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La terra come casa comune. Crisi ecologica ed etica ambientale
Come abitiamo la terra? E come la lasceremo alle future generazioni? Sarà ancora «casa comune» per la varietà dei viventi, oppure gli squilibri che osserviamo e sperimentiamo già oggi determineranno mutamenti irreversibili e condizioni sfavorevoli alla vita nelle sue diverse forme? Di fronte alla crisi ecologica attuale possono ben poco allarmismi e catastrofismi. Serve piuttosto un'assunzione di responsabilità, personale e collettiva, alimentata dalla conoscenza dei problemi reali e da una più profonda riflessione. Il volume approfondisce questo tema attraverso il contributo di tre autori: Jürgen Moltmann, tra i più attenti promotori della causa ecologica e delle sue implicazioni etiche e politiche; Pietro Stefani, che avvicina la crisi ambientale richiamandosi alla tradizione biblica; Paolo Trianni, che prende in esame il vegetarianesimo nei suoi intrecci con l'etica ambientale. -
Dall'Avvento alla Pentecoste. La riforma liturgica nel messale di Paolo VI
Da quando, nel 2007, Benedetto XVI ha consentito la celebrazione della messa codificata dal concilio di Trento, le espressioni ""forma ordinaria"""" e """"forma straordinaria"""" del Rito romano sono diventate abituali negli ambienti ecclesiali. Nel volume, che consente di comprenderle e valutarle entrambe attraverso la comparazione di preghiere, prefazi, letture, rubriche, calendario e canti, l'autore intende """"mostrare l'eccellenza e la superiorità della liturgia riformata"""" rispetto alla precedente sulla base dei Messali del 1570, del 1962 e del 1970, comprese le revisioni di quest'ultimo fino all'edizione latina del 2008. Il testo affronta questioni """"aspramente dibattute"""", come la traduzione del pro multis con """"per molti"""", critica la """"clericalizzazione"""" dell'attuale Messa crismale e sostiene che la sfida liturgica oggi più urgente sia innalzare l'ars celebrandi allo stesso livello di eccellenza del Messale romano riformato."" -
Segni e vita nella liturgia. Saggio di mistagogia
Il volume si propone di completare la presentazione delle leggi descrittive della teologia liturgica. L'autore, dopo aver preso in esame in precedenti pubblicazioni la Lex orandi e la Lex credendi, affronta, infatti, altre due leggi, la Lex significandi e la Lex vivendi, articolando la trattazione in due parti. La prima esamina la Lex significandi con una selezione dei principali segni sensibili odierni che caratterizzano la speciale struttura del dettato liturgico. Per ciascun simbolo vengono distinti quattro aspetti: creaturale, veterotestamentario, cristologico e pentecostale-antropologico o ecclesiologico. Sono escluse le figure simboliche poiché già descritte nei vari trattati sistematici della liturgia. La seconda parte affronta il vasto campo della Lex vivendi, cioè quello della spiritualità liturgica, seguendo le tracce del Catechismo della Chiesa Cattolica nelle due grandi componenti della liturgia: i cinque tempi dell'anno liturgico e gli aspetti percepibili dei sette sacramenti. -
Il rischio della gioia. Omelie. Anno A
Le riflessioni sono state concepite come accompagnamento mistagogico per chi vuole comprendere la celebrazione liturgica dell’eucaristia sull’onda dell’intelligenza della Parola proclamata.rnNell’ascoltarla, non abbiamo bisogno semplicemente di sapere come sono andate le cose o come si sia costituita la memoria degli eventi codificata negli scritti, ma di ritrovarci implicati personalmente in ciò che viene annunciato per trovare la verità del vivere e il radicamento nell’alleanza con Dio.rnLa liturgia ha un vantaggio su ogni altro tipo di approccio rispetto alle Scritture: le proclama come un tutto, ne onora l’unità come avviene con un corpo vivente, senza considerare la genesi e la differenza dei testi dal punto di vista della loro formazione e della loro redazione. -
Mi guida la tua mano. Omelie sui Vangeli domenicali. Anno A
