mondo non faccia che crescere il numero dei connessi non anglofoni, che piegano la Rete alle loro necessità locali e rafforzano siti e servizi come Yandex e VKontakte in Russia, Baidu, Alibaba o Weibo in Cina, Orkut in Brasile o Taringa in Argentina. Per questo, ""Smart"""" è un'inchiesta sul campo: per studiare le reti di oggi, Martel ha viaggiato in lungo e in largo, dal Messico al Libano, dalla Russia all'Egitto, da Gaza al Brasile, oltre ovviamente agli Stati Uniti e alla Cina. """"Non volevo fare un libro troppo teorico: le conclusioni dicono una cosa precisa, ma ci sono arrivato alla fine di una lunga ricerca. Ho incontrato centinaia di persone e credo che questo dia una certa freschezza al racconto. Le reti sono fatte di persone calate in una realtà per niente virtuale, mi piaceva guardarla con i miei occhi e poi descriverla."""""" -
Vuoti a perdere. Rapporto 2004 su esclusione sociale e cittadinanza incompiuta
Il ""Rapporto"""", elaborato e curato dalla Caritas Italiana e dalla Fondazione E. Zancan di Padova, è la quinta uscita di un'opera di sensibilizzazione e approfondimento scientifico sulle tematiche del disagio e dell'esclusione sociale in Italia. Vengono presentati i risultati di un'indagine sulla povertà delle famiglie italiane e l'accesso ai servizi sanitari, condotta insieme alla Federazione italiana dei medici di medicina generale. Al centro dell'indagine sono situazioni emergenti di disagio: le nuove dipendenze, la depressione, la demenza senile, le conseguenze psicosociali della flessibilità del lavoro. Il volume presenta inoltre dati ed elementi di valutazione qualitativa su ciascuno dei fenomeni indagati e fa il punto sullo stato attuale dei servizi."" -
Leggere Che Guevera. Scritti su politica e rivoluzione
L'immagine più nota di Che Guevara è quella dell'eroico guerrigliero che ha combattuto contro l'imperialismo. In questa rappresentazione, però, si trascura spesso il rapporto viscerale che egli ebbe con la Rivoluzione cubana e la spessore della sua ricerca teorica. ""Leggere Che Guevara"""" ripercorre, attraverso le parole stesse del Che, le vicende della guerriglia, i primi anni al governo e l'intensa azione diplomatica per stabilire una solidarietà, fra tutti i popoli sfruttati del Terzo mondo. Queste pagine mettono in luce i contributi del Che alla teoria marxista, il suo lavoro per risolvere i problemi economici di un paese ancora poco sviluppato e avversato dal colosso nordamericano, la strenue difesa degli interessi di tutti i popoli."" -
3MSC. Emozioni e sogno. Tre metri sopra il cielo. Lo spettacolo. Ediz. illustrata
"Tre metri sopra il cielo"""" è diventato un musical. Step e Babi ballano, cantano, raccontano la loro storia d'amore. In questo libro sono assemblati molti materiali diversi che confluiscono tutti intorno alla nuova anima di gesti, parole e musica che Palazzo Irreale ha costruito partendo dal romanzo bestseller di Federico Moccia. Ecco allora il copione e i testi delle canzoni. Il diario di lavorazione degli autori, attori e tecnici che raccontano la costruzione dello spettacolo ma anche il rapporto con il romanzo. Compaiono inoltre alcuni brani dei temi che Palazzo Irreale ha commissionato ad alcune scuole perché i più giovani provassero a spiegare il senso di """"essere tre metri sopra il cielo"""". Il volume è impreziosito da più di cento foto che testimoniano le diverse fasi dello spettacolo, dalle audizioni alle prove." -
Arnaldo Pomodoro. Il teatro scolpito
Il lavoro di Arnaldo Pomodoro per il teatro è guidato dagli stessi princìpi che muovono la sua ricerca di scultore, una sperimentazione mai fine a se stessa, costantemente in tensione verso il proprio obiettivo: ""dare spazio alla visione"""". Questo è il primo libro che lo documenta in modo rigoroso e completo. Le annotazioni dell'artista, i numerosi contributi, le molteplici immagini, fotografie di scena, scatti che fissano sequenze di lavoro, bozzetti e disegni, compongono un racconto che accompagna il lettore attraverso l'intero percorso progettuale e realizzativo, nei meandri di quel lavoro interdisciplinare, complesso e affascinante, necessario per mettere in scena una rappresentazione teatrale. Dopo le prime esperienze a Pesaro nell'ambito del Festival Nazionale d'Arte Drammatica dove ottiene un premio nel 1954 per il progetto scenico di Santa Giovanna dei Macelli di Brecht, sono oltre quaranta gli spettacoli per cui Arnaldo Pomodoro ha progettato e realizzato scene e costumi: dalla tragedia greca all'opera lirica, dal teatro contemporaneo alla musica. Il libro contiene inoltre una lunga conversazione tra Arnaldo Pomodoro e il curatore Antonio Calbi, numerosi testi critici e una serie di testimonianze dirette dei protagonisti che hanno lavorato insieme all'artista; chiudono il volume una dettagliata biografia, una bibliografia scelta e l'indice dei nomi."" -
The sea is my land. Ediz. italiana e inglese
Il libro è la documentazione della mostra di Roma The Sea is my Land. Artisti dal Mediterraneo a cura di Francesco Bonami ed Emanuela Mazzonis (Museo Maxxi, 3 luglio - 29 settembre 2013). È una raccolta di immagini e testi di ventidue artisti e scrittori provenienti dai ventidue paesi bagnati dal mar Mediterraneo: Spagna, Francia, Monaco, Italia, Malta, Slovenia, Croazia, Bosnia e Erzegovina, Montenegro, Albania, Grecia, Cipro, Turchia, Siria, Libano, Israele, Palestina, Egitto, Libia, Tunisia, Algeria, Marocco.