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Viviamo la messa. Commento alla celebrazione eucaristica
In Italia sono pochi coloro che non hanno mai avuto a che fare con la messa: una percentuale significativa di credenti vi partecipa ogni domenica; altri sono presenti in modo saltuario; qualcuno si fa vivo solo a Natale e Pasqua; per altri ancora si tratta di un ricordo legato all'infanzia... Il volumetto presenta lo svolgimento della celebrazione eucaristica, così com'è indicato dalle norme liturgiche, mostrandone il senso e offrendo qualche sobria indicazione per una partecipazione consapevole e fruttuosa. Il riferimento è alla messa secondo il rito romano, con qualche nota anche sul rito ambrosiano. Destinatari di questo lavoro sono anzitutto i fedeli che partecipano alla messa, ma anche sacerdoti, catechisti e operatori pastorali che, in circostanze diverse, hanno il compito di introdurre altri al senso della celebrazione. A tal fine il linguaggio, pur preciso dal punto di vista teologico e liturgico, risulta accessibile a tutti. -
Pastorale dei divorziati. Nuova ediz.
La situazione ecclesiastica dei divorziati che hanno contratto nuove nozze rientra nelle questioni più difficili e angustianti della cura pastorale quotidiana. La posizione e la prassi attuale della Chiesa, che si rifà al precetto dell'indissolubilità del matrimonio, appare a molti difficilmente conciliabile con l'atteggiamento di Gesù, che non è venuto a giudicare ma a salvare. Bernhard Häring, una delle grandi figure della teologia contemporanea, non si accontenta della situazione attuale e della diffusa rassegnazione che regna di fronte a questo problema. Con competenza e passione pastorale egli cerca soluzioni ed elabora proposte concrete trovando spunti per un nuovo approccio nella sensibilità delle Chiese orientali modellate da una spiritualità che si ispira alla oikonomia. La Chiesa cattolica - a giudizio di Häring - non è necessariamente vincolata alla sua prassi di rigore estremo perché di fronte ai problemi, anche i più complessi, il suo compito non è giudicare e condannare, ma sanare. Prefazione di Luigi Lorenzetti. -
Chi è Gesù
Nel 1863 lo storico Ernst Renan pubblica a Parigi una ""Vita di Gesù"""" con l'intento di liberarne la figura da quelle che egli chiama """"pastoie dogmatiche"""" costruite nei secoli dalla Chiesa. Il profeta di Galilea emerge da quel volume come il portatore di un messaggio morale e di uno stile di vita altissimo e affascinante, ma al tempo stesso irraggiungibile perché troppo lontano dalla vita quotidiana. Il messaggio e l'opera di Gesù si riducono davvero solo a un insegnamento morale? A uno stile di vita affascinante, ma irraggiungibile? Il libro si propone di mettere a fuoco il cuore del suo messaggio, cioè l'annuncio del Regno, per considerare poi il centro della sua storia, il mistero pasquale nel duplice aspetto di croce e risurrezione, e concludere con alcune riflessioni circa la sua identità profonda."" -
Le pratiche della carità. Attualità delle opere di misericordia
Una volta si imparavano a memoria al catechismo. Poi sono scomparse, dal libro e talvolta anche dalla vita. Erano due elenchi, entrambi in sette punti. Le opere di misericordia spirituale invitavano a insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consigliare i dubbiosi, confortare gli afflitti, perdonare le offese ricevute, sopportare le persone moleste e pregare Dio per i vivi e per i morti. Le opere di misericordia corporale imponevano invece di dar da mangiare agli affamati e da bere agli assetati, di vestire gli ignudi, alloggiare i pellegrini, visitare gli infermi e i carcerati, seppellire i morti. Giovanni Nervo, primo presidente della Caritas Italiana, si interroga sul significato di questi insegnamenti e sull'attualità della loro pratica alla luce delle Beatitudini indicate dal vangelo. -
La fede in ricerca. Sei riflessioni sull'essere e l'agire cristiano
