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Mostrati 1901-1920 di 10000 Articoli:
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Predicare la parola. Omelie e scritti di don Primo Mazzolari
Che cosa potrebbe scaturire di significativo per la Chiesa di oggi da piccoli paesi della bassa padana, come Cicognara e Bozzolo, a metà del secolo scorso? Eppure il parroco di quelle modeste comunità, don Primo Mazzolari, si è imposto allora all'attenzione di vescovi, sacerdoti e religiosi come un predicatore particolarmente quotato. Forse pochi hanno creduto quanto lui all'urgenza e all'efficacia dell'annuncio cristiano e vi hanno dedicato altrettanto tempo, preparazione e dedizione. Pietà popolare, missioni al popolo, catechesi agli adulti, sacramenti, eventi contingenti: tutto è stato per lui occasione propizia per predicare e coltivare nei fedeli una fede matura e sincera. Egli appare un ""gigante della predicazione"""" non solo per la mole di interventi, ma soprattutto per lo stile adottato, particolarmente significativo se si tiene conto che la Bibbia non era diffusa nelle famiglie, la messa era in latino e nei seminari la Teologia morale tendeva ad avere il sopravvento sulle altre materie. Rivelazione, verità di fede e inculturazione costituiscono non solo le tre parti del libro, ma soprattutto le tre prospettive con le quali esaminare l'originale azione evangelizzatrice di don Primo. Prefazione di mons. Luciano Monari."" -
Una favola vera. Suor Faustina Kowalska, papa Wojtyla e la divina misericordia
La nascita della mistica e veggente polacca suor Faustina Kowalska (1905) e la morte di Karol Wojtyla (2005) segnano l’inizio e la fine di una storia che, nell’arco di un secolo,corre parallela e a volte si intreccia, in modo sorprendente e misterioso, con le vicende di persone comuni.rnIl filo conduttore, che coinvolge anche figure come padre Pio da Pietrelcina, il santo del confessionale, e Massimiliano Kolbe, il martire francescano del campo di concentramento di Auschwitz, è rappresentato dalla Divina misericordia, cuore della devozione di suor Faustina. La ricostruzione di questa insolita vicenda,realizzata attraverso la consultazione di una vasta documentazione, è una pagina importante della spiritualità cristiana del Novecento. -
Ai ritmi del cuore. Giovani, vita consacrata e matrimonio
Due donne, che seguono il Signore con modalità diverse, mettono la loro esperienza al servizio di quei giovani che sono alla ricerca di senso e si interrogano sulle scelte da compiere. Consapevoli che ogni scelta è una risposta libera alla chiamata dello Spirito, Rosanna Virgili, laica, sposa e madre, riflette sul discernimento vocazionale e la vita consacrata, mentre Diana Papa, suora clarissa, suggerisce un itinerario rivolto alle coppie. È solo in apparenza un'inversione di ruoli perché, mentre i consacrati rendono visibile nella loro vita il primato di Dio, le coppie visualizzano la tenerezza dell'Amore trinitario. -
Fino alla fine. Meditazioni ai piedi della croce
Il testo raccoglie le meditazioni proposte dall'autore a una comunità di monache carmelitane come percorso quaresimale. Delle meditazioni conserva lo stile semplice, colloquiale, ricorsivo e suggestivo: più di un quadro completo delle tematiche affrontate, intende offrire spunti di riflessione e provocazioni con l'intento di sollecitare una ricerca. L'itinerario è tutto raccolto attorno alla morte di Gesù, così come è raccontata nel Vangelo di Giovanni. Da pochissimi versetti emergono, come delle istantanee, quattro immagini, cui corrispondono le parti in cui è suddiviso il testo. La prima fa riferimento alla Croce, la seconda e la terza formano un dittico - Gesù unisce il discepolo che amava e sua Madre - e l'ultima è dedicata al tema dell'ora. Chiude il testo una breve riflessione sull'imperfezione, da vivere non tanto come un problema da risolvere, quanto come la possibilità stessa di entrare in relazione e di credere. -
Essere felici è possibile. Vivere giorno dopo giorno
Con uno stile personale il vescovo Luciano Pacomio propone una riflessione sapienziale suddivisa in tre parti: «All'alba», «In cammino», «Meriggio». Una riflessione sulle cose della vita attraverso una lettura spirituale, biblica e di grande attenzione all'umano che affronta temi di carattere esistenziale: il senso del vivere, della nascita e del morire; la riconoscenza e la gioia nelle relazioni e negli accadimenti quotidiani. -
