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Il quarto Vangelo come storia
È opinione largamente condivisa tra gli studiosi che il Vangelo di Giovanni vada letto su due piani storici: quello della vicenda originaria di Gesù, su cui apre una finestra, e quello della comunità giovannea, per cui il Quarto Vangelo è scritto e di cui è uno specchio. Le due storie sono fuse, ma non confuse, nell'incontro dei due orizzonti storici. La ricerca di Segalla si sofferma anzitutto su quella vicenda originaria per analizzare come attraverso la tradizione sia pervenuta a una redazione, in cui si riflette la comunità giovannea (cap. 1); esamina poi quali sono i garanti di questa storia (cap. 2), quali le coordinate spazio-temporali (cap. 3) e quali quelle culturali (cap. 4). Il volume costituisce la prima parte di un'ampia Introduzione al Vangelo secondo Giovanni, cui Giuseppe Segalla stava lavorando per le EDB e che la morte gli ha impedito di concludere. Viene pubblicato come titolo a parte per rispettare un'esplicita indicazione dell'autore. In Appendice il lettore trova l'intero impianto del progetto di ricerca, così come previsto dall'autore stesso. -
Dal fondale alla ribalta. I personaggi secondari nella Bibbia ebraica
Una caratteristica dei racconti biblici è la presenza di numerosi personaggi secondari che svolgono un ruolo essenziale nella narrazione. Un esempio fra tanti è quello della ragazzina ebrea, schiava di Naaman il Siro, che fornisce la soluzione al problema del suo padrone lebbroso mandandolo dal profeta Eliseo. Provenendo spesso da fonti popolari che celebrano la rivincita dei piccoli sui grandi e dei deboli sui potenti, le storie della Bibbia esprimono la mentalità di un popolo che non può vantare conquiste, ricchezze o particolari realizzazioni artistiche. Inoltre, Israele si riconosce nei suoi re e nei suoi potenti, ma anche nei servitori, nei pastori, negli artigiani. In questa galleria di figure primeggiano Giuseppe che salva l'Egitto dalla carestia, la vedova Giuditta che libera il suo popolo da un potente nemico e le levatrici dell'Esodo che ingannano il faraone per salvare i figli d'Israele. Ma anche la donna che libera la città di Tebes spezzando il cranio di Abimelek con una macina buttata dalle mura, l'anziana di Tekoa che riconcilia Davide con il figlio Assalonne e la donna saggia di Abel che discute con Gioab, generale di Davide, e pone fine alla ribellione di Seba. Lo studio suggerisce che Dio ""rubi"""" spesso la scena agli attori umani e impedisca che la Bibbia proponga una vera letteratura eroica simile a quella greca e latina... Presentazione di Jean-Louis Ska."" -
La simbolica del grido nel Vangelo di Marco. Aspetti antropologici e teologici
Nel Vangelo di Marco il tema del gridare è presente, con sfumature diverse, lungo tutto l'arco della narrazione e si consolida attorno a figure ed episodi che si rivelano significativi, ricchi di fascino e attuali, soprattutto se letti in chiave comunicativa. Le numerose grida riportate dall'evangelista, pur essendo differenti per ambientazione, occasione, contenuto e scopo, accomunano diversi personaggi e descrivono una reazione che esprime un complesso inestricabile di sentimenti, spesso contrapposti. Il grido, infatti, a volte precede le parole, altre volte le veicola o addirittura le supera, ma sempre comunica uno stato d'animo, specchio di un particolare momento di vita, ed esprime il desiderio o la necessità di una relazione. Ogni grido, a prescindere dal soggetto che lo emette e dal contesto in cui è inserito, è un atto linguistico e come tale può avere interpretazioni differenti a seconda delle intenzioni con cui viene usato e delle circostanze nelle quali viene proferito. Il grido pertanto non dà solo contenuto a un atteggiamento, né descrive semplicemente un'azione, ma, uscendo dal testo, entra nell'oggi del lettore coinvolgendolo in un importante cammino ermeneutico. -
