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Aristotele e i suoi dèi. Un'interpretazione del III libro del De Philosophia
La molteplicità di lineamenti assunta dalla teologia aristotelica nell'insieme delle opere del Corpus e spesso all'interno di una stessa opera ha provocato un certo disagio, spesso accompagnato da una pungente polemica, tanto fra gli interpreti antichi di Aristotele, quanto fra i medievali e i moderni. In epoca antica, l'atteggiamento politeistico di Aristotele provocò disorientamento nell'epicureo Velleio. Teologi cristiani e musulmani utilizzarono la dottrina teologica di Aristotele per fondare la visione monoteistica della divinità, benché le differenze con il Dio della Bibbia fossero sotto gli occhi di tutti. Questo divenne un pretesto per scatenare una campagna di denigrazione contro lo Stagirita. Al-Gazali e Lutero ricoprirono Aristotele degli insulti più feroci, benché già Petrarca si fosse alquanto lasciato andare. La tradizione moderna cercò di assumere un atteggiamento più sfumato malcelando un sentimento di rassegnazione. Attraverso l'analisi dei frammenti del libro in dell'opera ""Sulla filosofia"""" l'autrice prova a ristabilire la verità storica: Aristotele non voleva essere un teologo e la teologia era da lui ritenuta una narrazione poetica sui """"viventi immortali e felici"""". Il filosofo antico usa il termine """"dio"""" solo come attributo che può essere predicato ad enti differenti, a patto che essi occupino un grado di eccellenza. I pezzi del mosaico, rimessi insieme in quest'ottica, restituiscono così l'immagine aristotelica di """"un dio"""", ma non di """"Dio""""."" -
Il corpo, la vecchiaia, la malattia. Uno sguardo antropologico sull'Alzheimer
Il libro analizza dal punto di vista antropologico il morbo di Alzheimer, una patologia degenerativa delle cellule cerebrali che implica problematiche sociali, economiche, politiche e istituzionali. L'opera si inserisce in quel filone di studi che sollecita l'incontro tra indagine antropologica e cultura scientifica affinché la medicina sia in grado di curare e, contemporaneamente, attenta ai bisogni del malato. In questo senso l'Alzheimer rappresenta un caso paradigmatico. Pur essendo allo stato attuale incurabile, infatti, la sintomatologia di questa malattia può essere alleviata ricorrendo a tutte quelle iniziative tipiche del ""prendersi cura"""" in cui il ruolo dei familiari è così fondamentale da farla definire, dal punto di vista socio-antropologico, una """"malattia familiare"""". Convivere con i malati di Alzheimer ed assisterli impegna i caregivers una difficile battaglia in cui troppo spesso vengono lasciati soli."" -
Valentino Gerratana «filosofo democratico»
Valentino Gerratana è stato uomo di cultura rigoroso e cittadino appassionato, testimone di impegno civile e passione politica. A dieci anni dalla morte, i saggi qui raccolti, ricordano i molteplici aspetti della vita e dell'opera di uno studioso noto in tutto il mondo: dalle giovanili polemiche con Croce all'impegno nella Resistenza, dal lavoro giornalistico e culturale svolto nel PCI all'amicizia con Italo Calvino, dalla ricerca filosofica alla imponente opera di edizione critica dei ""Quaderni del carcere gramsciani"""", recentemente ricordata e apprezzata da Giorgio Napolitano."" -
Il cinema americano attraverso i film
Il cinema americano rappresenta una forma contemporanea e laica di mitologia: un repertorio di racconti, figure e luoghi destinati a imprimersi con forza nell'immaginario collettivo. Questo carattere è legato alla capacità di condensare - decennio dopo decennio, dall'inizio del secolo scorso alle prime battute di quello attuale - paure e speranze, ansie e desideri degli spettatori. Per riavvolgere il filo del rapporto tra cinema hollywoodiano e società, sono stati scelti dodici film capaci di illuminare propriamente questa relazione. L'analisi dettagliata di ciascuno di essi ""apre"""", per così dire, il film, mettendone in luce i nessi e le traiettorie, non di rado estremamente articolate, che lo collegano alla società e alla cultura del proprio tempo da una parte, alla storia e alla storiografia del cinema dall'altra."" -
