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La coordinazione
Che cosa ci può essere di interessante nella coordinazione, un argomento a cui di solito le grammatiche dedicano una o due pagine? La linguistica moderna che cosa può aver aggiunto? Questo libro propone una panoramica degli approcci al problema della coordinazione al fine di chiarire alcune idee e auspicabilmente di suscitare interesse in chi desidera conoscere meglio la nostra lingua. -
La corrente di Humboldt. Una lettura di «La Lingua franca» di Hugo Schuchardt
Questo libro offre la traduzione in italiano del famoso saggio di Hugo Schuchardt ""Die Lingua franca"""" (1909), che inaugurò gli studi sulla forma di italiano semplificato usato come strumento di comunicazione tra le due sponde del Mediterraneo, dal Medioevo al XIX secolo. Federica Venier ce ne dà, in questo volume, una nuova lettura, duplice e al contempo unitaria. Duplice, poiché la studiosa coniuga la precisa ricostruzione dell'importanza storiografica del lavoro schuchardtiano - tra creolistica e filologia - con la prospettiva teorica in base alla quale vengono illustrati i processi di semplificazione linguistica all'origine della lingua franca. Unitaria, poiché Venier pone la ricerca di Schuchardt, vagliata dall'interpretazione che ne diedero Leo Spitzer e Benvenuto Terracini, all'origine di un possente movimento di riattivazione delle possibilità euristiche ed esplicative del pensiero di Wilhelm von Humboldt. Questa lettura incrociata dell'opera di Schuchardt getta nuova luce anche su ognuno dei citati autori e in particolare sulla figura di Terracini, a cui viene restituito il ruolo di innovatore che gli spetta e che la persecuzione razziale e la successiva congiura del silenzio gli avevano ingiustamente negato."" -
«Che vivano liberi e felici...» Il diritto all'educazione a vent'anni dalla Convenzione di New York
1989-2009: i vent'anni della Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza hanno sollecitato il tentativo, espresso in questo volume, di costruire un affresco plurale e aperto sul tema delle prime età, dei loro diritti, della loro educazione. Di carattere multidisciplinare e con apporti internazionali, il testo affronta in chiave critico-costruttiva la condizione attuale di vita di bambini e adolescenti, con lo scopo di promuovere riflessioni e misure concrete volte a realizzare i diritti dei ""cittadini in crescita"""". Esito di un percorso di dialogo tra sapere accademico e sapere dell'esperienza, durato tre anni, il lavoro assume come ottica privilegiata quella pedagogico-educativa, integrandola con contributi di carattere etico-filosofico, giuridico-istituzionale, storico, letterario, architettonico, sociologico, psicologico. L'auspicio """"Che vivano liberi e felici..."""" di Janusz Korczak - medico e scrittore, educatore d'eccezione e precursore del riconoscimento sociale e giuridico dei diritti del bambino costituisce il filo conduttore delle riflessioni ed esperienze presentate in queste pagine. Il volume si rivolge in particolare a quanti per ruolo o professione concorrono all'educazione delle giovani generazioni."" -
La residenza nel centro storico di Napoli. Dal XV al XVI secolo
L'autore ricostruisce specificità e molteplicità della residenza a Napoli tra Quattro e Cinquecento, incrociando analisi delle fonti, lettura del manufatto e analisi della stratificazione. La prima parte del volume, relativa ad aspetti e problemi generali del tema, muove dall'analisi dello stato dell'arte (studi e fortuna critica) dell'architettura napoletana del Quattrocento. Entra poi nel merito del problema della periodizzazione dell'architettura civile, distinguendo per la prima volta le varie fasi. La seconda parte analizza il palazzo quattrocentesco, nell'addensarsi di segni e strutture, come coagulo dei rapporti tra la famiglia proprietaria, la città e il relativo seggio di riferimento: il palazzo è così parte di quei ""sistemi di residenze"""", polarizzate per il fenomeno di progressiva """"magnetizzazione territoriale"""" della famiglia nei suoi diversi rami. Spazio consistente è quindi dedicato alla ricaduta dell'architettura nelle trasformazioni urbane, soprattutto dove la residenza incide nello specifico del progetto urbano e dell'assetto delle nuove fortificazioni. La terza parte, partendo dall'analisi di tipi e forme dell'architettura civile del Cinquecento, esamina episodi caratterizzanti il rinnovamento del linguaggio architettonico e della struttura urbana, con significativi riflessi anche nella cultura progettuale."" -