Il ciclo liturgico dell’anno A segue il racconto dell’evangelista Matteo, testimone privilegiato della volontà del Padre di rivelarsi ai poveri e ai piccoli, di consolare coloro che sono nel pianto e di far splendere la sua misericordia sui giusti e sugli ingiusti. rnLe omelie contenute nel volume affondano le radici nella lettura pregata della Parola, la lectio divina, maturata nel silenzio e nel raccoglimento della vita monastica e ancorata al testo biblico assiduamente meditato. -
Nelle braccia del Padre. Omelie sui Vangeli domenicali. Anno C
Il ciclo liturgico dell'anno C segue il racconto di Luca. Prima ancora di rivelarci la sua vera identità, il Gesù del terzo evangelista si mette in cammino con noi, pazientemente apre le nostre menti alla comprensione della Scrittura e ci prepara a riconoscerlo nella celebrazione eucaristica. All'immagine del cuore che arde in presenza del Risorto corrisponde l'enfasi che Luca attribuisce al ruolo della preghiera nella vita cristiana. Come il maestro, il discepolo è invitato a diventare figlio pregando e accogliendo la misericordia del Padre che ci viene incontro per prenderci nelle sue braccia. -
«Con timore e gioia grande». Commento ai Vangeli festivi. Anno A
Il timore e la gioia sono due sentimenti, tra loro profondamente intrecciati, che fotografano l'animo dei credenti. La gioia di vedere Gesù ancora vivo, trasfigurato nella sua nuova vita, viaggia accanto alla paura che si tratti di un'illusione. Questi commenti alle letture domenicali dell'anno A accompagnano il lettore all'interno della grande scommessa della fede cristiana: credere nel Risorto. Una fede che significa scorgere delle tracce di vita non solo nelle gioie, ma anche nelle paure e nelle fatiche; affidarsi a Colui che può trarre il bene anche dal male. Credere che la Pasqua ha capovolto la realtà, ha proiettato un raggio di luce anche sulle tenebre più fitte, così che i nostri timori, che pure rimangono, siano meno potenti della gioia che ci è donata. -
Il coraggio di vivere. Commenti ai vangeli domenicali. Anno B
Nel fluire delle riflessioni di don Battista Borsato, alimentate dal testo dei vangeli e dalle domande, spesso irrequiete, di giovani e adulti, risuona l'incalzante invito di Gesù a cambiare prospettiva: «Passiamo all'altra riva». A volte occorre fermarsi, respirare, cogliere altri punti di vista, allargare lo sguardo e lasciarsi illuminare da nuove prospettive. Chi si avvicina alla lettura di questi commenti ai vangeli domenicali dell'Anno B avverte l'irrompere di tre grandi prospettive e sensibilità: la prima riguarda il coraggio di pensare e di leggere, la seconda è un invito all'umanizzazione, mentre la terza pone in luce la piena umanità di Gesù. -
La religione e il potere. La cristianità, l'Occidente e la democrazia
Negli anni '70 era convinzione comune che il futuro avrebbe riservato una progressiva e irreversibile secolarizzazione delle società politiche. Viceversa, il volto del mondo del XXI secolo non è quello di un mondo liberato da Dio. Anzi, sembra che il divino non sia mai stato così presente nel discorso del potere politico. Attraverso un percorso che va da Socrate a Gesù, da Lutero e Calvino alla religione civile americana, l'autore ricostruisce quale ruolo ha assunto la religione nella tradizione politica dell'Occidente, com'è nata la nozione di cristianità, come si è sviluppata, in quali assetti politici ha preso corpo e come la cultura politica dell'Occidente è giunta al suo superamento. Egli esamina la natura del potere specifico delle religioni ponendosi come interrogativo di fondo se quest'ultimo possa mettere in questione la democrazia e l'idea di un'altra libertà: quella laica. Il volume dà avvio alla nuova serie della collana ""Studi religiosi""""."" -
I simboli di fede della Chiesa antica. Nascita, evoluzione, uso del credo
