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Le origini della Kabbalà
Il problema delle origini della Kabbalà, forma della mistica e della teosofia ebraica che sembra sorgere a un tratto nel secolo XIII, è uno dei più complessi e importanti nella storia religiosa dell'ebraismo dopo la distruzione del Tempio. Il volume sintetizza i risultati di oltre quarant'anni di lavoro. Le accurate e sistematiche ricerche compiute dall'autore sui manoscritti del periodo arcaico non solo dissipano diffidenze troppo a lungo diffuse per pregiudizio razionalistico o entusiasmo romantico, ma rinnovano completamente gli studi sul movimento. L'approfondito lavoro filologico e storico-critico condotto sulle fonti ha consentito di rilevare che il ""Séfer Bahir"""" - testo fondamentale della Kabbalà prima dello """"Zòhar"""" (fine del XIII secolo) - è redatto su materiali più antichi, tutti con caratteristiche gnostiche. Proprio attraverso il """"Bahir"""", il pensiero gnostico mitopoietico ha fatto la sua ricomparsa all'interno del giudaismo e ha caratterizzato per secoli quella che oggi, grazie agli studi di Scholem, può essere definita, religiosamente e culturalmente, la corrente più vitale e originale del giudaismo. In antitesi a studi precedenti, l'autore sottolinea inoltre che la Kabbalà è nata da bisogni religiosi interni al giudaismo e non da apporti culturali esterni. In questo senso è espressione genuina e profonda dell'anima ebraica e differisce in modo sostanziale dalla filosofia, nella quale l'apporto greco e arabo è stato invece determinante."" -
Ecclesiologia ortodossa. Temi a confronto tra Oriente e Occidente
Al contrario di quanto accade nell'Occidente latino, presso i teologi ortodossi sono rarissime le monografie riguardanti la Chiesa. Basando la propria dottrina sui primi sette concili ecumenici - notoriamente occupatisi di problemi trinitari e cristologici -, l'Ortodossia non possiede infatti un insegnamento ufficiale sulla Chiesa. Ciò non significa che il problema ecclesiologico sia assente dalla riflessione: esso tra l'altro sottende ogni sforzo sul fronte del dialogo ecumenico. Ed è proprio nel tentativo di portare un contributo su questo versante che l'autore, spesso occupatosi di questioni ecclesiologiche riguardanti il mondo ortodosso, ha elaborato lo studio. Il volume in primo luogo individua nell'ecclesiologia ortodossa due grandi correnti, che aiutano a comprendere l'attuale dibattito, anche in campo cattolico, sul rapporto tra Chiesa locale e Chiesa universale. La seconda parte, di carattere più ecumenico, mette a confronto i criteri di ecclesialità tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse, con un occhio di riguardo per la Chiesa greca. La terza e ultima sezione affronta il problema più delicato in materia: l'atteggiamento degli ortodossi nei confronti del papato. Due grandi tradizioni cristiane sono dunque messe a confronto negli aspetti ecclesiologici per far capire di entrambe le ragioni, le prese di posizione, le critiche di ieri e di oggi. Presentazione di Luigi Sartori. -
Giovanni il Vangelo narrante. Introduzione all'arte narrativa del quarto vangelo
«Per me, anche dopo tanti anni di frequentazione del quarto Vangelo, molta parte di esso rimane enigmatica e perciò sono stato subito attratto dalle tue pagine che permettono di rileggere in maniera nuova questo vangelo denso di misteri. L’applicazione sistematica delle luci che provengono da una riflessione sulle caratteristiche del testo permette di riproporre interrogativi antichi in maniera nuova» (dalla lettera di Carlo Maria Martini all’autore). -
Salvezza e liberazione: l'Esodo
Nell’Antico Testamento la salvezza del popolo prende avvio sotto forma di liberazione, di cui il libro dell’Esodo rappresenta la versione epica. Nella memoria degli israeliti, questa liberazione assume un carattere fondamentale e una funzione esemplare, due aspetti che consentono al tema di attraversare l’intera Scrittura.rnLuis Alonso Schökel accompagna il lettore in questo «attraversamento tematico» incentrato su due poli che corrispondono a due verbi: uscire (dall’Egitto, dalla schiavitù, dal lavoro forzato) ed entrare (nella terra, nei doveri, attraverso il deserto), fino a dischiudere il panorama su «ciò che segue», e quindi sugli altri esodi. -