Il sacramento della coppia. Saggio di teologia del matrimonio cristiano
Non esistono due storie, ma un'unica storia salvifica che dalla prima creazione va verso la creazione definitiva inaugurata dal Signore risorto e dal dono del suo Spirito alla Chiesa e al mondo; nello stesso modo non esistono due matrimoni. L'atto di Cristo e della Chiesa che costituisce il matrimonio-sacramento non opera al di sopra della coppia e del mutuo scambio di consenso dei nubendi, ma al suo interno e mediante la totalità del reciproco promettersi, accettarsi e donarsi dei due battezzati. Questo volume offre una teologia del sacramento che muova dall'antropologia della coppia - e quindi della reciprocità maschile e femminile, del corpo come simbolo di scambio, della sessualità come dimensione costitutiva dell'essere umano e della parola come ""sacramento"""" - per giungere a mostrare come sia questa stessa realtà umana di coppia che si trasforma in sacramento e, viceversa, come il sacramento del matrimonio - in quanto dono di Dio e atto di Cristo e della Chiesa nello Spirito - trasfiguri questa medesima realtà, innestandola nel """"grande mistero"""" dei tempi escatologici."" -
I sacramenti simbolo e teologia. Vol. 1: Introduzione generale
Che cosa giustifica e fonda la realtà della celebrazione dei sacramenti? Che cosa rappresentano i sacramenti nella e per la vita cristiana? Perché sono necessari? In che senso sono espressione dell'esistenza e della persona di Cristo, o in che senso sono segni e luoghi di incontro personale dell'uomo con Dio?La dottrina prevalente ha a lungo insistito sulla natura dei sacramenti come «strumenti separati» attraverso cui Cristo continua a estendere sugli uomini la sua opera redentrice. Si è però col tempo quasi perduta la realtà dei sacramenti come gesti del Cristo umano e storico, tanto che l'evento sacramentale rischia di trasformarsi in semplice rito, se non addirittura in un momento psicologico che però allora può anche essere sostituito da altre occasioni di incontrare Dio. Questo trattato di teologia sacramentaria generale fa invece proprio il linguaggio simbolico dei sacramenti, come eventi/atti di Cristo per noi. La corporeità e l'apparenza di questi atti, in continuità con l'incarnazione, sono loro parte costitutiva, come eventi/atti che vengono ogni volta a «fare memoria» (con gesti, azioni e parole) dell'alleanza nuziale nello spirito tra Dio e l'umanità.Dunque, un trattato di teologia sacramentaria simbolica, che usa il simbolo come chiave interpretativa fondamentale, in alternativa a un impianto teologico concettuale e intellettualistico. -
Sulle orme di Cristo medico. Manuale di teologia pastorale sanitaria
Il volume si prefigge di offrire un contributo alla riflessione teologica sulla presenza e l'azione della Chiesa nel mondo della sofferenza e della salute. Nella prima parte viene messa a fuoco l'identità della teologia pastorale sanitaria, partendo da un'analisi dell'attività compiuta. Nella seconda parte gli autori illustrano i criteri teologico-pastorali che fondano l'azione della teologia pastorale sanitaria. La terza parte è consacrata a descrivere le varie modalità d'attuazione della pastorale sanitaria. Nella quarta parte trovano adeguato sviluppo i temi della spiritualità del servizio sanitario e della formazione degli operatori pastorali nel mondo della salute. -
La trinità mistero primordiale