La comunità monastica di Taizé, che riunisce in Francia un centinaio di frères (fratelli) di diverse confessioni cristiane provenienti da oltre venticinque Paesi, pubblica da alcuni anni brevi raccolte di testi sui temi fondamentali della fede. L'idea è stata suggerita dall'esperienza degli incontri di giovani che anno dopo anno avvengono presso la Comunità e che prendono in considerazione domande oggi vitali per i cristiani. Il volume raccoglie sei brevi testi firmati dal biblista americano frère John; le riflessioni, presentate in prospettiva ecumenica, riguardano la fede, la Chiesa, i punti centrali del cristianesimo, la Croce, il libro dell'Apocalisse e l'Eucaristia. Gli articoli sono rivolti a tutte le persone che desiderano approfondire la fede attraverso una riflessione al tempo stesso rigorosa e facilmente accessibile anche a chi non ha una formazione teologica. -
La vita in Cristo. Catechismo della morale cristiana
"La vita in Cristo"""" è il titolo della sezione che il Catechismo della Chiesa Cattolica dedica alla vita morale del cristiano ed è la fonte alla quale l'autore attinge cento temi rispettando la successione logica e organica del testo. Il risultato è un'esposizione dell'insegnamento morale della Chiesa condotta in forma agile e vivace, senza pretese analitiche, documentarie o critiche. Puntando all'essenziale, essa si propone di favorire una lettura agevole e una comprensione aggiornata e immediata. Un vademecum per l'uomo di oggi - credente o no, praticante o meno - che s'interroga sulle questioni di vita morale e desidera conoscere il pensiero della Chiesa in merito." -
Il dialogo. Dall'esortazione apostolica. Evangelii gaudium. Commenti di Luigi Accattoli, Maria Cristina Bartolomei e Silvano Zucal
Fin dall'inizio del suo pontificato, Papa Francesco ha posto il dialogo a motto centrale della sua missione e nell'esortazione apostolica Evangelii gaudium - il testo nel quale ne viene offerta la trattazione più ampia - si fa erede delle vie indicate dal Vaticano II, praticate dai suoi predecessori e riproposte dal Sinodo del 2012. Sia all'interno che all'esterno della Chiesa, il pontefice propone la sua ""pedagogia dell'incontro"""" e ribadisce che proprio la centralità della missione richiede il dialogo con tutti. Il tema è commentato da un vaticanista, una moralista e un filosofo."" -
La famiglia. Messaggi, discorsi e omelie
"Vivere insieme è un'arte, un cammino bello e affascinante"""", osserva Papa Francesco, e la famiglia è il luogo in cui ci si custodisce reciprocamente nella confidenza e nel rispetto, dove si impara a convivere nella differenza, ad appartenere ad altri e dove i genitori trasmettono la fede ai figli. Proprio per questo è particolarmente grave la """"fragilità dei legami"""" che accompagna la crisi culturale profonda dell'istituto familiare. """"Il matrimonio tende a essere vissuto come una mera forma di gratificazione affettiva che può costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilità di ognuno"""", ma il contributo che esso dà alla società supera il livello dell'emotività e delle necessità contingenti della coppia. Attraverso messaggi, discorsi, omelie e conversazioni con sposi e fidanzati, Papa Francesco è ripetutamente intervenuto sul tema famiglia, sottolineando le nuove urgenze pastorali delle coppie che si separano e divorziano e ricordando che """"se manca l'amore manca la gioia""""." -
I sogni del prete. Custodire la terra, coltivare desideri
"Spesso pensiamo ai desideri in modo molto spiritualistico; in realtà c'è una sapienza terrestre che andrebbe recuperata e rivista. La ritroviamo nei testi iniziali di Genesi: Adamo viene posto nel giardino dell'Eden per coltivare e custodire la terra che Dio gli ha dato. Un prete non è un sognatore disincarnato, ma si lascia educare e a volte persino ferire dai sogni di un Dio che come difficile alleato lo chiama a essere partecipe dei suoi desideri. Senza una """"visione"""" la fatica non si regge, senza uno slancio che tiene aperto il cielo anche la terra diventa invivibile"""". Dopo """"I verbi del prete"""" e """"I sentimenti del prete"""", una nuova raccolta di testi dal periodico Settimana." -