Una Chiesa senza vescovi? La sacramentalità dell'episcopato tra storia, teologia e liturgia
Un vescovo rimane presbitero? La domanda può sembrare scontata, ma la risposta richiede una puntuale analisi storica, teologica e liturgica - le tre prospettive adottate da questo libro - e conduce a un interrogativo ancora più radicale e non facilmente risolvibile: è pensabile per il futuro una Chiesa senza vescovi? Il volume mette in luce la problematica che riguarda il riconoscimento di un valore sacramentale all'ordinazione episcopale partendo dal tempo apostolico e patristico, attraversando i concili di Trento e Vaticano I e concludendo con il Vaticano II che in riferimento all'episcopato ha messo in campo l'affermazione più solenne del suo magistero. -
Parole di libertà. Il messaggio biblico della salvezza
Attraverso l'approfondimento del tema della libertà e della liberazione nell'Antico Testamento l'autore propone un coerente viaggio tematico e letterario, di grande attualità per il nostro tempo. All'interno dei tre blocchi testuali che strutturano l'Antico Testamento, vengono esaminati sistematicamente prima il ""racconto"""" e poi la """"parola"""" che ne costituisce il commento interpretativo. Il racconto è la forma caratteristica della tradizione letteraria biblica, quella che attesta appunto che il Dio di Israele si rivela nella storia. Risulta perciò importante, da una parte, dare il dovuto rilievo alle narrazioni, così da coglierne il potente messaggio di liberazione. Accanto al racconto, in ognuna delle tre sezioni dell'Antico Testamento, troviamo la parola che spiega e integra l'evento narrato, secondo una specifica modalità: abbiamo così l'aspetto normativo della """"legge"""" nel Pentateuco, la lettura della storia nella """"profezia"""" nei Profeti, e negli Scritti la """"sapienza"""", che svela il senso perenne della vita, pur senza nasconderne il dramma e occultarne il mistero. Questa articolazione è di aiuto per una comprensione globale del testo sacro e nello stesso tempo permette un approfondimento di singoli cicli, come quello dei patriarchi o quello di Davide. La felice compenetrazione tra prospettiva esegetica e prospettiva tematica caratterizza la ricerca anche come esempio prezioso di metodologia."" -
Introduzione al Nuovo Testamento
Questa introduzione al Nuovo Testamento si propone di offrire alcune chiavi di lettura ai 27 libri che lo compongono. I Vangeli sinottici e gli Atti degli apostoli, il corpus giovanneo, le lettere di Paolo e le epistole cattoliche vengono esaminati in relazione agli autori, al contesto scritturale, storico, culturale ed editoriale, alla struttura e all'analisi letteraria. Vengono inoltre indagati i temi principali e l'influsso del Nuovo Testamento in ambito culturale. Completano il volume un lessico, la cronologia, tre carte geografiche e una bibliografia essenziale. -
Il libro dei Salmi. Testo CEI 2008. Introduzione e note dalla Bibbia di Gerusalemme. Versione interlineare in italiano
Il libro dei Salmi conserva il tesoro della lirica religiosa di Israele, 150 canti che venivano accompagnati da arpe, flauti, cembali, trombe e tamburi. Il Salterio era destinato all'uso liturgico e veniva utilizzato durante le celebrazioni che si svolgevano nel tempio o nelle sinagoghe come complemento alla lettura della Legge e dei Profeti. Le celebrazioni di feste familiari o pubbliche, i giorni di lutto privato o nazionale, i pellegrinaggi e molte altre circostanze hanno ispirato canti diversi con particolari caratteristiche. E nei cinque libri di cui si compone il Salterio sono stati raccolti, senza distinzione, testi di vario genere, che si possono raggruppare in canti di lode e di acclamazione, di