Bolzano, città di frontiera. Bilinguismo, appartenenza, cittadinanza
La presente ricerca trova la sua originalità e il suo punto di Forza nella stretta relazione tra dimensione teorica e ricerca sociale sul campo, guidate dal rigore scientifico. Il dialogo tra potere locale e sapere accademico rivela in questo percorso la reciproca vocazione e interdipendenza, mentre la partecipazione della cittadinanza ricolloca il ruolo del cittadino nel suo significato originario di portatore di diritti e doveri all'interno della comunità. Il volume ripercorre le tappe della ricerca partendo dall'osservazione di fondo che una città dal relativo benessere non crea necessariamente una cittadinanza attiva e consapevole, ma una diffusa agiatezza che tende a elidere lo spirito critico, però con aspettative sempre più elevate. Viene inoltre messa in evidenza l'ambiguità del vissuto del bilinguismo: potenzialità e/o svantaggio di una quotidianità resa frammentata dalla propria diversità interna. Può una popolazione riappropriarsi della motivazione sociale attraverso una ricerca sul campo che favorisca la riflessione condivisa senza tradire i presupposti scientifici del suo operato? La sola ricerca sociale può gettare i semi per una cittadinanza attiva? -
Capitalisti di faida. La vendetta da paradigma morale a strategia d'impresa
Il Gargano, aspro promontorio dell'Italia meridionale, è il contesto etnografico di una faida che da oltre cinquant'anni contrappone sanguinosamente famiglie di allevatori. Il volume indaga un fenomeno che per certi aspetti, richiamando elementi del paradigma mafioso, rientra nella sfera dei comportamenti anomici tipici della criminalità organizzata. Al contempo, però, l'autrice indaga le matrici economiche e culturali che consentono ai gruppi di costruire, attraverso la rifunzionalizzazione del codice normativo valoriale, una strategia comunicativa dell'agire violento che lo àncora al comune immaginario culturale - strategia funzionale al mascheramento degli interessi economici che muovono il conflitto. Così la vendetta, paradigma morale che l'antropologia giuridica intende come diritto/dovere espresso da un gruppo parentale che, in difesa del sangue e dell'onore, ammette la ritorsione violenta, nel contesto garganico si esprime e afferma come strategia d'impresa dei gruppi di faida che massimizzano i profitti attraverso il conflitto e in funzione di esso. Per questo i capitalisti di faida, riecheggiando una definizione cara alla letteratura antropologica, si affannano a difendere, incrementare e compensare il capitale economico derivante dall'accumulo della ricchezza, celandolo dietro la rassicurante simbolica coltre del sangue versato che non può rimanere invendicato. -
Les best-sellers de la lexicographie franco-italienne. XVI-XXI siècle
La storia della lessicografia bilingue francoitaliana ha inizio nel 1583 e, da allora, sono stati pubblicati più di ottocento dizionari. La maggior parte di queste opere ha avuto una o due edizioni, ma altre hanno avuto un notevole successo di pubblico. Gli autori presi in considerazione hanno spesso introdotto significative innovazioni che stanno alla base del loro successo e che hanno altresì consentito il progresso della lessicografia bilingue franco-italiana. La ricerca di Lillo, che si rivolge prevalentemente a un pubblico di francesisti, non mancherà di suscitare l'interesse di studiosi di altre discipline, curiosi di guardare sotto un inatteso profilo la storia dei rapporti culturali franco-italiani. -
L' italiano dei cruciverba
Come sono costruite le definizioni enigmistiche e in che modo si riferiscono, o alludono, alle parole-soluzione? Quali peculiarità si possono riscontrare nel linguaggio delle parole crociate? Insomma, come parlano i cruciverbisti? Nel rispondere a queste domande, il testo indaga le principali strutture del linguaggio dei cruciverba e i meccanismi che sono alla base del gioco. Arricchito da numerosi esempi, il libro rivela l'esistenza di un codice, tacito e deducibile dalla stessa pratica enigmistica, che permette al solutore di decifrare anche le definizioni meno piane. -