La teologia e la sensibilità cristiana di oggi manifestano un interesse crescente verso la Trinità, anche stimolate dalle voci che giungono dalle chiese della ""periferia"""" - in particolare dall'America Latina - e soprattutto dal contatto con la spiritualità ortodossa. Benché il dogma della SS. Trinità appaia il più alto e il più distante, è tuttavia denso di conseguenze vitali per i cristiani, la Chiesa, il mondo intero. Il titolo proposto va letto in questo spirito: il mistero primordiale è per definizione il mistero che ha più attinenza con la realtà, quello oltre il quale non è possibile procedere e dal quale tutto prende forma e consistenza. Esso continua a svelarsi all'uomo. Anzi, nel passaggio dei millenni dimostra ancora più forte la sua originalità e freschezza. Il saggio parte da uno sguardo alla situazione attuale, colta nelle sue luci e nelle sue ombre, nei suoi dubbi e nelle sue certezze. Affronta poi il momento della ricostruzione della storia del dogma dalla rivelazione biblica fino ai nostri giorni. Segue la parte sistematica, che cerca una ricostruzione del mistero secondo le possibilità manifestate nel succedersi degli avvenimenti storici e delle riflessioni che li hanno accompagnati. Dopo la """"Trinità creduta"""" viene quindi proposta una """"Trinità vissuta"""": la Trinità è legge che domina l'universo, paradigma della persona e della società, esempio di ogni comportamento e iniziativa."" -
Teologia sponsale e sacramento delle nozze. Simbolo e simbolismo nuziale
Gesù non ha mai istituito in modo formale e puntuale il sacramento delle nozze. Per l'autore questa ""lacuna"""" è tuttavia carica di indicazioni e prospettive teologico-antropologiche insospettate: attraverso un'accurata indagine nell'ambito della simbolica nuziale, egli arriva infatti a concludere che la persona stessa di Cristo, nella sua Parola e nel suo gesto, è fondativa del sacramento del matrimonio. Nell'Ultima cena Gesù siede a mensa e si comporta con gli apostoli come lo Sposo verso i commensali che ha invitato quale sua 'Sposa' alla festa nuziale, deciso a comunicare la propria intimità e la propria vita. Nell'eucaristia Cristo si dona nel pane e nel vino alla Comunità/Sposa per divenire con lei una sola carne. Ma questa condizione nuziale non appartiene soltanto al tempo della storia: fin dalla fondazione del mondo Agnello-Sposo e Umanità-Sposa sono infatti pensati e voluti come gli Sposi delle nozze escatologiche. Questo grande mistero, che racchiude in sé l'intera storia dell'Alleanza, dalla Genesi all'Apocalisse, non si esaurisce in quanto tale, ma è ostensione ed estensione del supremo mistero nuziale, quello trinitario."" -
Persone nuziali. Communio nuptialis. Saggio teologico di antropologia
"La storia biblica è costruita su una chiara inclusione nuziale: la presenza di una coppia apre e chiude lo svolgimento del tutto. E un'uguale inclusione nuziale caratterizza l'arco della vita di Gesù. La realtà nuziale caratterizza inizio e fine, protologia e escatologia della storia della salvezza e dell'esistenza di Cristo. Si tratta di un autentico arco architettonico che attesta ed esprime un Disegno unico, globale e totalizzante, con/giungente inizio e fine, Alfa e Omega. In principio sta un mistero nuziale che ricompare posto e ricomposto pure alla fine. Tutto è chiamato, destinato alla piena e compiuta nuzialità. All'inizio Dio pone una unione distinta e una distinzione unita; crea una relazione relativa: l'Adam maschio e femmina. La relazione distintiva fonda e costituisce l'Umanità. All'inizio non c'era una realtà unificata, ma la compresenza unica di maschio e femmina umani, l'unicità dell'Adam maschile e femminile. Ciò fonda la vera natura ontologica della persona umana comunque sponsale. Non si tratta di 'due metà' ma di due realtà con/rispondenti, che giungono, maturando, alla coscienza di sé nella relazione con il distinto da sé"""". Nel panorama degli studi antropologici volti a focalizzare gli elementi caratteristici dell'essere umano, l'autore propone un percorso decisamente innovativo, """"riscrivendo"""" l'antropologia in chiave nuziale: l'essere umano è quindi un maschile-femminile in relazione reciproca." -
Gesù Cristo salvezza di tutti