Fin dalle origini la Chiesa espresse, conservò e consolidò la propria fede mediante formule che, attraverso un processo di evoluzione, si sono gradualmente accresciute in estensione e contenuto, passando da un'iniziale semplicità e pluralità a una sempre maggiore complessità e uniformità. Il Credo riassume quindi gli articoli essenziali della fede. Attraverso un esame ampio e approfondito, l'autore prende in considerazione le confessioni di fede a partire dal Nuovo Testamento, attraverso i concili dei primi secoli, fino alla diffusione e accoglienza in Europa del Credo apostolico, anche a opera della Riforma. Egli non si limita a uno studio letterario e storico, ma esamina i contenuti dei formulari: i Credo della cristianità sono infatti anche veri e propri manifesti teologici, spesso profondamente marcati dai segni delle controversie del tempo. La traduzione ora edita dalle EDB è effettuata sulla scorta dell'ultima edizione inglese (Londra 2006). -
La Chiesa ortodossa. Vol. 3: Tempio, icona e musica sacra
Il terzo dei cinque volumi dell'opera - 1. profilo storico; 2. dottrina; 3. tempio, icona e musica sacra; 4. liturgia; 5. sacramenti - si concentra sull'ambito artistico. Nella concezione del cristianesimo orientale, e quindi del mondo ortodosso, si distingue tra arte liturgica (o ecclesiale) e arte sacra in generale. La seconda può esprimere liberamente la religiosità dell'artista, ma non trova spazio nei luoghi di culto. Al loro interno, infatti, l'arte non ha semplicemente una funzione didattica e tanto meno ornamentale, ma è una componente essenziale dell'azione liturgica, come ha magistralmente intuito Pavel Florenskij. Per questo, sottolinea il metropolita Ilarion nel volume, l'arte liturgica è guidata innanzitutto da una riflessione teologica elaborata dai Concili ecumenici e dai Padri della Chiesa. Il concetto fondamentale è quello di simbolo: l'opera d'arte, nella sua integralità e nelle sue singole componenti, rimanda incessantemente all'Archetipo, la contemplazione del quale costituisce una ""finestra aperta"""" sul Mistero. Questo è appunto il compito dell'arte della Chiesa, che attraverso la bellezza e l'armonia costituisce una profezia del Regno. Nell'esame delle singole componenti dell'arte ecclesiale, l'autore traccia un excursus storico che parte dai testi biblici, letti alla luce della Rivelazione cristiana, ripercorre le epoche storiche e le loro vicissitudini nel mondo bizantino e slavo, mostrandone ripercussioni e interrelazioni..."" -
Animali simbolici. Alle origini del Bestiario cristiano (Leone-Zanzara). Vol. 2
La dimensione simbolica degli animali, un tempo corrente e universalmente accettata, ha lasciato traccia nel nostro mondo moderno.Anzi, man mano che la fauna selvatica sparisce dal nostro habitat, sembra quasi che gli animali simbolici tornino sempre più a popolarlo: la colomba rappresenta i movimenti pacifisti, il cavallino rampante è l'emblema di una casa automobilistica orgoglio degli italiani, leoni leopardi lupi e aquile sono adottati dalle più agguerrite squadre di calcio.Ancora oggi additiamo negli animali lo stereotipo di vizi e virtù che contraddistinguono il comportamento umano: il coraggioso è un leone, il vigliacco è un coniglio; la ragazza intraprendente fa la civetta e il maestro chiama asini i suoi studenti. Alla ricerca delle radici remote da cui ha tratto alimento il simbolismo animale, scopriamo il ruolo centrale dell'esegesi biblica: non può sfuggire come, dalla Genesi all'Apocalisse, dal serpente al drago, la Bibbia si apra e si chiuda con una bestia-simbolo. -
Il centone
Colta matrona romana, madre di famiglia, innamorata a un tempo delle Scritture e di Virgilio, Proba si cimenta nella stesura di un componimento in 694 esametri di argomento biblico. L'opera, divisa un due sezioni di estensione quasi eguale - la prima relativa a episodi dell'antica storia d'Israele, la seconda incentrata su fatti della vita di Gesù - venne presto a godere di notevole fama. L'età di Proba è il IV secolo, un'epoca che vede il cristianesimo affermarsi definitivamente: attraverso una poesia di carattere dotto, diventa finalmente possibile e insieme opportuno dare dignità letteraria ai contenuti di questa religione. Traendo ispirazione dai testi sacri e riproponendone i temi nelle forme proprie dei centoni virgiliani, Proba e altri poeti cristiani del tempo puntano a stabilire un collegamento fra mondo classico e mondo cristiano. Nel caso della poetessa e teologa romana, a suscitare interesse non sono tanto gli argomenti della sua opera, già affrontati da altri scrittori ecclesiastici, quanto piuttosto le prospettive da cui ella li esamina, che sono sempre quelle di una donna di profonda cultura e spiccata sensibilità. Antonia Badini è autrice del commento dell'opera e dell'analisi del contesto storico, letterario e iconografico in cui essa s'inquadra. Antonia Rizzi ha curato la traduzione del poema e la supervisione degli aspetti più strettamente filologico-letterari del volume. -