Gli Acarnesi. Testo greco a fronte. Ediz. critica
Gli Acarnesi sono la prima commedia conservataci del giovane Aristofane, quando Atene è impegnata nel quinto anno di guerra contro Sparta. La commedia mostra già tutta la maestria compositiva e linguistica del grande comico. La traduzione rispecchia efficacemente la vivacità della scrittura aristofanea con il variare dei ritmi, i continui scarti stilistici, i giochi allusivi e manipolatori della lingua. L'introduzione e il commento accompagnano il lettore alla scoperta della complessa partitura drammaturgica che si rivela a un'attenta considerazione del testo. -
Epistemologia dell'intercultura. La costruzione culturale della realtà
Quali presupposti teorici possono giustificare i tentativi di orientare le dinamiche dell'oggi globalizzato lungo direttrici interculturali? Quali caratteristiche dovrebbe avere una pedagogia interculturale all'altezza delle sfide che pone il presente? E più in generale: è possibile la pedagogia interculturale? Il libro analizza con taglio filosofico i meccanismi sociali di produzione di senso in cui risiedono e possono venire pedagogicamente attivate le potenzialità creative insite nel costitutivo essere l'uno-con-l'altro"" dell'uomo e si propone così di colmare alcune delle lacune teoriche e di correggere alcuni dei presupposti erronei dell'attuale dibattito su globalizzazione e relazioni interculturali. Solo con nuovi e inediti strumenti concettuali si potrà infatti intervenire costruttivamente in uno scenario globale e locale in rapida e spesso convulsa trasformazione."" -
Alla ricerca di un socialismo possibile. Antonio Giolitti dal PCI al PSI
Antonio Giolitti (1915-2010) è stato un protagonista della storia italiana del Novecento. Questo volume è la prima ricostruzione della sua vicenda politica e umana basata sullo studio di fonti archivistiche inedite e a stampa. L'autore si sofferma in particolare sulla militanza giolittiana nella sinistra, prima nelle file del PCI dalla Resistenza sino alla drammatica rottura del 1956 con il partito di Togliatti, per poi analizzare il suo passaggio al PSI e la successiva nomina a ministro del Bilancio nel primo governo di centro-sinistra guidato da Aldo Moro. Sono anni centrali nella storia di Giolitti, divenuto simbolo di una generazione di giovani che avevano aderito al comunismo con convinzione durante l'impegno antifascista per poi giungere al distacco traumatico e doloroso dal PCI dopo la repressione sovietica in Ungheria, cui seguì l'inizio della ricerca di un nuovo ""socialismo possibile"""". Il libro ricostruisce non solo un periodo fondamentale della vita di una grande personalità della nostra Repubblica, ma anche uno snodo cruciale nelle vicende della sinistra italiana e nel dibattito sul rapporto tra socialismo e democrazia, riformismo e radicalità che ne ha attraversato la storia sino ai nostri giorni."" -
La fortuna del racconto in Europa
Da troppo tempo la forma-racconto attende un pieno riconoscimento, anche se è già in corso una riscoperta motivata da parte dei lettori. Per rispondere ad una larga richiesta di lettura consapevole e sulla spinta del nuovo interesse, questo volume approfondisce i tanti aspetti, affascinanti e meno noti, della storia breve in Europa, del suo percorso culturale, delle sue radici, delle sue trasformazioni e della sua presenza connaturata all'epoca contemporanea. Come in un ""dizionario del racconto"""", lettori esperti e scrittori coinvolti in una mappa davvero europea - leggono per noi i maestri della novella, della short story, persino del micro-racconto, e ci invitano con proposte guidate e analisi sulla pagina a gustare sapientemente le seduzioni offerte dal racconto breve. Da Boccaccio a Svevo, da Joyce a Gombrowicz, da Beckett a Ginzburg, da Deledda a Handke, da Marinkovic a Parise, da Manganelli a Benati (e nel mezzo decine di altri esempi magistrali), """"La fortuna del racconto in Europa"""" riscopre un vero e proprio tesoro, e insegna a considerarlo come genere autonomo, complesso, ricco e familiare, come frammento efficiente della vita contemporanea."" -
Il corpo post-umano. Scienze, diritto, società