Montale
Il ritratto di Eugenio Montale percorre l'arco della sua esistenza, dalla dolce cattività degli anni liguri alla partecipazione alla Grande Guerra, dai vent'anni fiorentini (""i più importanti"""" nell'esperienza del poeta) fino all'impegno giornalistico al """"Corriere della Sera"""" e alla conclusione del Libro. La lettura delle opere segue negli """"Ossi di seppia"""" il calcificarsi della realtà naturalistica ed esistenziale, nelle """"Occasioni"""" il messaggio salutifero di Clizia; nella """"Bufera e altro"""" il romanzo larico e dell'eros; infine, da """"Farfalla di Dinard"""" a """"Satura"""", l'assedio del quotidiano."" -
Schmitt
"La guerra di Stati non è né giusta né ingiusta: è un affare di Stato, e in quanto tale non le occorre esser giusta. Ordo hoc non includit. Lo Stato ha il proprio ordine in se stesso, non fuori di sé. Al diritto internazionale fondato sugli Stati inerisce pertanto necessariamente un concetto di guerra non discriminatorio, che non distingue, nel diritto internazionale, un giusto e un ingiusto."""" (Carl Schmitt)" -
I biocarburanti. Globalizzazione e politiche territoriali
Con la nascita del mercato globale agroenergetico, hanno iniziato a levarsi dubbi e controversie sulla sostenibilità ed efficacia dei biocarburanti nel combattere il cambiamento climatico. Si confrontano oggi due approcci divergenti alla questione ambientale ed energetica: da un lato, la propensione globalista con la quale si impostano anche le politiche per il clima e, dall'altro, la prospettiva territoriale che guarda con maggiore attenzione al controllo locale sulle risorse e sui processi produttivi. In Italia, come illustra il volume, si stanno diffondendo diverse esperienze di territorializzazione nella produzione dei biocarburanti; tra le tante vi sono i distretti agroenergetici, ambiti di pianificazione territoriale attraverso i quali è possibile raggiungere un maggiore equilibrio ambientale e sociale. In questa prospettiva i distretti sembrano porsi come alternativa al modello globale attraverso sistemi organizzati su scala locale. Questa lettura permette di capire come si sta configurando il mercato globale dei biocarburanti e di documentare come in diverse aree italiane si stanno costruendo spazi di autonomia gestionale e agronomica con l'obbiettivo di creare una virtuosa alternativa ai biocarburanti globali. -
Caro Chabod. La storia, la politica, gli affetti (1925-1960)
Federico Chabod (1901-1960) è tra i più autorevoli studiosi di storia italiani e internazionali. Il volume raccoglie i carteggi personali dello studioso con i suoi maggiori corrispondenti, in particolare con quelli a cui era legato da vincoli affettivi (da Carlo Levi a Gaetano Salvemini), di collaborazione (da Giovanni Gentile a Franco Venturi), editoriali (da Alberto Pirelli ad Antonio Giolitti) e politici (da Ugo La Malfa ad Alcide De Gasperi). La raccolta offre spunti di riflessione per alcuni nodi critici della storia: le due guerre mondiali, le dittature europee e la Guerra fredda. . -
L' indignazione di un poeta-crociato. I versi gnomici su Acri
La letteratura tedesca medievale ci consegna un documento singolare e di particolare interesse storico: ""I versi gnomici su Acri"""", in cui il poeta-crociato Freidank si pone come testimone oculare, deluso e indignato delle vicende legate alla """"crociata degli scomunicati"""" del 1228-29. Il testo fa parte di un'ampia raccolta di massime e proverbi, la """"Bescheidenheit"""", ripetutamente trascritta e liberamente usata dai redattori successivi in funzione di nuovi destinatari o di nuove esigenze comunicative. L'analisi degli unici tre testimoni che tramandano la sezione su Acri rivela l'esistenza di due diverse redazioni del testo e dunque la necessità di una nuova edizione critica, che anziché proporsi di risalire al presunto originale focalizzi l'attenzione su ciascuna delle due versioni, al fine di delineare i divergenti processi di significazione che scaturiscono dalle operazioni di selezione e di ritessitura dei versi gnomici su Acri messe in atto dai diversi redattori. Prefazione di Maria Vittoria Molinari."" -