"Nell'attuale dibattito circa l'unicità e l'universalità dell'azione salvifica di Gesù Cristo mi è stato chiesto ripetute volte di affrontare il tema della salvezza. Perché Cristo è il salvatore di tutti? Perché noi cristiani dobbiamo mantenere questa pretesa che non poche volte risulta inintelligibile e perfino scandalosa a molti dei nostri contemporanei?"""" (dal Prologo). Per esplicitare fin dal primo momento l'intimo legame tra la persona di Gesù e la salvezza da lui offerta, il titolo del libro parla di Gesù Cristo come salvezza dell'uomo e non semplicemente come suo salvatore. Egli infatti non ha portato dei beni, per quanto grandi, che siano estranei alla sua persona. E l'influsso salvifico di Gesù e del suo Spirito non conosce frontiere, se non la possibilità, tremenda, che si apre a ogni essere umano, di dire di no. La mediazione universale di Gesù e la rilevanza della cristologia per la dottrina della creazione dell'uomo sono i temi fondamentali che l'autore affronta da diversi punti di vista nei contributi confluiti nel volume." -
Sentirsi a casa. Abitare il mondo da figli
"Questo libretto cerca di accostare l'identità di Gesù - e quindi quella dei suoi discepoli - a partire dal gesto feriale e ovvio del suo abitare, considerando il luogo in cui egli si è sentito a casa. Il testo tenta di evidenziare come lo sguardo del Signore restituisca il carattere originariamente """"domestico"""" a tutte le cose e le persone del mondo"""" (dall'Introduzione). Fin dalle prime pagine, le Sacre Scritture, mostrano la volontà di Dio che il mondo intero diventi una casa ove abitare confidenti, liberi dalla paura. Sullo sfondo dello stile abitativo di Gesù e della sua visione del mondo come """"casa"""", l'autore prende in considerazione la singolare consapevolezza del Maestro di essere - attraverso la Pasqua - la pietra angolare che conferisce saldezza e definiva abitabilità a tutta intera la creazione. Di conseguenza anche la fede del discepolo avrà a che vedere con lo stare al mondo, dimorandovi e contribuendo alla sua costruzione secondo lo stile del Signore." -
Economia francescana. Una proposta per uscire dalla crisi
Il mondo globalizzato sta soffrendo una grave crisi economico-finanziaria che ha condotto sull'orlo della bancarotta diversi Paesi occidentali, tra cui l'Italia. Molti analisti concordano nell'affermare che essa non si configura come una delle tante situazioni critiche congiunturali, frequenti nel sistema capitalistico, ma come una vera e propria crisi strutturale che sembra aver messo in discussione l'intero impianto economico e i fondamenti antropologici su cui si reggeva. Il libro documenta l'attualità dell'importante contributo che i francescani hanno offerto alla riflessione e alla pratica economica nei secoli XIII-XV, svolgendo un ruolo decisivo nella nascita della moderna economia di mercato e arrivando persino a fondare istituzioni finanziarie come i Monti di Pietà. Risulta davvero paradossale - ricorda l'autore - che un contributo così significativo all'umanizzazione della nuova economia sia stato dato proprio da coloro che avevano scelto di abbracciare la povertà più radicale. Proprio per questo non si può escludere che le risposte di ieri possano orientare la ricerca di soluzioni da dare ai problemi di oggi. -
La morale di papa Francesco
Il pontificato di Francesco ha comportato diverse novità sul piano linguistico, pastorale e dottrinale, suscitando per lo più simpatia, entusiasmo e consenso, ma anche, in misure notevolmente minore, riserva. Sul piano etico non siamo di fronte a una nuova morale, ma più propriamente a nuovi accenti e sviluppi di contenuti non certo negati in passato, ma non sottolineati e valorizzati come avviene ora. Questo discernimento selettivo, che si rifà a consolidate pratiche ecclesiali, costituisce la singolarità e la novità che Francesco offre oggi alla Chiesa, coinvolgendo radicalmente la sua specifica e unica responsabilità pastorale in una lettura autorevole sia del nostro tempo, sia della realtà ecclesiale. La sfida culturale di oggi è delineare una morale del soggetto che non incorra nel soggettivismo e nel relativismo, trasformando questo rischio in una risorsa per un'etica soggettiva consistente. Papa Francesco ha accettato la sfida. -