Il volto e gli sguardi. Bibbia letteratura cinema. Atti del Convegno. Imperia Porto Maurizio, 17-18 ottobre 2008
Il film cristologico ha fatto da comune denominatore di poliedrici saperi, di formazioni e impostazioni metodologiche differenti, producendo una convergenza nella profondità di un dialogo dinamico scaturito dall'incontro culturale di studiosi di vario ambito storico e scientifico (cristianisti, classicisti, storici di letterature europee, arte, cinema). ""... E la """"Parola"""" si fece film"""" (17-18.10.2008) è stato il secondo appuntamento delle Giornate genovesi di cultura cristiana inaugurate nel 2004 dal convegno Letteratura cristiana e Letterature europee. Conservando la formula dell'abbinamento antichista/modernista, l'obiettivo del convegno - il film come punto di arrivo delle fonti antiche attraverso diverse 'traduzioni' culturali - è stato conseguito grazie a una sinergica manovra di 'accerchiamento', nel coro armonico di teologia e arti. Allo scopo, si sono scelti film debitori oltre che della tradizione cristiana antica (Vangeli canonici, apocrifi, letteratura patristica) anche di moderne rivisitazioni, artistiche e letterarie. Nell'odierna società dell'immagine, è indubbia la potenzialità educativa della settima arte. Anche il grande schermo quando 'grida' contro la malattia della storia e del mondo, ingiustizia, amoralità e violenza, e diventa ideologico, ricorre alla Parola (la polemica contro il regime socialista polacco di Wajda o la denuncia dell'ipocrisia borghese di Buñuel)."" -
Frammenti esegetici su Matteo. Il Vangelo di Matteo (Mt 24,20-42). Le tre misure (Mt 13,33). L'apostolo Pietro (Mt 26,51-53-72-75)
I frammenti esegetici pubblicati sono stati trasmessi anonimi in un codice della Biblioteca Ambrosiana di Milano, l'Ambrosianus I 101sup, proveniente da Bobbio, codice particolarmente prezioso per la storia del cristianesimo perché tramanda anche il cosiddetto Frammento Muratoriano. Essi contengono una interpretazione di alcune porzioni di testo del Vangelo secondo Matteo e precisamente: parte della pericope escatologica (Mt 24,20-42), letta in una prospettiva moderatamente millenarista, di stampo spirituale; la parabola del regno dei cieli paragonato al lievito (Mt 13,33); una argomentazione relativa all'apostolo Pietro incentrata sull'uso della spada che egli fece al momento della cattura di Gesù e sul suo successivo rinnegamento del Maestro (Mt 26,51-53.72-75). I frammenti fanno dunque emergere l'interesse dell'autore per gli ultimi tempi: lo sguardo rivolto alla parusia del Signore sollecita l'agire dell'uomo nell'oggi della storia, di fronte alle diverse circostanze che lo interpellano (rapporto con il potere politico, con le osservanze religiose, con le esigenze derivanti dall'adesione a Cristo). Il contesto storico e dottrinale che traspare dall'opera consente di ambientarla nella seconda metà del IV secolo. Essa manifesta significative corrispondenze con i Commentari paolini e le Quaestiones Veteris et Novi Testamenti dell'Ambrosiaster, tali da indurre a ritenere che sia uscita dalla sua mano. -
La celebrazione eucaristica. Genesi del rito e sviluppo dell'interpretazione