supplica e di azione di grazie, regali e di meditazione ed esortazione. Nei salmi si riflette in maniera incisiva l'esperienza che il popolo d'Israele ha vissuto nel corso della sua storia e ancora oggi i canti del Salterio sono la preghiera per eccellenza della Chiesa. Del libro dei Salmi il volume propone: il testo della Bibbia CEI 2008 con introduzione e note dalla Bibbia di Gerusalemme; il testo ebraico: testo masoretico della Biblia Hebraica Stuttgartensia che riporta il Codex Leningradensis B19A(L), datato circa 1008; la versione interlineare in lingua italiana: eseguita a calco, cerca di privilegiare il più possibile gli aspetti morfologico-sintattici del testo ebraico, anche a scapito, in alcuni casi, della semantica. Va letta da destra a sinistra seguendo la direzione dell'ebraico. Conia diversi neologismi che intendono rendere meglio il senso originario. In aggiunta alla ricchezza della Bibbia di Gerusalemme e al testo in lingua originale, grazie alla versione interlineare lo strumento consente anche a chi non conosce o conosce solo parzialmente la lingua antica di coglierne le specificità e il ritmo, per una fruizione più piena di un contenuto che non è solo testo sacro ma anche opera letteraria. La collana è adatta anche a un pubblico laico. -
Cantico dei cantici. Testo CEI 2008. Introduzione e note dalla Bibbia di Gerusalemme. Versione interlineare in italiano
Il Cantico dei Cantici, cioè il Cantico per eccellenza, celebra l'amore reciproco di un amato e di un'amata, che si raggiungono e si perdono, si cercano e si trovano. L'amato è chiamato «re» e «Salomone», cioè «il Pacifico»; l'amata è chiamata «la sulammita», «la pacificata», «colei che ha trovato pace». Le ammirate descrizioni fisiche, non lontane dalle consuetudini della poesia egizia, hanno indotto a considerare l'opera una raccolta di canti d'amore o un repertorio di circostanza per i matrimoni. Lo stupore creato dal linguaggio passionale, le interpretazioni più divergenti e i dubbi sulla sua canonicità non hanno impedito al Cantico di essere celebrato come uno dei testi più poetici della Bibbia.Del Cantico dei cantici il volume propone: il testo della Bibbia CEI 2008 con introduzione e note dalla Bibbia di Gerusalemme; per l'ebraico il testo masoretico della Biblia Hebraica Stuttgartensia che riporta il Codex Leningradensis B19A(L), datato circa 1008; la versione interlineare in lingua italiana eseguita a calco, che cerca di privilegiare il più possibile gli aspetti morfologico-sintattici del testo ebraico, anche a scapito, in alcuni casi, della semantica. Va letta da destra a sinistra seguendo la direzione dell'ebraico. Diversi i neologismi creati per rendere meglio il senso originario.Lo strumento consente anche a chi non conosce o conosce solo parzialmente le lingue antiche di cogliere le specificità e il ritmo del libro biblico, per una fruizione più piena di un contenuto che non è solo testo sacro ma anche opera letteraria. Questo testo, come gli altri della stessa collana, è adatto anche a un pubblico laico. -
Il libro della Genesi. Testo CEI 2008. Introduzione e note dalla Bibbia di Gerusalemme. Versione interlineare in italiano
La Genesi, primo libro della Bibbia, inaugura il grande arco narrativo che si estende dalla creazione dell'universo e dell'uomo fino alla fine del regno di Giuda e all'esilio babilonese. I primi undici capitoli raccontano la storia delle origini: la generazione successiva ad Adamo ed Eva è contrassegnata dall'omicidio perpetrato da Caino ai danni del fratello Abele. Alla violenza Dio risponde con un diluvio che distrugge l'umanità, ma grazie a Noè la storia riesce a continuare. I capitoli successivi si soffermano sui patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe, mentre l'ultima parte della Genesi costituisce un racconto unitario su Giuseppe, venduto schiavo in Egitto e divenuto uno degli uomini più influenti d'Egitto. Del libro della Genesi il volume propone: il testo della Bibbia CEI 2008 con