Ildegarda di Bingen. Grandi mistici
Religiosa benedettina, santa e dottore della Chiesa, Ildegarda di Bingen (1098-1179) è una delle figure più sorprendenti del medioevo europeo. Definita ""profetessa tedesca"""", ha scritto libri di medicina e farmacologia, ha composto inni - forzando i limiti della musica gregoriana - ed è stata per tre decenni consigliera di papi, imperatori, re, vescovi, abati, sacerdoti, monaci e laici. Badessa del monastero di Rupertsberg, presso Bingen, in Germania - da lei fondato nel 1150 - soffriva per visioni e audizioni che avvenivano in sintonia con gli scritti biblici, anche se non la si può annoverare tra le veggenti tormentate e balbettanti in cerca di esperienze esoteriche. Nel 1165 fondò un altro monastero a Eibingen, tuttora esistente e floridissimo centro religioso e culturale."" -
Angela da Foligno. Grandi mistici
Contemporanea di Dante, Chiara da Montefalco e Jacopone da Todi, ed esponente di primo piano del vasto e complesso movimento della penitenza, Angela da Foligno vendette tutti i beni e, sull'esempio di san Francesco, morto da pochi decenni, si accinse a realizzare il suo progetto di totale imitazione di Cristo nella povertà. La costante e severa mortificazione, l'intensità sorprendente dell'esperienza liturgica ed eucaristica e la meditazione dei misteri di Cristo, in particolare della sua morte, collocano la vita spirituale di Angela da Foligno sulla linea della tradizione francescana, connotata da una visione realistica della condizione e della vocazione dell'uomo redento e da un pieno abbandono all'azione trasformante di Dio. Anche i mistici contatti con le creature angeliche hanno avuto certamente un profondo significato nella vita spirituale della beata e, seppure non sempre ben interpretati, sono stati fonte di ispirazione per alcuni artisti umbri. -
Giustizia della misericordia. Europa, cristianesimo e spiritualità dehoniana
Pensare a fondo laspiritualità dehoniana nel contesto odierno dell’Europa apre le porte a unprofilo trans-culturale inatteso e consente di elaborare una riflessione sullapresenza della congregazione religiosa in epoca di globalizzazione.rnIl testo si concentrasimbolicamente intorno alla figura della misericordia, che consente dicongiungere la spiritualità dehoniana alla ripresa sorprendente della devozioneal Sacro Cuore, che innerva le trame di una sensibilità spirituale qualecriterio di analisi della giustizia sociale nella Evangelii gaudium dipapa Francesco. E permette, d’altro lato, di cogliere l’Anno santo come tempoopportuno per un ripensamento e un riposizionamento di quella spiritualità nelsolco aperto da papa Francesco. -
Francesco di Sales. Grandi mistici
Santo, mistico e maestro di vita spirituale, Francesco di Sales (1567-1622) – vescovo di Ginevra in anni di profondi contrasti tra cattolici e calvinisti – insiste sul ritorno al primato dell’amore, sulla dogmatica della testimonianza viva e sulla forza di un pensiero teologico basato sulla preghiera e in grado di condurre alla preghiera. Elaborando una teologia dell’amore egli tocca il centro del rapporto tra Dio e l’anima umana, il mistero che, in mancanza di un’espressione più adeguata, chiamiamo grazia, presenza di Dio al centro dell’esistenza.rnNel 1661 viene dichiarato beato da papa Alessandro VII e nel 1685 santo. Nel 1887 Pio IX lo proclama dottore della Chiesa e nel 1922 Pio XI lo dichiara patrono dei giornalisti. -
Bernardo di Chiaravalle. Grandi mistici
Bernardo di Chiaravalle si trova alla soglia che conduce dall’era patristica a quella moderna. Considerato l’ultimo Padre della Chiesa – la definizione è dell’umanista Nicola Faber – egli è anche uno dei primi mistici moderni. La sua spiritualità consiste non in una teoria nuova, poiché di fatto egli continua a rifarsi a temi e concetti tradizionali, ma in un modo molto personale di dare espressione alle proprie esperienze e di suscitare nei suoi lettori e uditori esperienze corrispondenti. rnBernardo si muove nella corrente di un nuovo stile di pietà che si era imposto in Europa già prima di lui, a partire dalla metà del secolo XI. Caratteristico di questo nuovo stile era un modo diverso di accostarsi a Gesù: l’adorazione della divinità di Cristo, comune nell’ambito romanico e bizantino, lascia infatti il posto alla riflessione spirituale sul destino terreno di Gesù. -