L’intento del manuale è fornire una trattazione sulla “eucaristia nella storia”, ovvero di illustrare il quadro in cui è nata e si è sviluppata la liturgia eucaristica, mostrare quali sono stati gli sviluppi che hanno portato a modificarla, fino a suscitare l’esigenza di quella grande riforma che è poi sgorgata dal concilio Vaticano II. L’autore pone come punto di riferimento l’epoca dei Padri, in cui sono state fissate le grandi anafore delle Chiese sia dell’Oriente sia dell’Occidente che hanno fatto da modello alle nuove preghiere eucaristiche del messale di Paolo VI. Sin dalle origini l’eucaristia è imitazione dell’ultima cena e questa è figura e annuncio della passione. Tale concezione, centrale nella trattazione patristica, viene tramandata alle epoche successive che tuttavia mal comprenderanno il vocabolario della sacramentalità formulato in modo figurale e tipologico. Alla concezione figurale, ormai declassata ad allegoresi, succederà quindi quella basata sulla nozione di presenza. Elaborata con ampiezza nel medioevo, essa diviene il modo per antonomasia di formulare la teologia dell’eucaristia e vede il suo apice al concilio di Trento. La tesi dell’autore è che, nonostante la differenza culturale, dopo il Vaticano II e i recenti sviluppi delle scienze bibliche, il cristianesimo di oggi può nuovamente comprendere l’eucaristia come figura e annuncio della passione, anche senza fare necessariamente ricorso alle categorie dell’epoca patristica. -
Luce e guida nel cammino. Manuale di direzione spirituale
Nelle comunità cristiane e religiose corre la lamentela di una preoccupante scarsità di direttori spirituali. Mentre un tempo seminaristi, sacerdoti e religiosi erano i destinatari quasi esclusivi della direzione spirituale, che peraltro veniva esercitata dai soli sacerdoti, ora una quantità sempre maggiore di credenti è entrata attivamente in questo movimento di ricerca e di orientamento spirituale. Le riflessioni dell'autore si pongono come tentativo di arricchire la direzione spirituale tradizionale, di stile fondamentalmente teologico e giuridico, con il contributo delle scienze umane. Non si tratta di rispolverare antiche pratiche, ma di formare operatori della pastorale individuale in grado di assolvere con competenza il loro compito nella Chiesa. -
Architetti di chiese
Progettare ed edificare una chiesa oggi significa cooperare all'attuazione di una riforma liturgica corrispondente al modello di Chiesa proposto dal Vaticano II. A quarant'anni dal concilio, in particolare dalle costituzioni Sacrosanctum Concilium e Lumen Gentium, e a dieci anni dalla prima edizione, l'autore risponde alle sollecitazioni di colleghi, professionisti e studiosi di rendere nuovamente disponibile un testo ritenuto molto utile per delineare l'identità dell'architetto che deve aprirsi alla liturgia e alla ecclesiologia. A quest'ultimo non si chiede infatti di essere credente, ma piuttosto di essere istruito e culturalmente iniziato all'arte della liturgia. -
Teologia della morale cristiana
La teologia morale di oggi è certamente plurale e regionale, rispetto a quella monolitica preconciliare, che a livello filosofico e teologico adottava quasi esclusivamente categorie scolastiche. Oggi assistiamo a teologie di contesto culturale che si confrontano e riflettono a partire dalle problematiche locali emergenti, per esempio le teologie della liberazione e quelle del dialogo interreligioso. All’interno della stessa teologia interagiscono filosofie che declinano in modo diverso il dato morale e sono presenti opzioni diverse e alternative riguardo ad alcune tematiche e alle loro modalità.rnAlla luce di queste osservazioni, questo manuale si propone di offrire un’informazione di base esauriente e completa, per poi dare ragione di alcune scelte e di alcune conclusioni emerse nella riflessione teologico-morale contemporanea. -
Vivere in Cristo. Una teologia morale fondamentale
Questo manuale di morale fondamentale individua nella «vita in Cristo» il tema centrale ispiratore dell'intera riflessione teologica di carattere etico. Accanto ai temi classici della disciplina si aggiungono, in particolare, una riflessione sulla libertà e sulle principali indicazioni di morale fondamentale offerte dal magistero di papa Francesco. Centrale nell'esposizione è il carattere dialogico dell'intera riflessione etica, che si sviluppa intorno alla categoria dell'alleanza, considerata il nucleo centrale dell'ispirazione biblica e il fondamento dell'agire. Il respiro teologale della trattazione si manifesta inoltre in una particolare attenzione ad aspetti di carattere spirituale propri della vita in Cristo.