L' imperativo gentile. Un contributo al dibattito su «Amoris laetitia»
Nel vivace dibattito suscitato dall'""Amoris laetitia"""", i più severi critici «conservatori» di papa Francesco finiscono per trovarsi d'accordo con i suoi più entusiasti sostenitori «progressisti»: entrambi, da punti di vista opposti, considerano infatti il papa argentino un rivoluzionario che ha modificato la dottrina tradizionale della Chiesa, introducendo la dirompente novità del primato della coscienza individuale sulle norme morali oggettive insegnate dal magistero ecclesiastico. Attraverso un'analisi teologico-morale dei passaggi più importanti del capitolo VIII del documento pontificio e delle principali interpretazioni che ne sono state date, questo saggio dimostra che non è così. L'""""Amoris laetitia"""" è in piena continuità con il magistero dei papi precedenti, anche là dove apre la possibilità, «in certi casi», di ammettere i divorziati risposati ai sacramenti della riconciliazione e dell'eucaristia. Lo scopo di questo libro è dunque di mostrare che il pluralismo pastorale non sfocia, necessariamente, nel relativismo dottrinale e che la decisione di concedere i sacramenti a chi si trova in una situazione «oggettiva» di peccato non esclude che, in altri casi, si possa altrettanto legittimamente decidere di non concederli."" -
Morale artificiale. Nanotecnologie, intelligenza artificiale, robot. Sfide e promesse
Le nanotecnologie, che manipolano la materia a livello atomico e molecolare, trasformano anche la società. Nell'economia mettono pressione sugli altri prodotti e sugli altri processi affinché siano allineati all'introduzione dei suoi artefatti competitivi. Hanno potenzialmente la capacità di influenzare le istituzioni e di trasformare le relazioni sociali, il lavoro, l'economia. In altri termini, prende piede un modo diverso di vedere il mondo, di formare la nostra comprensione della natura, delle strutture e quadri legali, sociali ed etici. Nei prossimi vent'anni l'assistenza medica, la pubblica amministrazione, la politica, l'educazione, la scienza, il trasporto e la logistica dipenderanno sempre più dalle applicazioni che decideremo di usare in queste aree. È facile prevedere rischi e benefici per l'ambiente, la sicurezza e la salute, mentre è più complesso immaginare come sopravviveranno, per esempio, la privacy e le libertà civili in un mondo in cui ogni artefatto, non importa quanto a buon prezzo, è incluso in una rete di computer. -
La Bibbia della domenica. Comprendere e spiegare le letture della messa festiva
Il volume presenta un testo di commento alle letture festive dei cicli A B C. Lo stile è aderente al testo biblico, di cui ben presenta il contesto e il messaggio.rnUno strumento utile e accurato per la preparazione delle omelie domenicali. -
Metodologia dell'Antico Testamento
Il volume è un'introduzione critica e pratica ai metodi esegetici più utilizzati nello studio dell'Al. Cerca di spiegare alcuni dei fondamenti teorici che sottostanno a determinate metodologie e di definire i loro limiti. Mostra, in modo generale, come procede ogni metodologia e la illustra con qualche esempio. Il libro è nato nella scuola del Pontificio istituto biblico e della Pontificia università gregoriana; si rivolge agli studenti e a tutti coloro che cercano di leggere sempre più attentamente l'Al. Per questa ragione, il testo presuppone il minimo possibile di conoscenza biblica e fa in modo di bastare a se stesso, senza ulteriori spiegazioni. Cura il volume Horacio Simian-Yofre, decano del Pontificio istituto biblico; gli autori da lui coordinati sono tutti docenti allo stesso istituto, il più qualificato centro di studi biblici del mondo cattolico. Contributi di Innocenzo Gargano, Stephen Pisano, Horacio Simian-Yofre, Jean-Louis Ska. -
Storia del movimento ecumenico dal 1517 al 1948. Vol. 2: Dagli inizi dell'800 alla Conferenza di Edimburgo.