Il platonismo e le scienze
Il ""platonismo"""" è un concetto chiave nel pensiero occidentale e anima ancora oggi il dibattito filosofico. Questo volume riunisce, in una prospettiva interdisciplinare, i contributi di storici della filosofia, logici e filosofi della scienza sul rapporto tra il platonismo e le scienze. Sono esaminati gli aspetti centrali del platonismo scientifico: la teoria degli oggetti matematici e delle entità astratte, la filosofia naturale, il metodo della conoscenza, jl rapporto tra metafisica ed epistemologia. Questi temi sono discussi sia nella formulazione datane da Platone, sia in alcuni momenti particolarmente rappresentativi della sua posterità, da Plotino al dibattito contemporaneo. La duplice ricognizione, tanto storica quanto teoretica, proposta nel volume lascia emergere il carattere eccezionalmente complesso e fecondo del platonismo, inteso sia come fenomeno storico, sia come categoria concettuale."" -
De rerum natura iuxta propria principia, liber primus, et secundus, denuo editi (rist. anast.)
Prosegue la pubblicazione in ristampa anastatica di tutte le opere di Telesio promossa dal Comitato nazionale per le celebrazioni del V centenario della nascita. In questo secondo volume compaiono la seconda edizione del ""De rerum natura"""" (1570) e tre opuscoli usciti nello stesso anno: """"De mari"""", """"De his quae in aere fiunt"""", """"De colorum generatione"""". Per il """"De rerum natura"""" si è scelto un esemplare con numerose postille autografe di Telesio. Il volume è corredato da un'ampia introduzione e da un indice analitico."" -
Alla ricerca dei segni perduti. La diagnosi in neurologia
Nell'era del neuroimaging e della tecnologia medica è ancora importante conoscere la semeiotica neurologica? La storia dei segni che attraverso l'esame obiettivo del malato hanno consentito in passato e consentono ancora oggi di formulare una precisa diagnosi, non è solo la rievocazione di momenti esaltanti del percorso che ha permesso a valenti medici di legare il loro nome a manovre cliniche o a specifiche patologie. Comprendere il significato di ogni segno neurologico presuppone conoscenza anatomo-fisiologica, richiede capacità di sintesi clinica, predispone alla necessità di porsi sullo stesso piano del malato. Una gestione condivisa e più umana del rapporto medico-paziente è indispensabile al neurologo per esercitare la sua arte, quanto è essenziale al malato per comprendere il percorso verso la possibile guarigione. La progressiva scoperta dei segni descritta in questo volume, che ha determinato il passaggio da una neurologia empirica a una scientifica, è un'occasione per sollecitare il neuroscienziato clinico a usare le neurotecnologie non in sostituzione ma a conferma del corredo semeiotico della patologia. -
Umanesimo femminile. Isabella Coghi, un grande medico tra scienza ed etica
Isabella Maria Coghi (1931-2008), una donna, una scienziata, un medico straordinario che univa all'altissima qualità scientifica un'acuta intuizione clinica, entrando in sintonia con la paziente nella sua interezza. Un libro sui generis che ci parla di scienza, etica ed esperienze di vita: le voci di chi l'ha conosciuta bene, di chi ha lavorato con lei nella ricerca, nella cura e nella bioetica. Ma anche molti suoi scrìtti inediti sulle questioni più controverse della bioetica in Italia. Dal 1968 fino alla fine degli anni Novanta Isabella Maria Coghi è stata responsabile del Centro di Sterilità presso la Clinica Ostetrica e Ginecologica della Sapienza di Roma. Membro del Comitato nazionale per la bioetica fin dalla sua fondazione, ha impersonato le qualità scientifiche e morali migliori di una difficile bioetica ""dell'equilibrio"""": ne sono un esempio i suoi contributi sulla riproduzione, lo statuto dell'embrione, la fecondazione assistita, la clonazione, il parto e la terapia del dolore. La sua fede profonda, poco esibita e dichiarata, che faceva vivere nelle opere, resta un esempio altissimo di intelligenza del cuore di cui oggi abbiamo più bisogno che mai."" -