Come vincere la depressione
La depressione è una malattia molto diffusa nel nostro tempo. L'autore non intende elaborare un trattato di psicologia, ma solo offrire dei suggerimenti pratici, accessibili a tutti, fondati sulla parola di Dio e frutto della sua quotidiana esperienza sacerdotale. Cristo, il grande conoscitore del cuore umano, ci può guarire se collaboriamo con lui, giorno dopo giorno, senza stancarci. Il volume non va sfogliato frettolosamente, ma meditato e vissuto nel quotidiano. La serenità ritrovata ridarà la gioia. -
Spiriti maligni. Chi è il diavolo, qual è il suo potere, come si combatte
"Gli spiriti maligni non sono una fantasia: esistono e hanno il potere di influire sulle proprie vittime, sia sul piano spirituale che su quello fisico e psichico. Fatture, incantesimi, magie, malocchi, maledizioni, riti satanici, sedute spiritiche, evocazioni di defunti sono alcuni dei canali privilegiati attraverso i quali il Maligno cerca di insinuarsi nella vita delle persone. E molti sono i frutti di quest'opera nefasta. Il volume informa sulla demonologia, ma è anche un manuale di autodifesa. Il suo scopo non è suscitare inutili paure, ma aiutare a rivestirsi dell'armatura di Dio, utilizzando le 'armi' che la Chiesa mette da sempre a disposizione: le Scritture, la Tradizione, la dottrina del magistero e le indicazioni dei più eminenti esorcisti."""" """"In quest'epoca di generale incredulità, [...] penso che questo libro possa offrire un prezioso aiuto ai lettori, sia per l'informazione, sia per il comportamento [...] e che queste pagine faranno del bene a quanti le leggeranno."""" (dalla presentazione di don G. Amorth)." -
Gesù è presente e agisce
Curare gli ammalati e liberare gli oppressi confidando nella potenza della preghiera può dare l'impressione di un brusco ritorno al passato, a qualcosa di sconveniente e persino risibile in un tempo dominato dalla scienza e dalla tecnologia, ma anche dal frequente ricorso a maghi e a rimedi esoterici. I Vangeli narrano di Gesù taumaturgo e terapeuta e sant'Ambrogio, proprio commentando il testo di Luca, evoca l'unico medico che può risanare le ferite, ""cancellare il dolore del cuore"""" e """"il pallore dell'anima, perché conosce i mali nascosti"""". Episodi di guarigione e di liberazione si sono verificati con frequenza negli ultimi decenni in gruppi e comunità del Rinnovamento carismatico cattolico mondiale. Attraverso il racconto di esperienze, di situazioni e contesti pastorali, il volume presenta un aspetto della vita sacramentale e carismatica della Chiesa e affronta senza reticenze il tema della sofferenza umana."" -
L' ultima intervista
Il volto severo di don Gabriele Amorth contrastava con il suo spiccato senso dell'umorismo e con uno spirito sereno e gioioso. Le ultime conversazioni con Marcello Lanza, avvenute poco prima della morte, contengono il testamento spirituale del sacerdote considerato in tutto il mondo cattolico il principale oppositore del demonio. -
La chiesa è donna. Scritti, discorsi, omelie
Il rapporto di papa Francesco con le donne appare del tutto alieno da antichi pregiudizi e da moderni conformismi, ma fondato su una forte attitudine empatica, nata probabilmente nel rapporto con le figure femminili incontrate nella sua vita familiare e nel suo ministero di prete e di vescovo. Essa sa manifestarsi nella schiettezza di un richiamo scherzoso alle suore come nella capacità di descrivere in modo toccante, ma pieno di realismo, la vita delle famiglie nelle gioie e nelle difficoltà. Più volte Francesco ha rimarcato la necessità che le donne assumano un ruolo più attivo nella vita ecclesiale e sociale, un desiderio che nasce dalla constatazione, profondamente' teologica, che ""Ia Chiesa è donna"""". I doni e le peculiarità proprie del femminile sono un elemento essenziale del ministero della misericordia, che per Francesco è il compito più urgente."" -
La mistica dell'incontro. Il prete, uomo della relazione