Dagli inizi del Novecento e in particolare dopo il secondo conflitto mondiale, la coscienza del mondo cristiano si è progressivamente scossa dal torpore secolare che le faceva accettare come irrimediabile la divisione in confessioni e Chiese tra loro indifferenti o nemiche. Il tentativo di superare le divisioni, giudicate diametralmente opposte al comando divino della carità e dell'unità nella testimonianza, costituisce l'essenza del movimento ecumenico. Ma se gli anni del ventesimo secolo possono essere indicati come un'alta stagione del sentimento unitario fra i cristiani, i tempi antecedenti, in cui le divisioni si produssero e si consolidarono, ne sono stati un lungo esempio di gestazione, di intermittenti ma significative anticipazioni, di indagini in qualche modo preparatorie. La Storia del movimento ecumenico, costituita di contributi di grande valore, osserva la crescita del cristianesimo nella storia dal punto di vista della ricerca dell'unità; la convinzione degli autori è che nel cammino millenario delle Chiese si possono scorgere i segni, talvolta apparentemente labili e talvolta più vigorosi, della speranza di essere testimoni e seguaci di un Cristo indiviso. -
Nel deserto. La dottrina della contaminazione nel libro dei Numeri
Una stretta relazione tra cultura e religione conduce gran parte della riflessione scientifica di M. Douglas e, nell'ampio ventaglio dei temi da lei affrontati, il fenomeno religioso è certamente quello che nel corso del tempo ha acquisito maggiore importanza. Con lo stile stimolante che la contraddistingue, l'autrice propone un grande quadro, di tono storico-etnografico, del mondo israelitico, così come è riflesso nel libro dei Numeri. La sua analisi è attenta a rilevare nei testi le pratiche dei gruppi socio-politici e ancor più le posizioni dialettiche delle parti, il contatto conflittuale e il cambiamento, fattori nei quali si trova la radice di ogni forma culturale, inclusa quella religiosa. Il libro dei Numeri contiene racconti, leggi, resoconti, storie di personaggi, censimenti e molto altro. L'accostamento di narrazioni piene di imprevisti, disgiunzioni, collegamenti e riprese ha impegnato l'autrice in un lavoro di scomposizione e riassemblaggio, entro un quadro socialmente plausibile, del tessuto narrativo e dei diversi livelli etnografici e normativi del testo. Ella arriva quindi a identificare la comunità in cui il libro dei Numeri si forma come una enclave guidata dal ceto sacerdotale, nonché a difendere il testo come ""poema"""" ben costruito, retto da parallelismi e alternanze di due generi letterari - quello narrativo (le storie) e quello normativo (i precetti legali) -, che seguono costumi retorici dell'antichità."" -
Sulla difficile arte di amare. Con Lévinas e oltre Lévinas
Lo studio è dedicato all'opera di Emmanuel Lévinas e, in particolare, a un tema che il filosofo francese volutamente non esplicita a livello terminologico, anzi lo esclude, in quanto ritenuto troppo svilito e non più rispondente al suo vero significato. Si tratta del tema dell'amore, inteso come amore per l'altro o per il prossimo, che egli riconduce all'orizzonte della responsabilità. È questo il nome severo dell'amore, che dà accesso all'unicità, che apre ""per così dire"""" la porta al/del soggetto. Nelle parole volto, responsabilità, dono, ospitalità, bontà e testimonianza """"scaturite dal dialogo-confronto con filosofi e autori contemporanei"""" risuona non soltanto il significato umano e infinito della parola amore ma anche il grande valore che essa ha in Lévinas, tanto da divenire strategica per la lettura e l'interpretazione dell'insieme del pensiero levinasiano.""