introduzione e note dalla Bibbia di Gerusalemme; - il testo ebraico: testo masoretico della Biblia Hebraica Stuttgartensia che riporta il Codex Leningradensis B19A(L), datato circa 1008; - la versione interlineare in lingua italiana: eseguita a calco, cerca di privilegiare il più possibile gli aspetti morfologico-sintattici del testo ebraico, anche a scapito, in alcuni casi, della semantica. Va letta da destra a sinistra seguendo la direzione dell'ebraico. Conia diversi neologismi che intendono rendere meglio il senso originario. In aggiunta alla ricchezza della Bibbia di Gerusalemme e al testo in lingua originale, grazie alla versione interlineare... -
Vangelo di Marco. Testo CEI. Introduzione e note dalla Bibbia di Gerusalemme. Testo greco e traduzione interlineare in italiano
Si può avanzare l’ipotesi che il vangelo secondo Marco sia stato composto a Roma, subito dopo la morte di Pietro e durante la persecuzione di Nerone. In tal caso risalirebbe agli anni 64-70 d.C. Quasi tutti gli studiosi ritengono infatti si tratti del primo tra i vangeli canonici a essere stato messo per iscritto. Nel racconto di Marco Gesù si stupisce, si commuove, si indigna. Volge lo sguardo alle persone ora con tristezza, ora con tenerezza. Osserva in silenzio, ascolta, fa domande, prega, sceglie i suoi discepoli, insegna, guarisce e impone il silenzio sulla sua persona.rnDel Vangelo di Marco il volume propone:– il testo della Bibbia CEI 2008 con introduzione e note dalla Bibbia di Gerusalemme;– il testo greco: è tratto dall’edizione interconfessionale The Greek New Testament (GNT), basato prevalentemente sul codice manoscritto B (Vaticano), risalente al IV secolo;– la versione interlineare in lingua italiana: eseguita a calco, cerca di privilegiare il più possibile gli aspetti morfologico-sintattici del testo greco, anche a scapito, in alcuni casi, della semantica.In aggiunta alla ricchezza della Bibbia di Gerusalemme e al testo in lingua originale, grazie alla versione interlineare lo strumento consente anche a chi non conosce o conosce solo parzialmente la lingua antica di coglierne le specificità e il ritmo, per una fruizione più piena di un contenuto che non è solo testo sacro ma anche opera letteraria. La collana è adatta anche a un pubblico laico. -
Il Libro dei Proverbi. Testo CEI 2008. Introduzione e note dalla Bibbia di Gerusalemme. Versione interlineare in italiano
Del libro dei Proverbi il volume propone: il testo della Bibbia CEI 2008 con introduzione e note dalla Bibbia di Gerusalemme; il testo ebraico; la versione interlineare in lingua italiana.In aggiunta alla ricchezza della Bibbia di Gerusalemme e al testo in lingua originale, grazie alla versione interlineare lo strumento consente anche a chi non conosce o conosce solo parzialmente la lingua antica di coglierne le specificità e il ritmo, per una fruizione più piena di un contenuto che non è solo testo sacro ma anche opera letteraria. Il testo è adatta anche a un pubblico laico. -
Pietro. Il primo degli apostoli
Si chiamava Simone e faceva il pescatore sul lago di Galilea. È diventato Pietro, la roccia sulla quale Cristo ha edificato la sua Chiesa. Primo chiamato e primo nella lista degli apostoli, egli è anche, forse, il più fragile di tutti. In ogni caso, è colui di cui i vangeli non nascondono né debolezze, né lacune. Un'attenta lettura dei vangeli consente, da un lato, di avvicinare il mistero di quest'uomo dal destino singolare e, dall'altro, di guardare da vicino gli elementi propri del ministero petrino anche in prospettiva ecumenica. La trasformazione in ""visionario estatico"""" e poi in """"eroe cristiano"""", avvenuta tra il I e il V secolo, si è infatti intrecciata con """"l'appropriazione romana"""" di Pietro, con la venerazione delle sue reliquie e la nascita del suo culto. Il volume dà avvio alla traduzione italiana dei Cahiers Évangile, noti a livello internazionale quali strumenti per lo studio e la pastorale."" -
Temi biblici. Vol. 4: Il mistero della croce.