«L'identità del presbitero - ha scritto la Commissione episcopale per il clero della CEI - è connotata essenzialmente in senso relazionale: inserito sacramentalmente nel presbiterio, in comunione con il vescovo, il prete è l'uomo al servizio di tutti». Per dare solidità dottrinale al contenuto e allo stile della relazione il volume richiama alcuni principi di carattere teologico che trovano fondamento nel mistero trinitario e nell'invito di papa Francesco a vivere la «mistica dell'incontro». In forza della loro missione, che li pone a diretto contatto con la gente, i presbiteri sono chiamati a costruire autentiche relazioni personali in un contesto dominato dalla sofferenza della solitudine. -
Perdonare le offese
Il pontificato di papa Francesco si può considerare come una grande catechesi sul tema del perdono. L'amore di Dio e la sua misericordia sono come cerchi concentrici che si generano tutti nello stesso elemento: la carità divina. Il perdono è una delle forme attraverso cui si realizza e si fa concreto l'amore di Dio in alcuni luoghi privilegiati: la famiglia, la Chiesa e il sacramento della riconciliazione. La famiglia rappresenta una vera e propria palestra di vita dove perdonare e perdonarsi, il luogo in cui ci si esercita a ricomporre il tessuto lacerato dalle fragilità e dagli egoismi. Anche la Chiesa deve sempre più realizzare la sua vocazione e la sua missione alla misericordia e al perdono; il sacramento della riconciliazione, dove si compie ogni volta il miracolo del riavvicinamento a Dio, è quello in cui si realizza con più evidenza questo compito. -
La scuola. Interventi, discorsi, omelie
«Io amo la scuola, l’ho amata da alunno, da studente e da insegnante. E poi da vescovo». In diverse circostanze papa Francesco si è rivolto a insegnanti e studenti ricordando la prima maestra avuta a sei anni e gli incontri con la realtà scolastica a Buenos Aires, l’esperienza di don Lorenzo Milani, il prete di Barbiana, e il proverbio africano secondo cui «per educare un figlio ci vuole un villaggio».Occasione di «apertura alla realtà», luogo d’incontro e non parcheggio, tappa fondamentale nell’età della crescita «come complemento alla famiglia», la scuola deve educare «al vero, al bene e al bello». L’educazione, secondo il Papa, «non può essere neutra» e non deve mai separare le tre lingue che vanno usate insieme: quella della mente, quella del cuore e quella delle mani. Perché a scuola si possono e si devono «imparare contenuti» e «assumere valori». -
Sette regole per una parrocchia felice
Il primo destinatario del libro è il parroco, che deve far funzionare al meglio la struttura che affidatagli e nella situazione in cui l’ha trovata. Egli sa bene di essere il primo motore di ogni attività e che che ogni cambiamento si scontrerà con obiezioni (nel migliore dei casi) e resistenze (nel peggiore), produrrà uno strascico di stress che va riconosciuto ed eliminato. rnChi è investito di un ruolo di responsabilità sa anche che non può fare tutto da solo, che deve scegliere collaboratori validi e che serve una buona dose di attenzione per far sì che le persone condividano obiettivi comuni e si sentano realizzate e impegnate, parte attiva e non passiva. Nel caso delle strutture ecclesiali, la situazione è ancor più complicata: la motivazione religiosa è infatti una spinta molto forte che può tuttavia portare a squilibri radicali. rnAl di là di casi particolari, è bene essere consapevoli che chi va in Chiesa, partecipa e si impegna in parrocchia è portatore di una specifica ricerca di significato, che si esprime nel desiderio di darsi da fare e rendersi utile. rnSette «regole d’oro» possono servire a valorizzare questo patrimonio personale non sempre pienamente messo a frutto. -
Papa Francesco e la mondanità spirituale. Una parola per consacrati e laici
Papa Francesco affronta spesso il tema della mondanità spirituale e la definisce «il più grave problema della vita consacrata oggi». Prendendo come punto di riferimento le parole del pontefice, il libro indaga sui luoghi in cui essa si manifesta e sulle forme in cui si esprime, non solo in riferimento ai religiosi, ma anche ai laici.rnIl percorso mette in evidenza situazioni e problemi noti che, allo sguardo di papa Bergoglio, non sono evidentemente da considerare come aspetti inevitabili, ma situazioni, mentalità e stili di vita che vanno superati recuperando senso e pienezza della vocazione e della vita comunitaria.rnCiò che sta a cuore al papa è la fedeltà al Vangelo, il bene della Chiesa e la limpidezza della sua missione in un mondo in continuo mutamento.