Il volume raccoglie le riflessioni di studiosi di diversa formazione sulle nuove dimensioni della corporeità umana prospettate dall'avvento delle converging technobgies (nanotecnologie, bioinformatica, robotica), delle neuroscienze e della biologia sintetica. Si tratta di sviluppi tecno-scientifici in grado di rendere possibili il controllo e la modificazione della materia organica a livello delle sue componenti strutturali di base, nonché il cambiamento in profondità, da un lato, delle prestazioni fisiche e intellettuali dell'uomo e, d'altro lato, del rapporto dell'uomo con l'ambiente e le risorse naturali. Il testo affronta così gli aspetti etici e bioetici, giuridici, economici e sociali dello human enhancement (che secondo alcuni condurrà ad una dimensione ""post-umana"""", realizzando una vera e propria rivoluzione antropologica) e propone, ma anche sollecita, una riflessione sul nuovo statuto del corpo umano. A tal fine, viene utilizzata una metodologia scientifica interdisciplinare che muove da diverse prospettive d'indagine: biologica, psicobiologica, neurofisiologica, medica, fisica, ingegneristica e bioingegneristica, filosofica, bioetica, psicologica, storica, giuridica, economica, culturale e comunicativa."" -
I presidenti nelle forme di governo. Tra Costituzione, partiti e carisma
Il volume esamina la figura del Presidente della Repubblica in relazione alle tre classiche forme di governo: presidenzialismo, semipresidenzialismo e parlamentarismo. Dopo un'introduzione sulla figura presidenziale, in ogni capitolo si offre: un'analisi delle regole che definiscono in via generale le peculiarità di ogni specifica forma di governo; un focus sul ruolo del Presidente in un caso-paese tradizionalmente considerato emblematico rispetto alla forma di governo esaminata; un ritratto dei Presidenti più significativi per ogni Paese. Da ultimo, si esaminano alcuni interessanti casi di evoluzione delle forme di governo e, di conseguenza, della reinterpretazione del ruolo presidenziale. Prefazione di Gianfranco Pasquino. -
Il mare al di là delle colline. Il viaggio nel Novecento letterario italiano
Lo sguardo oltremare, come desiderio di fuga e ricerca dell'altrove, accomuna le esperienze di viaggio - reali o virtuali - di alcuni scrittori del Novecento italiano. L'Oriente al di là dell'Adriatico di Barilli e Comisso. La memoria di Cartagine, superato il breve braccio di acque mediterranee che separa due continenti, di Marinetti, Comisso, Consolo. La gita oltremanica di Soffici, Cecchi, Barilli. La traversata dell'Atlantico e la riscoperta del Nuovo Mondo, nelle fantasmagorie argentine di Campana, nel dialogo a distanza fra i due ""naufraghi"""" Ungaretti e Pound, nel mito americano di Vittorini e Pavese. Itinerari di viaggio e percorsi di una scrittura in divenire che riservano la sorpresa di preziosi documenti inediti: il marinettiano abbozzo di aeropoema, """"Roma Cartagine"""", resoconto lirico-erotico di una trasvolata della costa tunisina, compiuta dal fondatore del futurismo sulle tracce di """"Scipione l'Africano e Salammbò"""", e alcune singolari prove di scrittura del romanzo giovanile di Cesare Pavese """"Ciau Masino""""."" -
Il pregiudizio del colore. Diritto e giustizia nelle Antille francesi durante la Restaurazione
Attraverso l'esame di materiale inedito rinvenuto negli archivi di Parigi, Aix-en-Provence e Fort-de-France, Fioravanti ricostruisce alcune vicende giudiziarie, svoltesi nelle Antille francesi durante la Restaurazione, che suscitarono un grande interesse ed ebbero notevoli conseguenze politiche rappresentando il centro del dibattito su diritto coloniale e schiavitù. Si sofferma poi su uno dei più importanti casi politico-giudiziari riguardanti schiavi e liberi di colore: l'""affaire Dreyfus nègre""""."" -
Logica immaginaria