Educazione, scuole e musei. Un progetto collaborativo di innovazione di dattica
La rivoluzione digitale sta rapidamente investendo le più tradizionali istituzioni educative, come i musei e le scuole, ridefinendone i ruoli e le funzioni sociali. Gli ambienti digitali di apprendimento collaborativo e le strategie di social learning definiscono una nuova struttura di relazioni tra istituzioni, docenti e discenti, sempre più permeabile, orizzontale e paritaria. La nozione di autorevolezza del passato, la propedeuticità dei saperi e la stessa idea di insegnamento sono messe in crisi. Questa frattura rispetto ai modelli educativi tradizionali può però generare nuove opportunità, riscrivere l'atto educativo attribuendo una nuova centralità agli allievi e magari far emergere strategie per integrare gli apprendimenti formali con quelli informali. Il progetto ""Educazione, scuole e musei - Il museo entra in classe"""", che ha propiziato il presente volume, ha proposto un modello di collaborazione e di innovazione del rapporto tra scuole, musei ed università attraversando le due sponde del mare Adriatico e configurando un progetto di cooperazione internazionale che ha permesso di immaginare nuove forme dialogiche e ibridative per la didattica museale e scolastica. In tale scenario la progettazione partecipata dei contenuti mediali e la rimediazione della narrazione didattica rappresentano elementi centrali per attuare un piccolo rovesciamento delle prassi e delle logiche di insegnamento/apprendimento."" -
Interpretare l'agire: una sfida teorica
Interpretare l'agire è una sfida teorica. A essa rispondono gli autori del volume presentando diverse teorie, il cui comune orientamento epistemologico permette una risposta condivisa, benché affrontino differenti aspetti dell'agire e coinvolgano numerose discipline. Lungi dal confrontare, e ancor meno contrapporre, le teorie dell'azione e le teorie dell'attività esposte nei vari capitoli, il volume - necessariamente collettivo - pone in evidenza compatibilità e legami reciproci, verso il superamento dei numerosi dilemmi che da sempre pervadono l'interpretazione dell'agire: soggetto/realtà, individuo/società, attore/ sistema, azione/struttura, e infine comprendere/spiegare. -
I «food-scapes» del Lazio. La geografia dei piatti tipici regionali tra cultura e tradizione
L'alimentazione è strettamente legata alla identità e al patrimonio culturale di una popolazione. Il Lazio, per le sue vicende storiche che hanno riunito in una regione territori e culture differenti, presenta una varietà di piatti tipici che, purtroppo, vanno perdendosi per l'incalzare della omologazione e della globalizzazione che sono parte dei segni distintivi della vita odierna. In una originale prospettiva di geografia dell'alimentazione, questo lavoro porta alla conoscenza del lettore, utilizzando una notevole mole di dati quali-quantitativi raccolti sul campo anche grazie all'applicazione delle tecniche GIS (Geographical Information System), quello che rimane di questa tradizione e di questa identità. -
Città e cultura
La vita quotidiana in città, per molti versi, costituisce un'esperienza culturale. Lavorare, consumare, divertirsi e, in generale, vivere in ambiente urbano implica immergersi in uno spazio popolato da simboli, conoscenze, pratiche sociali. Attraverso una disamina dei meccanismi di funzionamento degli spazi della produzione, del consumo e della costruzione della cosiddetta ""città creativa"""", il testo affronta un interrogativo tanto ampio quanto centrale nelle strategie di sviluppo dell'attuale scenario dell'""""economia della conoscenza"""": come si struttura la relazione fra lo spazio urbano e le pratiche sociali collegate all'economia e alla cultura?"" -