I cristiani hanno osato rappresentare Gesù crocifisso solo cinque secoli dopo la sua morte. Quel supplizio infamante, discorso paradossale su Dio, è ""scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani"""", come scrive san Paolo nella Prima lettera ai Corinti, e al tempo stesso """"buona novella"""" dell'intero vangelo. Una morte simile a quella dei banditi e degli schiavi e tuttavia evento salvifico per l'umanità, come hanno visto i padri del concilio di Nicea, che nel 325 hanno formulato le parole che sono ancora oggi al cuore del Credo: """"Crocifisso sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto"""". Dopo il Vangelo di Marco, le Lettere di Paolo e gli scritti apostolici, un'emozionante composizione traduce in musica proprio il testo latino del Credo: è la Messa in si minore di Bach (1749), le cui parti centrali riguardano l'incarnazione (Et incarnatus), la morte sulla croce (Crucifixus) e la risurrezione (Et resurrexit). Il Crucifixus è esattamente al centro della composizione, come la morte del Figlio di Dio è al centro della salvezza dell'umanità."" -
Temi biblici. Vol. 5: Sansone, racconto e storia. Letture di Giudici 13-16.
Accanto a Ercole e Maciste, Sansone è stato nel '900 l'eroe di decine di film popolari incentrati sulla sua imponente forza, ma anche l'ispiratore di grandi opere d'arte, dai dipinti di Rubens e Rembrandt ai brani del compositore Saint-Saëns. Smisurato nella forza e nell'amore, protagonista di episodi che sfiorano il grottesco - come il trasporto delle porte di Gaza fino a Hebron Sansone è una singolare figura biblica che merita di essere approfondita. Il volume, che si sofferma su quattro capitoli del libro dei Giudici, consente di intrecciare due tipi di lettura: la prima è sincronica e privilegia l'analisi del racconto, mentre la seconda è diacronica e propone una radiografia del testo nella sua densità storica. -
Temi biblici. Vol. 6: Conversione di Saulo, vocazione di Paolo.
Nella Lettera ai Galati, Paolo parla chiaramente della sua vocazione: ha ricevuto il mandato di proclamare quello che egli chiama il ""suo vangelo"""", l'annuncio della salvezza a ogni uomo, senza distinzione tra circoncisi e incirconcisi. A una ventina d'anni di distanza dal martirio dell'apostolo, la penna di Luca affida agli Atti ben tre racconti su ciò che è avvenuto sulla via di Damasco - luogo metaforico del capovolgimento e della radicale trasformazione interiore - mettendo in luce la conversione di Saulo oppure evidenziando la sua vocazione profetica. Quell'episodio ha suggerito agli artisti l'immagine di Paolo che cade da cavallo - memorabile la raffigurazione di Caravaggio - e ha offerto la materia prima a rappresentazioni sceniche medievali dedicate all'apostolo."" -
Temi biblici. Vol. 10: «terra che io ti indicherò». Teologia e storia della terra promessa, La.