La misericordia. Messaggi, discorsi e omelie
La decisione di papa Francesco di dedicare alla misericordia un Giubileo straordinario è certo inattesa, ma del tutto coerente rispetto al profilo teologico e pastorale di Bergoglio. Il tema occupa infatti una posizione centrale nel suo magistero e si configura come uno snodo che incrocia le direttrici principali del pontificato: dalla necessità di una Chiesa in ""uscita missionaria"""" all'appello a una pastorale in cui il rigore dei dogmi non comprometta la capacità di incontrare le persone nella concretezza della loro storia. Per il papa la misericordia di Dio rappresenta il valore teologico di base, l'energia da cui parte l'azione salvifica, il contenuto centrale della buona notizia, ma anche l'atteggiamento e lo stile di vita del cristiano. """"Siamo ministri della misericordia grazie alla misericordia di Dio"""": per Francesco questo è il primo criterio per identificare la fisionomia e il compito fondamentale del pastore, ma anche la prima chiave interpretativa di un pontificato proiettato con convinzione verso le periferie esistenziali."" -
I paradossi del ministero. La vita del prete alla luce dei testi paolini
Il libro nasce dall’esperienza di vita dei presbiteri, spesso chiamati a tenere insieme, in una sintesi non facile, vicende e sentimenti assai contrastanti. È consueto,per esempio, passare repentinamente da situazioni di gioia e di festa ad altre di lutto e di lacrime, oppure da attestazioni di gratitudine a critiche graffianti. I preti, inoltre, sperimentano la divergenza tra la bellezza di ciò che annunciano e la povertà di quel che riescono a mettere in pratica.rnÈ possibile armonizzare queste situazioni contraddittorie? San Paolo, nei suoi scritti, sembra rispondere affermativamente facendo ricorso ad alcune espressioni paradossaliche diventano strumento di indagine teologica e chiave di lettura dello stesso ministero, debolezze e peccato compresi. -
Carismi e ministeri. Riflessioni sul documento Iuvenescit Ecclesia
Con una preoccupazione principalmente pastorale, i cinque contributi di questo libro riflettono sul documento Iuvenescit Ecclesia, che la Congregazione per la dottrina della fede ha offerto all'intero episcopato cattolico. Al centro dell'analisi c'è la relazione tra i doni gerarchici e carismatici per la vita e la missione della Chiesa nel mondo di oggi. -
La vita in famiglia. Riflessioni e suggerimenti
Con un linguaggio semplice e coinvolgente, papa Francesco offre interessanti spunti sulla complessità della vita familiare odierna, che diventa anche opportunità di una nuova umanità e di testimonianza cristiana.rnLa raccolta degli scritti del pontefice è suddivisa per aree tematiche. Sposi, genitori, nonni, educazione, trasmissione della fede, malattia, morte, virtù, fallimenti sono alcuni degli argomenti affrontati in modo originale e controcorrente. L’intento di Francesco è far riflettere il popolo di Dio e tutte le persone di buona volontà, senza cercare il facile consenso né stravolgere la dottrina della tradizione cristiana. Perché la famiglia non è un problema, come talvolta oggi viene volutamente considerata, ma una preziosa risorsa per la società e per la Chiesa. -
Tu mi hai preso per mano. Educare alla vita in Cristo