Medico di formazione, dopo alcuni tentativi come poeta, storico e critico letterario, Nikolaj Aleksandrovic Vasil'ev (1880-1940) decide di dedicarsi alla filosofia, in particolare alla logica. Attraverso un'attenta riflessione sui quantificatori e sulla modalità dei giudizi, egli giunge a proporre una ""logica del concetto"""", in cui non vale il principio del terzo escluso. Di qui, grazie anche alle suggestioni che gli venivano dalla lettura di Lobacevskij, procede a elaborare una """"logica immaginaria"""", in cui non vale nemmeno il principio di contraddizione - una logica per oggetti incompleti e contraddittori. Ponendo in evidenza le basi ontologiche della logica e introducendo in questa l'uso della finzione, Vasil'ev si fa sostenitore di un pluralismo logico, secondo cui la logica formale contiene elementi che riflettono la nostra comprensione del mondo e dei tipi di oggetti che trattiamo; pertanto, per mondi diversi dal nostro, per """"mondi immaginari"""", valgono altre logiche. Le sue teorie, considerate di volta in volta anticipatrici delle logiche polivalenti o delle paraconsistenti, delle logiche intensionali o delle teorie dei mondi impossibili, hanno trovato riscontro nella logica contemporanea e ispirato, in alcuni casi, anche nuovi indirizzi di ricerca. Il volume, corredato da tre saggi introduttivi e da una ricca bibliografia."" -
Se due milioni vi sembran pochi. Colf e badanti nella società italiana di oggi
Più di due milioni di persone (soprattutto donne, soprattutto immigrate) sono presenti nelle nostre case con compiti di collaborazione domestica e assistenza familiare. In parole povere, più di due milioni di colf e di badanti. La cifra parla da sola, ma dice ancora poco di quanto la loro presenza contribuisca agli equilibri economici e sociali del Paese. Eppure, a fronte di un'indubitabile consistenza, questo settore manca di riconoscimento e di ""rappresentanza"""". Il volume si propone di correggere questa situazione: sia ricostruendo analiticamente la configurazione delle attività, sia stimandone il peso sulla formazione del Prodotto interno lordo, sia collocandole in un quadro di riferimento concettuale (il paradigma della cura) in grado di valorizzarne le caratteristiche."" -
Identità e professionalità nel terzo settore. Orientamento strategico di fondo con uno sguardo internazionale
A fronte della crisi sistemica che ha investito tutto il comparto del Terzo settore italiano, il volume presenta una ricerca finalizzata a comprendere e approfondire il tema del riorientamento strategico di fondo di imprese e cooperative sociali in un'ottica comparata internazionale, valutando la possibilità di una nuova figura professionale dotata di un set di conoscenze, competenze e atteggiamenti codificati e validati. Sullo sfondo dei panorami sociali entro i quali vive e si proietta il Terzo settore, dunque, il testo riflette sull'osf (Orientamento strategico di fondo) e sull'eventuale necessità di un orientatore/accompagnatore capace di agire sull'identità profonda dell'impresa sociale e più in generale delle organizzazioni della cooperazione sociale (sia di quelle in fase di start-up che in fase di consolidamento), accompagnando le stesse verso una ricollocazione e revisione della propria mission e della propria vision. La proposta si articola a partire da studi di caso che hanno coinvolto cooperative sociali, consorzi di cooperative e imprese sociali in Italia e imprese sociali in Colombia. -
Esistenze recintate. L'esclusione sociale nel pensiero e nell'opera di Andrea Devoto
Il volume offre percorsi di analisi e riflessione che si irradiano da un comune nucleo: la segregazione di esseri umani. Espressione di un potere di esclusione capace di assumere molteplici aspetti, dai campi di concentramento al contenimento istituzionalizzato del disagio psichico, dal dispositivo carcerario al forzato dislocamento spaziale dei migranti. Ne scaturisce un dialogo con i tanti ""fuori norma"""" e """"fuori luogo"""" che hanno calcato il palco della storia e continuano a essere presenti, loro malgrado, sullo scenario della contemporaneità. Scrivere di esistenze recintate non vuol dire solo parlare di biografie segnate da stigma, ma anche sollevare lo sguardo dal suolo per pervenire a una rappresentazione adeguata della presa del potere sullo spazio. Per comprendere come ogni società costruisca una peculiare geografia sociale attraverso barriere, muri, sbarre, filo spinato. Appoggiandosi su tale premessa, gli autori intraprendono un corpo a corpo con quella parte di umanità considerata """"spazialmente eccedente"""", accomunati dall'idea che la memoria è azione. Non pratica di archiviazione del passato, bensì prospettiva per agire nel presente, cambiando il futuro.""