«Lungo i fiumi di Babilonia...»: è questo il celebre inizio del Salmo 137, intriso di una nostalgia che attraversa i secoli e coinvolge tutti gli esiliati, protesi verso la terra che hanno dovuto abbandonare o da cui sono stati cacciati. Ha ispirato il superbo coro ""Va' pensiero"""", caro al Risorgimento italiano, intonato dagli ebrei prigionieri nel terzo atto del """"Nabucco"""" di Verdi. In modo più letterale, è all'origine dell canzone rasta """"Rivers of Babylone"""", resa celebre dai gruppi The Melodians e Boney M, e poi ripreso da Jimmy Cliff e Liz McComb.La terra promessa, perduta e ritrovata, è certamente uno degli elementi essenziali del grande intreccio della Bibbia. C'è la terra nella sua accezione più ampia, quella di cui il libro della Genesi racconta la creazione ad opera di Dio. C'è la terra particolare promessa ad Abramo e data al popolo di Israele, un luogo dove «scorrono latte e miele», ma sul quale è stato versato anche tanto sangue."" -
Temi biblici. Vol. 9: L'inno a Cristo (Filippesi 2,5-11).
A causa delle crisi dottrinali sul rapporto fra umanità e divinità di Cristo, la kenosi, l'abbassamento del Figlio di Dio, ha spesso richiamato l'attenzione dei teologi. Tuttavia, la lettura «dogmatica» non deve oscurare quella etica: dall'abbassamento di Cristo deriva, infatti, un insegnamento morale che esorta il cristiano a rinunciare a se stesso. In realtà, scrivendo la sua lettera ai Filippesi, Paolo si propone di rispondere a una precisa domanda: «In che senso il Figlio di Dio ha orientato la nostra vita umana quando ""assunse la condizione di servo""""?»."" -
Temi biblici. Vol. 11: libro dell'Apocalisse, Il.
L'Apocalisse è sempre un libro meraviglioso e affascinante, con le sue immagini e i suoi simboli. Per entrarvi dentro è richiesto subito il «patto di lettura» che l'autore stabilisce con i suoi lettori. Poi, tutto è chiaro! La presentazione offerta in questo volume segue il modello narrativo, di cui nella Bibbia si conosce l'importanza. Infatti, l'Apocalisse di Giovanni è animata dal desiderio di «raccontare» l'opera di Dio, cioè la salvezza, percepibile attraverso la fede nel cuore stesso dei sussulti della storia umana. «L'Apocalisse non è un libro di terrore: è il libro del desiderio. Per i credenti, non è la fine di questo mondo, che fa paura, ma è la continuazione della prova che essi subiscono continuamente senza poterne vedere la fine». Queste idee espresse già tempo fa da Christian Duquoc indicano lo spirito dell'ultimo libro della Bibbia cristiana. Scritto alla fine del I secolo, il libro fonda la sua esperienza sulla morte e risurrezione di Gesù Cristo, avvenimento evocato fugacemente (Ap 11,8), ma celebrato ogni «giorno del Signore», luogo e tempo sacramentali delle visioni che vengono raccontate (Ap 1,10). In Oriente il libro viene letto con prudenza - forse a causa della demonizzazione dei poteri politici. Invece, in Occidente, stimola gli artisti che danno corpo e immagine alla sua forza figurativa. Un poeta come Paul Claudel vi attinge molte volte nella sua opera, perché, secondo le sue parole, «non si tratta di capire l'Apocalisse, ma di passeggiarvi dentro». -
San Francesco e la Bibbia. Letture medievali del testo sacro
La figura di san Francesco evoca la povertà e la penitenza, ma già durante la vita del santo di Assisi emergono, all'interno del movimento francescano, esigenze intellettuali che non sono affatto incompatibili con una profonda spiritualità. La rilassatezza di una parte del clero e la proliferazione delle correnti eretiche impongono, infatti, una predicazione adeguata ai tempi e in grado di tener conto dell'insegnamento e della cultura. Nell'ordine fanno il loro ingresso maestri istruiti, a cominciare da Antonio da Padova, Bonaventura, Pietro di Giovanni Olivi e Nicola di Lyra, figure rappresentative dell'esegesi francescana del XIII secolo, caratterizzata da una spiritualità che va di pari passo con un approccio rigoroso e scientifico al dato biblico.