"Tutte le definizioni dell'educare date nel testo ruotano attorno a questa idea: l'educazione è """"educazione dell'amore"""", il suo compito è di """"condurre dall'amore infantile all'amore autentico, aperto agli altri, accettandoli veramente come altri"""". Per questo si diventa educatori solo se si entra """"nella stessa logica divina del dono di sé"""", secondo la quale l'educazione non è regola e comando, ma """"un insegnamento vitale, una comunicazione di vita che plasma mente e cuore"""""""" (dall'Introduzione). L'educazione di cui parla l'autrice non si limita all'ambito comportamentale e neppure all'apprendimento di valori morali e civili, pur importanti, ma ha a che fare con l'identità intima dei soggetti umani, con il cuore, che da uno stato di chiusura si apre progressivamente all'Altro e agli altri, imparando a rispondere all'amore con l'amore. L'educazione si rivela, dunque, un'opera a imitazione di quella divina e che del divino ha necessariamente bisogno per realizzarsi davvero. Il testo si pone anche come contributo all'impegno ecclesiale della Chiesa italiana che ha scelto di dedicare la sua prossima attenzione decennale al tema dell'educazione """"alla vita buona del Vangelo."""" (Orientamenti pastorali dell'episcopato italiano per il decennio 2010-2020) Introduzione di Francesco Tommaso Botturi." -
Un' amicizia e i molti amici. Reimmaginare la Chiesa cristiana nel tempo della mondializzazione
L'amicizia in quanto tale non detiene un ruolo principale nella Bibbia. Il tema dell'amicizia è tuttavia presente, nascosto appena sotto la superficie. E rifiorisce sempre durante tutta la storia del cristianesimo. Gesù, d'altra parte, non dice a coloro che lo accompagnano: ""Vi ho chiamato amici"""" (Gv 15,15)? In un tempo in cui quasi tutte le istituzioni sono in crisi, l'amicizia interpella forse più di altre forme di relazione umana. Il volume illumina il messaggio cristiano a partire dal concetto di amicizia universale. Prende avvio con la domanda """"qual è lo specifico della fede cristiana?"""", per arrivare a cogliere l'idea di comunione e quindi l'importanza della Chiesa. Esplora l'idea di amicizia e le trasformazioni che essa ha subìto grazie al cristianesimo. Presenta poi l'esperienza di Taizé, come esempio significativo di un vasto tessuto di amici in Cristo. Infine offre alcune proposte pratiche per la vita cristiana dell'uomo di oggi."" -
La religione dissacrante. Coscienza e utopia nell'epoca della crisi
Si è a lungo parlato del nuovo millennio come di un tempo contrassegnato dal crollo dell'esperienza religiosa, dal trionfo dell'irrazionale, dalla secolarizzazione, dal ""disincanto"""" e dall'eclissi del sacro, che si presenta in ambito cattolico come l'equivalente della filosofia della crisi nella cultura laica. Eppure - afferma il sociologo Franco Ferrarotti in questo saggio - sta accadendo esattamente il contrario. Nuove forme di razionalità premono dietro la facciata chiusa e dogmatica delle strutture istituzionali della tradizione e la crisi che attraversa le chiese non tocca, ma paradossalmente stimola, l'emergere di nuove forme di associazione di base che consentono di riscoprire in profondità l'esperienza religiosa come """"irruzione della grazia"""". Il sacro non è solo ciò che è determinato e amministrato dalla gerarchia ecclesiale, ma la riscoperta del mistero di Dio, del servizio all'uomo e della tensione collettiva verso un progetto. In questo senso, esso sta alla base di ogni convivenza per consentire alla società di non perdere la propria coscienza problematica e di non privarsi della funzione sociale dell'utopia."" -
Luoghi comuni. Un tour etico nella città di Roma
Due vecchi amici si incontrano dopo anni e decidono di ripercorrere le strade di Roma in cui entrambi sono stati studenti universitari. Il loro tour tocca i luoghi simbolici della capitale - da Montecitorio al Quirinale, dal Campidoglio al Colosseo, da San Pietro al Laterano, da piazza del Popolo al Viminale - e offre l'occasione per riprendere lontane discussioni su temi etici legati alla vita della città. Prendono così forma pensieri ed emozioni sulla politica, la Chiesa, la società, i servizi sociali, la corruzione, la giustizia. E la lunga passeggiata dei vecchi amici si trasforma in un'originale riflessione sui luoghi comuni, sugli spazi simbolici, sul potere e, soprattutto, su come rendere le città più belle e più giuste. -