Economia e finanza nell'Italia moderna. Rendite e forme di censo (secoli XV-XX)
"Economia e finanza nell'Italia moderna"""" propone una rinnovata interpretazione delle forme di funzionamento dell'economia nei secoli XV-XX e delle ricadute che esse hanno avuto sulla dinamica sociale e politica. Rispetto ad una tradizione di studi che ha ricercato retrospettivamente nei secoli dell'età moderna le origini del capitalismo ed i relativi protagonisti, le prime forme di imprenditoria ed i progressi della produzione e della produttività, emergono ora sulla scena altri personaggi ed altri settori dell'economia rimasti nell'ombra e che pure allora dominavano ampiamente le relazioni sociali ed economiche: si tratta dei personaggi e dei settori legati all'intermediazione finanziaria ed alla compravendita di rendite, attraverso strumenti come il censo consegnativo ed il censo riservativo, posti al centro della disamina e di cui vengono messe in luce le diverse caratteristiche. A partire da tali presupposti, si avvia con questo libro un vasto programma di ricerca su terreni d'indagine ancora in gran parte da esplorare, sui quali solo molto di recente la storiografia sta portando una certa attenzione." -
Salute e qualità della vita. Il benessere globale dell'individuo
Il concetto di ""qualità di vita relativa alla salute"""" (QdV-S) è divenuto rilevante a seguito dell'enfasi attribuita alla """"salute"""" dall'Organizzazione mondiale della sanità: definire la salute non più come mera assenza di malattia, ma come benessere globale (bio-psico-sociale) dell'individuo, ha rappresentato una vera e propria rivoluzione copernicana in sanità ed ha aperto la strada a nuovi concetti e modelli. Nel volume si illustra la qualità di vita relativa alla salute evidenziandone le diverse sfaccettature, presentandone i metodi di rilevazione, descrivendone i punti di forza e le possibili fonti di problematicità, discutendone i significati e le implicazioni teoriche e pratiche. Ne risulta un'originale argomentazione critica della rilevanza e dell'utilità della registrazione della qualità di vita nei contesti sanitari ad uso di ricercatori e clinici, a prescindere dalla specialità di appartenenza."" -
Credito, produzione, occupazione: Marx e l'istituzionalismo
Scopo del volume è individuare i meccanismi che presiedono alla determinazione dei salari e dell'occupazione nell'ambito dello schema teorico della teoria monetaria della produzione. Ciò vien fatto attraverso la rilettura del pensiero di Marx e Veblen, data la convinzione che fra i due autori siano riscontrabili significativi punti di contatto sul piano dell'analisi economica. Le tesi dell'autore sono così sintetizzabili: una modalità di riproduzione del capitalismo basata sul reinvestimento dei profitti è intrinsecamente instabile, o quantomeno più instabile di una modalità di riproduzione basata sul potenziamento del welfare state, a ragione dell'attivarsi di ""freni"""" che indeboliscono il nesso fra accumulazione dei profitti e loro reinvestimento (finanziarizzazione, tesaurizzazione, espansione di settori improduttivi, in particolare la produzione di beni di lusso). Tale modalità, implicando crescenti disuguaglianze distributive e compressione dei salari (in quanto precondizione per l'aumento dei profitti), incorre nel conflitto fra accumulazione e legittimazione e si associa a riduzioni della produttività del lavoro. Per converso, viene mostrato che politiche di alti salari e/o politiche fiscali espansive possono generare incrementi di produttività, determinando una condizione per la quale l'intervento pubblico produce effetti positivi non solo sulla domanda globale ma anche """"dal lato dell'offerta"""", agendo positivamente sulla produttività.""