Abbracciami. Per una terapia della tenerezza. Saggio di antropologia teologica
Gesto semplicissimo, ma di straordinaria forza espressiva, l'abbraccio comunica con immediatezza la disponibilità a entrare in relazione con l'altro e a creare le condizioni che consentono di superare la naturale inclinazione a difendere il proprio spazio personale. Esiste una vasta tipologia di abbracci: protettivi, riconcilianti, di benvenuto, di commiato, di congratulazione, di affetto, di passione, ognuno dotato di un contenuto specifico in relazione al significato che gli viene attribuito, alla sua forma, alla sua finalità. Nonostante questa ricchezza, nessun dizionario biblico, dogmatico, morale o di spiritualità riporta questa voce o la richiama e, fatta eccezione per qualche studio specifico, la riflessione sul piano dell'antropologia teologica è stata finora poco approfondita, come se questa modalità di comunicazione non avesse pieno diritto di cittadinanza nel pensiero cristiano. Il volume si propone di colmare la lacuna prendendo in esame le dimensioni antropologica, teologica, biblica, psicoterapeutica e sacramentale dell'abbraccio nella sua forma nuziale, genitoriale, amicale, riconciliante, conviviale e mistica. -
«Guarì tutti i malati». Gesù medico delle anime e dei corpi
Il boom della psicoterapia, nelle sue diverse declinazioni, e il costante incremento dell'uso di psicofarmaci sono indici del malessere che contrassegna la società dei consumi e che si esprime in solitudine, ansia, depressione, vuoto affettivo, conflitti personali e interpersonali, disadattamenti giovanili e problemi di coppia e di famiglia. Non manca, in questo quadro, chi elabora forme di ""cristoterapia"""" che si propongono di coniugare psicologia e religione, facendo ricorso alla fede come via di guarigione. Il fenomeno non è senza significato e tuttavia rimane ambivalente. La categoria può assumere, infatti, almeno due significati molto diversi: un ricorso a Cristo in senso miracolistico, presentando la guarigione come un evento automatico, oppure una più attenta percezione della figura evangelica del Salvatore, riscoprendo la forza della sua grazia sanante, come intende l'autore del volume. La figura del Christus medicus non può essere confusa in alcun modo con quella di un taumaturgo. La stessa dizione di Gesù psicoterapeuta appare equivoca. Più che un tentativo di modernizzazione, rischia di essere una falsificazione nella misura stessa in cui riduce il suo agire sanante a un miracolismo fine a se stesso o da confondere con una sorta di medicina alternativa."" -
«Chi ha poca carità vede pochi poveri». Don Primo Mazzolari e il primato dell'amore
Per don Primo Mazzolari, nato in una famiglia povera e vissuto tra gente povera, la carità non è assistenzialismo paternalistico né tranquillante per le coscienze, ma un modo di essere, una scelta di vita, una dichiarazione di fede, una sintonia con l'umanità di Cristo presente nei più deboli. Testimone di due guerre mondiali portatrici di tanta miseria materiale, morale e spirituale, il parroco di Bozzolo ritiene che l'annuncio cristiano non abbia nulla di intellettuale, di devozionale o di innocuo perché la proposta di Cristo prospetta nuovi orizzonti di solidarietà, stringe legami autentici, contribuisce a generare una società secondo il progetto originario di Dio e quindi rende la vita più vivibile. Il tema dell'amore ai poveri è trasversale negli scritti di don Mazzolari, che anticipa tante intuizioni del concilio Vaticano II e delle recenti encicliche sociali dei pontefici. Per il sacerdote, che dal pulpito e nelle piazze ha contrastato la disumanità delle ideologie e la comoda indifferenza, la giustizia non è estranea, alternativa o parallela alla carità, ma intrinseca ad essa e sua misura minima. Prefazione di mons. Francesco Soddu.